Tag: Fondazione Migrantes

“Giovani protagonisti silenziosi”. Che Italia emerge dal Rapporto Immigrazione 2025? | In uscita “Migranti Press” 10/2025

4 Dicembre 2025 - Roma, 4 dicembre 2025.  È in uscita il numero 10/2025 di Migranti Press, il periodico della Fondazione Migrantes. In copertina, la “giovane Italia silenziosa” che emerge dal Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes 2025: un’Italia che è cambiata e continua a cambiare, senza clamore, ma con la forza di una trasformazione profonda. È l’Italia dei giovani di origine straniera, nati o cresciuti in un Paese che è anche il loro, che oggi rappresentano non soltanto una componente numerica rilevante, ma soprattutto un laboratorio vivente. In evidenza, l’editoriale della presidente dell’associazione “Tutori in rete”, Paola Scafidi, che chiede “un tutore volontario per ogni minore”: la realtà dei minori stranieri non accompagnati vista da chi vorrebbe prendersene cura, ma ancora non può farlo fino in fondo; e poi, il progetto, da poco concluso a Roma, della Mostra immersiva sull’emigrazione italiana, “Come ponti sul mondo”. E ancora, oltre alla rubrica “Paesi sicuri?”, questa volta dedicata al Sudan, anche “La speranza è una radice”, l’esperienza del Festival dell’Accoglienza di Torino; l’intervista a Marco Omizzolo sulla storia di Balbir Singh e di come si è liberato dalla schiavitù del caporalato; un racconto di una giovane studentessa su Gaza, premiato al concorso “La scrittura non va in esilio” del Centro Astalli.  Infine, le nostre rubriche (Norme e giurisprudenza, Brevi e Segnalazioni – Libri, Cinema, Arte, etc).

Info:mpress@migrantes.it

Migranti Press 10 2025 Copertina

Rom, sinti e caminanti: si è riunita a Roma la Commissione pastorale nazionale

2 Dicembre 2025 - Il 2 dicembre 2025 si è riunita a Roma, per la terza volta nel corso dell'anno, la Commissione nazionale per la pastorale rom e sinti della Fondazione Migrantes, presieduta dal direttore generale, mons. Pierpaolo Felicolo. All'ordine del giorno il resoconto sull'Incontro nazionale di Napoli e la prima programmazione per il prossimo (previsto nel mese di settembre 2026); e una riflessione sul recente Giubileo dei rom, sinti e caminanti. Il clima dell'incontro è stato molto buono proprio grazie al fatto di aver lavorato assieme per la preparazione dei due grandi eventi. In particolare, sono state tante le risonanze sull'incontro di Napoli, che ha rappresentato un salto di qualità organizzativo e di stile, che ora ci si attende di mantenere anche per la prossima edizione. Molto importante è stato in questo senso il contributo del Comitato campano per i rom. L'incontro ha coinvolto concretamente la città e la chiesa locale, in particolare tanti operatori pastorali di Napoli e della Campania, oltre a quelli arrivati dal resto d'Italia. Sono rimasti nella memoria la lectio dell'arcivescovo di Napoli, il card. Domenico Battaglia, la cena offerta dalle famiglie del campo di Scampia e la visita alle catacombe. Sul Giubileo è grande la soddisfazione per il lavoro corale che ha portato a coinvolgere circa 3.500 rom, a una importante partecipazione di insieme e alla bella animazione della messa finale presso il Santuario del Divino Amore.

“Ogni anno qui si può vedere bene la complessità del mondo”. Mons. Felicolo chiude l’annuale corso di formazione della Fondazione Migrantes

