Tag: Rapporto Italiani Nel Mondo

Sugli italiani all’estero “uno dei problemi è quello che non si conosce l’Italia della mobilità”.

20 Novembre 2025 - Sì è tenuto in Senato, a Roma, nel corso del pomeriggio del 19 novembre il convegno dal titolo “Italiani nel mondo: cittadinanza e identità – Come cambiano regole, tutele e servizi”, organizzato su iniziativa del senatore del Maie eletto all’estero, Mario Borghese, in collaborazione con l’Associazione europa mediterraneo ETS e l’associazione "Il Sud del Mondo" ETS. L'incontro, che ha offerto un confronto approfondito sul fenomeno della migrazione italiana nei giorni nostri, ha proposto anche l'intervento di Delfina Licata, ricercatrice della Fondazione Migrantes, nonché curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo (RIM), che ha presentato i dati che modificano la visione comune sulla migrazione. “Uno dei problemi della questione italiani all’estero è quello che non si conosce l’Italia della mobilità”. Alla luce del lavoro che sta alla base del RIM, Licata ha parlato di tre "bugie" alimentate in Italia anche dalla stampa: “Non siamo mai passati da Paese di emigrazione a Paese di immigrazione. L’Italia è un paese dalle mobilità plurime, ma l’emigrazione non è mai finita”. Un altro fatto “smentito” dai dati è quello relativo ai cosiddetti cervelli in fuga: “il 66% di chi parte oggi ha infatti un titolo medio-basso”; inoltre “le persone non sono solo quello che fanno”. La terza "bugia" è quella relativa alla narrazione per cui molti richiederebbero la cittadinanza per convenienza: “Non è vero e non si può non guardare alla persona parlando di questi argomenti”. (fonte: Aise)

Rapporto Italiani nel Mondo 2025, 20 anni di mobilità italiana: non “fuga”, né “cervelli”, ma talenti che scelgono

