Primo Piano

Migrantes Parma: Festa dei popoli, un laboratorio di fraternità

6 Giugno 2022 -

Parma - «Dietro i volti sconosciuti della gente che mi sfiora, quanta vita, (…) quanti mondi da scoprire ancora, splendidi universi accanto a me». Canta così il gruppo del Gen Verde in una delle loro canzoni più conosciute. Ed è proprio questo che abbiamo assaporato durante la Festa dei popoli celebrata nella casa madre dei Saveriani. Il tempo incerto ed il freddo inatteso non hanno spento l’entusiasmo e la voglia di ritrovarci in fraternità.

La giornata si è aperta con un saluto da parte del vescovo il quale, nel ringraziare per la presenza, ha manifestato il suo desiderio di incontrare tutte le singole comunità nella Visita pastorale per riprendere le tante attività sospese a causa della pandemia. Si è poi passati alle esibizioni delle diverse comunità che con le loro manifestazioni artistiche piene di gioia e colore hanno spezzato il grigio della giornata. È stato un momento bello, semplice e intenso in cui ogni comunità si è lasciata “contaminare” dalla musica e dai balli delle altre comunità. Alla festa ha partecipato il gruppo musicale “È più bello insieme” impegnato da alcuni anni in manifestazioni artistiche che hanno lo scopo di promuovere l’inclusione e l’incontro tra le culture presenti nella nostra città; il gruppo è composto da persone provenienti da diversi Paesi, dalla Colombia al Ruanda, passando per l’Indonesia e la Nigeria: un bel laboratorio di fraternità!

Verso mezzogiorno ci siamo avviati, preceduti dalla comunità filippina in processione con l’immagine della Madonna, verso il santuario san Guido Maria Conforti per il momento più importante della giornata: la celebrazione eucaristica. In un mosaico di lingue e di volti radunati nel nome di Gesù si è avverato ancora una volta il sogno audace del Conforti, fare del mondo una sola famiglia in Cristo. La Messa è stata presieduta da p. Alfredo Turco, superiore regionale dei Missionari Saveriani, il quale è stato accompagnato da diversi confratelli e da alcuni sacerdoti diocesani. Finita la Messa siamo tornati nei giardini della casa madre per condividere il pranzo.

Presto l’atmosfera si è impregnata di profumi e lingue da tutto il mondo: ogni comunità nel proprio banco aspettava con un sorriso chiunque volesse assaggiare il proprio cibo. Non era difficile iniziare il dialogo e così tra una chiacchiera e l’altra, ci si ritrovava a parlare con un eritreo, un albanese, un congolese, un messicano, un italiano, un filippino, un ucraino, un rumeno, senza nemmeno farci caso. Siamo tornati a casa arricchiti dai diversi incontri, con lo sguardo pieno di volti e sorrisi, e nel cuore la consapevolezza che la strada per costruire un mondo fraterno e in pace è questa: l’incontro e la conoscenza che ci spinge all’impegno per la giustizia. Questa citazione di p. Ermes Ronchi riassume il significato della giornata: «Una leggenda ebraica racconta che ogni uomo viene sulla terra con una piccola fiammella sulla fronte, una stella accesa che gli cammina davanti. Quando due uomini si incontrano, le loro due stelle si fondono e si ravvivano, come due ceppi sul focolare. L’incontro è riserva di luce. Quando invece un uomo per molto tempo è privo di incontri, la sua stella, quella che gli splende in fronte, piano piano si appanna, si fa smorta, fino a che si spegne. E va, senza più una stella che gli cammini avanti. La nostra luce vive di incontri». (Ufficio Migrantes Parma)

Mci Gran Bretagna: le celebrazione per il Giubileo della Regina Elisabetta

6 Giugno 2022 -
Londra – Il Regno Unito e gli Stati del Commonwealth hanno appena concluso le celebrazioni del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II. Per quattro giorni il Paese si è fermato per commemorare i settanta anni di regno della regina più longeva della sua storia. Ieri, domenica 5 Giugno, anche la Comunità della Missione Cattolica Italiana si è radunata nel Centro della Missione di Enfield-Londra per condividere la gioia di milioni di britannici e non nei confronti della loro Regina. La Regina Elisabetta è non soltanto la figura istituzionale più alta del Regno Unito ma anche il punto di riferimento morale e spirituale per tutti i suoi sudditi. Anche presso la comunità Italiana, che nel Regno Unito vanta una presenza di circa 500 mila presenze, la Regina Elisabetta è grandemente stimata e apprezzata. Per celebrare il suo Giubileo di Platino nei quattro giorni di Festa nazionale, nel Regno Unito si sono organizzate più di 16.000 “street party”, la più imponente delle quali è stata quella tenutasi nella Baia di Morecambe nel Lancashire con il suo “Jubilee Lunch Sunday” che ha ospitato circa 5000 persone con 500 tavoli.

