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Ritorna in Italia il Circo Zavatta grazie a Migrantes e Enc

28 Marzo 2020 - Roma - Attraccherà nel porto di Brindisi  questa mattina la nave che sta riportando in Italia dalla Grecia il Circo Zavatta al completo. Lo riferisce a www.migrantesonline.it don Mirko Dalla Torre della Commissione Migrantes per lo Spettacolo Viaggiante. Le famiglie del circo, per un totale di circa trenta persone fra cui diversi bambini, hanno potuto imbarcarsi nella notte grazie all’impegno congiunto dell’ambasciata italiana ad Atene, dell’Ente Nazionale Circhi e della Fondazione Migrantes, che ha messo in campo ogni sua risorsa per trovare uno sbocco ad una situazione apparentemente priva di vie d’uscita. Il Circo Zavatta, durante la sua ultima tournée in Grecia, era stato confinato in un campeggio a seguito delle misure straordinarie prese dal governo ellenico per far fronte all’epidemia di Coronavirus. Le famiglie del circo erano impossibilitate a procurarsi le cose più urgenti, con la prospettiva di rimanere a lungo in questo stato di penoso isolamento, oppure di dover rientrare in Italia senza le loro attrezzature che – ricordiamo – sono strumenti di lavoro, con i quali i circensi si guadagnano il necessario per sé e i loro figli. La famiglia Zavatta si è allora rivolta all’Ente Nazionale Circhi, ma ha anche interessato la Fondazione Migrantes, che è a fianco delle famiglie dello Spettacolo Viaggiante in tutte le circostanze della loro vita, racconta don Dalla Torre: "potendo contare anche sulla disponibilità del personale consolare italiano e di alcuni altri esponenti delle istituzioni, si è giunti, dopo qualche giorno di colloqui e trattative con le autorità di Atene, a individuare una soluzione percorribile e accettabile per tutti". Il circo con tutte le attrezzature è stato trasferito in un porto vicino e, verso la mezzanotte di ieri, venerdì 27 marzo, si è finalmente imbarcato per rientrare in Patria. La Fondazione Migrantes ringrazia di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla soluzione di questo difficile caso, ed auspica che questo metodo di lavoro congiunto e concorde diventi un modello per affrontare in futuro altre situazioni di questo tipo. (Raffaele Iaria)

Emergenza sanitaria e mobilità umana: le preoccupazioni e le iniziative della Fondazione Migrantes

26 Marzo 2020 - Roma  - Quotidianamente, sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, l’argomento principale è quello della pandemia che coinvolge ormai tutti. Covid-19 o Coronavirus è ormai la parola chiave nei motori di ricerca. E anche noi non possiamo trascurare il tema. Lo stiamo facendo tutti i giorni con uno sguardo particolare al mondo della mobilità umana. Siamo particolarmente preoccupati per gli immigrati in Italia, costretti a lavorare in questi giorni con il rischio del contagio e angosciati di perdere quel lavoro, spesso precario. La Chiesa italiana, attraverso la Fondazione Migrantes e i cappellani etnici, è in costante collegamento con loro e per loro si stanno promuovendo, grazie ai mezzi di comunicazione, tanti momenti di preghiera. Pure i rifugiati ospiti delle strutture di accoglienza sono a rischio contagio. Il mondo rom e sinti che vive in agglomerati di fortuna è sempre a rischio. Sono numerosi i volontari impegnati ad ascoltare i loro bisogni. Ci sono poi i nostri connazionali all’estero, preoccupati della situazione che stanno vivendo nei paesi che li ospitano, ma con uno sguardo rivolto all’Italia dove abitano i familiari più cari. Per loro giocano un ruolo fondamentale le Missioni Cattoliche Italiane, con i missionari che, per tenere unita la comunità, si sono attivati per mantenere i contatti telefonici e per organizzare iniziative sui social network o su siti appositi. È particolarmente grave la condizione del mondo dello spettacolo viaggiante: per circensi e lunaparchisti, la sospensione delle attività pubbliche a carattere culturale e ricreativo ha significato l’impossibilità di lavorare e di soddisfare così i bisogni più elementari delle proprie famiglie. Queste persone sono oggi prive di ogni reddito, e tuttavia continuano a sostenere spese rilevanti. La Fondazione Migrantes, che da anni segue pastoralmente lo Spettacolo Viaggiante, e la Caritas Italiana, su richiesta spesso degli uffici Migrantes diocesani, si sono fatti prossimi a queste persone rispondendo a diverse richieste di sostegno. Due, ad esempio, sono i circhi italiani aiutati mentre erano bloccati in Grecia e Romania dalla Migrantes nazionale. L’impegno principale dei direttori regionali e diocesani, dei missionari per gli italiani all’estero, è quello di rispondere ai principali bisogni oltre che di favorire un’informazione capillare tra le varie comunità sui rischi che si corrono non rispettando le regole. Non manca, poi, la cura per coloro che bussano alle nostre porte in questi giorni, nonostante il pericolo. Gli uffici della Fondazione Migrantes sono attualmente chiusi, ma la linea telefonica è funzionante: c’è sempre qualcuno pronto ad accompagnare quanti hanno bisogno e a stare vicino a chi è più in difficoltà perché in mobilità. Il sito istituzionale www.migrantes.it pubblicherà le comunicazioni ufficiali, mentre il sito informativo www.migrantesonline.it è in continuo aggiornamento con notizie sulle comunità cattoliche italiane all’estero, sulle comunità straniere in Italia, sui rifugiati, sul mondo dello spettacolo viaggiante, sugli studenti internazionali. Trovano anche spazio le notizie provenienti dalla Cei e dal Vaticano, a partire dalla messa mattutina celebrata dal pontefice da Casa Santa Marta. Da più parti si dice che questa pandemia cambierà i nostri atteggiamenti in positivo. Ce lo auguriamo tutti: la solidarietà che si sta registrando forse è un primo passo, partendo dal quale, questo l’auspicio, si possa lavorare per non lasciare soli i nostri fratelli e sorelle in mobilità.  (Raffaele Iaria)

