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Viminale: da inizio anno sbarcate 69.894 persone migranti sulle nostre coste
GMMR, Mons. Maffeis: “la Parola del Signore ci aiuta nella ricerca della vera patria”
(foto diocesi Perugia-Città della Pieve)
Perugia - In una gremita chiesa parrocchiale di San Donato all’Elce di Perugia, domenica 25 settembre, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis, ha presieduto la celebrazione eucaristica della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato promossa a livello diocesano dall’Ufficio Migrantes in collaborazione con le cappellanie delle comunità afro anglofona e francofona, latinoamericana, romena e ucraina.
«Cara gente, il Vangelo non intende spaventarci, ma scuoterci, inquietarci, provocarci a riconoscere che, come scrive il Papa nel Messaggio per la Giornata del Migrante e del Rifugiato, “il senso ultimo del nostro viaggio in questo mondo è la ricerca della vera patria”» ha detto nell'omelia mons. Maffeis - sottolineando che «in questa ricerca è luce la parola del Signore che parla nelle Sacre Scritture, nella Chiesa, negli eventi, nei fratelli, a partire dai tanti Lazzaro che stanno alla nostra porta: poveri, migranti, sfollati, rifugiati, vittime della tratta, della miseria, dello sfruttamento, della guerra. La giustizia domanda ogni sforzo per includerli, riconoscendo e valorizzando quanto ciascuno di loro può portare alla crescita sociale, economica ed ecclesiale della nostra società. Riflettiamo, pensiamo, confrontiamoci; ma non fermiamoci alle parole: “Nei momenti cruciali della storia, chi ha saputo lasciare una buona impronta lo ha fatto perché ha tradotto gli ideali, i desideri, i valori in opere concrete”, ha detto ieri (24 settembre, n.d.r.) Papa Francesco intervenendo ad Assisi».
Terminata la celebrazione si è tenuto un incontro, nel salone parrocchiale, introdotto da Liana Paci, direttrice dell’Ufficio Migrantes , coordinato da Andrea Morante, giovane operatore del Centro internazionale di accoglienza “Don Elio Bromuri”. Paci ha ricordato il valore umano e cristiano dell’accoglienza-integrazione non soltanto dal punto di vista sociale, ma anche spirituale di quanti lasciano il proprio Paese di origine e arrivano in Italia. Al riguardo ha auspicato un maggiore coinvolgimento delle parrocchie anche attraverso il supporto di un referente dei migranti, volontario e motivato, in ciascun consiglio pastorale parrocchiale. Mons. Maffeis è intervenuto dopo aver ascoltato alcune testimonianze: dal giovane egiziano cristiano coopto, accolto dal progetto diocesano per richiedenti protezione internazionale, alla donna ucraina e le sue figlie fuggite dalla guerra, aiutate da connazionali e dalla Caritas, dalla badante che ha perduto il lavoro a seguito della pandemia alla donna del Camerun accolta fin dal suo arrivo da una famiglia perugina, all’operatrice di una realtà laica impegnata nell’accoglienza di stranieri in gravi
difficoltà. L’arcivescovo Maffeis ha ringraziato per le «tante testimonianze sofferte, perché – ha commentato – ci hanno ricordato le non poche responsabilità che ricopriamo come singoli e come istituzioni. Preghiamo il Signore affinché dia a ciascuno fiducia, perché non si senta mai abbandonato ed abbia sempre il coraggio di alzarsi, di chiedere e di dare il suo contributo».
(Foto Diocesi Perugia-Città della Pieve)
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GMMR, Migrantes La Spezia-Sarzana-Brugnato: oggi celebrazione con il vescovo mons. Palletti
La Spezia - «Costruire il futuro con i migranti e con i rifugiati»: è questo il tema dell’odierna giornata mondiale dedicata alle persone migranti ed ai rifugiati, che la Chiesa celebra in ogni parte del mondo. L’intera umanità, del resto, è ormai direttamente interessata a fenomeni anche profondi di migrazioni e di spostamenti di popoli, per le ragioni più diverse. Anche l’Italia lo è, e la provincia della Spezia, in particolare nella sua città capoluogo, è divenuta ormai da anni luogo di accoglienza e di integrazione. Per questo motivo saranno numerose le comunità di origine non italiana che si ritroveranno, oggi pomeriggio alle 17, per la celebrazione diocesana della giornata, fissata quest’anno nella chiesa parrocchiale salesiana di Nostra Signora della Neve, in viale Garibaldi.
