23 Settembre 2025 - Il 19 settembre scorso "L'Osservatore Romano" ha inaugurato una nuova rubrica, "Un faro sull’altrove", un viaggio alla scoperta degli altrove che ci camminano accanto. Mondi, luoghi e persone che non sembrano vivere secondo le regole del nostro presente, ma osservando un tempo altro. Flaminia Chizzola ha "scoperto" il mondo dei viaggianti e ha raccontato la storia di Monica e Flaviano Ravelli. Ringraziamo il quotidiano della Santa sede per averci permesso di ripubblicare l'articolo.
«Era un tempo di nonni e di oratorii, un tempo senza calendari, in cui sapevi che si avvicinava Natale perché in cucina la nonna stendeva la sfoglia per la pasta, un tempo fatto di piccoli doveri: devi portare il fiorellino alla maestra, confessarti alla domenica, tornare a casa subito dopo l’oratorio, ma anche un tempo senza genitori: non li vedevi mai, sempre in giro con la loro giostra».
Siamo a Bergantino, nell’alto Polesine, un paese di tremila abitanti che costituisce il cuore pulsante del distretto della Giostra, un polo industriale che oggi conta 470 aziende, circa mille lavoratori e un fatturato annuo di un milione di euro, ma in questa storia i numeri li lasciamo ai margini.
«Se mi chiedi dov’ero quando mio padre è morto, non te lo so dire, ma ricordo esattamente dove mi trovavo quando è morta la nonna, era lei la mia famiglia», dice Flaviano Ravelli, un «dritto», che nel gergo dello spettacolo viaggiante significa giostraio, circense. Ha i capelli bianchi, la fronte aggrottata dal tempo e quella parlata romagnola che, per quanto sia, non riesce a nascondere una disillusione di fondo.
«A sedici anni ho iniziato a girare coi miei genitori: mio padre aveva un’autopista 43 metri per 16, una roba pesantissima, che ci volevano sette persone e due giornate per montarla, e ti dirò che a me studiare non dispiaceva mica, anzi, se avessi continuato». «Perché non l’hai fatto?». «Non lo so, trovavo mille scuse, ma la verità è che non mi andava bene niente... La cosa ti fa ridere?». «No, Flaviano», gli diciamo pensando a questa insoddisfazione che c’abbiamo dentro, che ci divora e manda all’aria tutto e poi è troppo tardi. «E poi un inverno — riprende Flaviano — tornai a Bergantino e lì, conobbi la Monica».
«Prima di lui io mica ci pensavo alle giostre» dice la donna dai capelli ricci che sorride sempre e ci ricorda I fratelli Karamazov, «la bellezza salverà il mondo». Sì, ma chi salverà la bellezza? Monica ci racconta lo strano incontro tra «un dritto come Flaviano, per cui la vita è movimento, passare di fiera in fiera, di giostra in giostra, e una ferma, come me».
E come il 99 per cento delle persone — pensiamo noi — che certi giorni l’unico movimento che si fa è dal salone alla cucina, mentre certi altri ci si spinge fino in ufficio, in palestra, a volte addirittura a cena fuori, e quando la sera si rientra a casa: ah, finalmente ci fermiamo!
«Il giorno del matrimonio — continua Monica — dopo che c’eravamo sposati, io mi sono attaccata al tavolo di casa dei miei: non me ne volevo più andare. E due ore dopo ero seduta alla cassa della ruota panoramica che distribuivo i biglietti vestita da sposa!». E lei ride così di gusto che pensiamo: questa è la vita che voleva. Poi la donna ci indica una foto ingiallita in cui due giovani capelloni siedono… sul Colosseo. «Il nostro viaggio di nozze! In un giorno abbiamo girato tutta l’Italia!».
Le sorridiamo: un’Italia in miniatura, un Paese che esiste solo a San Marino, e anche lì, avrete girato senza mai fermarvi: Roma, Pisa, Venezia, Palermo, e poi via, verso la prossima fiera, e quella dopo ancora e poi ancora un’altra. «Ma non eravate mai stanchi di quella vita?». «E a te, non ti stanca stare ferma?». Guardiamo Flaviano in quegli occhi neri come la pece: «Allora perché l’avete lasciata?». Per un istante l’uomo abbassa lo sguardo, la donna ammaina il suo sorriso. «È stata una scelta triste e difficile — dice Flaviano —.
Una sera ci sediamo a tavola e io faccio alla Monica: “E la Valeria?” Perché nel frattempo avevamo avuto una figlia. Monica mi guarda: “la Valeria è dai nonni.” Allora, mi è passata davanti tutta l’infanzia: mia nonna che mi prepara la cena, che mi porta a scuola, a messa, all’oratorio, mia nonna che muore in un giorno d’estate. E i miei genitori? Non pervenuti. Così ho preso e ho messo in vendita la giostra».
Flaviano ci descrive quell’ultimo viaggio con moglie, figlia e... «La nostra ruota panoramica. Siamo andati fino a Porto Cesareo, in provincia di Lecce, e l’abbiamo lasciata alla famiglia Marsico, gente per bene». «Ricordo — continua Monica perché Flaviano non riesce ad andare avanti —, ricordo noi tre che ci teniamo per mano mentre le luci della ruota si accendono e si spengono». «Era la nostra vita. — mormora l’uomo — L’abbiamo lasciata lì, in provincia di Lecce». «Te ne sei pentito?». Lui ci guarda: gli occhi neri come la pece adesso brillano come le luci del luna park: «Ho scelto di adattare la mia vita al mio amore per mia figlia».
«E dopo come sono andate le cose?». La donna, che ha ripreso a sorridere, ci racconta del bar in cui avevano investito tutti i soldi fatti con la ruota. «Forse non era un buon investimento. O forse noi non eravamo buoni per certe cose che agli altri vengono tanto semplici». Come stare fermi, pensiamo noi, e far di conti, i numeri, sempre e solo i numeri, guardando gli altri che entrano ed escono dalla tua vita mentre tu sei immobile. «Poi, un giorno — riprende Flaviano — siamo andati da Madre Speranza. In quella stanza dove il bidè è un catino e il televisore un crocifisso c’era l’essenziale, allora, prendo la Monica: “E noi due, ci mettiamo in gioco sì o no?”.
In quell’occasione conosciamo anche la Migrantes e ci diventa chiaro che non ci sono solo i migranti che sbarcano sulle nostre coste, ci sono anche i migranti stagionali — i giostrai, i circensi — persone che non hanno radici nel cemento e sono straniere in ogni terra». Sono migranti, pensiamo noi, eppure nessuno si batte per i loro diritti; sono italiani, ma nessuno dice: loro prima di tutti.
