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Naufragio in Calabria: Papa Francesco, “non si ripetano simili tragedie”

6 Marzo 2023 - Città del vaticano - "Esprimo il mio dolore per la tragedia avvenuta nelle acque di Cutro, presso Crotone. Prego per le numerose vittime del naufragio, per i loro familiari e per quanti sono sopravvissuti. Manifesto il mio apprezzamento e la mia gratitudine alla popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso questi nostri fratelli e sorelle e rinnovo a tutti il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie. I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti! I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti! Che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere". Lo ha detto ieri mattina papa Francesco al termine della preghiera mariana dell'Angelus. (R.I.)

Papa Francesco prega per i migranti vittime del naufragio di questa mattina

26 Febbraio 2023 - Città del Vaticano - "Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati quaranta morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti". Lo ha detto papa Francesco al termine della preghiera dell'Angelus ricordando il naufragio di questa mattina che ha causato, finora, oltre 40 morti. "Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza", ha detto il Pontefice: "la Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle. E non dimentichiamo la tragedia della guerra in Ucraina, già un anno è stato fatto di guerra. E non dimentichiamo il dolore del popolo siriano e di quello turco per il terremoto". (R.Iaria)

Papa Francesco: “La tratta di persone sfigura la dignità”

9 Febbraio 2023 - Città del Vaticano - «La tratta di persone sfigura la dignità». Con queste parole, ieri, papa Francesco si è rivolto, con un videomessaggio, ai partecipanti al Pellegrinaggio di preghiera online svoltosi in occasione della 9ª Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si è celebrata ieri. «Lo sfruttamento e l’assoggettamento limitano la libertà e rendono le persone oggetti da usare e scartare. E il sistema della tratta approfitta di ingiustizie e iniquità che obbligano milioni di persone a vivere in condizioni di vulnerabilità» ha sottolineato il Pontefice. Secondo Bergoglio, «le persone impoverite dalla crisi economica, dalle guerre, dai cambiamenti climatici e da tanta instabilità sono facilmente reclutate. La tratta purtroppo cresce in misura preoccupante, colpendo soprattutto i migranti, donne e bambini, giovani come voi, persone ricche di sogni e voglia di vivere in dignità». Da parte sua, la Chiesa invita a camminare insieme a chi è distrutto dalla violenza dello sfruttamento sessuale e lavorativo. In concreto, secondo le parole del Papa, questo significa «camminare insieme ai migranti, agli sfollati, a chi è in ricerca di un luogo dove vivere in pace e in famiglia. Insieme a voi giovani, per riaffermare con coraggio il valore della dignità umana». I destinatari del messaggio del Papa sono state proprio le nuove generazioni. «Non stancatevi - ha detto Francesco - di cercare strade per trasformare le nostre società e prevenire questa piaga vergognosa che è la tratta di persone».  

Papa Francesco: morti in Mediterraneo sono il naufragio della civiltà

9 Gennaio 2023 - Città del Vaticano - "La migrazione è una questione per la quale procedere in ordine sparso non è ammissibile. Per comprenderlo basta guardare al Mediterraneo, divenuto un grande cimitero. Quelle vite spezzate sono l'emblema del naufragio della nostra civiltà". Lo ha detto questa mattina Papa Francesco nel discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Per il Pontefice  "in Europa, è urgente rafforzare la cornice normativa, attraverso l'approvazione del Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo, perché si possano implementare adeguate politiche per accogliere, accompagnare, promuovere e integrare i migranti. Nello stesso tempo, la solidarietà esige che le doverose operazioni di assistenza e cura dei naufraghi non gravino interamente sulle popolazioni dei principali punti d'approdo".

Papa Francesco: “gratitudine” per Benedetto XVI “persona nobile e gentile”

31 Dicembre 2022 -
Città del Vaticano - “Gratitudine”. È il sentimento espresso da Papa Francesco, nell’omelia del tradizionale Te Deum di fine anno, in cui ha ricordato la figura del Papa emerito, morto a 95 anni questa mattina nel Monastero Mater Ecclesiae. Riferendosi della virtù della gentilezza, “come stile di vita che favorisce la fraternità e l’amicizia sociale”, il Santo Padre ha affermato: “E parlando della gentilezza, in questo momento, il pensiero va spontaneamente al carissimo Papa emerito Benedetto XVI, che questa mattina ci ha lasciato. Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile”. “E sentiamo nel cuore tanta gratitudine”, ha proseguito Francesco: “Gratitudine a Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata”.

