20 Giugno 2025 - Arriva anche in Germania, Il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. In programma due eventi a Berlino e Colonia.
Lunedì 23 giugno, dalle ore 19, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Berlino, la curatrice del Rapporto, la dott.ssa Delfina Licata, presenterà il volume e dialogherà con Edith Pichler, docente al Centre for Citizenship, Social Pluralism and Religious Diversity dell’Università di Potsdam e membro del Rat für Migration. Modera l'incontro
Anna Bertoglio, che dirige l’Ufficio Affari Sociali e Coordinamento Consolare dell’Ambasciata d’Italia.
Martedì 24, dalle ore 17.30, presso la Sala Teatro dell'Istituto italiano di cultura, sarà poi la volta di Colonia, dove il dibattito si concentrerà sulla continuità e sui cambiamenti intercorsi nella mobilità italiana a 70 anni dagli accordi bilaterali fra l'Italia e la Germania.
Intervengono Delfina Licata, Edith Pichler, don Gregorio Milone (delegato delle Missioni cattoliche italiane in Germania e Scandinavia) e il prof. Vito Gironda (Università di Bielefeld, presidente del Forum accademico italiano). Modera l'incontro Silvio Vallecoccia, referente presso il Consiglio di integrazione del Land NRW.
19 Giugno 2025 - Il 17 e 18 giugno 2025, una delegazione composta da rappresentanti del Tavolo Asilo e Immigrazione ha effettuato una visita di monitoraggio indipendente presso il centro di trattenimento di Gjader, in Albania. La struttura ospita circa 30 trattenuti, trasferiti dai CPR italiani nell’ambito del cosiddetto "modello Albania".
Nelle ultime settimane non si sono registrati nuovi trasferimenti coatti verso il centro.
Alcune persone presentano condizioni fisiche che necessitano di una presa in carico sanitaria immediata in Italia. Particolarmente critica è anche la situazione dell’assistenza legale: molte persone hanno riferito di non riuscire a parlare con il proprio avvocato, o di farlo solo in maniera sporadica e non riservata. Altri si trovano in Italia da vent’anni, con figli, mogli, famiglie e reti sociali consolidate: l’allontanamento dall’Italia ha prodotto una frattura violenta e ingiustificata nelle loro vite.
Alla luce di quanto osservato, il Tavolo Asilo e Immigrazione e il gruppo parlamentare di contatto chiedono l’immediata sospensione del progetto di trasferimento in Albania e la cessazione della permanenza delle persone trattenute nel centro di Gjader.
19 Giugno 2025 - Con una nota congiunta resa pubblica il 18 giugno, le organizzazioni di soccorso in mare operanti nel Mediterraneo hanno dichiarato di aver salvato negli ultimi 10 anni 175.000 persone in difficoltà; e hanno chiesto un programma di soccorso a livello europeo per il Mediterraneo, finanziato dagli Stati dell'Ue.
Attualmente, secondo quanto riferito, sono 21 le organizzazioni coinvolte nelle missioni di soccorso nel Mediterraneo centrale, dieci delle quali provenienti dalla Germania. Questa “flotta civile”, come viene spesso chiamata, comprende attualmente 15 navi di soccorso, sette barche a vela e quattro aerei da ricognizione.
“Stiamo assumendo il ruolo che in realtà spetterebbe alle agenzie governative”, ha affermato Lisa Groß di Alarm Phone. Tuttavia, i centri di coordinamento del soccorso marittimo, in particolare quelli italiani e maltesi, si limitano a trasmettere le informazioni alla cosiddetta guardia costiera libica “in modo che possa portare le persone in Libia nei campi di tortura”, ha affermato Groß.
Secondo SOS Humanity, il soccorso marittimo civile ha dovuto affrontare sempre più spesso ostacoli burocratici, procedimenti penali e confische di navi (28) almeno dal 2017. David Yambio, cofondatore di Refugees in Libya, si è espresso a tal proposito in questo modo: "Il fatto che siano passati 10 anni, caratterizzati dalla negligenza degli Stati, dalla violenza sistematica e dall'abuso di potere senza fine, è un duro promemoria del fallimento della politica migratoria europea nei confronti dell'umanità. Ha fallito in mare, sulla terraferma, dal punto di vista giuridico e morale. Abbiamo imparato che l'Europa non può perseguire i morti, quindi persegue coloro che cercano di tenerli in vita".