Migrantes: sentiamoci vicini nella preghiera e nell’impegno

23 Marzo 2020 - Roma – “In questi giorni sentiamoci vicini nella preghiera e nell'impegno, per quanto ci è possibile, a stare vicini a quanti sono in difficoltà.  Anche una telefonata, un piccolo aiuto, l'indirizzare dove è possibile ricevere il necessario, può essere importante.  Nello stesso tempo evitiamo di essere occasione di contagio”. E’ quanto scrive il direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis, in una lettera inviata ieri Ai direttori regionali e diocesani Migrantes, ai membri della Consulta nazionale per le migrazioni, agli “Amici dei rom e dello spettacolo viaggiante”, ai coordinatori etnici nazionali e ai delegati/coordinatori delle MCI in Europa annunciando anche il rinvio Della Consulta nazionale e del Consiglio di Amministrazione provisti il 6 e 7 maggio. Restano invece confermati il corso per i nuovi direttori dal 6 al 10 luglio e la nuova settimana formativa per direttori e collaboratori che si terrà a Pianezza (Torino) dal 31 agosto al 4 settembre. Questi giorni, come ci diceva il Vangelo di domenica, scrive don de Robertis, “non sono una punizione, un tempo morto, ma giorni in cui devono manifestarsi le opere di Dio - anzitutto l'amore vicendevole - , in cui riconoscere la nostra cecità davanti a Lui e davanti all'altro che troppo spesso giudichiamo un pericolo e non un fratello”.  

