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Bagheria (PA), incontro della Commissione dell’Ufficio per le Migrazioni della Conferenza episcopale siciliana

3 Giugno 2025 - Si svolgerà a Bagheria, nei giorni 6 e 7 giugno, il secondo incontro del 2025 della Commissione dell’Ufficio Regionale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana. Due giornate di lavoro che vedranno riuniti, nella cittadina alle porte di Palermo, i direttori Migrantes delle diciotto Chiese di Sicilia insieme ai loro collaboratori. L’incontro segue quello svoltosi a Lampedusa nei primi giorni di febbraio e si propone di raccogliere e rilanciare gli spunti emersi da quell’esperienza, vissuta nel cuore del Mediterraneo, su un’isola posta – suo malgrado – lungo la rotta migratoria più letale al mondo. Sarà proprio quella tappa a costituire il fulcro delle riflessioni in programma: un’occasione per rileggere, alla luce delle sollecitazioni ricevute, il cammino della pastorale migratoria in Sicilia. I lavori si apriranno con l’intronizzazione della Parola e la celebrazione dell’Ora Nona. A seguire, il vescovo delegato per la mobilità umana, S.E. mons. Corrado Lorefice, offrirà una riflessione introduttiva che richiamerà lo slancio impresso da papa Francesco alla pastorale migratoria, a partire dal suo viaggio apostolico a Lampedusa, l’8 luglio 2013. A prendere la parola saranno poi Elena De Pasquale e Nino Arena, giornalisti e volontari della Migrantes di Messina, che condivideranno il punto di vista di chi ha raccontato l’esperienza lampedusana per la Commissione regionale, intrecciandola con le esperienze maturate negli anni passati, tra cui la Primavera araba e il viaggio lampo del Papa. La prima giornata si concluderà con gli interventi programmati dei direttori e dei loro collaboratori, chiamati a restituire quanto vissuto a Lampedusa: provocazioni, riflessioni e possibili ricadute pastorali per le rispettive diocesi. La seconda giornata si aprirà con la testimonianza di Donata Genovese, in rappresentanza delle tre focolarine che da alcuni mesi vivono a Lampedusa la spiritualità di Chiara Lubich, in comunione con la Chiesa locale e la comunità parrocchiale. Seguirà l’intervento di Vincenzo La Monica, referente per l’immigrazione della Caritas di Ragusa, che offrirà uno sguardo sulla comunità nomade dei Caminanti, presente in diversi contesti della Sicilia sud-orientale. La Monica presenterà in anteprima un progetto di ricerca, finanziato dalla Fondazione Migrantes, che si concluderà con la pubblicazione di un volume. Con lui sarà presente Rita Mirabella, fotografa e ricercatrice, da anni impegnata nella documentazione su questo tema. L’ultimo tema in programma riguarderà la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che quest’anno coinciderà con il Giubileo dei Migranti, in programma a Roma nei giorni 4 e 5 ottobre. Come da consuetudine, sarà mons. Lorefice a concludere i lavori, raccogliendo quanto emerso per consegnare ai direttori indicazioni e orientamenti, nel segno di una Chiesa che si mette in cammino per amare chi è in cammino.

Per informazioni: migrantes.me@alice.it

Napoli, la devozione mariana della comunità singalese

3 Giugno 2025 - Napoli è una città ricca di storia e cultura, ma anche una casa accogliente per tutte le comunità di origine straniera, specialmente per quella singalese dello Sri Lanka. Questa comunità, fortemente devota alla Madonna, mantiene vive le proprie tradizioni religiose, specialmente durante il mese di maggio, dedicato a Maria. Ogni anno, in questo periodo, le famiglie singalesi si riuniscono nelle case per pregare insieme, portando in processione una statua della Madonna da un’abitazione all’altra. Questo gesto di fede, semplice ma profondo, culmina in una grande festa all’inizio di giugno, che quest'anno ha preso il via con la Santa Messa festiva di domenica 1° giugno, celebrata da don Sangiwa Mendis presso la Chiesa di Santa Maria dei Vergini. L'iniziativa è stata organizzata grazie a don Prashan Gomez, cappellano della comunità singalese a Napoli. Un momento importante di unione spirituale e culturale, che testimonia la profonda fede e la ricchezza della presenza singalese nel cuore di Napoli. Napoli Srilankesi

Emilia Romagna: non solo immigrati. Zuppi: “Siamo inaccoglienti”