«E quindi, cosa avete fatto?». «Abbiamo ripreso a girare, di fiera in fiera, per fare le catechesi ai ragazzi». «E — interviene Monica — abbiamo scoperto non solo che i figli dei giostrai raramente vanno a messa, ma che c’era un tasso di dispersione scolastica altissimo, un po’ per via di una diffidenza dei dritti verso l’istruzione, un po’ perché nei confronti di questi ragazzi molte scuole non si mostrano particolarmente… inclusive, ma questo te lo può dire meglio la Valeria».
La donna che sorride sempre ci presenta la figlia che da vent’anni, assieme ai genitori, assiste gli alunni itineranti nel loro frastagliato percorso scolastico. «Ma perché i dritti si rivolgono a voi se hanno problemi con le scuole?», le domandiamo. Lei sorride come sua madre: «Anche se, ormai, siamo fermi noi veniamo da quel mondo, li conosciamo tutti e loro si fidano di noi. Devi capire che per le scuole gli alunni itineranti sono un peso, stanno lì solo poche settimane e poi se ne vanno verso la prossima fiera, il prossimo paese, il prossimo istituto, e così tante scuole si rifiutano di prenderli».
«Ma non possono — le diciamo — c’è il diritto allo studio». Lei scuote la testa: «Gli istituti adducono mille scuse: la privacy, la sicurezza, il terremoto...». «E voi allora cosa fate?». Proprio per facilitare il difficile incontro tra alunni itineranti e una scuola solo per fermi Valeria Ravelli ha ideato Il libro dei saperi dello spettacolo viaggiante, un quaderno ad anelli, diviso per materie e organizzato in modo tale che l’istituto che il ragazzo frequenta di volta in volta potrà dire: ripartiamo da dove sei arrivato.
Da anni la famiglia Ravelli gira di fiera in fiera, di scuola in scuola, è arrivata fino a Roma. «Al ministero — precisa Monica — ma lì la prima cosa che ti dicono: ci dia i numeri, e a me allora saltano i nervi: il diritto allo studio non vale per tutti?». «Forse qualcosa, però, sta cambiando — interviene Valeria —. Il 30 maggio scorso è stato presentato alla Camera dei Deputati il progetto di legge che riconosce ufficialmente il Libro dei Saperi dello spettacolo viaggiante per garantire anche agli alunni itineranti quel diritto allo studio che la Costituzione italiana riconosce a tutti».
«E il 23 settembre la proposta verrà presentata anche alla stampa — ci dice Flaviano — e vada come vada, la Monica è ottimista, io un po’ meno, noi non ci fermeremo, continueremo ad assistere questi ragazzi e le loro famiglie». «Ma chi ve lo fa fare, alla vostra età sbattervi da una fiera a un’altra, da un paese a un altro e quando non andate voi sono i ragazzi, le famiglie, le scuole che vi chiamano? Ma si può sapere quali sono i vantaggi?».
Flaviano sorride e gli occhi neri come la pece gli brillano come le luci del luna park, un luna park oggi invecchiato e un po’ cadente, come Coney Island che ha quel fascino che solo il tempo sa dare. «I vantaggi — ci dice — sono la Monica». «E gli svantaggi?» «Io. Io che tutti i giorni sento la Monica al telefono con le scuole che ti dicono che non vogliono i ragazzi; e i ragazzi che ti dicono che gli è morta di nuovo la nonna, e la madre dei ragazzi che dice: “Mio marito è morto”. E tu le domandi: “Ma è morto morto o è in vacanza?”».
Il sole sta tramontando sulle case in cemento e sulle carovane dei dritti e nel riprendere la via di casa ripensiamo a quest’altrove che ci cammina a fianco mentre noi siamo fermi; ripensiamo a questa giornata particolare in cui Flaviano e Monica ci hanno fatto salire sulla giostra della loro vita; poi, pensiamo alle fiere che un tempo si svolgevano nel paese e adesso sono messe ai margini, un po’ come si fa con i poveri, gli scarti, con quelli che non vuoi vedere e allora gli canti: fatti più in là.
Arrivati a casa, chiudiamo la porta, ah, finalmente ci fermiamo! Rivediamo la fiera di San Giorgio dove Flaviano e Monica ci accompagnano prima di salutarci; rivediamo i giovani, e i meno giovani, che invitano la gente a salire sulle loro attrazioni, «Venghino, signori, venghino!», anche se di gente quest’anno alla fiera ce n’è poca, ma loro non si arrendono e in una società di musoni in cui il buonumore è solo sui social, loro continuano a sorridere sul serio, anche se le cose non girano più come una volta, i dritti non si fermano. «Perché non potete?». «Perché non vogliamo. Io non voglio sedermi a una scrivania, davanti a un computer per tutto il giorno e guardare la vita che mi scorre accanto, io la vita la voglio vivere, e tu?». (Flaminia Chizzola, "L'Osservatore Romano", 19 settembre 2025)
9 Settembre 2025 - "La gioia e la festa sono l’anima di questo mondo anzi, come ebbe a ricordare papa Francesco nell’Udienza concessa agli esercenti dello Spettacolo viaggiante nel mese di marzo 2023, la sua 'vocazione' è 'seminare gioia'. Dobbiamo valorizzare gli aspetti positivi di questo 'piccolo mondo', dentro al grande mondo della mobilità umana". Così il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo ha introdotto i lavori del seminario online “Spettacolo popolare, un mondo ambasciatore di gioia e speranza”, co-organizzato dal Dicastero per il servizio dello Sviluppo umano integrale e dalla Fondazione Migrantes, che si è tenuto nel pomeriggio di oggi presso il Dicastero del servizio dello Sviluppo umano integrale.
Si è trattato di un’occasione per conoscere meglio la realtà dello spettacolo popolare e il modo in cui la Chiesa accompagna le persone che ne fanno parte, in continuità con il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare del 10 e 11 maggio scorsi.
Al seminario sono intervenuti Salvatore Luciano Bonventre, assessore nazionale Federazione italiana tradizioni popolari, (“Lo spettacolo popolare nel magistero pontificio”), Fulvia Caruso, professore associato di Etnomusicologia presso Università di Pavia (“La speranza in scena: lo spettacolo popolare come cuore vivo delle comunità”), p. Sascha Ellinghaus, direttore nazionale della pastorale dello spettacolo popolare della Conferenza episcopale tedesca (“L’annuncio del vangelo tra i viaggianti”), Sara Vatteroni, direttore regionale Fondazione Migrantes (“Criticità per le comunità dello spettacolo popolare: presentazione della buona prassi della scuola itinerante” ), José Luis Alonso Ponga, già professore titolare di Antropologia sociale presso l’Universidad de Valladolid (“La speranza nella religiosità popolare”) e Alessandro Serena, direttore scientifico di Open Circus, già docente dell’Università degli Studi di Milano ("Un circo per tutti. Lo spettacolo popolare tra gioia e speranza”).
