Primo Piano
Grande Festa a Genk
Foto FB - Madonnari Rodomonte Gonzaga
Ieri, domenica 28 luglio, alla presenza del Direttore Generale della Fondazione Migrantes Mons. Pierpaolo Felicolo, presso la parrocchia della missione cattolica italiana di Genk ( Belgio ), guidata da don Gregorio Aiello, nell'ambito della "Festa di quartiere", sono stati inaugurati i murales "Il Regno di Dio è vicino", 14 opere di misericordia eseguite su progetto delle giovanissime Angela Maggiotto e Aurora Carpin dal gruppo di volontari dell'Associazione "MADONNARI RODOMONTE GONZAGA" di cui fa parte Marco Soana. Prima laurea di un rifugiato a Messina
“Il lavoro è l’unica forma di integrazione possibile”
“Freccia rossa della solidarietà”
24 Luglio 2024 - Partiti da Milano, hanno fatto tappa a Strasburgo, poi al Foyer catholique di Bruxelles e ora proseguono la marcia nel nord Europa. Sono i 20 scout che in Vespa attraversano il continente per portare il messaggio dei minori migranti soli. Nell’estate del 2024, infatti, i rover e le scolte, cioè ragazzi e ragazze scout tra i 16 e 22 anni, di tutta Europa convergeranno in Norvegia per il “Roverway”. Un gruppo di 20 italiani è partito dal Castello Sforzesco di Milano il 19 luglio diretto appunto al raduno del roverismo a Stavanger, in Norvegia. L’incontro scandinavo, il primo dopo la Pandemia, cade esattamente 75 anni dopo un altro evento scout di portata internazionale: nel 1949 infatti a Skjåk, sempre in Norvegia, si tenne il World Rover Moot, il primo dopo la fine della seconda guerra mondiale. “Nel 1949 alcuni rover italiani dell’Asci raggiunsero la Norvegia compiendo un’impresa che ha segnato la storia dello scautismo italiano: la Freccia rossa della bontà. Partendo da Milano in sella a 25 Guzzini 65cc messi a disposizione da Moto Guzzi, essi percorsero le strade di un’Europa ancora martoriata dalla guerra con l’obiettivo di porre all’attenzione di istituzioni e opinione pubblica il tema dei ‘mutilatini’, i bambini che nel corso del conflitto erano rimasti feriti, mutilati o orfani, tema caro al beato Don Carlo Gnocchi”, spiega una nota.
“A 75 anni di distanza da quell’evento, pensiamo che lo scautismo italiano possa mettersi nuovamente in… sella per sensibilizzare il nostro vecchio continente su un tema che sempre più ci interroga come educatori, come europei, come cittadini: si tratta dei minori non accompagnati, che arrivano dalle aree più povere del mondo, spesso fuggendo a guerre e dittature, con la speranza di trovare un luogo dove poter costruire una vita degna di questo nome. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il tema è ancora più attuale, e i rifugiati sparsi per l’Europa ci invitano a una profonda riflessione sull’accoglienza che stiamo fornendo”. “Il progetto che stiamo realizzando è semplice e impegnativo allo stesso tempo: coinvolgere i rover e le scolte italiani in una nuova Freccia rossa della solidarietà, prendendo spunto dalla precedente significativa esperienza, ricollocandola nel contesto attuale e inserendola nel percorso educativo verso il Roverway 2024 che si svolge a Stevanger dal 22 luglio al 2 agosto”. Il Roverway è una festa internazionale di 5.000 giovani provenienti da oltre 30 Paesi diversi. Dopo la partenza da Milano, i vespini italiani sono stati a Strasburgo (Consiglio d’Europa, Parlamento europeo, Foyer des Ukrainies), Wiltz (base scout internazionale), Bruxelles (istituzioni europee e Foyer catholique), L’Aja (Corte internazionale di giustizia). E ancora, da oggi: Groninga, passando per Amsterdam, Amburgo (anniversario del bombardamento “Operazione Gomorrah” del 1943), Billund, Hirtshals, Stavanger. A Bruxelles la carovana su due ruote è stata accolta da don Claudio Visconti, responsabile della comunità italiana. Al Sir dichiara: “Sono stato felicissimo di accogliere, con il gruppo scout europeo del Foyer, questa Freccia rossa della bontà. Ci è piaciuta l’idea che la bontà e la solidarietà attraversano i confini dell’Europa, segnando luoghi di con-divisione e non di divisione”. “Interessante poi il tema molto attuale: nel percorso visitare e incontrare persone che lavorano con i minori stranieri non accompagnati. Altrettanto interessante il fatto che tra le vespe ce ne sono 5 guidate da minori stranieri non accompagnati a testimoniare che ‘insieme si può’”. G.B. - AgenSir“Linee di pastorale migratoria”
La Settimana sociale dei cattolici ha prodotto maggiori consapevolezze
6 Luglio 2024 -
Roma, 6 lug.(Adnkronos)
“In un momento di tanta disaffezione, di disillusione, non abbiamo fatto la predica. Abbiamo raccolto e fatto parlare tutte le nostre comunità “. Lo ha evidenziato il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, nella penultima giornata di lavori -a Trieste - della Settimana sociale dei cattolici in Italia.
