Tag: Italiani nel mondo

Lontano da casa, essere a casa

5 Ottobre 2023 - Francoforte - Voglio parlarvi di un tema che tocca profondamente il cuore e l'anima di molti di noi: l'emigrazione in Germania. È una storia di persone che lasciano la propria terra d'origine in cerca di nuove opportunità e di una vita migliore. E mentre intraprendono questo viaggio, una presenza costante li accompagna ovunque vadano: la Chiesa e nel modo specifico della Germania le Missioni/Comunità cattoliche italiane. In Germania, una delle nazioni più influenti d'Europa, l'emigrazione dall'Italia è stata una costante per molti decenni. Le ragioni possono essere molteplici: lavoro, studio, o semplicemente una nuova avventura. Indipendentemente dalla motivazione, chi emigra spesso si trova a dover affrontare sfide immense, che vanno dalla lingua e dalla cultura diverse all'adattamento a una nuova realtà. Ma una delle cose più notevoli nell'esperienza di chi emigra in Germania è il ruolo importante che le Missioni cattoliche italiane hanno svolto nel fornire sostegno spirituale, sociale ed emotivo. Le Missioni e le Comunità cattoliche italiane hanno offerto e offrono tutt'oggi un rifugio per coloro che cercano un senso di appartenenza in un ambiente nuovo e sconosciuto. Il Convegno Nazionale (Palermo 03-06 ottobre) che la Delegazione delle Missioni Cattoliche italiane in Germania ha organizzato in collaborazione con la Fondazione Migrantes e la Cesi (Conferenza episcopale siciliana), rappresenta un'occasione importante per riflettere su come la Chiesa affronta le sfide dell'emigrazione e come continui a svolgere un ruolo cruciale nel supportare le comunità italiane all'estero. Questo convegno offre l'opportunità di condividere esperienze, apprendere dalle testimonianze di chi ha vissuto l'emigrazione e trovare modi innovativi per continuare a sostenere coloro che sono lontani da casa. Le Comunità non si limitano a fornire solo assistenza spirituale; sono un punto di riferimento per coloro che cercano aiuto materiale e sociale. Molte Missioni/Comunità organizzano iniziative di beneficenza, offrono corsi di lingua e aiutano nella ricerca di alloggio e lavoro. In questo modo, la missione cattolica diventa un faro di speranza per coloro che cercano un nuovo inizio in Germania. Inoltre, le missioni svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la comprensione interculturale e il dialogo religioso. Alle quattro giornate di Palermo, volte a far conoscere la realtà delle comunità cattoliche all'estero, in particolare in Germania, sono presenti 150 persone, e giornalisti della stampa cattolica seguiranno il convegno. Molti saranno i presuli presenti, così come un Vescovo, due referenti pastorali e il direttore nazionale della Conferenza Episcopale Tedesca. Indipendentemente da dove ci troviamo, La Chiesa è con noi, pronta a offrire conforto, guida e un senso di appartenenza. E questo è un messaggio di speranza che vale la pena condividere. (Licia Linardi - Corriere d'Italia, mensile delle Missioni cattoliche Italiane in Germania)

Mci Germania: la seconda giornata dei lavori del Convegno nazionale

5 Ottobre 2023 - Palermo - Per affrontare il tema della seconda giornata del convegno nazionale delle Missioni cattoliche Italiane in Germania – in corso fino a domani a Palermo - si sono posti a confronto e in dialogo le istituzioni della Chiesa italiana con quelli della Chiesa tedesca. Confronto e dialogo che si è sviluppato su tre livelli. Un primo livello è quello che ha posto uno di fianco all’altro due responsabili delle comunità di altra madre lingua di due diocesi tedesche: sono Hans-Paul Dehm, referente diocesano per le comunità di altra madrelingua a Fulda, e Sebastian Schwertfeger, vice-referente diocesano per le comunità di altra madrelingua dell’arcidiocesi di Berlino. “L’idea era quella di ascoltare le loro esperienze – spiega don Gregorio Milone, delegato nazionale delle Mci in Germania–, ma anche  cercare di prospettare il futuro delle nostre comunità”. Per il secondo livello la parola è passata a due vescovi, entrambi legati alle Commissioni per le migrazioni: mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, presidente Migrantes e CEMI della Conferenza episcopale italiana, e mons. Peter Birkhofer, vescovo ausiliare di Friburgo, membro della Commissione Migrantes  della Conferenza episcopale tedesca. “Una sorta di mutuo soccorso tra due Chiese sorelle e su come la Chiesa italiana può essere di supporto e di aiuto alle missioni di lingua italiana in Germania, come ad esempio la sofferenza che esse vivono per la mancanza di personale”. Il confronto, nel pomeriggio, si è spostato sul terzo ed ultimo livello dando la parola ai due direttori: il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Paolo Felicolo, e il direttore nazionale della Germania della pastorale per gli stranieri, Lukas Schreiber. In serata la messa nella Cattedrale di Palermo, presieduta dall’arcivescovo mons. Corrado Lorefice, delegato Cesi per le Migrazioni, con l’animazione del coro “Arcobaleno di popoli”. A chiudere la seconda giornata, la cena a cura del ristorante “Moltivolti” nel quartiere Ballarò.  

