Primo Piano

A Catania, la presentazione del Rapporto Immigrazione 2024

8 Novembre 2024 - Sabato 9 novembre alle ore 9.30, presso l’Auditorium Santi Giorgio e Dionigi, Via Acquicella 104 a Catania è in programma la presentazione del XXXIII Rapporto Immigrazione 2024 "Popoli in cammino" . Nel corso della mattinata saranno diffusi i dati più aggiornati sull'immigrazione in Italia, relativi anche alla regione e alla provincia. Previsto un focus specifico sui giovani con cittadinanza non italiana. Parteciperanno all’evento don Nuccio Puglisi, direttore Caritas Catania, don Carlo Palazzolo, direttore Migrantes Catania, e Simone Varisco della Fondazione Migrantes, curatore del Rapporto. L’incontro si concluderà con una testimonianza. La locandina della presentazione del Rapporto Immigrazione, 9 novembre 2024, a Catania.

Mons. Perego al Consiglio dei Giovani del Mediterraneo a Palermo

8 Novembre 2024 - L’accoglienza al centro per una pace concreta tra popoli. Dal 7 al 10 novembre il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo si confronta con tante realtà che si occupano di accoglienza sul tema “Non c’è pace senza accoglienza” nella memoria del Beato Giuseppe Puglisi. Come opera-segno dell’iniziativa verrà lanciato, in vista del Grande Giubileo del 2025, il progetto destinato a tutte le Comunità Mediterranee “Prendersi cura – una famiglia per ogni comunità”. Ad organizzare le giornate del progetto della Conferenza Episcopale Italiana “Consiglio dei Giovani del Mediterraneo” oltre al Centro di Accoglienza Padre Nostro, sono la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia e la Rete Mare Nostrum con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana. Agli incontri parteciperanno, dando la loro testimonianza, dodici giovani provenienti da vari Paesi del Mediterraneo. Nel ricco programma della manifestazione è prevista alle ore 15:30 di venerdì 8 novembre una tavola rotonda sul tema “Mediterraneo ed accoglienza” , con don Marco Pagniello (direttore generale di Caritas Italiana), Alfonso Cinquemani del Centro Astalli, Mario Affronti (Ufficio Regionale per l’immigrazione – CESI) e con mons. Gian Carlo Perego (presidente della Fondazione Migrantes): "Se la solidarietà è il nuovo nome della pace - come diceva S. Giovanni Paolo II - soltanto un Mediterraneo luogo di solidarietà e accoglienza e nn luogo di guerra, armato, di respingimenti e di morte, non un muro ma una strada, diventerà segno di pace".

(fonte: il Mediterraneo24)

[caption id="" align="aligncenter" width="696"] (foto: unitedworldproject.org)[/caption]

Italiani all’estero, cordoglio per la morte di don Mario Daminato

6 Novembre 2024 - Sono stati celebrati questa mattina a Tolosa, in Francia, i funerali di don Mario Daminato. Figlio di emigrati italiani e prete operaio, ha assicurato una presenza pastorale nelle parrocchie e successivamente nella Missione Cattolica Italiana di Tolosa fino a pochi mesi fa. Don Pasquale Avena, coordinatore nazionale delle missioni cattoliche italiane di Francia, nel suo messaggio di cordoglio per tutti i presenti alle esequie, ha citato San Girolamo: “È un gran dolore averlo perduto, ma ti ringraziamo o Dio di averlo avuto, anzi di averlo ancora, perché chi torna al Signore non esce di casa!”. Don Avena ha inoltre voluto ricordare che don Mario nella sua vita terrena "non cercava i primi posti, non amava mettersi in mostra" e che è stato "un servo saggio e fedele che da buon conoscitore dei problemi dei lavoratori, dei limiti e delle risorse che questo comporta, ne esprimeva le ansie e le preoccupazioni, le attese e le speranze". [caption id="" align="aligncenter" width="885"]don Mario Daminato. don Mario Daminato (foto: DDM, Robert Castéra).[/caption]

Rapporto Italiani nel Mondo 2024: l’Italia delle migrazioni plurime che cercano cittadinanza attiva

