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Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”: i numeri della Campagna

14 Ottobre 2020 -

Roma - Sono 130 – per un totale di 27.529.890 milioni di euro - i progetti realizzati grazie alla Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, lanciata nel 2017 in risposta al dramma delle migrazioni. È il bilancio della Campagna “Liberi di partire, Liberi di restare” presentato questa mattina a Roma. Centodieci sono gli interventi avviati in Italia per 14.879.290 euro: di questi 29 sono quelli promossi da associazioni, istituti religiosi e cooperative (9.433.920) e 81 quelli voluti dalle diocesi (5.445.370). Sono invece 7 i progetti finanziati nei Paesi di transito – Marocco, Albania, Algeria, Niger, Tunisia e Turchia – per una somma di 4.284.600 euro.

Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal, Gambia, Guinea sono i Paesi di partenza dei flussi migratori in cui sono state avviate 13 iniziative per uno stanziamento complessivo di 8.366.000 euro. L’iniziativa straordinaria della Chiesa italiana ha contribuito in questi anni a sensibilizzare la popolazione sul tema delle migrazioni e a realizzare progetti nei Paesi di partenza, di transito e di accoglienza di quanti, specialmente bambini e donne, fuggono da guerre, fame e violenza. 

Oltre ad agire sul fronte culturale, la Campagna ha sostenuto l’educazione e la formazione (anche professionale), l’informazione in loco, i settori sociale e sanitario, l’inserimento lavorativo e

l’accompagnamento di chi ha scelto volontariamente di tornare in Patria. Sempre nel solco tracciato da papa Francesco con i quattro verbi – accogliere, proteggere, promuovere ed integrare

– che hanno fatto da bussola all’intera Campagna.

L’incontro di oggi sarà introdotto dalla messa celebrata dal presidente della CEI, il Card. Gualtiero Bassetti e prevede gli interventi del Segretario generale della CEI, Mons. Stefano Russo e del Card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna seguito da alcuni interventi con esponenti di Caritas e Migrantes in prima linea nell’accoglienza.

“Liberi di Partire, Liberi di Restare”: evento Cei il 14 ottobre a Roma

8 Ottobre 2020 - Roma - La Conferenza episcopale italiana il prossimo 14 ottobre a Roma promuove un incontro a conclusione della campagna "Liberi di partire, liberi di restare". L’incontro, introdotto dalla messa celebrata dal presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, prevede gli interventi del segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo e del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna seguito da un dibattito con esponenti di Caritas e Migrantes in prima linea nell’accoglienza.

