10 Luglio 2021 - Agrigento - Una preghiera per le persone migranti, in particolare per quelle che hanno perso la vita nella traversata nel Mar Mediterraneo: così la Presidenza della Conferenza episcopale italiana invita le comunità ecclesiali a ricordare le numerose vittime dei viaggi della speranza che, anche in questa estate 2021, riempiono le cronache.
I dati dell’OIM parlano di 632 persone morte nei primi cinque mesi dell’anno nel Mediterraneo centrale (+200% rispetto allo scorso anno), di cui 173 accertate e 459 disperse; a queste sono da aggiungere le vittime su altre rotte: quella delle Canarie, la via dei Balcani, il Sahara, la Libia …
La data prescelta per l’11 luglio non è casuale: si celebra infatti la festa di S. Benedetto, che in un tempo certamente non facile come l’Alto Medioevo, segnò profondamente l’Europa con la fondazione di numerosi monasteri, dediti al lavoro e alla preghiera, divenuti centri di cultura e segno pubblico nella vita della Chiesa e della società. Disseminati in tutta Europa, i monasteri furono centri di accoglienza e ospitalità per i tanti pellegrini che percorrevano la via Francigena diretti a Roma o a Gerusalemme.
Il fenomeno migratorio, trattato sempre come emergenza benché sia strutturale, rappresenta il segno di un’Europa che ha smarrito il valore dell’accoglienza , si ripiega sulla difesa e finisce per imboccare la via dell’involuzione, con il suo portato di frammentazione, decadenza morale e culturale, disorientamento.
La preghiera per i migranti si conclude con questa significative parole: “Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d’Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture” . (Mariella Guidotti - Direttrice Migrantes Agrigento)
Tag: CEI
Migrantes Emilia Romagna: il dramma del Mare Nostrum ci interpella e ci scuote
10 Luglio 2021 - Bologna - Non vogliamo dimenticare che san Benedetto è uno dei sei patroni del continente europeo, a testimoniare la ricchezza e la diversità culturale del continente da sud a nord e da oriente a occidente. Nel contatto quotidiano con i migranti, oggi tocchiamo con mano quanto lo stivale non sia in questo momento una destinazione ambita e come la soluzione ai problemi sia efficace solo nella misura in cui venga condivisa a livello europeo. Certo il dramma del Mare Nostrum ci interpella e ci scuote, ma vediamo anche che la maggior parte degli immigrati provengono dal nostro stesso continente (che non coincide con la UE), una Europa che continua ad avere in casa guerre e mancanza di libertà. Preghiera e lavoro sono spesso l’unica vera ricchezza di molti migranti, ed è proprio Benedetto con la sua regola che mostra come questo sia in realtà il binomio che ha la forza di costruire una grande civiltà. (don Andrea Caniato - Direttore regionale Migrantes Emilia Romagna)
Migrantes Andria: ripensamento di ogni sistema di interazione tra le nazioni:
10 Luglio 2021 - Andria - Domenica 11 luglio 2021, festa di San Benedetto patrono d’Europa le comunità cristiane sono invitate a pregare per i migranti morti, nelle tante e diverse rotte, nel tentativo di approdare in terre pronte a riportare vita e ridonare speranza.
Papa Francesco nell’Angelus di domenica 13 giugno u.s., ha pronunciato queste severe parole: «Questo simbolo di tante tragedie del Mar Mediterraneo continui a interpellare la coscienza di tutti e favorisca la crescita di un’umanità più solidale, che abbatta il muro dell’indifferenza. Pensiamoci: il Mediterraneo è diventato il cimitero più grande dell’Europa».
Inoltre di fronte a questo dramma, la Presidenza della CEI invita quindi le comunità ecclesiali a “non dimenticare quanti hanno perso la loro vita mentre cercavano di raggiungere le coste italiane ed europee”.
Le attraversate piene di speranza, per tanti uomini, donne e bambini disperati, non possono essere arrestate con politiche di contenimento che finiscono per “legittimare” l’affido del destino di queste anime innocenti a persone che eseguono ordini di morte. Da troppo tempo i nostri Governi e l’Europa stipulano accordi con Paesi non sicuri per bloccare gli arrivi dei migranti. Grandi sono i risultati: una continua strage in un mare che è diventato una grande fossa comune.