La richiesta di un programma di soccorso a livello europeo
Le organizzazioni hanno anche invitato l'Ue e i suoi Stati membri a ristabilire un programma di ricerca e soccorso dell'Ue per il Mediterraneo lungo le rotte di fuga, che non esiste più dalla fine dell'operazione Mare Nostrum nel 2014. A tal fine, hanno ribadito le proposte per una nuova operazione, “Mare Solidale”. Basata sulle strutture esistenti di protezione civile e di aiuto umanitario dell'Ue, questa operazione organizzerebbe la ricerca dei rifugiati in pericolo e la loro accoglienza iniziale nei paesi dell'UE in conformità con le norme del diritto del mare. “Finché non ci sarà un programma di soccorso in mare coordinato a livello europeo, migliaia di persone continueranno a morire nel tentativo di raggiungere l'Ue o rimarranno intrappolate in un orribile ciclo di violenza in Libia”, ha affermato Giulia Messmer, portavoce di Sea-Watch.
19 Giugno 2025 - Sono riuniti oggi tra Firenze e Fiesole per la giornata annuale di incontro e condivisione, i coordinatori nazionali della pastorale "etnica", guidati dal direttore generale della Fondazione Migrantes, don Pierpaolo Felicolo.
La giornata è un'occasione di reciproca maggiore conoscenza tra i vari coordinatori nazionali, ma è anche tradizionalmente dedicata ad approfondire le sfide e le peculiarità di una città e una chiesa particolare, in questo caso quella di Firenze. Negli anni recenti l'incontro è stato ospitato a Salerno, Napoli e Bologna.
Il gruppo ha iniziato la sua giornata ospite del Centro internazionale studenti “Giorgio La Pira”, guidato da Maurizio Certini, già direttore del Centro. "Abbiamo scelto di cominciare questa giornata in un luogo di pace, che è molto caro alla Fondazione - ha spiegato don Felicolo - perché anche in questo tempo vogliamo dire che la pace è sempre possibile".
Dopo la visita alla Cattedrale di Santa Maria Novella, Duomo di Firenze, il programma prevede lo spostamento alla Pieve di San Cresci a Macioli, Pratolino, nel comune di Vaglia, che è anche la parrocchia di don Anton Kodrari, il coordinatore nazionale dei cattolici albanesi in Italia. Lì sarà celebrata la Santa Messa, presieduta del vescovo di Fiesole, S.E. mons. Stefano Manetti.
Nel pomeriggio l'incontro continua con alcuni aggiornamenti sul prossimo Giubileo dei Migranti (4/5 ottobre 2025). E poi con una visita a Fiesole: alla Cattedrale di San Romolo, Duomo di Fiesole, e poi al Convento S. Francesco, al Belvedere e al museo etnico.
18 Giugno 2025 - I risultati dalle 39 mila sessioni della Web App OPS! sui pregiudizi inconsci.
Contrastare gli stereotipi di genere, in particolare quelli che penalizzano l’intelligenza femminile o riducono il valore delle ragazze all’aspetto esteriore; lavorare sui pregiudizi legati ai fenotipi sub-sahariano, sud-asiatico ed est-asiatico, con attenzione specifica verso gli uomini sub-sahariani, tra i più penalizzati; creare spazi sicuri di confronto sul razzismo interiorizzato rivolti a giovani non caucasici; decostruire il privilegio percettivo caucasico, che si mantiene stabile anche in presenza dell’etichetta “migrante”; coinvolgere attivamente ragazze e persone non binarie, che mostrano tendenze più inclusive, come leva positiva nel contrasto ai pregiudizi.
In occasione dell’odierna Giornata internazionale contro i discorsi d’odio, l’Unicef raccomanda queste azioni per contrastare razzismo e pregiudizi. Tra questi ultimi, secondo l’analisi condotta da Unicef su oltre 39mila sessioni della Web App Ops! – La tua opinione oltre ogni pregiudizio, contro gli stereotipi, lo strumento interattivo lanciato nel dicembre 2023 per aiutare adolescenti e giovani a riconoscere e contrastare i propri pregiudizi inconsci, i più diffusi sono l’associazione dell’etichetta migrante al fenotipo subsahariano.