11 Luglio 2025 - 11 Luglio 2025 - Si è riunita a Roma per cinque giorni una bella rappresentanza dei volti, delle storie e delle persone "che fanno la Migrantes", un vero e proprio spicchio di mondo a servizio di chi nel mondo si muove per scelta o per forza. Si tratta dei partecipanti e delle partecipanti all'annuale corso di formazione "Linee di pastorale migratoria", pensato dalla Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana per tutti coloro che da poco sono stati incaricati dai propri vescovi di occuparsi della cura pastorale dei migranti: nuovi direttori regionali e diocesani, vicedirettori e collaboratori; cappellani etnici che svolgono il ministero nelle diocesi italiane; missionari per gli italiani all’estero; operatori pastorali dello spettacolo viaggiante e dei rom, sinti e camminanti. C'erano don Paolo, in partenza per Barcellona per accompagnare i connazionali che vivono nella città spagnola, e don Miguel Angel, argentino, che si andrà a occupare dell’Ufficio migrantes in una diocesi della Calabria; sr. Anicette che lavora con i migranti in Liguria e Maria Antonietta, che si occupa della pastorale per i rom e sinti in Sardegna; il diacono Stefano che in Emilia si fa vicino in particolare al mondo dello spettacolo viaggiante e don Mendis che anima la comunità degli srilankesi di Roma e coordina anche la pastorale dei suoi connazionali in tutta Italia... E, insieme a loro, tutti gli altri 25 partecipanti, con la loro valigia di esperienze e preoccupazioni, ma anche l'attesa fiduciosa per il nuovo servizio cui sono chiamati. "La vera ricchezza di questo corso - ha spiegato mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes - è che ogni anno qui si può vedere la complessità del mondo e toccare con mano come evolve la mobilità umana e con essa, in viaggio con le persone, anche la Chiesa. Il racconto corrente della mobilità umana sul pianeta è vittima di una costante semplificazione e banalizzazione. Il mondo sta cambiando e i motivi per cui persone e popoli si spostano o devono spostarsi dalla propria terra e dalle proprie case sono in costante evoluzione. E qui si vede bene". Oltre a una presentazione dell'organizzazione della Fondazione Migrantes, del suo servizio e della sua attività, i partecipanti hanno potuto anche ascoltare e condividere testimonianze dirette da esperienze sul campo. Un'occasione di confronto a 360° sostanzialmente irripetibile. Anche per chi, a livello nazionale, nella Chiesa italiana è chiamato ad accompagnare e sostenere il loro lavoro.

La relazione di mons. Perego e la celebrazione della santa Messa.

Corso di formazione Migrantes 2025

“Anche da azioni malvagie possono nascere storie di redenzione e storie nuove”. Il quarto giorno del corso di formazione della Fondazione Migrantes

10 Luglio 2025 - La celebrazione dell'eucarestia ha aperto il quarto giorno del corso di formazione "Linee di pastorale migratoria" organizzato dalla Fondazione Migrantes e rivolto a chi - direttori e operatori diocesani, cappellani delle comunità straniere in Italia e delle missioni per gli italiani all'estero - "fa" concretamente la Migrantes in Italia e nel mondo. Commentando la prima lettura - la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli, "una vicenda familiare nata dall'odio, ma anche dalla tratta in schiavitù di Giuseppe in Egitto", che purtroppo si ripete nel mondo per milioni di persone ogni anno - mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e della Fondazione Migrantes, ha detto tra l'altro che: "Come per Giuseppe, il riscatto delle vittime della tratta le porta a ritrovare una nuova vita, come madri, lavoratori, imprenditori, insegnanti. Anche da azioni malvagie possono nascere storie di redenzione e storie nuove". Il presidente della Fondazione Migrantes ha poi aperto gli incontri di formazione, con una relazione sul lavoro culturale e, specificamente, di advocacy che rientra nella missione della Migrantes. Ha proposto un percorso e una serie di spunti tratti dall'enciclica Fratelli tutti di papa Francesco, un documento magisteriale che parla di migrazioni in 22 passaggi. In particolare, s è soffermato sulle quattro sfide presenti nel paragrafo dedicato al tema dal defunto Pontefice (FT 37-41):
  • migrazioni come elemento fondamentale di sviluppo, "elemento fondante del futuro del mondo";
  • vincere il populismo espressione dell'egoismo;
  • riaffermare il diritto a non emigrare: "la ferita migratoria";
  • vincere paura e pregiudizio.
Il corso di formazione si chiuderà nella giornata di domani. Perego

I migranti e i Giubilei: il nuovo volume della collana “Testimonianze” (Tau editrice) della Fondazione Migrantes