La speranza è stata privatizzata, inaccessibile a chi nasce aldilà del Mediterraneo, essenziale motore dell'azione per chi ne nasce al di qua. La retorica in questi casi è fin troppo scontata, parlare di morti nel Mediterraneo è diventato quasi uno stanco cliché inascoltato.
Ma il mondo che viene dopo la crisi del covid impone il ripensamento di ogni sistema di interazione tra le nazioni: abbiamo imparato, o avremmo dovuto imparare, con tutta la durezza dell'ultimo anno che nessun Paese è un'isola, né tanto meno l'essere umano è capace di vivere rinchiuso. E che il privilegio di essere nati nella parte ricca del mondo, nella sponda giusta del Mediterraneo, decade miseramente di fronte alla forza della natura e nessuna barricata argina realmente la disperazione del nostro vicino. (don Geremia Acri - Direttore Migrantes Andria)
Migrantes Toscana: ricordiamo le vittime non del Mediterraneo ma dei paesi ciechi di fronte alla sofferenza dell’umanità errante
10 Luglio 2021 - Massa Carrara - Con la preghiera di domani pr i migranti - promossa dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana - "ricordiamo le vittime non del Mediterraneo ma dei paesi ciechi di fronte alla sofferenza dell'umanità errante che cerca di raggiungere la ricca Europa". Lo duce oggi a www.migrantesonline.it la direttrice regionale Migrantes per la Toscana, Sara Vatteroni. "Una Europa - aggiunge - sempre più anziana ma che ha difficoltà a considerare l'immigrazione un opportunità e non una minaccia. L'Italia, purtroppo non ha cambiato la sua politica benchè in apparenza la narrazione salviniana sia stata abbandonata. Respingimenti, una bassa percentuale di riconoscimenti rispetto agli altri paesi dovuto a una cattiva accoglienza e una pessima integrazione, mentre tantissime risorse vengono spese per politiche sicuritarie".
Cei: i lavori del Consiglio Permanente
10 Luglio 2021 - Roma - La riflessione sul cammino sinodale, avviato dalla 74ª Assemblea Generale, e sulla scansione delle varie tappe è stata al centro della sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta in videoconferenza il 9 luglio 2021, sotto la guida del Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In apertura dei lavori, il card. Bassetti ha rinnovato la vicinanza della Chiesa che è in Italia a Papa Francesco, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli dopo l’intervento chirurgico del 4 luglio scorso. Nel sottolineare l’importanza di un cammino che parta dal basso e che si ponga in continuità con il percorso compiuto dalla Chiesa in Italia dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, i Vescovi hanno evidenziato "la necessità di sviluppare un processo basato su 'ascolto, ricerca e proposta' che si armonizzi con quello delineato per la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Un ulteriore momento di verifica e analisi avrà luogo durante la sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente e durante l’Assemblea Generale straordinaria della Conferenza Episcopale Italiana, sulla cui convocazione i Vescovi si sono espressi all’unanimità: dovrebbe svolgersi a Roma, dal 22 al 25 novembre 2021, salvo peggioramento della curva pandemica nel Paese. Nel corso dei lavori, sono stati offerti alcuni aggiornamenti circa l’Incontro del Mediterraneo in programma a Firenze nei primi mesi del 2022 e sulla preparazione del Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà a Matera dal 22 al 25 settembre 2022. Un altro aggiornamento ha riguardato il lavoro seguito alla pubblicazione delle tre Istruzioni della Congregazione per l’Educazione Cattolica sull’affiliazione, l’aggregazione e l’incorporazione degli Istituti di studi superiori (8 dicembre 2020). Il Consiglio Permanente ha provveduto alla nomina dell’Economo della Conferenza Episcopale Italiana, che entrerà in carica dal 1° ottobre 2021.