Quando un volto viene percepito come “migrante”, riceve valutazioni più basse su bellezza, onestà, intelligenza e ricchezza, il primo dato emerso. Un volto sub-sahariano etichettato come “migrante” è ritenuto intelligente solo nel 40% dei casi, contro il 68,8% di un volto caucasico. Lo stesso volto sub-sahariano è considerato ricco nel 19,3% dei casi, mentre il volto caucasico lo è in media il 68,9% delle volte. I ragazzi mostrano i livelli di bias più alti rispetto alle ragazze, con una differenza di 5-8 punti percentuali rispetto alle coetanee nelle valutazioni negative verso i fenotipi non caucasici. Di qui la necessità di efficaci azioni di educazione e contrasto.
18 Giugno 2025 - Mercoledì 18 giugno alle 19:00 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere si terrà "Morire di Speranza", una preghiera in memoria di chi perde la vita nei viaggi verso l'Europa.
L'iniziativa, organizzata in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, è promossa dalla Comunità di Sant'Egidio insieme al Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche, Acli, Scalabrini International Migration Network, Associazione Papa Giovanni XXIII e ACSE.
A presiedere la preghiera sarà il Cardinale Baldassare Reina, Vicario del Papa per Roma.
Un momento di raccoglimento che vuole tenere viva la memoria di tutte le persone che, cercando speranza e dignità, hanno trovato invece la morte lungo le rotte migratorie.
17 Giugno 2025 - Dopo l’edizione del 2024 ad Asti, anche nel 2025 si è svolto il «Pellegrinaggio dei Popoli», giunto ormai alla sua decima edizione.
Si tratta di un incontro annuale che, in una sede sempre diversa, raduna, in un momento di festa e di preghiera, pellegrini provenienti da diverse comunità etniche. È organizzato dal Coordinamento regionale Migrantes del Piemonte e della Valle d’Aosta, che è l’espressione locale della Fondazione Migrantes nazionale.
Quest’anno il «Pellegrinaggio dei Popoli» è stato ospitato domenica 15 giugno dalla Diocesi di Saluzzo e, nell’Anno Santo della Speranza, è stato anche occasione per celebrare il «Giubileo regionale dei Migranti e delle Confraternite», in quanto molte comunità, particolarmente quelle latino-americane, sono ricche di confraternite che affondano le loro radici in antiche e nuove tradizioni.
Al mattino ci sono stati i gruppi di catechesi, quindi sono seguiti il pranzo al sacco con i cibi preparati dalle diverse comunità e il momento di festa.
Erano presenti il vescovo di Saluzzo, mons. Cristiano Bodo; mons. Marco Prastaro, vescovo di Asti e incaricato Migrantes per Piemonte e Valle d'Aosta; e mons. Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino.
17 Giugno 2025 - Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza nell'Aula della Benedizione la Conferenza episcopale italiana, immediatamente prima dell’80a Assemblea Generale straordinaria dei vescovi italiani.
"Guardate al domani con serenità e non abbiate timore di scelte coraggiose! Nessuno potrà impedirvi di stare vicino alla gente, di condividere la vita, di camminare con gli ultimi, di servire i poveri. Nessuno potrà impedirvi di annunciare il Vangelo, ed è il Vangelo che siamo inviati a portare, perché è di questo che tutti, noi per primi, abbiamo bisogno per vivere bene ed essere felici". Arrivano al termine del discorso le parole più calde del Pontefice rivolte ai suoi confratelli vescovi.
Un intervento che si era aperto con il ricordo di papa Francesco e con un preciso riferimento al Concilio Vaticano II, a proposito del ruolo del Papa e della collegialità: "In particolare, la Costituzione Lumen gentium sottolinea che il Signore Gesù costituì gli Apostoli «dando loro la forma di collegio, cioè di un gruppo stabile, del quale mise a capo Pietro, scelto di mezzo a loro» (n. 19). È in questo modo che siete chiamati a vivere il vostro ministero: collegialità tra voi e collegialità con il successore di Pietro".
Leone XIV ha poi invitato i vescovi a "una sana cooperazione con le Autorità civili" senza dimenticare l'esigenza della profezia. Citando papa Francesco, papa Leone ricorda che essa "non esige strappi, ma scelte coraggiose, che sono proprie di una vera comunità ecclesiale: portano a lasciarsi “disturbare” dagli eventi e dalle persone e a calarsi nelle situazioni umane, animati dallo spirito risanante delle Beatitudini” (Discorso in apertura della 70ª Assemblea Generale della CEI, 22 maggio 2017).
