Primo Piano

“Popoli in cammino”. A Perugia la presentazione del Rapporto Immigrazione 2024

5 Dicembre 2024 - Lunedì 9 dicembre 2024, alle ore 11:00, l'arcidiocesi di Perugia - Città della Pieve, l'Ufficio Migrantes e la Caritas diocesana hanno organizzato la presentazione del XXXIII Rapporto Immigrazione Caritas - Migrantes 2024, presso la Sala Conferenze “don Giacomo Rossi” del Villaggio della Carità in Via Montemalbe 1 a Perugia. Il Rapporto 2024, intitolato "Popoli in cammino", offre uno sguardo approfondito sull'immigrazione in Italia e nel contesto umbro, analizzando le sfide e le opportunità che derivano da questi fenomeni globali. L'incontro si aprirà con i saluti di don Marco Briziarelli, direttore della Caritas diocesana di Perugia - Città della Pieve, e Vito Simone Foresi, direttore dell'Ufficio Migrantes diocesano. A seguire, monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore della Fondazione Migrantes, introdurrà il tema con una riflessione sul "volto dell’immigrazione nell’Italia di oggi". La relazione centrale, a cura di Simone Varisco, curatore del Rapporto, partirà da una lettura e un inquadramento dei dati e delle prospettive future a livello nazionale, per focalizzare l’attenzione alla situazione dell’Umbria e della provincia di Perugia. Le conclusioni dell'incontro saranno affidate a  mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia - Città della Pieve, che cercherà di far riflettere sulle sfide da raccogliere, non solo a livello pastorale, ma anche nel contesto locale dove la Chiesa si trova ad operare accanto alle persone che vivono nei territori. Seguirà un dibattito aperto tra i partecipanti. L'obiettivo dell'incontro è offrire, non solo alla comunità diocesana ma in senso più ampio a tutto il contesto territoriale locale, uno sguardo più approfondito e una “narrazione” corretta, perché fondata sull’evidenza dei dati. E anche far emergere i “nodi” dell’integrazione e dell’inclusione, attraverso il riconoscimento e la promozione del diritto al lavoro, all’abitazione, all’istruzione a chi proviene da un percorso migratorio, vicino o lontano che sia. Tutto ciò è possibile solo attraverso il riconoscimento di cittadinanza e accesso ai servizi che la comunità offre a chi la vive, la abita e la fa crescere. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l'Ufficio Migrantes all'indirizzo e-mail: migrantes@diocesi.perugia.it.

Il “Decreto flussi” è legge. Mons. Perego: “Un passo indietro della nostra democrazia”

4 Dicembre 2024 - Il cosiddetto "decreto flussi" è stato approvato oggi dal Senato e, dopo aver già passato l'esame della Camera lo scorso 27 novembre, diventa così definitivo. Come riporta l'agenzia Ansa, tra le novità del testo - che, ricordiamo, nasce per regolamentare solo le modalità di ingresso in Italia per motivi di lavoro - c'è un nuovo elenco dei Paesi considerati "sicuri" come Bangladesh, Egitto e Marocco; la secretazione dei contratti pubblici relativi a fornitura di mezzi e materiali per il controllo delle frontiere e delle attività di soccorso in mare; la competenza delle Corti d'Appello e non più dei Tribunali specializzati, per quanto riguarda la convalida del trattenimento dei richiedenti asilo. Sulla questione dei cosiddetti "Paesi sicuri" - in particolare tale status è dubbio per Bangladesh ed Egitto, alla luce della normativa europea -, la Corte di Cassazione ha proprio oggi chiesto di sospendere il giudizio in merito ai ricorsi presentati del governo contro le prime mancate convalide del trattenimento di migranti emesse dalla sezione immigrazione del tribunale di Roma il 18 ottobre scorso, in attesa che si pronunci la Corte di Giustizia dell'Unione europea. A proposito del trasferimento di competenza sui provvedimenti di convalida del trattenimento dei richiedenti asilo, introdotto con un emendamento ad hoc nel decreto per ovviare alle criticità emerse con i Cpr in Albania, va registrato il parere negativo espresso dal plenum del Consiglio superiore della magistratura. Il Csm è preoccupato infatti per l'allungamento dei tempi nelle corti d'Appello - e dunque il mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dal Pnrr -, e per il rischio che a giudicare siano magistrati privi delle competenze necessarie. Il parere andrà al ministro della Giustizia Carlo Nordio, ma non è vincolante. Sulle norme del decreto che riguardano i salvataggi in mare, è arrivato un commento molto preoccupato da parte delle organizzazioni civili impegnate in attività di ricerca e soccorso (SAR) nel Mediterraneo centrale, che esamina nel dettaglio le implicazioni delle nuove norme: “Il vero obiettivo del provvedimento non è la gestione dei soccorsi in mare, ma limitare e ostacolare la presenza delle navi umanitarie e arrivare a un piano di definitivo abbandono del Mediterraneo e di criminalizzazione del soccorso in mare”. Ricordiamo anche che la Fondazione Migrantes era stata ascoltata lo scorso 24 ottobre dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera proprio in merito al cosiddetto “decreto flussi”, offrendo una serie di rilievi e proposte. La constatazione di fondo, al di là dell’estensione delle quote, è che il decreto flussi come unica modalità di ingresso legale dei lavoratori stranieri in Italia non soddisfa la domanda di manodopera di industriali, agricoltori, artigiani, operatori del turismo e famiglie. E neppure l’urgenza di regolarizzare decine di migliaia di lavoratori già presenti sul territorio italiano (se ne stimano oltre 500.000) e di non crearne altri. Continua la prassi di inserire nel decreto flussi norme che riguardano altri temi. ''Una legge - ha commentato S.E. mons. Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes e del CEMI - che segnala la volontà di non tutelare, ma di respingere i richiedenti asilo: un grave passo indietro della nostra democrazia''.