10 Novembre 2025 - Presentata a Roma la XX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. Dal 2006 a oggi il saldo migratorio degli italiani segna -817.000. Sono in prevalenza giovani, scelgono l’Europa, vengono da Lombardia, Nordest e Mezzogiorno, le tre Italie della mobilità. Non più solo “emigrazione” o “fuga di cervelli”, ma un insieme di movimenti che raccontano un’Italia plurale, in uscita e di ritorno, dentro e fuori i propri confini. La XX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo (RIM) della Fondazione Migrantes – 70 autrici e autori che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 45 saggi articolati in cinque sezioni – fotografa con dati, storie e riflessioni 20 anni di mobilità italiana. Grazie al patrimonio accumulato di oltre 10.000 pagine, che hanno fatto uscire il tema dalle nicchie specialistiche, esso traccia un quadro complesso e in trasformazione costante, per raccontare un’Italia in continuo movimento. Cover RIM25
Alcuni dati del RIM 2025
  • Il saldo negativo. 1,6 milioni di espatri e 826 mila rimpatri in 20 anni, con un saldo negativo di oltre 817 mila cittadini italiani, concentrato tra Lombardia, Nordest e Mezzogiorno.
  • L’“Italia fuori dell’Italia”. Al 1° gennaio 2025 risultano iscritti all’Anagrafe per gli italiani all’estero (Aire), 6,4 milioni di persone, pari quasi a 1 italiano su 9: l’“Italia fuori dell’Italia” è ormai la ventunesima regione.
  • La mobilità interna. Oltre 1 milione di cittadini italiani nel periodo 2014-2024 si sono trasferiti dal Meridione al Centro-Nord, con un saldo negativo per il Mezzogiorno di oltre 500 mila persone.
20 anni di cambiamenti e costanti
Tra il 2006 e il 2024 l’emigrazione italiana è diventata un fenomeno strutturale. Dopo la crisi del 2008, gli espatri sono cresciuti costantemente, toccando nel 2024 il record storico di 155.732 partenze. L’Europa resta il baricentro della mobilità italiana (76% degli espatri), con Regno Unito, Germania e Svizzera in testa. Negli anni però la mobilità si è fatta più circolare e complessa: si parte, si ritorna, si riparte. Accanto ai giovani, tra gli italiani residenti all’estero crescono anche le donne (+115,9% in vent’anni, dati Aire) e gli over 50, spesso nonni o lavoratori che raggiungono figli e nipoti all’estero. Le costanti? Una spinta migratoria legata a fragilità strutturali del Paese e a un sistema bloccato – lavoro precario, disuguaglianze territoriali, riconoscimento del “merito” – ma anche una dimensione di scelta, curiosità e progettualità personale. Verso Dove RIM25
La narrazione potente ma insufficiente dei “cervelli in fuga”
“Sappiamo molto di più dell’emigrazione, ma forse sappiamo ancora poco degli italiani nel mondo”, si leggeva nella Presentazione della prima edizione del RIM. Lo speciale del Rapporto 2025, “Oltre la fuga: talenti, cervelli o braccia?” – 22 saggi che abbracciano i cinque Continenti – invita a superare la visione riduttiva e quasi tragica dell’espatrio e della mobilità come mera “perdita, strappo, trauma”. I dati e le testimonianze raccolte poi dimostrano che non partono solo ricercatori/laureati e che, anzi, prevalgono i diplomati. Il filo comune non è la fuga, ma una scelta, alla ricerca di dignità, riconoscimento e mobilità sociale. “Il grande bluff – si legge nel Rapporto – non è tra cervelli o braccia, ma nel non riconoscere che tutti sono talenti”. Non basta trattenerli, né rimpiangerli: serve coinvolgerli nella costruzione di nuove visioni collettive.
Migrazioni interne: l’erosione invisibile del cuore del Paese
La mobilità interna al Paese continua a svuotare il Sud e le aree interne: dal 2014 al 2024, più di 1 milione di persone ha lasciato il Mezzogiorno per il Centro-Nord, contro 587 mila in direzione opposta. I più mobili sono i giovani tra i 20 e i 34 anni (quasi il 50%), seguiti da adulti in età lavorativa. Le province interne e montane pagano il prezzo più alto: perdita di popolazione, chiusura di scuole e servizi, impoverimento sociale. Il RIM descrive così “un’Italia a velocità diverse”, dove le disuguaglianze territoriali alimentano, in un circolo vizioso, tanto l’esodo interno quanto quello verso l’estero: la mobilità interna, infatti, è spesso la prima tappa di un progetto migratorio più ampio, che molte volte arriva oltre confine. Da Dove (2024) RIM25
La connessione tra “emigrazione” e “immigrazione”
Il RIM 2025 invita a superare narrazioni riduzioniste e rappresentazioni emergenziali, e anche la distinzione rigida tra “emigrazione” e “immigrazione”, sottolineando come entrambe esprimano la mobilità di persone migranti legate in modi diversi al nostro Paese. Negli ultimi anni si registrano fenomeni articolati: ad esempio, i nuovi italiani sono protagonisti sempre più numerosi di spostamenti, soprattutto verso altri Paesi europei.
Sfide pastorali (non solo politiche): l’integrazione non sia assimilazione
I quattro verbi-guida proposti da papa Francesco per la pastorale migratoria – accogliere, proteggere, promuovere, integrare – vengono applicati, talvolta, anche a contesti non emergenziali, come quello dei migranti italiani. Il rischio è trasformare l’integrazione in assimilazione, imponendo modelli dall’alto. Affinché tutti i migranti diventino effettivamente soggetti attivi di evangelizzazione (Leone XIV l’ha definita missio migrantium), in una logica di reciprocità e crescita comune, i quattro verbi proposti da Francesco dovrebbero essere completati da altri quattro: accogliersi, interpellarsi, valorizzarsi, condividere.
Una nuova italianità: in movimento, transnazionale e plurale
L’Italia fotografata dal RIM 2025 non è più un Paese che “fugge”, ma una nazione che si ridefinisce nei legami, nelle reti e nelle comunità transnazionali. Il Rapporto invita a leggere questa mobilità come una risorsa da ascoltare e valorizzare, non come una ferita da nascondere. «Questa Italia – ha dichiarato S.E. mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza episcopale italiana e della Fondazione Migrantes – non può avere come risposta solo il decreto legge del 28 marzo 2025, convertito nella Legge n. 74 del 23 maggio 2025, che ha introdotto modifiche al principio dello ius sanguinis, limitando la cittadinanza automatica a due generazioni di discendenza, con qualche eccezione. Al contempo, è stato bocciato un referendum sulla riduzione dei tempi della cittadinanza da 10 a 5 anni, anche per il 65% dei bambini nati in Italia da genitori di altre nazionalità e che frequentano le nostre scuole: uno strabismo legislativo». https://youtu.be/TIqo3fzjaxE?si=8ygC4eEndjkA3E4F  

Rapporto italiani nel mondo 2025

4 Novembre 2025 - Presentata a Roma la XX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. Dal 2006 a oggi il saldo migratorio degli italiani segna -817.000. Sono in prevalenza giovani, scelgono l’Europa, vengono da Lombardia, Nordest e Mezzogiorno, le tre Italie della mobilità. Non più solo “emigrazione” o “fuga di cervelli”, ma un insieme di movimenti che raccontano un’Italia plurale, in uscita e di ritorno, dentro e fuori i propri confini. La XX edizione del Rapporto Italiani nel Mondo (RIM) della Fondazione Migrantes – 70 autrici e autori che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 45 saggi articolati in cinque sezioni – fotografa con dati, storie e riflessioni 20 anni di mobilità italiana. Grazie al patrimonio accumulato di oltre 10.000 pagine, che hanno fatto uscire il tema dalle nicchie specialistiche, esso traccia un quadro complesso e in trasformazione costante, per raccontare un’Italia in continuo movimento. Cover RIM25
Saluti e introduzione
  • mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale Fondazione Migrantes.
  • Paolo Ruffini, prefetto Dicastero per la comunicazione della Santa Sede.
Proiezione Video
  • Rapporto italiani nel mondo 2025 “Guardare dentro, guardare fuori” Paolo Pagliaro, direttore Agenzia 9Colonne.
In dialogo
“Oltre la fuga. Talenti, cervelli o braccia?”
  • Roberto Inciocchi, Rai.
  • Paolo Lambruschi, Avvenire.
  • Manuela Perrone, Il Sole 24 Ore.
Conclusioni
  • S.E. mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e della Fondazione Migrantes.
Coordinamento
  • Delfina Licata, Fondazione Migrantes.