Decreto flussi: verso oltre 70mila posti

6 Giugno 2022 -

Roma - Nel decreto flussi 2022 ci saranno oltre 70mila posti, più di quanti erano previsti l’anno scorso quando furono già raddoppiati rispetto al 2020. E questo perché «manca personale in alcuni settori specifici ». L’annuncio arriva dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che a Venezia ha presieduto il vertice dei cinque paesi del gruppo Med5 - oltre all’Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta - dal quale è arrivata l’ennesima richiesta di un nuovo negoziato sul Patto europeo per le migrazioni affinché si trovi l’equilibrio tra responsabilità e solidarietà e ci sia una redistribuzione più equa dei migranti che non pesi solo sui paesi di sbarco. «Se l’anno scorso si è trattato di 70 mila persone, quest’anno i numeri saranno più elevati» ha anticipato dunque Lamorgese, precisando che la specifica competenza sul documento spetta a Palazzo Chigi. «Si sta lavorando – ha aggiunto – e si sta verificando la possibilità di accelerare le procedure, perché manca personale in settori specifici». Non solo. Per i contenuti operativi del decreto, la titolare del Viminale ha fatto precisamente riferimento al protocollo sottoscritto il 16 maggio scorso con il ministro del Lavoro Andrea Orlando e le organizzazioni dell’edilizia, per inserire nel settore i migranti già titolari di protezione internazionale, o la cui pratica è in via di esame, destinata a 3.000 soggetti. «Stiamo verificando un analogo protocollo per altre categorie », ha sottolineato.

Al vertice in Laguna hanno preso parte i ministri dell’Interno di Spagna, Grecia, Malta e Cipro, assieme al ministro della Repubblica Ceca, che assumerà la presidenza semestrale dell’Ue; in videoconferenza il francese Gérald Darmanin, della presidenza uscente. «La crisi ucraina ha evidenziato la capacità dell’Europa di essere compatta e di esprimere la solidarietà alle persone in fuga, e gli Stati membri sono stati in prima linea nell’accoglienza – ha commentato la titolare del Viminale – In questo nuovo ordine globale, in cui non è escluso il rischio di crisi alimentare dovuta al blocco navale, l’incontro è stato un punto di riferimento ». La preoccupazione, come il ministro aveva già sottolineato, è appunto di una accelerazione degli sbarchi dall’Africa.

«Abbiamo confermato alle due presidenze, uscente ed entrante – ha detto ancora Lamorgese – il supporto a un approccio graduale, step by step, sul negoziato per un Patto europeo su migrazione ed asilo. E siamo convinti che questo sia il metodo migliore per cercare soluzioni equilibrate tra responsabilità e la necessaria solidarietà, che gli altri membri sono chiamati a dimostrare». Il ministro ha quindi ribadito la linea dei paesi mediterranei sulla politica migratoria che «deve essere fondata anche su un adeguato meccanismo di redistribuzione in un numero sufficientemente di ampio di Stati membri, per essere efficace».

Una posizione unitaria dei Paesi mediterranei, «che si affianca alla richiesta – ha concluso – di sviluppare l’azione dell’Ue verso i Paesi terzi, con partenariati per prevenire le partenze e collaborazione per i rimpatri, anche attraverso strumenti con i Paesi di origine e di transito dei flussi».

Ucraina: nelle scuole italiane più di 27mila alunni accolti da inizio conflitto

6 Giugno 2022 -

Milano -Sono quasi 130mila i profughi ucraini accolti in Italia dallo scoppio del conflitto. L’ultimo dato fornito dal ministero dell’Interno, aggiornato a venerdì, quantifica in 127.997 le persone in fuga dalla guerra giunte fino a oggi in Italia. Di queste, 121.124 sono arrivate alla frontiera mentre 6.873 sono state controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. In prevalenza si tratta di donne (67.124) e minori (41.589), mentre 19.284 sono uomini. Le principali città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna. Tra i più importanti fattori di integrazione c’è la scuola, che fin da subito si è attivata per ricevere gli alunni in fuga dalla guerra. Complessivamente, dal 24 febbraio al 30 maggio, nelle scuole italiane, sia statali che paritarie, sono stati inseriti 27.422 alunni, di cui 6.056 nella scuola dell’infanzia, 12.609 nella primaria, 6.207 nella scuola media e 2.550 alle superiori. Inoltre, 3.003 persone sono state inserite nei Centri provinciali di istruzione per gli adulti. Complessivamente, le scuole che hanno accolto alunni ucraini sono 4.912 e raccontano storie di solidarietà e amicizia. Come quella vissuta all’istituto paritario “Freud” di Milano, che ha inserito otto studenti (sei ragazze e due maschi) tra i 14 e i 17 anni, provenienti da Mariupol, dal Donbass e da Kiev. L’inserimento scolastico è avvenuto tramite la Fondazione Sant’Ambrogio, una onlus del terzo settore. «Non potevamo rimanere indifferenti all’immane tragedia dovuta all’invasione della Russia – spiega Daniele Nappo, direttore dell’istituto Freud che ha coordinato il “Progetto adozione” –. Abbiamo accolto questi ragazzi spaventati, frastornati, costretti a un esodo non voluto. Non è giusto che debbano soffrire e che il loro futuro sia compromesso. Ed è per questo motivo che potranno fare tutto il percorso delle superiori nella speranza che il loro futuro sia migliore del presente. Sono ragazzi innocenti come tutti, non meritano il dolore e di essere abbandonati». A Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, la scuola primaria “Tancredi” ha accolto Oleksander e Glib, due fratellini di 8 e 9 anni, che, dopo l’orrore dei bombardamenti, hanno ritrovato la serenità in questo angolo di Gargano. In questi mesi, le insegnanti hanno utilizzando tutti i mezzi tecnologici a disposizione per superare la barriera linguistica. E, grazie anche all’aiuto di tutta la comunità cittadina, hanno fornito ai due fratellini tutto il materiale necessario agli studi.