9 Luglio 2025 -
Dal Giubileo del 1950 a quello del 2025: una storia di miseri­cordia, migrazioni e umanità in cammino. Se la misericordia non è virtù estemporanea nella Chiesa, non lo è neppure l’attenzione pastorale alle persone a diverso titolo “migranti”. Lo dimostra il legame con il Giubileo, che accosta la condizione del migrante a quella dell’homo viator, cioè di ogni uomo e donna sulla terra. Come scrive, infatti, S.E. mons. Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo 2025, nella prefazione di questo volume, il pellegrinaggio “appartiene sostanzialmente alla storia dell’umanità. Dove c’è l’uomo lì c’è anche il suo mettersi in cammino. Il pellegrinaggio, il senso del migrare, indica in primo luogo ciò che l’uomo stesso è”.

👉 Acquista il volume.

E così il libro di Simone Varisco - storico e ricercatore della Fondazione Migrantes - evidenzia, a partire da fonti di archivio inedite, il processo di maturazione della sensibilità sociale e pastorale che conduce dal Giubileo del «generale ritorno» indetto da Pio XII nel 1950 al «Giubileo per tutte le culture» del 2000, fino a identificare, nel 2025, i migranti come «missionari di speranza». Di cosa fanno memoria migliaia di rom, sinti e marittimi insieme a Paolo VI nel 1975? In che modo rifugiati e artisti dello spettacolo viaggiante celebrano il passaggio di millennio nel 2000? Che senso hanno, per gli emigrati italiani, i presunti UFO nei cieli del 1950? Dall’analisi dei più recenti Anni giubilari, ordinari e straordinari, emerge un quadro vivido della mobilità, della società e della Chiesa degli ultimi 75 anni, libero – oltre che dalla colpa, per misericordia – anche dall’ipocrisia. “Chi è in cammino sempre – scrive S.E. mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, nella Presentazione – per lavoro, necessità, ricerca, studio, costretto dalla guerra e dai cambiamenti climatici, comprende come è necessario sempre portare con sé l’essenziale, perché il superfluo affatica, rallenta, ferma. Nella vita di fede la ricerca dell’essenziale è fondamentale, per evitare sovrastrutture che disorientano, rendono incapaci di decidere, allontanano da Dio e dalle persone”. Il volume fa parte della collana “Testimonianze ed esperienze delle migrazioni” della Tau editrice, promossa dalla Fondazione Migrantes della Cei.

Simone M. Varisco Pellegrini di umanità. Storie di Giubilei e migranti Tau editrice, 2025. Prefazione di Rino Fisichella.

[caption id="attachment_61510" align="aligncenter" width="184"]Pellegrini di umanità La copertina del volume "Pellegrini di umanità"[/caption]

Fondazione Migrantes: ha preso il via il corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” 2025

8 Luglio 2025 - «La vostra presenza in questa sala, e più ancora sui territori, testimonia l'importanza e l'attualità del lavoro svolto dalle Migrantes». Così mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, in apertura all'edizione 2025 del corso di formazione "Linee di pastorale migratoria" organizzato dalla Fondazione Migrantes a Roma, presso Villa Aurelia, e giunto già alla seconda giornata. Nel proprio intervento, mons. Felicolo ha ripercorso brevemente i cambiamenti intercorsi nell'impegno pastorale della Fondazione Migrantes dai tempi dell'Ufficio centrale per l'emigrazione italiana (Ucei), fondato nel 1965. Un'articolazione per aree, in luogo di quella per settori pastorali, che oggi si esprime anche attraverso la ricca produzione culturale promossa dalla Fondazione Migrantes. Durante la prima giornata del corso, la storia dell'attenzione pastorale della Chiesa verso le persone in mobilità si è evidenziata anche nell'impegno messo in campo dal Centro internazionale studenti “Giorgio La Pira” a favore degli studenti esteri, come riferito da Maurizio Certini, e in una vita spesa al servizio tra i lunaparchisti, come quella di suor Geneviève Jeanningros, delle Piccole Sorelle di Gesù. Ulteriori e apprezzati punti di vista sulla mobilità umana sono stati portati da Marco Ruopoli, Erik Conte e Mor Amar, della Cooperativa Sophia, e da Sonny Olumati, vicepresidente di Italiani senza cittadinanza. Dopo la recita dei Vespri e la cena, ai partecipanti al corso è stato offerto un momento di intrattenimento affidato ad artiste ed artisti del Circo "Rony Roller".