#SaveTheDate: l’11 novembre a Roma la presentazione del 20° Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes

27 Ottobre 2025 - Martedì 11 novembre 2025, dalle ore 11 a Roma (Sala San Pio X - Via dell’Ospedale, 1 - Borgo S. Spirito), la Fondazione Migrantes presenterà la 20ma edizione del Rapporto italiani nel mondo.

MODALITÀ DI ACCREDITAMENTO PER I MEDIA

I giornalisti e gli operatori media che intendono partecipare devono inviare richiesta, entro 24 ore dall’evento, attraverso il Sistema di Accreditamento online della Sala Stampa della Santa Sede, all’indirizzo: press.vatican.va/accreditamenti 

RIM 25  

Il Rapporto italiani nel mondo in Germania: due appuntamenti a Berlino e Colonia

20 Giugno 2025 - Arriva anche in Germania, Il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. In programma due eventi a Berlino e Colonia. Lunedì 23 giugno, dalle ore 19, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Berlino, la curatrice del Rapporto, la dott.ssa Delfina Licata, presenterà il volume e dialogherà con Edith Pichler, docente al Centre for Citizenship, Social Pluralism and Religious Diversity dell’Università di Potsdam e membro del Rat für Migration. Modera l'incontro Anna Bertoglio, che dirige l’Ufficio Affari Sociali e Coordinamento Consolare dell’Ambasciata d’Italia.

L'evento sarà in lingua italiana ed è richiesta l’iscrizione via Eventbrite.


Martedì 24, dalle ore 17.30, presso la Sala Teatro dell'Istituto italiano di cultura, sarà poi la volta di Colonia, dove il dibattito si concentrerà sulla continuità e sui cambiamenti intercorsi nella mobilità italiana a 70 anni dagli accordi bilaterali fra l'Italia e la Germania. Intervengono Delfina Licata, Edith Pichler, don Gregorio Milone (delegato delle Missioni cattoliche italiane in Germania e Scandinavia) e il prof. Vito Gironda (Università di Bielefeld, presidente del Forum accademico italiano). Modera l'incontro Silvio Vallecoccia, referente presso il Consiglio di integrazione del Land NRW. QrCode RIM Colonia 2025

I percorsi migratori in entrata e in uscita dalla Sardegna: i dati di due rapporti

13 Giugno 2025 - Cosa spinge a partire? E cosa a tornare? Quali sono le scelte dietro alle partenze? E come si declina il concetto di cittadinanza oggi? Questi i principali temi trattati nel convegno "Arrivi, partenze e percorsi migratori: capire i dati per interpretare la realtà" svoltosi a Cagliari presso la Fondazione di Sardegna in cui si è parlato di migrazioni in Sardegna e in Italia. Parlare di mobilità è necessario perché l’Italia, che ha dato milioni di cittadine e cittadini al mondo, vive attualmente una realtà molteplice in cui l’immigrazione coesiste con un nuovo movimento emigratorio. È stata anche l’occasione per presentare il Rapporto italiani nel mondo 2024 della Fondazione Migrantes e il rapporto Mete del Crei-Acli sulle migrazioni in Sardegna. Dopo l'apertura di Mauro Carta, presidente delle Acli di Sardegna, è stato S.E. mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana, a sottolineare come la cittadinanza sia un patto sociale che esige tempo perché fatto culturale, quindi l'educazione gioca un ruolo fondamentale. Vania Statzu, responsabile rapporto Mete del Crei-Acli, ha presentato i dati della Sardegna, che confermano una sorta di dramma demografico: la Sardegna, infatti, ha oggi il tasso di fecondità più basso non solo di tutta Italia, ma anche di tutte le isole del Mediterraneo. Marisa Fois, ricercatrice della Fondazione Migrantes e coautrice del Rapporto italiani nel mondo, ha evidenziato la "complessità della migrazione”, fenomeno importante per i luoghi di partenza e di arrivo e la necessità di valorizzare le energie disperse impegnandosi per un loro rientro. Delfina Licata, curatrice del Rapporto italiani nel mondo, ha sottolineato come chi emigra oggi ricerchi la "realizzazione esistenziale", che comprende una migliore vita lavorativa, una migliore retribuzione ma soprattutto la possibilità di crescere dal punto di vista personale e professionale. Matteo Bracciali, vice presidente della Federazione Acli internazionali e membro della commissione scientifica del Rapporto Italiani nel Mondo, ha descritto i motivi che hanno portato alla scelta del tema della cittadinanza come argomento dello speciale del RIM 2024. Descrivendone le molteplici interpretazioni, è arrivato a illustrare il cambiamento radicale causato dalla legge 72 del 25 maggio, che ha ridotto a due generazioni la possibilità per i figli di emigrati di richiedere la cittadinanza italiana. Mauro Carta ha poi chiuso l'incontro suggerendo alcuni interventi, quali la maggiore attenzione alle comunità dei sardi all'estero nonché un accompagnamento concreto per gli stranieri che vogliano stabilirsi in Sardegna. (Filippo Petrucci)