Migrantes: a fianco dei lunapark in difficoltà per epidemia Covid 19

18 Marzo 2020 - Massa Carrara – “Nelle piazze c’è un silenzio assordate: le giostre sono ferme; niente zucchero filato; mancano le grida di gioia dei bambini in fila ai diversi punti di attrazione”. Sono queste le parole usate da Ivonne Tonarelli, direttrice dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Massa-Carrara-Pontremoli, per illustrare gli effetti provocati dal Covid-19 ai circhi e ai Luna-park, che, a causa della diffusione del virus, sono stati chiusi fino a data da destinarsi. “Le strade e le piazze sono vuote per effetto del coronavirus! Purtroppo, non ci sono alterative: solo rimanendo a casa potremo ridurre i rischi di contagio. Tuttavia, anche se distanti – dice - dobbiamo mantenere vivi i rapporti umani. Ogni giorno, ricevo numerose chiamate dagli amici dei circhi e dei Luna-park sparsi sul territorio nazionale.  In questo modo, possiamo farci coraggio a vicenda, augurandoci che vada tutto bene” I social network risultano essere, ancora una volta, uno strumento indispensabile: “Grazie alla pagina Facebook La Chiesa tra i viaggianti possiamo accorciare le distanze e raggiungere la gente del circo e dello spettacolo viaggiante. Tramite questa piattaforma non solo ci scambiamo messaggi, ma abbiamo anche l’opportunità di alimentare reciprocamente la nostra fede, di cui ora più che mai abbiamo bisogno! Rivolgo un sentito ringraziamento a Don Mirko Dalla Torre, che ogni giorno trasmette in diretta sulla pagina Facebook la celebrazione della Santa Messa, un appuntamento ormai irrinunciabile per ciascuno di noi. Sono sicura che tutti insieme ce la faremo!”. Per spezzare la monotonia imposta ai figli dei lavoratori dello spettacolo viaggiante intervengono gli appuntamenti scolastici: “Come per gli altri studenti italiani, anche per i ragazzi dei circhi e dei Luna-park proseguono le lezioni. Grazie alla didattica online – promossa da alcuni operatori Migrantes - nessuno rimarrà indietro con i programmi che in questi giorni sono potenziati grazie a questo servizio. Infatti, coloro che ne faranno richiesta, avranno la possibilità di approfondire determinate materie e svolgere quotidianamente le varie attività scolastiche, avvalendosi dell’aiuto di una equipe d’insegnanti. Tramite WhatsApp ed altre applicazioni saranno svolte lezioni, inviati esercizi e fatte interrogazioni. In tal modo, anche i nostri ragazzi potranno portare a termine l’anno scolastico”. Tuttavia, il blocco di ogni attività di spettacolo crea molta apprensione: “La chiusura di circhi e Luna-park sta provocando dei danni economici ingenti. Tante famiglie sono chiuse nelle loro roulotte senza sapere come arrivare a fine mese e pagare le bollette. La loro situazione, purtroppo, è drammatica.  Ecco perché – ha concluso Ivonne Tonarelli -  spero che le misure straordinarie, che saranno adottate dal Governo, tengano conto anche della situazione in cui versano gli esercenti dello spettacolo viaggiante”. (Elisabetta Guenzi) ​

Fondazione Migrantes: da oggi al 25 marzo uffici chiusi

13 Marzo 2020 - Roma - In seguito al DPCM dell’11 marzo, gli uffici della Fondazione Migrantes resteranno chiusi da oggi, venerdì 13, a mercoledì 25 marzo compresi, salvo eventuali altre disposizioni.  La linea telefonica è funzionante e qualcuno risponderà in remoto in modo da continuare ad accompagnare quanti hanno bisogno e stare vicino a chi è più in difficoltà perché in mobilità. Notizie sul mondo della mobilità sul nostro sito, http://www.migrantesonline.it​, dove troverete, di giorno in giorno, aggiornamenti e non solo.  

Migrantes: a luglio il corso di formazione “Linee di pastorale migratoria”

11 Marzo 2020 - Roma - Il Corso di formazione “Linee di pastorale migratoria”, organizzato ogni anno dalla Fondazione Migrantes, si svolgerà presso Casa La Salle a Roma dal 6 al 10 luglio 2020. I destinatari del Corso sono i Direttori Migrantes regionali e diocesani di recente nomina e i loro Collaboratori; i Cappellani etnici (di recente nomina) che svolgono il ministero nelle Diocesi italiane e i missionari per gli italiani all'estero di nuova nomina; religiosi, religiose, laici impegnati nel volontariato e interessati alle migrazioni. Per iscrizioni https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-18968

Migrantes: la vicinanza agli operatori e alla popolazione colpita

10 Marzo 2020 - Roma – “Sento il bisogno in questo momento così difficile di darvi un segno della vicinanza mia e di tutta la Fondazione Migrantes che continua ad essere a disposizione per ogni necessità”. E’ quanto scrive in una lettera ai direttori regionali e diocesani della Migrantes e agli operatori pastorali, il Direttore generale dell’organismo pastorale della CEI, don Giovanni de Robertis che ricorda alle comunità che “ci è affidata la necessità di osservare scrupolosamente le indicazioni sanitarie che ci sono state date e di restare il più possibile in casa. Ma anche continuiamo a stare loro vicino, soprattutto a coloro che sono nella prova, che non hanno possibilità né punti di riferimento. Non facciamo mancare loro il conforto dell’ascolto e della Parola. Ricordiamo che è quando arriva il pericolo che si riconosce il buon pastore dal mercenario”. “Nutriamo – conclude don Giovanni - la speranza, come abbiamo ascoltato il giorno delle ceneri, che questo sia un tempo di salvezza, da cui uscire rinnovati, lavati non solo nel corpo ma nelle nostre scelte di vita”