Ucraina: le preoccupazioni del Papa per la situazione nel Paese

19 Ottobre 2022 - Città del Vaticano - Papa Franceso è preoccupato per la situazione che si sta vivendo in Ucraina. "Torniamo con il pensiero alla martoriata Ucraina e preghiamo per l’Ucraina", ha detto questa mattina al termine dell'Angelus in piazza san Pietro: "preghiamo per le cose brutte che stanno succedendo lì, le torture, le morti, la distruzione". E rivolgendo oil suo saluto ai pellegrini della Nigeria h detto di pregare per le vittime delle inondazioni: "penso alle violente piogge che hanno colpito in questi giorni il loro Paese, provocando inondazioni, causando tanti morti, numerosi dispersi e ingenti danni. Preghiamo - ha quindi aggiunto - per quanti hanno perso la vita e per tutte le persone provate da così devastante calamità. Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità internazionale".  Continuando il ciclo di catechesi sul Discernimento il Pontefice ha incentrato la sua meditazione sul tema: “Gli elementi del discernimento. Il libro della propria vita”. (Raffaele Iaria)

Papa Francesco: la prossima assemblea generale del Sinodo in due sessioni

17 Ottobre 2022 - Città del Vaticano Si terrà il prossimo anno, dal 4 al 29 ottobre e nell'ottobre del 2024 la prossima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi.  Lo ha annunciato ieri mattina papa Francesco al termine della preghiera dell'Angelus. Il 10 ottobre dell’anno scorso si è aperta la prima fase della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. Da allora - ha detto il Papa - "si sta svolgendo nelle Chiese particolari la prima fase del Sinodo, con l’ascolto e il discernimento. I frutti del processo sinodale avviato sono molti, ma perché giungano a piena maturazione è necessario non avere fretta. Pertanto, allo scopo di disporre di un tempo di discernimento più disteso, ho stabilito che questa Assemblea sinodale si svolgerà in due sessioni. La prima dal 4 al 29 ottobre 2023 e la seconda nell’ottobre del 2024. Confido che questa decisione - ha spiegato il pontefice - possa favorire la comprensione della sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, e aiutare tutti a viverla in un cammino di fratelli e sorelle che testimoniano la gioia del Vangelo". Sin dall’inizio, la Segreteria Generale del Sinodo ha scelto la via dell’ascolto e del discernimento, anche nella fase di progettazione e di realizzazione del processo sinodale. Nelle prossime settimane - fa sapere la Segreteria del Sinodo - "continueremo il nostro discernimento per meglio definire la celebrazione delle due sessioni della XVI Assemblea Ordinaria Generale del Sinodo dei Vescovi e il tempo intermedio. A tempo debito comunicheremo al riguardo. Questo processo di ascolto è iniziato nel 2021 dalle Chiese locali, cioè dal Popolo di Dio raccolto attorno ai suoi Pastori; ha interpellato le Conferenze Episcopali e i Sinodi delle Chiese Orientali Cattoliche. Ben 112 su 114 Conferenze Episcopali e tutte le Chiese Orientali Cattoliche hanno realizzato un discernimento da quanto emerso dalle Chiese particolari. Ora, prosegue con una Tappa continentale che culminerà con la celebrazione di Assemblee Sinodali Continentali, tra gennaio e marzo 2023, convocate per rileggere il cammino compiuto, per continuare l’ascolto, il discernimento a partire dal Documento della Tappa Continentale e secondo le specificità socio-culturali delle loro rispettive regioni con lo scopo di realizzare un ultimo passo in questo cammino spirituale".