Mobilità umana in Sardegna e in Italia. Un incontro a Cagliari con mons. Baturi

9 Giugno 2025 - Perché oggi si parte dall’Italia e dalla Sardegna? Quali e quanti sono i motivi che spingono a farlo? Sono percorsi temporanei e che prevedono un ritorno o sono decisioni definitive? Chi parte? Da dove e verso dove? Giovedì 12 giugno 2025, dalle ore 17.30 alle 19.30 a Cagliari presso la Fondazione di Sardegna si parlerà di migrazioni in Sardegna e in Italia, alla presenza di S.E. mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Il titolo dell'incontro è "Arrivi, partenze e percorsi migratori: capire i dati per interpretare la realtà". Parlare di mobilità è necessario perché l’Italia, che ha dato milioni di cittadine e cittadini al mondo, vive attualmente una realtà molteplice in cui l’immigrazione coesiste con un nuovo movimento emigratorio. A livello nazionale e regionale, il secondo prevale sul primo, con tutto ciò che ne consegue in termini di spopolamento dei territori e vuoto demografico. In questo incontro verranno presentati il Rapporto Italiani nel Mondo 2024 della Fondazione Migrantes nonché i principali temi del rapporto METE del CREI-ACLI sulle migrazioni in Sardegna, e sarà l’occasione per riflettere sul Paese che siamo dal punto di vista demografico, socioeconomico e culturale e del tipo di mobilità che contraddistingue la partenza, l’arrivo e la ripartenza all’interno e all’esterno dei confini regionali e nazionali. Il programma. Dopo i saluti istituzionali, la presentazione dei dati dei due Rapporti, a cura di:
  • Marisa Fois, ricercatrice Fondazione Migrantes.
  • Vania Statzu, responsabile rapporto METE del CREI-ACLI.
Intervengono:
  • Delfina Licata, curatrice del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes.
  • Matteo Bracciali, Federazione ACLI Internazionali.
  • Mauro Carta, presidente ACLI della Sardegna.

(Fonte: Comitato regionale emigrazione immigrazione)

Mete Cagliari 2025

Emilia Romagna: non solo immigrati. Zuppi: “Siamo inaccoglienti”

1 Giugno 2025 - Non solo immigrati. L’Emilia Romagna si è collocata nel 2024 al quarto posto delle partenze di Italiani verso l’estero dopo Lombardia, Veneto e Sicilia. L’ultimo dato parla di 265.103 Emiliano-Romagnoli nel mondo di cui oltre 51000 (51.253) dalla città metropolitana di Bologna. Per studiare il fenomeno anche nelle sue ricadute pastorali, si è riunita a Bologna la Consulta Regionale Migrantes dell’Emilia-Romagna, composta dai direttori degli uffici di pastorale migratoria delle diocesi della regione. All’incontro ha partecipato Delfina Licata della Fondazione Migrantes, curatrice del Rapporto italiani nel mondo, e Gianfranco Coda della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Sono circa 80 le associazioni di Emiliano-Romagnoli attive in vari paesi del mondo, soprattutto in Sud America e in Europa. L’Italia registra l’età media più alta (48 anni e mezzo contro i 44 e mezzo del resto dell’Europa) e il tasso di fertilità più basso (1,24 rispetto all’1,46 in Europa). Intanto quasi la metà degli italiani che hanno lasciato l’Italia hanno meno di 24 anni, soprattutto verso altri paesi europei (UK, Francia e Germania) o verso le Americhe (USA, Brasile e Argentina). «Siamo inaccoglienti», rileva con una certa amarezza il cardinale Zuppi, in un breve saluto rivolto alla consulta regionale. Il Cardinale ha evidenziato la forte connessione dei fenomeni relativi alla mobilità. «I due meccanismi dell’immigrazione di stranieri e dell’emigrazione degli italiani soprattutto giovani sono molto collegati». Le cause? Redditi bassi, precarietà lavorativa, assenza di welfare. Per questo sempre più Italiani preferiscono metter su famiglia all’estero. L’emigrazione è diventata il nuovo ascensore sociale. C’è una ferita migratoria che non si risana. Tra affitti troppo alti e costo della vita proibitivo, le nostre città diventano impermeabili a giovani e neolaureati. Un processo che accentua inevitabilmente la desertificazione dei territori, privati delle loro menti più produttive e creative.  Cresce perfino il numero di stranieri immigrati in Italia che, una volta acquisita la nostra cittadinanza, ripartono per altre destinazioni. Intanto l’Istat registra il fatto che l’85%  dei ragazzi non italiani, residenti nel nostro paese, si sente italiano pur non essendo riconosciuto tale. L’Italia - e in essa la nostra regione - perde appeal, tanto per i giovani italiani, quanto per gli stranieri. Poco o nulla si fa per incentivare percorsi legali di una immigrazione divenuta strutturale, oltre che conveniente, per affrontare tanto i problemi demografici che quelli economici. (Ufficio Migrantes Bologna)