Il Papa ha voluto poi indicare "alcune attenzioni pastorali che il Signore pone davanti al nostro cammino": la necessità di "uno slancio rinnovato nell’annuncio e nella trasmissione della fede" e di sviluppare "un’attenzione pastorale sul tema della pace"; le "sfide che interpellano il rispetto per la dignità della persona umana", come "l’intelligenza artificiale, le biotecnologie, l’economia dei dati e i social media", che richiedono una "visione antropologica come strumento essenziale del discernimento pastorale"; l'importanza "di coltivare la cultura del dialogo".
Egli ha poi concluso con alcune esortazioni su sinodalità e ruolo dei laici: andare avanti "nell’unità, specialmente pensando al Cammino sinodale" e avere cura "che i fedeli laici, nutriti della Parola di Dio e formati nella dottrina sociale della Chiesa, siano protagonisti dell’evangelizzazione nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, negli ambienti sociali e culturali, nell’economia, nella politica".
[caption id="attachment_60780" align="aligncenter" width="750"] L'udienza di Leone XIV alla Cei nell'Aula delle Benedizioni (foto: Vatican Media)[/caption]
16 Giugno 2025 - L'Associazione Dun, in collaborazione con Eidos cinema psyche e arti visive, con il sostegno di Fondazione Migrantes e con il patrocinio di Roma Capitale, Regione Lazio e Amnesty International Italia, presenta l'VIII edizione della rassegna cinematografica S-Cambiamo il Mondo, che quest'anno affronta il tema "VISIONI DI PACE – IL RISPETTO DELL’ALTRO". L'evento è in programma a Roma, il 21 e 22 giugno 2025 alla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni, 1).
L'associazione Dun da dieci anni si dedica alle cure psicologiche gratuite di migranti e rifugiati con un metodo che intreccia di continuo la Cura alla Creatività. Ed è impegnata a valorizzare la conoscenza di altri orizzonti culturali e del fenomeno della migrazione come simbolo di contaminazione feconda tra i popoli. Propone un cinema aperto alla fraternità, alla solidarietà, all’empatia, per stimolare la riflessione critica, l’elaborazione psicologica, per generare nuove visioni del mondo, nuove azioni nel rispetto assoluto dell’Altro.
Alle proiezioni dei film si alterneranno le mostre dei Laboratori multietnici. Verrà assegnato il Premio Dun Diritti Umani 2025, dedicato a chi si espone pubblicamente con passione in difesa dei diritti umani. La Rassegna sarà accompagnata anche da un reading di poesie da Gaza.
PROGRAMMA
Sabato 21 giugno
Sala Cinecittà
ore 15.00 S-CAMBIAMO IL MONDO
Introduzione di Barbara Massimilla (presidente DUN, psicoanalista AIPA), Andrea Arrighi (psicoterapeuta SABOF).
ore 15.15 MANAS di Marianna Brennand (2024, 101’)
Premio Director’s Award Mostra del Cinema di Venezia 2024. Patrocinio di Amnesty International Francia.
ore 17.00 DUNLAB: LA BANDIERA DELLA PACE TRA GIOCO E CREATIVITA’
Beth Blosser (artista ecoprinting), Elisabetta Mancini (artigiana del feltro), Vittoria C. Caratozzolo (teoria della moda, Università La Sapienza), Patrizia Di Gioia (psicoanalista AIPA), Sabina Traversa (psicoanalista SIPsIA), Paola Bonci e Annamaria Curreli (Associazione culturale l’Abito la Storia le Arti)
Video a cura di Marcello Fadda (autore)
IL CORO MULTIETNICO DI ANTONELLA MATTEI a cura di Gianfranco Mauto
ore 18.00 CUTRO CALABRIA ITALIA di Mimmo Calopresti (2024, 70’)
Premio Cinema del Reale – Nastri d’argento 2025
Incontro con Mimmo Calopresti (regista), Erica Battaglia (presidente VI Commissione Cultura Roma Capitale), don Pierpaolo Felicolo (direttore Fondazione Migrantes)
ore 20.00 LA STORIA DI SOULEYMANE di Boris Lojkine (2024, 93’)
Premio migliore attore Certain Regard Cannes 2024
ore 21.30 Monologo teatrale LO STUPRO di Franca Rame con Gilberta Crispino, regia di Donatella Massimilla.
