Tag: Spettacolo Viaggiante
Corigliano Rossano: ieri Santa Messa al Circo Orfei
27 Giugno 2022 - Corigliano-Rossano - All’interno dello chapiteau del Circo Greca Orfei, della famiglia Mavilla, con tappa nella Città di Corigliano- Rossano, nell’area urbana di Rossano, ieri si è celebrata una Santa Messa. Una iniziativa voluta dalla famiglia circense con la collaborazione dell'Ufficio Migrantes della diocesi di Rossano-Cariati, della Parrocchia Sacro Cuore, delle Pro Loco di Corigliano e Rossano coordinati da Giuseppe Calarota. La Santa Eucaristia è stata officiata dal parroco della Parrocchia Sacro Cuore, don Umberto Sapia e concelebrata da don Giuseppe Pisani, Vice Direttore dell’Ufficio Diocesano della Pastorale Migrantes. Un’esperienza “unica” quella vissuta nella Città del Codex, perché mai, fino ad ora era stata celebrata una messa all’interno di un circo. Discreta la partecipazione dei fedeli anche a causa del caldo torrido e per l’ora (11) della celebrazione. Ma, per i presenti, l’entusiasmo è stato indescrivibile. Il Circo, essendo una comunità viaggiante, ha voluto, oltre il divertimento con gli spettacoli, dare testimonianza di quei valori essenziali che oggi stiamo perdendo: famiglia, tradizione, storia, cultura, fede.
Toccanti, inoltre, la preghiera dei fedeli letta dal Direttore dell’Ufficio Diocesano Pastorale Migrantes Giovanni Fortino e la preghiera finale per i circensi proclamata da un componente della famiglia Mavilla, Ilaria Amico, estrapolate dal libretto “In preghiera, Circhi e Luna Park – comunità che camminano” edito dalla Fondazione Migrantes. L’animazione liturgica dei canti a cura di Giuseppe Calarota e di alcuni membri del coro parrocchiale.
La famiglia Mavilla si è distinta anche per una “Serata di Solidarietà”, nei giorni scorsi, offerta ai bambini bisognosi ed i ragazzi diversamente abili della Città di Corigliano-Rossano. Questi, per l'occasione, hanno vissuto una serata all'insegna dell'inclusione e del divertimento. Lo spettacolo della solidarietà è stato reso possibile grazie alla collaborazione con l’Ufficio Migrantes della diocei e le Pro Loco sia di Rossano che di Corigliano. (G. C.) Portare un sorriso ai bambini ucraini
Portare gioia e prossimità: la terapia del Circo Allegro Francesclaun
Circo: solidarietà e spettacolo all’appuntamento “Per la pace in Ucraina”
Migrantes Carpi: riportare il sorriso con il luna park
Migrantes Carpi: ieri mons. Castellucci al Luna Park
catechismo quotidiano in preparazione ai sacramenti.
Questa settimana il Luna Park è arrivato a Carpi e i bambini sono stati inseriti nelle scuole del territorio, dove concluderanno l’anno scolastico e saranno valutati facendo riferimento al Quaderno dei Saperi della Fondazione Migrantes realizzato all’interno di un progetto nazionale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.