Durante l'incontro si si è parlato anche dell' Incontro del Mediterraneo che si terrà nei mesi iniziali del nuovo anno a Firenze, la città di Giorgio La Pira. L’appuntamento darà continuità al progetto dell’“Incontro di riflessione e spiritualità Mediterraneo frontiera di pace”, che si è svolto a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020. Questo nuovo evento - scrivono i vescovi - "coinvolgerà le comunità ecclesiali e civili del Mare Nostrum e si svilupperà attorno al tema della cittadinanza e della fraternità." Il Mediterraneo, è stato ricordato, "continua a essere centrale nelle strategie mondiali e in esso è custodito il futuro dell’Europa: se l’Europa riuscirà a riconquistare una leadership in quest’area, potrà rimettere in moto non solo l’economia, ma anche i valori spirituali che accomunano i diversi popoli. Congresso Eucaristico Nazionale". Cei: domani sessione straordinaria del Consiglio Permanente
8 Luglio 2021 -
Roma -Domani, venerdì 9 lugli, si svolgerà una sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, in videoconferenza. I lavori prevedono - spiega l'Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali - una condivisione sul “cammino sinodale”, avviato dalla 74ª Assemblea Generale secondo quanto indicato da Papa Francesco e proposto in una prima bozza della Carta d’intenti presentata al Papa. Il Consiglio Permanente, in base a quanto stabilito dalla mozione votata dall’Assemblea Generale, ha «il compito di costituire un gruppo di lavoro per armonizzarne temi, tempi di sviluppo e forme, tenendo conto della Nota della Segreteria del Sinodo dei Vescovi del 21 maggio 2021, della bozza della Carta d’intenti e delle riflessioni di questa Assemblea».
Vescovi e sindaci insieme a Firenze: missione fraternità
6 Luglio 2021 - Firenze - Un evento «che il Signore ci ispira per i nostri tempi». Così il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha definito ieri mattina il secondo incontro dei vescovi del Mediterraneo che seguirà l’appuntamento di Bari del 2020 e che si terrà fra febbraio e marzo del 2022 a Firenze.
«La Provvidenza – ha aggiunto – ha un suo disegno specifico su questa area e noi siamo chiamati a farcene interpreti». Il saluto del porporato ha aperto i lavori del comitato scientifico che si è riunito a Roma e assemblerà il nuovo G20 ecclesiale che radunerà i pastori di venti Paesi nella città del sindaco
“santo” Giorgio La Pira che ha ispirato l’iniziativa con la sua profezia di pace fra le nazioni.
Di fatto si è già messa in moto la macchina organizzativa della Cei che preparerà il forum.
Al centro dell’evento fiorentino ci sarà la questione della cittadinanza. È quanto stabilito nell’incontro online che a metà giugno ha riunito alcuni vescovi del bacino, in rappresentanza delle macro-aree del Mediterraneo, ossia di Europa, Balcani, Medio Oriente e Nord Africa. La scelta del tema non è casuale. Infatti il summit “religioso” del 2022 sarà affiancato da un incontro dei sindaci di cento città del Mediterraneo organizzato da Palazzo Vecchio. A invitarli il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Saranno due appuntamenti in contemporanea ma paralleli e distinti che si concluderanno con un momento comune e, forse, con un documento condiviso sulle emergenze e le sfide dell’area intorno alle quali la comunità ecclesiale e quella civile possono convergere. «Cittadinanza implica osservare la reciproca interazione fra la città, con le autorità e le componenti di essa, e le Chiese», ha sottolineato il vicepresidente della Cei, Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e coordinatore organizzativo.
A fare da comune denominatore la fraternità, cara al magistero di papa Francesco. In particolare, la fraternità sarà declinata guardando ai credenti di altre fedi (sulla scia del Documento di Abu Dhabi), al versante sociale (in particolare alle povertà e al fenomeno migratorio) e alla cura dell’ambiente.
In agenda anche l’intenzione di rilanciare alcune intuizioni scaturite a Bari: dai gemellaggi fra le Chiese del Mediterraneo (che coinvolgano non solo sacerdoti ma anche laici e famiglie da inviare in alcune zone) alla volontà di promuovere momenti di preghiera per la pace nell’intero bacino. (G.Gamb.- Avvenire)
La preghiera e gli auguri della CEI a Papa Francesco
5 Luglio 2021 - Roma - "Vicinanza" della Chiesa in Italia, delle comunità e dei fedeli a papa Francesco "con l’augurio di una buona convalescenza e pronta guarigione" arriba dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana il card. Bassetti dopo l'intervento chirurgico subito dsa Pontefice ieri sera al Policlinico Gemelli. "Nell’apprendere la notizia del Suo ricovero al Policlinico Gemelli per un intervento chirurgico - scrive il card. bassetti in un messaggio - abbiamo pregato per Lei affidando al Padre la Sua salute. Ci siamo lasciati guidare dalle parole del Salmo che abbiamo proclamato nella liturgia domenicale: 'I nostri occhi sono rivolti al Signore'. Affidiamo al Signore i medici e tutto il personale sanitario che, con passione e amore, si stanno prendendo cura di Lei e di tutti i pazienti e gli ammalati".