Lo stesso hanno fatto insegnanti e alunni dell’Istituto comprensivo 1 di Chieti, dove sono stati inseriti Anastasia e Nikita, di 5 anni, Maxim, di 9 e Danilo, di 11. Oltre a piani di apprendimento personalizzati, la scuola ha attivato una collaborazione con l’università di Chieti e Pescara, che ha messo a disposizione tirocinanti come mediatori linguistici e culturali. Di grande aiuto è stata, infine, la chiesa ortodossa di Chieti, che ha messo a disposizione dell’Istituto scolastico due volontarie ucraine con lo scopo di ottimizzare il sistema di integrazione sociale e culturale, dando anche alle famiglie esuli tutto l’aiuto di cui avevano bisogno. (Paolo Ferrario - Avvenire)

Card. Zuppi: mai abituarsi alla violenza

6 Giugno 2022 -

Roma -«Non possiamo abituarci alla violenza». È uno dei passaggi dell’intervista concessa dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, a “Live In” programma di Sky Tg24. Questi 100 giorni di guerra in Ucraina – ha detto il porporato – «ci hanno insegnato che dobbiamo avere dei luoghi dove si compongono i conflitti ». Come accadde in passato «dove le diverse nazioni cercavano di intendersi». Da Zuppi anche una riflessione sui possibili scenari futuri del conflitto. «Il rischio vero è che a un certo punto si arrivi come nel Donbass. La guerra non è mai a bassa intensità». Infatti «sono passati 100 giorni e per noi è come se fosse il primo. Dobbiamo avere paura che l’incendio possa svilupparsi» e poi fare in modo di «spegnerlo ». Il presidente della Cei si è quindi soffermato sull’ostilità di frange di cattolici verso il Papa. Deriva da «approcci ideologici e dal dimenticare che siamo figli di un’unica Madre – ha continuato Zuppi –. La Madre la si ama sempre». Per questo «dobbiamo sempre amare e difendere la Chiesa e renderla migliore».

Le due azioni dello Spirito

6 Giugno 2022 - Città del Vaticano - Si compiono i cinquanta giorni dalla Pasqua: Pentecoste, la fiamma che arde, lo Spirito Santo che si manifesta come fuoco, vento. Dalla Pasqua gli apostoli si erano sempre ritrovati assieme nel Cenacolo per ascoltare le scritture e pregare. Le porte chiuse per paura. Improvvisamente “un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso e riempì tutta la casa dove stavano”. Negli Atti degli Apostoli leggiamo cosa accadde, mentre calava la sera. Un terremoto il cui fragore è avvertito anche fuori, tanto da richiamare molta gente davanti la porta di quella casa. Potremmo dire che si è trattato di una grande scossa, ma interiore, un processo di cambiamento di coloro che per cinquanta giorni sono rimasti chiusi dentro le mura della casa: la paura lascia spazio al coraggio, l’egoismo all’amore. E quella porta chiusa si apre al mondo, rappresentato, negli Atti, da quell’elenco di popoli che abitavano la città. Il “crollo” avviene dunque dentro le persone. Un vento impetuoso, questo l’auspicio, dovrebbe scuotere le coscienze per cercare di fermare il conflitto nell’Ucraina, giunto ormai a 102 giorni; invece, sull’umanità “è calato nuovamente l’incubo della guerra, che è la negazione del sogno di Dio”. Mai un appello così drammatico. Al Regina caeli si rivolge, il Papa, ai responsabili delle nazioni: “non portate l’umanità alla rovina, per favore, non portate l’umanità alla rovina”. Voce di uno che grida nel deserto: “popoli che si scontrano, popoli che si uccidono, gente che, anziché avvicinarsi, viene allontanata dalle proprie case. E mentre la furia della distruzione e della morte imperversa e le contrapposizioni divampano, alimentando una escalation sempre più pericolosa per tutti”, Francesco ripete con forza il suo appello alla pace: “si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco e per una soluzione sostenibile, Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, si abbia rispetto della vita umana e si fermi la macabra distruzione di città e villaggi”. Così rinnova l’invito a pregare e a impegnarsi per la pace “senza stancarci”. In questa domenica Francesco assiste, in sedia a rotelle, alla messa di Pentecoste celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Sacro collegio. Nell’omelia ricorda che “lo Spirito ci fa vedere tutto in modo nuovo, secondo lo sguardo di Gesù”; nel grande cammino della vita, “egli ci insegna da dove partire, quali vie prendere e come camminare”. Lo Spirito, infatti, in ogni epoca “ribalta i nostri schemi e ci apre alla sua novità, sempre insegna alla Chiesa la necessità vitale di uscire, il bisogno fisiologico di annunciare, di non restare chiusa in sé stessa”. Al Regina caeli il vescovo di Roma indica le due azioni dello Spirito: insegnare e ricordare. Dapprima insegnare. Lo Spirito ci aiuta a “superare un ostacolo che si presenta nell’esperienza della fede: quello della distanza”. Non c’è distanza tra Vangelo e vita di tutti i giorni, non è “superato” il Vangelo, né “inadeguato a parlare al nostro oggi con le sue esigenze e con i suoi problemi”, in questo tempo di internet e della globalizzazione. Lo Spirito Santo “è specialista nel colmare le distanze, ci insegna a superarle” afferma Francesco; è lui “che collega l’insegnamento di Gesù con ogni tempo e ogni persona”. Noi rischiamo di fare della fede “una cosa da museo”; lo Spirito Santo l’attualizza, la mantiene “sempre giovane” e la mette “al passo con i tempi”. Poi l’altra azione: ricordare, che vuol dire “riportare al cuore”. Ecco Pentecoste: con lo Spirito Santo gli apostoli “ricordano e comprendono. Accolgono le sue parole come fatte apposta per loro e passano da una conoscenza esteriore a una conoscenza di memoria, a un rapporto vivo, un rapporto convinto, gioioso nel Signore”; è lo Spirito Santo che ci aiuta “a far passare dal ‘sentito dire’ alla conoscenza personale di Gesù che entra nel cuore”. Senza lo Spirito, il rischio è una “fede smemorata”, un “ricordo senza memoria”. È sempre lo Spirito, ha detto nell’omelia, che “ci libera dall’ossessione delle urgenze e ci invita a camminare su vie antiche e sempre nuove, quelle della testimonianza, della povertà, della missione, per liberarci da noi stessi e inviarci al mondo”. (Fabio Zavattaro - SIR)