Ieri alla benedizione con mons. Castellucci anche Monica e Flaviano Ravelli della Commissione nazionale Migrantes per la pastorale dello spettacolo viaggiante. (R.Iaria) Madonnari: Taurianova si prepara alla VII edizione del concorso d’arte madonnara
Migrantes: mons. Perego ha impartito il sacramento della Cresima ai giovani dello spettacolo viaggiante
Alice e il Circus di Kiev adottati dall’Italia, il Paese delle meraviglie
Milano - Il teatro ha salvato la vita ai trenta artisti del Circus-Theatre Elysium di Kiev. Erano venuti in Italia dall’Ucraina il 5 febbraio per raccontare cantando, ballando, facendo acrobazie, la fiaba “Alice nel paese delle meraviglie” e quando è cominciata la guerra, con le bombe sganciate dai russi sulla capitale ucraina, si trovavano a Bologna. E sono rimasti bloccati. Adesso si sentono al sicuro, avvolti in una rete di solidarietà imbastita dal mondo dello spettacolo e dalle istituzioni, ma cosa sarebbe successo se Yuliia Palaida (Alice), Yuliia Oshchepkova (Regina), Ruslan Gorobets (il cappellaio matto) e gli altri ballerini, clown e acrobati del circo fossero tornati nelle loro case, in patria? La prima reazione, per tutti, è stata di sgomento e paura. «Non sapevamo come stavano i nostri familiari a Kiev, se si fossero salvati dai bombardamenti, se erano ancora vivi: i collegamenti con l’Ucraina si sono interrotti spesso nei primi quindici giorni del conflitto e non potevamo avere contatti con loro perché si erano rifugiati nei bunker antiaerei». Poi la situazione si è chiarita. Stanno tutti bene. «In seguito i nostri cari si sono trasferiti nella parte occidentale del Paese – precisa Palaida, che in Ucraina ha lasciato il marito e il padre, arruolati nell’esercito – dove i combattimenti non sono ancora arrivati». Ma l’andamento della guerra, purtroppo, non lascia sperare in un “cessate il fuoco” entro breve.
Grazie alla disponibilità di diversi teatri italiani e all’impegno del produttore Roberto Romaniello, il tour del circo Elysium, che si doveva concludere il 14 marzo a Brescia, è potuto proseguire. Stasera (inizio ore 21) la compagnia ucraina si esibisce con Alice in wonderland all’Arcimboldi di Milano, dove resterà anche domani e domenica (l’ultima replica è alle ore 16).
Al seguito del cast costituto da grandi professionisti a livello internazionale ci sono anche due tecnici, il direttore esecutivo Aleks Sakharov e la moglie Yuliia, coreografa. Romaniello, oltre a cercare i contatti con gli enti teatrali per garantire i prossimi spettacoli, almeno fino a metà maggio, si è interessato dell’ospitalità da offrire ai parenti degli artisti, una quindicina tra mamme e bambini fatti arrivare in Italia con un viaggio speciale. «Tra loro c’è anche una nonna – precisa l’impresario –, tutti sono stati accolti in alloggi nella zona di Reggio Emilia, dove il sindaco e il teatro municipale “Romolo Valli” si sono prodigati, insieme a noi, anche per il disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie alla permanenza in Italia». Un’adozione speciale. «Siamo grati a tutti gli italiani che ci hanno dato la possibilità di prolungare il nostro tour e di rimanere in questo periodo di emergenza» ha commentato Sakharov, che adesso è ospite con la moglie e la figlia di 5 anni e mezzo in un appartamento di Montevecchia, in provincia di Lecco. La consorte di Sakharov aveva lasciato il marito e gli altri artisti del gruppo a Roma il 13 febbraio, dopo l’allestimento dello spettacolo al Brancaccio per tornare dalla bambina a Kiev: una settimana dopo però è scoppiata la guerra e lei si è trovata nel mezzo degli scontri armati. È stata costretta quindi a rifugiarsi nelle cantine della scuola della figlia e, passato il primo momento critico, dopo una settimana, è stata accompagnata da amici, insieme con la piccola, fino in Polonia e da qui ha raggiunto Dresda, in Germania, dove mamma e figlia hanno preso un volo per Milano e si sono ricongiunte a papà Aleks. «Lavorare, per questi artisti, è assolutamente fondamentale in questo momento – sottolinea Romaniello –, anzi possiamo dire che rappresenta la vita, perché possono restare concentrati, ancorati al presente, e così guadagnare il necessario per aiutare le loro famiglie a sopravvivere: i guai peggiori, anche dal punto di vista psicologico, cominciano invece quando non si lavora più». Comunque non è facile stare sul palcoscenico senza pensare a quello che sta succedendo nella propria città dilaniata dai bombardamenti e senza preoccuparsi per il futuro della patria. C’è tensione tra gli artisti dietro le quinte, ma anche la gioia di potersi esprimere con la propria arte di fronte a un pubblico generoso con il quale si è creata una forte empatia. «Alla fine dello show c’è sempre un momento assai commovente – racconta Romaniello –, un abbraccio ideale con gli spettatori dove la bandiera gialla e blu dell’Ucraina sventola sul palco». I biglietti per le repliche del’TAMm, a Milano stanno andando a ruba: «Lo spettacolo faceva “sold out” anche prima – ricorda il produttore – ma adesso, in più, c’è anche una spinta emotiva». Il Circus-Theatre Elysium è nato nel 2012 e lo spettacolo ispirato alla fiaba di Lewis Carroll – 100 sfavillanti minuti di puro divertimento con musica, effetti speciali, atmosfere oniriche e scene in 3D – è un progetto artistico del regista Oleg Apelfed portato avanti con il contributo della direttrice del Circo Nazionale dell’Ucraina, Maria Remneva.