Migrantes: rinviato l’incontro annuale degli operatori pastorali dei rom e sinti

6 Marzo 2020 -

Roma - Prendendo atto delle nuove disposizioni ministeriali per arginare la diffusione del Covid-19,  il convegno Migrantes – previsto dal 15 al 17 marzo presso Villa Campitelli a Frascati – è stato rinviato a data da stabilirsi. All’ incontro annuale di formazione degli operatori pastorali “amici” dei rom e sinti era previsto, tra gli altri, l’intervento di padre Claude Dumas, Presidente del CCIT (Comité Catholique international pour les Tsiganes) che avrebbe introdotto l’incontro sul tema “La visione pastorale chez les Rom”.​

Migrantes: a Lucca la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo

30 Gennaio 2020 - Lucca - Su iniziativa dell’Associazione “Lucchesi nel Mondo” domani, 31 gennaio, a Lucca, verrà presentato il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes.  L’iniziativa, con il patrocinio dell’Unaie e moderata dalla presidente dell’associazione Lucchesi nel Mondo, Ilaria del Bianco vedrà la partecipazione di mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e del presidente della Provincia, Luca Menesini. A presentare il rapporto Migrantes la curatrice Delfina Licata.

Migrantes: a marzo l’incontro degli “amici dei rom e sinti”

29 Gennaio 2020 - Roma – “Il Vangelo tra i Rom. Annunciare testimoniare condividere”. Questo il tema dell’incontro annuale degli “amici dei rom e sinti”, promosso dalla Fondazione Migrantes che si svolgerà a Frascati, dal 27 al 29 marzo 2020. Tra gli interventi previsti  quello del catecheta Enzo Biemmì e molte testimonianze. La celebrazione eucaristica di sabato 28 marzo sarà presieduta dal vescovo delegato Migrantes della Conferenza Epicopale del Lazio mons. Giampiero Palmieri. (R.I.)

Rapporto Italiani nel Mondo: a Stoccarda la presentazione il 25 gennaio

13 Gennaio 2020 - Stoccarda - Il “Rapporto Italiani nel Mondo 2019” della Fondazione Migrantes sarà presentato a Stoccarda sabato 25 gennaio 2020 su iniziativa delle  Acli Baden-Württemberg, in collaborazione con la Delegazione delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e la Fondazione  Migrantes. Con il Console Generale d’Italia Massimo Darchini, Delfina Licata,  curatrice del Rapporto, Toni Ricciardi, docente di Storia dell’ Emigrazione Italiana all’Università di Ginevra e Luciana Mella, giornalista di Radio Colonia/COSMO.  

Migrantes: il 26 gennaio presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo a Monaco di Baviera

9 Gennaio 2020 -

Monaco di Baviera- Il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes sarà presentato in Germania, a Monaco di Baviera, il prossimo 26 gennaio su iniziativa del Comites locale. Alla presentazione interverranno la curatrice del Rapporto, Delfina Licata e lo storico dell’emigrazione italiana Toni Ricciardi. A moderare sarà  Luciana Mella.

Migrantes Rossano-Cariati: restituire alle parole il loro peso

17 Dicembre 2019 - Rossano – “Le parole pesano... pesiamo le parole. Per una cultura della legalità e dell’accoglienza” è il titolo della campagna di sensibilizzazione proposta agli studenti degli istituti superiori dalla diocesi di Rossano-Cariati tramite l’ufficio Migrantes diocesano. L’idea, supportata dall’arcivescovo, mons. Giuseppe Satriano –“nasce dall’esigenza di offrire un’alternativa rispetto all’uso distorto di alcune parole che, nell’immaginario collettivo, appartengono a temi come la migrazione o la disabilità e che i fabbricanti d’odio utilizzano per denigrare la reputazione di un gruppo sociale”. Il progetto comprende una mostra per gli istituti superiori: 21 pannelli fotografici con due immagini differenti di artisti locali legate dalla stessa parola, che assume un significato diverso a seconda della realtà di chi la vive. L’iniziativa è inserita nel progetto “Accogliere. Integrare. Proteggere. Promuovere” approvato dalla Fondazione Migrantes tramite fondi dell’8xmille.

