Il circo in estate: il litorale di Cecina ospita il Circo di Vienna

4 Agosto 2022 – Il litorale di Cecina, in provincia di Livorno ospita in questi giorni il Circo di Vienna delle famiglie Vassallo e Caveagna. Sotto lo chapiteau che sosta in città fino al 14 agosto si alternano numeri di alta scuola circense con acrobati, funamboli, numeri con animali, accompagnati dall’ilarità e dall’allegria del clown Jeson Caveagna. L’eleganza del trapezio, della corda e dei cerchi è presentata da due ragazze provenienti dalle scuole circensi inglese e tedesca che con raffinatezza nello stile ed eleganza nei movimenti, suscitano stupore e trasmettono serenità al pubblico. Alex Caveagna propone un numero di alto funambolismo sulle fasce. La pista si anima poi con numeri equestri di cavalli, cavallini poni e altri animali. Nella seconda parte dello spettacolo, come è consuetudine, visto il necessario tempo per preparare la pista scendono nell’arena quattro stupende tigri siberiane e Kaly una bianca tigre della Malesia, con il loro ammaestratore Giordano Caveagna. L’esibizione dei fratelli Flavio e Claudio Vassallo con un numero di equitazione ed equilibrismo in groppa ad uno splendido stallone, conclude la serata. “Lo spettacolo che proponiamo in quest’estate 2022 – dice Ellen Vassallo – vede la presenza di tanti giovani; la gran parte di loro è nata al circo, lo ama, lo cura e lo difende, soprattutto nei confronti degli animalisti che vogliono eliminare gli animali dai nostri circhi”. “Le tigri fanno parte della mia famiglia e mi dispiace quando sento dire che noi circensi non amiamo i nostri animali e li sfruttiamo. Non è così, gli animali del circo fanno parte della nostra vita, sono la nostra famiglia”, ricorda Giordano Caveagna. Nelle piazze di sosta il circo è attesa, amato e rispettato dalle persone e “di questo ce ne accorgiamo dalla presenza della gente agli spettacoli che proponiamo; quanti bambini sono felici assieme ai loro genitori ed entusiasti quando visitano lo zoo” dice Gianni Vassallo del Circo di Vienna. Il nostro grazie per l’accoglienza e l’ospitalità va alle chiese diocesane, ai vescovi, ai preti, alle suore e ai catechisti che abbiamo incontrato nel tempo del lockdown, ma soprattutto alla Fondazione Migrantes che non si dimentica mai di noi. (MDT)

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