"Anche in questa occasione - conclude il porporato - ci ha insegnato come affrontare la sofferenza. Lo sguardo rivolto agli impegni dei prossimi mesi (il viaggio in Ungheria e in Slovacchia a settembre) e il sorriso abituale dalla finestra del Palazzo Apostolico, con cui ci dà appuntamento ogni domenica, sono una grande testimonianza. Non bisogna mai cedere allo sconforto anche nelle ore della fatica più dura. Grazie, Padre Santo! La attendiamo domenica prossima, dalla finestra del Palazzo Apostolico, per pregare insieme l’Angelus e ascoltare la Sua parola".
CEI: Verso la Settimana Sociale di Taranto., il 3 luglio il Seminario del Nord Italia
1 Luglio 2021 - Roma - “La transizione ecologica: il contributo del mondo delle imprese e del lavoro” è il titolo del Seminario del Nord Italia che si svolgerà il 3 luglio a Padova, presso il Complesso Universitario del Beato Pellegrino dell’Università degli Studi. Organizzato in preparazione alla 49ª Settimana Sociale di Taranto, l’evento è realizzato in collaborazione con la Chiesa di Padova e la Fondazione Lanza e con il patrocinio dell’Università degli Studi. L’incontro, moderato da Sara Melchiori, responsabile dell’ufficio stampa della Diocesi di Padova, si aprirà con i saluti di Rosario Rizzuto, Rettore dell’Ateneo padovano, e di Mons. Michele Tomasi, Vescovo di Treviso e Delegato della Commissione Regionale per la Pastorale Sociale. Seguirà l’intervento di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola, Vescovo di Carpi e Vice Presidente della CEI, che approfondirà il tema: “Per una cultura della cura, della bellezza e dell’incontro dalla Laudato si’ alla Fratelli tutti”.
Dopo i tavoli di lavoro per ambiti tematici (economia circolare e bioeconomia; digitalizzazione e dematerializzazione; riduzione del consumo di risorse nelle imprese; investimento sulle persone e sulla qualità del capitale sociale), nel pomeriggio sono previsti l’intervento di Giuseppe Tripoli, Segretario generale Unioncamere, su: “Le imprese e la transizione ecologica: a che punto siamo nel Nord Italia” e la tavola rotonda a cui parteciperanno: Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Maria Cristina Piovesana, Presidente e A.D. di ALF Group S.p.A. e Vicepresidente nazionale Confindustria; Pierpio Cerfogli, Vicedirettore generale e Chief Business BPER Banca; Stefano Granata, imprenditore e Presidente Federazione nazionale Cooperative sociali di Confcooperative. Le conclusioni sono affidate a Mons. Marco Arnolfo, Vescovo di Vercelli e membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali.
Cei: a Loppiano l’Incontro nazionale islamo-cattolico
25 Giugno 2021 -
Roma - Si terrà a Loppiano (FI) il 26 giugno l’Incontro nazionale islamo-cattolico organizzato dall’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso (UNEDI) della Conferenza Episcopale Italiana, insieme ai Leader delle principali Comunità islamiche presenti in Italia.
L’evento – che ha per tema “Passi significativi: ambiente e cura del Creato” – fa parte di un progetto quinquennale che ha l’obiettivo di declinare alcuni punti del Documento di Abu Dhabi sulla Fratellanza umana, scritto e firmato da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyib.
Avviato nel 2019 con lo storico incontro tra gli operatori pastorali per il dialogo interreligioso della Chiesa cattolica e i Leader delle Comunità islamiche presso la Moschea di Roma, il cammino di confronto e dialogo è proseguito sul territorio, a livello culturale, formativo e religioso. In questo quadro, l’incontro di Loppiano rappresenta una tappa significativa, dedicata al tema del Creato. “Non averne cura – spiegano gli organizzatori - vuol dire non saperlo riconoscere come dono di Dio e, in ultima analisi, non amare la vita così come da sempre è stata voluta da Colui che ce l’ha donata”.