Una produzione CETEC e CTFR. Con il patrocinio di Fondazione Fo Rame
Teatro Ettore Scola
ore 21.45 IO SONO ANCORA QUI di Walter Salles (2024, 135’)
Premio miglior film internazionale Oscar 2025
Domenica 22 giugno
Sala Cinecittà
ore 15.00 LA TESTIMONE – SHAHED di Nader Saeivar (2024, 100’)
Premio speciale del pubblico, sezione Orizzonti Festival di Venezia 2024. Patrocinio Amnesty International Italia e dell’Associazione Una Nessuna Centomila
ore 17.00 POVERA PATRIA – FRANCO BATTIATO
Incontro con Luigi Turinese (psicoanalista), Paolo Buonvino (musicista, compositore)
Live con Vincenzo Iacopino (voce), Dario Principia (pianoforte)
ore 17.45 IL MIO GIARDINO PERSIANO di Maryam Moghaddam, Behtash Sanaeeha (2024, 97’)
Selezione ufficiale Festival di Berlino 2024
ore 19.20 NO OTHER LAND di Basel Adra, Yuval Abraham, Hamdan Ballal, Rachel Szor (2024, 92’)
Premio miglior documentario Oscar 2025. Patrocinio Amnesty International Italia
Assegnazione del Premio DUN Diritti Umani 2025 ex aequo a Joy Ezekiel e Rita Giaretta,
incontro con Alessandra Morelli (già funzionaria UNHCR), Riccardo Noury (portavoce Amnesty International Italia).
15 Giugno 2025 - In vista della Giornata del mondiale del rifugiato (20 giugno), il Sai Cuneo organizza il 19 giugno ad Alba un seminario dal titolo "Accoglienza: un diritto, non un privilegio. Il lavoro di protezione e tutela chiamato accoglienza".
Il seminario intende da un lato, proporre una riflessione sulla "crisi" che da diversi punti di vista sta agendo nella relazione tra persone accolte, operatori/organizzazioni che si occupano di accoglienza e contesti in cui questa si pratica, dall'altro lato ipotizzare alcune strategie per affrontare tale crisi.
Intervengono:
Patrizia Manassero, sindaca di Cuneo.
Fabrizio Coresi, ActionAid Italia.
Silvia Vesco, CIAC Onlus.
Mariacristina Molfetta, Fondazione Migrantes.
Maurizio Veglio, avvocato ASGI.
Fabrizio Ascheri, cooperativa sociale Momo.
Modera: Michele Rossi, direttore generale CIAC onlus.
14 Giugno 2025 - Il 18 giugno ad Asti alle ore 18, presso il Foyer delle Famiglie in Via Milliavacca 5, l'Ufficio Pastorale Migranti di Asti organizza la presentazione del Report "Il diritto d'asilo 2024. Popoli in Cammino...senza diritto d'asilo" con l'intervento di una delle due curatrici, la dott.ssa Mariacristina Molfetta della Fondazione Migrantes.
Giunto alla sua ottava edizione, il Report 2024 a cura della Fondazione Migrantes, organismo pastorale della CEI che da anni si occupa con serietà e passione del fenomeno migratorio e dei suoi risvolti umani, giuridici e culturali è ormai affermato come un punto di riferimento imprescindibile per chi voglia comprendere in profondità il panorama delle migrazioni forzate.
Attraverso il dialogo con Molfetta, sarà possibile non solo approfondire i contenuti del Report, ma anche interrogarsi sul ruolo delle nostre comunità nel costruire una cultura dell’accoglienza e dei diritti. (fonte: Diocesi di Asti)
13 Giugno 2025 - Dopo una vita al servizio del prossimo, l’8 giugno scorso, padre Vitaliano Papais è tornato alla casa del Padre a Toronto dopo una breve malattia che gli ha impedito di continuare la sua intensa attività pastorale.
Nato a Ramuscello di Sesto al Reghena, il 7 ottobre del 1939, don Vitaliano è rimasto orfano del padre Giovanni, alpino della Divisione Giulia, Battaglione Gemona, 72ª Compagnia, all’età di tre mesi. Dopo aver frequentato il seminario vescovile di Concordia-Pordenone, guadagnandosi ogni anno una borsa di studio, è stato ordinato sacerdote nel 1964 e da subito ha operato nella stessa diocesi in varie parrocchie tra cui Fontanafredda e Valvasone. Egli è anche stato docente di religione nelle scuole medie di Arzene, rimanendo nella memoria di molti giovani studenti per la sua capacità di coinvolgimento in un periodo di grandi cambiamenti sociali.