Alla rete di solidarietà a favore dei circensi di Kiev hanno finora aderito, oltre al teatro milanese della Bicocca, ERT Fondazione, Accademia Perduta/Romagna Teatri, il Teatro Regio di Parma. Le date di aprile: Teatro Del Giglio di Lucca (il 13), Teatro Sociale di Mantova (14), Teatro “Diego Fabbri” di Forlì (15), Creberg di Bergamo (22), Gran Teatro Geox di Padova (24), Politeama di Genova (26) e, infine, Gran Teatro Morato di Brescia (1° maggio) e Manzoni di Pistoia, il 6 maggio. (Fulvio Fulvio - Avvenire)
Ucraina: a Ferrara giostre per ragazzi e bambini profughi
Migrantes Taranto: incontri di catechesi con i bambini e ragazzi dello spettacolo viaggiante
Migrantes Taranto: una Santa messa sotto lo chapiteau del circo Maya Orfei
Papa Francesco agli artisti del Rony Roller: la “bellezza porta a Dio”. Nei giorni scorsi sotto il tendone una celebrazione eucaristica
Città del Vaticano - “Ringrazio tutti i ragazzi e le ragazze del Circo che hanno fatto questo spettacolo. È uno spettacolo che ci mette in contatto con la bellezza, e la bellezza si tira su sempre, la bellezza si fa andare oltre, la bellezza è una via per andare dal Signore. Grazie, grazie a voi per questo spettacolo". Così Papa Francesco ha voluto salutare gli artisti del Rony Roller Circus presenti questa mattina all'Udienza Generale. Un gruppo di artisti, al termine dell’udienza, si è esibito di fronte a Papa Francesco con vari numeri. Non è la prima volta che accade. "Saluto gli artisti del Rony Roller Circus - ha detto il Papa - e torno a ringraziare questa attività vostra che è curiosa. Dietro di questo che hanno dato, dietro questa bellezza, ci sono ore e ore di allenamento e di lavoro per finire a fare uno spettacolo così. Grazie, grazie…”.
Nei giorni scorsi sotto il tendone del circo una celebrazione eucaristica presieduta dal direttore Migrantes della diocesi di Roma e direttore regionale del Lazio, mons. Pierpaolo Felicolo e concelebrata da don Marco Yaroslav Sehemen e membro del Consiglio d'Amministrazione della Migrantes. Rony Roller ha anche voluto offrire, in questi giorni, uno spettacolo ad un gruppo di diversamente abili della Casa di Pulcinella nata a Roma nel quartiere di San Lorenzo con lo scopo di dare una risposta alla solitudine ed alla “invisibilità” delle persone con disabilità del quartiere. (Raffaele Iaria)Migrantes Modena: mons. Castellucci visita il circo Busnelli
4 Gennaio 2022 - Modena - L'arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Capri, mons. Erio Castellucci ha visitato, nei giorni scorsi, il Circo Busnelli Niuman, in questi giorni a Modena, per portare la sua benedizione a tutti gli artisti circensi. Ad accompagnarlo i direttori Migrantes delle due diocesi, Giorgio Bonini e Stefano Croci con alcuni operatori pastorali.