1 Giugno 2025 - Non solo immigrati. L’Emilia Romagna si è collocata nel 2024 al quarto posto delle partenze di Italiani verso l’estero dopo Lombardia, Veneto e Sicilia. L’ultimo dato parla di 265.103 Emiliano-Romagnoli nel mondo di cui oltre 51000 (51.253) dalla città metropolitana di Bologna. Per studiare il fenomeno anche nelle sue ricadute pastorali, si è riunita a Bologna la Consulta Regionale Migrantes dell’Emilia-Romagna, composta dai direttori degli uffici di pastorale migratoria delle diocesi della regione. All’incontro ha partecipato Delfina Licata della Fondazione Migrantes, curatrice del Rapporto italiani nel mondo, e Gianfranco Coda della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Sono circa 80 le associazioni di Emiliano-Romagnoli attive in vari paesi del mondo, soprattutto in Sud America e in Europa. L’Italia registra l’età media più alta (48 anni e mezzo contro i 44 e mezzo del resto dell’Europa) e il tasso di fertilità più basso (1,24 rispetto all’1,46 in Europa). Intanto quasi la metà degli italiani che hanno lasciato l’Italia hanno meno di 24 anni, soprattutto verso altri paesi europei (UK, Francia e Germania) o verso le Americhe (USA, Brasile e Argentina). «Siamo inaccoglienti», rileva con una certa amarezza il cardinale Zuppi, in un breve saluto rivolto alla consulta regionale. Il Cardinale ha evidenziato la forte connessione dei fenomeni relativi alla mobilità. «I due meccanismi dell’immigrazione di stranieri e dell’emigrazione degli italiani soprattutto giovani sono molto collegati». Le cause? Redditi bassi, precarietà lavorativa, assenza di welfare. Per questo sempre più Italiani preferiscono metter su famiglia all’estero. L’emigrazione è diventata il nuovo ascensore sociale. C’è una ferita migratoria che non si risana. Tra affitti troppo alti e costo della vita proibitivo, le nostre città diventano impermeabili a giovani e neolaureati. Un processo che accentua inevitabilmente la desertificazione dei territori, privati delle loro menti più produttive e creative.  Cresce perfino il numero di stranieri immigrati in Italia che, una volta acquisita la nostra cittadinanza, ripartono per altre destinazioni. Intanto l’Istat registra il fatto che l’85%  dei ragazzi non italiani, residenti nel nostro paese, si sente italiano pur non essendo riconosciuto tale. L’Italia - e in essa la nostra regione - perde appeal, tanto per i giovani italiani, quanto per gli stranieri. Poco o nulla si fa per incentivare percorsi legali di una immigrazione divenuta strutturale, oltre che conveniente, per affrontare tanto i problemi demografici che quelli economici. (Ufficio Migrantes Bologna)

Bologna, il Rosario nelle lingue di migranti e missionari

29 Maggio 2025 - Si è rinnovata la visita tradizionale dell’Immagine della Madonna di San Luca, alla città di Bologna, nella settimana che precede l’Ascensione, un periodo molto intenso di devozione popolare nella città emiliana, che vede la partecipazione attiva anche di numerosi fedeli immigrati cattolici e anche ortodossi. La serata di mercoledì 28 maggio è stata chiusa in cattedrale con la consueta recita del Santo Rosario in una forma decisamente inconsueta: sono state utilizzate per la preghiera le lingue di numerose comunità di immigrati che abitano nel nostro territorio. Erano presenti infatti rappresentanti delle comunità Migrantes e anche alcune delle religiose di origine straniera che operano come missionarie nelle comunità della nostra diocesi. Mentre tutti rispondevano in italiano, la prima parte dell’Ave Maria è stata recitata in ucraino, arabo, cinese, inglese, polacco, Tagalog, bengalese, swahili, cingalese, tigrigna, tamil, malayalam e brasiliano. Si è pregato particolarmente per la pace in Ucraina e in Terra Santa, ma sono state nominate molte zone del mondo segnate dalla guerra, e sono stati ricordati anche i famigliari lontani dei migranti, i profughi, gli esiliati, i rifugiati, i cristiani perseguitati per la fede, così come gli oltre 51mila bolognesi emigrati all’estero. Al termine, le comunità hanno offerto un canto della loro tradizione alla Vergine Maria invocando la sua protezione. (mons. Juan Andres Caniato - Ufficio Migrantes Bologna)

Roma, Coop. Sophia: “Da studenti a protagonisti. Come scelgo il mio futuro”