5 Novembre 2024 - Presentata a Roma la XIX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo. Mons. Perego, presidente della Fondazione Migrantes: «La politica riconosca e interpreti i cambiamenti in atto nella polis». L’Italia è il Paese delle migrazioni plurime, in cui ci sono anche gli italiani che tornano “a casa”, sebbene molti di più se ne vadano: il saldo migratorio è nuovamente e chiaramente negativo dopo il rallentamento per la pandemia (-52.334 nel 2023). Nel mentre assistiamo allo scollamento tra tale realtà e l’azione politica, che non sa interpretare il modo in cui la mobilità umana sta già di fatto mutando profondamente il concetto di cittadinanza. Questo il cuore della XIX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes (Tau editrice), curato da Delfina Licata, presentato oggi a Roma.
Dal 2006 italiani all’estero raddoppiati. L’estero è il nuovo ascensore sociale
Dall’Italia si parte sempre più numerosi e con profili sempre più complessi. Dal 2006 la presenza dei connazionali all’estero è praticamente raddoppiata (+97,5%) arrivando a oltre 6,1 milioni di cittadini iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'estero (AIRE). Negli ultimi 10 anni le iscrizioni all’AIRE per la sola motivazione espatrio sono state 1.179.525. Di questi, come la narrazione prevalente testimonia, la maggior parte sono giovani tra i 18 e i 34 anni (circa 471 mila) o giovani adulti (poco più di 290 mila). Oltre 228 mila sono i minori – a significare che sempre più italiani partono con la famiglia o “mettono su famiglia” all’estero – e più di 30 mila sono over 65enni. A tali partenze, che non hanno solo una motivazione professionale, non corrispondono però altrettanti “ritorni” ma, piuttosto, una desertificazione dei territori. L’estero ha sostituito l’ascensore sociale bloccatosi negli anni Novanta. Nella sintesi del Rapporto, in dettaglio, il profilo per età, genere e titolo di studio degli italiani espatriati e rimpatriati (2022).
Le migrazioni interne e il cortocircuito attrazione-repulsione verso i piccoli centri
Mentre il racconto prevalente contrappone agli “esodi” di emigrati italiani all’estero le “in­vasioni” di immigrazione straniera in Italia, non si pone adeguatamente l’accento sulla mobilità interna. Mediamente, infatti, su circa 2 milioni di trasferimenti annuali complessivi, circa tre quarti riguardano movimenti tra Comuni italiani. In tutto ciò, dal 2014 gli abitanti delle cosiddette aree interne sono diminuiti del 5% che, in valore assoluto, significa 700 mila unità. Scuole, bar, filiali di banche, attività commerciali chiudono generando nuovi esodi. L’area interna ha sviluppato intorno a sé un movimento paradossale fatto, allo stesso tempo, di repulsione e di attrazione. Se da un lato, per alcuni, ci si è accorti della necessità di tornare a vivere una vita più a dimensione della persona, dall’altro lato il borgo continua a essere non attrattivo per i giovani, i quali finiscono per trasformare in definitivo un progetto di trasferimento transitorio in un’altra regione o “si giocano la carta” dell’estero.
L’Italia che allontana le “risorse giovani” e non guarisce la “ferita migratoria”
Eppure anche la città inizia a rifiutare i giovani. Affitti molto alti e costo della vita proibitivo allontanano le risorse giovani e appena laureate, spingendole lontano. Nel mentre non ci si accorge di una immigrazione stabile e strutturale persino conveniente per affrontare sia i problemi demografici che quelli economici. In Italia bisogna guarire la “ferita migratoria”, considerando, cioè, la partenza non un abbandono ma una possibilità di crescita per un ritorno più utile. Così sarà possibile finalmente capire il senso vero del partire e il valore del ritorno, valorizzando, allo stesso tempo, chi ha scelto l’Italia come meta di destinazione per ricominciare una vita più dignitosa, facendo nascere figli che oggi si sentono pienamente italiani pur non essendolo di diritto.
Nuovi italiani senza cittadinanza: stranieri nati in Italia e italodiscendenti
Da una recente indagine Istat, dal titolo Bambini e ragazzi. Anno 2023. Nuove generazioni sempre più digitali e multiculturali, emerge che, tra i ragazzi non italiani dagli 11 ai 19 anni ben l’85,2% si sentono italiani pur non essendo riconosciuti tali. Essere italiani significa, in prima battuta, “essere nati in Italia” (54,0% per gli italiani e 45,7% per i ragazzi di altra cittadinanza) e, al secondo posto per entrambi, “rispettare le leggi e le tradizioni italiane”. Dall’altro lato, in un mondo totalmente cambiato dove l’acquisizione della cittadinanza è diventata materia ideologica, con una legge che risale al 1992, c’è la situazione degli italodiscendenti che fanno richiesta per ius sanguinis e diventano vittime di un mercato del malaffare per la vendita di cittadinanze.
Verso una “comunità ruscello”. Mons. Perego: la politica riconosca i cambiamenti di fatto
C’è un’immagine di Franco Arminio, citata nel Rapporto, che ci offre una prospettiva per il futuro: è la “comunità ruscello”, dinamica e impensata, che “apre la porta” all’interculturalità e si contrappone alla “comunità pozzanghera”. L’Italia è già strutturalmente un Paese dalle migrazioni plurime che, se adeguatamente indirizzate, incentivate e valorizzate, possono trasformarsi in società vive e inclusive. «Non è possibile – ha dichiarato il presidente della Fondazione Migrantes, S.E. mons. Giancarlo Perego – che la politica non riconosca i cambiamenti che stanno avvenendo nella polis, nella città. Deve interpretarli e governarli con strumenti idonei e non pregiudiziali. Dal 1992 a oggi l’Italia è cambiata».