“Migranti, la religione sia ponte”: ieri la presentazione di una ricerca

26 Settembre 2020 - Roma - Gestire le migrazioni in Europa partendo dalle persone e dalla loro dignità e non dai “flussi” degli sbarchi o dalla distribuzione nei territori di chi arriva dal Mediterraneo o dai Balcani per sfuggire a guerre, miseria e persecuzioni. Serve un processo di «riumanizzazione dell’ospitalità » fuori dai numeri e dalle strumentalizzazioni. Ma l’obiettivo è raggiungibile solo con un riconoscimento delle religioni, capaci per loro natura di promuovere conoscenza, dialogo e ascolto dell’altro. Così si costruisce una nuova etica dell’accoglienza che coinvolga istituzioni, comunità civile e singoli cittadini. L’urgenza emerge dalla ricerca “Migrazioni e appartenenze religiose” elaborata da 20 studiosi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e presentata ieri durante il convegno “La religione del migrante: una sfida per la società e per la Chiesa”, svoltosi a Roma presso il dicastero per il Servizio dello sviluppo umano, iniziativa a cui ha collaborato la Conferenza Episcopale Italiana alla vigilia della 106esima Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato indetta da Papa Francesco e che sarà celebrata domani. Il documento scientifico – 800 pagine redatte da sociologi, politologi, giuristi, psicologi e filosofi europei e mediorientali – mette in evidenza, attraverso il racconto di storie delle persone migranti, le attuali criticità del sistema internazionale di accoglienza e suggerisce come rimedio per evitare ulteriori tragedie il recupero dei valori su cui si fonda la cultura d’Europa. La “soluzione umanizzante” sta proprio nel «ridare ai migranti il diritto di parola riconoscendone anche la dimensione religiosa perché solo attraverso l’identità passa la dignità dell’uomo e si può creare, appunto, una nuova etica dell’ospitalità » spiega Laura Zanfrini, coordinatrice del progetto e docente di Sociologia delle migrazioni e della convivenza interetnica alla Cattolica. «Proprio in questi giorni a Bruxelles si discute dell’accordo di Dublino sul diritto di asilo – aggiunge la professoressa – ma nessuno ha pensato di chiedere ai migranti qual è la loro opinione ». Il pregiudizio religioso è molto forte in Europa: come combatterlo? Innanzitutto con la conoscenza. Lo ha ricordato, nell’introdurre il convegno, monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, richiamando il messaggio del Pontefice per la Giornata del Migrante: «Conoscere per comprendere: Papa Francesco spiega questo movimento ideale verso l’altro per mezzo dell’episodio che accosta Gesù ai discepoli incamminati lungo la strada verso Emmaus. Applicarlo al mondo della mobilità, come fa il Santo Padre è importante: molto spesso ci si riferisce a migranti e a sfollati, più raramente alle persone migranti e sfollate. Può forse sembrare una distinzione di poco conto, quasi un gioco di parole – aggiungemonsignor Russo – ma in realtà si tratta di una differenza fondamentale, che dai numeri ci conduce alle persone, dai fenomeni da studiare alle storie di vita da ascoltare. E, attraverso di esse, comprendere davvero». Perché «riumanizzando le persone si costruisce il dialogo». Partire dall’appartenenza religiosa, contro ogni riserva mentale. «È qui che si gioca l’identità delle società europee: nelle richieste d’asilo ad esempio, le istanze religiose diventano tangibili – dice Zanfrini – ma spesso i migranti non citano la loro religione, o il fatto di essere fuggiti da persecuzioni per la loro fede, perchéconvinti che non influisca ai fini dell’ottenimento dell’asilo, anzi, che a volte sia controproducente » . La sfida principale, per la Chiesa e il mondo, è contrastare l’analfabetismo religioso nella società italiana ed europea. «Non solo si sta perdendo la conoscenza del cristianesimo – afferma la docente della Cattolica – ma anche dei culti “altri”». Un esempio? «Non è accettabile che a scuola lo studente copto egiziano sia definito musulmano dagli insegnanti». Ci vuole un approccio umanista e non politico che valorizzi e faccia crescere le esperienze di cooperazione e di dialogo interreligioso già in atto. «Mantenere viva la fede nel cuore di tutti è responsabilità di ogni credente e la condizione per intensificare un dialogo quotidiano tra le religioni» ha precisato padre Fabio Baggio, sottosegretario della sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano. Punto di partenza resta dunque il riconoscimento della dimensione religiosa della persona. «Pensata come una questione meramente privata da confinare ai margini della convivenza, la religione sarebbe una miopia intellettuale oppure una forma di laicismo senza laicità – ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee nel suo intervento –. Il laicismo vive di pregiudizi mentre la laicità usa la ragione aperta cioè nella totalità delle sue funzioni». (Fulvio Fulvi - Avvenire)  

Cei: tre nuovi sottosegretari nominati dal Consiglio Permanente

24 Settembre 2020 - Roma - Tre nuovi sottosegretari alla Conferenza Episcopale Italiana. Il Consiglio Episcopale Permanente, che si è riunito questa settima na a Roma, ha infatti nominato mons. Roberto, Malpelo, mons. Valentino Bulgarelli e don Michele Gianola. Ai nuovi sottosegretari l’augurio di un proficuo lavoro.

Mons. Russo: su migranti “significativo che l’Europa si stia muovendo, è inizio di un percorso”