Migrantes: a Siena la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo

4 Giugno 2022 - Siena - Sarà presentato lunedì pomeriggio, a Siena, nell' Aula Magna dell' Università per Stranieri, il "Rapporto Italiani nel Mondo" della Fondazione Migrantes. All' incontro parteciperanno il Rettore Tomaso Montanari, l' Arcivescovo di Siena-Colle Val D'Elsa-Montalcino, il card. Paolo Lojudice, l' arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Commissione Cei per le migrazionie della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego, Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, i professori dell' ateneo Massimo Vedovelli e Monica Barni, Barbara Turchetta dell' Università di Bergamo, e il professor Gabriele Tomei dell' Università di Pisa e del MIT a Boston. Alla realizzazione del Rapporto Italiani nel Mondo, giunto alla XVI edizione, hanno partecipato 75 autori che, dall' Italia e dall' estero, hanno lavorato a 54 saggi.

Mci Europa: lunedì il pellegrinaggio a Banneaux

4 Giugno 2022 - Banneaux - Dopo una lunga pausa a causa della pandemia torna il prossimo lunedì di Pentecoste, nel santuario Mariano di Banneux, il pellegrinaggio delle comunità italiane presenti in Belgio. A presiedere la celebrazione Eucaristica l’arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone. Come di consueto prenderanno parte del pellegrinaggio i pellegrini delle comunità italiane della Vallonia e delle Fiandre e i pellegrini Italiani del Lussemburgo, della Francia e della Germania. Sarà un’occasione di grande gioia ritrovarsi nuovamente insieme e condividere una giornata ricca di spiritualità e convivialità. È ancora vivo il ricordo dell’ultima celebrazione Eucaristica in occasione della Solennità della Pentecoste del 2019 a Banneux:  in quella occasione a presiedere fu mons. Luc Van Looy, da poco nominato cardinale da Papa Francesco. Tutta la comunità Italiana del Belgio si unisce con sentimenti di gioia e riconoscenza esprimendogli i più sinceri auguri. (Gianluca Loperfido)  

Migrantes Savona-Noli: volgono al termine le lezioni de “La scuola che sogniAMO”