Ha moderato gli interventi e guidato il seminario don Mirko Dalla Torre, responsabile diocesano e regionale per il Triveneto della Fondazione Migrantes per la pastorale dello spettacolo viaggiante, che ha spiegato il "perché" di questo seminario: "Un’esigenza? Direi: una necessità. Quella di aiutarci, in qualità di operatori pastorali ad accogliere, conoscere e condividere la quotidianità della gente dello spettacolo popolare. Gioia e speranza che hanno animato il ministero del Servo di Dio don Dino Torregiani, l’apostolo delle carovane e fondatore in Italia di questa pastorale".
8 Settembre 2025 - Sabato 6 settembre, la comunità di Lendinara, in provincia di Rovigo, ha vissuto un’intensa mattinata di fede e condivisione in occasione della celebrazione della Cresima, con la partecipazione del vescovo di Adria-Rovigo, mons. Pierantonio Pavanello.
La celebrazione è iniziata alle 10 del mattino, con il ritrovo presso il luna park cittadino, dove si sono radunati fedeli, cresimandi, catechisti e sacerdoti. Da lì è partita una suggestiva processione verso il Santuario della Madonna, guidata dal vescovo Pavanello e da don Luca Boldrin, insieme ai due cresimandi, Adriano Serravalli ed Emiliano Bacchiega, che hanno portato con solennità la croce.
Durante il cammino si è pregato insieme, in un clima di raccoglimento. Giunti alla Porta Santa, è stata recitata una preghiera che ha aperto il cuore dei presenti alla celebrazione: "Maria, Madre del cammino, accompagna noi, fedeli pellegrini e famiglie del luna park tra le luci delle giostre e le fatiche del lavoro quotidiano.
Oggi entriamo nella tua casa con gioia. Accoglici sotto il tuo manto, proteggi i nostri figli, dona forza ai nostri cuori, aiutaci a seminare gioia e portare un po' di speranza nelle strade del mondo. Amen."
La Santa Messa, presieduta da mons. Pavanello, si è svolta in una chiesa affollata, testimoniando la viva partecipazione della comunità. Adriano ed Emiliano, visibilmente emozionati, hanno ricevuto il sacramento della Confermazione, accompagnati da familiari e padrini, in un’atmosfera di grande commozione e festa.
Al termine della celebrazione, Flaviano Ravelli, da tanti anni impegnato nella pastorale delle famiglie "viaggianti", ha letto un messaggio del direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Felicolo, che, pur non potendo essere presente fisicamente, ha voluto far sentire la sua vicinanza spirituale, assicurando ai cresimati e a tutta la comunità un ricordo nella sua preghiera.
Questi ragazzi, figli di famiglie sempre in movimento, in questo anno giubilare, pellegrini di speranza, porteranno sicuramente con sé un grande ricordo e l’amore di una comunità accogliente, che li ha accompagnati in questo importante momento di crescita nella fede.
La giornata si è conclusa tra sorrisi, applausi e fotografie, lasciando nei cuori di tutti un ricordo prezioso di un momento di fede autentica, vissuto in comunione e gioia. (Monica Bergamini)
4 Settembre 2025 - L’accesso all’istruzione di uno “studente itinerante” è una sfida molto impegnativa per le famiglie – stiamo parlando di quelle che lavorano nello spettacolo viaggiante (circhi, fiere e luna park) – e per le scuole. Una sfida che cambia, poi, a seconda della fase del percorso di studi.
Lo studente itinerante non può frequentare l’intero anno scolastico presso un unico istituto perché segue lo spostamento dettato dal mestiere della sua famiglia. Le scuole, così, hanno difficoltà a integrare un alunno in una classe già formata, anche per un breve periodo. Per lo studente e per le famiglie, la difficoltà sta nel seguire il filo dei programmi, l’acquisto dei libri e le iscrizioni.
“Scuola Itinerante” è un progetto di accompagnamento scolastico in tutto il territorio italiano per limitare l’abbandono scolastico dei bambini e degli adolescenti appartenenti alle famiglie dello spettacolo viaggiante di ogni ordine e grado. Lo promuove l’associazione Casa Betania, con il sostegno di “Con i Bambini” e il cofinanziamento della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana.
Il progetto è un’evoluzione più strutturata di alcune iniziative nate dal basso. “Andavamo in giro per degli incontri di catechesi pensati per le famiglie itineranti – racconta Sara Vatteroni, direttore regionale Migrantes della Toscana e responsabile dei progetti dell’associazione Casa Betania – e cominciammo a renderci conto del livello di scolarizzazione dei bambini. Da quell’osservazione sono nate due sperimentazioni, una in Triveneto, a Bergantino (RO), il cosiddetto distretto della giostra, e l’altra in Toscana, a Massa. Poi il progetto è divenuto operativo anche nel centro-sud”.
Cosa fa “Scuola itinerante”?
Per le elementari e le medie affianca le famiglie nella fase delle iscrizioni, dei trasferimenti, delle presenze e dell’ammissione agli esami; e mette a disposizione dei tutor gratuiti per il doposcuola.
Per la scuola superiore, a seconda dell’area dove la famiglia si sposta di più, il progetto mette a disposizione un referente di zona che la aiuta a scegliere l’indirizzo di studio migliore per i figli e a fare l’iscrizione all’istituto superiore statale individuato, che resta il riferimento anche in caso di spostamento. Una volta iscritti, i ragazzi e le ragazze ricevono aiuto con lo studio durante tutto l’anno, per arrivare preparati agli esami di passaggio. Le lezioni si svolgono o in presenza o in DAD a seconda dell’istituto, ma tengono conto degli spostamenti e degli impegni dei ragazzi.
A proposito di didattica a distanza, un momento di svolta per il progetto è arrivato paradossalmente in tempo di pandemia. “Quando tutta la scuola è andata in DAD – racconta Federica Pennino, della coop. Sophia di Roma, referente del progetto per il centro-sud – a quel punto i ragazzi dello spettacolo viaggiante hanno iniziato a non avere problemi di partecipazione, studio, apprendimento”.
In questa giostra, in cui è in qualche modo la scuola che si mette in moto per seguire gli studenti e non viceversa, ha un ruolo-chiave la figura del tutor, che fa da ponte, sia dal punto di vista didattico che burocratico. E poi è fondamentale per la motivazione, dentro un contesto in cui i giovani sono inevitabilmente orientati a entrare nell’impresa di famiglia.
Spiega Pennino: “Il tutor prende contatti con i docenti per definire programma e obiettivi minimi da raggiungere per ciascuna materia. E poi inizia l’accompagnamento, anche fisico, quando è necessario, in particolare in occasione degli esami, in cui in tre giornate si vive esponenzialmente quello che normalmente si diluisce in un anno. Una ragazza lo scorso anno mi diceva: ‘Oddio, è la prima volta che entro in un liceo!’. Anche per questo è importante che i tutor siano sempre gli stessi durante l’anno”.