24 Settembre 2020 -
Roma - “È significativo che la Commissione europea si stia muovendo”. Così mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, durante la conferenza stampa a chiusura del Consiglio permanente dei vescovi italiani, svoltosi a Roma in questi giorni, ha risposto alle domande dei giornalisti in materia di immigrazione, e in particolare alla proposta del superamento del regolamento di Dublino. “È una cosa buona che il tema dell’accoglienza dei migranti venga affrontato non solo in via di principio, ma con cose concrete”, ha proseguito Russo: “È necessario che sia l’Europa intera a prendersi cura dei migranti. Il superamento di Dublino è interessante, può essere migliorato. La cosa importante è che è un percorso che continua e che ci sia la volontà di arrivare soluzioni condivise”. Secondo il segretario generale della Cei, inoltre, “è importante l’affermazione di principio per cui le persone che vanno per mare vanno comunque accolte. Quello dell’accoglienza responsabile è un tema da approfondire, così come i tempi giusti per valutare le diverse situazioni”. Riguardo alla proposta di togliere le sanzioni a quelle Ong che soccorrono le persone in mare, Russo ha commentato: “Anche le Ong svolgono un ruolo importante, se partecipano all’interno di un progetto e di un programma, così come tutti coloro che accolgono responsabilmente. Se alcune deviazioni ci sono state, e ci sono, sono legate a interessi e vanno attenzionate e risolte, se ci si prende cura in modo condiviso dell’accoglienza, e non solo da parte dei Paesi più prossimi”.

Cei: da lunedì il Consiglio Permanente

18 Settembre 2020 -
Roma - Da lunedì 21 a mercoledì 23 settembre si svolgerà a Roma, presso Villa Aurelia (Via Leone XIII, 459), la sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente. Dopo l’introduzione del cardinale presidente Gualtiero Bassetti, i lavori prevedono la scelta del tema principale dell’Assemblea generale, rinviata a novembre (dal 16 al 19) per l’emergenza sanitaria, e un approfondimento per valorizzare la pubblicazione della terza edizione italiana del Messale Romano. All’ordine del giorno del Consiglio, poi, una riflessione sulla condizione attuale del cattolicesimo italiano, la presentazione sintetica delle relazioni quinquennali delle Commissioni episcopali e due comunicazioni sull’Instrumentum laboris della 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani e sul prossimo concorso degli insegnanti di religione cattolica. Il Consiglio si soffermerà, infine, sull’Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo, frontiera di pace svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020: verranno ripresi i contenuti per un rilancio dell’iniziativa. Il comunicato finale sarà presentato il 24 settembre, nel corso di una conferenza stampa, dal segretario generae, mons. Stefano Russo.

CEI: cordoglio per la morte di don Malgesini

15 Settembre 2020 - Roma - La Chiesa italiana esprime cordoglio e vicinanza alla comunità diocesana di Como per la morte di don Roberto Malgesini, assassinato questa mattina alle prime luci dell’alba”: lo si legge in una nota della Conferenza Episcopale Italiana dopo l’uccisione, questa mattina, di don Malgesini a Como. “Preghiamo perché il Signore possa accoglierlo nel Suo Regno, che don Roberto ha contribuito a costruire su questa terra”, si legge nella nota. La CEI si “stringe al vescovo Oscar Canton”, facendo sue le parole con le quali ha descritto don Roberto: “Un Santo della porta accanto per la sua semplicità, per l’amorevolezza con cui è andato in contro a tutti, per la stima che ha ricevuto da tanta gente anche non credente o non cristiana, per l’aiuto fraterno e solidale che ha voluto dare a tutti”.  

CCEE: a Praga, dal 25 al 27 settembre 2020, l’Assemblea Plenaria

7 Settembre 2020 - Praga - L’annuale Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa si terrà a Praga, nella Repubblica Ceca, dal 25 al 27 settembre 2020. Considerate le attuali disposizioni sanitarie e le difficoltà di spostamento da alcuni Paesi, a causa della pandemia da Covid-19, i Presidenti delle Conferenze Episcopali nazionali che non potranno raggiungere Praga, parteciperanno ai lavori in videoconferenza, spiega una nota. Il tema scelto per questa Plenaria è: “La Chiesa in Europa dopo la pandemia. Prospettive per il creato e per le comunità”.  A partire dall’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, nel quinto anniversario della sua pubblicazione, e alla luce di quanto sta accadendo nel mondo intero a causa del Covid-19, i vescovi europei si incontrano per "riflettere sui cambiamenti e sulle ripercussioni che la pandemia sta provocando". I lavori della Plenaria si soffermeranno su quali sono le conseguenze religiose, pastorali ed ecologiche dopo il Coronavirus e, a partire da questi tre aspetti, ogni Presidente illustrerà la situazione della propria Conferenza Episcopale.  Nel confronto comune, poi, sarà dato risalto a cosa "stiamo imparando dalla pandemia e che cosa significa tutto questo per la cura del Creato". (R.I.)  