(aggiornato il 5 dicembre 2024)

A Forlì, il 6 dicembre “Sguardi sulle migrazioni”

2 Dicembre 2024 - 2 Dicembre 2024 - Si terrà a Forlì il 6 dicembre alle ore 17,00 al Teaching Hub, parte del Festival della Migrazione 2024 di cui è promotore la Fondazione Migrantes, l’incontro “Sguardi sulle migrazioni”. La complessità delle migrazioni, infatti, trova poco spazio nel dibattito pubblico. Una complessità che ha a che vedere con il carattere transnazionale del fenomeno, sia perché parte di un mercato globale, sia perché espressione di una duplice condizione, quella di emigrati-immigrati, che vede tante persone di altri Paesi presenti in Italia, ma che restano allo stesso tempo legati ai paesi di origine, materialmente e simbolicamente. Questi saranno gli argomenti al centro dell'iniziativa e delle video-interviste realizzate dagli studenti del corso di Sociologia delle migrazioni, organizzata dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’università di Bologna, in concerto con Migrantes, Penny Wirton Forlì, Nuova Civiltà delle Macchine, Caritas, Salute e Solidarietà, e con il sostegno di diverse realtà locali attive sul tema dei diritti dei migranti. L’incontro si concluderà con la presentazione del libro The Politics of Migrant Labour: Exit, Voice, and Social Reproduction, di Gabriella Alberti e Devi Sacchetto, edito da Bristol University Press nel 2024, con il professor Devi Sacchetto dell’Università di Padova.

Il programma completo del Festival della Migrazione.

 

Messina, la comunità indiana di rito latino celebra l’inizio dell’anno liturgico

2 Dicembre 2024 - Domenica primo dicembre, prima domenica di Avvento, nella Chiesa dell’Immacolata Concezione di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), la comunità indiana di rito latino del Kerala ha celebrato per la prima volta l’eucaristia in un clima di gioiosa partecipazione per un momento tanto atteso e che si realizzava dopo un percorso di riflessione e condivisione condotto a diversi livelli. "Tutto inizia - spiega il diacono Santino Tornesi, direttore Migrantes della arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela - con la nomina di don Paul Sunny Fernandez a coordinatore nazionale per gli indiani di rito latino del Kerala. Il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, ha seguito personalmente l’accompagnamento del nuovo coordinatore perché trovasse nei diversi contesti diocesani, dove è rilevante la presenza degli indiani di rito latino, il sostegno per avviare un servizio nei loro riguardi". La celebrazione è stata presieduta da don Prithin Vargere, religioso dei Giuseppini del Murialdo, insieme proprio al diacono Santino Tornesi. Tanti i fedeli che hanno preso parte alla celebrazione e che hanno riempito la chiesa dell’Immacolata Concezione, messa a disposizione dall’Arcivescovo mons. Giovanni Accolla. Una celebrazione curata in tutti i particolari, con i segni tipici della chiesa d’origine e con la melodia propria dei canti asiatici. "Una comunità, quella indiana, - conclude Tornesi - abbastanza numerosa e che si è insediata nel messinese trovando uno spazio particolare nel settore lavorativo della collaborazione domestica e dell’assistenza alla persona, per quanto riguarda le donne, e nel lavoro serricolo e del vivaismo per gli uomini".

Roma, la graphic novel sui minori non accompagnati a “Più Libri Più Liberi”

30 Novembre 2024  4 Vite che sono la mia (Tau editrice), promossa dalla Fondazione Migrantes e curata da Cristina Molfetta, è una graphic novel pensata per parlare ai più giovani dell’immigrazione dei minori non accompagnati. è stata presentata a Roma il 4 dicembre, nel programma di eventi della ormai tradizionale fiera "Più Libri Più Liberi", alla presenza della curatrice e dello sceneggiatore del volume, Emanuele Bissattini. Un incontro pensato soprattutto per ragazzi da 15 anni in su, che sono accorsi in  buon numero, presenti e partecipi con grande interesse. E la storia ha lasciato il segno, come dimostrano alcune testimonianze raccolte. Per la seconda volta - la prima graphic novel della serie è intitolata In fuga - della la Fondazione Migrantes ha voluto rivolgersi direttamente alle giovani e ai giovani italiani affrontando un tema importante come quello dei minori stranieri che arrivano da soli o via terra o via mare nel nostro paese. Il fumetto ha come protagonista un giovane, Abdel, che scappa dal Gambia e che una volta arrivato si trova di fronte a dei momenti fondamentali: essere o non essere riconosciuto come minorenne, ottenere o meno un permesso di soggiorno, finire in un’accoglienza più o meno adatta, avere vicino a sé adulti pronti a fare un pezzo di strada con lui o meno.