Dall’11 settembre 1979 in Canada è stato parroco nella St. Patrick’s Church a Brampton, cittadina alle porte di Toronto, e ha dedicato le sue migliori energie per gli emigranti friulani e italiani, fondando anche diverse scuole cattoliche parrocchiali. Naturalmente, in questa veste, ha avuto modo di dare una particolare attenzione ai corregionali, in particolare a quelli del Friuli Occidentale, ricoprendo anche l’incarico di assistente spirituale dell’EFASCE, Ente Friulano Assistenza Sociale e Culturale Emigranti, punto di riferimento dei Pordenonesi nel Mondo. Non ha mancato di far sentire la sua voce a sostegno delle giuste rivendicazioni degli emigranti nei confronti delle istituzioni italiane e canadesi, con le quali intrattenne ottimi rapporti di conoscenza e frequentazione.
Nel 2007 è stato nominato dal Presidente della Repubblica Napolitano Cavaliere dell’Ordine della Stella della solidarietà italiana con la seguenti motivazione: “La sua instancabile e ammirevole attività a favore della comunità italiana in Canada e per i meriti di conseguenza acquisiti nei confronti dello Stato Italiano”.
È stato componente, animatore, presidente dell’ICP, organismo di rappresentanza dei sacerdoti italiani presso la Diocesi di Toronto. Assieme a padre Amedeo Nardone ha curato l’inserto settimanale del Corriere Canadese contenente i testi della messa domenicale la lingua italiana e le notizie d’interesse ecclesiale e delle comunità italiane. Padre Vitaliano anche sulle frequenze di Radio Maria Canada, a cui era molto affezionato, ha saputo gettare con la sua esperienza di cappellano un seme di amore per il proprio Paese natale, con particolare riguardo alla cultura e all’attenzione del particolare della bellezza, che ha lasciato in diverse generazioni un insegnamento improntato alla giustizia e alla solidarietà. (Luigi Papais)
[caption id="attachment_60617" align="aligncenter" width="358"] Don Vitaliano Papais con l’Arcivescovo di Toronto, il cardinal Francis Leo.[/caption]
13 Giugno 2025 - Cosa spinge a partire? E cosa a tornare? Quali sono le scelte dietro alle partenze? E come si declina il concetto di cittadinanza oggi? Questi i principali temi trattati nel convegno "Arrivi, partenze e percorsi migratori: capire i dati per interpretare la realtà" svoltosi a Cagliari presso la Fondazione di Sardegna in cui si è parlato di migrazioni in Sardegna e in Italia.
Parlare di mobilità è necessario perché l’Italia, che ha dato milioni di cittadine e cittadini al mondo, vive attualmente una realtà molteplice in cui l’immigrazione coesiste con un nuovo movimento emigratorio.
È stata anche l’occasione per presentare il Rapporto italiani nel mondo 2024 della Fondazione Migrantes e il rapporto Mete del Crei-Acli sulle migrazioni in Sardegna.
Dopo l'apertura di Mauro Carta, presidente delle Acli di Sardegna, è stato S.E. mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana, a sottolineare come la cittadinanza sia un patto sociale che esige tempo perché fatto culturale, quindi l'educazione gioca un ruolo fondamentale.
Vania Statzu, responsabile rapporto Mete del Crei-Acli, ha presentato i dati della Sardegna, che confermano una sorta di dramma demografico: la Sardegna, infatti, ha oggi il tasso di fecondità più basso non solo di tutta Italia, ma anche di tutte le isole del Mediterraneo.
Marisa Fois, ricercatrice della Fondazione Migrantes e coautrice del Rapporto italiani nel mondo, ha evidenziato la "complessità della migrazione”, fenomeno importante per i luoghi di partenza e di arrivo e la necessità di valorizzare le energie disperse impegnandosi per un loro rientro.
Delfina Licata, curatrice del Rapporto italiani nel mondo, ha sottolineato come chi emigra oggi ricerchi la "realizzazione esistenziale", che comprende una migliore vita lavorativa, una migliore retribuzione ma soprattutto la possibilità di crescere dal punto di vista personale e professionale.
Matteo Bracciali, vice presidente della Federazione Acli internazionali e membro della commissione scientifica del Rapporto Italiani nel Mondo, ha descritto i motivi che hanno portato alla scelta del tema della cittadinanza come argomento dello speciale del RIM 2024. Descrivendone le molteplici interpretazioni, è arrivato a illustrare il cambiamento radicale causato dalla legge 72 del 25 maggio, che ha ridotto a due generazioni la possibilità per i figli di emigrati di richiedere la cittadinanza italiana.