Oggi preghiera per il Libano, l’adesione della Chiesa italiana

4 Settembre 2020 -
Roma – Mercoledì Papa Francesco, al termine dell’Udienza generale, ha invitato tutti a vivere, oggi 4 settembre, “ una giornata universale di preghiera e digiuno per il Libano”. Il pontefice ha inviato nel Paese il Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin” per esprimere la mia vicinanza e solidarietà”, ha detto. “Offriamo – ha aggiunto il papa - la nostra preghiera per tutto il Libano e per Beirut. Siamo vicini anche con l’impegno concreto della carità, come in altre occasioni simili. Invito anche i fratelli e le sorelle di altre confessioni e tradizioni religiose ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”. All’invito di papa Francesco aderisce anche la Chiesa italiana. I vescovi, “in comunione con la Chiesa universale, vogliono esprimere la vicinanza dell'Italia a una popolazione stremata e chiedono ai sacerdoti, ai religiosi, alle religiose e a tutto il popolo dei credenti di raccogliersi domani in un momento di preghiera che abbia a cuore il Paese dei cedri", si legge sul sito della Cei: sottolineando come "in un tempo in cui ovunque si fanno sempre più forti venti di intolleranza e di chiusura, pregare per il Libano è un modo per ripensare a quanto ci sia bisogno di rispetto autentico e di costruzione di comunità in ogni luogo. Facciamoci dunque costruttori di pace, perché 'per il bene stesso del Paese, ma anche del mondo, non possiamo permettere che questo patrimonio vada disperso'”.

Cei:presentato al Papa il nuovo Messale

28 Agosto 2020 -

Roma - È stata consegnata questa mattina al Papa la prima copia del nuovo Messale della Conferenza Episcopale Italiana. Ricevendo in udienza una delegazione che ha lavorato alla pubblicazione del volume, guidata dal Presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti, Papa Francesco ha ringraziato per il dono ricevuto, sottolineando l’importanza del lavoro svolto e la continuità nell’applicazione del Concilio. Il porporato, salutando il pontefice Sa nome dei presenti, ha ricordato l’impegno profuso da tanti nel migliorare il testo sotto il profilo teologico, pastorale e stilistico. Il Messale verrà consegnato nelle prossime settimane ai Vescovi italiani e alle parrocchie. Potrà essere usato appena pubblicato e diventerà obbligatorio dalla prossima Domenica di Pasqua (4 aprile 2021).

Questa edizione è stata approvata secondo le delibere dell’Episcopato e ha ricevuto l’approvazione da Papa Francesco il 16 maggio 2019. Oltre alle variazioni e agli arricchimenti della terza edizione tipica latina, propone altri testi facoltativi di nuova composizione, maggiormente rispondenti al linguaggio e alle situazioni pastorali delle comunità e in gran parte già utilizzati a partire dalla seconda edizione in lingua italiana del 1983.

“Il libro del Messale - spiega il card. Bassetti -  non è soltanto uno strumento liturgico, ma un riferimento puntuale e normativo che custodisce la ricchezza della tradizione vivente della Chiesa, il suo desiderio di entrare nel mistero pasquale, di attuarlo nella celebrazione e di tradurlo nella vita. La riconsegna del Messale diventa così un’occasione preziosa di formazione per tutti i battezzati, invitati a riscoprire la grazia e la forza del celebrare, il suo linguaggio - fatto di gesti e parole - e il suo essere nutrimento per una piena conversione del cuore”.

Il Messale, stampato in un unico formato, sarà presto in vendita nelle librerie.