27 Maggio 2025 - Il 29 maggio 2025, presso l’Auditorium della Tecnica (zona EUR, Roma), si è tenuto “Da Studenti a Protagonisti”, l’evento conclusivo dei progetti educativi della Cooperativa Sophia nelle scuole, dove studenti italiani, dello spettacolo viaggiante e senegalesi presenteranno la loro risposta alla domanda: “Come scelgo il mio futuro?”. Presente anche il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo. Per la prima volta, sono stati gli studenti a raccontare in un unico evento la missione comune dei progetti nelle scuole sulla migrazione, per l’orientamento professionale e per la prevenzione dell’abbandono scolastico della Cooperativa Sophia, che dal 2014 hanno coinvolto più di 22.000 studenti: guidare gli studenti a riconoscere dentro di sé un valore fondamentale per costruire il futuro che desiderano. “Il lavoro nelle scuole ha dato agli studenti la possibilità di mettersi in gioco con i loro talenti.” Dice Marco Ruopoli, presidente della Cooperativa Sophia. L’evento è stato un susseguirsi di flash mob, cortometraggi, numeri circensi e project work realizzati dagli studenti di 15 scuole per percorrere con lo spettatore il viaggio tra paure, limiti, interrogativi, desideri e sogni che li ha portati a sviluppare una nuova consapevolezza sul tema della scelta. Di fronte ad una platea di 700 studenti, il Liceo Enriques di Ostia ha presentato i frutti del dialogo interculturale che ha portato avanti con gli studenti del Collège Sacré-Coeur di Dakar. Il Liceo Cannizzaro di Roma un flash mob che dà voce alle paure sul futuro dei giovani. Gli studenti dello spettacolo viaggiante hanno portato numeri di contorsionismo e verticalismo per raccontare la scuola dalla loro prospettiva. Fra le attività svolte dalla cooperativa, c’è infatti  il servizio di scuola itinerante, svolto anche in collaborazione con la Fondazione Migrantes, che aiuta i ragazzi circensi o giostrai, costretti a spostarsi e a cambiare frequentemente città e scuole. A raccontare la scuola itinerante è stata la responsabile per Sophia, Federica Pennino. “La scuola – ha spiegato – non è il pezzo di carta conseguito, ma è la scelta di arricchirsi a livello personale. In questi anni ho accumulato relazioni con i ragazzi, i genitori e gli insegnanti che ci ha portato a un lavoro costruttivo”. "Da Studenti a Protagonisti" è un’iniziativa che racchiude i frutti del lavoro svolto con i progetti educativi nelle scuole realizzati con il sostegno del Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del consiglio dei ministri, della Fondazione Cattolica Verona, di Impresa sociale Con i bambini e della Fondazione Migrantes – CEI e del Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, nell’ambito del progetto Insieme per il futuro.

➡ Su "Migranti Press" 3 2025 abbiamo raccontato l'esperienza della Coop. Sophia.

(aggiornato il 30 maggio 2025)

Referendum sulla cittadinanza. A Firenze un incontro sulle “ragioni del sì”

27 Maggio 2025 - Giovedì 29 maggio, alle 17,45, nella Sala Teatina (via dei Pescioni, 3 - Firenze), si terrà un incontro-dibattito in vista del Referendum sulla cittadinanza dell'8-9 giugno dal titolo «Le ragioni del sì». All'incontro, promosso da numerose realtà fiorentine, tra cui Caritas, Acli, Meic, Migrantes Toscana, Centro Internazionale Studenti, Opera per la Gioventù e Fondazione La Pira, intervengono:
  • Massimo Carli, costituzionalista, già difensore civico regionale;
  • Sara Vatteroni, direttrice regione Toscana della Fondazione Migrantes;
  • Marzio Mori, direttore Caritas Firenze;
  • Bernardo Marasco, segretario Cgil Firenze;
  • Andrea Tognetti, presidente Acli Firenze;
  • Giovanni Lattarulo, Associazione Rosa Bianca;
  • Enzo Ciacioli, presidente Meic Firenze.
Introduce i lavori Maurizio Certini, Centro internazionale studenti Giorgio La Pira.

I cattolici siro-malabaresi di Roma insieme per celebrare san Kuriakose (Ciriaco) Elias Chavara

23 Maggio 2025 - Domenica 25 maggio le otto comunità di cattolici siro-malabaresi di Roma hanno celebrato la festa di san Kuriakose (Ciriaco) Elias Chavara presso la Chiesa parrocchiale del Santo Volto di Gesù alla Magliana. Ha presieduto la celebrazione eucaristica mons. Stephan Chirappanath, visitatore apostolico per i fedeli siro-malabaresi in Europa.