Papa Francesco: “porto sempre nel cuore il popolo ucraino”

12 Ottobre 2022 -
Città del vaticano - “Porto sempre nel cuore il popolo ucraino, specialmente gli abitanti delle località sulle quali si sono accaniti i bombardamenti”. Lo ha detto il Papa, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana che come di consueto concludono l’appuntamento del mercoledì in piazza San Pietro. “Porto dentro di me il loro dolore – ha proseguito papa Francesco – e per intercessione della Santa Madre di Dio lo presento nella preghiera al Signore. Egli sempre ascolta il grido dei poveri che lo invocano”. “Possa il suo Spirito  trasformare i cuori di quanti hanno in mano le sorti della guerra, perché - ha concluso - cessi la violenza e si possa costruire una convivenza pacifica nella giustizia”.

Papa: i due nuovi santi ci invitano a camminare insieme

9 Ottobre 2022 - Città del Vaticano - I due Santi oggi canonizzati, il vescovo Giovanni Battista Scalabrini e il laico Artemide Zatti,  "ci ricordano l’importanza di camminare insieme e di saper ringraziare". Lo ha detto papa Francesco oggi nell'omelia per la canonizzazione dei due santi in piazza San Pietro. Il Vescovo Scalabrini, che fondò una Congregazione per la cura degli emigrati, affermava - ha detto il Papa - che "nel comune camminare di coloro che emigrano non bisogna vedere solo problemi, ma anche un disegno della Provvidenza: 'Proprio a causa delle migrazioni forzate dalle persecuzioni – egli disse – la Chiesa superò i confini di Gerusalemme e di Israele e divenne cattolica; grazie alle migrazioni di oggi la Chiesa sarà strumento di pace e di comunione tra i popoli' (L’emigrazione degli operai italiani, Ferrara 1899). Scalabrini guardava oltre, guardava avanti, verso un mondo e una Chiesa senza barriere, senza stranieri". Da parte sua, il "fratello salesiano Artemide Zatti - ha spiegato - è stato un esempio vivente di gratitudine: guarito dalla tubercolosi, dedicò tutta la vita a gratificare gli altri, a curare gli infermi con amore e tenerezza. Si racconta di averlo visto caricarsi sulle spalle il corpo morto di uno dei suoi ammalati. Pieno di gratitudine per quanto aveva ricevuto, volle dire il suo 'grazie' facendosi carico delle ferite degli altri". Il pontefice ha poi ricordato l'emigrazione di oggi e soprattutto quella degli ucraini con l'invito a pregare per questo Paese. (Raffaele Iaria)

Papa Francesco: “molti marittimi continuano a soffrire per condizioni di lavoro ingiuste”

3 Ottobre 2022 - Città del Vaticano - Un ringraziamento alla “testimonianza di fede e carità mostrata da molti cappellani e volontari verso coloro che navigano i nostri mari”. A rivolgerlo è il Papa, che nel messaggio inviato ai partecipanti al XXV Congresso di Stella Maris (Apostolato del Mare) in corso a Glasgow, in Scozia, dal 2 al 5 ottobre, rende omaggio a Stella Maris per “l’assistenza psicologica e materiale della miriade di navigatori e personale marittimo di diverse nazionalità e tradizioni religiose”. “La nostra casa comune – ricorda Francesco – è composta di una grande quantità d’acqua, che è essenziale per la vita e il commercio umano, senza parlare del turismo. Il 90% dei beni mondiali è trasportato nelle navi, e ciò è reso possibile da milioni di persone, molte delle quali si allontanano per mesi dal sostegno delle loro famiglie così come dalle loro comunità sociali e religiose”. “Nel momento in cui il mondo si riprende dalla pandemia – l’augurio del Papa – questo Congresso offre l’opportunità di prendere ispirazione dalla vostra ricca storia e di progettare come continuare ad essere al servizio di coloro le chi vite sono strettamente connesse con i nostri mari”. “Nonostante i progressi nella tecnologia, molti lavoratori marittimi continuano a soffrire per condizioni di lavoro ingiuste e altre privazioni, aggravate dagli effetti del cambiamento climatico”, la denuncia di Francesco: “In più, i danni all’ambiente marino provocano effetti sproporzionati sui nostri fratelli e sorelle più vulnerabili, le cui vite sono perfino minacciate di estinzione”.