La Settimana sociale dei cattolici in Italia, che domani riceverà la consacrazione con l’arrivo del Papa, ha prodotto maggiori consapevolezze. “La prima, - spiega all’Adnkronos mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei che si occupa dei temi dell’immigrazione nonché presidente della fondazione Migrantes - anche aiutati dalle relazioni iniziali di Mattarella e del cardinale Zuppi, che in questa democrazia occorre esserci. Perché le persone, che sono il cuore della democrazia, possano tornare ad essere protagonisti per evitare forme corporative sul piano politico”.
I cattolici riuniti nella loro assise questa settimana hanno dato voce anche a diverse preoccupazioni: “E’ stata espressa da parte di tutti la preoccupazione che le autonomie indeboliscano i diritti fondamentali delle persone. Andare a toccare gli equilibri che ci sono, con riforme nuove - come ad esempio il premierato - osserva mons. Perego - rischia di intaccare quegli equilibri tutelati dalla nostra Costituzione. Anche in questa direzione ci sono stati diversi interventi”.
Un terzo dell’Assemblea riunita a Trieste per le Settimane sociali era composta da giovani, ma c’era anche una rappresentanza di migranti “con diverse comunità dal Camerun, dal Ghana, dall’Ucraina, dal Bangladesh scelti dalle diverse diocesi italiane”, dice Perego spiegando che ottanta amministratori locali provenienti dai più diversi territori e di differenti collocazioni politiche hanno firmato un documento in cui si impegnano a fare rete per il bene comune.
E domani arriverà il Papa. “La sua presenza - evidenzia mons. Gian Carlo Perego - sottolinea l’importanza delle Settimane sociali. Il Pontefice poi viene ad incontrare i migranti che nei giorni scorsi sono stati sgomberati dal silos. Il suo discorso e la messa, insieme alle relazioni del presidente Mattarella e di Zuppi, saranno il terzo tassello fondamentale per continuare il nostro lavoro”.
Ancora a Kiev fino a quando sarà necessario. In partenza 100 attivisti Italiani
Mons. Trevisi: “Trieste, avamposto d’Europa”
Mattarella: “Democrazia è camminare insieme”
Settimana sociale: card. Zuppi, “non vogliamo che i confini siano muri o peggio trincee”
5 Luglio 2024 - (Trieste) “Andiamo fieri di questa storia e siamo felici di vivere questi giorni a Trieste, in una terra di
confine, segnata dal dialogo interculturale, ecumenico e interreligioso, da tanta sapienza antica e
recente, porta che unisce est e ovest, nord e sud, ma anche terra segnata da ferite profonde che non
si sono del tutto rimarginate. I troppi morti ci ammoniscono a non accettare i semi antichi e nuovi di
odio e pregiudizio. Mai”. Lo ha ha garantito il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e
presidente della Cei, durante la cerimonia di apertura della Settimana sociale di Trieste, davanti al
presidente Mattarella. "Non vogliamo che i confini siano muri o, peggio, trincee, ma cerniere e
ponti!”, ha esclamato il cardinale: “Lo vogliamo perché questo è il testamento di chi sulle frontiere ha
perso la vita. Lo vogliamo per quanti, a prezzo di terribili sofferenze, si sono fatti migranti e chiedono
di essere considerati quello che sono: persone! Il Vangelo ci aiuta a capire che siamo fatti gli uni per
gli altri, quindi gli uni con gli altri. La nostra casa comune richiede un cuore umano e spiritualmente
universale”.
M.Michela Nicolais - AgenSir Il saluto di Mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste, alla cerimonia di apertura della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia.
5 Luglio 2024 - Pubblichiamo il saluto di Mons. Enrico Trevisi, Vescovo di Trieste, alla cerimonia di apertura della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia.
Benvenuti a Trieste. La Chiesa cattolica di lingua italiana e di lingua slovena, ma anche tutte le Chiese e le confessioni religiose, un po’ incuriosite di questo grande evento, vi accolgono con gioia. Tanti vi hanno già raccontato qualcosa di Trieste. Io vi racconto un’esperienza.