Il programma completo del corso.

“Migranti Press” | Accolti. E poi? Le condizioni socio-economiche dei rifugiati in Italia

3 Luglio 2025 - È in uscita il numero 6 del 2025 di Migranti Press, il periodico della Fondazione Migrantes. In copertina, uno studio dell’Unhcr, il primo in assoluto così esteso realizzato in Italia, e uno dei primi in Europa, sulle condizioni socio-economiche dei rifugiati successive all’ottenimento della protezione. In primo piano, l’intervista a S.E. mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana per l’Italia meridionale, su Europa, accoglienza dei migranti e sul ruolo e la responsabilità della Chiesa. E poi: l’editoriale di p. Claudio Monge: una possibile traccia per sviluppare una teologia della mobilità umana e dell’ospitalità. E, ancora.
  • La nostra scheda sui Paesi cosiddetti “sicuri”: questa volta parliamo di Costa d’Avorio.
  • Le voci silenziate dell’accoglienza”: l’esperienza quotidiana e le opinioni di migranti e operatori sul sistema italiano.
  • La proposta di convivenza e condivisione tra giovani e migranti del Progetto Combo del Centro Astalli di Trento.
  • Migrazioni e salute mentale: il progetto “La cura di chi cura” della Fondazione Mamre di Torino.
  • “Un manifesto rosa”: un racconto di Luigi Dal Cin per ricordare l’emigrazione italiana in Belgio e la tragedia di Marcinelle.
E, infine, le nostre rubriche (Norme e giurisprudenza, Brevi e Segnalazioni – Libri, Cinema, Arte, etc).

ℹ mpress@migrantes.it

Migranti Press 6 2025

Dal 7 luglio a Roma, il corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” della Fondazione Migrantes

3 Luglio 2025 - Prenderà il via lunedì l'edizione 2025 del corso di formazione Linee di pastorale migratoria organizzato dalla Fondazione Migrantes presso “Villa Aurelia” (Via Leone XIII, 459 – Roma). Il corso, che si svolgerà dal 7 all’11 luglio, è pensato per i nuovi direttori Migrantes regionali e diocesani, vicedirettori e collaboratori diocesani; cappellani etnici che svolgono il ministero nelle Diocesi italiane; missionari per gli italiani all’estero; operatori pastorali dello spettacolo viaggiante e dei rom, sinti e camminanti. Gli interventi si concentreranno sui settori pastorali della mobilità umana di competenza della Fondazione Migrantes e sugli aspetti organizzativi di un ufficio Migrantes diocesano.

👉 Il programma.

Corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” 7-11 luglio 2025

3 Giugno 2025 - Il Corso di formazione "Linee di pastorale migratoria" edizione 2025 si svolgerà dal 7 luglio (ore 14.00 accoglienza) all’11 luglio (dopo pranzo) presso “Villa Aurelia” (Via Leone XIII, 459 – Roma). Il Corso è rivolto alle seguenti figure di nuova nomina o che non hanno mai partecipato: direttori Migrantes regionali e diocesani, vicedirettori e collaboratori diocesani; cappellani etnici che svolgono il ministero nelle Diocesi italiane; missionari per gli italiani all’estero; operatori pastorali dello spettacolo viaggiante e dei rom, sinti e camminanti. La scheda di iscrizione è da restituire compilata alla segreteria del Corso all’indirizzo e-mail: segreteria@migrantes.it. La quota di partecipazione è da versare entro il 30 giugno 2025.

Il nuovo numero di Migranti Press: “Ero straniero e mi avete accolto”. Da Francesco a Leone, due Papi figli di emigranti