Mci Svizzera: avviato il progetto Erasmus pastorale

4 Ottobre 2023 - Zurigo -Da alcuni giorni sono arrivati  a Zurigo tre giovani diaconi della Diocesi di Napoli (don Luigi Grieco, don Pasquale D'Orsi e don  Delio Montiero) che vivranno per sei mesi una intensa esperienza pastorale accanto ai missionari italiani in Svizzera e soprattutto accanto ai tanti italiani che risiedono nel territorio elvetico. A Zurigo sono stati accolti dal Coordinatore nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane, don Egidio Todeschini, da don Mimmo Basile che sta coordinando il progetto Erasmus pastorale, e dal Missionario di Kloten don Patryk e dalla collaboratrice pastorale Maria. I tre giovani diaconi abiteranno presso il seminario st. Beat di Lucerna sotto la direzione del rettore don Agnell e frequenteranno il Corso di tedesco; per il fine settimana i tre diaconi visiteranno le Missioni cattoliche Italiane, dove dal mese di Novembre svolgeranno il loro ministero a tempo pieno e avranno l’occasione di conoscere le Comunità cristiane di lingua italiana e di lingua tedesca o francese.

Mci Zurigo: da domani la visita di mons. Felicolo per la festa della Missione

2 Giugno 2023 - Zurigo – “Giovani e famiglie”. La sfida della migrazione”. Questo il tema di una relazione che mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, terrà domani sera presso la Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo. L’iniziativa si colloca all’interno della Festa della Missione che si concluderà il prossimo 17 giugno. Mons. Felicolo incontrerà la comunità italiana che vive nel territorio della città di Zurigo e i rappresentanti e i gruppi della parrocchia dedicata a San Giovanni Bosco. Qui – ci dice il parroco don Fulvio Gamba, vivono circa 14mila italiani. La visita di mons. Felicolo si concluderà domenica alle 11 con la celebrazione della santa Messa nella chiesa della Missione Cattolica Italiana animata dalla corale musicale Santa Cecilia. La visita di mons. Felicolo in Svizzera proseguirà poi a Basilea dove parteciperà alla seconda edizione dell’Italian & Swiss Summer Festival. La Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo nasce alla fine del diciannovesimo secolo quando i salesiani decisero di inviare alcuni sacerdoti per seguire pastoralmente gli italiani che arrivavano in quegli anni in Svizzera. Il nucleo originario delle strutture pastorali e ricreative non risulta più presente, in quanto periodicamente vennero effettuati lavori di demolizione e di trasformazione.  Gli edifici attuali risalgono al 1952, la Chiesa e agli anni ’80 del ventesimo secolo la Missione. (Raffaele Iaria)

Mci Germania: da domani il meeting dei giovani a Friburgo

1 Giugno 2023 - Friburgo - “Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma fatti esempio ai credenti con la parola, il comportamento, l’amore”. Questo versetto tratto dalla Lettera di San Paolo a Timoteo sarà il tema del meeting dei giovani delle Missioni cattoliche Italiane in Germania che si svolgerà dal 2 al 4 giugno a Friburgo. La città scelta – ha spiegato uno dei organizzatori, Salvatore Milone, è sede nuovamente – dopo la chiusura degli anni scorsi - di una comunità cattolica italiana. Quindi “ripartire da questa città è stata una scelta condivisa dalla commissione organizzatrice per dare un segnale forte di ripartenza, di riscatto, cominciare un ciclo di rilancio sia della comunità locale sia per ragazzi, dopo il periodo della pandemia”. Le giornate saranno alternate da momenti di giochi, attività ricreative fra cui una visita culturale alla città di Friburgo, a momenti di catechesi e adorazione eucaristica. Obiettivo del meeting è quello di dare l’opportunità ai giovani di “conoscersi tra di loro, esprimersi e formare un gruppo da portare avanti nel tempo. Ed è anche un’occasione da parte nostra di ascolto e dialogo con le nuove generazioni”, spiega Milone. (R.Iaria)