(aggiornato il 26 maggio 2025)

 

Srilankesi in Italia: la festa di Nostra Signora di Madhu a Roma

23 Maggio 2025 - Come ogni anno, l’ultima domenica del mese di maggio ha visto la comunità cattolica dello Sri Lanka di Roma celebrare la festa dedicata a Nostra Signora di Madhu presso la parrocchia di Santa Maria dei Pellegrini all’Infernetto (Roma). La solenne celebrazione eucaristica che si è svolta domenica 25 maggio è stata presieduta dal cardinal Malcolm Ranjith, arcivescovo metropolita di Colombo. Insieme a lui, don Sanjeewa Mendis, coordinatore nazionale per gli immigrati cattolici dello Sri Lanka in Italia, mons. Neville Perera, cappellano per la comunità srilankese di Roma e numerosi sacerdoti srilankesi che vivono e studiano in vari atenei pontifici a Roma. La festa della comunità srilankese di Roma è stata arricchita quest’anno da 42 tra prime comunioni e cresime. Durante l’omelia il card. Ranjith ha invitato i giovani che hanno ricevuto per la prima volta il sacramento dell’Eucarestia a ricevere, comprendere e accettare la trasformazione d’amore che Gesù chiede e porta a ognuno di noi con questo straordinario sacramento. Il messaggio principale dato ai cresimandi è stato: «Fissando lo sguardo a Gesù crocifisso accettate i sacrifici che dovrete fare in nome della vostra fede e siate testimoni del Vangelo». «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi; questo invito del Signore che abbiamo letto nel vangelo di Giovanni non deve sfuggirci mai di mente, specialmente ai giorni d’oggi dove la società soffre a causa dell’egoismo umano» ha concluso il prelato rivolgendosi ai numerosi fedeli presenti. Augurando a tutti una buona festa, mons. Neville ha ringraziato l’arcivescovo per la sua presenza e disponibilità a rendere unica la festa. Un ringraziamento speciale anche a don Sanjeewa Mendis, coordinatore nazionale e vice-cappellano della comunità Srilankese a Roma, che con i tanti volontari ha organizzato la celebrazione eucaristica e la festa. Dopo la Santa Messa i festeggiamenti sono continuati con il pranzo comunitario e un momento di musica e svago. Numerosi sono stati anche i cari amici italiani che hanno partecipato all’evento. (Riccardo Nelumdeniya)

(aggiornato il 26 maggio 2025)

A Genazzano (RM), la Festa della Madre del Buon Consiglio, patrona degli albanesi

22 Maggio 2025 - Il 25 maggio a Genazzano (RM), il Coordinamento nazionale della pastorale dei cattolici albanesi in Italia, guidato da don Anton Kodrari, con l'ausilio della Fondazione Migrantes  e in collaborazione con la Conferenza episcopale albanese, organizza la Festa della Madre del Buon Consiglio, patrona del popolo albanese. Il programma, con inizio dalle ore 10, oltre ai saluti istituzionali, prevede una serie di testimonianze e riflessioni. Verrà data lettura del messaggio paterno inviato dall'archimandrita Donato Oliverio, vescovo eparchiale di Lungro degli italo-albanesi . Alle ore 11,30 è prevista la processione nelle strade di Genazzano, con la statua della "Madre del Buon Consiglio" caricata sulle spalle di ragazzi albanesi in costumi nazionali e accompagnata da petali di rose, gettati dalle finestre dei genazzanesi. Al termine la celebrazione eucaristica, presieduta dal presidente della Conferenza episcopale albanese, S.E. mons. Gjergj Meta. Dopo un pranzo condiviso, il pomeriggio sarà animato da un programma artistico nel Parco degli Elcini. Il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, ha inviato a don Kodrari un messaggio di ringraziamento per il suo lavoro e di saluto grato a tutta la comunità albanese e a S.E. mons. Kulli: "Una delle letture del tempo pasquale presa dagli Atti degli Apostoli ci parla di una comunità dei discepoli perseverante nella preghiera e in piena comunione tra loro. Questo è il mio augurio per voi nella Festa della Madonna del Buon Consiglio, quello che possiate diventare sempre più comunità cattoliche albanesi che pregano, si sostengono, testimoniano con coraggio la propria fede volendo bene a tutti (poveri, profughi, anziani soli, ecc.). Grazie per quello che siete e per quello che fate".

Info: Koordinimi Kombëtar i Pastoralit të Katolikëve Shqiptarë në Itali. (aggiornata il 26 maggio 2025)