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Scandicci, il Rapporto Immigrazione alla Giornata dei volontari

31 Ottobre 2024 - Nuovo appuntamento con il Rapporto Immigrazione 2024 sui territori. Domenica 3 novembre tappa al Centro Mariapoli "Segno dei tempi" di Scandicci (via di Mosciano, 52 — I-50018 Scandicci FI), in occasione della Giornata dei volontari del Centro internazionale studenti "Giorgio La Pira". In programma un approfondimento sul tema della cittadinanza con Simone Varisco, della Fondazione Migrantes, curatore del Rapporto Immigrazione. Il momento sarà inserito nei lavori della Giornata sul tema "Mio fratello che guardi il mondo", dalle 9.30 alle 17.00. Programma evento 3 novembre a Scandicci.

A Taranto, una Messa sotto al tendone del circo Togni

31 Ottobre 2024 - Domenica 3 alle ore 11.15, a Taranto, sotto il tendone del circo Lidia Togni, in viale Unicef,  l’ufficio diocesano Migrantes (diretto da Marisa Metrangolo) organizza la Santa messa che sarà presieduta dal vicario episcopale per la pastorale, mons. Gino Romanazzi, assieme ai cappellani di Migrantes, don Ezio Succa e don Massimo Caramia. Durante la celebrazione eucaristica saranno fornite indicazioni per lo spettacolo gratuito per i bambini, previsto lunedì 4 alle ore 18. Subito dopo la santa messa ci sarà la visita al circo. Tutto questo rientra nell’ambito delle attività dell’ufficio diocesano Migrantes, nello specifico della pastorale per i lunaparkisti, circensi e camminanti.

Fonte: Nuovo Dialogo (Arcidiocesi di Taranto)

  [caption id="" align="aligncenter" width="1141"] (fonte: Nuovo Dialogo)[/caption]

L’Italia delle migrazioni plurime. Il nuovo Rapporto Italiani nel Mondo

30 Ottobre 2024 - L’Italia delle migrazioni plurime: il futuro è nella comunità e non nella frammentazione. Questo - con uno speciale dedicato al tema della cittadinanza - è il cuore della nuova edizione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes (Tau editrice), che verrà presentato a Roma, il 5 novembre 2024 dalle ore 10.30, presso il Th Carpegna Palace Hotel, in via Aurelia 481.La copertina del Rapporto Italiani nel MOndo 2024. Il programma: Saluto Mons. Pierpaolo Felicolo Direttore generale Fondazione Migrantes. IL RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2024
  • I dati fondamentali in un video Paolo Pagliaro Direttore Agenzia 9Colonne.
  • Italiani e italiane: una presenza in crescita, articolata ed eterogenea Delfina Licata Sociologa delle migrazioni, Fondazione Migrantes.
ITALIA, CITTADINANZA E MIGRAZIONI PLURIME Dialogano:
  • On. Toni Ricciardi.
  • On. Paolo Emilio Russo.
Conclusioni S.E. mons. Gian Carlo Perego Presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della CEI e della Fondazione Migrantes. Coordina i lavori Alessandra Ferraro Direttrice di Rai Isoradio.
Che cosa è il RIM? Dal 2006 il Rapporto Italiani nel Mondo (RIM) della Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, scatta una fotografia della situazione della mobilità italiana all’estero. Il volume, curato da Delfina Licata, raccoglie le analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità dall’Italia. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative. Con una redazione transnazionale di oltre 50 autori all'anno, il RIM nel tempo si è trasformato da progetto editoriale in progetto culturale arrivando, nel 2024, alla sua XIX edizione. Per i media: ufficiostampa@migrantes.it La testata di copertina del Rapporto Italiani nel Mondo 2024.