Papa Francesco: scuola e università “spazi privilegiati” di incontro e integrazione

29 Settembre 2022 - Città del Vaticano – “La scuola e l’università sono spazi privilegiati non solo di insegnamento, ma anche di incontro e integrazione”. Lo ha detto papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti all'Incontro sui rifugiati e i migranti promosso dalla Pontifica Università Gregoriana. “Per rispondere adeguatamente alle nuove sfide migratorie, occorre – ha detto il pontefice -  formare in modo specifico e professionale gli operatori e gli insegnanti che lavorano con i migranti e i rifugiati. Gli atenei cattolici sono chiamati a educare i propri studenti, che domani saranno amministratori, imprenditori e artefici di cultura, a una lettura attenta del fenomeno migratorio, in una prospettiva di giustizia e corresponsabilità globale e di comunione nella diversità. Vanno promossi incontri significativi con i protagonisti, in modo che docenti e studenti abbiamo l’opportunità di conoscere le storie di uomini e donne migranti, rifugiati, sfollati o delle vittime di tratta”.  Le diversità – ha detto ancora - che portano i migranti sono "una ricchezza" e il loro contributo nelle società in cui sono accolte ha "un potenziale enorme". "L'ambito della promozione sociale vede l'università come un'istituzione che interagisce con il contesto sociale in cui si trova a operare. Essa può contribuire - ha sottolineato il Papa - a identificare e indicare le basi per costruire una società interculturale, dove le diversità etniche, linguistiche e religiose siano considerate una ricchezza e non un ostacolo per il futuro comune". Il Pontefice ha ricordato che "la storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono. Ma questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità". Papa Bergoglio, parlando della ricerca accademica ha detto di ritenere “opportuno portare avanti ulteriori studi sul cosiddetto 'diritto a non dover emigrare'. È importante riflettere sulle cause dei flussi migratori e sulle forme di violenza che spingono a partire verso altri paesi. Mi riferisco naturalmente ai conflitti che devastano tante regioni del mondo". "Il pianeta è indebolito dall'eccessivo sfruttamento delle sue risorse e logorato da decenni di inquinamento. A causa di questo, sempre più persone sono costrette a lasciare le proprie terre, divenute inabitabili. Il mondo accademico, in particolare quello cattolico, è chiamato ad esercitare un ruolo di primo piano nel fornire risposte alle sfide ecologiche. Sulla base di dati scientifici, potete contribuire a illuminare e indirizzare le scelte dei governanti verso una cura efficace della casa comune", ha concluso. (Raffaele Iaria)

Papa Francesco: impegniamoci a mettere al centro i rifugiati

25 Settembre 2022 - Città del Vaticano - "Oggi ricorre la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Rinnoviamo il nostro impegno per l'edificazione di un futuro che metta al centro anche migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta. Il Regno di Dio si costruisce insieme con loro". E' quanto scrive, un tweet, papa Francesco.

GMMR, mons. Perego, da Matera e dalla tavola eucaristica un messaggio forte per costruire il futuro con i migranti.

25 Settembre 2022 - Matera - Da Matera papa Francesco ha "coniugato la parabola del ricco epulone e di Lazzaro con la mensa dei ricchi da cui sono esclusi i poveri, che sono anche i migranti che fuggono da miseria, sfruttamento e guerra". Lo dice oggi mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes dopo le parole del Pontefice pronunciate durante la preghiera mariana dell'Angelus da Matera dove si è svolto il Congresso Eucaristico Nazionale. "Da Matera e dalla tavola eucaristica - ha detto mons. Perego - è venuto un messaggio forte per costruire il futuro con i migranti".