Programma Festa Madonna Buon Consiglio albanesi

A Santa Croce sull’Arno (PI) l’incontro nazionale dei cattolici cinesi in Italia

22 Maggio 2025 - Sabato 24 e domenica 25 maggio oltre 300 fedeli delle comunità cattoliche cinesi provenienti da tutta Italia si riuniscono a Santa Croce sull’Arno per rafforzare i legami, pregare insieme e riflettere sulla situazione della Chiesa in Cina. L’evento, itinerante e organizzato dal 2007, si alterna ogni anno in una città diversa; quest’anno torna in Toscana, due anni dopo l’edizione di Prato. Per la Fondazione Migrantes sarà presente il direttore generale, mons. Pierpaolo Felicolo. Alle ore 14.00 di sabato 24 maggio, avrà inizio l’accoglienza presso la tendopoli allestita nei pressi della chiesa di Sant’Andrea Apostolo (via Giovanni Amendola). Alle 16.30 i partecipanti si sistemeranno negli spazi comuni, pronti a prendere posto per la Messa delle 18.00. La serata proseguirà con la cena alle 19.30, seguita da uno spettacolo culturale alle 20.30: un’occasione per condividere tradizioni e storie di fede. Il programma del primo giorno si chiuderà con un momento di preghiera e ritiro spirituale nella tendopoli alle 22.30. Domenica 25 maggio, il raduno riprenderà presto: colazione alle 7.00, preghiera di gruppo e foto ricordo alle 9.00, quindi processione e Rosario alle 9.30. Alle 11.00 sarà celebrata la Messa nella collegiata di San Lorenzo (via Ciabattini), seguita dal pranzo comunitario e dai saluti finali attorno alle 12.00. https://youtu.be/Q8ANhN65fh0?si=k37k2nzkV5O2whJR   Organizzato in corrispondenza della Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina istituita da papa Benedetto XVI nel 2007, questo incontro annuale offre a una comunità di circa 284.000 cinesi residenti in Italia (la quarta più numerosa tra i cittadini extra-UE) un momento di sostegno reciproco e di riflessione. Ricordiamo che il 24 maggio si festeggia anche la Madonna di Sheshan, la patrona della Cina.

(Fonte: Diocesi di San Miniato)

- aggiornato il 26 maggio 2025 -

     

Modena, verso il referendum: “Cittadinanza e migrazione: un futuro da costruire”

20 Maggio 2025 - Nell'ambito degli eventi di preparazione al X Festival della Migrazione "Oltre il mare, oltre i muri" (22-31 ottobre 2025), sabato 24 maggio alle ore 17.30 è in programma a Modena (Sala Verde - Fondazione San Carlo, via San Carlo 5) l'incontro “𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐦𝐢𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞”, organizzato in vista del referendum sulla cittadinanza dell’8 e 9 giugno. Dopo l'introduzione di Alberto Caldana, vicepresidente del Festival della Migrazione, intervengono:
  • Sonny Olumati, co-presidente del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza. "Fa sentire la propria voce: costruire cittadinanza dal basso".
  • Benedicta Djumpah, Italiani senza cittadinanza. "Identità sospese: le storie degli italiani senza cittadinanza".
  • Veronica Atitsogbe, vicepresidente del Consiglio comunale di Verona. "Cambiare è possibile: cittadinanza, diritti, partecipazione".

Barcellona Pozzo di Gotto (ME): la comunità indiana ha accolto il vescovo di Vijayapuram

20 Maggio 2025 - Domenica 18 maggio, in un clima di fede intensa e profonda gratitudine, la comunità indiana di rito latino di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) ha accolto con gioia mons. Sebastian Thekethecheril, vescovo di Vijayapuram e delegato per le Migrazioni della Conferenza episcopale indiana. Una comunità vivace e radicata nella propria tradizione, che grazie all’insediamento del coordinatore nazionale p. Paul Sunny Fernandez, continua un cammino di fede ancorato alle origini, ma sempre più integrato nel tessuto ecclesiale locale. Un percorso reso possibile anche grazie all’attenzione dell’arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla, che – tramite l’Ufficio diocesano Migrantes – ha affidato alla comunità indiana la chiesa dell’Immacolata Concezione. All’arrivo del Vescovo, nella tarda mattinata, la chiesa era già gremita. Colori, sorrisi e abiti tradizionali hanno creato un’atmosfera festosa e carica di emozione. L’offerta di fiori all’ingresso ha espresso tutta la riconoscenza dei presenti per una visita che ha fatto sentire, almeno per un giorno, più vicina la terra d’origine, lasciata con dolore nella speranza di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie. Mons. Thekethecheril ha presieduto la celebrazione eucaristica, rivolgendo parole di vicinanza e conforto ai suoi connazionali. Con la sensibilità del pastore e la competenza di chi conosce da vicino le fatiche dell’esperienza migratoria, ha ricordato le sfide, le delusioni e le ingiustizie che spesso accompagnano il percorso di chi lascia il proprio Paese. Nell’omelia, ispirandosi al Vangelo del giorno, ha esortato i fedeli a sostenersi a vicenda, a prendersi cura dei più fragili, a vivere una fede concreta e credibile, fondata sull’amore vicendevole. Un amore che – ha ricordato – non può essere interessato o superficiale, ma radicato nell’esempio di Cristo. Prima della benedizione finale, il Vescovo ha rivolto un sentito ringraziamento al direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes per l’impegno nel promuovere un’autentica pastorale dell’accoglienza. Ha poi incoraggiato i presenti a essere testimoni di una fede vissuta quotidianamente, in comunione con la Chiesa locale che li ha accolti come fratelli. Quella vissuta a Barcellona Pozzo di Gotto è stata una domenica di festa, ma soprattutto un segno tangibile della comunione tra la Chiesa di partenza e quella di arrivo. Una comunione che si fa concreta nella collaborazione e nell’accompagnamento dei migranti, per favorire un inserimento pieno e dignitoso nella nuova realtà, sostenendone il cammino spirituale e umano. È questo l’orizzonte verso cui le Migrantes diocesane sono chiamate a orientare, ogni giorno, il proprio servizio pastorale. (diac. Santino Tornesi) [caption id="attachment_59044" align="aligncenter" width="1024"]Mons. Sebastian Thekethecheril Mons. Sebastian Thekethecheril (foto: Ufficio Migrantes Messina)[/caption]