29 Maggio 2025 - È in distribuzione, in Italia e all’estero, il numero 4-5 del 2025 di Migranti Press, il periodico della Fondazione Migrantes. In copertina, l’editoriale “doppio” di S.E. mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e della Fondazione Migrantes. Per ricordare e ringraziare Francesco per il suo magistero e il suo servizio alla Chiesa, e per accogliere papa Leone XIV. In evidenza, l’intervista ad Alba Lala, segretaria generale del Coordinamento nazionale delle nuove generazioni italiane (Conngi), una delle anime del comitato promotore dell’imminente referendum sulla cittadinanza; e il nostro viaggio dentro il volontariato giovanile in Italia, in particolare tra coloro che cercano esperienze di servizio con e per i migranti: cominciamo con le proposte di ASCS, l’Agenzia scalabriniana per la cooperazione allo sviluppo. E, ancora. L’esperienza di giornalismo al femminile di “Donne senza frontiere”. L’intervista al prof. Andrea Bassi che racconta genesi e motivazioni della ricerca AVIS – “Il dono che include” – sul rapporto tra cittadini di origine straniera e agire solidaristico. La spinta del tema della prossima Giornata del migrante e del rifugiato sul sentiment positivo verso il Giubileo. La scheda sull’Albania della nostra rubrica “Paesi sicuri?”. Italea, il programma di “viaggi delle radici” per italiani residenti all’estero e italo-discendenti. L’arte come “spazio accogliente” di vita, culture e religioni: l’esperienza di Bottega d’Arte. E, infine, le nostre rubriche (Norme e giurisprudenza, Brevi e Segnalazioni – Libri, Cinema, Arte, etc).

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Migranti Press 3 2025 | L’integrazione è una bella impresa. Due esperienze che tracciano una rotta possibile

30 Aprile 2025 - Il numero 3 del 2025 di Migranti Press, il periodico della Fondazione Migrantes, era già stampato e in spedizione da qualche giorno quando abbiamo tutti ricevuto la notizia dolorosa della morte di papa Francesco. Abbiamo atteso un tempo più opportuno per presentarne i contenuti. Eccoli. In copertina, la speranza concreta di due belle esperienze di integrazione, nelle quali emergono il rispetto della dignità delle persone e la fiducia in relazioni comunitarie coraggiose: l’esperienza della cooperativa Sophia di Roma e quella del progetto di accoglienza portato avanti dal CIAC di Parma sulla base del modello del community matching. Di che si tratta? Poi, gli editoriali del direttore del JRS, Michael Schöpf SJ, sull’impatto operativo della decisione del governo degli Stati Uniti di congelare gli aiuti esteri; e quello del Delegato nazionale per le Missioni Cattoliche Italiane in Germania, don Gregorio Milone, su come i cattolici italiani stanno vivendo il particolare momento politico ed ecclesiale del paese. E, ancora. La seconda scheda della nostra rubrica sui “Paesi sicuri”: questa volta ci siamo occupati del Bangladesh. Un approfondimento ragionato sui dati Frontex 2024. Il resoconto della missione della Fondazione Migrantes con le Acli in visita presso la comunità italiana di New York City. La prospettiva sulla “fuga dei cervelli” dei ricercatori italiani in America Latina. L’esperienza della “scuola itinerante” per centinaia di bambini e giovani delle famiglie dello spettacolo viaggiante in Italia. E, infine, le nostre rubriche (Norme e giurisprudenza, Brevi e Segnalazioni – Libri, Cinema, Arte, etc). Copertina Migranti Press 3 2025

Cei: “Se vuoi la pace prepara la pace”

12 Marzo 2025 - A conclusione della sessione primaverile del Consiglio Episcopale Permanente (Roma, 10-12 marzo), nel consueto comunicato finale, i vescovi italiani hanno posto l'accento anche sulla situazione internazionale e sul ruolo dell'Europa. Secondo i Presuli, "occorre individuare modalità nuove per favorire il dialogo e per innervare la società con quella cultura che nasce dal Vangelo e con una testimonianza autentica. La guerra, spesso alimentata da nazionalismi antiumani, che è tornata a insanguinare l’Europa e che segna l’esistenza di tanti popoli, richiede – hanno rimarcato i Vescovi – decise iniziative politiche e diplomatiche per la pace". Inoltre, sottolineando che l’Europa "ha bisogno di recuperare i suoi valori fondativi – pace, libertà, democrazia, diritti, giustizia sociale", in linea con l’espressione richiamata dal Cardinale Presidente “se vuoi la pace, prepara la pace”, i Vescovi hanno ricordato "l’urgenza che gli investimenti pubblici siano indirizzati primariamente a sostenere le persone bisognose, le famiglie povere, le fasce sociali più deboli, ad assicurare a tutti adeguati servizi educativi e sanitari, a contrastare il cambiamento climatico". Per quanto riguarda la Fondazione Migrantes, il CEP ha inoltre comunicato la nomina a membro del Consiglio di Amministrazione di p. Eraldo Cacchione, SJ. E la conferma come coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici cinesi in Italia, don Paolo Kong Xianming (Napoli).