Mauro Carta ha poi chiuso l'incontro suggerendo alcuni interventi, quali la maggiore attenzione alle comunità dei sardi all'estero nonché un accompagnamento concreto per gli stranieri che vogliano stabilirsi in Sardegna. (Filippo Petrucci)
5 Giugno 2025 - Ritorna la Festa dei Popoli della diocesi di Gorizia, che vuole essere appunto festa di tutte le genti, dello stare insieme, della conoscenza e della condivisione. Giunta alla 19ma edizione, la Festa – presentata da don Valter Milocco, incaricato diocesano per Fondazione Migrantes – sarà ospitata dal 20 al 21 giugno per il secondo anno dalla Parrocchia di Staranzano, ma avrà carattere itinerante.
Infatti, in collaborazione con le parrocchie delle Unità Pastorali del mandamento, i giorni che precederanno la celebrazione vera e propria della Festa saranno caratterizzati dai “Dialoghi prima della Festa”, occasioni di dibattito, confronto e approfondimento. A partire dal tema principale proposto, “Costruire integrazione, promuovere pace”, si dialogherà il 6 e il 13 giugno a Monfalcone, il 14 giugno a Ronchi dei Legionari e il 16 giugno a San Canzian d’Isonzo.
Le riflessioni, gli interrogativi, le opinioni maturate in questi incontri verranno riportate nel dibattito finale a Staranzano venerdì 20 giugno alle 19.30 dal titolo “Percorsi per costruire integrazione, promuovere pace”. Presenti il giornalista Salvatore Ferrara de Il Goriziano e mons. Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, moderati dalla giornalista Gioia Meloni. Invitati anche i sindaci dei principali comuni interessati – Monfalcone, Staranzano, San Canzian d’Isonzo e Ronchi dei Legionari – e i rappresentanti dei gruppi etnici presenti nel territorio. Sempre il 20 giugno “Comincia la festa” alle ore 21 con una “serata pizza” presso l’oratorio Stalle Rosse a Staranzano.
Il giorno successivo, sabato 21, alle 16.30 si snoderà lungo le vie della cittadina la “Passeggiata per la pace”, che si concluderà alle 18 con la Santa messa multilingue presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Per concludere l’edizione, il tradizionale momento di condivisione con “Incontrare gli altri: degustazione di piatti multietnici e spettacoli folcloristici”, ospitato presso l’Oratorio dalle 19.30.
12 Giugno 2025 - Il Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie) si riunisce a Roma dal 16 al 20 giugno. I 63 Consiglieri del Cgie verranno ricevuti al Quirinale il pomeriggio del 17 giugno dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prima dell’entrata nel vivo dei lavori dell’Assemblea plenaria.
Tra i molti punti all’ordine del giorno, cittadinanza, messa in sicurezza del voto all’estero e incentivi al rientro saranno al centro del dibattito assembleare e del confronto con gli interlocutori istituzionali: dal vicepresidente del Consiglio, ministro degli Affari esteri e presidente del CGIE Antonio Tajani, che interverrà il pomeriggio del 16 giugno, al sottosegretario agli esteri Giorgio Silli, che illustrerà la relazione di Governo il 18 giugno, alle delegazioni parlamentari, al senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto, che interverrà il pomeriggio del 19 giugno, al presidente del CNEL Renato Brunetta, che aprirà l’ultima giornata di lavori assembleari il 20 giugno a Villa Lubin. (Fonte: Cgie)
12 Giugno 2025 - Maggiori contatti fra cittadini italiani e stranieri rifugiati possono favorire la coesione sociale? Ciac Onlus e Unhcr pensano di sì.
È la prospettiva del community matching, al centro della nuova puntata di “Incontri in cammino” in onda giovedì 12 giugno 2025 dalle 17.30 su Radio Mater. Marcello Volta, responsabile della comunicazione per Ciac Onlus, e Ahmed Hassan, operatore di Ciac Onlus, dialogano con Simone Varisco (Fondazione Migrantes) sul ruolo positivo dell'incontro e di un approccio realmente integrale alle persone migranti.
