Tag: Rapporto Italiani Nel Mondo

Migrantes: domani la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo a cura dell’Istituto di Cultura di Berlino

30 Marzo 2022 - Berlino - Sarà presentato domani, 31 marzo alle ore 19 - a cura dell’Istituto italiano di cultura di Berlino - l''edizione 2021 del “Rapporto Italiani nel Mondo 2021” della Fondazione Migrantes. Alla presentazione interverranno la curatrice Delfina Licata, Edith Pichler, docente di politologia presso l’Università di Potsdam e membro del Rat für Migration e Luciana Degano-Kieser, medico psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’associazione “Salutare e.V.”. Il Rapporto Italiani nel Mondo da 16 ani si occupa di studi sulla mobilità italiana nel mondo e raccoglie cxontributi di studiosi provenienti da tutto il mondo. L'ultima edizione è dedicata all'epidemia di Covid-19 e ha visto la partecipazione di 75 autori che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 54 saggi.

RIM: il ricordo di Sassoli

11 Gennaio 2022 - Roma - "Avresti tanto voluto essere con noi a novembre scorso... Ma ci hai consegnato un grande messaggio che diventa per noi oggi una strada da percorrere con ancora più tenacia e caparbietà, seguendo il tuo esempio di rettitudine e serietà". Così la redazione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes.  La redazione del RIM "ti saluta con gratitudine per la tua costante vicinanza alla nostra attività di studio, ricerca e sensibilizzazione al fenomeno della mobilità umana e italiana in particolare".

Migrantes Brescia: il 16 dicembre la presentazione del Rapporto Italiani nel mondo

13 Dicembre 2021 - Brescia – Su iniziativa della Migrantes di Brescia sarà presentato, Giovedì 16 dicembre alle ore 18, il “Rapporto Italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes. A presentarlo la curatrice Delfina Licata mentre durante la serata porteranno una testimonianza le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth della comunità di Peterborough (Inghilterra). Modererà l’incontro Giuseppe Ungari, vicedirettore dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Brescia. L’evento sarà trasmesso sul Canale YouTube e sulla pagina Facebook del settimanale diocesano “La Voce del Popolo”.

Rai Italia: oggi puntata dedicata al Rapporto Italiani nel Mondo

12 Novembre 2021 - Roma - La puntata di oggi di "Italia con Voi" su Rai Italia avrà un approfondimento sul Rapporto Italiani nel Mondo presentato nei giorni scorsi a Roma. Nella puntata interverranno don Antonio Serra, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche nel Regno Unito e Delfina Licata, curatrice del Rapporto. Tra gli ospiti della puntata anche il Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali, tornato per ricordare le elezioni dei Comitati per gli Italiani all’Estero che si terranno il 3 dicembre mentre la rubrica Le Storie dal Mondo sarà dedicata agli Emirati Arabi Uniti: sarà un incontro con  Giulia Pantone, appassionata di calcio e manager della Juventus Academy Dubai. Poi, Negli Stati Uniti, a Los Angeles, Andrea Marchetti, che lavora in un centro di accoglienza per giovani senzatetto.    

Mattarella: italiani nel mondo “presenza di valore inestimabile”

9 Novembre 2021 -

Roma - “La portata umana, culturale e professionale” degli italiani nel mondo “è di valore inestimabile nell’ambito di quel soft-power che consente di collocare il nostro Paese tra quelli il cui modello di vita gode di maggior attrazione e considerazione”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato alla Fondazione Migrantes in occasione della presentazione oggi a Roma del Rapporto Italiani nel mondo 2021. Mattarella ha ricordato la presenza degli italo-discendenti, stimata in circa 80 milioni, a cui si aggiungono “gli oltre sei milioni di cittadini italiani residenti all’estero”. “Le reti che animano e costituiscono questo valore di italicità – sottolinea il capo dello Stato – meritano riconoscimento e sostegno”.

