Primo Piano
“Remigration Summit”: l’inaccettabile rischio di normalizzare l’intolleranza
Anche a Cagliari la presentazione del Rapporto Immigrazione 2024
(Fonte: Diocesi di Cagliari)
Cuneo, presentazione del Report “Il diritto d’asilo” e dei dati del Sistema di accoglienza e integrazione di Cuneo
👉 Per iscriversi, compilare il modulo.
Germania: qual è la situazione giuridica dei richiedenti asilo secondo la nuova politica di respingimento alle frontiere?
(Fonte: InfoMigrants - nostra traduzione)
Roma, “L’umanità che si muove. Emigrazione, migrazioni, accoglienza. Il caso Basilicata”
- mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. “La Fondazione Migrantes: presente e prospettive”.
- dott.ssa Cristina Molfetta, curatrice del report "Il diritto d’asilo". "Popoli in cammino senza diritto d’asilo”.
- dott.ssa Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo. “Oltre i confini: dati e volti della migrazione italiana”.
- dott. Luigi Scaglione, presidente Centro studi Internazionali Lucani nel Mondo. “Il caso Basilicata...”.
Formazione, Mondovì (CN): online il secondo incontro del percorso “Le parole per dirlo”
ℹ Per informazioni e prenotazioni: migrantes.mondovi@libero.it
Cagliari accoglie il nuovo cappellano per le comunità africane anglofone
(Fonte: Kalaritana Media)
[caption id="attachment_58706" align="aligncenter" width="1024"]
(Fonte: Kalaritana Media)[/caption] Avezzano (AQ), un protocollo di intesa per la mediazione culturale nei consultori
Parte a Bergamo l’Integrazione Film Festival 2025
✅ Scarica e scopri il programma completo
Per ulteriori richieste, scrivere a info@iff-filmfestival.com
https://youtu.be/Snem4Yxw2qI?si=12ElxJMoC1t1JuxCTindari (ME), 26° pellegrinaggio della comunità srilankese nel segno del Buon Pastore
(foto: Migrantes Messina)[/caption]
Carpi, la messa al Luna Park celebrata dal vescovo Castellucci per famiglie e lavoratori dello spettacolo viaggiante
(foto: Stefano Croci)[/caption] Leone XIV agli operatori dei media: per la pace serve “una comunicazione disarmata e disarmante”
Giubileo delle bande e dello spettacolo popolare: preghiera e festa doppia in piazza con papa Leone
(foto: Vatican Media/SIR)[/caption]
Una doppia festa inattesa, dopo il lutto per la morte di papa Francesco e l'incertezza su un pellegrinaggio programmato e organizzato da tempo per le oltre 13 mila persone provenienti in gran parte dall’Italia, ma anche da Stati Uniti, Malta, Polonia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Brasile, Messico, Australia, Argentina.
Sono arrivate in processione gioiosa in piazza San Pietro, dopo avere dedicato la giornata di sabato alla preghiera e al passaggio della Porta Santa; e poi, nel pomeriggio, ad animare un grande evento collettivo dislocato in 31 piazze del centro di Roma, con le esibizioni di oltre 100 bande e gruppi da tutto il mondo, accolte con gioia e sorpresa da romani e turisti. A chiudere la giornata “Gioia e Speranza: lo Spettacolo Popolare a Piazza di Santa Maria in Trastevere”, un evento, organizzato e promosso dalla Fondazione Migrantes, offerto gratuitamente dagli artisti coinvolti e apprezzato dal folto pubblico presente.
"Siamo soddisfatti e contenti: contenti della gioia che abbiamo visto sui volti, della commozione delle persone che abbiamo accompagnato sotto alla Loggia delle Benedizioni - ha detto mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes -. E siamo contenti dell'impegnativo e lungo lavoro preparatorio che c'è stato, del clima di comunione che abbiamo riscontrato tra tutti coloro che hanno partecipato all'organizzazione di questo Giubileo".