La graphic novel si articola in bivi dove il forte peso della casualità che dà vita proprio a quattro percorsi tutti veritieri è rappresentato dal lancio di una moneta che fa prendere una piega piuttosto che un’altra alla storia. Questo non perché volevamo trasformare un tema delicato in un gioco ma perché ancora troppo spesso il caso gioca un ruolo fondamentale nella vita di questi minori che dovremmo invece riuscire ad accompagnare e proteggere meglio. (aggiornato il 5 dicembre 2024)

▶ Acquista il volume.

  La copertina della graphic novel "4 vite che sono la mia"

L’Università di Padova ospita la presentazione del Rapporto Immigrazione 2024

29 Novembre 2024 - Martedì 3 dicembre 2024 alle ore 16.00 nell’Archivio antico del Palazzo del Bo, sede dell’Università di Padova in via VIII febbraio 2, verrà presentata la XXXIII edizione del Rapporto Immigrazione 2024 realizzato da Caritas e Fondazione Migrantes dal titolo Popoli in cammino, che analizza e rielabora i dati disponibili sul fenomeno migratorio. Il Rapporto è stato integrato anche da 4 ricerche inedite, frutto delle reti territoriali dei due organismi pastorali della Conferenza episcopale italiana su lavoro, scuola e appartenenza religiosa. Alla presentazione padovana ci si soffermerà su argomenti sia di interesse nazionale che locale. Dopo i saluti iniziali, aprirà i lavori don Gianromano Gnesotto, responsabile dell’Ufficio per la pastorale dei migranti della diocesi di Padova. Seguiranno gli interventi del presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, Marco Mascia; del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla; di Simone Varisco, curatore del Rapporto; del sociologo Stefano Allievi e di Paola Milani del Dipartimento FISSPA (Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata) dell’Università di Padova.

Per partecipare all’incontro è consigliato iscriversi tramite il link https://forms.office.com/e/pUqWSTEg51

(fonte: diocesidipadova.it)

Programma presentazione Rapporto Immigrazione 2024, Padova, 3 dicembre 2024.

Il Rapporto Immigrazione arriva anche nelle Marche

28 Novembre 2024 - Sarà presentato il 28 novembre ad Ancona dalle ore 21.00 (Salone Mamma Margherita, Parrocchia S. Famiglia, C.so Carlo Alberto, 73) e il 29 novembre a Loreto dalle ore 10.00 (Sala Lambertini, Piazza della Basilica) il XXXIII Rapporto Immigrazione curato da Caritas italiana e Fondazione Migrantes. «La mobilità umana si conferma un fenomeno sempre più comunitario: insieme si soffrono le ragioni che spingono a partire, insieme si sogna una vita migliore, insieme si affrontano le insidie del viaggio, insieme si include oppure si rifiuta», si legge in una nota di Caritas e Migrantes delle Marche. Alla presentazione interverranno Simone Varisco, curatore del Rapporto per Migrantes; don Alessandro Messina, incaricato regionale Migrantes, che racconterà la sua esperienza con una nave appoggio alla missione di salvataggio in mare con Mediterranea dal 23 al 26 agosto scorso. L'immagine di copertina del Rapporto Immigrazione 2024

Italianità nel mondo: un manifesto per una comunicazione del Made in Italy

28 Novembre 2024 - L’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT organizza l’incontro “Italianità nel mondo fra cultura ed economia del Made in Italy. Strategie linguistiche, pratiche discorsive ed elementi simbolici nei mercati globali” che si terrà il 28 e 29 novembre 2024. Il convegno è organizzato in relazione al progetto PRIN con unità di ricerca UNINT “Lingua italiana, mercato globale delle lingue, impresa italiana nel mondo: nuove dinamiche linguistiche, socioculturali, istituzionali, economico-produttive”. L'obiettivo è promuovere il confronto con esponenti politico-istituzionali impegnati sui temi in questione. Il progetto ha indagato i rapporti fra lingua-cultura-economia italiana in vari contesti internazionali, gli ostacoli allo sviluppo degli effetti positivi che da essi possono derivare, le indicazioni per gestirli in modo più efficace dell’attuale. La giornata del 28 novembre sarà dedicata alla presentazione del “Manifesto per una comunicazione del Made in Italy efficace, inclusiva, adeguata ai contesti” cui seguirà una Tavola Rotonda dal titolo “Made in Italy, Italian Sounding e oltre: scenari politico-istituzionali attuali e futuri”. Alla tavola rotonda parteciperà anche la dottoressa Delfina Licata della Fondazione Migrantes, sociologa delle migrazioni e curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, giunto ormai alla sua XIX edizione. Per informazioni: https://www.unint.eu/eventi/italianita-nel-mondo-fra-cultura-ed-economia-del-made-in-italy/

Festival della Migrazione, mons. Perego sul Piano Mattei per l’Africa: “Chiamiamolo Piano Meloni”