Mons. Russo : “Chiesa italiana preoccupata per nuove emigrazioni giovanili, sia priorità”

9 Novembre 2021 -
ROMA - “La Chiesa in Italia ha in questo momento una priorità che è allo stesso tempo una preoccupazione pastorale: le nuove emigrazioni giovanili. Gli italiani emigrano oggi massicciamente e i giovani sono i protagonisti principali. Cosa siamo chiamati a fare per i tanti fedeli di lingua italiana che arrivano all’estero oggi spinti dalla necessità di trovare una realizzazione personale e lavorativa? Non basta la sola assistenza morale e spirituale. La Chiesa deve essere compagna di vita per ciascuno di loro, la parrocchia una casa”. Lo ha sottolineato oggi a Roma mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, aprendo la presentazione della XVI edizione del Rapporto italiani nel mondo 2021 curato dalla Fondazione Migrantes. “C’è un’altra Italia che non va dimenticata, della quale dobbiamo sentirci responsabili tutti, la Chiesa in Italia ma non solo – ha proseguito -. Mi riferisco agli italiani che sono all’estero da più tempo, magari in età avanzata e di quelle generazioni nate e/o cresciute all’estero ma che continuano ad avere legami profondi con il nostro Paese. Parlo delle comunità di lingua italiana più strutturate, da tempo ormai insediate in territori fuori dei confini italiani, ma che sentono forte la necessità di rinvigorire i legami rinnovando sentimenti di amicizia e affetto reciproci” . Ha perciò invitato a “lavorare per una Chiesa sinodale, preparata all’incontro, ma anche al transito del migrante perché solo una parte resta nel primo luogo raggiunto con il percorso di mobilità, molti altri continuano nella loro ‘ricerca della felicità’”. La presentazione del Rapporto “Italiani nel mondo” è quindi “occasione di incontro, dialogo e confronto anche con le istituzioni”. “Per noi è un impegno a essere pienamente in dialogo con le istituzioni, nazionali, europee e internazionali, per il benessere comune precedentemente richiamato”, ha precisato, richiamando la necessità del “riconoscimento del primato della persona sulle strutture. Un riconoscimento che si deve tradurre in agire istituzionale, in linguaggio inclusivo e non divisivo, in capacità di comunicare dando alle parole il peso che meritano”. “La persona al centro del pensiero e del nostro agire sempre – ha sottolineato -. Nonostante la pandemia, le emergenze inaspettate e le nuove sofferenze, viene sempre valorizzata la persona, in questo specifico caso, italiane e italiani in mobilità”.

Rapporto Italiani nel Mondo: italiani in mobilità precaria, recente, non ufficiale

9 Novembre 2021 - Roma - A metà settembre 2020, secondo i dati del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), la Farnesina aveva ricondotto in patria quasi 111 mila connazionali attraverso oltre mille operazioni terrestri, aeree e navali che avevano interessato ben 180 paesi del mondo. Un’operatività che ha richiesto un impegno senza precedenti da parte delle sedi diplomatiche in coordinamento col MAECI, sorprese dal virus come tutti e interessate esse stesse da possibili contagi. E' quanto emerge dal Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes presentato questa mattina. Il quadro dei rientri è molto complesso ed è possibile individuare diversi profili. Il blocco totale degli spostamenti ha fatto collassare il settore turistico soprattutto per quei luoghi che vivono, quasi esclusivamente, della presenza di viaggiatori e turisti come il Marocco, la Spagna e diversi altri. Gli italiani residenti più ufficiosamente che ufficialmente all’estero e occupati nei settori connessi al turismo – agenzie di viaggi, tour operator, ma anche il mondo alberghiero e della ristorazione – sono stati travolti dall’emergenza sanitaria che per loro è diventata anche emergenza di sopravvivenza. Moltissimi italiani proprietari di ristoranti nel mondo sono riusciti a resistere, alcuni si sono dovuti reinventare l’attività oltre la riconversione verso l’asporto come tutti, ma chi lavorava come dipendente in questo settore specie se da poco tempo perché di recente arrivo all’estero o inserito con contratto a tempo determinato, o non regolare, o a nero, non ha avuto scampo ed è stato falcidiato dall’epidemia. In tantissimi hanno perso il lavoro e l’unica strada percorribile era fare ritorno a casa. In generale, comunque, il progetto migratorio acerbo unito a un inserimento occupazionale non certo, instabile o irregolare sono state due delle caratteristiche che hanno spinto fortemente al rientro sia dall’estero sia per chi si trovava in un’altra regione d’Italia rispetto a quella di origine. Al ritorno dei lavoratori precari che si trovavano nella condizione di mobilità interna, si è unito quello dei lavoratori pendolari e la grande questione dei frontalieri. Il caso del Canton Ticino è in questo senso emblematico, con i lavoratori costretti a dover scegliere tra salute e lavoro, tra affetti e responsabilità professionale in un momento in cui la Lombardia era piegata e sconvolta dal virus e la Svizzera sembrava essere immune. Alcuni datori di lavoro ticinesi hanno messo gratuitamente a disposizione dei loro dipendenti stanze d’albergo, lasciando loro la libertà di scegliere tra il rientro a casa e la permanenza nel Cantone, ma altri non hanno dato alcuna scelta, anzi li hanno invitati a non rientrare. Tra ricatti morali e opportunità ricevute con l’ospitalità di familiari o conoscenti quello che è emerso con forza è quanto il Ticino sia legato indissolubilmente al lavoro frontaliero, in quanto nelle mani di questi lavoratori si trovano alcuni dei settori nevralgici – e resi ancora più decisivi dalla pandemia – quali la sanità e la grande distribuzione. Il Ticino è solo un esempio, forse il più vicino geograficamente parlando, ma la questione frontalieri italiani ed europei è uno dei grandi temi della mobilità di oggi.