A Verona arriva la Festa dei Popoli

20 Maggio 2025 - Domenica 25 maggio a San Michele Extra, Villa Buri ospiterà la 34a edizione della Festa dei Popoli, organizzata da varie realtà diocesane, tra cui il Centro di Pastorale Immigrati, e dal Comune di Verona. Sarà una giornata ricca di colori e di condivisione, per costruire ponti in un mondo in cui molte popolazioni sono afflitte dalle ostilità delle guerre. L'evento verrà presentato alla stampa martedì 20 maggio alle ore 12.40 nella Sala Arazzi del Comune di Verona (Palazzo Barbieri, piazza Bra) con la partecipazione di don Giuseppe Mirandola (direttore del Centro di Pastorale Immigrati), Matteo Danese (direttore del Cestim), Mirabella Ezenwa per le nuove generazioni e Jean Pierre Piessou, per illustrare il programma e gli ospiti presenti alla Festa. Il programma vedrà l’esecuzione di spettacoli e laboratori di musiche e danze, la possibilità di scoprire la cucina dal mondo e vari manufatti di artigianato. In particolare, alle 12.30 la festa prenderà il via con l’apertura degli stand gastronomici, per poi proseguire alle 14.00 con l’inizio degli spettacoli e la sfilata delle bandiere. La chiusura è prevista alle 19.00. Per salvaguardare l’ambiente è richiesto uno sforzo a tutti i partecipanti, limitando il più possibile l’uso delle auto a favore di altri mezzi più ecologici. Per questo, sarà disponibile anche un servizio navetta attivo dalle 12.00 alle 19.30. La Festa dei Popoli coinvolgerà anche altri luoghi della Provincia con altri due appuntamenti: il 10 maggio a Cadidavid e il 20-21 giugno a Ronco all’Adige. Per maggiori informazioni, scaricare il programma completo o contattare segreteria.migrantes@diocesivr.it, 0458004247.

(Fonte: Diocesi di Verona)

Roma, il Rosario per la pace delle comunità etniche

19 Maggio 2025 - La basilica di Santa Maria degli angeli e dei martiri ha ospitato nella serata del 18 maggio il Rosario per la pace delle comunità etniche di Roma, organizzato dall’Ufficio Migrantes del Vicariato. Ognuno dei 5 Misteri della gloria è stato introdotto da un testo di papa Francesco e guidato nella preghiera da due rappresentanti di altrettante comunità di migranti: cinese, congolese, ghanese, coreana, indiana, eritrea, rumena, srilankese. Ancora, il canto in lingua – a cura, via via, delle comunità filippina, congolese, nigeriana e latino-americana – a scandire i diversi momenti del Rosario. In apertura, l’invocazione alla Vergine in ucraino e la prima parte della preghiera che fu il saluto dell’arcangelo Gabriele a Maria recitata in lingua bengalese e capoverdiana, facendo memoria della risurrezione di Gesù. Quindi, la lettura del brano del Vangelo di Marco ha introdotto al secondo mistero glorioso, quello dell’Ascensione, che prevedeva la preghiera anche per la salvaguardia del Creato. «Il Signore ci chiede anche questa forma di riconciliazione – ha detto cardinale Fabio Baggio, sottosegretario del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale -: quella con l’opera della Creazione». Infatti «per troppo tempo abbiamo abusato della natura e del mondo che il Padre ci ha regalato; ma non ci sarà vera pace fino a che non verranno restaurate buone relazioni in questo ambito», ha sottolineato. Al termine della recita del Rosario, a cui ha preso parte, tra gli altri, anche il vescovo ausiliare Benoni Ambarus, segretario della Commissione episcopale per le migrazioni, l’intervento di don Pietro Guerini, direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano. «Ringraziamo il Signore per averci donato la sua pace oggi con questo momento intenso di preghiera – ha detto -. Grazie poi al cardinale Baggio perché ci ha manifestato la sua saggezza per il dono della pace e a tutti coloro che hanno reso possibile questo Rosario, oltre che a tutte le comunità con cui ci diamo appuntamento al 4 e 5 ottobre per il Giubileo dei migranti». Infine, il monito di Guerini affinché «continuiamo a pregare e a lavorare per la pace guidati dai nostri pastori, in primo luogo il Papa, sulla via dell’amore e dell’unità».