Cosa ne pensano i genitori?
Susy Caveagna è la mamma di Kendra, una studentessa delle 2a classe di servizi per la cultura e lo spettacolo. Lavora nell’Universal Circus della famiglia D’Amico. La raggiungiamo al telefono a Civita Castellana, in provincia di Viterbo.
Il programma è stare un paio di settimane e poi via di nuovo, altrove, tra Umbria e Lazio e poi in tutta Italia: “Io ho figli nati a Palermo, due a Roma, uno a Brescia, uno a Milano, uno è nato addirittura all’estero, in Turchia. E si può capire bene che con la ‘Scuola itinerante’ la nostra vita è proprio cambiata. Prima era tutto più faticoso. E ti parlo da mamma di figli che hanno preso abbastanza bene la questione dello spostamento. Sia io che suo padre ci teniamo alla scuola, è una priorità. L’unica difficoltà burocratica rispetto agli anni scorsi riguarda l’iscrizione”.
Anche per questo, uno degli obiettivi del progetto è far emergere ufficialmente la realtà degli studenti itineranti. Si stima che in Italia ce ne siano almeno 500. Ma nessuno, a nessun livello, conosce le cifre esatte: “In tutti gli altri Paesi europei – spiega Vatteroni – c’è una normativa specifica che coinvolge veramente la categoria, docenti specializzati e tutto un sistema che va incontro alla loro mobilità. Da noi in Italia non esiste. Mi aspetto che le istituzioni si prendano in carico di questo problema, magari mutuando organizzazione e soluzioni didattiche e giuridiche da esperienze simili, come quella della scuola in ospedale. Noi dal basso abbiamo fotografato e agganciato questa realtà. Ora bisogna fare un passo avanti”. (Simone Sereni | Migranti Press n. 3 2025)
[caption id="attachment_63445" align="aligncenter" width="1024"] Una classe di scuola itinerante all'esame (foto: Coop. Sophia)[/caption]
4 Settembre 2025 - Martedì 9 settembre, dalle 15.30 alle 17.30, si terrà il seminario online “Spettacolo popolare, un mondo ambasciatore di gioia e speranza”. L’evento è co-organizzato dal Dicastero per il servizio dello Sviluppo umano integrale e dalla Fondazione Migrantes.
Sarà questa l’occasione per conoscere meglio la realtà dello spettacolo popolare e il modo in cui la Chiesa accompagna le persone che ne fanno parte, in continuità con il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare del 10 e 11 maggio scorsi.
Il programma:
“Lo spettacolo popolare nel magistero pontificio” - dott. Salvatore Luciano Bonventre, assessore nazionale Federazione italiana tradizioni popolari.
“La speranza in scena: lo spettacolo popolare come cuore vivo delle comunità” - prof.ssa Fulvia Caruso, professore associato di Etnomusicologia presso Università di Pavia.
“L’annuncio del vangelo tra i viaggianti” - p. Sascha Ellinghaus, direttore nazionale della pastorale dello spettacolo popolare della Conferenza episcopale tedesca.
“Criticità per le comunità dello spettacolo popolare: presentazione della buona prassi della scuola itinerante” - dott.ssa Sara Vatteroni, direttore regionale Fondazione Migrantes.
“La speranza nella religiosità popolare” - prof. José Luis Alonso Ponga, già professore titolare di Antropologia sociale presso l’Universidad de Valladolid.
“Un circo per tutti. Lo spettacolo popolare tra gioia e speranza” - prof. Alessandro Serena, direttore scientifico di Open Circus, già docente dell'Università degli Studi di Milano.
Modera gli interventi don Mirko Dalla Torre, responsabile diocesano e regionale della Fondazione Migrantes per la pastorale dello spettacolo viaggiante.
Il seminario del 9 settembre avrà luogo, a porte chiuse, presso il Dicastero del servizio dello Sviluppo umano integrale. La partecipazione è, tuttavia, aperta a tutti accedendo tramite questo link e il sottostante QrCode.
Grazie al servizio di traduzione simultanea, l’evento è fruibile in italiano, inglese e spagnolo.
💡 Per partecipare, inquadra il QrCode o clicca qui.
8 Agosto 2025 - La Fondazione Migrantes, insieme a VoisLab - una struttura afferente al dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, specializzata in valutazione sociale e impatto di progetti complessi -, sta portando avanti una ricerca, tramite questionario, dal titolo “Aspetti della vita quotidiana dei minori di famiglie impiegate in spettacoli viaggianti”.Il questionario èdestinato ai genitori delle famiglie impiegate nello spettacolo viaggiante e circense che desiderano partecipare volontariamente all’indagine.
[caption id="attachment_62746" align="aligncenter" width="291"] Inquadra il Qr Code.[/caption]
Cos’è la ricerca
Si tratta di un’indagine nazionale che ha l’obiettivo di descrivere le condizioni di vita dei minori appartenenti a famiglie dello spettacolo viaggiante e circense, con particolare attenzione alla loro partecipazione scolastica. La ricerca utilizza un questionario online compilato direttamente dai genitori delle famiglie che volontariamente aderiranno alla campagna.
Promotori e soggetti coinvolti
Promotore: Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana.
Ente esecutore: VoisLab, spin-off del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, specializzato in valutazione sociale e impatto di progetti complessi.
Finalità della ricerca
Fornire un quadro aggiornato e dettagliato delle condizioni di vita e delle dinamiche familiari dei minori appartenenti a famiglie dello spettacolo viaggiante.
Analizzare la partecipazione scolastica e le eventuali criticità legate alla mobilità e alla vita itinerante.
Supportare la progettazione di interventi pastorali, educativi e sociali più efficaci e mirati.
A chi è rivolto il questionario
Il questionario è destinato ai genitori delle famiglie impiegate nello spettacolo viaggiante e circense che desiderano partecipare volontariamente all’indagine.
Modalità di compilazione
Il questionario sarà accessibile online tramite un link pubblico / QrCode.
Nota: Il questionario non sarà inviato direttamente alle famiglie e non è prevista la presenza di rilevatori sul campo.
[caption id="attachment_62746" align="aligncenter" width="291"] Inquadra il Qr Code.[/caption]
Tempistiche
Periodo di somministrazione: Il questionario sarà disponibile online fino al termine del mese di ottobre 2025.
Analisi e diffusione dei risultati: Al termine della raccolta dati, VoisLab elaborerà i risultati, che saranno presentati in forma sintetica e analitica per supportare le future iniziative della Fondazione.
ℹ Per ulteriori informazioni o chiarimenti, è possibile contattare: migrantes@voislab.it
31 Luglio 2025 - Il 9 settembre 2025 dalle ore 15:30 alle 17:30 è in programma il seminario on line “Lo Spettacolo Popolare, un mondo ambasciatore di gioia e speranza”, organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dalla Fondazione Migrantes.