Rapporto Italiani nel Mondo: le pensioni degli italiani all’estero

9 Novembre 2021 - Roma - In tema di pensioni, l’effetto pandemia si è riscontrato con riferimento all’incremento del numero di pensioni eliminate per decesso nel 2020 rispetto al 2019. In Italia tale aumento è stato pari al 15,2%; all’estero, invece, la variazione percentuale si attesta a circa il 2%. È ragionevole presumere che la variazione più significativa sarà colta nel corso dell’anno 2021 quando saranno consolidati i dati relativi alle verifiche dell’esistenza in vita. E' quanto si legge nel rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, presentato questa mattina Roma. Nel corso del 2020, comunque, l’INPS ha pagato in tutto 13.816.971 pensioni e quelle all’estero (330.472) rappresentano circa il 2,4% del totale. Questa percentuale, che può sembrare poco significativa, per l’INPS ha un valore molto importante perché si è ben consapevoli che si tratta di un fenomeno in continua espansione considerando il costante aumento di partenze di italiani per l’estero, si legge nel Rapporto. Questo trend genererà nuove pensioni da liquidare in regime di totalizzazione internazionale e da erogare non solo per chi torna in Italia dopo l’esperienza maturata altrove, ma anche a favore di chi decide di rimanere nel paese estero che l’ha ospitato. Non si tratta di una previsione a lungo termine: molti degli attuali emigrati, infatti, rientrano nella fascia d’età 40-50 e 50-60 anni. Ciò vuol dire che il numero delle pensioni interessate dalla totalizzazione internazionale è destinato molto presto ad aumentare in maniera considerevole. Aumentano, inoltre, i pagamenti attribuiti a coloro che decidono di emigrare in altri paesi da pensionati (negli ultimi 5 anni +21,1%), scelta motivata da differenti obiettivi: seguire i figli che hanno trovato lavoro fuori dall’Italia, beneficiare dei vantaggi fiscali offerti da altri Stati, o, semplicemente, godere di un clima o di un ambiente differente da quello che si è lasciato alle spalle. Già oggi si assiste ad un primo passaggio di consegne: la platea dei pensionati all’estero che deriva da migrazioni del passato, viene integrata da quella che appartiene ad una nuova e più recente ondata migratoria. Questa si differenzia dalla prima sotto vari aspetti: le destinazioni di pagamento, le tipologie di pensione e, non da ultimo, la nazionalità dei percettori. Mentre, infatti, le migrazioni più antiche stanno dando luogo principalmente al pagamento di pensioni ai superstiti, soprattutto a donne di origine italiana e in paesi quali Nord America, Argentina, Brasile, Australia, ma anche Francia, Germania, Belgio e Svizzera, quelle più recenti si caratterizzano per essere riscosse presso nuovi Stati di destinazione, sia in Europa, in particolare nell’Est europeo, sia nel continente africano e asiatico, luoghi che, fino a qualche tempo fa, non erano registrati negli archivi INPS.  