27 Novembre 2024 - Si è tenuta questa mattina a Modena l'apertura istituzionale del Festival della Migrazione 2024, incentrato sul tema "Europa-Africa andata e ritorno: le storie e i cammini che rigenerano l’Italia", con le relazioni, tra gli altri, di S.E. mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes e arcivescovo della diocesi Ferrara-Comacchio. Mons. Perego ha ricordato "la storia passata e presente di sfruttamento dell’Africa da parte del nostro Paese" e che "i recenti cammini dei migranti dall’Africa all’Europa trovano una fatica per la mancanza di percorsi di legalità o per percorsi di legalità  - come il decreto flussi - dove sono tenuti presenti solo i bisogni delle aziende e non quelli dei lavoratori". L'attenzione del presidente della Fondazione Migrantes si è poi concentrata sull'efficacia del cosiddetto "Piano Mattei" per l'Africa, che mons. Perego preferirebbe "chiamare ‘Piano Meloni’ per non confonderlo con il vero Piano Mattei", che era basato su presupposti culturali e politici dettagliatamente ricordati e contestualizzati nella sua relazione. Ricordando il dettato dell'art. 45 della Costituzione Italiana (“La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata"), mons. Perego si è domandato se "la cooperazione internazionale realizzata dal nostro Paese con il nuovo Piano Mattei/Meloni in nove Paesi africani (Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d'Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya) conserva queste caratteristiche di funzione sociale, di mutuo aiuto, cioè di collaborazione alla pari, senza fini di speculazione privata". Secondo l'Ansa, ammontano a 600 milioni di euro le risorse messe a disposizione dal "Piano Mattei" per il 2025, a fronte di un continente "che necessiterebbe di 500 miliardi di dollari - ha spiegato l'arcivescovo di Ferrara-Comacchio -, per garantire accesso all’energia a tutta la popolazione, e 438 miliardi di dollari per investimenti in adattamento entro il 2030, possibile solo con un raccordo con il Piano europeo sull’Africa, che esiste dal 2009. L’attuale Piano non ha alcun riferimento al Piano europeo sull’Africa". Nella sua conclusione mons. Perego sottolinea la chiave del suo ragionamento, che esplicita anche l'ambiguità dello slogan "aiutiamoli a casa loro": "Se le politiche sull’immigrazione e le politiche sulla cooperazione non camminano insieme, contrapponendo il diritto di migrare con il diritto di rimanere nella propria terra e non tutelando entrambi, si annullano, aggravando la situazione dei migranti e dei Paesi d’origine".   [caption id="attachment_50467" align="aligncenter" width="1024"] (foto: Festival della Migrazione)[/caption]

Festival della Migrazione: quei 70mila italiani emigrati in Africa

27 Novembre 2024 - Sassuolo ha ospitato, dentro il ricco programma del Festival della Migrazione, dedicato al rapporto tra Europa e Africa, anche la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 (RIM), promosso e realizzato dalla Fondazione Migrantes. L'evento è stato aperto dal saluto di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione, e dall'introduzione della curatrice del Rapporto, Delfina Licata. Tra gli interventi, un'altra ricercatrice della Fondazione e co-autrice del Rapporto, Marisa Fois, ha presentato un focus sul tema “Cittadinanza e Africa”. L’Europa e il continente americano sono e sono sempre stati la principale meta della mobilità all'estero degli italiani. Ma ci sono italiani emigrati in tutti e 5 i Continenti. Per fornire un dato relativo all’ultimo anno, il 54,2% dei 6,1 milioni di iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) si trova in Europa (più di 3,3 milioni, di cui oltre 2,5 milioni nell’UE a 15) e il 40,6% in America (oltre 2,4 milioni, di cui 2 milioni in quella centro-meridionale). A seguire: oltre 167 mila in Oceania (2,7%), più di 78 mila in Asia (1,3%) e ma anche 70 mila in Africa (1,1%). Il RIM si occupa di tutte le italiane e gli italiani sparsi nel mondo. Pertanto dedica le sue pagine e i suoi studi anche alle comunità italiane nel continente africano, in particolare presenti in 6 Paesi: Etiopia, Libia, Marocco, Senegal, Sudafrica e Tunisia. Se per alcuni Paesi è facile immaginare le relazioni storiche con l'Italia - e per Etiopia e Libia, in particolare, quelle legate al passato coloniale del nostro Paese - è bene rilevare che è in Sudafrica che si trova la più importante comunità italiana di tutto il continente africano – con oltre 33 mila emigrati censiti dall'AIRE nel 2024 –, la cui origine risale agli anni Quaranta, con il trasferimento di oltre 100 mila soldati italiani, catturati dagli inglesi nei fronti dell’Africa settentrionale e orientale, in uno dei più grandi campi di prigionia nei pressi di Pretoria.

🎞Il video dell'evento.

  [caption id="attachment_50455" align="aligncenter" width="1024"] (foto; Festival della Migrazione)[/caption]

Festival della migrazione, mons. Felicolo: “Città e cittadinanza camminano insieme”

26 Novembre 2024 - Prende oggi il via il ricco programma di eventi del Festival della Migrazione 2024 che si chiuderà a Modena il 30 novembre, facendo tappa tra Bologna, Ferrara, Carpi e altre località dell'Emilia Romagna, “sconfinando” anche a Rovigo. L'evento di apertura è il convegno di Bologna “Migrazione e cittadinanza: sfide e opportunità per rigenerare l’Italia” con gli interventi di S. Em. il card. Matteo Zuppi, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, e Stefano Bonaccini, europarlamentare, moderati da Agnese Pini, direttrice de Il Resto del Carlino. Introdurrà i lavori il saluto di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. "Migrazione, cittadinanza, sfide, opportunità, rigenerare. Non sono parole messe a caso - spiega mons. Felicolo -, l’una accanto all’altra creano un percorso a cui porre attenzione e valore". E aggiunge: "La città cresce nella misura in cui riconosce le persone che nascono, crescono e vivono in città. Città e cittadinanza camminano insieme". Allargare il concetto di cittadinanza è dunque "una scelta che implica quella di allargare la responsabilità sociale e la partecipazione dei cittadini immigrati", considerando la cittadinanza come “dono”, per tutti. Per il direttore generale della Fondazione Migrantes, infine "il nostro passato e il nostro presente emigratorio, come ci mostrano i dati del nostro Rapporto Italiani nel Mondo, devono essere sprone per guidarci all’apertura e all’inclusività. Chi parte dall’Italia è sempre più giovane e dinamico, come lo è chi arriva. Sono queste nuove generazioni, migranti, dinamiche e multiculturali, i cittadini e le cittadine dell’Italia e del mondo, che possono aiutarci a rigenerare il nostro Paese".