Circensi, fieranti, lunaparchisti, artisti di strada, burattinai e marionettisti, musica meccanica, gruppi folklorici, madonnari. Chi sono queste persone. Sono "figli di Dio, con la stessa dignità di ogni persona", come ricorda all'agenzia SIR sr. Lucia Mazzoleni, Orsolina di Maria Vergine Immacolata, impegnata nell’Ufficio pastorale migranti di Bergamo con queste persone. Per il loro specifico lavoro “hanno una vita itinerante, viaggiano da una piazza all’altra, da una città all’altra per portare il loro spettacolo e divertimento. Si muovono sempre con la famiglia intera perché non lavorano in trasferta ma in mobilità. Girando di piazza in piazza spesso sono considerati come forestieri ovunque sostano. Negli spostamenti sono sottoposti a leggi da rispettare, che spesso intralciano la loro sosta e il loro lavoro, nonostante lo Stato italiano riconosca la funzione sociale dei circhi e dello spettacolo viaggiante".
Un mondo “tanto amato da papa Francesco", perché fa parte della “grande famiglia che porta gioia, festa e tanti sorrisi nei nostri paesi, in occasione delle feste e sagre paesane”, ha aggiunto - sempre intervistato dall'agenzia SIR - don Mirko Dalla Torre, referente per la pastorale dello spettacolo viaggiante della Conferenza episcopale del Triveneto.
Un'occasione per ricordare anche che l'impulso dato in Italia nella Chiesa all'impegno a favore di coloro che per motivi di lavoro non hanno una “fissa dimora” si deve soprattutto a don Dino Torreggiani, "noto come l’Apostolo delle carovane e degli spettacoli viaggianti, fondatore dei Servi della Chiesa. Per lui si è conclusa nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, l’inchiesta diocesana circa la vita, le virtù e la fama di santità. Nel 1958 ha dato vita all’Opera per l’assistenza spirituale ai nomadi in Italia".
"In effetti - conclude mons. Felicolo - a volte è difficile far partecipare e far ri-conoscere la presenza, anche nella vita della Chiesa, di queste persone che noi incontriamo e seguiamo pastoralmente ogni giorno. Mi auguro che questa bella esperienza possa aggiungere un po' più di consapevolezza su questo bel mondo di umanità e gioia dello spettacolo viaggiante".
[caption id="attachment_58626" align="aligncenter" width="1024"]
"Pellegrini della speranza", l'opera dei madonnari a piazza S. Maria in Trastevere, in occasione dell'evento promosso dalla Fondazione Migrantes. (foto: Associazione Madonnari Rodomonte Gonzaga)[/caption] 8xmille: una firma che fa bene. Intervista a mons. Giuseppe Baturi
Secondo lei, l’8xmille, ormai in vigore dal 1990, ha cambiato il volto della Chiesa in Italia e nei Paesi in via di sviluppo?
Basta scorrere i dati del Rendiconto, che ogni anno viene pubblicato, per comprendere quanta speranza, quanto bene e quanta dignità scaturiscono dalle firme dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Solo nel 2023, per gli interventi caritativi in Italia, sono stati destinati 150 milioni di euro, ripartiti tra le 226 diocesi, mentre sono stati approvati ben 440 progetti a livello internazionale, per sostenere alfabetizzazione e scolarizzazione, salute, formazione professionale in campo sanitario, agricolo-ambientale, economico e cooperativo e delle comunicazioni sociali, promozione umana e difesa delle etnie minoritarie. Sono cifre, numeri, percentuali da cui traspaiono volti, storie, sogni e ripartenze, dedizione, pezzi di strada fatti insieme, mani tese e sorrisi condivisi.
A fronte del calo progressivo delle scelte 8xmille a favore della Chiesa cattolica che appello farebbe ai cattolici perché firmino e invitino a firmare per la Chiesa cattolica?
In un tempo di divisioni e contrapposizioni crescenti, è urgente riscoprire l’importanza di valori come il bene comune, la solidarietà, la partecipazione. Firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica fa la differenza, spesso anche tra il vivere e il morire, per migliaia di persone. Non è retorica, ma realtà. Io stesso ho avuto modo di constatarlo in diverse occasioni, ad esempio in Siria e in Libano, dove i poveri ora possono curarsi e nutrirsi, in situazioni in cui altrimenti sarebbe stato impossibile. Tutti, sia chi presenta il 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche, ma anche i pensionati e chi non è obbligato a presentare la dichiarazione, possono contribuire – senza costi, perché l’8xmille non è una tassa in più – a mettere in circolo amore, bellezza e speranza. E questo fa bene a chi di queste risorse ne usufruisce, alla Chiesa, allo Stato e al suo welfare, alla società, a ciascuno. Provare per credere.