Il programma:
“Lo spettacolo popolare nel magistero pontificio”.
Salvatore Luciano Bonventre, assessore nazionale Federazione Italiana Tradizioni Popolari
“La speranza in scena: lo spettacolo popolare come cuore vivo delle comunità”.
Fulvia Caruso, professore associato di Etnomusicologia presso Università di Pavia.
“L’annuncio del vangelo tra i viaggianti”
p. Sascha Ellinghaus, direttore nazionale della pastorale dello Spettacolo popolare della Conferenza episcopale tedesca.
“Criticità per le comunità dello spettacolo popolare: presentazione della buona prassi della scuola itinerante” .
Sara Vatteroni, direttore regionale Fondazione Migrantes.
“La speranza nella religiosità popolare”.
José Luis Alonso Ponga, già professore titolare di Antropologia sociale presso l’Universidad de Valladolid.
“Un circo per tutti. Lo spettacolo popolare tra gioia e speranza”.
Alessandro Serena, direttore scientifico di Open Circus, già Docente dell'Università degli Studi di Milano.
Modera gli interventi don Mirko Dalla Torre, responsabile diocesano e regionale Fondazione Migrantes.
27 Maggio 2025 - Il 29 maggio 2025, presso l’Auditorium della Tecnica (zona EUR, Roma), si è tenuto “Da Studenti a Protagonisti”, l’evento conclusivo dei progetti educativi della Cooperativa Sophia nelle scuole, dove studenti italiani, dello spettacolo viaggiante e senegalesi presenteranno la loro risposta alla domanda: “Come scelgo il mio futuro?”. Presente anche il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo.
Per la prima volta, sono stati gli studenti a raccontare in un unico evento la missione comune dei progetti nelle scuole sulla migrazione, per l’orientamento professionale e per la prevenzione dell’abbandono scolastico della Cooperativa Sophia, che dal 2014 hanno coinvolto più di 22.000 studenti: guidare gli studenti a riconoscere dentro di sé un valore fondamentale per costruire il futuro che desiderano.
“Il lavoro nelle scuole ha dato agli studenti la possibilità di mettersi in gioco con i loro talenti.” Dice Marco Ruopoli, presidente della Cooperativa Sophia.
L’evento è stato un susseguirsi di flash mob, cortometraggi, numeri circensi e project work realizzati dagli studenti di 15 scuole per percorrere con lo spettatore il viaggio tra paure, limiti, interrogativi, desideri e sogni che li ha portati a sviluppare una nuova consapevolezza sul tema della scelta.
Di fronte ad una platea di 700 studenti, il Liceo Enriques di Ostia ha presentato i frutti del dialogo interculturale che ha portato avanti con gli studenti del Collège Sacré-Coeur di Dakar. Il Liceo Cannizzaro di Roma un flash mob che dà voce alle paure sul futuro dei giovani. Gli studenti dello spettacolo viaggiante hanno portato numeri di contorsionismo e verticalismo per raccontare la scuola dalla loro prospettiva.
Fra le attività svolte dalla cooperativa, c’è infatti il servizio di scuola itinerante, svolto anche in collaborazione con la Fondazione Migrantes, che aiuta i ragazzi circensi o giostrai, costretti a spostarsi e a cambiare frequentemente città e scuole. A raccontare la scuola itinerante è stata la responsabile per Sophia, Federica Pennino. “La scuola – ha spiegato – non è il pezzo di carta conseguito, ma è la scelta di arricchirsi a livello personale. In questi anni ho accumulato relazioni con i ragazzi, i genitori e gli insegnanti che ci ha portato a un lavoro costruttivo”.
"Da Studenti a Protagonisti" è un’iniziativa che racchiude i frutti del lavoro svolto con i progetti educativi nelle scuole realizzati con il sostegno del Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del consiglio dei ministri, della Fondazione Cattolica Verona, di Impresa sociale Con i bambini e della Fondazione Migrantes – CEI e del Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, nell’ambito del progetto Insieme per il futuro.
12 Maggio 2025 - Domenica 11 maggio, alle ore 11.00, l’autoscontro del Luna Park di Carpi si è trasformato in una chiesa giubilare, nel giorno in cui a Roma si svolgeva il programma del Giubileo delle bande e dello spettacolo popolare.
L’arcivescovo di Modena Nonantola e Carpi, mons. Erio Castellucci, ha celebrato la Santa Messa per le famiglie e lavoratori dello spettacolo viaggiante. La celebrazione è il primo appuntamento nell’ambito del programma di eventi per festeggiare il patrono della città e della diocesi di Carpi, san Bernardino da Siena, con la presenza di alcune autorità dell’amministrazione locale di Carpi e del presidente del Festival della Migrazione, Edoardo Patriarca.
Per tutti un momento di festa frutto di un percorso che dal 2009 vede impegnati, insieme le famiglie dei giostrai, diversi operatori pastorali di Migrantes e durante il quale ogni tre anni si celebrano i sacramenti dell’iniziazione cristiana.
La Messa all’interno del Luna Park ha un alto valore simbolico e, oltre a essere un luogo adeguato a contenere così tante persone e famiglie, segna il desiderio di far conoscere quel particolare ambiente di lavoro e per avvicinare la Chiesa di Carpi a questa comunità itinerante.
La Messa si è conclusa con benedizioni personali a tutte le famiglie presenti e un augurio a tutte le mamme in occasione della loro festa, con la consegna di un fiore e una medaglietta del giubileo. Al termine della celebrazione, il gruppo di famiglie e lavoratori di Carpi si è collegato con alcuni amici dello spettacolo viaggiante presenti in piazza San Pietro per il Giubileo e per la recita del primo Regina Caeli del Papa.
[caption id="attachment_58648" align="aligncenter" width="1024"] (foto: Stefano Croci)[/caption]
12 Maggio 2025 - "In questa domenica, da sessantadue anni, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. E inoltre oggi Roma ospita il Giubileo delle Bande musicali e degli Spettacoli popolari. Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio perché con la loro musica e le loro rappresentazioni allietano la festa, la festa di Cristo Buon Pastore: sì, è Lui che guida la Chiesa con il suo Santo Spirito". Roma e il mondo attendevano con gioia e curiosità il primo Regina Caeli di papa Leone XIV, che proprio in questa occasione ha salutato così anche le tante realtà dello spettacolo viaggiante, incluse tra i partecipanti al Giubileo.
[caption id="attachment_58627" align="aligncenter" width="1024"] (foto: Vatican Media/SIR)[/caption]
Una doppia festa inattesa, dopo il lutto per la morte di papa Francesco e l'incertezza su un pellegrinaggio programmato e organizzato da tempo per le oltre 13 mila persone provenienti in gran parte dall’Italia, ma anche da Stati Uniti, Malta, Polonia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Brasile, Messico, Australia, Argentina.