La grande tovaglia realizzata dagli studenti. Viene da dire che lo Spirito soffia davvero dove vuole e non sappiamo da dove viene e dove va (Gv 3,8). Sono stati alcuni insegnati che si sono posti l’interrogativo: come aiutare le nostre classi a lavorare sul tema della settimana sociale dei cattolici? Certo si può ragionare di partecipazione e di democrazia, ma si può anche sperimentare la partecipazione: e così, nella logica della peer education gli studenti delle superiori sono andati ad aiutare quelli delle medie e quelli delle medie quelli delle elementari. Ma non solo per ragionare di cosa vuol dire “partecipare”, ma anche per realizzare una lunghissima tovaglia, in un’esperienza estetica-operativa (ispirati dall’artista fra’ Sidival Fila). Si è partiti dalle famiglie, dalle case. Ogni studente doveva scegliere una stoffa significativa della sua famiglia che in qualche modo raccontasse un pezzo di storia, di vita familiare: per esempio un pezzo di una vecchia coperta di quando si era bambini; un pezzo di maglietta di calcio con la quale, accompagnati dal papà si andava a giocare; un pezzo di una tovaglia logora attorno alla quale tante volte si aveva mangiato insieme… A scuola si sono portati questi pezzi di stoffa e si è imparato a cucirli, aiutati dai più grandi. È bella la metafora: la scuola come l’istituzione che insegna a creare legami, a tessere legami di storie familiari. Su questi pezzi di stoffa ciascuno ha scritto qualcosa: chi il proprio nome, chi uno slogan che riassumesse un qualche aspetto di cosa significhi “partecipare”. Ne è saltata fuori una tovaglia di 90 metri e larga 180 centimetri. Vi hanno collaborato quasi 2000 ragazzi. Sia di scuole di lingua italiana che di lingua slovena. Poi l’hanno stesa in piazza Unità di Italia. I più grandi – circa 1100, più i loro insegnanti – vi hanno pranzato attorno. E poi dai loro zainetti hanno estratto pasta, riso, tonno, passata di pomodoro… per i poveri, per quelli che a quella mensa non c’erano. E si sono raccolte ben più di 12 ceste piene. È il miracolo della condivisione. Dalla partecipazione alla condivisione. Dalle famiglie e dalle loro storie, per la mediazione della scuola, si è arrivati – tutti sorridenti – al centro della città: piazza Unità d’Italia. La scena era bellissima: e non è mancata l’ispirazione di cogliervi come una grande tovaglia di altare, attorno alla quale tutti si è affamati, e non solo di pane ma dell’Amore di Dio. Tutti bisognosi di Lui. E saziati da Lui. Per ripartire ricordando chi ancora non ha partecipato a quella mensa.
Un tessuto è fatto di trama e ordito, cioè da due sistemi di fili. L’insieme di fili longitudinali è chiamato ordito; il sistema di fili orizzontali è chiamato trama. Tuttavia nella nostra lingua ci sono vocaboli che dicono la contraddizione e l’inganno che possono serpeggiare in una società: ordire e tramare. “Ordire e tramare un complotto”. Ecco la partecipazione distorta. Vi auguro invece di saper contribuire a rilanciare l’apporto dei cattolici alla costruzione della società civile e della nostra democrazia. A me la metafora della grande tovaglia degli studenti triestini evoca tanti bei pensieri di autentica partecipazione. Buon lavoro a tutti. Srilankesi in Italia: la festa di Nostra Signora di Madhu a Roma
Taranto: domenica la XX Festa dei Popoli su “Dio cammina con il suo popolo”
Taranto - La Festa dei popoli giunta alla ventesima edizione a Taranto si celebrerà in Concattedrale.domenica prossima 19 maggio alle ore 16,30 E’ l'incontro annuale delle comunità etniche presenti nel territorio della diocesi e racchiude l' attenzione quotidiana di Migrantes diocesana ad ogni persona attraverso lo Sportello itinerante immigrazione, soprattutto per donne in difficoltà. È un momento molto atteso in quanto le comunità delle nazionalità diverse sono felici di esprimere e far conoscere la cultura del proprio Popolo e la propria identità. Le migrazioni non interessano solo l'Italia e l'Europa ma tutto il Pianeta. Negli Stati del mondo sono ormai quasi 300 milioni i migranti, di cui 110 milioni i rifugiati, profughi e sfollati. E non saranno certo i muri o gli allontanamenti che fermerà l'istinto dell'uomo a preservare la propria vita e quella della propria famiglia a causa di guerra, cambiamenti climatici o semplicemente dalla fame e sete. In questa Festa dei popoli vogliamo essere vicino al popolo ucraino, al popolo palestinese al popolo israeliano ed a tutti i popoli africani ed asiatici che tutti insieme invocano la pace con la fine delle guerre. Il tema di questa XX edizione della Festa dei Popoli è “Dio cammina con il suo Popolo”, indicato da Papa Francesco nel suo messaggio per la 110ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che si svolgerà l’ultima domenica di settembre. "L’intenzione del Pontefice è quella di promuovere una riflessione sulla dimensione itinerante della Chiesa, con uno sguardo particolare rivolto ai migranti, che sono icona contemporanea della Chiesa in cammino. Papa Francesco, in particolare, ha voluto sottolineare l’importanza di camminare insieme, sinodalmente, superando ogni ostacolo e minaccia, per raggiungere la vera patria. L’Arcivescovo, Mons. Ciro Miniero presiederà la S. Messa concelebrata con i Sacerdoti delle diverse etnie presenti nel territorio. Le comunità etniche vestiranno con i loro costumi, e si pregherà in varie lingue, per un momento di grande fratellanza e comunione.