La Fondazione Migrantes ricorda con affetto il card. Raffaele Martino

29 Ottobre 2024 - "Ricordiamo e affidiamo al Signore il nostro card. Martino, amico anche della fondazione Migrantes. Quando fu presidente del Pontificio Consiglio dei migranti e itineranti abbiamo collaborato per la realizzazione di diversi incontri internazionali del mondo dei migranti, dei rom e dello spettacolo viaggiante". Con queste parole S.E. mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara e presidente della Fondazione Migrantes, ha voluto dedicare un pensiero al cardinale Renato Raffaele Martino, che è morto ieri, 28 ottobre, all'età di 91 anni. Il card. Martino era entrato negli anni '60 nella diplomazia della Santa Sede e per 16 anni è stato osservatore permanente presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite a New York. «L'esigenza di futuro non è mai "clandestina" e non è mai reato», aveva affermato il card. Martino nel corso della veglia e della preghiera ecumenica che alla fine di giugno 2008 si era tenuta nella basilica di Santa Maria in Trastevere in memoria delle vittime dei viaggi verso l'Europa. Un'affermazione che suona ancora grande attualità e ispirazione. Le esequie si terranno mercoledì 30 ottobre, alle 15, presso l’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro. La liturgia sarà celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, insieme con cardinali, arcivescovi e vescovi. Al termine della celebrazione, papa Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio.

Una biografia del card. Martino.

[caption id="attachment_49397" align="aligncenter" width="892"]card. Renato Raffaele Martino Il card. Renato Raffaele Martino.[/caption]

La Fondazione Migrantes al Festival dell’Accoglienza di Torino

29 Ottobre 2024 - Martedì 29 ottobre 2024, dalle ore 10 alle 13, presso il Circolo dei Lettori a Torino (via Bogino 9), si tiene la presentazione del XXXIII Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes. Intervengono:
  • mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes;
  • Manuela De Marco, curatrice Rapporto per Caritas Italiana (in collegamento da Roma);
  • Simone Varisco, curatore del Rapporto per Fondazione Migrantes;
  • Pierluigi Dovis, referente Caritas Arcidiocesi di Torino e Delegato Regionale Caritas Piemonte-Valle d’Aosta;
  • Grace Fainelli, esperta di comunicazione, formatrice sui temi di diversità e inclusione, attivista.
Modera l'incontro Tana Anglana, esperta senior migrazioni e sviluppo. Nel tardo pomeriggio, alle 18.45 il primo appuntamento dell’anno dell’Università del Dialogo del Sermig: ospite il S. Em. il card. Giorgio Marengo, vescovo di Ulan Bator in Mongolia, con il saluto di mons. Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. Alle 21 preghiera del martedì del Sermig, guidata dal cardinale stesso.  

Sinodo, la mobilità umana nel Documento finale

28 Ottobre 2024 - I lavori della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (2-27 ottobre 2024) “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione” hanno affrontato anche il tema delle migrazioni e della mobilità umana da più punti di vista. "I nostri tempi sono caratterizzati anche dall’aumento della mobilità umana - recita ad esempio il numero 112 del Documento finale - motivato da varie ragioni. Rifugiati e migranti spesso formano comunità dinamiche, anche nelle loro pratiche religiose, rendendo multiculturale il luogo in cui si stabiliscono. Alcuni tra loro mantengono stretti legami con i Paesi d’origine, soprattutto grazie ai media digitali, e sperimentano una difficoltà a tessere legami nel nuovo Paese; altri rimangono senza radici". "Anche gli abitanti dei luoghi d’immigrazione - continua il testo - sono messi in discussione dall’accoglienza di chi arriva. Tutti sperimentano l’impatto provocato dall’incontro con la diversità di provenienza geografica, culturale e linguistica e sono chiamati a costruire comunità interculturali. Non va trascurato l’impatto dei fenomeni migratori sulla vita delle Chiese". Di fronte a un fenomeno globale, non emergenziale, i padri e la madri sinodali hanno sottolineato (n. 54) che "letale è la convinzione che tutto il creato, perfino le persone, possa essere sfruttato a piacimento per ricavarne profitto. Ne sono conseguenza le molte e diverse barriere che dividono le persone, anche nelle comunità cristiane, e limitano le possibilità di alcuni rispetto a quelle di cui godono altri: le disuguaglianze tra uomini e donne, il razzismo, la divisione in caste, la discriminazione delle persone con disabilità, la violazione dei diritti delle minoranze di ogni genere, la mancata disponibilità ad accogliere i migranti". [caption id="attachment_49343" align="aligncenter" width="1024"]Papa Francesco presiede la Santa Messa per la conclusione dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Papa Francesco presiede la Santa Messa per la conclusione dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi
(Foto: Vatican Media/SIR)[/caption]