Sono arrivate in processione gioiosa in piazza San Pietro, dopo avere dedicato la giornata di sabato alla preghiera e al passaggio della Porta Santa; e poi, nel pomeriggio, ad animare un grande evento collettivo dislocato in 31 piazze del centro di Roma, con le esibizioni di oltre 100 bande e gruppi da tutto il mondo, accolte con gioia e sorpresa da romani e turisti. A chiudere la giornata “Gioia e Speranza: lo Spettacolo Popolare a Piazza di Santa Maria in Trastevere”, un evento, organizzato e promosso dalla Fondazione Migrantes, offerto gratuitamente dagli artisti coinvolti e apprezzato dal folto pubblico presente.
"Siamo soddisfatti e contenti: contenti della gioia che abbiamo visto sui volti, della commozione delle persone che abbiamo accompagnato sotto alla Loggia delle Benedizioni - ha detto mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes -. E siamo contenti dell'impegnativo e lungo lavoro preparatorio che c'è stato, del clima di comunione che abbiamo riscontrato tra tutti coloro che hanno partecipato all'organizzazione di questo Giubileo".
Circensi, fieranti, lunaparchisti, artisti di strada, burattinai e marionettisti, musica meccanica, gruppi folklorici, madonnari. Chi sono queste persone. Sono "figli di Dio, con la stessa dignità di ogni persona", come ricorda all'agenzia SIR sr. Lucia Mazzoleni, Orsolina di Maria Vergine Immacolata, impegnata nell’Ufficio pastorale migranti di Bergamo con queste persone. Per il loro specifico lavoro “hanno una vita itinerante, viaggiano da una piazza all’altra, da una città all’altra per portare il loro spettacolo e divertimento. Si muovono sempre con la famiglia intera perché non lavorano in trasferta ma in mobilità. Girando di piazza in piazza spesso sono considerati come forestieri ovunque sostano. Negli spostamenti sono sottoposti a leggi da rispettare, che spesso intralciano la loro sosta e il loro lavoro, nonostante lo Stato italiano riconosca la funzione sociale dei circhi e dello spettacolo viaggiante".
Un mondo “tanto amato da papa Francesco", perché fa parte della “grande famiglia che porta gioia, festa e tanti sorrisi nei nostri paesi, in occasione delle feste e sagre paesane”, ha aggiunto - sempre intervistato dall'agenzia SIR - don Mirko Dalla Torre, referente per la pastorale dello spettacolo viaggiante della Conferenza episcopale del Triveneto.
Un'occasione per ricordare anche che l'impulso dato in Italia nella Chiesa all'impegno a favore di coloro che per motivi di lavoro non hanno una “fissa dimora” si deve soprattutto a don Dino Torreggiani, "noto come l’Apostolo delle carovane e degli spettacoli viaggianti, fondatore dei Servi della Chiesa. Per lui si è conclusa nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, l’inchiesta diocesana circa la vita, le virtù e la fama di santità. Nel 1958 ha dato vita all’Opera per l’assistenza spirituale ai nomadi in Italia".
"In effetti - conclude mons. Felicolo - a volte è difficile far partecipare e far ri-conoscere la presenza, anche nella vita della Chiesa, di queste persone che noi incontriamo e seguiamo pastoralmente ogni giorno. Mi auguro che questa bella esperienza possa aggiungere un po' più di consapevolezza su questo bel mondo di umanità e gioia dello spettacolo viaggiante".
[caption id="attachment_58626" align="aligncenter" width="1024"] "Pellegrini della speranza", l'opera dei madonnari a piazza S. Maria in Trastevere, in occasione dell'evento promosso dalla Fondazione Migrantes. (foto: Associazione Madonnari Rodomonte Gonzaga)[/caption]
8 Maggio 2025 - Sabato 10 e domenica 11 maggio 2025, come da programma originario, Roma ospiterà il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare, dedicato alle bande e a tutte le categorie afferenti allo spettacolo popolare in tutto il mondo, dagli artisti di strada ai circensi, dai gruppi folkloristici ai molti volti dello "spettacolo viaggiante".
Il Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare coinvolgerà più di 13 mila partecipanti provenienti in gran parte dall'Italia, ma saranno presenti anche gruppi numerosi da Stati Uniti, Malta, Polonia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Brasile, Messico, Australia, Argentina.
Sabato 10 maggio, dalle 8.00 alle 18.00, si terranno i pellegrinaggi organizzati alla Porta Santa della Basilica di San Pietro dei partecipanti al Giubileo.
Dalle 16.00 alle 19.00, poi, sarà possibile assistere gratuitamente a un grande evento collettivo dislocato in 31 piazze del centro di Roma, con le esibizioni di oltre 100 bande e gruppi da tutto il mondo.
Al termine della giornata "Gioia e Speranza: lo Spettacolo Popolare a Piazza di Santa Maria in Trastevere", organizzato e promosso dalla Fondazione Migrantes, in programma dalle ore 19.00, appunto, in piazza S. Maria in Trastevere.
Si esibiranno:
Associazione Folklorica "Norbensis".
La Compagnia del Re Gnocco di Mapello.
Circo Rony Roller.
Gruppo Firlinfeu "Renzo e Lucia".
Gruppo Folk Santu Franziscu.
Circo Elder Errani.
Associazione Musicandos "I Tamburellisti di Otranto".
Gruppo Folkloristico Gazzara.
Banda Santa Catarina WM di Malta.
Gruppo Folk Triskélion.
Insieme Siciliano di Arte, Musica e Canto Popolare.
Canterini della Riviera Jonica Melino Romolo.
Associazione "I Cariddi".
Associazione d'arte Madonnara Rodomonte Gonzaga.
In piazza Cavour, infine, domenica 11 maggio si terrà alle ore 10.00 la Santa Messa presieduta da S.E. mons. Rino Fisichella, responsabile dell’organizzazione del Giubileo 2025. L’ingresso in Piazza sarà possibile a partire dalle 8.00 e la celebrazione non richiede alcun tipo di biglietto.
Al termine della Celebrazione eucaristica i pellegrini si recheranno processionalmente verso piazza San Pietro. Durante il percorso i gruppi partecipanti si esibiranno liberamente, marciando in pellegrinaggio verso la piazza.
5 Maggio 2025 - Il 10 e l’11 maggio 2025 si terrà un incontro di fede e di gioia tra i “Pellegrini di Speranza”, come sottolinea suor Geneviève che, in questo breve video reso disponibile dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, condivide ed estende a tutti l’invito a partecipare al Giubileo delle Bande e dello Spettacolo Popolare.
Una vita, quella di Suor Geneviève, dedicata al servizio dei poveri con estrema accoglienza ed il cuore colmo di gioia. Una piccola sorella tra i giostrai che per gran parte della sua vita ha vissuto in una roulotte nel quartiere Eur di Roma, poi al Luna Park di Ostia Lido in un caravan insieme a Suor Anna Amelia Gigli. Proprio nel parco divertimenti di Ostia, le sorelle hanno animato uno stand nel quale i bambini sono sempre vincitori.