8 marzo, in due volumi Fondazione Migrantes-Tau Editrice tante storie al femminile

8 Marzo 2025 - In due ricerche, raccolte in due recenti volumi promossi dalla Fondazione Migrantes e realizzati con Tau Editrice, si trovano tante storie in cui le donne sono protagoniste di cambiamenti delicati e vitali. «Quando mi hanno chiamato per dirmi che la casa c’era, non potevo crederci. Per anni ho sempre sperato e pensato: “un giorno arriverà un tetto vero per questi bambini? Usciremo dai campi?”». Quella di Bimba è una storia a lieto fine: lei e suo marito si sono trasferiti in un appartamento popolare di Cinecittà lasciando per sempre il container in lamiera del campo rom "La Barbuta" di Ciampino. Come la sua, altre cinque storie di donne, uscite finalmente da situazioni di degrado, povertà e violenza fisica e psicologica (legata al patriarcato), grazie al passaggio dal campo alla casa. Un’alleanza tutta al femminile ha vinto il pregiudizio e la condanna. A second life. Rinascita delle donne Rom nel passaggio dal campo alla casa è un saggio-reportage di Ilaria De Bonis che racconta con grande delicatezza e verità di cronaca, i sogni, le paure e il successo di donne rom che hanno conquistato una “seconda vita”. Eleonora Cucina, invece, è partita trent’anni fa dall'Italia, ha trascorso più anni della sua vita in Germania che nel suo Paese natale. Ha persino la doppia cittadinanza, ma non è la sola. Ha scelto di partire per la voglia di scoprire il mondo. Nella sua famiglia nessuno era andato più in là di Milano. Ha fondato ad Amburgo nel 2010 ReteDonne: «A chi mi chiede perché sono venuta a stare qui, posso fornire la risposta breve: per amore. Ma non è così semplice». Eleonora è la prima delle 10 storie di donne italiane emigrate raccolte da Loredana Cornero in Sulle ali del cambiamento. Narrazioni femminili dell’emigrazione italiana contemporanea. Sono quasi 6 milioni gli italiani che vivono all’estero: il 48,2% è donna. Oltre 2,8 milioni. Cosa sappiamo della crescente emigrazione femminile degli anni 2000, così diversa dalle precedenti? Il saggio cerca di comprendere le cause e le motivazioni che spingono tante donne a partire, inserendo oltre a dati e statistiche la voce di dieci donne che raccontano a cuore aperto la loro scelta di lasciare l’Italia, il loro amore per la madre patria, il loro inserimento e radicamento nel Paese che le ha accolte e il loro desiderio, almeno per il momento, di non rientrare. La copertina di "Sulle ali del cambiamento" (Tau editrice)