Il Rapporto Immigrazione 2024 al Festival dell’Accoglienza di Vercelli

27 Ottobre 2024 - Il 28 ottobre verrà presentato a Vercelli, nel momento finale del Festival dell'Accoglienza 2024, il XXXIII Rapporto Immigrazione di Caritas e Migrantes, Popoli in cammino. Interverranno:
  • Simone Varisco, Fondazione Migrantes e curatore del Rapporto.
  • Marcella Rodino, giornalista.
  • Sergio Durando, direttore dell'Ufficio Pastorale Migrantes di Torino.
  • Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes.
Il dibattito sarà moderato da Claudio Maria Osenga, direttore Co.ver.fo.p. Vercelli. La giornata spazierà dalla discussione sui numeri alla presentazione dei progetti dei corridoi umanitari universitari, che vede l’Arcidiocesi di Vercelli particolarmente impegnata attraverso la collaborazione della Pastorale Universitaria, la Caritas Eusebiana, l'Ufficio Pastorale Migrantes e UPO con il progetto UNICORE. Di particolare interesse sarà poi la presentazione dei dati relativi alle presenze numeriche degli stranieri in Piemonte, dati elaborati per cittadinanze delle varie comunità straniere e proiettati sia nel contesto del territorio Piemontese – Vercellese e sia a livello nazionale. Ci si soffermerà in particolare sull’analisi delle fasce di età prevalenti, soprattutto se confrontate con la popolazione residente in Italia. Altro tema attuale trattato nel Rapporto, visto il calo demografico in corso nel nostro Paese, sarà quello delle iscrizioni e della frequenza degli stranieri nella scuola e nella formazione. Programma Festival dell'Accoglienza 2024 a Vercelli.

Tau Editrice e Fondazione Migrantes presentano la graphic novel “4 vite che sono la mia” al Lucca Comics & Games 2024

25 Ottobre 2024 - Tau Editrice e Fondazione Migrantes presentano la graphic novel “4 vite che sono la mia - Percorsi dei minori stranieri non accompagnati in Italia”, il 31 ottobre alle ore 14:30 presso la Chiesa di San Cristoforo, all’interno dello spazio UELCI, durante il festival internazionale Lucca Comics & Games a Lucca 2024. Il volume prosegue l'esperienza di In fuga. Una potente narrazione sulle esperienze reali dei minori stranieri non accompagnati in Italia, una realtà complessa e troppo spesso determinata dal caso. Attraverso il linguaggio visivo del fumetto, essa racconta la storia di Abdel, un giovane che fugge dal Gambia e affronta momenti cruciali nella sua vita: dal riconoscimento della sua età all’ottenimento del permesso di soggiorno, dall’inserimento in un sistema di accoglienza alla presenza o meno di adulti disposti a camminare con lui in questo difficile percorso. Presenteranno il volume Cristina Molfetta, co-autrice in rappresentanza della Fondazione Migrantes, Valerio Chiola, il fumettista che ha dato vita alle immagini dell’opera, ed Emanuele Bissattini, lo sceneggiatore che ha contribuito a intrecciare le diverse vite di Abdel in una narrazione avvincente e toccante. Al termine della presentazione, il pubblico potrà partecipare a un laboratorio creativo condotto dallo stesso Valerio Chiola ed Emanuele Bissattini, aperto a tutti e senza necessità di prenotazione.

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4 Vite che sono la mia è un fumetto interattivo, dove il lettore diventa parte integrante della narrazione. A ogni bivio importante, sarà chiamato a tirare una moneta: testa o croce? Ogni risultato conduce a una svolta diversa nella vita di Abdel, invitando il lettore a saltare avanti o indietro nel fumetto, a esplorare le infinite possibilità che il destino potrebbe riservare. L’opera sarà disponibile in versione cartacea e online, corredata di materiali di approfondimento e testi musicali, scaricabili tramite QR code.

Per ulteriori informazioni: Tau Editrice 3384113785 stampa@taueditrice.it

La copertina della graphic novel "4 vite che sono la mia"

Migrazioni: due giorni di lavoro in Sicilia col direttore nazionale di Fondazione Migrantes

25 Ottobre 2024 - La Commissione dell’Ufficio della Regione Sicilia per le Migrazioni si riunisce a Palermo, nei giorni 25 e 26 ottobre, per il terzo incontro in calendario per l’anno 2024. Assieme al Vescovo delegato, mons. Corrado Lorefice, i direttori Migrantes delle Chiese di Sicilia si ritroveranno per un momento di formazione, riflessione e confronto, sui temi che riguardano la pastorale della mobilità umana. Sarà presente, ad entrambe le giornate, il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo. Mons. Felicolo parlerà della necessaria sinergia tra la Fondazione e le Migrantes diocesane nell’ottica di un reciproco arricchimento.