La loro presenza nel mondo dei giostrai ebbe inizio nel 1965 per volontà della fondatrice, piccola sorella Magdeleine. Il primo stand fu battezzato «Nuit de Lumière», Notte di Luce, e la congregazione si impegnò in una profonda opera d’amore.
https://youtu.be/tG9OeE-DVao?si=oJrVjHohKaoNlr21
9 Ottobre 2023 - Latina - È stata presentata la 24ª edizione dell’International Circus Festival of Italy. L’attesa manifestazione circense che si svolgerà da giovedì 12 a lunedì 16 Ottobre a Latina promuove lo spettacolo dal vivo e l’arte circense sotto ogni forma e vedrà sfidarsi, per aggiudicarsi l’ambito trofeo, i migliori artisti circensi selezionati dalle migliori scuole del mondo che si esibiranno davanti a due giurie divisi in due spettacoli diversi ogni giorno. Seduti al tavolo dei relatori Fabio Montico il presidente dell’Associazione Giulio Montico, il sindaco di Latina Matilde Celentano, la presentatrice Alessia Dell’Acqua. «Siamo arrivati alla 24ᵃ edizione del Festival e questo ci conforta e rassicura, abbiamo ricevuto degli importanti riconoscimenti da parte del Ministero della Cultura che si complimenta con noi per la visibilità mondiale del Festival Internazionale del Circo d’Italia, abbiamo ricevuto il premio “Juventino Fuentes Gasca” ultimo in ordine di tempo, e questo ci rende particolarmente fieri – ha detto Fabio Montico presidente dell’Associazione "Giulio Montico" e direttore artistico del festival – mi preme ringraziare il sindaco di Latina la dott.ssa Matilde Celentano per l’interesse mostrato per il nostro Festival e l’impatto che la manifestazione ha, sia culturalmente che turisticamente nel territorio». Un evento Internazionale quello del Festival del Circo d’Italia che «ha assunto un rilievo multicentrico: si darà spazio alla pittura, alla letteratura e allo sport tenendo contemporaneamente alta l’attenzione sullo spettacolo di artisti internazionali – ha affermato il sindaco di Latina Matilde Celentano – questo tipo di sinergia si incastra nel tessuto sociale della nostra collettività assumendo un ruolo che va evidenziato e valorizzato». All’interno del Festival domenica 15 Ottobre alle ore 11.00 la S. Messa Internazionale nella pista del Festival.
27 Marzo 2023 - Roma - Il Direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo ha partecipato, recentemente, all'Assemblea Generale dell'Ente Nazionale Circhi che si è svolta a Roma sotto la presidenza di Antonio Buccioni.
Il Direttore Migrantes, nel suo saluto, ha ricordato la presenza costante della Chiesa accanto alla categoria del mondo dello spettacolo viaggiante.
L'Ente Nazionale Circo il prossmo mese di aprile è chiamata all'approvazione dei bilanci consuntivi e preventivi e all'elezione delle cariche associative. (R.Iaria)
20 Marzo 2023 - Città del Vaticano – “Voi cooperate in senso largo all’annuncio del Vangelo per la gioia che portate alla gente con le vostre attrazioni. Voi siete seminatori di gioia, non dimenticate questo! E a volte seminate gioia in momenti in cui il cuore non è gioioso, è triste per i problemi... Ma voi seminate, la vostra vocazione è seminare gioia”. Lo ha detto questa mattina papa Francesco ricevendo in udienza i membri dell’Unione Nazionale Attrazionisti Viaggianti (U.N.A.V.) incoraggiandoli a “tenere sempre il vostro cuore e la vostra vita aperti a una prospettiva di fede, che nasce dall’incontro con Gesù, presente e operante nella sua Chiesa, presente e operante in voi, in ognuna delle persone che voi trovate, in ognuna delle persone che voi fate ridere. Che è una delle cose belle: seminatori di sorrisi, è bello!”. Il pontefice ha ricordato come la pandemia ha impedito loro di svolgere le consuete attività, viaggiando di piazza in piazza con le attrazioni: “So che la Fondazione Migrantes vi è stata vicina incoraggiandovi ad andare avanti con spirito di fede e di speranza. Ora, grazie a Dio, avete potuto riprendere. La Chiesa continua – ha detto il Papa - ad accompagnarvi annunciandovi Cristo Salvatore, il quale percorreva città e villaggi portando a tutti l’annuncio gioioso del Regno di Dio”. Sostando con le giostre nei paesi e nelle città, “voi offrite ai bambini e agli adulti momenti di spensieratezza, distraendoli un po’ dalle preoccupazioni che assillano la vita quotidiana. La felicità di un bambino sulla giostra è un’immagine di gioia pulita che appartiene alla memoria di ogni famiglia”. Il senso di gioia e di festa – ha quindi aggiunto papa Francesco - che “voi diffondete scaturisce dalla creatività e dalla fantasia, non ricalca i modelli artificiali e conformisti che circolano nei media; si alimenta non dalla ricerca di sensazioni sempre nuove, ma dalla semplicità e genuinità che si può respirare in un luna park”. Da qui l’invito ad andare avanti “nel vostro lavoro itinerante! In un mondo dove si respira spesso un clima grigio e pesante, voi ci ricordate che la strada per essere contenti è la semplicità; e anche una forma di divertimento all’aria aperta e in compagnia: l’opposto di quello che sempre più spesso si vede oggi, ognuno da solo con il suo telefonino o con il computer, che ti isola dalla comunicazione sociale. Voi invitate a uscire, a incontrarsi sulla piazza, a divertirsi insieme. Vi apprezzo per questo. E vi ringrazio perché, in fondo, ci ricordate che non siamo fatti solo per il lavoro ma anche per la festa, e Dio è contento quando noi festeggiamo insieme da fratelli in semplicità. E la vostra vocazione è: ridere e far sorridere. A volte il cuore è triste, ma la vocazione ti porta avanti per dare dei sorrisi agli altri, dei sorrisi che li facciano ridere. E questo è bello: seminare sorrisi, seminare gioia, seminare pace, seminare un orizzonte più positivo di quello che forse sta vivendo la gente in quel momento”. Il Pontefice all’inizio dell’udienza ha voluto fare gli auguri, per il suo 80mo compleanno, a suor Geneviève, Piccola Sorella da anni impegnata nella pastorale con i luna parkisti e che oggi vive al Luna park di Ostia. (Raffaele Iaria)
1 Marzo 2023 - Roma - Venerdì scorso si è riunita la Commissione Nazionale per la Pastorale dello Spettacolo Viaggiante della Fondazione Migrantes presieduta dal direttore generale Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo. Nerlla sua introduzione ai lavori mons. Felicolo ha ricordato l’importanza dell'attività pastorale tra i Viaggianti, ascoltarli nei loro sogni non solo spirituali, ma anche sui problemi legati alla sosta delle attrazioni e delle carovane. Tanti circensi e lunaparchisti fanno fatica ad inserirsi nel vissuto delle nostre comunità parrocchiali, per questo, ha proseguito il direttore della Fondazione, c’è bisogno di rendere operativa la pastorale. La pandemia ha provocato un’interruzione delle attività sia dei Viaggianti, sia degli operatori pastorali svolte in presenza; per questo è importante reimpostare e riprendere le attività pastorali di accompagnamento spirituale e catechetico. È importante in queste attività “fare rete” per poter affrontare le varie situazioni che possono presentarsi durante il cammino di catechesi.