Cei: un milione di euro in soccorso delle popolazioni del Libano

7 Agosto 2020 -
Roma La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso oggi lo stanziamento di 1 milione di euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, in soccorso delle popolazioni del Libano colpite dalla terribile esplosione del 4 agosto scorso.
Secondo un bilancio provvisorio, oltre alle vittime e ai feriti, vi sarebbero centinaia di migliaia di sfollati e ingenti danni alle abitazioni e alle infrastrutture. I bisogni più urgenti sono l’assistenza sanitaria per i feriti, cibo, acqua, alloggio per gli sfollati, sostegno psico-sociale per i soggetti più vulnerabili.
La catastrofe colpisce un Paese già piegato da una pesante crisi finanziaria, economica e sociale, acuitasi nell’ultimo anno, che ha ridotto in povertà moltissime famiglie con più di un quarto della popolazione che vive con meno di 5 dollari al giorno.
La Chiesa italiana esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione libanese e assicura la propria preghiera per le vittime, i loro familiari e i feriti: il Signore possa lenire le sofferenze di questo momento. Prega anche perché il Paese, con l’impegno delle autorità politiche e religiose e della società tutta, possa superare le sofferenze di queste giornate.
Lo stanziamento della Presidenza CEI è destinato al sostegno dei piani di intervento d’emergenza di Caritas Libano, tramite Caritas Italiana, per i prossimi 12 mesi. In coordinamento con le agenzie umanitarie presenti, la Caritas sta già fornendo cibo, farmaci, assistenza medica, beni di prima necessità, kit igienico sanitari, e prevede di continuare tali azioni per i prossimi mesi. Inoltre, sosterrà gli interventi per la riparazione delle abitazioni, le azioni di riabilitazione, l’accompagnamento e il sostegno al reddito per le fasce più povere e vulnerabili della popolazione, anche grazie ad un’ampia mobilitazione del volontariato locale.

Cei e Ferrovie Stato: convenzione per la presenza dei cappellani nelle stazioni

20 Luglio 2020 -

Roma - Nei giorni scorsi la Conferenza Episcopale Italiana e le Ferrovie dello Stato hanno siglato una convenzione che garantisce la presenza dei cappellani per l’assistenza pastorale del personale ferroviario, delle loro famiglie e dei fedeli che frequentano le chiese nelle stazioni.

La Convenzione, firmata da Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, e dal Card. Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, evidenzia l’importanza del servizio religioso, morale e formativo svolto dai cappellani e dai loro collaboratori, chiamati a farsi prossimi a quanti lavorano nel comparto ferroviario e a quanti viaggiano attraverso la presenza nelle chiese delle stazioni, ma anche con ritiri spirituali, pellegrinaggi, cerimonie, incontri di formazione e di confronto su questioni organizzative, metodologiche e pastorali. FS Italiane si impegna ad assicurare la manutenzione delle chiese degli impianti ferroviari, favorire la libera partecipazione dei dipendenti a celebrazioni e manifestazioni religiose, autorizzare l’allestimento del presepio aziendale nella sede centrale e sul territorio. Attualmente sono 36 i luoghi destinati al culto ubicati nelle stazioni. Cappelle più o meno grandi si trovano, infatti, ad Acireale, Agrigento, Alessandria, Ancona, Avellino, Bari, Bologna Centrale, Cagliari, Caltanissetta Centrale, Canicattì, Catania Centrale, Ceprano-Falvaterra, Cosenza, Enna, Firenze, Foggia, Foligno, Formia-Gaeta, Genova, Messina Centrale e Marittima, Milano, Napoli, Palermo Centrale e Palermo Notarbartolo, Reggio Calabria Centrale, Roma Termini e Roma Tiburtina, Taranto, Terni, Torino, Torre Annunziata Centrale, Trieste Centrale, Udine, Verona, Villa Literno, Villa San Giovanni.

R.I.

Cei: Messa per rinascita Italia ed Europa presieduta dal card. Bassetti

10 Luglio 2020 - Roma - In occasione della festa di San Benedetto, patrono d’Europa, il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei presiederà, domani, sabato 11 luglio, una celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere a Roma per invocare la rinascita dell’Italia e dell'Europa. La celebrazione sarà trasmessa da Tv2000 (canale 28 dt e 157 Sky) e InBlu Radio alle ore 18.

Cei: “uniti nella preghiera al Papa emerito Benedetto XVI” per la morte del fratello

2 Luglio 2020 - Roma - “La Conferenza episcopale italiana si unisce nella preghiera al Papa emerito Benedetto XVI per la scomparsa del fratello Georg. La passione per la Verità che ora contempla attenua il momentaneo distacco terreno. La speranza in Colui che è la risurrezione e la vita ci aiutino a colmare il vuoto che lascia. Il Dio di Misericordia non farà mancare consolazione a quanti sono nel dolore e nella tristezza. La fede nel Signore risorto non ci lascia nella solitudine e nell’abbandono ma ci assicura la prossimità di tanti fratelli e sorelle che ci sostengono nell’attraversare i passaggi più dolorosi della vita”. Lo scrive la Cei in un post sulla pagina  Facebook.