Festival della migrazione, Europa-Africa andata e ritorno: i cammini e le storie che rigenerano l’Italia

25 Novembre 2024 - Dopo alcune iniziative preparatorie, prende il via martedì 26 novembre a Modena, il ricco programma di eventi del Festival della Migrazione 2024 che si chiuderà sempre a Modena il 30 novembre, facendo tappa tra Bologna, Ferrara, Carpi e altre località emiliane, "sconfinando" anche a Rovigo. Tra gli eventi principali, il pomeriggio del 26 a Bologna dalle ore 16:00 il convegno "Migrazione e cittadinanza: sfide e opportunità per rigenerare l’Italia" con gli interventi di S. Em. il card. Matteo Zuppi, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, e Stefano Bonaccini, europarlamentare, moderati da Agnese Pini, direttrice Il Resto del Carlino. Introdurrà i lavori il saluto di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. La sera stessa a Sassuolo, dalle ore 20.45, è invece in programma la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 della Fondazione Migrantes con il saluto di mons. Felicolo, l'introduzione della curatrice del Rapporto, Delfina Licata (Fondazione Migrantes), e gli interventi tra gli altri di Marisa Fois (Fondazione Migrantes) che presenterà un focus sul tema "Cittadinanza e Africa". Il giorno 27 a Modena dalle ore 9:00 l'apertura istituzionale sul tema del Festival, "Europa-Africa andata e ritorno: le storie e i cammini che rigenerano l’Italia" con le relazioni, tra gli altri, di Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, S.E. mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes e arcivescovo della diocesi Ferrara-Comacchio. Mons. Perego, nel corso della stessa giornata, chiuderà anche i lavori a Ferrara su "Memorie Migranti. Perché e come fare memoria della migrazione", e quelli del 28 pomeriggio a Rovigo, imperniati su "Scuola: laboratorio di convivenza e nuova cittadinanza". Il Festival, promosso dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana e dall’Associazione Porta Aperta di Modena, in collaborazione col Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di UNIMORE, nasce dal bisogno di uno studio approfondito e non ideologico del fenomeno delle migrazioni, che richiede una riflessione lontana dai luoghi comuni. L’obiettivo del Festival è quello di rappresentare la diversità, le sfumature e l’esperienza soggettiva all’interno della migrazione, partendo dal comune denominatore dell’appartenenza all’umanità. L'intenzione dei promotori è sfidare la retorica che riduce i migranti a categorie semplicistiche: nemici attivi o vittime passive.

Il programma completo.

  Manifesto Festival della Migrazione 2024

Zurigo, le comunità cattoliche di lingua italiana chiudono il loro Giubileo

22 Novembre 2024 - Domenica 24 novembre si conclude con una solenne concelebrazione, presieduta da mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, il giubileo delle comunità cattoliche di lingua italiana del cantone di Zurigo. Sarà l'occasione per il responsabile della Fondazione anche per incontrare alcuni laici della comunità e delle associazioni della missione cattolica italiana di Winterthur. Lunedì 25 è in programma un incontro alla presenza del Vicario generale zonale con i vari coordinatori di missione, organizzato da don Carlo de Stasio, rappresentante episcopale per la pastorale dei migranti. [caption id="attachment_50284" align="aligncenter" width="1024"] La Chiesa della parrocchia di San Giovanni Bosco di Zurigo.[/caption]

Migrantes promuove la sicurezza sul lavoro tra i migranti occupati nei lavori domestici e di cura

20 Novembre 2024 -

Il 21 novembre è in programma a Roma il convegno “Immigrazione e sicurezza sul lavoro”, organizzato dall’Api-Colf, l’Associazione professionale dei collaboratori familiari, all’Università “Roma Tre” Dipartimento di Scienze Politiche.

Nel corso del convegno sarà presentato il rapporto di ricerca La costruzione della sicurezza sul lavoro nel comparto del lavoro domestico e di cura. Dati, modelli e ipotesi d’intervento che conclude il progetto “Promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro tra i migranti occupati nei lavori domestici e di cura”, finanziato dalla Fondazione Migrantes e realizzato da Api-Colf. Previsto, tra gli altri, l'intervento del direttore generale della Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo.

Il progetto ha permesso la realizzazione di corsi di formazione gratuiti, la creazione di una guida digitale in diverse lingue e la sensibilizzazione sul tema dei rischi lavorativi.