Basilicata: immigrazione ed emigrazione

22 Febbraio 2025 - Nel fine settimana i dati e le riflessioni dei Rapporti pubblicati dalla Fondazione Migrantes, saranno lo spunto di due eventi di riflessione sulle dinamiche dei fenomeni migratori, con particolare riferimento alla regione Basilicata. Il 28 febbraio dalle ore 18 a Potenza (presso l’Auditorium dell’Immacolata, viale Marconi, 104) è in programma un convegno dal titolo “L’Italia delle migrazioni plurime: accogliere in nome della fraternità”. Dopo il saluto dell'arcivescovo metropolita di Potenza-Marsico Nuovo-Muro Lucano, S.E. mons. Davide Carbonaro, interverranno:
  • mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes. "La Fondazione Migrantes: presente e prospettive".
  • dott.ssa Mariacristina Molfetta, curatrice del Report "Il Diritto d'Asilo". "Popoli in cammino senza diritto d'asilo".
  • dott.ssa Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo. "Oltre i confini: dati e volti della migrazione italiana".
  • dott. Luigi Scaglione, presidente Centro studi internazionali lucani nel mondo. "Il caso Basilicata".
Le conclusioni sono affidate a S.E. mons. Ciro Fanelli, vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, delegato Migrantes della Conferenza episcopale della Basilicata.   Sabato 1 Marzo, invece, a Ferrandina, l’incontro organizzato di concerto con la Città di Ferrandina e la Pro Loco guidata da Rocco Zito, rappresenta un’occasione per riflettere in particolare sui miti e le realtà che riguardano la salute dei migranti. Ad aprire i lavori qui saranno, Rocco Zito (presidente della Pro Loco Ferrandina) e il sindaco Carmine Lisanti, con gli interventi di mons. Filippo Lombardi, vicario episcopale per la pastorale del Diocesi di Matera, e don Antonio Polidoro, responsabile regionale dell'ufficio Migrantes. Oltre ai contributi degli esperti della Fondazione Migrantes, gli interventi specifici saranno affidati a Siradio Bah (Arci Basilicata) e alle conclusioni di Carmela Marrone della Pro Loco di Ferrandina. Nel ricordo dell’impegno di Antonella Mattei, testimone d’amore di Ferrandina nei confronti dei migranti.

(aggiornata il 25 febbraio 2025)

Corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” 2025

2 Febbraio 2025 - Il tradizionale Corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” organizzato dalla Fondazione Migrantes quest’anno si svolgerà dal 7 all’11 luglio 2025 a Roma presso “Villa Aurelia” (Via Leone XXII, 459). Qui le note organizzative.
A chi è rivolto?
Il Corso è rivolto ai direttori Migrantes regionali e diocesani e loro collaboratori; cappellani etnici che svolgono il ministero nelle diocesi italiane; missionari per gli italiani all’estero; operatori pastorali dello Spettacolo viaggiante e dei rom, sinti e camminanti. Adesioni entro e non oltre il 31 maggio 2025.
Informazioni e adesioni
segreteria@migrantes.it

Migranti Press, cittadinanza: “L’Italia delle migrazioni plurime”

14 Gennaio 2025 - Torna Migranti Press, il periodico della Fondazione Migrantes. In copertina il tema della cittadinanza, di nuovo alla ribalta dopo le dichiarazioni della premier Meloni nella conferenza stampa di inizio anno. Una questione che riguarda, e unisce, chi arriva in Italia come chi ha scelto di lasciarla o ha una discendenza italiana; e che la Fondazione Migrantes ha toccato sia con il Rapporto Immigrazione, curato insieme a Caritas italiana, sia con il Rapporto Italiani nel Mondo, entrambi ripresi nel numero in uscita. In evidenza, la riflessione del presidente della Fondazione Migrantes, S.E. mons Gian Carlo Perego, sul cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa; una sintesi del percorso sinodale e sull’Assemblea sinodale italiana, a cura di mons. Valentino Bulgarelli; le interviste ad Amir Issaa, Luigi Dal Cin, Klaus Colanero; il nostro saluto alle “suore giostraie” di Ostia, oltre alle nostre rubriche (Norme e giurisprudenza, Brevi e Segnalazioni – Libri, Cinema, Arte, etc). [caption id="attachment_52663" align="aligncenter" width="724"]copertina Migranti Press 912 2024 (foto: Sandra Jaworowski - "Vavunettha" - Concorso letterario naziomale "Lingua Madre")[/caption]