Durante i lavori è stato presentato il catechismo per la preparazione ai sacramenti dei i ragazzi fieranti e circensi: “Con Gesù per portare gioia e festa”. La struttura del testo è un’ottima guida che va però attualizzata alla loro vita di viaggianti. Una commissione lavorerà per suggerire e preparare il materiale operativo da poter utilizzare negli incontri di formazione con i ragazzi e le loro famiglie. (MDT)
10 Febbraio 2023 - Città del Vaticano - Domani, sabato 11 Febbraio, 2000 persone, su invito di papa Francesco, parteciperanno ad uno spettacolo del circo Rony Roller. Tra le persone invitate - spiega il il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa - ci sono profughi, senza tetto, carcerati, famiglie con bambini dall’Ucraina, dalla Siria, dal Congo, dal Sudan. Saranno inoltre presenti alcune famiglie che vivono nei palazzi occupati di Roma, più di 150 persone dalle strade di Torvaianica e da vari dormitori, accompagnate dai volontari, tra i quali le Suore di Madre Teresa.
Lo spettacolo circense “ci mette in contatto con la bellezza che ci tira su sempre” come ha detto il Papa in un incontro con degli artisti, e “fa andare oltre, è una via per arrivare al Signore”. "Rendere possibile la partecipazione a questo spettacolo - aggiunge il porporato - è un modo per dare qualche ora di serenità a chi si misura con una vita dura e ha bisogno di aiuto per alimentare la speranza. Lo spettacolo inoltre ricorda come dietro quest’arte e questa bellezza ci siano ore e ore di allenamento, rinunce, per poter raggiunger il traguardo: gli artisti del Circo sono la conferma che perseverare può rendere possibile l’impossibile". Un segno significatico che dimostra ancira una volta come il circo apre le porte alla solidarietà. (Raffaele Iaria)
2 Febbraio 2023 - Roma - Il confronto con situazioni di disagio dovuto all'itineranza e il confrontarsi con le persone in modalità diversa sembra un ostacolo difficile da superare". Lo ha detto ieri l'operatrice pastorale Migrantes, Monica Bergamini, intervenendo presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati al convegno "Luci-Ombre-Prospettive dello spettacolo viaggiante". Bergamini ha sottolineato il tema della scolarizzazione di tanti ragazzi di famiglie dello spettacolo viaggiante che incobtrano difficoltà a causa dei loro continui spostamenti. da Diversi anni la Migrantes si occupa di questo tema e in particolare con i ragazzi della scuola proimaria e secondaria di I° Grado. Per loro è nato una pubblicazione "Il Libro dei Saperi" che raccoglie - ha spiegato Bergamini - le informazioni scolastiche dello studente. "Studiare significa conoscenza, cultura e svilippo delle proprie peculiarità".
Milano - Quattro spettacoli e due incontri degli autori con il pubblico per conoscere meglio l’arte circense in chiave moderna, cioè in forma ibrida, oltre l’aspetto virtuosistico e puramente acrobatico che ci presenta la tradizione dei Barnum agli Orfei, ai Togni. Al Teatro della Triennale di Milano (via Alemagna 6), da oggi fino a domenica, va in scena la seconda edizione di “Fuori Asse Focus 2023/Ai confini del circo”, rassegna organizzata da Quattrox4 Circus Ets di Milano in collaborazione con il Comune. Si comincia stasera (ore 20) con White Out-La conquista dell’inutile del performer e coreografo Piergiorgio Milano, che sarà replicato domenica (ore 19.30). Gli autori, coreografi e registi delle quattro rappresentazionisaranno anche i protagonisti di incontri in sala con gli spettatori (a cura di Gaia Vimercati) e dialogheranno con i giovani critici Silvia Garzella, Emanuele Regi e Ludovica Taurisano. Tutto il programma su triennale.org e quattrox4. com.
23 Gennaio 2023 - Roma - È consuetudine che sotto il tendone del Circo di Montecarlo, durante i giorni del “Festival Internazionale del Circo” – che si è aperto lo scorso 20 gennaio - le chiese cristiane sostino per un momento di preghiera ecumenica. La celebrazione ecumenica è prevista per oggi, lunedì alle 19,00 sotto lo chapitou dell'Espace Fontvieille, con la partecipazione di artisti premiati al Festival Internazionale del Circo, l'Orchestra dei Carabinieri, della principessa e dei Maestri della Cattedrale di Monaco. Una iniziativa che prevede anche momenti circensi con le esibizioni di artisti internazionali presenti quest’anno alla kermesse.
In concomitanza del festival anche – dal 20 al 24 gennaio - l’incontro annuale dell’European Circus Association (ECA), alla quale aderisce, per l’Italia, la Fondazione Migrantes come membro onorario e che sarà rappresentata da Sara Vatteroni, direttore Migrantes della Toscana e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Organismo pastorale della Cei. Sarà anche l’occasione di fare il punto sulla pastorale del mondo dello spettacolo viaggiante dopo due anni di pandemia con interventi non solo dei rappresentanti dei paesi europei ma con delegazioni provenienti anche dalle Americhe e dall’Australia. Tanti i temi trattati nei primi giorni di incontri – ci dice Vatteroni - la formazione dei giovani artisti con la rete delle scuole del Circo, gli indirizzi delle politiche europee per garantire sostegno con progetti che finanzino sia le nuove proposte e spettacoli sia la mobilità e lo scambio degli artisti, ma anche le iniziative per salvaguardare questo mondo dello spettacolo. In contemporanea si svolge anche l’incontro del Forum ecumenico, nato da una intuizione di mons. Piergiorgio Saviola - già direttore dell’ufficio nazionale per la pastorale dei circensi e della Fondazione Migrantes - che affronta le problematiche legate alla pastorale itinerante come la scolarizzazione per una realtà che esige “la nostra attenzione e che a maggior ragione ha bisogno di comunità che accolgano una presenza temporanea e gioiosa che porta gioia e esige un attenzione per alimentare una fede incentrata sui valori della famiglia itinerante”. (Raffaele Iaria)