R.I.

Migrantes: dal 6 al 10 luglio il corsi di pastorale migratoria

30 Giugno 2020 - Roma - Si svolgerà dal 6 al 10 luglio 2020 presso Casa La Salle (Via Aurelia 472, Roma) il Corso di formazione "Linee di pastorale migratoria" 2020. Il Corso di formazione si rivolge anzitutto ai nuovi direttori Migrantes regionali e diocesani e ai loro collaboratori, ai cappellani etnici che svolgono il ministero nelle diocesi italiane e ai missionari per gli italiani all'estero, di nuova nomina. La partecipazione è obbligatoria per la validità della nomina stessa e al termine sarà rilasciato un attestato. Il corso è aperto, però, anche ai religiosi, alle religiose e ai laici impegnati nel volontariato e interessati alle migrazioni, ai seminaristi e alle juniores, nonché a coloro che desiderano aggiornarsi sulle tematiche della mobilità umana.  

Covid: i sacerdoti potranno distribuire l’Eucaristia senza guanti

29 Giugno 2020 - Roma - Al momento della distribuzione della Comunione ai fedeli, il sacerdote non dovrà più indossare i guanti. E gli sposi durante la celebrazione del loro matrimonio non avranno l’obbligo delle mascherine. Lo precisa una nota del ministero dell’Interno in risposta ai quesiti posti dalla segreteria generale della Cei che in proposito chiedeva deroghe a quanto stabilito in precedenza. Più nello specifico alla luce degli attuali indici epidemiologici il Comitato tecnico scientifico (Cts) raccomanda che chi distribuisce la Comunione “proceda a una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche” e che le ostie siano “depositate nelle mani dei fedeli evitando qualsiasi contatto tra le mani dell’officiante e quelle dei fedeli medesimi. In caso di contatto dovrà essere ripetuta la procedura di detersione delle mani dell’officiante”. Quanto ai matrimoni, il Cts osserva che “non potendo certamente essere considerati estranei tra loro i coniugi possano evitare le mascherine”. “Deroga” che può essere estesa anche alle celebrazioni “del matrimonio secondo il rito civile o secondo le liturgie delle altre confessioni religiose”. Resta invece la raccomandazione che l’officiante usi “il dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno un metro”.  

Cei: dal 1° luglio una “Rete che ascolta”

26 Giugno 2020 -
Roma - Un numero di telefono, centinaia di operatori sparsi in tutta Italia, un solo obiettivo: ascoltare i bisogni delle famiglie e supportarle in questa fase delicata della ripartenza, segnata dall’incertezza, dalle difficoltà economiche, da problematiche legate alla disabilità.
Parte mercoledì 1° luglio “Rete che ascolta”, il progetto della Chiesa italiana che collega attualmente 63 Consultori familiari e mette a disposizione le competenze di 309 operatori attraverso il numero 06.81159111 e, per le persone con disabilità, attraverso la mail pastoraledisabili@chiesacattolica.it.
Promossa dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, dal Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità e dalla Caritas Italiana, in collaborazione con la Conferenza dei Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana e l’Unione Consultori Italiani Prematrimoniali e Matrimoniali, l’iniziativa rappresenta una forma di prossimità alle tante persone che, nella fase 2 e 3 della pandemia, vivono situazioni di disorientamento e disagio, oltre che l’offerta di un servizio reticolare a 360°.
Chi contatterà lo 06.81159111 troverà dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00, un consulente formato all’ascolto, in particolare a quello telefonico, che potrà offrire un sostegno attraverso tre modalità: individuare una soluzione al problema nell’immediato; indirizzare al Consultorio attivo sul territorio per avviare percorsi specifici; oppure, in caso di problemi afferenti alle sfere della povertà e/o dell’assistenza, reindirizzare allo sportello Caritas o ad un’equipe della pastorale per le persone con disabilità.
Si tratta, spiegano i promotori, di uno spazio di ascolto coordinato a livello nazionale e di un’esperienza di sinergia tra Consultori familiari, Caritas e Servizi per i disabili, che apre a prospettive di promozione della persona e della famiglia, in un’ottica di solidarietà e di condivisione delle risorse.
Grazie alla piattaforma, inoltre, ogni Consultorio che aderirà al progetto avrà a disposizione un numero telefonico dedicato che potrà essere utilizzato in modo personalizzato a livello locale.