Rapporto Italiani nel Mondo: le destinazioni scelte dagli italiani sono state 180

9 Novembre 2021 - Roma - Degli oltre 109 mila connazionali che hanno spostato la loro residenza dall’Italia all’estero lungo il corso del 2020, il 78,7% lo ha fatto scegliendo l’Europa come continente. Nel loro complesso, le destinazioni scelte nell’ultimo anno sono state 180 e, tra le prime dieci, ben sette sono nazioni europee. E' quanto emerge dal Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma. Tuttavia, l’unica nazione con saldo positivo, rispetto all’anno precedente, è il Regno Unito: +8.358 iscrizioni in più rispetto al 2020, +25,1% di variazione dal 2020 che diventa un aumento, in un anno, del 33,5%. Delle oltre 33 mila iscrizioni nel Regno Unito, il 45,8% riguarda italiani tra i 18 e i 34 anni, il 24,5% interessa i minori e il 22,0% sono giovani-adulti tra i 35 e i 44 anni. Si tratta, quindi, della presenza italiana tipica per il Regno Unito: giovani e giovani adulti, nuclei familiari con minori che la Brexit ha obbligato a far emergere – da qui la spiegazione dell’incremento registrato anche nell’ultimo anno nonostante la pandemia – attraverso la procedura di richiesta del settled status, un permesso di soggiorno a tempo indeterminato per chi può comprovare una residenza continuativa su territorio inglese da cinque o più anni, arco temporale che non deve essere stato interrotto per più di sei mesi su dodici all’interno del quinquennio di riferimento. Gli italiani, quindi, durante l’annus horribilis della pandemia si sono trovati costretti a dover decidere se partire o no, se affrontare o meno i rischi di un’emergenza sanitaria globale raggirando gli ostacoli imposti dai protocolli rigidi attuati dalle diverse nazioni e relative ai limiti di spostamento intra ed extra un determinato territorio, sottolinea lo studio. Una parte ha preferito procrastinare il progetto migratorio – e da questo deriva la riduzione del numero complessivo delle partenze – e un’altra parte ha deciso comunque di non rinviare la decisione e, quando possibile, rispettando le disposizioni limitanti gli spostamenti, ha scelto di “restare vicino” – e quindi in Europa – più che andare oltreoceano.    

Rapporto Italiani nel Mondo: l’unica Italia che continua a crescere è quella che risiede strutturalmente all’estero

9 Novembre 2021 - Roma - Al 1° gennaio 2021 la comunità strutturale dei connazionali residenti all’estero è costituita da 5.652.080 unità, il 9,5% degli oltre 59,2 milioni di italiani residenti in Italia. Mentre l’Italia ha perso quasi 384 mila residenti sul suo territorio (dato Istat), la presenza all’estero è aumentata del 3% nell’ultimo anno. Lo evidenzia il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma.  La Sicilia con oltre 798 mila iscrizioni è la regione con la comunità più numerosa di residenti all’estero. La seguono, a distanza, la Lombardia (+561 mila), la Campania (quasi 531 mila), il Lazio (quasi 489 mila), il Veneto (+479 mila) e la Calabria (+430 mila). Sono tre le grandi comunità di cittadini italiani iscritti all’AIRE: nell’ordine, Argentina (884.187, il 15,6% del totale), Germania (801.082, 14,2%) Svizzera (639.508, 11,3%). Seguono a distanza le comunità residenti in Brasile (poco più di 500 mila, 8,9%), Francia (circa 444 mila, 7,9%), Regno Unito (oltre 412 mila, 7,3%) e Stati Uniti (quasi 290 mila, 5,1%).      