"Migrantes. Incontri in cammino" è lo spazio radiofonico mensile della Fondazione Migrantes dedicato ai temi della mobilità umana. Va in onda su Radio Mater ogni secondo giovedì del mese, dalle 17.30 alle 18.30.
🎧
• Diretta streaming: http://www.radiomater.org/it/streaming.htm
• Frequenze radio: https://www.stazioniradio.it/frequenze.php?di=Radio%20Mater
11 Giugno 2025 - Sabato 14 giugno, presso il Convento S. Andrea a Collevecchio (RI), Progetto Continenti promuove una tavola rotonda sul tema “I Nord e i Sud del mondo: quali relazioni oggi?”.
Intervengono:
S.E. mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza episcopale italiana.
Elia Tornesi, dottorando di ricerca presso l'Università degli studi di Messina, nel dipartimento di Scienze politiche e giuridiche. Dal 2024, lavora nell'area Ricerca e documentazione della Fondazione Migrantes.
Luisa Morgantini, attivista e politica italiana, è tra le fondatrici delle Donne in Nero italiane, dell’Associazione per la pace e della rete internazionale di Donne contro la guerra.
Modera Lidia Di Vece, presidente e consulente della Federazione per l'economia del bene comune in Italia.
11 Giugno 2025 - Valorizzare le migrazioni legali destinando iniziative di accoglienza e di inclusione ai migranti che ne hanno diritto. È questo l’obiettivo del Protocollo di intesa tra il ministero dell’Interno e la Conferenza episcopale italiana, firmato oggi, 11 giugno, al Viminale dal ministro Matteo Piantedosi e dal cardinale presidente Matteo Zuppi. Attraverso intese tra Prefetture ed Enti ecclesiastici territoriali saranno promosse attività dedicate a richiedenti asilo e rifugiati, e in generale ai cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità.
Per favorire una maggiore sinergia di azione e di intenti, sarà inoltre istituito un Tavolo tecnico permanente per individuare e monitorare le iniziative più adeguate.
Il ministro Piantedosi ha sottolineato: “Con la firma di oggi rafforziamo un modello di accoglienza che coniuga solidarietà e legalità, valorizzando il ruolo fondamentale delle realtà ecclesiali sui territori. È responsabilità di chi governa un Paese stabilire regole di ingresso e politiche migratorie ed è altrettanto doveroso garantire tutela ai più vulnerabili e a chi fugge da guerre e persecuzioni. Confido che il Tavolo tecnico sia uno strumento operativo fondamentale per rendere ancora più efficace il lavoro sui territori”.
“Questo Protocollo è frutto di un lavoro di dialogo e confronto con il Ministero, di cui ringrazio il ministro Piantedosi. La firma odierna sottolinea e conferma la collaborazione con le istituzioni e il grande ruolo delle comunità ecclesiali per l’accoglienza e l’integrazione, contrastando l’illegalità con la legalità. Questo Documento rappresenta infatti un ulteriore passo per garantire diritti e doveri sicuri ai migranti, che non sono mai solo numeri o braccia, ma persone che hanno bisogno di politiche lungimiranti di integrazione.
Da anni, le diocesi italiane sperimentano e dimostrano che è possibile tenere insieme la richiesta di sicurezza, il desiderio di solidarietà e l’esigenza di andare incontro ai bisogni di chi è costretto a scappare dalla propria terra. La questione riguarda tutti, istituzioni e comunità: è in gioco il futuro per loro e per la nostra società”, ha affermato il cardinale Zuppi.
11 Giugno 2025 - La Conferenza episcopale italiana ha reso noto il Messaggio per la 75ª Giornata Nazionale del Ringraziamento che si celebrerà il prossimo 9 novembre sul tema: “Giubileo, rigenerazione della terra e speranza per l’umanità”, firmato dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.
Il Messaggio si sofferma anche sul tema della dignità del lavoro e sulla responsabilità degli imprenditori, invitando a "volgere lo sguardo a tanti fratelli, soprattutto immigrati, che vengono sfruttati nel lavoro dei campi, che non sempre si vedono riconosciuto il giusto salario nel triste fenomeno del caporalato, forme di previdenza, tempi di riposo. L’Anno Giubilare viene anche perché gli imprenditori agricoli che trattano in questo modo gli operai abbiano un sussulto di coscienza e donino speranza a tanti uomini e donne continuamente sfruttati".
[caption id="attachment_60437" align="aligncenter" width="1024"] (Foto: SIR/Marco Calvarese)[/caption]