Fonte: Chiese di Sicilia.

Caporalato, Associazione lavoratori stranieri Mcl, al via Osservatorio nazionale sullo sfruttamento

24 Ottobre 2024 - Un Osservatorio nazionale sullo sfruttamento lavorativo, il caporalato e l’intermediazione illecita. Questo l'annuncio dato da Paolo Ragusa, presidente dell’Associazione lavoratori stranieri Mcl (Als-Mcl), a margine di un incontro con mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. “I dati diffusi di recente dall’Arma dei Carabinieri testimoniano che nel nostro Paese oltre il 50% delle aziende controllate sono risultate irregolari per quanto riguarda il lavoro e l’intermediazione. Su 4960 posizioni lavorative valutate il 25% sono risultate non regolari di cui il 27% addirittura in nero. Sono numeri che testimoniano un malessere ed una pratica illegale diffusa che dobbiamo contrastare soprattutto con la conoscenza, la comunicazione e il controllo". Lo slogan scelto è “Non coltiviamo l’illegalità” per “contribuire a cambiare una diffusa mentalità che vede nei lavoratori stranieri delle vittime da sacrificare e non donne e uomini da tutelare e da avviare ad una giusta integrazione nel nostro Paese”.

Fonte: Agenzia Sir

Decreto flussi, Migrantes ascoltata dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera

24 Ottobre 2024 - La Fondazione Migrantes è stata ascoltata oggi dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera in merito al cosiddetto “decreto flussi” (D.L. 145/2024). La constatazione di fondo, al di là dell’ampiezza delle quote, è che il decreto flussi come unica modalità di ingresso legale dei lavoratori stranieri in Italia non soddisfa la domanda di manodopera di industriali, agricoltori, artigiani, operatori del turismo e famiglie. E neppure l’urgenza di regolarizzare decine di migliaia di lavoratori già presenti sul territorio italiano (se ne stimano oltre 500.000) e di non crearne altri. [caption id="attachment_49164" align="aligncenter" width="500"]L'aula della Commissione Affari Costituzionali della Camera. L'aula della Commissione Affari Costituzionali della Camera.[/caption]
Nuovo art. 18-ter depotenzia l’art. 18 del Testo Unico sull’Immigrazione
Tra le osservazioni sottoposte all’attenzione della Commissione dal direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, il primo appunto riguarda la prevenzione e il contrasto allo sfruttamento lavorativo dei lavoratori migranti, per cui già esistono norme ad hoc, in particolare il permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale ex art. 18 del Testo Unico sull’Immigrazione (D. Lgs. n. 286/1998), che andrebbero innanzi tutto applicate. È stato scelto invece di inserire un nuovo articolo 18-ter, che “pone il lavoratore sfruttato davanti alla scelta di dover contribuire utilmente all’emersione del fatto e all’individuazione dei responsabili” come ulteriore condizione per ottenere il permesso. Il rischio è l’inapplicabilità di fatto delle tutele previste dall’articolo 18.
Nessuna figura di garanzia rispetto al controllo dei “dispositivi e supporti elettronici”
La possibilità da parte delle Forze dell’Ordine di controllare i cellulari dei migranti (“dispositivi e supporti elettronici”) a scopo d’identificazione appare una “misura che lede la privacy e la libertà personale”. Tra il ruolo da “passacarte” cui sarebbe relegato il Giudice di Pace e la presenza di un mediatore culturale in luogo di un interprete, nell’insieme si nota l’assenza di una figura di garanzia.
Vincoli alle ONG impediscono salvataggi e controlli
La stretta sulle misure di sicurezza per i mezzi di soccorso delle ONG si tradurrà in minori possibilità di soccorso in mare dei migranti, ma anche nell’impossibilità di controllo da parte della società civile, soprattutto sulle attività della Guardia costiera libica e tunisina.
Gli altri rilievi e le proposte della Fondazione Migrantes
Tra gli altri rilievi, si segnala l’assenza di previsioni sul tema degli alloggi per i lavoratori stranieri e di misure fiscali che agevolino datori di lavoro ed enti locali nella ristrutturazione di abitazioni o di edifici pubblici abbandonati per i lavoratori. Manca anche del tutto una parola sulle criticità che affrontano i richiedenti asilo che lavorano. Viene infine avanzata la proposta di valutare l’inserimento di un titolo di soggiorno per la formazione professionale, per candidati già presenti sul territorio italiano.