Preghiera per l’Italia: da Cosenza il Rosario presieduto dall’arcivescovo Nolè

24 Giugno 2020 - Cosenza - La preghiera mariana per l'Italia questa sera sarà recitata dalla Cappella  della Madonna del Pilerio nella Cattedrale di Cosenza. La recita, trasmessa da Tv2000 e InBlu radio alle 21 , sarà guidata dall'arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Francesco Nolè. Saranno meditati i misteri gloriosi, che saranno commentati con brani tratti da santi, beati e servi di Dio legati a questa diocesi e alla Calabria.

R.I.

Cei: una lettura biblico-spirituale dell’esperienza della pandemia

23 Giugno 2020 -
Roma - Si intitola “È risorto il terzo giorno” ed è una traccia di riflessione elaborata dalla Commissione Episcopale per la Dottrina, l’Annuncio e la Catechesi della CEI per accompagnare equipe diocesane, catechisti e quanti sono impegnati sul fronte dell’annuncio e dell’iniziazione cristiana. Si tratta di una “rilettura biblico-spirituale dell’esperienza della pandemia”, destinata a credenti e non credenti, che prende le mosse da un ascolto attento delle paure, dei bisogni e delle attese delle persone che, nel proprio contesto e con i propri strumenti, si sono trovate ad affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19. Ad aprire il testo, infatti, sono le voci di un’impiegata, di uno studente, di un bambino, di un avvocato, di un cappellano, di un medico, di una casalinga, di un adolescente, di un volontario e di una segretaria. Pongono interrogativi sulla sofferenza, sul disorientamento e sulla morte, ma testimoniano anche la capacità di resilienza, la creatività e la riscoperta della dimensione domestica della fede.
Nella traccia, la Commissione Episcopale colloca gli eventi recenti sullo sfondo del mistero pasquale di Gesù: dal Venerdì della morte in croce sino alla Domenica di risurrezione, attraverso il Sabato della deposizione nel sepolcro, evidenziando che “una lettura pasquale dell’esperienza della pandemia non può prospettare il semplice ritorno alla situazione di prima”.
Per la Commissione, infatti, “la croce e il sepolcro possono diventare cattedre che insegnano a tutti a cambiare, a convertirsi, a prestare orecchio e cuore ai drammi causati dall’ingiustizia e dalla violenza, a trovare il coraggio di porre gesti divini nelle relazioni umane: pace, equità, mitezza, carità”. Sono questi “i germi di risurrezione, i lampi della Domenica, che rendono concreto e credibile l’annuncio della vita eterna”. Ecco perché, nell’ascoltare e dare dignità all’umanità ferita, la Commissione Episcopale rilancia l’invito di papa Francesco a raccogliere la sfida dell’audacia e della creatività nel “ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità”. Per ripartire “come comunità ecclesiale sui passi dell’uomo del nostro tempo, animati da tenerezza e comprensione, da una speranza che non delude”.
        

Cei: “la pandemia è anche il segnale di un ‘mondo malato’”

5 Giugno 2020 - Roma - “Cominciamo col guardare al nostro rapporto con l’ambiente; ‘tutto è connesso’ e la pandemia è anche il segnale di un ‘mondo malato’, come segnalava Papa Francesco nella preghiera dello scorso 27 marzo”. Lo hanno scritto la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei nel messaggio per la 15ª Giornata nazionale per la Custodia del Creato, che  si celebrerà il prossimo 1 settembre ed avrà come tema “Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà (Tt 2,12). Per nuovi stili di vita”. Nel testo si parla dell’inquinamento diffuso, delle perturbazioni di tanti ecosistemi, del mutamento climatico. I vescovi auspicano che “le Chiese cristiane sappiano promuovere scelte radicali per la salvaguardia del creato” e chiedono di “ricostruire un sistema sanitario fondato sulla centralità della persona e non sull’interesse economico”. Quest’anno la celebrazione nazionale sarà ospitata dalla diocesi di Ferrara-Comacchio e si svolgerà domenica 6 settembre 2020. Qui il testo integrale del Messaggio