Milano-Bicocca, “La cittadinanza italiana: passato, presente e futuro tra riforme e referendum”

26 Maggio 2025 - Cosa significa il concetto di cittadinanza? Chi ne ha diritto? Qual è la situazione attuale in Italia per la richiesta di tale status e soprattutto, quali sono gli scenari possibili, in vista dell'imminente referendum? Per chiarire e discutere su queste tematiche, i Dipartimenti di Giurisprudenza (school of Law) e di Sociologia sociale e ricerca sociale dell’Università di Milano-Bicocca promuovono il convegno di studi “La cittadinanza italiana: passato, presente e futuro tra riforme e referendum”, che si terrà il 30 maggio 2025, ore 9.30, presso l’Ed. U7 – Civitas. Introduce, coordina e conclude i lavori Paolo Bonetti, professore di diritto costituzionale e pubblico nell’Università di Milano-Bicocca e docente di diritto degli stranieri. Intervengono:
  • Delfina Licata, sociologa delle migrazioni, Fondazione Migrantes (Conferenza episcopale italiana) e curatrice del Rapporto italiani nel mondo;
  • Claudio Panzera, professore di diritto costituzionale e pubblico nell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e vicedirettore del Centro di ricerca sulle cittadinanze (CERIC);
  • Giulia Perin, avvocata del foro di Roma, Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI);
  • SiMohamed Kaabour, consigliere comunale di Genova, docente di arabo e educazione civica al liceo linguistico internazionale Deledda, CoNNGI – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, IDEM network.
Segue un dibattito. La partecipazione è libera e gratuita. Sono invitati, in particolare: studenti, dottorandi, docenti, avvocati, assistenti sociali, educatori, giornalisti e associazioni.

👉 Per partecipare da remoto cliccare qui – password: cittadinanza

Mobilità umana e cammini di speranza, il 9 maggio a Valvasone (PN)

7 Maggio 2025 - Nell’ambito del mese giubilare nella parrocchia del Santissimo Corpo di Cristo di Valvasone (PN), venerdì 9 maggio alle ore 20.30 è stato organizzato un momento di riflessione in collaborazione con gli uffici Caritas e Migrantes della diocesi di Concordia-Pordenone. Al centro della serata, uno dei segni di speranza indicati da papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo: «Non potranno mancare segni di speranza nei riguardi dei migranti, che abbandonano la loro terra alla ricerca di una vita migliore per sé stessi e per le loro famiglie». Attraverso la discussione di due volumi, il Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes e il Rapporto Italiani nel Mondo di Fondazione Migrantes, la lettura che si vuole proporre è più in generale rivolta al tema della mobilità umana. Interverranno Simone Varisco, in presenza, e Delfina Licata, online, entrambi curatori dei rispettivi volumi per la Fondazione Migrantes, che tratteranno le questioni poste da chi arriva in Italia dall'estero e da chi dall'Italia decide di emigrare, per cercare una vita migliore per sé e per la propria famiglia. Pordenone 2025

La Fondazione Migrantes in Belgio con il Rapporto italiani nel mondo

2 Aprile 2025 - Una delegazione della Fondazione Migrantes è in Belgio per incontrare i tanti emigrati in quel Paese, insieme al coordinatore dei missionari italiani, don Gregorio Aiello, e per presentare il Rapporto Italiani nel Mondo (RIM) 2024. La prima tappa è stata l'incontro con la comunità italiana di Genk, sabato 5 aprile dalle ore 15, presso la Sala della Missione (Risstraat 3, 3600 Genk). Dopo il saluto di Luciano Ferro (segretario Comites Limburgo), sono intervenuti: mons. Pierpaolo Felicolo (direttore generale della Fondazione Migrantes): "L'attenzione della Chiesa per le persone migranti"; dott.ssa Delfina Licata (Fondazione Migrantes, curatrice del RIM): "Italiani cittadini del mondo"; Fernando Marzo: "Italiani del Limburgo e cittadinanza". L'incontro si è chiuso col saluto del Console Generale d'Italia, Francesco Varriale. In serata, a Maasmechelen, si è fatto festa con l'associazione dei siciliani in Belgio. Domenica 6 aprile, al mattino, la delegazione della Fondazione Migrantes ha partecipato alla S. Messa per gli italiani di Bruxelles, celebrata da don Claudio Visconti. Nel pomeriggio poi, nella località simbolo di Moresnet, al confine con Olanda e Germania, la Via Crucis che riunisce tradizionalmente centinaia di italiani dai tre Paesi confinanti vivono insieme nella domenica di Quaresima prima della Domenica delle Palme. Al termine, la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Felicolo. Lunedì 7 aprile, infine, alle ore 18.30, presso il Foyer Catholique Européen di Bruxelles, la presentazione istituzionale del RIM, promossa dall’Ambasciata d’Italia in Belgio, il Consolato Generale d'Italia a Bruxelles e il Comites di Bruxelles. Ai saluti dell’Ambasciatore d'Italia in Belgio, Federica Favi, e del presidente del Foyer Catholique Européen, Lorenzo Mannelli, seguirà l’introduzione di mons. Pierpaolo Felicolo. Il Rapporto sarà quindi presentato dalla dott.ssa Delfina Licata, con l’intervento di altri co-autori.