Italiani nel Mondo: a Basilea l’Italian & Swiss Summer Festival

1 Giugno 2023 - Basilea - Si svolgerà il 3 e 4 giugno a Basilea la seconda edizione dell’Italian & Swiss Summer Festival,  manifestazione dedicata all’Italia e alla Svizzera, alle voci, alle associazioni, all’arte, alla musica, al dibattito, all’incontro dei  due Paesi. L'iniziativa è nata da un’idea del GIR – Giovani in Rete – e del Quartiertreffpunkt di Erlenmatt/Rosental, con il sostegno  del Consolato d’Italia in Basilea e del Comites di Basilea, con la partecipazione di numerose associazioni ed Enti italiani e svizzeri, e alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Svizzera, del Console d’Italia a Basilea.  Quella che sta per aprirsi è “una ricca seconda edizione di un Festival della comunità italiana organizzata a Basilea che sta divenendo un appuntamento fisso, un’iniziativa per conoscere le numerose associazioni, Enti, realtà e i loro rispettivi servizi, preziosi tanto per l’emigrazione tradizionale, di cui spesso ne rappresentano la storia pulsante, quanto per rispondere alle esigenze composite ed eterogene della nuova mobilità” sottolinea il GIR. Il programma prevede sabato 3 giugno anche la presenza del Ministro del Territorio Esther Keller, che terrà il discorso di apertura del Festival.  Questa seconda edizione potrà contare anche sulla presenza della Consigliera Nazionale SP, Sarah Wyss, e della Consigliera Cantonale SP, Amina Trevisan, che terranno un panel dedicato alle Pari Opportunità di salute nel contesto migratorio. La giornata di sabato 3 giugno proseguirà in musica, con Tonino Castiglione che si esibirà in uno dei suoi concerti e si concluderà con un Dj-Set dedicato ai più giovani amanti della musica Italian-House e Tech-House. Il giorno successivo, alla presenza dell’l’Ambasciatore d’Italia in Svizzera, Silvio Mignano, della Console d’Italia a Basilea, Benedetta Romagnoli e dell’On. Toni Ricciardi, impegnato, alle ore 15.45, insieme alla sociologa Delfina Licata (Fondazione Migrantes) e al Direttore Generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierapaolo Felicolo, nella presentazione del volume “I Figli del Vento” di Licata.

Mci Germania: a Pentecoste il pellegrinaggio a Zwiefalten

31 Maggio 2023 - Zwiefalten - Sono stati migliaia gli italiani che, in occasione della Pentecoste e del lunedì di Pfingsten, hanno partecipato al pellegrinaggio delle comunità italiane in Germania, al santuario della Madonna di Zwiefalten, nella diocesi di Baden-Wurtemberg. Il pellegrinaggio ha visto la partecipazione del direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo e del Delegato nazionale delle Missioni Cattoliche italiane in Germania e Scandinavia, don Gregorio Milone. E’ stata l’occasione per il direttore Migrantes di incontrare e conoscere, in questo viaggio, le comunità italiane. Il clima durante la celebrazione, con canti solenni, si è arricchito successivamente con momenti di festa in cui il calore dei nostri connazionali si è sentito fortemente. Come fortemente sono sentite, tra gli italiani che vivono in Germania e in tanti altri Paesi del Mondo, le tradizioni italiane. “E’ stata una grande testimonianza di fede e di cultura – ha detto mons. Felicolo: “ho visto tanta gente in preghiera ma anche con tanta voglia di stare insieme, in festa".  (Raffaele Iaria)