Rapporto Italiani nel Mondo: l’Italia e gli italiani alla prova del Covid-19

9 Novembre 2021 - Roma - Leggendo i dati sulla mobilità da e verso l’Italia emerge come la pandemia ha avuto importanti ripercussioni sulla popolazione italiana e su quella straniera presente nel nostro Paese. Secondo l’ISTAT, a inizio 2021, gli stranieri residenti in Italia ammontano a poco più di 5 milioni: dopo un ventennio di crescita ininterrotta anche la popolazione straniera si ridimensiona e non riesce più a compensare l’inesorabile inverno demografico italiano. E' quanto emerge da Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma. Considerando i diversi mesi di lockdown vissuti a livello nazionale, europeo e internazionale, per molti è stato praticamente impossibile spostarsi e questo ha inciso fortemente sui dati relativi all’andamento migratorio italiano, sia interno che verso l’estero. L’Italia, in sintesi, è oggi uno Stato in cui la popolazione autoctona e la popolazione immigrata non crescono. L’unica Italia a crescere è quella che mette radici (e residenza) fuori dei confini nazionali in modo ufficiale – e quindi iscrivendosi all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) – o in modo ufficioso non ottemperando all’obbligo di iscrizione. A partire sempre più numerosi sono gli italiani di nascita e quelli per scelta, quindi naturalizzati, coloro che chiedono di diventare italiani e che, una volta ottenuta la cittadinanza, tecnicamente vengono chiamati “nuovi” italiani. Questi italiani, in realtà, di “nuovo” non hanno nulla, in quanto, per l’Italia e gli italiani le persone di origine non italiana arrivati nel nostro Paese o nati e cresciuti in Italia non sono né una realtà recente né appena conosciuta.          

Missione oltre confine

8 Novembre 2021 - Roma - “Perché l’emigrazione non sia dannosa agli emigranti e raggiunga il fine provvidenziale non deve essere abbandonata a sé stessa. Essa deve essere protetta, guidata da quelli che ne hanno il potere e il dovere ora legale, ora soltanto morale”. Sono trascorsi 125 anni da quando il vescovo Bonomelli, uno o dei pionieri della pastorale con gli italiani all’estero, scriveva queste parole in una lettera pastorale per la Quaresima. Tema di particolare attualità. Una presenza, quella della Chiesa italiana accanto ai nostri emigranti, che non è mai mancata. E i numeri di oggi ne sono ancora una conferma: centinaia le Missioni cattoliche Italiane nel mondo ed in particolare in Europa con altrettanti sacerdoti impegnati nell’accompagnamento pastorale. “Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano” è il tema di un convegno che si svolgerà a Roma la prossima settimana su iniziativa della Fondazione Migrantes e che farà il punto su questa realtà. Come ogni anno certifica il Rapporto Italiani nel Mondo fuori dai nostri confini vive un’altra Italia. Una Italia che cresce ogni anno. Il 9 novembre verrà presentata la XVI edizione dedicata ad un tema che ci ha coinvolti negli ultimi due anni: la pandemia. Cosa ne è stato dei progetti di chi aveva intenzione di partire? Come hanno vissuto coloro i quali, invece, all’estero già risiedevano? Domande alle quali cercano di rispondere 75 autori da ogni parte del mondo con diverse indagini specifiche, molte riflessioni tematiche e con un viaggio tra gli italiani in 34 città del mondo. Non solo numeri ma storie e volti di persone… (Raffaele Iaria)

Migrantes: domani la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo

8 Novembre 2021 - Roima - Martedì 9 novembre, alle ore 10, sarà presentato a Roma, presso l’Auditorium V. Bachelet del TH Roma Carpegna Palace (via Aurelia, 481, Fermata Cornelia Metropolitana A), il Rapporto “Italiani nel Mondo 2021” della Fondazione Migrantes. Giunto alla XVI edizione, questo progetto della Chiesa che è in Italia ha coinvolto anche quest’anno diversi autori, misurandosi con la crisi pandemica che ha coinvolto anche la mobilità degli italiani e la vita dei nostri connazionali residenti all’estero. All’incontro interverranno mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza  Episcopale Italiana; mons. Gian Carlo Perego,  Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes; Massimo Vedovelli,  Università per Stranieri di Siena; Maria Cuffaro, giornalista e conduttrice Rai; don  Antonio Serra,  Coordinatore nazionale della Missioni Cattoliche Inghilterra e Galles e Delfina Licata della Fondazione Migrantes. L’incontro si terrà in presenza nel rispetto della normativa sanitaria vigente. Sarà comunque possibile seguire la presentazione in diretta streaming, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Conferenza episcopale italiana.

Migrantes: il prossimo 9 novembre la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2021

25 Ottobre 2021 - Roma – Martedì 9 novembre, alle ore 10, sarà presentato a Roma, presso l’Auditorium V. Bachelet del TH Roma Carpegna Palace (via Aurelia, 481, Fermata Cornelia Metropolitana A), il Rapporto Italiani nel Mondo 2021 della Fondazione Migrantes. Giunto alla XVI edizione, questo progetto della Chiesa italiana ha coinvolto anche quest'anno diversi autori dall’Italia e dall’estero misurandosi con la crisi pandemica che ha coinvolto anche la mobilità degli italiani e la vita dei nostri connazionali residenti all’estero. L’incontro si terrà in presenza - solo dietro iscrizione - nel rispetto della normativa sanitaria vigente. Sarà comunque possibile seguire la presentazione in diretta streaming, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana.    