(aggiornato il 7 aprile 2025)

Italiani nel mondo, la presentazione del RIM a Vienna

19 Marzo 2025 - Il Comites Austria ha organizzato la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 (RIM), martedì 25 marzo 2025 alle 18:30 presso l’Ambasciata d’Italia a Vienna (Palazzo Metternich, Rennweg 27, 1030). Si tratta della prima volta che la pubblicazione annuale della Fondazione Migrantes, che analizza dati e tendenze delle comunità italiane nel mondo, viene presentata in Austria. Interverrà la dott.ssa Delfina Licata, curatrice del Rapporto e sociologa delle migrazioni, che guiderà una esplorazione dei dati più recenti e di quelli relativi al contesto specifico della comunità italiana in Austria. L’edizione 2024 è dedicata al tema della cittadinanza, con contributi da 25 Paesi che raccontano cosa significhi essere (o non essere) cittadini italiani all’estero e le sfide legate all’acquisizione della cittadinanza nel Paese di residenza. Il Comites Austria ha contribuito a questa edizione evidenziando la crescita e l’evoluzione della comunità italiana nel Paese, con particolare attenzione alle difficoltà legate alla doppia o multipla cittadinanza in Austria.

✍ Per partecipare è richiesta la registrazione tramite il modulo al seguente modulo: https://forms.gle/TWQjzohKWa92YvcL6

ℹ Per informazioni: eventi@comitesaustria.at

La Fondazione Migrantes e le Acli negli Stati Uniti, tra cittadinanza civile e “cittadinanza celeste”

17 Marzo 2025 - 17 Marzo 2025 - La Fondazione Migrantes è impegnata negli Stati Uniti, insieme alle Acli, in una serie di iniziative civili ed ecclesiali pensate per le comunità cattoliche italiane. Il 14 marzo, il Patronato delle Acli e la Fondazione Migrantes, grazie al supporto di We the Italians, sono stati ospiti dell'Italian American Museum di Little Italy, a New York City, nato per raccontare l’evoluzione dell'emigrazione italiana negli Stati Uniti d'America, per un evento dal titolo “Italian American Sounds Good. New Italians in the USA, the value of the citizenship”. Il prof. Joseph Scelsa, presidente di Italian American Museum ha innanzi tutto presentato il percorso che ha portato alla costituzione del museo. Tra gli interventi in programma, Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, ha riportato lo sguardo dall'Italia sulla comunità italo-americana e l'evoluzione nella comprensione di questo fenomeno nel nostro Paese. Ricordiamo che negli Stati Uniti vivono oltre 320mila italiani con passaporto, il 5,2% degli oltre 6 milioni di cittadini italiani residente all’estero. Gli Usa sono il settimo Paese con maggiore presenza di cittadini italiani dopo Argentina, Germania, Svizzera, Brasile, Regno Uniti e Francia. Il 16 marzo, invece, è stato presentato, alla Saint Patrick’s Old Cathedral School alla presenza di Istituzioni civili e religiose - per la prima volta a New York - proprio il Rapporto Italiani nel Mondo (RIM), la pubblicazione che la Fondazione Migrantes dedica ogni anno alla mobilità degli italiani e delle italiane. [caption id="attachment_55791" align="aligncenter" width="225"]Delfina Licata (Fondazione MIgrantes) Delfina Licata (Fondazione Migrantes)[/caption] Le conclusioni sono state affidate, oltre che al presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, a mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e della Fondazione Migrantes. In questi giorni, mons. Perego ha presieduto anche due celebrazioni eucaristiche in italiano: la prima, il 15 marzo a Montclair (New Jersey) - una delle più radicate e antiche comunità di emigrati italiani negli Stati Uniti - presso la chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo; la seconda, subito prima della presentazione del RIM, il 16 marzo presso la Saint Patrick’s Old Cathedral School. In entrambe le occasioni ha commentato le letture della II domenica di Quaresima, seguendo il filo tematico delle "promesse di Dio" che "trasfigurano l’uomo". Tra le altre cose ha voluto ricordare il patto e le benedizioni di Dio ad Abramo (Gn 15,5-12.17-18) in questo modo: "«Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle», soggiungendo immediatamente «Tale sarà la tua discendenza». È la prima delle tante benedizioni che Dio darà al suo popolo assicurandogli fecondità, un popolo numeroso e potente sulla terra. Una ‘benedizione’ – ci ricorda papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti è anche la lunga schiera, il popolo dei migranti, tra i quali il popolo degli emigranti italiani a New York e nelle Americhe". Commentando, invece, la pagina di Paolo ai Filippesi (Fil 3,20-4,1) mons. Perego ha sottolineato la presenza di "un tema interessante e d’attualità, il tema della cittadinanza. Gli abitanti di Filippi erano orgogliosi di alcuni diritti particolari ricevuti dai romani. Paolo pone qui, come altrove – lui che è cittadino ebreo e cittadino romano - l’accento sull’aspirazione tutta spirituale a un’altra 'cittadinanza' di cui poter vantarsi dinanzi a Dio: quella celeste, conquistata in forza della grazia di Cristo, Signore dell’universo".  