GMMR, Papa Francesco: i migranti vanno accolti e integrati

25 Settembre 2022 - Matera - "Rinnoviamo l'impegno per edificare il futuro secondo il disegno di Dio: un futuro in cui ogni persona trovi il suo posto e sia rispettata; in cui i migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta possano vivere in pace e con dignità. Perché il Regno di Dio si realizza con loro, senza esclusi". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus recitato da Matera ricordando che oggi si celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.  "È anche grazie a questi fratelli e sorelle - ha aggiunto il Pontefice che a Matera ha concluso il Congresso Eucaristico Nazionale - che le comunità possono crescere a livello sociale, economico, culturale e spirituale; e la condivisione di diverse tradizioni arricchisce il Popolo di Dio. Impegniamoci tutti a costruire un futuro più inclusivo e fraterno. I migranti vanno accolti, accompagnati, promossi e integrati". (Raffaele Iaria)

GMMR, Papa Francesco: “i giovani devono essere protagonisti del futuro”

20 Settembre 2022 -
Città del Vaticano - “I giovani devono essere protagonisti del futuro”. A dirlo è Papa Francesco nel nuovo video pubblicato dalla Sezione Migranti e Rifugiati in vista della 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che verrà celebrata domenica prossima, 25 settembre. Il Santo Padre parla di futuro, un futuro che “comincia oggi e comincia da noi”. Ad accompagnare le parole di Papa Francesco – si legge in un comunicato del Dicastero – la testimonianza di due giovani ambasciatori di Talitha Kum impegnati nella lotta alla tratta di persone. I due ragazzi raccontano la piaga della tratta in Asia e come stanno lavorando per aiutare chi è nel bisogno impegnandosi così a costruire un futuro migliore. Proprio per conseguire questo futuro Papa Francesco domanda: “Quali decisioni vanno prese subito per costruire già oggi un futuro inclusivo e migliore per tutti?”. “Siamo chiamati a rispondere personalmente”, l’appello della Sezione Migranti e Rifugiati in vista della Giornata: “e per contribuire a questa riflessione è possibile inviare un breve video”, utilizzando anche i social media della Sezione, nell’apposita pagina Internet.

Papa Francesco: la seconda giornata in Kazakistan

14 Settembre 2022 -

Roma - Sono tre gli appuntamenti che caratterizzano la seconda giornata del viaggio apostolico di papa Francesco in Kazakistan. Alle 10 locali (le nostre 6), il Papa partecipa alla preghiera silenziosa dei leader religiosi che sono presenti al VII Congresso dei vertici delle religioni mondiali e tradizionali. L’apertura e la sessione plenaria si svolgerà proprio a partire dalle 10 nel Palazzo dell’Indipendenza. Alle 12 locali (le 8 italiane) il Pontefice avrà incontri privati con alcuni dei leader religiosi presenti, sempre nello stesso palazzo. Ultimo appuntamento della seconda giornata del viaggio in Kazakistan è la celebrazione della Messa nel piazzale dell’Expo alle 16.45 (le 12.45 di Roma). Sarà l’incontro con la comunità cattolica che nel Paese è una piccolissima minoranza della popolazione, all’80% musulmana.

Papa Francesco in viaggio per il Kazakhstan

13 Settembre 2022 - Città del Vaticano - Papa Francesco è partito questa mattina per il Kazakhstan, 38mo viaggio del suo pontificato che porterà a 57 i Paesi da lui visitati. Ed è un "pellegrinaggio di dialogo e di pace" quello che il Pontefice compie nell'immensa ex Repubblica sovietica dell'Asia centrale, dove domani e giovedì parteciperà al  VII Congresso dei Leader delle Religioni mondiali e tradizionali, su invito del presidente della Repubblica Kassym-Jomart Tokayev. Ieri pomeriggio papa Francesco si è recato nella Basilica di Santa Maria Maggiore per affidare, come di consueto, il viaggio alla Vergine Salus Populi Romani, di cui la Basilica custodisce l’icona. Il Pontefice questa mattina  alle 7.15 dall’aeroporto di Fiumicino per Nur-Sultan, capitale del Kazakistan, dove arriverà alle 17.45 ore locali (le 13.45 in Italia). Dopo l’accoglienza ufficiale in aeroporto, alle 18:30 (14.30 in Italia) la cerimonia di benvenuto presso il Palazzo Presidenziale con la visita di cortesia al presidente della Repubblica. Alle 19:30 (15.30 in Italia) l’incontro con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico presso la Qazaq Concert Hall. Qui pronuncerà il primo dei cinque discorsi previsti nei suoi tre giorni in terra kazaka, già visitata da Giovanni Paolo II nel 2001 proprio all'indomani dell'11 settembre. (R.I.)    