Seguiranno momenti di interscambio culturali negli stand nello spazio antistante la Concattedrale che daranno possibilità d’incontro tra le comunità di diversa nazionalità e la comunità italiana. Quest’anno presenteranno la propria cultura anche gli sbandieratori di Oria, con delle pillole di storia medievale italiana. La Festa dei Popoli nell’incontro annuale del Vescovo con tutto il popolo della Diocesi che comprende le comunità etniche presenti è un bellissimo momento unico di festa. Sarà un occasione per far sentire la voce diretta dei popoli ed insieme pregheremo Dio per la pace”. (Marisa Metrangolo)
Messina: oggi la presentazione del Rapporto Immigrazione
Massa Carrara: il 31 maggio convegno su “Dalla carta di Siena alla Carta di Palermo”
Diaconato: concluso a Messina il percorso formativo sul tema della mobilità umana
Rapporto Italiani nel Mondo: sabato la presentazione a Belluno
Belluno - Vecchia e nuova mobilità in Italia, con un focus sui flussi migratori dal Veneto. Questi i temi al centro dell’incontro che l'Associazione Bellunesi nel Mondo, Assostampa Belluno, Sindacato dei giornalisti del Veneto e la diocesi di Belluno-Feltre promuove per sabato 18 maggio. L'evento avrà al centro la presentazione di dati e approfondimenti del Rapporto Italiani nel Mondo e vedrà gli interventi della sociologa Delfina Licata sul tema “Il Rapporto Italiani nel Mondo: transnazionalità, vecchie e nuove partenze, arrivi”; dello storico e parlamentare del Pd Toni Ricciardi su “L’emigrazione italiana tra passato e presente” del docente Riccardo Giumelli sul tema “L’altro Veneto: un percorso tra emigrazione, immaginario e radici”. I lavori saranno moderati da Marcella Corrà, già caporedattore del Corriere delle Alpi e membro del comitato di redazione del mensile “Bellunesi nel mondo”.
Messina: pellegrinaggio delle comunità srilankesi al Santuario della Madonna di Tindari

Imprese migranti: al via la collaborazione tra Unioncamere, Banca Etica e PerMicro
Roma - Per 36 aspiranti imprenditori stranieri residenti in Italia si apre la possibilità di richiedere finanziamenti per l’avvio dell’attività. Lo stabilisce l’accordo di collaborazione stipulato tra Unioncamere - l'Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'ente pubblico che unisce e rappresenta istituzionalmente il sistema camerale italiano – Banca Etica – prima e unica banca in Italia dedita esclusivamente alla finanza etica – e PerMicro – intermediario specializzato nell’erogazione di crediti finalizzati all’inclusione finanziaria di famiglie e imprese. L’accordo stabilisce che ai migranti di prima e seconda generazione, che partecipino ai percorsi di formazione del progetto del Futurae, promosso dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e realizzato da Unioncamere e da sei Camere di commercio (Roma, Torino, Milano, Verona, Pavia, Bari), venga segnalata questa possibilità. PerMicro valuterà le richieste degli aspiranti imprenditori affiancandoli nella stesura del business plan e dell’istruttoria per la richiesta di finanziamento, effettuando la valutazione del merito creditizio e deliberando, in caso positivo, la concessione del credito che verrà erogato da PerMicro su un conto corrente acceso presso Banca Etica. L’intesa - spiega una nota - è in continuità con gli obiettivi della seconda annualità del progetto Futurae, che mira ad accompagnare la nascita e la crescita di imprese e attività di lavoro autonomo di cittadini e cittadine migranti attraverso percorsi di orientamento, formazione e affiancamento allo start up. Tra gli obiettivi di Futurae anche quello di integrare, nel percorso di formazione per l’avvio di impresa, il sostegno finanziario con programmi di microcredito. L’accordo in essere ha anche la potenzialità, alla luce dei risultati conseguiti, di essere eventualmente esteso, in futuro, a tutte quelle attività di sostegno all’imprenditoria straniera promosse dall’insieme del sistema camerale.