L’iniziativa è promossa dall'Ufficio Migrantes della diocesi affidato alla guida di padre Gianluigi Ameglio, superiore del convento francescano di Gaggiola e parroco della parrocchia del porto mercantile, e dalla Caritas, con il suo responsabile don Luca Palei. Alla celebrazione, presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti, parteciperanno come concelebranti anche altri sacerdoti, a cominciare da quelli della comunità salesiana, e saranno presenti anche diaconi permanenti. Tra i sacerdoti concelebranti ancora una volta sarà alla Spezia padre Volodymir Lyupak, cappellano della comunità ucraina da tempo presente in città ed ora accresciuta di numero in seguito all’arrivo di vari profughi da un Paese tuttora martoriato dalla guerra. Tra le altre comunità presenti, che animeranno la Messa con canti e preghiere delle loro tradizioni, ci saranno quelle dei dominicani, degli albanesi, dei senegalesi e di altri paesi africani, oltre a migranti che interverranno a titolo personale. (fonte Avvenire)
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Naufragio in Siria: il bilancio si aggrava
Roma - Continua a salire il bilancio del naufragio di un’imbarcazione di migranti partita dal porto di Minyeh, nel nord del Libano, e affondata al largo della città di Tartus, in Siria. Secondo l’ultimo bollettino diffuso dalla televisione di Stato siriana sono 89 i corpi senza vita recuperati dai soccorritori. A bordo viaggiavano tra le 120 e le 150 persone, 14 delle quali soltanto sono attualmente ricoverate in ospedali siriani. C’erano soprattutto cittadini libanesi, siriani e palestinesi, compresi anziani e bambini. E proprio sul bilancio dei bimbi morti nel naufragio è stata Unicef a diramare una nota: «Abbiamo ricevuto delle prime informazioni secondo cui 10 bambini sono tra coloro che hanno perso la vita. Anche un’altra barca che trasportava 55 migranti è affondata al largo delle coste della Grecia: 3 bimbi risultano scomparsi. È un’ecatombe».
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GMMR, Comunità S.Egidio: costruire il futuro con chi è costretto ad abbandonare la propria terra
Roma - La Comunità di Sant’Egidio celebrerà domani, 25 settembre, la 108esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato unendosi alle parole di Papa Francesco che invita a costruire il futuro “con” chi è costretto ad abbandonare la propria terra. "Ci sembra, infatti - si legge in una nota - non solo opportuno ma decisivo mettere da parte la tentazione di un avvenire delle nostre società, nel Nord del mondo, 'senza' o addirittura 'contro' chi rappresenta ormai da tempo una parte cospicua della nostra popolazione e del mondo del lavoro. Occorre affrontare l’immigrazione, sgombrando il campo da ogni impressione o ragionamento superficiale, da ogni facile strumentalizzazione. È necessario invece, prima di tutto - continua la nota - soccorrere chi rischia la propria vita in viaggi della disperazione nel mare Mediterraneo, sempre più lunghi e dolorosi, come dimostra la recente, tragica, morte di 81 profughi partiti dal Libano con i barconi e naufragati al largo della Siria. Ma poi occorre avere la capacità di accogliere e integrare. I corridoi umanitari – che sono riusciti a portare in Europa oltre 7mila profughi - sono in questo senso un modello da seguire perché permettono di conoscere persone e famiglie testimoni di guerre e di violenze, aiutandole ad inserirsi come parte integrante della nostra società". Per “costruire il futuro” occorrono alcuni interventi che "facilitino l’ingresso di migranti per motivi di lavoro, di cui l’Italia, in piena crisi demografica, ha estremo bisogno: ampliamento delle quote annuali, introduzione della sponsorship (persona o associazione che può fare da garante per l’inserimento nel mondo del lavoro), facilitazione dei ricongiungimenti familiari e un più generoso ricollocamento dei profughi da parte dei paesi europei". Per la Giornata Mondiale domani, 25 settembre, con tanti migranti e rifugiati alla mensa dei poveri di via Dandolo 10, a partire da mezzogiorno, per uno speciale “pranzo dell’amicizia” e alla Scuola di Lingua e Cultura italiana di piazza di Santa Maria in Trastevere 23, dove nel corso della mattina sono aperte le iscrizioni per il nuovo anno scolastico.