Il Circo Busnelli - che resterà a Modena fino a domenica 9 gennaio - propone ai suoi spettatori produzioni sempre rinnovate, in un mix tra numeri di famiglia e una selezione di attrazioni che hanno girato tutta l’Europa. Una compagnia fresca e giovane per due ore di grande spettacolo per bambini e adulti. Migrantes Roma: celebrazione sotto il tendone del Rony Roller
20 Dicembre 2021 - Roma - Una celebrazione eucaristica sotto il tendone del circo Rony Roller a Roma. A presiederla il direttore Migrante della diocesi di Roma e direttore regionale del laio, mons. Pierpaolo Felicolo. A concelebrare don Marco Yaroslav Sehemen, coordinatore nazionale degli Ucraini in Italia.
Rony Roller ha anche voluto offrire, in questi giorni, uno spettacolo ad un gruppo di diversamente abili della Casa di Pulcinella nata a Roma nel quartiere di San Lorenzo con lo scopo di dare una risposta alla solitudine ed alla “invisibilità” delle persone con disabilità del quartiere. (R.I.) Mons. Perego agli operatori dello spettacolo viaggiante: “testimoni del Vangelo in questo tempo che vede la Chiesa in cammino, in sinodo”
La Chiesa tra i viaggianti: da ieri il convegno nazionale a Padova
Padova - Una trentina di operatori impegnati nella pastorale dello Spettacolo Viaggiante, provenienti da ogni parte d’Italia, si ritroveranno questa mattina a Bergantino (RO), la “città delle giostre”, per una giornata “di ascolto e testimonianze” con il mondo delle giostre e del circo. L’iniziativa all’interno del convegno nazionale “La chiesa tra i viaggianti” – aperto ieri pomeriggio a Padova e promosso dalla Fondazione Migrantes - pensato soprattutto per chi inizia il suo servizio in questo mondo o semplicemente “nutre interesse per esso, come occasione per approfondirne la conoscenza”, ha detto il direttore generale dell’organismo pastorale, don Gianni De Robertis: l’emergenza legata al Covid-19 ha evidenziato, anche in questo settore “molti problemi e interrogativi nuovi; per fronteggiarli è ancora più necessario il confronto diretto delle varie esperienze”. Il loro lavoro – ha scritto in un messaggio il card. Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – «ci permette di riscoprire la spiritualità del settimo giorno perché circensi e lunaparkisti sono capaci di offrire a noi spettatori una sosta dal quotidiano che riposa il fisico, ma anche la mente e lo spirito, necessaria per ricaricarsi in un mondo che invece pretende di vivere incessantemente senza riposo». Gli «amici» dello spettacolo viaggiante – ha aggiunto il porporato -rappresentano «un’opportunità unica per ogni comunità cristiana che trovano sul loro cammino e il vostro compito è proprio costruire ponti tra queste due realtà». Il card. Turkson ringrazia «gli amici» per «farci comprendere la forza dell’annuncio», le mamme e le nonne che sono tra loro «catechiste coraggiose e instancabili» e esorta a «cercare sempre un contatto” al di là dello spettacolo per «diventare scambio fecondo di esperienze e fede» e poi la «condivisione della mensa eucaristica», sotto lo chapiteau o sulla pista dell’autoscontro. Ad aprire il convegno ieri il saluto del direttore della Migrantes, don De Robertis e una relazione sul tema affidata a don Mirko Dalla Torre della Consulta Migrantes per la pastorale dei fieranti e dei circensi. La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Luigi Bressan, delegato della conferenza episcopale Triveneta durante la quale ha evidenziato il bisogno di «sostenere la loro dimensione religiosa, ma anche le problematiche sociali». Oggi a Bergantino concluderà la giornata il Presidente della Fondazione Migrantes, l’arcivescovo Mons. Gian Carlo Perego mentre domani mattina a presiedere la liturgia conclusiva sarà Mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova. (Raffaele Iaria)