Lecce: oggi la presentazione del Rapporto immigrazione Caritas e Migrantes

5 Dicembre 2019 - Lecce - Oggi alle 17.30 presso il Centro interculturale “Migrantes” della diocesi di Lecce sarà presentato il Rapporto immigrazione 2018-2019 realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. Alla presentazione, che si soffermerà particolarmente sulla situazione del Salento,  interverranno don Claudio Barboni, responsabile regionale della Fondazione Migrantes, mons. Nicola Macculi, direttore della Caritas diocesana, p. Gianni Capaccioni, direttore ufficio diocesano Migrantes di Lecce, Carlo Salvemini sindaco di Lecce, Silvia Miglietta, assessore alle pari opportunità, Antonio Ciniero, docente dell’Unisalento di sociologia delle migrazioni e Anna Maria Vitale, assistente sociale. Concluderanno gli operatori del Centro interculturale “Migrantes” e alcuni immigrati che porteranno le loro testimonianze.  

Trento: oggi la presentazione di “88 giorni nelle farm australiane”

5 Dicembre 2019 - Trento -  “88 giorni nelle farm australiane. Un moderno rito di passaggio” è il titolo del volume di Michele Grigoletti e Giuseppe Casarotto, promosso dalla Fondazione Migrantes, che sarà presentato oggi a Trento. I lavori inizieranno alle ore 17 presso la Facoltà di Sociologia (aula 12) dell’Università di Trento, con i saluti introduttivi di Maurizio Tomasi e Ilaria Turco dell’Associazione “Trentini nel Mondo”, seguiti dai saluti di don Cristiano Bettega, Direttore di Migrantes Trento.  L’autore Giuseppe Casarotto presenterà i risultati della ricerca, commentati dal professor Mario Diani, Direttore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento. Il volume è il risultato di un percorso di ricerca che ha visto gli autori – Michele Grigoletti e Giuseppe Casarotto – dialogare, negli ultimi 5 anni, con centinaia di giovani italiani che hanno concluso l’esperienza di vita e di lavoro nelle lontane campagne australiane. Il volume raccoglie più di 80 testimonianze, scritte in prima persona da chi ha affrontato l’esperienza delle farm, ed è corredato dalle fotografie che i giovani hanno scattato durante la loro avventura. Gli scatti ci mostrano le tappe del viaggio che il giovane deve affrontare per l’ottenimento del secondo visto vacanza-lavoro, tuttavia i testi ci parlano anche di un viaggio interiore, di crescita e di maturazione. Dopo le farm i ragazzi si riscoprono più adulti, più liberi dalle paure, dai blocchi psicologici, più consapevoli delle proprie possibilità e meno spaventati dai propri limiti. Attraverso l’analisi delle testimonianze il volume ci svela perché gli 88 giorni nelle farm australiane possono essere considerati un “moderno rito di passaggio”. Saranno presenti e interverranno genitori e vari giovani protagonisti.  

Migrantes: ieri l’incontro del Coordinamento di pastorale dello spettacolo viaggiante

