Tag: Immigrati e rifugiati
Mons. Lorefice: “ci perdonino tutti coloro che hanno perso la vita in questi anni e ci infondano il coraggio di cambiare, insieme!”
Card. Bassetti: povertà italiana, vittime nel nostro mare. È l’ora di fare ciò che giusto
Sant’Egidio: cordoglio per le vittime del naufragio
Roma - Al largo della Libia si è consumato l’ennesimo dramma dell’immigrazione con un bilancio di vittime che alcune Ong stimano ad oltre cento. La Comunità di Sant’Egidio esprime innanzitutto il suo "cordoglio alle famiglie dei migranti, che nel loro viaggio hanno patito sofferenze e soprusi dalla partenza dal loro paese fino alla tragica sorte nelle acque del Mediterraneo. Un sentimento di pietà che occorre riaffermare di fronte ad una notizia che rischia di passare in secondo piano in questo amaro tempo di pandemia". Sant’Egidio lancia un appello alle autorità che "avrebbero potuto provare - si legge in una nota - a soccorrere il battello di fortuna andato alla deriva, a fronte di segnalazioni già arrivate nella giornata di mercoledì, perché vengano garantiti i salvataggi in mare di chi è in pericolo di vita". Per questo è "urgente rispondere al più presto alla domanda di aiuto proveniente dai migranti in transito verso l’Europa, in particolare di quelli attualmente in Libia, con progetti a lungo respiro che puntino a svuotare i luoghi di detenzione, a esaminare le situazioni delle singole persone e a consentire vie di salvezza legali come i corridoi umanitari. Al tempo stesso occorre costruire un futuro vivibile nei paesi di origine, soprattutto per i giovani, con il sostegno dell’Unione europea".
“Pasqua africana” con mons. Corazza a Forlì
Migrantes: cordoglio per l’ennesima strage nel Mediterraneo
Centro Astalli: “profondo dolore” per la morte di 130 persone in mare
Save the Children: 70 minori siriani rifugiati e le loro famiglie rischiano di essere rimpatriati dalla Danimarca
Lamine e l’integrazione che crea valore: un percorso concreto fatto insieme.
Marche: sorprendente finale per un migrante
Ucraina, in un mese +72% domande di asilo per Europa
Bruxelles - A febbraio 2021 gli Ucraini hanno presentato il 72% in più delle richieste di asilo nell'Ue+ (ossia i Paesi Ue più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) rispetto al mese di gennaio, rendendoli una delle prime dieci nazionalità dei richiedenti. Sono i dati pubblicati in un'analisi dell’Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (Easo) che mira a studiare le tendenze delle richieste di asilo in Europa. I dati riportati nello studio indicano che a febbraio 2021 sono state presentate complessivamente circa 38.300 richieste di protezione internazionale nell'Ue+. Tra queste si è registrato un incremento significativo delle domande d'asilo depositate da parte di cittadini ucraini (il 72% in più, quasi mille) rispetto ai mesi precedenti, il dato più alto in quattro anni. Questo aumento improvviso non solo è in netto contrasto con le tendenze di altre nazionalità che presentano ancora molte meno domande di asilo nell'Ue+ rispetto ai livelli pre-Covid-19, ma pone anche l'Ucraina tra i primi dieci Paesi di origine per la prima volta dal 2016. Gli altri principali Paesi di origine a febbraio sono stati Siria, Afghanistan, Pakistan, Iraq e Nigeria. Il numero di domande da parte dei siriani si è stabilizzato sopra i 10.000, più di quello degli altri sei paesi di origine messi insieme. I siriani da soli rappresentano un quarto di tutte le domande di asilo presentate nell'Ue+. (Pis/Dire)