Migrantes Palermo: vivere il territorio abitando il mondo

18 Maggio 2021 - Palermo - Nel 2005 mentre la Chiesa italiana era particolarmente attenta alla mobilità in ingresso nel nostro Paese, la Fondazione Migrantes, guidata da mons. Luigi Petris, ebbe l’idea di realizzare un volume che raccontasse dell’Italia protagonista della mobilità in uscita. Iniziò così la storia del Rapporto Italiani nel Mondo (RIM), la prima edizione del quale fu presentata a maggio del 2006 e purtroppo mons. Petris non riuscì̀ a parteciparvi, stroncato da un brutto male soltanto pochi mesi prima. Se nel 2006 gli italiani regolarmente iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) erano 3.106.251, nel 2020 hanno raggiunto quasi i 5,5 milioni: in quindici anni la mobilità italiana è aumentata del +76,6% con una presenza costituita soprattutto da giovani e giovani adulti (19-40 anni). L’Italia sta continuando a perdere le sue forze più giovani e vitali, capacità e competenze che vengono messe a disposizione di paesi altri che non solo li valorizzano appena li intercettano, ma ne usufruiscono negli anni migliori, quando cioè creatività e voglia di emergere sono ai livelli più alti per freschezza genuinità e spirito di competizione «Sogniamo – dice Papa Francesco nella sua ultima Enciclica Fratelli Tutti – come un’unica umanità̀, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli». Papa Francesco fa appello al nostro stile di vita, al nostro atteggiamento sociale ma anche al modo di stare al mondo, al rispetto per l’ambiente e per la Madre Terra che ci ospita. Ma unisce la fratellanza all’amicizia sociale affermando che «Se non riusciamo a recuperare la passione condivisa per una comunità di appartenenza e di solidarietà, alla quale destinare tempo, impegno e beni, l’illusione globale che ci inganna crollerà rovinosamente e lascerà molti in preda alla nausea e al vuoto». Il Rapporto Italiani nel Mondo sarà presentato, in un webinar, su iniziativa degli Uffici Migrantes, Caritas e Comunicazioni Sociali della diocesi di Palermo, con la collaborazione di ANFE e di USEF/CARSE, venerdì 21 maggio dalle ore 17:00 alle ore 18:30. All’incontro, introdotto da Mario Affronti, direttore Migrantes di Palermo, interverranno, fra gli altri, mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes, Delfina Licata della Fondazione Migrantes e curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo e Totò Augello, Usef/Carse e Maria Luisa Morici dell’ANFE.      

“Puglia terra di partenze e arrivi”: un focus sull’emigrazione pugliese sabato 27 marzo

25 Marzo 2021 - Roma - “Puglia terra di partenze e arrivi”. Questo il tema di un incontro in webinar sul Rapporto Italiani nel Mondo che si svolgerà sabato 27 marzo alle ore 17 su iniziativa del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo. All’incontro interverranno don Giovanni De Robertis,  Direttore Generale della Fondazione Migrantes; Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, Vito Antonio Leuzzi, Direttore dell’Istituto Pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea e Anna Gervasio, ricercatrice dello stesso  indirizzo e  la giornalista Giorgia Salicandro.  

Cosenza: i tre Rapporti Migrantes al centro della riflessione sull’enciclica “Fratelli Tutti” promossa dalla Università della Terza Età

9 Marzo 2021 - Cosenza - Si parlerà dei "tre volti" della migrazione nel corso promosso a Cosenza dall'Università della Terza Età. "Fratelli tutti: i tre volti dell'immigrazione" è, infatti, il tema che sarà trattato - giovedì 11 marzo alle 16,30 e trasmesso da Te A57 - da Pino Fabiano, direttore regionale Migrantes per la Calabria. Durante la conferenza Fabiano parlerà dei tre Rapporti che ogni anno la Fondazione Migrantes pubblica per far conoscere il mondo della mobilità umana: il Rapporto Immigrazione, curato insieme alla Caritas Italiana, il Rapporto Italiani nel Mondo e il rapporto sul Diritto d'Asilo.  