Il programma completo dell'evento: 14:30 Saluti Istituzionali: Antonio D’Alessandri, delegato alla Terza Missione, Dipartimento di Scienze Politiche, Roma Tre – Silvia Ferretti, presidente API-COLF. 14:45 Prolusione di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale Fondazione Migrantes. La sfida delle migrazioni, dell’accoglienza e dell’integrazione in tempi di crisi. 15:15 Presentazione dei risultati del progetto: “Promuovere la Cultura della Sicurezza sul lavoro tra i migranti occupati nei lavori domestici e di cura” finanziato dalla Fondazione Migrantes e realizzato da Api-Colf”. Intervengono: Emanuele Montemarano, Api-Colf – Francesco Antonelli, Università degli Studi “Roma Tre”. 16:00 Tavola rotonda: Sicurezza sul lavoro, migrazioni, lavoro domestico e di cura: sfide e criticità Coordina: Emanuele Rossi, Università degli Studi “Roma Tre”. Intervengono: Luca Di Sciullo, IDOS – Gianni Rosas, ILO Italia e San Marino – Armando Montemarano, Federcolf – Nicoletta Todaro, INAIL.

Incontro dei Coordinatori della pastorale etnica in Italia: una “vocazione al servizio dei migranti”

19 Novembre 2024 - “Una vocazione al servizio dei migranti”. Questo il tema che è stato al centro dell’incontro periodico dei coordinatori nazionali Migrantes per le comunità etniche in Italia, svoltosi a Roma presso la Fondazione Migrantes martedì 19 novembre. Oltre a uno scambio di informazioni sulle rispettive attività, la riflessione, dopo i saluti del direttore generale Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, è stata affidata in forma di testimonianza a suor Maria Rosa Venturelli, consacrata delle Suore Missionarie Comboniane. [caption id="attachment_50204" align="aligncenter" width="1024"]Incontro con i coordinatori della pastorale etnica in Italia. L'incontro con i coordinatori della pastorale etnica in Italia.[/caption]  

Caporalato, Migrantes: più cultura e formazione giuridica per servire meglio le persone

19 Novembre 2024 - È intervenuto anche l'arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Matteo Zuppi al convegno online “Migranti e vulnerabilità. Sfruttamento lavorativo e caporalato” promosso dalla Fondazione Migrantes. L'organismo pastorale dei vescovi italiani, infatti, da qualche anno propone un percorso di formazione giuridica per gli operatori pastorali affidato alla professoressa Paola Scevi, direttrice del Master in Diritto delle Migrazioni nell'Università degli studi di Bergamo. L'incontro di ieri, introdotto dal direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, ha riguardato il tema della dignità del lavoro e del contrasto ai delitti di schiavitù, servitù, tratta e caporalato, che attualmente sono trattati in modo differente dal nostro ordinamento giuridico. Il fenomeno del caporalato spesso è poco conosciuto perché nascosto o camuffato. "Molti dicono 'da noi non c'è'..." Così ha esordito il card. Matteo Zuppi, nel suo intervento di apertura su “La dignità del lavoro, la disumanità del caporalato”. Il centro della prima parte del suo intervento è stato sull'importanza della cultura, in questo caso giuridica, per "servire, amare meglio i più poveri". Facendo un paragone sull'importanza dell'esegesi biblica per attualizzare ogni giorno e per ogni singola storia differente ciò che la Parola di Dio ha da dirci oggi, concretamente, il card. Zuppi ha voluto sottolineare che senza gli strumenti culturali necessari, anche l'azione pastorale della Chiesa è meno efficace, nel tentativo di rimuovere le cause dei fenomeni che affrontiamo. A tal proposito ha fatto riferimento alla "pericolosa vulgata intorno agli stranieri" sottolineando che oggi sul tema migrazione “c’è una pericolosa, ignorante intolleranza”. Tornando al tema del caporalato, il presidente della Cei ha ribadito che la sola repressione, quando ci sono i controlli, "non basta e non risolve, e anzi rischia di rendere ancora più sommerso il fenomeno". E ha sottolineato che, sebbene siano soprattutto i migranti vittime di questa pratica, "non si tratta di una questione che deve riguardare solo la Fondazione Migrantes", ma tutta la Chiesa. A seguire, una vera lezione, dal punto di vista giuridico – “I contrasto dei delitti di schiavitù, servitù e sfruttamento del lavoro” – della professoressa Scevi, che si è concentrata in particolar modo sulle implicazioni del nuovo art. 18-ter introdotto nel Testo Unico sull'Immigrazione (TUI), che prevede la concessione di un permesso di soggiorno speciale ai migranti, vittime di caporalato, qualora collaborino con le autorità; e sulla questione dei cosiddetti "Paesi sicuri", oggetto di un contenzioso tra Governo e magistratura in seguito all'apertura del nuovo centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti richiedenti asilo, attivato in Albania. Nel corso del suo intervento, la professoressa Scevi ha osservato che anche il traffico di migranti può essere caratterizzato dalla strumentalizzazione della condizione di vulnerabilità, al pari della tratta, e sovente ha luogo in condizioni di pericolo e di degrado, con gravi abusi dei diritti umani: "Sovente il migrante che intraprende il suo viaggio nell'ambito di una attività di favoreggiamento dell'immigrazione illegale diviene vittima di forme di sfruttamento, financo di schiavitù o di servitù". Scevi ha evidenziato che, nonostante questo quadro analogo ad altre fattispecie, "tuttavia ai migranti trafficati non viene riconosciuta la condizione di vittime". E quindi non possono avvalersi delle protezioni previste dall'ordinamento in altri casi. [caption id="attachment_50190" align="aligncenter" width="1024"]Lavoratori agricoli (foto: Lance Cheung / USDA)[/caption]