8XMILLE: COME SI DESTINA?
I contribuenti indicano la propria scelta con una firma in una delle caselle degli appositi spazi predisposti su tutti i modelli della dichiarazione dei redditi. I soggetti destinatari dell’8xmille, tra i quali c’è anche lo Stato, possono variare ogni anno, perché il meccanismo è aperto: ogni confessione religiosa può infatti stipulare accordi con lo Stato italiano e chiedere di aderire all’8xmille. Questo garantisce la pluralità religiosa.LA FIRMA VALE PER SEMPRE?
No. Il meccanismo non è automatico. Ogni anno è necessario scegliere nuovamente a chi destinare l’8xmille.CHE COSA BISOGNA FARE PER DESTINARE L’8XMILLE ALLA CHIESA CATTOLICA?
Ogni contribuente potrà destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica attraverso il modello normalmente usato per la dichiarazione dei redditi:- Il modello 730 – 730-1.
- Il modello CU (Certificazione Unica).
- Il modello Redditi PF.
SE NON FIRMO, CHI DECIDE DOVE VA L’8XMILLE?
Lo decide chi, al contrario, ha firmato. Lo Stato italiano, infatti, distribuisce tutti i fondi in base alle scelte espresse dai cittadini che hanno firmato. Se su 100 contribuenti firmano in 50, tutto l’8xmille messo a disposizione dallo Stato sarà ripartito in base alle scelte fatte da questi 50 contribuenti.SE FIRMO PAGO DEI SOLDI IN PIÙ?
No. Ogni firma equivale ad una preferenza che indica a chi indirizzare l’8xmille delle tasse già pagate da tutti. Perciò ogni firma vale allo stesso modo: non c’è differenza tra quella di un operaio e quella di un imprenditore.
Leone XIV, mons. Perego: “Ancora una volta un Papa figlio di emigranti”
(fonte: Sir)
“Habemus Papam!”. La Fondazione Migrantes accoglie con gioia e fiducia papa Leone XIV
Le prime parole del Santo Padre.
Radio Mater, “Migrantes. Incontri in cammino”. La puntata di oggi: la Coop. Sophia e le vocazioni dei giovani
Sabato 10 e domenica 11 maggio a Roma il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare
ℹ È possibile consultare l’elenco delle esibizioni, con relativo luogo, orario d'inizio e gruppo presente sul sito ufficiale del Giubileo e sull’app Iubilaeum25.
Al termine della giornata "Gioia e Speranza: lo Spettacolo Popolare a Piazza di Santa Maria in Trastevere", organizzato e promosso dalla Fondazione Migrantes, in programma dalle ore 19.00, appunto, in piazza S. Maria in Trastevere.
Si esibiranno:
Associazione Folklorica "Norbensis". La Compagnia del Re Gnocco di Mapello. Circo Rony Roller. Gruppo Firlinfeu "Renzo e Lucia". Gruppo Folk Santu Franziscu. Circo Elder Errani. Associazione Musicandos "I Tamburellisti di Otranto". Gruppo Folkloristico Gazzara. Banda Santa Catarina WM di Malta. Gruppo Folk Triskélion. Insieme Siciliano di Arte, Musica e Canto Popolare. Canterini della Riviera Jonica Melino Romolo. Associazione "I Cariddi". Associazione d'arte Madonnara Rodomonte Gonzaga.
In piazza Cavour, infine, domenica 11 maggio si terrà alle ore 10.00 la Santa Messa presieduta da S.E. mons. Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo 2025. L’ingresso in Piazza sarà possibile a partire dalle 8.00 e la celebrazione non richiede alcun tipo di biglietto. Al termine della Celebrazione eucaristica i pellegrini si recheranno processionalmente verso piazza San Pietro. Durante il percorso i gruppi partecipanti si esibiranno liberamente, marciando in pellegrinaggio verso la piazza.