3 Giugno 2022 - Savona - Volgono al termine le lezioni de “La scuola che sogniAMO”, il progetto dell’'Ufficio Migrantes e Missioni della diocesi di Savona-Noli che si appresta così ad iniziare le attività estive. Tra queste la partecipazione ad uno spettacolo teatrale dei Cattivi Maestri alle Officine Solimano e ad un saggio del Complesso Bandistico “Antonio Forzano” di Savona e laboratori per adulti, adolescenti e bambini, organizzati dall’associazione culturale Traumfabrik a Celle Ligure. In altre iniziative oltre ai volontari saranno impegnati Francesca e Gabriele, due giovani che presteranno il Servizio Civile nella sede della Migrantes a Savona. Per un anno offriranno infatti lezioni di lingua e cultura italiana e parteciperanno a momenti di promozione e sensibilizzazione. Intanto proseguono le attività di alfabetizzazione. Nelle ultime settimane di maggio è stato attivato un nuovo corso di italiano per rispondere alle richieste dei cittadini ucraini recentemente accolti nel territorio varazzino. La richiesta della comunità, arrivata dalla rappresentante Yuliia, è stata sollecitata da padre Vitaliy Tarasenko, cappellano della comunità ucraina di rito greco bizantino di Savona. Grazie alla sollecita risposta delle volontarie in meno di una settimana si è organizzato il corso. Gianni Laviosa del Centro d’Ascolto Sant’Ambrogio di Varazze ha fornito alcuni fondamentali consigli per partire in così breve tempo. In un primo periodo le lezioni si svolgeranno nel locali dell’Oratorio Salesiano “Don Bosco”, per poi spostarsi presso la Parrocchia Sant’Ambrogio. Il gruppo è composto da 12 adulti e giovani adulti e ha in programma uscite sul territorio che andranno ad affiancare le lezioni in classe. Lunedì 20 giugno dalle ore 18:30 presso la Scuola Pertini, in via Pietro Giuria, a Savona l’Ufficio Missioni e Migrantes presenzierà alla Giornata Mondiale del Rifugiato, organizzata dal Centro Provinciale Istruzioni Adulti. In scaletta anche esibizioni delle comunità ucraina e paraguaiana, quest’ultima con la “Danza Paraguaya”. La polca paraguaiana è uno stile musicale proprio del Paraguay, derivata da quella europea ma fusa con lo stile musicale precolombiano, caratterizzato dall’allegria e dalla destrezza dei ballerini. A maggio la commissione dell’Ufficio Missioni e Migrantes si è riunita due volte per programmare i prossimi mesi, anche alla luce del messaggio di papa Francesco per la 108esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si terrà il 25 settembre con il tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Nel testo il Santo Padre evidenzia l’impegno che tutti siamo chiamati a mettere in atto per costruire un futuro che risponda al progetto di Dio, senza escludere nessuno. “Vorremmo coinvolgere fortemente tutte le comunità cattoliche straniere nella preparazione della Giornata, affinché siano protagonisti di questo importante momento di incontro – spiegano i responsabili dell’ufficio diocesano – Per questo motivo sono sempre molto forti i contatti con la comunità ucraina e con quella paraguaiana nel Finalese. Vorremmo instaurare lo stesso stile di vicinanza con gli indiani e le altre comunità sul territorio”.

Migrantes Cosenza-Bisignano: a fine mese il campo scuola “Guerre e migrazioni” a Cetraro

3 Giugno 2022 - Cosenza - Sarà Cetraro Marina (CS)  ad ospitare dal 30 giugno al 3 luglio il campo scuola “Guerre e migrazioni. Educhiamoci all’accoglienza fraterna" della “Rete Bambini Ragazzi e Famiglie al Sud" con il sostegno della Fondazione Migrantes. Il campo scuola vuole rappresentare un momento significativo di ascolto reciproco e di verifica dei percorsi familiari, sia associativi ed ecclesiali, in cui si accoglie e si è accolti. Questo nasce dall’esperienza diretta che in questi mesi ha avuto l’Europa con la guerra all’ interno dei propri confini dopo diversi decenni di pace. Un vero e proprio passaggio d’epoca che pone l’umanità alla ricerca di percorsi che favoriscano una coscienza politica popolare e diffusa, sensibile alla guerra, e a molte persone costrette a scappare dalle loro case e dai loro affetti. Il programma si focalizza su tre focus -“La coscienza politica in tempo di guerra “, “Quali forme va assumendo l’accoglienza di respiro comunitario”.

Ucraina: Frontex, ora più ucraini tornano di quanti fuggono

3 Giugno 2022 - Bruxelles - Circa 5,3 milioni di cittadini ucraini si sono rifugiati nell' Ue dall' inizio della guerra, a febbraio, mentre il numero totale di sfollati entrati all' interno dei confini europei, compresi i cittadini non ucraini, è di 7 milioni. Lo riporta l' ultimo bollettino di Frontex, l' agenzia europea per il controllo delle frontiere. Nelle ultime settimane si sono registrate più persone che rientrano in Ucraina di quelle che lasciano il Paese: tra il 25 e il 31 maggio, infatti, quasi 260.000 ucraini hanno lasciato l' Ue. In totale, 2,3 milioni di ucraini sono tornati nel loro Paese dall' inizio della guerra.  

IntegrAction: buone pratiche di inclusione per i rifugiati

3 Giugno 2022 - Roma - Presentato lo scorso 23 maggio 2022, presso la sala Boxe della Mole Vanvitelliana di Ancona, il risultato del progetto 'IntegrAction', conferenza dal titolo 'L’Europa accogliente. Strumenti, storie e buone pratiche d’inclusione sociale ', l’introduzione dei lavori affidato a Neli Isaj copresidente ANOLF Marche, invitata Emma Capogrossi, assessore ai Servizi sociali Comune di Ancona, presente la stessa Cisl Marche, attraverso il segretario Generale Cisl Marche Sauro Rossi, manifestando grande supporto e sensibilità in materia di tematiche che riguardano l’ANOLF, l’immigrazione e l’accoglienza, in remoto, Mohamed Saady Presidente ANOLF Nazionale, soddisfazione per l’ operato, la progettualità europea e la storica sinergia tra le nostre realtà. L’evento coordinato da Massimo Giacchetti co-presidente ANOLF Marche, altrettanto appagato e convinto delle azioni, un anello fondamentale per la piena integrazione. Il progetto 'IntegrAction - Azione per l’integrazione socio- economica di rifugiati e richiedenti asilo' è un progetto che vede ANOLF Marche ODV come capofila di un consorzio europeo formato da partner quali KMOP e IED in Grecia, Learnmera in Finlandia e Job4Refugees in Germania.