I lavori si apriranno con i saluti di Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, di Abdellah Redouane, Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d'Italia (CICI), e di Yassine Lafram, Presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (UCOII). Dopo le relazioni di Martino Diez, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore scientifico della Fondazione Internazionale Oasis, e di Shahrzad Houshmand Zadeh, teologa musulmana e docente, si svolgeranno 14 laboratori tematici, coordinati ciascuno da due moderatori, che hanno il compito di favorire il dialogo e la mutua conoscenza. Nel pomeriggio è prevista la presentazione delle sintesi dei contributi emersi e delle buone pratiche da sostenere nei territori.
L’auspicio, sottolineano gli organizzatori, è quello di “avviare e incoraggiare processi, così come invita a fare Papa Francesco: ciascuno nel proprio territorio, ammaestrato dallo Spirito e in Suo ascolto, promuoverà la condizione migliore perché il seme dello Spirito di pace e di giustizia possa trovare buona accoglienza per realizzare i frutti da Lui desiderati”.
È possibile seguire la diretta dell’Incontro nazionale sul canale Youtube e sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana.
CEI: eletti i nuovi presidenti di commissione
26 Maggio 2021 - Roma - L’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana, in corso di svolgimento fino a domani a Roma, ha eletto questa mattina i Presidenti delle dodici Commissioni Episcopali, che faranno parte del Consiglio Permanente per il prossimo quinquennio:
- Mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara, Presidente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l'annuncio e la catechesi;
- Mons. Gianmarco Busca, Vescovo di Mantova, Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia;
- Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia, Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute;
- Mons. Paolo Martinelli, Vescovo Ausiliare di Milano, Presidente della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata;
- Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, Presidente della Commissione Episcopale per il laicato;
- Mons. Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca, Presidente della Commissione Episcopale per la famiglia, i giovani e la vita;
- Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari - Bitonto e Amministratore Apostolico di Rossano - Cariati, Presidente della Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese;
- Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo, Presidente della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo;
- Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università;
- S.E.R. Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola - Ascoli Satriano, Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace;
- S.E.R. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Rieti e Amministratore Apostolico “sede vacante” di Ascoli Piceno, Presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali;
- S.E.R. Mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara - Comacchio, Presidente della Commissione Episcopale per le migrazioni.
L’Assemblea Generale ha anche eletto i membri del Consiglio per gli Affari Economici: Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno; Mons. Mauro Parmeggiani, Vescovo di Tivoli e Vescovo di Palestrina; Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo; Mons. Luigi Testore, Vescovo di Acqui.
CEI: eletti i due Vice Presidenti per l’Area Nord e l’Area Centro
26 Maggio 2021 - Roma - L’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana ha eletto, ieri sera, due Vice Presidenti per l’area Nord e per l’area Centro. Si tratta di mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena - Nonantola e vescovo di Carpi, per l’area Nord, e di mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, per l’area Centro. I lavori dell’assemblea proseguiranno questa mattina con l’elezione dei Membri del Consiglio per gli Affari Economici e i Presidenti delle Commissioni Episcopali.
Ai due nuovi vice presidenti della CEI gli auguri di un proficuo lavoro.
Foto copyright: © Siciliani-Gennari/CEI.
CEI, mons. Brambilla sul tema migrazione: non dare immagine deformata del fenomeno
25 Maggio 2021 - Roma – Durante l’Assemblea dei vescovi italiani questa mattina diversi interventi sul tema dei migranti. “Abbiamo sentito – ha detto il vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, vice presidente uscente della CEI per il Nord Italia durante una conferenza stampa - gli interventi accorati dei vescovi della Sicilia, la questione deve essere assunta a livello europeo”. È importante – ha aggiunto - "un’accoglienza reale che preveda anche l’integrazione" e, riferendosi al ruolo dei media, ha chiesto di dare della questione "una immagine non deformata”. “È un problema di comunicazione decisivo”, ha detto il presule che ha voluto evidenziare “la differenza tra immigrazione reale e immigrazione percepita”. Da qui la necessità di “non dare immagini deformate” del fenomeno immigrazione. (R. Iaria)
Card. Bassetti: domani “ci uniamo alla veglia di preghiera dell’episcopato cattolico di Terra Santa”
21 Maggio 2021 -
Roma - La Chiesa che è in Italia si unisce alla veglia di preghiera che si terrà a Gerusalemme domani, sabato 22 maggio alle ore 17. Questa iniziativa, alla vigilia della solennità di Pentecoste, è stata organizzata dall’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, con la collaborazione dell’Unione delle religiose e del Comitato episcopale dei religiosi.