Il testo integrale dell'intervento di fronte alla Commissione.

G7 Pescara, mons. Perego presente alla conferenza sul ruolo dei missionari per lo sviluppo

24 Ottobre 2024 - Il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha presieduto ieri, all'interno del G7 di Pescara, una conferenza dedicata al contributo delle realtà missionarie allo sviluppo sostenibile, in particolare in Africa. Al centro il tema della scuola: sono 10.000 le scuole cattoliche in Africa e 4.000 i missionari e le missionarie a cui si aggiungono i laici e i volontari. Era presente anche S.E. mons. Perego, presidente della Fondazione Migrantes. [caption id="attachment_49150" align="aligncenter" width="300"]Tajani presiede conferenza sul ruolo dei missionari per lo sviluppo sostenibile al G7 di Pescara (foto: Migrantes) Tajani presiede conferenza sul ruolo dei missionari per lo sviluppo sostenibile al G7 di Pescara (foto: Migrantes)[/caption] Quello dei missionari “è un contributo importante per l’educazione che rischia di essere indebolito dalla crescita del debito estero”. Condividiamo il messaggio dei missionari italiani consegnato al ministro Tajani in occasione dell’incontro, che sottolineano il dramma crescente nei prossimi anni di quasi l’86 per cento dei bambini africani che non avranno  all’istruzione. “Forse sarebbe importante valorizzare anche il contributo della cooperazione decentrata degli enti locali, della rete delle università, ma anche di 1000 comunità cattoliche di immigrati, tra le quali un buon numero di comunità cattoliche francofone o anglofone, con i loro sacerdoti e religiosi”. [caption id="attachment_49149" align="aligncenter" width="300"] L'intervento del parroco della comunità italiana di San Patrick a New York durante la conferenza sulle missioni al G7 di Pescara sullo sviluppo sostenibile (foto: Migrantes)[/caption]

Roma, la Festa dei popoli in ogni prefettura

23 Ottobre 2024 - Da Centocelle al Nuovo Salario, da Monteverde al Tuscolano. Ogni quartiere della città, con le diverse prefetture nelle quali sono raggruppate le parrocchie della diocesi di Roma, avrà la sua Festa dei Popoli, nel prossimo fine settimana. Ciascuna comunità etnica fa festa con la propria comunità parrocchiale. Uno stand della Festa dei Popoli degli scorsi anni. In concreto, infatti, nei giorni 26 e 27 ottobre, una parrocchia per ogni prefettura ospiterà l’iniziativa. «Nell’organizzazione pratica sono state seguite e supportate dall’équipe pastorale Migrantes – spiega don Pietro Guerini, direttore dell’Ufficio Migrantes della diocesi -. Ciascuna presenterà dinamiche diverse, ma tutte saranno accomunate dalla presenza di una celebrazione eucaristica multiculturale, quindi con l’apporto di diverse lingue nelle letture o nei canti. In quasi tutte le Feste dei Popoli sono inoltre previsti dei momenti di condivisione e convivialità, come un aperitivo o una cena multietnica».

Fonte: RomaSette.it

Mons. Perego: migranti “segno di vita per le nostre città che rischiano di morire”

22 Ottobre 2024 - "I migranti sono i lavoratori, le famiglie, gli studenti che hanno lasciato la loro terra per una vita migliore". Lo scrive mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, nella lettera pastorale “Segni dei tempi, segni di speranza” che sarà presentata in due incontri pubblici: il primo, il 24 ottobre alle 20.30 in Seminario a Ferrara; il secondo, la sera successiva, stessa ora, nell’Oratorio di Codigoro, come informa il settimanale diocesano La Voce. "Oggi – scrive il presule – sono 2 milioni e mezzo di lavoratori, quasi lo stesso numero di famiglie, un milione di studenti nelle scuole dell’obbligo e nelle Università. Molte sono donne e oltre un milione di loro curano le nostre donne. Li incontriamo in chiesa, in piazza, nei negozi, nei luoghi del tempo libero, sul lavoro, a scuola. Mezzo milione – aggiunge il presule – sono diventati imprenditori, artigiani. Molte nuove famiglie sono miste e molti bambini – ormai più del 25% – sono i nuovi nati da famiglie di immigrati o miste. I migranti sono un segno di vita, sono un segno di speranza per le nostre città che rischiano di morire". Sono “segni di speranza”, si legge nella lettera – i gesti e i progetti di accoglienza anche nelle “nostre Chiese, segni di una cultura dell’incontro che va contro la cultura dello scarto e del rifiuto, ancora troppo presente e troppo alimentata da certa politica e comunicazione". La Pentecoste, tema guida della lettera, chiede infatti "una comunità, chiede un luogo, la Chiesa", scrive mons. Perego.