L’obiettivo generale del progetto IntegrAction è di contribuire all’inclusione sociale ed economica dei rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nel contesto locale di accoglienza, migliorando le competenze linguistiche dei rifugiati e dei richiedenti asilo al fine di promuovere il processo di integrazione socioeconomica.

Il partenariato ha realizzato una serie di prodotti intellettuali consultabili sul sito del progetto integraction.edu. I prodotti intellettuali sono stati testati in tutti i paesi attraverso dei corsi di formazione condotti sia con gli operatori del sociale che con i rifugiati e richiedenti asilo. Prodotte azioni:

IO1 - 'Tool4aLLs - Toolkit su strumenti digitali per l’alfabetizzazione e la competenza linguistica', IO2 Start Your Business, 'Immigrati nel mercato del lavoro: un manuale per facilitare l’imprenditorialità e l’avvio di imprese 'e L’IO3 'Webdoc - Diari Migranti', una serie di video/documentario di vita vissuta di persone di origine straniera presenti nella nostra città.

Papa Francesco: domani incontro con alcuni profughi ucraini

3 Giugno 2022 - Roma - Domani papa Francesco incontrerà ragazzi non vedenti e alcuni profughi ucraini. Torna, infatti,  dopo due anni di pausa a causa del Covid, il "Cortile dei bambini", l' iniziativa promossa dal "Cortile dei gentili" che accompagna da papa Francesco i piccoli che vivono in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale. Il Pontefice incontrerà nel cortile di San Damaso, alle 12, circa 160 ragazzi che frequentano il Sant' Alessio - Margherita di Savoia di Roma: molti di loro sono non vedenti, ipovedenti o con altre disabilità visive, fisiche o cognitive. Saranno presenti anche alcuni bambini rifugiati provenienti dall' Ucraina e accolti a Roma nella comunità che fa riferimento alla basilica di Santa Sofia a via Boccea. I ragazzi non vedenti saranno accompagnati all' incontro con il Papa dai loro amici e compagni di classe, proprio perché l' obiettivo del "Cortile dei gentili", dipartimento del Pontificio Consiglio della cultura, è promuovere l' integrazione, l' inclusione e lotta contro le discriminazioni e i pregiudizi. L' iniziativa, giunta all' ottava edizione, si configura come un percorso pedagogico ed educativo, che continua per tutto il corso dell' anno, con attività preparatorie e momenti di incontro e condivisione. (R.Iaria)

Vangelo Migrante: Solennità di Pentecoste | Vangelo (Gv 14,15-16.23-26)

2 Giugno 2022 - Sono almeno due domeniche che il Vangelo prepara questo giorno solenne. E, non a caso, la pagina del Vangelo di questa domenica riprende quella di due domeniche fa. Gesù ci dice: “noi (Io e il Padre) verremo e prenderemo dimora (...); il Paràclito (lo Spirito Santo) che il Padre mio manderà, insegnerà ogni cosa e ricorderà tutto quello che vi ho detto”. Una sequenza di verbi e avverbi, espliciti o evocati, ci danno lo spessore della grandezza di quanto accade in questa domenica: prendere dimora-insegnare-ricordare; sempre-ogni cosa-tutto. Prendere dimora. Lo Spirito è già dato e riempie la dimora intima del cuore di ogni battezzato. Nessuno è solo, mai. Se anche ce ne andassimo lontano da Lui, Lui non se ne andrà mai. Se lo dimenticassimo, Lui non ci dimenticherà. Non è un vento che ci spinge in chiesa, ma ci spinge a diventare Chiesa, tempio dove sta tutto Gesù. Insegnare ogni cosa. Al discepolo che si lascia raggiungere suggerirà parole nuove, aprirà strade e spazi di conquiste e di scoperte. Sarà la genialità, per risposte libere e inedite, per oggi e per domani. ‘In-segnare’ significa incidere un segno dentro, nell’intimità di ciascuno; e, infatti, l’immaginario lo rincorre sotto forma di fuoco. Ricordare. Sarà la memoria accesa di ciò che è accaduto, quando la carne umana è stata la tenda di Dio. Riporterà al cuore gesti e parole di Gesù, perché riprendano, come allora, il senso della passione e della libertà. Lo Spirito è Colui che fa innamorare di un cristianesimo che sa di visione, perché “la fede senza stupore diventa grigia” (papa Francesco). Un dettaglio prezioso rivela la caratteristica di tutte e tre le azioni dello Spirito: sempre, ogni cosa, tutto. Un sentore di pienezza e completezza: lo Spirito avvolge e penetra; nulla sfugge ai suoi raggi di fuoco, ne è riempita la terra (Sal 103), per sempre, per un’azione che non cessa e non delude. E non esclude nessuno: incalza tutti coloro che si sentono toccati al cuore dal fascino di Cristo e non finiscono mai di inseguirne le tracce. Che cos'è lo Spirito Santo? È Dio in libertà. Che inventa, apre, fa cose che non t’aspetti. Che dà a Maria un figlio fuorilegge, a Elisabetta un figlio-profeta. Che arriva in quel volto di uomini e donne che non ti aspetti. Bagna come l’acqua e scompiglia come il vento ma, guai, se non ci fossero. E dona, per sempre, tutto ciò di cui abbiamo bisogno per diventare, come Lui, dentro la vita-donatori di vita. (p. Gaetano Saracino)