“Per un Natale di pace disarmato”. L’augurio di mons. Perego

23 Dicembre 2024 - "Per un Natale di pace e disarmato". Questo è l'augurio al centro del messaggio, pubblicato sul settimanale diocesano La Voce di Ferrara, di mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes.
A Natale il Bambino che nasce è il "Principe della pace", con il quale "la pace non avrà fine". Non possiamo negare, invece, che la situazione di guerra attorno a noi genera incertezza, paura, confusione e chiude ancora di più il nostro cuore e non solo i nostri confini. A Natale gli angeli cantano "la pace in terra agli uomini che il Signore ama", un canto che risuonerà ancora in tutte le nostre chiese. E sono tutti gli uomini e le donne i destinatari. Ma molti uomini e donne, in molte parti del mondo - dalla vicina Ucraina, al Myanmar, al Sud Sudan - vivono in situazione di guerra di conflitto, di violenza e sognano la pace. Anche a Betlemme, nella Terra Santa dove Gesù nacque, c'è guerra. Il canto del Gloria a Natale è soprattutto per loro. Infatti, "I conflitti armati a cui si assiste attualmente - ha denunciato papa Francesco nel suo messaggio al G20 - non sono solo responsabili di un numero significativo di morti, di sfollamenti di massa e di degrado ambientale, ma contribuiscono anche ad aumentare le carestie e la povertà, sia direttamente nelle aree colpite sia indirettamente nei Paesi che si trovano a centinaia o migliaia di chilometri di distanza dalle zone di conflitto, in particolare attraverso l'interruzione delle catene di approvvigionamento. Le guerre continuano ad esercitare una notevole pressione sulle economie nazionali, soprattutto a causa dell'esorbitante quantità di denaro spesa per armi e armamenti". E per questa "esorbitante quantità di denaro spesa per armi e armamenti", il Natale è una provocazione anche per noi, per la nostra cultura di difesa armata, per la crescita della spesa degli armamenti anche nel nostro Paese, per il moltiplicarsi di armi nelle nostre case che generano sempre più violenze, per le parole armate di odio che attraversano i quartieri e le città. Il Natale richiama la pace come condizione di vita, ma anche la costruzione di una cultura della pace, di parole e di scelte di pace nella vita quotidiana, sociale, culturale e politica. Un Natale disarmato, è un Natale dove cresce la gioia, la serenità, la fiducia, il dialogo, il rispetto, valori che generano comunità, risanano la città aperta delle relazioni e la città nascosta dei social. La Vita che nasce a Natale è avvolta da canti di pace. Il Figlio che nasce a Natale, Gesù Cristo, è il Re della pace. Che questa pace entri nelle nostre case, nelle nostre comunità, nella nostra città come dono di questo Natale e trasformi la nostra vita e ciascuno di noi in "artigiani di pace". Buon Natale a tutti.

S.E. mons. Gian Carlo Perego Arcivescovo di Ferrara-Comacchio Presidente della Fondazione Migrantes

[caption id="attachment_51892" align="aligncenter" width="671"]Guido Reni, "Adorazione dei pastori" Guido Reni, "Adorazione dei pastori".[/caption]

Salerno, il Premio Solidarietà 2024 ad Antonio Bonifacio

  20 Dicembre 2024 - Nella Giornata internazionale della solidarietà umana, il Comune di Salerno ha consegnato il Premio Solidarietà 2024 ad Antonio Bonifacio, direttore dell'Ufficio Migrantes della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, nonché direttore regionale Migrantes per la Campania. Il Premio va a un cittadino salernitano per la sua dedizione gratuita all'accoglienza dei migranti e dei senza fissa dimora.
Le motivazioni
"Sin dagli anni giovanili, ispirato dall'esempio dei genitori Elio e Velia, Antonio si è dedicato con costanza e passione al servizio di accoglienza dei migranti e dei senza fissa dimora presenti sul nostro territorio. Animato da una profonda fede e da grande umiltà, ha scelto di essere accanto agli ultimi, coordinando il servizio mensa parrocchiale, accogliendo chi vive in strada durante le notti più difficili, partecipando al servizio di unità di strada e offrendo sostegno spirituale alle comunità migranti di fede cristiana. Sempre aperto al dialogo interreligioso, costruisce relazioni autentiche e profonde con persone di ogni credo. Mosso da una forte spinta all'impegno sociale, mette in campo azioni volte a rispondere al bisogno dell'altro, tessendo reti tra le realtà operanti sul territorio cittadino e non solo, senza che vi sia la ricerca di una ricompensa esterna. Antonio è anche promotore e coordinatore della Festa dei Popoli della nostra città, contribuendo attivamente a diffondere una cultura di accoglienza e interculturalità. Noto e stimato professionista, riesce a coniugare il suo impegno lavorativo con un'azione solidale esemplare, incarnando i valori di altruismo e responsabilità che rendono la nostra comunità più unita e inclusiva". [caption id="attachment_51898" align="aligncenter" width="1024"] (foto: liratv.it)[/caption]

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