3 Dicembre 2019 - Roma – Ieri, 2 dicembre, il Coordinamento nazionale per la Pastorale dello spettacolo viaggiante della Migrantes si è riunito sotto la presidenza del Direttore generale don Giovanni De Robertis. Erano presenti preti, diaconi, religiose e laici provenienti da varie parti del territorio nazionale. Si è cercato di condividere le esperienze fatte negli ultimi mesi, sia per quanto riguarda gli elementi positivi che, soprattutto, discutendo assieme le difficoltà emerse e cercando, a proposito di esse, di giungere a un discernimento condiviso, in un clima di franchezza e serenità. I membri del Coordinamento hanno relazionato sulla situazione nelle loro rispettive diocesi e in quelle vicine, per quanto riguarda la catechesi, l’amministrazione dei Sacramenti, l’ascolto e le iniziative caritative e a favore della promozione umana e culturale. È stato ripetutamente evidenziato un problema che continua a permanere, ed anzi forse tende ad aggravarsi, ossia l’atteggiamento tenuto da buona parte delle amministrazioni comunali verso la gente dello Spettacolo viaggiante. Si tratta di un approccio burocratico, talvolta improntato al pregiudizio e spesso incurante delle più evidenti necessità logistiche delle carovane. Quello che ferisce soprattutto i circensi è il fatto che molti amministratori e responsabili di uffici dimostrano chiaramente di non tenere in alcun conto il lavoro lungo e impegnativo necessario per portare in pista le attrazioni; accade spesso, infatti, che vengano imposte regolamentazioni inutilmente complicate, che rendono il lavoro della gente del Circo e del Luna Park ancora più faticoso, e la loro vita quasi impossibile. È stato poi deciso di rivolgersi, per la proposta pastorale, anche ai nuovi strumenti di comunicazione sociale come Facebook, Instagram ecc., che sono particolarmente amati da circensi e fieranti. Infine, è stata rilevata nuovamente la necessità di uno sforzo per raccogliere tutte le forze disponibili per la Pastorale in questo settore, sia migliorando la preparazione di chi già vi collabora, sia ricercando l’aiuto di altre persone. Per questo si è deciso di programmare un incontro per gli operatori pastorali che si terrà a Bologna nel novembre del 2020, con la speranza che vi possano partecipare, oltre agli operatori attuali, anche molti nuovi collaboratori da “reclutarsi” nei prossimi mesi. Il Direttore generale don De Robertis ha concluso l’incontro annunciando che prossimamente ci sarà anche una serie di incontri con le Conferenze Episcopali Regionali, in previsione dei quali verrà anche preparato un breve testo come sussidio.

“88 giorni nelle farm australiane”: presentazione il 5 a Trento

3 Dicembre 2019 - Trento -  “88 giorni nelle farm australiane. Un moderno rito di passaggio” è il titolo del volume di Michele Grigoletti e Giuseppe Casarotto, promosso dalla Fondazione Migrantes, che giovedì 5 dicembre verrà presentato a Trento. I lavori inizieranno alle ore 17 presso la Facoltà di Sociologia (aula 12) dell’Università di Trento, con i saluti introduttivi di Maurizio Tomasi e Ilaria Turco dell’Associazione “Trentini nel Mondo”, seguiti dai saluti di don Cristiano Bettega, Direttore di Migrantes Trento.  L’autore Giuseppe Casarotto presenterà i risultati della ricerca, commentati dal professor Mario Diani, Direttore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento. Il volume è il risultato di un percorso di ricerca che ha visto gli autori – Michele Grigoletti e Giuseppe Casarotto – dialogare, negli ultimi 5 anni, con centinaia di giovani italiani che hanno concluso l’esperienza di vita e di lavoro nelle lontane campagne australiane. Il volume raccoglie più di 80 testimonianze, scritte in prima persona da chi ha affrontato l’esperienza delle farm, ed è corredato dalle fotografie che i giovani hanno scattato durante la loro avventura. Gli scatti ci mostrano le tappe del viaggio che il giovane deve affrontare per l’ottenimento del secondo visto vacanza-lavoro, tuttavia i testi ci parlano anche di un viaggio interiore, di crescita e di maturazione. Dopo le farm i ragazzi si riscoprono più adulti, più liberi dalle paure, dai blocchi psicologici, più consapevoli delle proprie possibilità e meno spaventati dai propri limiti. Attraverso l’analisi delle testimonianze il volume ci svela perché gli 88 giorni nelle farm australiane possono essere considerati un “moderno rito di passaggio”. Saranno presenti e interverranno genitori e vari giovani protagonisti.  

Migrantes Calabria: il 6 dicembre la presentazione del Report “Diritto d’Asilo”

2 Dicembre 2019 - Cosenza - Si svolgeranno venerdì 6 Dicembre due incontri di Presentazione del Rapporto "Diritto d'Asilo - report 2019" della Fondazione Migrantes. Il primo, dalle 11.00 alle 13.00, si svolgerà presso l'Università della Calabria a Rende con l'introduzione di Donatella Loprieno e di Giorgio Marcello, docenti Università della Calabria; le relazioni di Maria Cristina Molfetta della Fondazione Migrantes e di Marina Galati,  referente progetto INCIPIT. Sono previsti inoltre gli interventi di Maria Francesca D'Agostino e Anna Elia - docenti Unical e degli studenti Unical.  Modererà l’incontro Pino Fabiano, direttore dell'Ufficio Migrantes della Calabria. Il secondo incontro, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, sarà ospitato presso la Basilica Cattedrale di Cassano allo Ionio e vedrà i saluti di Leonardo Cirigliano, Direttore Migrantes di Cassano allo Ionio  e di Don Gianni Di Luca , vicario Caritas diocesano e gli interventi di Maria Cristina Molfetta e di Marina Galati. A seguire testimonianze e esperienze di integrazione sociale e lavorativa in Calabria. Concluderà i lavori – moderato fda Pino fabiano - Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio  