“Invochiamo lo Spirito di pace – afferma il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della CEI – perché illumini e sostenga il processo di pacificazione nella Terra Santa. In questo momento storico siamo tutti chiamati a costruire la pace e a impegnarci perché non si perda la consapevolezza della fratellanza universale che unisce i popoli, al di là di ogni credo. La Chiesa che è in Italia è vicina al Patriarcato latino di Gerusalemme e a tutto l’Episcopato cattolico di Terra Santa: non possiamo restare indifferenti di fronte alla sofferenza di così tante persone che c’interpella e ci scuote nel profondo. Il 22 maggio saremo in preghiera con un pungolo in più: ricorre, infatti, la festa di santa Rita da Cascia, la Santa dell’impossibile, la Santa del dialogo tra le fazioni in lotta e della preghiera fiduciosa a Dio, nella convinzione che se a Lui ci si affida tutto può accadere. E allora, con la stessa fede salda della Santa nella supplica all’Altissimo, uniamo le nostre preghiere da tutte le Chiese particolari, affinché si levi con forza l’appello alla pace tra i popoli del Mediterraneo, a partire dai luoghi martoriati della Terra Santa”.
CEI: domani la presentazione di “Custodire le nostre Terre”
12 Aprile 2021 - Roma - A sei anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’, la Chiesa che è in Italia si interroga sulla ricezione del documento e sull’impatto della mancata cura del Creato sulla salute della popolazione, sull’ambiente e sulle dinamiche sociali e lavorative. Lo fa sabato 17 aprile con il convegno online “Custodire le nostre terre”, promosso dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dagli Uffici Nazionali per la pastorale della salute e per i problemi sociali e il lavoro, e dalla Caritas italiana.
Temi e relatori del convegno saranno presentati domani, martedì 13 aprile, alle 11, in una conferenza stampa alla quale prenderanno parte mons. Carlo Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana. Modera Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI.
CEI: verso l’Assemblea generale
25 Marzo 2021 - Roma - Nel corso dei lavori il Consiglio Permanente della CEI – che si è svolto questa settimana - ha approvato l’ordine del giorno della 74ª Assemblea Generale, che dovrebbe svolgersi a Roma dal 24 al 27 maggio 2021 (l’andamento epidemiologico potrebbe incidere sulle date). L’Assemblea sarà dedicata al cammino sinodale delle Chiesa che è in Italia. Durante i lavori verranno eletti due Vice Presidenti della Conferenza Episcopale Italiana (area nord e area centro); i membri del Consiglio per gli Affari Economici e i Presidenti delle Commissioni Episcopali. Tra questo il nuovo presidente della Commissione per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes.
Card. Bassetti: daremo un nuovo contributo di carità nella campagna vaccinale
14 Marzo 2021 -
Roma - «Il tempo della responsabilità non è terminato. La Chiesa che è in Italia saprà dare un ulteriore segno concreto di prossimità. Con la campagna vaccinale, infatti, abbiamo la possibilità tangibile di fornire un nuovo contributo di carità». Così il card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, commenta la campagna vaccinale nazionale antiCovid, presentata dal Commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo, che apre all’eventualità, tra l’altro, di utilizzare strutture edilizie delle Chiese che sono in Italia. La messa a disposizione di questi luoghi, che non sono quelli liturgici, tiene conto di vari fattori, non ultimo la continuità di un cammino già avviato in molti territori. Sono numerose, infatti, le Diocesi che hanno consentito e consentono l’utilizzo delle proprie strutture per medici, infermieri, Protezione civile, persone in quarantena, ammalati, poveri e quanti soffrono a causa del Covid.