(fonte: RomaSette)

“Popoli in cammino, senza diritto d’asilo”. A Palermo la presentazione del Report della Fondazione Migrantes

16 Maggio 2025 - L'ufficio Migrantes della arcidiocesi di Palermo ha organizzato una presentazione del Report "Il Diritto d'asilo 2024" il 22 maggio 2025, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso l'Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo (via Maqueda, 172). L'evento è realizzato in collaborazione con Caritas diocesana, Ufficio diocesano per l’università e la cultura, Ufficio per la pastorale della scuola, Ufficio per le comunicazioni sociali e Ufficio per la pastorale dell’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Introduzione e moderazione Mario Affronti e Luca Polello (Ufficio Migrantes di Palermo) Intervengono:
  • Cristina Molfetta, Fondazione Migrantes, co-curatrice del Report. "Popoli in cammino...senza diritto d’asilo"
  • Aldo Schiavello, direttore del Centro di Ateneo-Migrare-Unipa. "Università e migrazione: cosa è giusto fare".
  • Diallo Moussa "L'accoglienza fa la differenza".
  • Angela Errore, Casa dei diritti del Comune di Palermo. "La rete palermitana sull’asilo".
  • Luca Casarini, Mediterranean saving humans. "Il Mediterraneo ed il Vangelo oggi".
Conclude: S. E. mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e membro della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei (CEMi). Report a Palermo

Anche a Cagliari la presentazione del Rapporto Immigrazione 2024

16 Maggio 2025 - Sabato 17 maggio 2025, alle ore 9.30, presso l’Aula Benedetto XVI della Curia Arcivescovile di Cagliari (via mons. G. Cogoni, 9), si terrà la presentazione del Rapporto Immigrazione 2024 promosso dall’Ufficio diocesano Migrantes in collaborazione con la Caritas diocesana. Interverranno Simone Varisco, della Fondazione Migrantes e curatore del Rapporto; don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari; introduce e modera Enrico Porru, direttore dell'ufficio diocesano Migrantes. La vera integrazione non può prescindere dalla cura pastorale dei migranti. Un accompagnamento spirituale che non è assimilazione ma accoglienza piena nel rispetto delle singole fedi e peculiarità. «La nostra attenzione prevalente – spiega il direttore dell’Ufficio Migrantes, Enrico Porru – è rivolta al cammino di fede delle comunità e all’impegno per accoglierle e integrarle in modo tale che esse possano mantenere una loro specificità, ma non come realtà isolate, bensì dentro una realtà esistente».

(Fonte: Diocesi di Cagliari)

Cuneo, presentazione del Report “Il diritto d’asilo” e dei dati del Sistema di accoglienza e integrazione di Cuneo

14 Maggio 2025 - Lunedì 19 maggio alle 16, in Sala San Giovanni (via Roma 4) a Cuneo si terrà la presentazione dell’ottava edizione del report, a cura della Fondazione Migrantes, dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati: “Il diritto d’asilo. Report 2024. Popoli in cammino… senza diritto d’asilo”. Le curatrici, le dottoresse Mariacristina Molfetta e Chiara Marchetti, approfondiranno il tema delle migrazioni forzate, interpretando dati, norme e politiche, per evidenziare come nell’Unione Europea e nel nostro Paese a essere sempre più a rischio sia il diritto d’asilo stesso. Seguirà la presentazione del "SAI CUNEO: report 2024", il racconto, attraverso dati e testimonianze, delle attività di accoglienza e integrazione realizzate dal Progetto SAI Cuneo nel corso del 2024.

👉 Per iscriversi, compilare il modulo.

Cuneo Report 2024

Roma, “L’umanità che si muove. Emigrazione, migrazioni, accoglienza. Il caso Basilicata”

14 Maggio 2025 - Mercoledì 21 maggio, a Roma, dalle ore 19, presso la Sala Italia UNAR, in via Aldrovandi, 16, si approfondirà il tema "L'umanità che si muove. Emigrazione, migrazioni, accoglienza. Il caso Basilicata". Il programma: Saluti dott.ssa Eleonora Locuratolo, presidente Associazione dei Lucani a Roma. Interventi
  • mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. “La Fondazione Migrantes: presente e prospettive”.
  • dott.ssa Cristina Molfetta, curatrice del report "Il diritto d’asilo". "Popoli in cammino senza diritto d’asilo”.
  • dott.ssa Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo. “Oltre i confini: dati e volti della migrazione italiana”.
  • dott. Luigi Scaglione, presidente Centro studi Internazionali Lucani nel Mondo. “Il caso Basilicata...”.
Conclusioni on. Giampaolo D’Andrea, storico. L'evento è promosso dall'Associazione dei lucani a Roma, in collaborazione con il Centro studi internazionali Lucani nel mondo e la Fondazione Migrantes, in vista della giornata dedicata ai lucani nel mondo, che ricorre il 22 maggio. Lucani nel mondo