La Fondazione Migrantes va a New York con il Rapporto Italiani nel Mondo

11 Marzo 2025 - La Fondazione Migrantes si prepara a una serie di iniziative negli Stati Uniti, insieme alla comunità dei cattolici italiani che vivono negli States. In particolare, verrà presentato, per la prima volta a New York, il Rapporto Italiani nel Mondo (RIM), la pubblicazione della Fondazione Migrantes dedicata alla mobilità degli italiani e delle italiane. L’iniziativa si svolgerà il 16 marzo alla Saint Patrick’s Old Cathedral School alla presenza di Istituzioni civili e religiose. L’evento, moderato da Stefano Albertini, direttore della Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University, ruoterà intorno alla presentazione del Rapporto da parte di Delfina Licata (Fondazione Migrantes), curatrice del RIM. Le conclusioni saranno affidate, oltre che al presidente delle Acli, Emiliano Manfredonia, a mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei e della Fondazione Migrantes. Due giorni prima, il 14, sempre a New York, presso l’Italian American Museum di New York, è in programma un altro evento, dal titolo "Italian American Sounds Good. New Italians in the USA, the value of the citizenship", al quale interverranno Joseph V. Scelsa (Italian American Museum di New York), Delfina Licata (curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo), Umberto Mucci (We The Italians) e Stefano Marruso (Patronato Acli Usa). Sarà l’occasione per approfondire il tema dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti dove vivono oltre 320mila italiani con passaporto, il 5,2% degli oltre 6milioni di cittadini italiani residente all’estero. Gli Usa sono il settimo Paese con maggiore presenza di cittadini italiani dopo Argentina, Germania, Svizzera, Brasile, Regno Uniti e Francia. Nel corso del viaggio, il presidente della Fondazione Migrantes, mons. Perego, presiederà anche due celebrazioni eucaristiche in italiano: la prima, il 15 marzo alle ore 18 a Montclair (New Jersey) presso la chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo; la seconda, subito prima della presentazione del RIM, il 16 marzo a New York alle ore 12  presso la Saint Patrick’s Old Cathedral School.

La presentazione del Rapporto Italiani nel mondo a Berna e a Wohlen (Svizzera)

13 Febbraio 2025 - Durante il fine settimana sono in programma in Svizzera due eventi dedicati alla presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024, uno studio sul fenomeno migratorio italiano e sulle sue nuove tendenze, realizzato dalla Fondazione Migrantes. Il primo appuntamento, ospitato e promosso dal Comites di Berna, Friburgo e Neuchatel, è per sabato 15 febbraio, alle ore 15, presso Casa d’Italia (Bühlstrasse 57, Berna). Interverranno la curatrice del Rapporto, la dott.ssa Delfina Licata, lo studioso e docente di storia delle migrazioni, l'on. Toni Ricciardi, e il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo. Il RIM 24 a Berna   Domenica 16 febbraio 2025, alle ore 15, appuntamento invece al Circolo Acli Wohlen (Freiämterstrasse 1 - 5610 Wohlen) su iniziativa dei Circoli Acli di Wohlen e Lenzburg, della Missione Cattolica Italiana di Wohlen-Lenzburg e dell’Associazione Italia Nostra di Mellingen. Intervengono Franco Narducci, presidente Acli Wohlen; monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes; Delfina Licata, sociologa delle migrazioni e curatrice del RIM; l'on. Toni Ricciardi, Camera dei deputati del Parlamento italiano; Gaetano Vecchio, presidente Acli Argovia  

Arriva anche a Madrid il Rapporto Italiani nel Mondo

11 Febbraio 2025 - Il Comites di Madrid ha organizzato per giovedì 20 febbraio, presso il Consolato Generale d’Italia (c/Agustín de Betancourt 3) la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 (RIM 2024), realizzato dalla Fondazione Migrantes, organo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Dopo i saluti istituzionali, il presidente del Comites Madrid, Andrea Lazzari, modererà una tavola rotonda alla quale interverranno:
  • Delfina Licata, sociologa delle migrazioni, ricercatrice della Fondazione Migrantes e curatrice del RIM.
  • Pietro Mariani, consigliere CGIE Spagna, e Michele Testoni, vicepresidente Comites Madrid, autori del saggio: Spagna. La doppia cittadinanza: una grande opportunità.
Il dibattito si concentrerà su due temi cruciali per gli italiani all’estero: da un lato, l’evoluzione della mobilità italiana, ovvero sia la migrazione interna che quella esterna, cioè sia quella in uscita dall’Italia che quella in entrata; dall’altro lato, il tema della cittadinanza, elemento “strutturale” di identificazione delle comunità italiane fuori dal territorio nazionale, nonché  le opportunità e le sfide legate all’acquisizione della doppia cittadinanza fra Italia e Spagna.