Mons. Di Tora : la sapienza di Dio è diventata storia

1 Dicembre 2019 - Modena – “Avvento è memoria e profezia, passato e futuro ma il presente è da interpretare. Viviamo un periodo di grandi e veloci cambiamenti”. Lo ha detto ieri sera mons. Guerino di Tora, presidente della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, durante la messa conclusiva nella parrocchia Madonna Pellegrina, del festival della Migrazione che si è chiuso ieri sera a Modena. A concelebrare, fra gli altri, don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes e il parroco don Matteo Cavani. Per il presule oggi “le cose ci sfuggano e si crea la dinamica del provvisorio, oggi una cosa c’è e domani non c’è più, per chi è abituato alla stabilità sono tempi difficili. Clima di ansia, di timore, di paura”. Allora l’invito è quello alla vigilanza: “noi celebriamo un Dio che viene, che fa nuove tutte le cose, e torniamo a riflettere ogni anno sulla memoria della sua venuta”. Parola chiave del Vangelo della prima domenica di Avvento è “vegliate: potremmo non accorgerci della venuta del Signore, affaccendati in altro. Vegliare significa saper leggere la storia per individuare i segni dei tempi. Globalizzazione di merci, ma anche di uomini. Persone che si muovono, non lo leggiamo come segno dei tempi e tendiamo a metterlo da parte. La sapienza di Dio però si è fatta carne, è diventata storia. Il cristiano non può estraniarsi dalla storia, non si tira indietro, condivide le esperienze umane. L’Avvento – ha concluso - non è un tempo solo di attesa, ma la realizzazione della venuta del Signore in mezzo a noi”  

Modena: conclusa la quarta edizione del Festival della Migrazione

1 Dicembre 2019 - Modena - Con una tavola rotonda sulla Chiesa che incontra si è concluso ieri a Modena la quarta edizione del Festival della Migrazione promosso dalla Fondazione Migrantes  e dall'associazione Porta Aperta. Una giornata, quella conclkusiva, iniziata con un incontro alla Città dei Ragazzi dove vengono giovani italiani e stranieri e con il Pranzo dei Popoli che ha visto circa 300 persone partecipare al Pranzo dei Popoli con portate da ogni parte del mondo e musica con un gruppo formato da italiani e stranieri. Il festival della Migrazione - ha detto il presidente della Fondazione Migrantes, mons. Guerino Di Tora - è un invito a incontrare le diversità vincendo la paura: "La Chiesa che incontra è l'espressione più vera del proprio essere ecclesia, cioè aggregazione, assemblea. Diventa espressione di un processo umano che, attraverso un primo momento di reciproca conoscenza dello straniero, porta all'integrazione. La Chiesa vuole esprimere attraverso il Vangelo questa realtà. È il Signore stesso che ce lo chiede: 'Ero straniero e mi avete accolto, ero carcerato e mi avete visitato'. Questo è lo specifico del cristiano". La Chiesa è "al servizio della verità", spiega l'arcivescovo di Modena-Nonantola, mons.  Erio Castellucci: "i cristiani devono quindi contrastare con ogni mezzo le menzogne sui migranti fatte circolare per creare paura o divisione e riscuotere con le strumentalizzazioni facili consensi". Durate la serata, moderata dal giornalista di Avvenire Paolo Lambruschi, è stato più volte ribadito che oggi occorre passare dall'accoglienza d'emergenza a quella strutturata. Ad esempio nelle parrocchie e nelle comunità l'accoglienza diffusa ha favorito l'incontro e il confronto con le singole persone. All'incontro anche il giovane sacerdote, don Mattia Ferrari che ha vissuto una esperienza sulla nave "Mediterranea" impegnata a salvare  migranti in mare. I profughi scampati alla morte "ci hanno fatto un dono. Quello di aiutarci a non perdere l'umanità".