Cagliari accoglie il nuovo cappellano per le comunità africane anglofone

14 Maggio 2025 - È arrivato a Cagliari lo scorso 2 maggio dalla Diocesi di Orlu in Nigeria, padre Raymond Ihenetu, accolto dall’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi e dal direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes Enrico Porru. Sarà lui, come cappellano, ad accompagnare le comunità africane anglofone presenti nel territorio diocesano. Un nuovo impegno frutto della rete tra le due diocesi – anche grazie alla Fondazione Migrantes – per andare incontro alle esigenze di queste comunità, in particolare quella nigeriana (la più numerosa, con 600 – 700 componenti) con cui l’Ufficio diocesano porta avanti un percorso di cura pastorale, in sinergia con la parrocchia del SS. Salvatore di Selargius. Un percorso con cui «cerchiamo – spiega Porru – di rispettare la specificità culturale di questa comunità, ma allo stesso tempo la accompagniamo in un percorso di integrazione fondato e radicato sull’incontro e sul rispetto reciproco». «Spero – spiega padre Raymond – di poter aiutare a integrare persone di culture diverse in un unico gregge attraverso la testimonianza del Vangelo. Mi impegnerò ad accompagnare spiritualmente queste persone, a migliorare e sostenere la crescita di buoni rapporti con la comunità che le accoglie, attraverso l’amore di Dio. Abbiamo bisogno gli uni degli altri per costruire una società migliore. La Chiesa è una e siamo tutti lo stesso popolo di Dio. Ringrazio – conclude –  per questa opportunità l’arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi e mons. Augustine T. Ukwuoma, vescovo di Orlu e il suo ausiliare, mons. Thomas I. Obiatuegwu».

(Fonte: Kalaritana Media)

[caption id="attachment_58706" align="aligncenter" width="1024"]Ihenetu Porru (Fonte: Kalaritana Media)[/caption]

Avezzano (AQ), un protocollo di intesa per la mediazione culturale nei consultori

13 Maggio 2025 - Lunedì 12 maggio, nella Sala riunioni del Consultorio di Avezzano è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’Area Marsica della Asl 1 Abruzzo e la Diocesi di Avezzano per l’integrazione della mediazione culturale nei servizi Socio Sanitari offerti dai consultori familiari. Il protocollo è stato firmato dalla dottoressa Antonella Busico per la Asl 1 Abruzzo e dal vescovo, S.E. mons. Giovanni Massaro, per la Diocesi. L’intesa mette a sistema prassi operative già consolidate dalla collaborazione realizzata tra gli enti nei mesi precedenti e intende favorire l’accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari delle persone con background migratorio, migliorare la comunicazione tra gli operatori sanitari e gli utenti stranieri, promuovere la conoscenza e la consapevolezza dei diritti sanitari tra le comunità migranti e in particolare le opportunità di diagnosi, cura, prevenzione ed educazione offerte dai consultori. I mediatori culturali, selezionati dal servizio Migrantes della diocesi di Avezzano, saranno coinvolti oltre che nell’affiancamento degli operatori sanitari nelle prestazioni consultoriali anche in attività di educazione, sensibilizzazione e promozione della salute materno-infantile, dell’affettività e della prevenzione e il contrasto della violenza di genere. I servizi sanitari e le cure mediche non sono facilmente accessibili a tutti coloro che risiedono più o meno stabilmente nel territorio nazionale. Ciò purtroppo vale in particolar modo per chi proviene da paesi non comunitari e si trova in una condizione socio-economica di marginalità. L’intento dell'iniziativa è quello di accompagnare gli utenti che, con il percorso migratorio, hanno perso la rete di rapporti sociali  e il supporto di esperienze e pratiche familiari, al confronto con gli usi e i costumi italiani, anche nel contesto sanitario e socio-sanitario. «È un segno concreto di un impegno condiviso per l’umanizzazione della cura - ha detto mons. Massaro -, per una sanità che si fa prossimità, ascolto, inclusione. Il servizio di mediazione culturale – con spirito evangelico – vuole essere proprio questo: un ponte. Un gesto concreto per dire a ogni donna, a ogni famiglia, a ogni migrante: “Tu sei il benvenuto, tu sei atteso, la tua dignità è riconosciuta”».