Arriva anche a Londra il “Rapporto Italiani nel Mondo” della Fondazione Migrantes

16 Gennaio 2025 - Lunedi 20 gennaio, alle ore 18, il Consolato Generale d'Italia a Londra, con il coordinamento dell'on. Raffaele Fantetti e la collaborazione del Comites di Londra, ha organizzato la presentazione del “Rapporto Italiani nel Mondo - RIM 2024” a cura della Fondazione Migrantes. La partecipazione è libera e gratuita. Per questioni organizzative, dato il limitato numero di posti, si richiede di segnalare la propria presenza con una email a segreteria@comiteslondra.info.

La locandina dell'evento.

Presentazione RIM 24 a Londra    

Aosta, emigrazione e immigrazione in Italia: i Rapporti della Fondazione Migrantes

13 Gennaio 2025 - 13 Gennaio 2025 - Lunedì 13 gennaio alle ore 18 presso il Salone Ducale del comune di Aosta verranno presentati il Rapporto Italiani nel mondo 2024 e il Rapporto Immigrazione 2024, curati come ogni anno dalla Fondazione Migrantes della CEI. All'incontro, promosso dalla Fondazione Chanoux, parteciperanno:
  • Gianni Nuti, Sindaco di Aosta.
  • S.E. Mons. Franco Lovignana, Vescovo di Aosta
  • Mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes.
  • Delfina Licata, curatrice "Rapporto Italiani nel Mondo"  della Fondazione Migrantes.
  • Andrea Gatto, responsabile Migrantes della Diocesi di Aosta.
  • Michela Ceccarelli, Comitato scientifico della "Fondation Chanoux".
Aosta, Rapporti Migrantes 2024

RIM, convegno online: “Oltre i Confini: Dati e Volti dell’Emigrazione Italiana 2024”

13 Dicembre 2024 - Il 18 dicembre 2024 alle 18.00 è in programma la 22ma puntata di "DossiER", dal titolo "Oltre i Confini: Dati e Volti dell’Emigrazione Italiana 2024", l'iniziativa online della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo dedicata quest'anno alla presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 della Fondazione Migrantes. Il 5 novembre 2024 è stata infatti presentata a Roma la XIX edizione del Rapporto, che raccoglie analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità dall’Italia. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative. Durante l'evento online, la curatrice volume, Delfina Licata (Fondazione Migrantes), illustrerà i dati più recenti, le motivazioni che spingono gli italiani, e in particolare gli emiliano-romagnoli, a trasferirsi all'estero, e le caratteristiche di questa emigrazione. Ad accompagnarla, mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, e Maria Chiara Prodi, ex Consultrice, segretaria generale del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE) e  direttrice della Maison de l'Italie a la Cité internationale universitaire di Parigi. Modera l'incontro: Gianfranco Coda (Consulta ER nel mondo) Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook oppure sul canale Youtube della Consulta.

Festival della Migrazione: quei 70mila italiani emigrati in Africa

27 Novembre 2024 - Sassuolo ha ospitato, dentro il ricco programma del Festival della Migrazione, dedicato al rapporto tra Europa e Africa, anche la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 (RIM), promosso e realizzato dalla Fondazione Migrantes. L'evento è stato aperto dal saluto di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione, e dall'introduzione della curatrice del Rapporto, Delfina Licata. Tra gli interventi, un'altra ricercatrice della Fondazione e co-autrice del Rapporto, Marisa Fois, ha presentato un focus sul tema “Cittadinanza e Africa”. L’Europa e il continente americano sono e sono sempre stati la principale meta della mobilità all'estero degli italiani. Ma ci sono italiani emigrati in tutti e 5 i Continenti. Per fornire un dato relativo all’ultimo anno, il 54,2% dei 6,1 milioni di iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) si trova in Europa (più di 3,3 milioni, di cui oltre 2,5 milioni nell’UE a 15) e il 40,6% in America (oltre 2,4 milioni, di cui 2 milioni in quella centro-meridionale). A seguire: oltre 167 mila in Oceania (2,7%), più di 78 mila in Asia (1,3%) e ma anche 70 mila in Africa (1,1%). Il RIM si occupa di tutte le italiane e gli italiani sparsi nel mondo. Pertanto dedica le sue pagine e i suoi studi anche alle comunità italiane nel continente africano, in particolare presenti in 6 Paesi: Etiopia, Libia, Marocco, Senegal, Sudafrica e Tunisia. Se per alcuni Paesi è facile immaginare le relazioni storiche con l'Italia - e per Etiopia e Libia, in particolare, quelle legate al passato coloniale del nostro Paese - è bene rilevare che è in Sudafrica che si trova la più importante comunità italiana di tutto il continente africano – con oltre 33 mila emigrati censiti dall'AIRE nel 2024 –, la cui origine risale agli anni Quaranta, con il trasferimento di oltre 100 mila soldati italiani, catturati dagli inglesi nei fronti dell’Africa settentrionale e orientale, in uno dei più grandi campi di prigionia nei pressi di Pretoria.

🎞Il video dell'evento.

  [caption id="attachment_50455" align="aligncenter" width="1024"] (foto; Festival della Migrazione)[/caption]