Papa Francesco dedica la catechesi a Matteo Ricci, missionario italiano in Cina

31 Maggio 2023 - Città del Vaticano - Papa Francesco continua le sue catechesi del Mercoledì sul tema dello zelo apostolico. E parlando di questo questa mattina ha dedicato la catechesi a  Matteo Ricci, gesuita, missionario in Cina tra il XVI e il XVII secolo. Dopo averne ripercorso brevemente la vita il Pontefice ha sottolineato che  "lo spirito e il metodo missionario di Matteo Ricci costituiscono un modello vivo e attuale" aggiungendo che il missionario ha seguito "sempre la via del dialogo e dell'amicizia con tutte le persone che incontrava, e questo gli ha aperto molte porte per l'annuncio della fede cristiana". "Dopo il tentativo di Francesco Saverio, altri venticinque Gesuiti - ha detto papa Francesco -  avevano provato inutilmente ad entrare in Cina. Ma Ricci e un suo confratello si prepararono molto bene, studiando accuratamente la lingua e i costumi cinesi, e alla fine riuscirono a ottenere di stabilirsi nel sud del Paese. Ci vollero diciotto anni, con quattro tappe attraverso quattro città differenti, prima di arrivare a Pechino, che era il centro. Con costanza e pazienza, animato da una fede incrollabile, Matteo Ricci poté superare difficoltà e pericoli, diffidenze e opposizioni. Qual è stato il segreto? Ha seguito sempre la via del dialogo e dell'amicizia con tutte le persone che incontrava, e questo gli ha aperto molte porte per l'annuncio della fede cristiana". "Per inserirsi nella cultura e nella vita cinese in un primo tempo si vestiva come i bonzi buddisti, all'usanza del Paese, ma poi capì - ha detto ancira il Papa - che la via migliore era quella di assumere lo stile di vita e le vesti dei letterati, come i professori universitari. Studiò in modo approfondito i loro testi classici, così da poter presentare il cristianesimo in dialogo positivo con la loro saggezza confuciana e con gli usi e i costumi della società cinese". Per papa Francesoc questo si chiama "atteggiamento di inculturazione". Tra i maggiori pregi della missione e della vita di padre Matteo Ricci - ha sottolineatro il papa - "oltre alla dottrina" c'era quello della "coerenza" nella "testimonianza di vita religiosa, di virtù e di preghiera". "Questi missionari pregavano - ha sottolineato -, andavano a predicare, facevano mosse politica, ma pregavano. E' quello che alimenta la vita missionaria". Quindi "la sua carità, la sua umiltà e il suo totale disinteresse per onori e ricchezze, che inducono molti dei suoi discepoli e amici cinesi ad accogliere la fede cattolica - ha detto ancora -. Perché vedevano un uomo intelligente, così saggio, così furbo anche nel portare avanti le cose: dicevano 'quello che dice è vero, perché dà testimonianza con la vita di quello che annuncia'". E questo, secondo papa Francesco, "vale per tutti noi cristiani". (Raffaele Iaria)