Migrantes Piemonte: il 12 giugno il Pellegrinaggio dei Popoli

1 Giugno 2022 - Santuario di Fontanelle di Boves: invito al pellegrinaggio dei popoli Alba - Mi rivolgo a tutti gli amici immigrati cattolici di ogni Paese e lingua che stanno ad Alba e nella diocesi albese. Vi rivolgo un invito fraterno a rispondere con generosità. Carissimi, questo invito è rivolto a voi e alle vostre famiglie. È per voi cattolici africani nigeriani, ivoriani, ganesi, senegalesi, congolesi, camerunensi e latinoamericani di Messico, Perù, Brasile, Argentina, Cile, Repubblica Dominicana, e di tanti altri Paesi in compagnia anche degli albanesi cattolici. Domenica 12 giugno possiamo trovarci tutti puntuali per le ore 8 con le macchine per avviarci insieme da piazza Cristo Re in Alba fino a Fontanelle di Boves dopo Cuneo, dove c' è un meraviglioso santuario dedicato alla Madonna che attende tutti con gioia! Questo mio invito è per il Pellegrinaggio dei popoli, organizzato dal Coordinamento regionale Migrantes del Piemonte, che inizierà alle ore 10 (portarsi pranzo al sacco per voi e i bambini)! Posteggeremo le auto nella piazza davanti al grande santuario e là tutto verrà spiegato nei dettagli su ciò che faremo per rendere grande la nostra partecipazione. Preghiera e festa insieme. Contenti di aver accolto l' invito di Gesù e di Maria, non esitate a portare con voi gli amici e le loro famiglie che abbiano disponibilità di un' auto a questo importante appuntamento della Pastorale Migrantes 2022. Vi ringrazio tutti di cuore. (don Paolo Rocca - Direttore Migrantes Alba)

Mci Genk: don Aiello, piena gratitudine per tutto ciò che le prime generazioni di emigrati italiani ci hanno regalato

1 Giugno 2022 - Genk - "Oggi è un giorno speciale per ricordare e per esprime piena gratitudine per tutto ció che le prime generazioni di emigrati italiani ci hanno regalato". Lo ha detto a www.migrantesonline.it, il responsabile della Missione Cattolica Italiana di Genk, don Gregorio Aiello in occasione del 60mo della Fondazione della Mci. Un giorno - ha aggiunto - in cui ricordare "il sacrificio e il lavoro dei minatori che dopo il lavoro stanchi continuavano a lavorare per costruire un centro d’incontro. Essi hanno voluto donare alle nuove generazioni un centro italiano dove è possibile coltivare non solo l’amicizia, l’essere famiglia ma soprattutto i valori cristiani, una chiesa appunto che è al centro proprio come cuore di questa missione. L’eredità più bella che i minatori ci hanno lasciato - ha concluso don Gregorio -  è proprio l’amore per la fede, regalandoci appunto una chiesa che si presta ancora oggi ad essere un faro per le nuove generazioni".

Mci Genk: il 60mo anniversario di fondazione con la Regina del Belgio

1 Giugno 2022 -
Genk – Grande festa in occasione dell’anniversario della Missione Cattolica di Genk (Belgio). Un anniversario – il sessantesimo – che ricorda la costruzione del centro della comunità (Foto di Toni Dupont) italiana voluta e costruita dai minatori italiani a Genk nei primi anni Sessanta. La Santa Messa è stata presieduta dal Vescovo della Diocesi di Hasselt, mons. Patrick Hoogmartens, alle presenza delle autorità civili e religiose. Presente ai festeggiamenti e alla Celebrazione Liturgica anche la Regina del Belgio, Paola Ruffo di Calabria che, accolta con grande emozione e lunghi applausi, ha seguito i festeggiamenti con grande emozione. Ad accoglierla all’ingresso c’era il Vescovo Patrick Hoomartens e il cappellano italiano e responsabile della Missione Don Gregorio Aiello, insieme a centinaia di persone. Durante la celebrazione non sono mancate le testimonianze di coloro che hanno visto nascere e crescere il centro della Missione Cattolica Italiana a Genk, tanti racconti e forti emozioni si sono susseguite. Come per esempio il ricordo della figlia dell’architetto che ha pensato di costruire la Chiesa a forma di Cuore. Il Vescovo durante l’omelia ha messo in risalto la bellezza e l’importanza della comunità italiana, come comunità viva, solare, ricca di fede e di tradizioni ricalcando soprattutto sulla gioia evangelizzatrice di questa comunità. Inaugurato e benedetto dal presule il polittico di icone realizzato per mano di Marco Soana e Giulia Bettinelli insieme alla Fondazione dell’associazione Madonnari Rodomonte Gonzaga che hanno voluto festeggiare i loro primi 10 anni della fondazione con tutta la comunità italiana. La regina Paola al termine della messa ha espresso i suoi auguri alla comunità incontrando una delegazione di minatori, ricevendo alcuni doni e fiori da parte di bambini della comunità italiana. Hanno reso alla Regina un omaggio musicale alcuni gruppi con abbigliamenti folkloristici tipici italiani. Nel pomeriggio la missione cattolica italiana di Genk si è arricchita di stand delle diverse regioni italiane, con prodotti tipici italiani. Presenti anche stend di altre comunità presenti nella realtà della comunità  della Missione Italiana, come la Comunità Portoghese, quella Spagnola, Slovena e ucraina. Una giornata storica e indelebile che ha marcato il cuore di tutti i presenti. (Gianluca Loperfido)
 