A Parigi, la prima presentazione all’estero del Rapporto Italiani nel Mondo 2024

18 Novembre 2024 - Il Comites (Comitato italiani all'estero) di Parigi e la Maison de l’Italie, in collaborazione con la Fondazione Migrantes, organizzano la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 il giorno 3 dicembre 2024, alle ore 18:30 presso la Maison de l’Italie (7A Bd Jourdan, 75014 Paris), nell’ambito del ciclo di incontri "Storie di Emigrazione", promosso dal Comites Parigi. L’appuntamento del 3 dicembre a Parigi costituisce la prima presentazione del RIM 2024 all’estero. Parigi si conferma dunque essere un centro di grande sensibilità che favorisce scambi e incontri su temi di attualità, nonché un punto di osservazione e di analisi privilegiato della mobilità italiana in Francia.
«L’Italia è il Paese delle migrazioni plurime, in cui ci sono anche gli italiani che tornano “a casa”, sebbene molti di più se ne vadano: il saldo migratorio è nuovamente e chiaramente negativo dopo il rallentamento per la pandemia (-52.334 nel 2023). Nel mentre assistiamo allo scollamento tra tale realtà e l’azione politica, che non sa interpretare il modo in cui la mobilità umana sta già di fatto mutando profondamente il concetto di cittadinanza.» (Fondazione Migrantes).
“Il Comites è orgoglioso di poter ospitare a Parigi la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo: si tratta di un evento inedito per il nostro Comitato ed anche il primo appuntamento all’estero del RIM 2024, dopo la sua presentazione ufficiale in Italia il 5 novembre scorso. Gli italiani all’estero sono circa 7 milioni – la cosiddetta ‘21esima regione d’Italia’ –, di cui quasi 500 mila residenti in Francia. Ci è sembrato pertanto evidente organizzare un evento dedicato al RIM, in collaborazione con la Maison de l’Italie, per favorire la conoscenza del fenomeno migratorio e della mobilità italiana tra i nostri connazionali. In questa prospettiva, è stato altresì naturale aprire l’iniziativa a tutte le comunitàdi italiani residenti nel territorio francese, tramite una diretta streaming sul canale YouTube del Comites di Parigi.” (Oleg Sisi, Presidente del Comites Parigi e Coordinatore Inter-Comites Francia).


Cos’è il progetto Storie di Emigrazione?
Storie di Emigrazione mira a creare un ponte tra le generazioni e a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità italiana all’estero, sottolineando l’importanza di conservare e trasmettere le storie degli emigranti italiani, così come la conoscenza dei nuovi movimenti migratori e della mobilità di talenti. Questo ciclo di incontri vuole inoltre promuovere la collaborazione e il dialogo tra le associazioni impegnate nel mantenere vivi i legami con l’Italia.

(aggiornato il 4 dicembre 2024)

  Planisfero

Roma, “Narrazioni femminili dell’emigrazione italiana contemporanea”

18 Novembre 2024 - Si terrà il 19 novembre alle ore 16.30 presso lo Spazio Europa di via IV novembre, la presentazione romana del libro Sulle ali del cambiamento - Narrazioni femminili dell'emigrazione italiana contemporanea, edizioni TAU, di Loredana Cornero, realizzato in collaborazione con la Fondazione Migrantes. Il libro esplora il tema dell’emigrazione italiana al femminile, offrendo una riflessione profonda e articolata sul viaggio, la transizione e il cambiamento, con un’analisi approfondita affiancata dalla voce di donne che hanno scelto di lasciare l'Italia per costruire una nuova vita all'estero. Ne parleranno insieme all’autrice Tiziana Bartolini, direttora di NoiDonne, Silvia Costa, Delfina Licata, responsabile del Rapporto italiani nel mondo e Marco Motta, ideatore e conduttore del programma di Rai Radiotre “Expat”. In un contesto in cui l’emigrazione italiana continua a crescere, con quasi 6 milioni di connazionali che vivono oggi all’estero, “Sulle ali del cambiamento” si sofferma in particolare su un dato significativo: il 45,2% degli emigrati italiani sono donne, un numero che ha registrato un forte aumento dal 2006 a oggi, oltre il 106%. Il libro non si limita a descrivere le cifre e le statistiche dell'emigrazione femminile, ma cerca di comprendere le cause e le motivazioni che spingono sempre più donne a partire. L'Italia, spesso considerata una società ancora poco aperta e attenta alle esigenze del mondo femminile, diventa il punto di partenza per riflettere su scelte che, seppur dolorose, sono spesso guidate da un desiderio di emancipazione, crescita personale e professionale.  

Liguria e Sardegna unite dai racconti degli emigrati italiani

16 Novembre 2024 - Nuovo appuntamento con “I mercoledì del Mei – Cisei” il prossimo 20 novembre al Museo nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova. Durante l’incontro – in programma dalle 16.30 a pizza Commenda 2 – verrà presentato il volume E Dante sbarcò in America di Maria Teresa Cannizzaro e Fiorella Operto, realizzato grazie alla Fondazione Migrantes. Nell’America del 19mo secolo, la Divina Commedia fu fatta conoscere dai letterati italiani in esilio e dal Dante Club fondato da H.W. Longfellow. A loro volta, benché analfabeti, tantissimi degli immigrati italiani in USA alla fine del 1800 conoscevano Dante grazie alle traduzioni della Divina Commedia nei vari dialetti. Simbolo di identità nazionale e di quanto di meglio l’Italia aveva prodotto nei secoli, orgogliosamente ne onorarono il genio dedicandogli in tutto il continente americano monumenti, parchi, piazze e persino pizzerie. L’incontro del 20 novembre sarà aperto dal Presidente Cisei, Fabio Capocaccia. Oltre alle autrici, interverranno anche gli studenti della scuola di Santa Maria Coghinas che proporranno brevi intermezzi tratti dalla drammatizzazione di alcuni passi della Divina Commedia in onore di Padre Casu, che tradusse l’opera di Dante in gallurese.