Fonte: Agenzia Sir.

Cpr in Albania, il tribunale di Roma dispone il rientro in Italia dei migranti

18 Ottobre 2024 - La sezione immigrazione del tribunale di Roma - come riportato dall'agenzia Ansa - non ha convalidato il trattenimento dei migranti all'interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania. Il provvedimento era stato disposto per i 12 stranieri dalla questura di Roma il 17 ottobre scorso, i quali fanno parte dei 16 migranti (dieci provenienti dal Bangladesh e 6 dall'Egitto) trasportati in Albania al Cpr di Gjader dalla nave Libra della Marina militare italiana. Ricordiamo che gli altri quattro sono già rientrati in Italia. Si tratta di due minori e di due vulnerabili che non sono risultati idonei nel corso dei controlli all'hotspot di Schengjin. Nei centri in Albania possono essere trasferiti infatti solo maschi adulti non vulnerabili provenienti da paesi considerati sicuri. I 12 migranti restanti partiranno dunque domani dall'Albania su una nave della Marina militare per tornare in Italia approdando a Bari. Nonostante la loro richiesta di asilo sia già stata respinta - con una rapidità straordinaria rispetto ai tempi consueti - nelle ultime ore, i migranti hanno ancora la possibilità di fare ricorso per poter chiedere nuovamente che gli venga riconosciuto questo status. Per i giudici, anche alla luce di una recente sentenza della Corte di giustizia europea, "il diniego della convalida dei trattenimenti nelle strutture ed aree albanesi, equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane, è dovuto all' impossibilità di riconoscere come 'paesi sicuri' gli Stati di provenienza delle persone trattenute (Bangladesh ed Egitto), con la conseguenza dell'inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal Protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia". Ove, in attesa dell'esito del ricorso, non posso essere trattenute. Trovano dunque conferma diversi elementi di criticità espressi nei giorni scorsi da mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara e presidente del Commissione per le migrazioni della Cei e della Fondazione Migrantes: "Avevamo ragione: soldi buttati a mare".

Rapporto Immigrazione 2024, mons. Felicolo: i migranti “da ‘ospiti’ a soggetti attivi”

17 Ottobre 2024 - “Non sarebbe possibile realizzare un’efficace e autentica accoglienza dei migranti, né una loro protezione, promozione e integrazione, se si curassero solo gli aspetti economici o lavorativo, ignorando le dimensioni sociali e relazionali”. Lo ha dichiarato ieri a Roma all'agenzia SIR, mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, durante la presentazione del XXXIII Rapporto Immigrazione Caritas/Migrantes dal titolo Popoli in cammino. “Né tantomeno si darebbe una risposta adeguata alla persona – ha proseguito – se si ricercasse esclusivamente una soluzione ai problemi abitativi o alimentari che pure la affliggono, senza prestare pari attenzione agli aspetti culturali e religiosi, che costituiscono invece dimensioni essenziali di ogni persona. Qualsiasi concezione di accoglienza che concepisse quest’ultima solo come impegno materiale sarebbe una pericolosa riduzione”. Mons. Felicolo ha concluso invitando a ritrovare “la vocazione di formare una comunità comporta da fratelli e sorelle che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri”. [caption id="" align="aligncenter" width="755"]Mons. Pierpaolo Felicolo (Foto Siciliani - Gennari/SIR)[/caption] Infatti, come ha evidenziato sempre all'agenzia SIR Simone Varisco, il ricercatore della Fondazione Migrantes che ha curato la realizzazione del Rapporto, “la mobilità umana è un fatto comunitario, sia per coloro che migrano sia per chi è chiamato ad accogliere. Si accoglie e si include insieme. All’opposto della comunità c’è l’individualismo che è negazione non solo della comunità e dell’umanità stessa. Occorre passare dall’essere cellule singole a essere corpo sociale”. Sul versante della missionarietà, Varisco ha invitato a guardare ai migranti non come oggetti ma protagonisti attivi. Ha citato i casi di Germania, Norvegia, Islanda, Paesi in cui la componente cattolica della popolazione è ormai rappresentata in maggioranza da persone di origine straniera.