Srilankesi in Italia: la festa di Nostra Signora di Madhu a Roma

1 Giugno 2022 - Roma - Come ogni anno l’ultima domenica del mese di Maggio ha visto la comunità cattolica dello Sri Lanka di Roma celebrare la propria festa parrocchiale dedicata a Nostra Signora di Madhu presso la parrocchia di Santa Maria dei Pellegrini a Roma. Il tutto è iniziato sabato 21 Maggio con l’elevazione dell’albero delle bandiere, sono succeduti poi sette giorni di novena in cui i fedeli si sono preparati spiritualmente per i vespri e successivamente per la Santa Messa in onore della Vergine Santissima. È interessante vedere come la comunità dello Sri Lanka all’Infernetto sia l’unica delle tante comunità Srilankesi in Italia ad alzare il cosiddetto “albero di bandiere” che tradizione vuole sia l’elemento che indicava in passato la presenza di un sacerdote missionario in quel villaggio che avrebbe celebrato la Santa Messa ed ascoltato confessioni oltre che a benedire i malati. Infatti l’albero grazie alla sua altezza permetteva a chi era lontano anche vari chilometri di localizzare la chiesa. Oggigiorno l’albero è ornato da bandierine che ogni famiglia lega per ringraziare delle numerose grazie ricevute. La solenne celebrazione eucaristica i è svolta domenica 29 Maggio con la presenza di mons. Neville Joe Perera, Coordinatore Nazionale per gli immigrati cattolici dello Sri Lanka in Italia. Durante l’omelia il sacerdote  ha chiesto ai fedeli di pregare Nostra Signora di Madhu affinché termini l’attuale crisi economica che sta causando  carenza di generi alimentari, medicine, petrolio e gas nello Sri Lanka.  “Già in passato la mamma di Gesù che è anche nostra madre ha salvato la nostra madrepatria, rivolgiamoci a lei, mai ci abbandonerà!” ha detto Mons. Neville. Un ringraziamento speciale è andato a don Isira Jayasuriya, vice cappellano della comunità Srilankese a Roma che con i tanti volontari ha organizzato nei minimi dettagli la celebrazione eucaristica e la festa di Nostra Signora di Madhu all’Infernetto.  Dopo la santa messa i festeggiamenti sono continuati con un momento di musica e svago. (Riccardo Nelumdeniya)  

Migrantes Reggio Emilia-Guastalla: domenica 5 giugno Pentecoste dei Popoli

1 Giugno 2022 - Reggio Emilia - Domenica 5 giugno Pentecoste dei Popoli nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla. Nella Cattedrale celebrazione eucaristica, alle 15,30, promossa dall'Uffiucio Migrante e presieduta dal delegato del vescovo don Daniele Simonazzi. La celebraione eucaristica sarà animata nelle lingue e tradizioni delle comunità immigrate nella diocesi reggiana.

Londra respinge 500 bimbi

1 Giugno 2022 -   Londra  - Dall’inferno della guerra al purgatorio dell’attesa di un visto per il Regno Unito. È la storia di 500 bambini ucraini non accompagnati che da mesi aspettano di sapere se e quando saranno autorizzati a mettere piede sull’isola britannica. L’ha raccontata il quotidiano Guardian in un’inchiesta che ha portato a galla un’altra falla nello schema, «Case per l’Ucraina», messo a punto dal governo di Boris Johnson per gestire l’ondata degli sfollati. L’iniziativa, già criticata per essere confusa e macchinosa, offre ai singoli cittadini la possibilità di ospitare in casa propria i rifugiati. Quando è stata lanciata, lo scorso 14 marzo, prevedeva soluzioni di accoglienza anche per i minori in viaggio da soli. Secondo le associazioni sono 25 quelli riusciti ad arrivare Oltremanica quando, nelle prime due settimane di rodaggio, il progetto contemplava questa possibilità. Al programma, oggi, sono invece ammessi solo bambini accompagnati o che chiedono di ricongiungersi a un tutore legale nel Regno Unito. Che ne sarà, dunque, di quelli che nel frattempo hanno fatto richiesta? Nella maggior parte dei casi si tratta di teenager che sono riusciti in autonomia a districarsi nelle procedure online. Alcuni sono ancora in Ucraina, altri aspettano nei Paesi limitrofi della Ue dove sono fuggiti. Il riscontro dell’Home Office tarda ad arrivare. Beth Gardiner-Smith, presidente della Ong inglese Safe Passage, ha tuonato: «Troppi sono i bambini bloccati in un limbo. Condizione che li espone a pericoli e sfruttamento. Tutto questo è inaccettabile». Un portavoce dell’esecutivo ha risposto alle critiche attribuendo a Kiev la ratio della stretta: «Il governo ucraino ha detto chiaramente che preferisce che i bambini non vengano portati via dalla regione di origine senza genitori». Gli ucraini approdati sul suolo britannico sono al momento poco più di 60mila. Le richieste di visto ammontano invece a circa 140mila. ( A.Nap. - Avvenire)