Le missioni cattoliche in Svizzera: al servizio degli emigranti

5 Aprile 2023 - Zurigo - Della storia dell'emigrazione italiana, in particolare in Europa e in Svizzera, già è stato scritto molto: una storia lunga, dolorosa e gloriosa, vissuta dai nostri connazionali colà approdati in cerca di lavoro. E lo stesso dicasi delle missioni cattoliche che hanno accompagnato i nostri connazionali per la loro assistenza non solo morale ma anche sociale. La prima volta che i vescovi svizzeri affrontarono la questione del fenomeno migratorio fu alla Conferenza del 28 agosto 1888 con un intervento del vescovo di San Gallo, monsignor Egger, che auspicava la presenza di sacerdoti italiani almeno durante i periodi delle feste religiose. Il 9 e 10 dicembre 1890, alla Conferenza internazionale di Lucerna, a cui partecipavano i delegati dell'Associazione di patronato «San Raffaele» per gli emigrati di Germania, Italia, Svizzera, Lussemburgo, Stati Uniti e Canada, monsignor Scalabrini lanciò l'idea di un'organizzazione internazionale cattolica per l'assistenza degli emigrati, interessando anche la Santa Sede con un apposito memoriale. Ma fu dopo alcuni fatti drammatici accaduti a Zurigo (luglio 1896) che la Conferenza dei vescovi svizzeri, in una riunione tenuta a Schwyz il 17 agosto 1896, discusse sulle misure da prendere per la cura pastorale degli immigrati, incaricando monsignor Johannes Fidelis Battaglia, vescovo di Coira, di fare i dovuti passi presso il Vaticano per l'invio stabile di sacerdoti italiani in Svizzera. Si gettavano insomma le basi per la fondazione di vere e proprie missioni cattoliche italiane in Svizzera. Gli sporadici e spontanei interventi di singoli preti al seguito dei loro parrocchiani dovevano trasformarsi in missioni stabili al servizio di tutti gli emigrati. Era un progetto che si andava facendo sempre più strada in seno alla nostra emigrazione sin dai primi anni Novanta. Già il 4 maggio 1894 era stata fondata la prima missione cattolica in Svizzera, quella di Lucerna-Hochdorf. Nel giro di pochi anni fu tutta una gara tra le diocesi e i vari ordini religiosi della Chiesa italiana nell'inviare loro missionari per gli emigrati in Svizzera che dovevano essere non solo sacerdoti e guide spirituali ma anche operatori sociali. Tra la fine del secondo conflitto mondiale e il 1970, oltre sette milioni di italiani avevano lasciato il proprio Paese per andare a lavorare all'estero. A metà degli anni Sessanta i nostri emigrati in Svizzera con 532.000 presenze costituivano il 54,7 per cento dell'interra popolazione straniera. L'ondata di emigrazione italiana verso la Confederazione ebbe tre cause ben distinte ma concomitanti: la profonda crisi economica italiana, soprattutto nelle regioni meridionali; il bisogno di manodopera straniera da parte delle industrie svizzere; il disegno dei vari governi italiani per favorire l'espatrio per diminuire le tensioni interne e procurarsi valuta pregiata sotto forma di rimesse. Di fronte a questo massiccio esodo, la Chiesa intervenne con premurosa sollecitudine con l'invio al seguito degli emigrati di un alto numero di missionari. In tale contesto due eminenti uomini di Chiesa in particolare si sono distinti con azioni concrete: Giovanni Battista Scalabrini, di Fino Mornasco, vescovo di Piacenza, e Geremia Bonomelli, bresciano, vescovo di Cremona. Scalabrini con la fondazione delle congregazioni dei missionari e delle suore missionarie di san Carlo Borromeo, rivolte soprattutto a chi emigrava nelle Americhe, la prima approvata da Papa Leone XIII il 15 novembre 1887. Il secondo con la fondazione dell'Opera di assistenza per gli operai emigrati in Europa e nel Levante. Lo sforzo e l'impegno della Chiesa fu alla base della fondazione di una rete capillare di missioni cattoliche italiane in tutta la Confederazione. Dal 1947 al 1987 furono fondate oltre cento nuove missioni, molte delle quali oggi risultano accorpate; ne restano 45, un numero ancora considerevole ma destinato a essere ulteriormente ridotto. È infatti in questa direzione che le diocesi svizzere si stanno orientando: l'obiettivo è di creare una pastorale interculturale, nel rispetto delle diversità degli emigrati ma anche in vista della loro integrazione nel Paese che li accoglie. Su questo argomento si è svolto recentemente a Capiago (Como) il convegno delle Missioni cattoliche di lingua italiana (Mcli) in Svizzera sul tema "Per un noi sempre più grande. In cammino verso una pastorale interculturale" . Il convegno aveva lo scopo di far prendere coscienza dei cambiamenti in atto nella nostra società civile ed ecclesiale ma anche di dare un contributo di riflessioni e proposte per il futuro della Chiesa in Svizzera e il futuro delle nostre missioni. La storia degli italiani in Svizzera è una storia di circa cinque milioni di persone che si sono avvicendate in oltre 150 anni al servizio di questo Paese e della sua economia. Alla Svizzera e agli svizzeri va un "grazie" per quanto hanno fatto per questa grande massa di immigrati. E un grazie particolare va agli oltre 1700 missionari e religiose che si sono impegnati negli ultimi 130 anni tra gli italiani in Svizzera al servizio della fede e dell'emigrazione. (don Egidio Todeschini - Coordinatore nazionale delle Mcli in Svizzera e in Liechtenstein).

Osservatore Romano

   

Italiani nel Mondo: oggi alla Camera dei Deputati si parla di “Turismo delle Radici”

16 Marzo 2023 - Roma - Si svolgerà questa mattina, alla Camera dei Deputati, la presentazione del volume "Scoprirsi italiani - I viaggi delle radici in Italia" di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci. All'incontro promosso dall'on. Fabio Porta e dai colleghi eletti all'estero Toni Ricciardi, Christian Di Sanzo e Nicola Carè, interverranno il Responsabile del Progetto "Turismo delle radici" del Maeci, Giovanni Maria De Vita, il Direttore Rai Italia, Fabrizio Ferragni, il Coordinatore delle Consulte regionali presso ii CGIE, Luigi Scaglione, Sindaci, Rappresentanti dell'associazionismo e degli operatori del settore e gli autori del libro. Sarà una occasione importante per riflettere insieme su come implementare le politiche concernenti il Turismo delle radici coinvolgendo anche le organizzazioni degli italiani all'estero.