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Srilankesi in Italia: la festa di Nostra Signora di Madhu a Roma con il card. Ranjith

31 Maggio 2023 - Roma - E' stato il card. card. Malcom Ranjith, arcivescovo di Colombo, a presiedere, domenica scorsa, l'annuale festa della comunità cattolica dello Sri Lanka che vive a Roma. La celebrazione in occasione della festa parrocchiale di Nostra Signora di Madhu presso la parrocchia di Santa Maria dei Pellegrini all’Infernetto. Conil porporato ha concelebrato mons. Neville Joe Perera, Coordinatore Nazionale Migrantes per gli immigrati cattolici dello Sri Lanka in Italia e altri 10 sacerdoti srilankesi che vivono e studiano in vari atenei pontifici di Roma. Durante la celebrazione alcuni ragazzi hanno ricevuto per la prima volta la Santa Comunione e altri hanno ricevuto il sacramento della Cresima.  Durante l’omelia il porporato ha invitato i cresimandi a diventare cooperatori della missione che il Signore gli affida con l’esperienza della Pentecoste: “Se non lasciate agire lo Spirito Santo in voi, questo rito diventa un rito vuoto. I doni dello Spirito Santo vi aiuteranno a fare le giuste scelte nella vita” ha detto. E rivolgendosi ai bambi che hanno ricevuto la Prima Comunione: “ricevete oggi il Signore che vi dà forza e coraggio ed iniziate oggi un nuovo cammino”. Mons. Neville ha ringraziato l’arcivescovo di Colombo per la sua presenza e don Isira Jayasuriya, vice cappellano della comunità Srilankese di Roma che con i volontari ha organizzato la festa di Nostra Signora di Madhu.

La Comunità singalese di Messina: religione e rituali tra Oceano Indiano e Mediterraneo

29 Maggio 2023 - Messina - Mercoledì 31 maggio, alle ore 18.00, nella Chiesa di Sant’Elia. a Messina, Centro diocesano per la pastorale Migrantes e sede della Cappellania cattolica singalese, si terrà l’incontro dal titolo “La Comunità singalese di Messina. Religione e rituali tra Oceano Indiano e Mediterraneo”. L’evento, curato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania e dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela, a partire dai risultati della ricerca etnografica condotta da Giovanni Cordova, antropologo e assegnista di ricerca dell’Università di Catania, offrirà spunti di riflessione e di approfondimento sulle modalità attraverso le quali la Comunità cattolica singalese di Messina plasma l’esperienza migratoria in Italia e produce "un addomesticamento" del contesto “ospitante” per mezzo della dimensione religiosa e rituale. La ricerca etnografica, svolta nell’ambito del progetto PRIN “Rimigra. Migrazioni, spaesamento e appaesamento: letture antropologiche del nesso rituali/migrazioni in contesti di Italia meridionale”, coordinato da Berardino Palumbo, antropologo del Dipartimento COSPECS - UniME, ha visto il coinvolgimento delle Università di Messina, Catania, Palermo e della Basilicata. L’autore della ricerca illustrerà le principali direttrici del suo lavoro: passato e presente della presenza srilankese a Messina; funzioni e attività della cappellania singalese; devozione verso santi ‘condivisi’ nei contesti dell’Italia meridionale e del messinese in particolare; affermazione nello spazio pubblico attraverso i rituali. All’incontro interverranno Mons. Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, e padre Phillip Pereira, cappellano singalese a Messina dal 2019, a testimonianza di come la Chiesa locale si sente interpellata da questa presenza strutturale, che sollecita la riflessione e l’intervento delle istituzioni. A seguire l’intervento di Mara Benadusi, antropologa dell’Università di Catania e responsabile dell’unità catanese del PRIN, con una lunga esperienza di ricerca in Sri Lanka, che relazionerà su come le connessioni transnazionali tra Sri Lanka e Italia incidano su posture e pratiche devozionali, anche alla luce della recente crisi politico-sociale che sta attraversando l’Isola dell’Oceano Indiano. A moderare l’incontro sarà il diacono Santino Tornesi, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes.  