 

Italiani nel Mondo: domani protagonista l’Emilia-Romagna in un incontro post Festival della Migrazione

3 Marzo 2021 -

Modena - Continua il ciclo di videoconferenze dedicate allo “Speciale Province d’Italia 2020” contenuto nel Rapporto Italiani nel Mondo 2020 (RIM), promosso dalla Fondazione Migrantes, nell’ambito delle iniziative del Festival della Migrazione. Il prossimo appuntamento, il quarto, sarà domani, giovedì 4 marzo, dalle 15 alle 17: alcuni degli autori della quindicesima edizione del RIM si troveranno a dialogare sul tema della mobilità italiana con un focus sull’Emilia Romagna e la provincia di Modena: “vedere, scegliere, agire”. Coordinati da Delfina Licata, curatrice e caporedattrice del RIM, i lavori prevedono saluti introduttivi di don Giovanni De Robertis, Direttore generale della Fondazione Migrantes, del Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e della Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein. Gli interventi saranno del teologo Brunetto Salvarani, che parlerà di ‘Quando la strada verso un futuro migliore è migrante’; del professor Lorenzo Bertucelli dell’Università di Modena e Reggio Emilia sul tema “La mobilità dell’Emilia-Romagna tra passato e presente” e del prof. Antonio Canovi che approfondirà il capitolo del Rim dedicato alla provincia di Modena. Le conclusioni sono affidate al portavoce del Festival della Migrazione, Edoardo Patriarca. È possibile seguire l’evento sulla home page di www.festivalmigrazione.it oppure sulla pagina Facebook del Festival (https://www.facebook.com/festivalmigrazione) o, ancora, sul canale Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCIkQTdGqDl_CurK0NGzezdg ).

Bellunesi nel Mondo: l’emigrazione veneta in un webinar sabato prossimo

15 Febbraio 2021 - Belluno – L’Associazione “Bellunesi nel Mondo” organizza per sabato 20 febbraio 2021, con inizio alle 17.00 un incontro online dedicato allo “Speciale province d’Italia 2020” contenuto nel Rapporto Italiani nel mondo 2020 della Fondazione Migrantes. In questo appuntamento verranno focalizzate le province venete interessate a questo speciale ovvero Belluno, Verona e Vicenza. A tal proposito saranno presenti gli autori dei rispettivi capitoli: Dino Bridda e Diego Cason per il Bellunese; Riccardo Giumelli per il Veronese; Giuseppe Casarotto per il Vicentino. Porteranno inoltre il proprio contributo Delfina Licata, caporedattrice del RIM, Toni Ricciardi, membro della commissione scientifica del RIM e Oscar De Bona, presidente dell’Associazione “Bellunesi nel Mondo”. A moderare l’incontro Giulia Francescon, coordinatrice del Gruppo Giovani ABM  

MCI Germania-Scandinavia: domani la presentazione del Rim in occasione del 70° anni del “Corriere d’Italia”

8 Febbraio 2021 - Francoforte – Settant’anni fa usciva il primo numero del “Corriere d’Italia”, da sempre vicino agli italiani in Germania, sui temi del lavoro, scuola, politica, rapporti con l’amministrazione pubblica e la Chiesa. Per fotografare il contesto sociale degli italiani che negli ultimi anni si sono trasferiti in Germania, il “Corriere d’Italia” si è rivolto allo studio più autorevole, il Rapporto Italiani nel Mondo (RIM) della Fondazione Migrantes. E come primo appuntamento dei festeggiamenti il 9 febbraio sarà presentato lo studio sul canale YouTube del Corriere d’Italia, sul sito della testata e sul sito del Festival della Migrazione. L’incontro sarà aperto dall’introduzione del Direttore Generale della Fondazione Migrantes, don Giovanni De Robertis seguita da una relazione della curatrice del Rim Delfina Licata e dall’intervento di Edith Pichler che da anni, per il Rapporto Italiani nel Mondo, segue la realtà migratoria italiana in terra tedesca. Sono previsti anche i saluti del Delegato nazionali delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia ed editore del Corriere d’Italia p. Tobia Bassanelli e della direttrice del giornale Licia Linardi. A moderare il lavoro Paola Colombo, responsabile dell’ufficio Udep della Delegazione.