«Anche questa – afferma il porporato - è testimonianza autentica di un servizio alla persona, agli ultimi in particolare, a chi è in prima linea nella cura dei malati e, quindi, al Paese intero. Tutti insieme, uniti, possiamo costruire orizzonti di speranza».
CEI: la Presidenza stanzia 500mila euro per la popolazione del Tigray
1 Marzo 2021 - Roma - La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, a favore delle popolazioni del Tigray, in Etiopia.
Dal novembre scorso, la zona del Tigray è al centro di uno scontro militare e politico che sta ulteriormente aggravando le già precarie condizioni dell’area, provata dalla malnutrizione e da importanti problemi sanitari. Sono milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria. Il conflitto infatti ha provocato 1,3 milioni di sfollati interni e circa 60.000 profughi fuggiti principalmente in Sudan, oltre che danni significativi alle infrastrutture.
I saccheggi, sempre più frequenti, stanno mettendo a repentaglio l’erogazione dei servizi sociali essenziali. Un numero imprecisato di centri sanitari è stato vandalizzato e gli operatori non retribuiti hanno lasciato i loro posti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che solo il 22% delle strutture sanitarie sia funzionante.
La Chiesa cattolica etiope, con la Caritas nazionale, ha subito attivato una rete di coordinamento per monitorare la crisi e garantire una risposta umanitaria adeguata, coinvolgendo gli Uffici diocesani, i membri internazionali della rete Caritas già presenti sul territorio e altre realtà tra cui Medici con l’Africa Cuamm.
Lo stanziamento della Presidenza CEI è destinato a garantire cibo e acqua, beni di prima necessità, kit sanitari e scolastici e a supportare le strutture sanitarie della regione sia con interventi di ristrutturazione che di fornitura di farmaci, dispositivi medici e materiali.
CEI: “la violenza non è la cura”
23 Febbraio 2021 - Roma - “Esprimiamo profondo cordoglio per la tragica morte di Luca Attanasio, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista, uccisi in un attacco che ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della città di Goma”. Lo scrive la CEI in un post sui social dopo l’attentato di ieri. “Nel deprecare quanto avvenuto”, evidenzia la Conferenza Episcopale Italiana che ricorda le parole di Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2017: “La violenza non è la cura per il nostro mondo frantumato”. “Ci stringiamo alle famiglie delle vittime, cui assicuriamo il ricordo nella preghiera. A loro porgiamo sentite condoglianze e grande solidarietà”, conclude la nota dell’episcopato italiano. (R. Iaria)
Cei: dal 14 febbraio ripristinato segno della pace con uno cenno degli occhi e un inchino
28 Gennaio 2021 -
Roma - Ripristinare, a partire da domenica 14 febbraio, “un gesto con il quale ci si scambia il dono della pace, invocato da Dio durante la celebrazione eucaristica”. È quanto hanno deciso i vescovi italiani, al termine del Consiglio episcopale permanente (Cep). “La pandemia – si legge nel comunicato finale - ha imposto alcune limitazioni alla prassi celebrativa al fine di assumere le misure precauzionali previste per il contenimento del contagio del virus”. “Non potendo prevedere i tempi necessari per una ripresa completa di tutti i gesti rituali – si annuncia nella nota – i vescovi hanno deciso di ripristinare, a partire da domenica 14 febbraio, un gesto con il quale ci si scambia il dono della pace, invocato da Dio durante la celebrazione eucaristica”. “Non apparendo opportuno nel contesto liturgico sostituire la stretta di mano o l’abbraccio con il toccarsi con i gomiti, in questo tempo può essere sufficiente e più significativo guardarsi negli occhi e augurarsi il dono della pace, accompagnandolo con un semplice inchino del capo”, la proposta della Cei, a partire da domenica 14 febbraio. All’invito “Scambiatevi il dono della pace”, dunque, sarà possibile “volgere gli occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino”. Questo gesto, per i vescovi, “può esprimere in modo eloquente, sicuro e sensibile, la ricerca del volto dell’altro, per accogliere e scambiare il dono della pace, fondamento di ogni fraternità. Là dove necessario, si potrà ribadire che non è possibile darsi la mano e che il guardarsi e prendere ‘contatto visivo’ con il proprio vicino, augurando: ‘La pace sia con te’, può essere un modo sobrio ed efficace per recuperare un gesto rituale”.