Migrantes: Sri Lanka, “seguiamo con preoccupazione la situazione, in particolare con  le comunità cattoliche in Italia”

11 Luglio 2022 - Roma - “La grave crisi politica ed economica in Sri Lanka, ricordata da Papa Francesco all’Angelus di domenica, preoccupa molto la comunità dei srilanchesi in Italia, formata da oltre 110.000 persone, cingalesi e tamil, parimenti formata da uomini e donne, ma anche da 25.000 minori. Si tratta soprattutto di una comunità di lavoratori occupati nei servizi alla persone nelle nostre case e famiglie, concentrati soprattutto nelle grandi città (Milano, Roma, Napoli, Palermo) e l’80% in sole cinque regioni: Lombardia, Campania, Veneto, Lazio e Sicilia: con le loro rimesse – pari a circa 270 milioni di euro – sono una risorsa importante per il Paese. Come Migrantes  seguiamo  con preoccupazione la situazione , in particolare con  le comunità cattoliche, numerose in Italia e seguiti da diversi sacerdoti”. Lo dice a www.migrantesonline.it il presidente della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego. (R. Iaria)

Srilankesi in Italia: la festa di Nostra Signora di Madhu a Roma

1 Giugno 2022 - Roma - Come ogni anno l’ultima domenica del mese di Maggio ha visto la comunità cattolica dello Sri Lanka di Roma celebrare la propria festa parrocchiale dedicata a Nostra Signora di Madhu presso la parrocchia di Santa Maria dei Pellegrini a Roma. Il tutto è iniziato sabato 21 Maggio con l’elevazione dell’albero delle bandiere, sono succeduti poi sette giorni di novena in cui i fedeli si sono preparati spiritualmente per i vespri e successivamente per la Santa Messa in onore della Vergine Santissima. È interessante vedere come la comunità dello Sri Lanka all’Infernetto sia l’unica delle tante comunità Srilankesi in Italia ad alzare il cosiddetto “albero di bandiere” che tradizione vuole sia l’elemento che indicava in passato la presenza di un sacerdote missionario in quel villaggio che avrebbe celebrato la Santa Messa ed ascoltato confessioni oltre che a benedire i malati. Infatti l’albero grazie alla sua altezza permetteva a chi era lontano anche vari chilometri di localizzare la chiesa. Oggigiorno l’albero è ornato da bandierine che ogni famiglia lega per ringraziare delle numerose grazie ricevute. La solenne celebrazione eucaristica i è svolta domenica 29 Maggio con la presenza di mons. Neville Joe Perera, Coordinatore Nazionale per gli immigrati cattolici dello Sri Lanka in Italia. Durante l’omelia il sacerdote  ha chiesto ai fedeli di pregare Nostra Signora di Madhu affinché termini l’attuale crisi economica che sta causando  carenza di generi alimentari, medicine, petrolio e gas nello Sri Lanka.  “Già in passato la mamma di Gesù che è anche nostra madre ha salvato la nostra madrepatria, rivolgiamoci a lei, mai ci abbandonerà!” ha detto Mons. Neville. Un ringraziamento speciale è andato a don Isira Jayasuriya, vice cappellano della comunità Srilankese a Roma che con i tanti volontari ha organizzato nei minimi dettagli la celebrazione eucaristica e la festa di Nostra Signora di Madhu all’Infernetto.  Dopo la santa messa i festeggiamenti sono continuati con un momento di musica e svago. (Riccardo Nelumdeniya)  

Srilankesi in Italia: “siamo nel cuore di Papa Francesco”

12 Maggio 2022 - Roma – Ieri papa Francesco ha voluto ricordare, al termine dell’Udienza Generale in piazza San Pietro, le violenze nello Sri Lanka e che sta vivendo anche una crisi economica aggravata dalla pandemia. Un appello, quello del Papa importante per mons. Neville Joe Perera, coordinatore Migrantes per le comunità cattoliche srinkalesi in Italia. “Lo scorso 25 aprile, nel nostro incontro a San Pietro con gli srilankesi in Italia, la nostra Conferenza Episcopale e alcuni vescovi italiani, il Papa – ha detto mons. Perera in una intervista alla Radio Vaticana - ha voluto parlare con noi, dei nostri problemi. Da quel momento sento che Francesco ha nel suo cuore il mio Paese, ama lo Sri Lanka. Attualmente la situazione sta peggiorando”. Papa Franfesco – ha aggiunto – ha “nel suo cuore noi srilankesi anche per quanto successo nel 2019, gli attentati di Pasqua che hanno causato la morte di 270 persone e il ferimento di cinquecento”.  Gli srilankesi in Italia “sono molto preoccupati” per quanto sta avvenendo nel loro Paese: “temono che i loro parenti siano vittime di violenza. Chiedono che si combatta la corruzione, desiderano una nuova epoca. Questa è la situazione attuale dello Sri Lanka, la gente è stanca, vuole respirare un'aria nuova. Camminiamo insieme, con l'aiuto di vescovi, cardinali, monaci buddisti, monaci industi, musulmani. Insieme possiamo creare, immaginare e costruire un nuovo Sri Lanka”.