Papa Francesco: integrare i migranti con il lavoro

12 Settembre 2022 - Città del vaticano - "Va sottolineato il ruolo positivo che giocano le aziende sulla realtà dell'immigrazione, favorendo l'integrazione costruttiva e valorizzando capacità indispensabili per la sopravvivenza dell'impresa nell'attuale contesto". Lo ha detto questa mattina papa Francesco ricevendo, nell'Aula Nervi, l'Assemblea di Confindustria. Per il papa occorre ribadire con forza il "'no' ad ogni forma di sfruttamento delle persone e di negligenza nella loro sicurezza". Il problema dei migranti,  ha aggiunto  a braccio,  il migrante "va accolto, accompagnato, sostenuto e integrato. E un modo di integrarlo è il lavoro. Ma se il migrante è respinto o semplicemente usato come un bracciante senza diritti questa è un'ingiustizia grande, anche fa male al proprio Paese". (Raffaele Iaria)

Papa Francesco: Elisabetta II è stata “esempio di devozione al dovere”

9 Settembre 2022 -
Città del Vaticano - “Profondamente rattristato dalla notizia della morte di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, porgo sentite condoglianze a Vostra Maestà, ai membri della Famiglia Reale, al popolo del Regno Unito e del Commonwealth”. Lo scrive Papa Francesco in un telegramma indirizzato a Carlo III, nuovo re d’Inghilterra. La Regina Elisabetta è morta ieri all'età di 96 anni, dopo 70 anni di regno. I funerali solenni tra dieci giorni. “Mi unisco volentieri a tutti coloro che la piangono – prosegue il Papa – pregando per l’eterno riposo della defunta Regina e rendendo omaggio alla sua vita di instancabile servizio al bene della Nazione e del Commonwealth, al suo esempio di devozione al dovere, alla sua ferma testimonianza di fede in Gesù Cristo e alla sua ferma speranza nelle sue promesse”. “Affidando la sua nobile anima alla bontà misericordiosa del nostro Padre Celeste – conclude il Papa – assicuro a Vostra Maestà le mie preghiere affinché Dio Onnipotente vi sostenga con la sua grazia incrollabile mentre assumete ora le vostre alte responsabilità di Re. Su di Lei e su tutti coloro che custodiscono la memoria della Sua defunta madre, invoco l’abbondanza delle benedizioni divine come pegno di conforto e forza nel Signore”. Folla, lacrime e fiori da ieri sera davanti a Buckingham Palace e messaggi di cordoglio da tutto il mondo, dalla politica allo spettacolo. “Una figura di eccezionale rilievo entra nella storia. Se ne ricorderà l’autorevole saggezza e l’altissimo senso di responsabilità, espresso soprattutto nella generosità di spirito con la quale la Sovrana ha consacrato la sua lunga vita al servizio dei cittadini britannici e della più ampia famiglia del Commonwealth. Nel corso di sette decenni ha rappresentato per milioni di donne e uomini un esempio di dedizione, mantenendo uno sguardo sempre rivolto al futuro e alle esigenze dei tempi che ha attraversato”, ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio di cordoglio a Carlo d’Inghilterra: “Il popolo italiano e i suoi rappresentanti istituzionali che hanno avuto l’onore di incontrare la Regina Elisabetta II ne hanno potuto ammirare la straordinaria levatura e l’ineguagliabile personalità”, ha aggiunto il Capo dello Stato che ha voluto esprimere “a Vostra Maestà, alla famiglia reale e a tutti i cittadini del Regno Unito le più sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali”. “Con sentimenti di intensa partecipazione al lutto della famiglia reale e del Regno Unito, rinnovo le espressioni del profondo cordoglio dell’Italia ed esprimo – ha concluso Mattarella – fervidi voti augurali per l’inizio del regno di Vostra Maestà”.  Il nuovo re è Carlo.