(Fonte: Aise)

La copertina di "... E Dante sbarcò in America".

Decreto flussi, Tavolo Asilo e Immigrazione: “Ancora un tentativo del governo di limitare i diritti fondamentali”

15 Novembre 2024 - Pubblichiamo il comunicato del Tavolo Asilo e Immigrazione in relazione agli emendamenti proposti dal Governo al "decreto flussi".
Tavolo Asilo e Immigrazione: ancora un tentativo del governo di limitare i diritti fondamentali, contro i principi costituzionali e il diritto internazionale
La maggioranza di governo ha presentato mercoledì 13 novembre in Commissione Affari costituzionali a Montecitorio una serie di emendamenti al c.d. “decreto flussi” (D.L. n. 145/2024) che ancora una volta intervengono in maniera pericolosa sulla normativa in materia di migrazione e asilo. La presentazione degli emendamenti arriva all’indomani dell’ingresso in Italia dei sette richiedenti asilo di nazionalità egiziana e bengalese,  che da 9 giorni erano trattenuti prima in una nave della marina militare italiana e poi nei centri di detenzione in Albania. Questa è la diciassettesima volta che il governo interviene su questa materia in due anni, con misure che dimostrano un totale scollamento dalle necessità reali legate all’ingresso, alla tutela e all’accoglienza delle persone migranti. Misure che minacciano un ulteriore e preoccupante svilimento dei principi costituzionali e del diritto internazionale, e che di fatto comportano gravi violazioni dei diritti fondamentali delle persone, oltretutto con effetti contrari all’interesse del paese. Le organizzazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione esprimono grande preoccupazione in particolare verso alcuni degli emendamenti che producono un ulteriore peggioramento nel processo di criminalizzazione del fenomeno migratorio e di negazione del diritto d’asilo, a partire dal rapporto con paesi che violano i diritti fondamentali a cui è delegato il ruolo di guardiani delle frontiere d’Europa, sino a una mortificazione ulteriore del sistema di accoglienza. In particolare solleva molta apprensione l’emendamento che sposta la competenza sulle convalide del trattenimento dei richiedenti asilo dalle sezioni specializzate dei tribunali ordinari alla Corte d’appello, con effetti deleteri su tutto il sistema giudiziario. Un sovraccarico di lavoro che non potrà che aumentare il grave affannamento in cui già si trovano  le Corti d'appello senza alcun risultato positivo per gli interessati e il sistema. Proprio ieri l'Unione delle Camere Penali Italiane definiva questa una scelta irrazionale e pericolosa il cui scopo appare solo quello di cercare il giudice "non politicizzato", ma non c’è ragione di ritenere che giudici differenti operino diversamente. Siamo gravemente preoccupati anche per due emendamenti che agiscono sul già frammentato e precario sistema di accoglienza, che vorrebbero togliere il diritto a essere accolti a richiedenti asilo che si presentano in questura dopo 90 giorni dal loro ingresso e dare la precedenza nelle accoglienze a chi arriva via mare rispetto a chi entra via terra, quando sappiamo che proprio per chi arriva via terra l'ingresso in questura per iniziare la domanda d'asilo è spesso rimandato di mesi per mancanza di personale e prassi discrezionali, con una discriminazione dei diritti dei richiedenti asilo in base alle modalità di accesso al territorio che non può in alcun modo essere tollerata. Inaccettabile anche la modifica proposta che secreta le informazioni relative all’equipaggiamento fornito a stati terzi per il controllo delle frontiere e dei flussi migratori. L’emendamento punta a classificare e rendere inaccessibili alla società civile e ai cittadini le informazioni e i contratti relativi alla fornitura di mezzi per il controllo delle frontiere a paesi come la Tunisia o la Libia, dove le autorità responsabili del pattugliamento in mare sono state riconosciute responsabili di gravissime violenze, torture e abusi. Da anni la società civile denuncia la complicità dell’UE e dell’Italia in episodi di intercettazioni e respingimenti, e l’accesso alle informazioni - già limitato - è stato fondamentale per ricostruire le catene di responsabilità. Secretare questo tipo di informazioni equivale a costruire un sistema di impunità che renderà ancora più difficile ricostruire le responsabilità dell’Italia nelle violazioni nei paesi con i quali sono stati firmati accordi. Il decreto con i nuovi emendamenti rischia di essere approvato in Aula entro il prossimo 25 novembre. Facciamo appello al governo e a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché cessi questa rincorsa insensata e strumentale ad affrontare questioni complesse e delicate che pesano sulla vita di migliaia di persone, attraverso interventi che producono ingiustizie e discriminazioni. L’Italia ha altre priorità e altri problemi che non si risolvono attaccando i diritti dei richiedenti asilo e negando i principi del diritto internazionale e della nostra Costituzione. [caption id="attachment_50088" align="aligncenter" width="600"]Un uomo dietro una recinzione. (Rawpixel, Public domain)[/caption]