Srilankesi in Italia: oggi all’Udienza generale la comunità di Napoli

27 Ottobre 2021 - Città del Vaticano - Questa mattina all'Udienza generale con Papa Francesco anche la comunità srilankese di Napoli. L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta nell’Aula Paolo VI dove il Papa ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo. Nel discorso in lingua italiana, continuando il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell’Apostolo Paolo, ha incentrato la sua meditazione sul tema: “Il frutto dello Spirito”. Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Papa Francesco, come sempre, ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica. Tra queste la Fondazione San Vito di Mazara del Vallo, da tempo impegnata nell'accoglienza e la comunità srilankese di Napoli.  

Srilankesi in Italia: sabato l’annuale pellegrinaggio a Padova

3 Maggio 2021 -

Padova - Si è svolto sabato l’annuale pellegrinaggio presso la Basilica di Sant’Antonio a Padova delle comunità dello Sri Lanka in Italia. La pandemia non ha fermato centinaia di fedeli che sono arrivati al santuario padovano da ogni parte d’Italia. Quest’anno si è celebrato il venticinquesimo anniversario di questo raduno nazionale organizzato da mons. Neville Joe Perera, coordinatore nazionale dei cattolici Srilankesi in Italia. Secondo le norme anti-covid e per evitare assembramenti tra distanziamento sociale e mascherina, si sono celebrate tre celebrazioni liturgiche rispettivamente alle ore 10.00, 12.00 e alle 14.00. Durante l’omelia, mons. Neville ha ricordato il forte e lungo legame tra la basilica del Santo e lo Sri Lanka e in particolare le opere caritative dei frati francescani e della Caritas Antoniana. La preghiera è andata anche alle molte vittime dell’attento della domenica di Pasqua e che i nomi dei veri responsabili di tale attentato vengano alla luce il prima possibile portano così giustizia alle vittime e ai loro familiari Un pensiero è andato anche alla Chiesa dello Sri Lanka e all’arcivescovo di Colombo, il card. Malcolm Ranjith che stanno combattendo per avere giustizia. “L’amore e la devozione per Sant’Antonio vi hanno portato qui e lui vi proteggerà da qualsiasi male” ha concluso Mons. Neville.

Srilankesi in Italia: la solidarietà del card. Ranjith “all’amato popolo” italiano

2 Maggio 2020 - Roma - La “solidarietà” e la “vicinanza” dal “lontano” Sri Lanka arriva all’Italia dall’arcivescovo di Colombo, Malcolm Ranjith. Attraverso il coordinatore nazionale dei srilankesi in Italia, don Perera Neville, il messaggio video è arrivato alla Fondazione Migrantes e a www.migrantesonline.it. Il porporato sottolinea la “tragedia” che ha colpito, a causa del coronavirus, “l’amato popolo italiano” e la solidarietà e vicinanza in questo “momento difficile”. Italia e Sri Lanka sono “molto vicini: abbiamo costruito dei ponti” a causa anche della forte presenza di lavoratori srilankesi in Italia che “curano gli ammalati, gli anziani e che sono presenti nelle vostre case”. Anche alcuni di loro sono stati colpiti da questa epidemia, ha detto il porporato che ringrazia le famiglie italiane per la fiducia che hanno avuto per i srilankesi i quali hanno la possibilità di inviare soldi nel Paese e quindi aiutare le proprie famiglie. Nello Sri Lanka ci sono zone, “piccole Italie” dove vivono famiglie che hanno i propri congiunti in Italia e questo “ci fa sentire parte dell’Italia”. Il card. Ranjith ricorda anche la devozione dei fedeli del suo paese a Sant’Antonio, molto amato. In Italia, infatti, ogni anno, i srilankesi si ritrovano, in pellegrinaggio, a Padova, alla Basilica del Santo.

Raffaele Iaria