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Naufragio in Calabria: da Nord a Sud fascia bianca al braccio in segno di lutto
Milano - Fascia bianca ieri in consiglio comunale, a Torino, e in molte scuole italiane, da nord a sud, in segno di lutto per i morti del naufragio di Cutro. A Torino l’hanno indossata il sindaco Stefano Lo Russo e i consiglieri di maggioranza, oltre che del M5s e “Torino Bellissima”, aderendo a un’iniziativa lanciata dalla scrittrice Elena Stancanelli che ha coinvolto anche numerose scuole. «È un messaggio simbolico - hanno spiegato i consiglieri - per far sì che le coscienze non si addormentino e per dire che le politiche devono basarsi sul fatto che accoglienza e solidarietà sono l’unica dimensione possibile che ci rappresenta come popolo». «La mia proposta è: dichiariamolo, il nostro lutto. Un lutto al quale ci ribelliamo: mettiamo al braccio una fascia bianca. Andateci a scuola, lunedì. Fatevi vedere, mostratevi sui vostri social, gridate la vostra estraneità a questo abominio. Rimanete innocenti, dichiarando pubblicamente la vostra distanza. Se non grideremo abbastanza, se non faremo capire in tutti i modi quanto ci fa schifo quello che è stato fatto domenica, quello che continua ad accadere nel nostro mare, ne porteremo addosso il dolore anche noi. La mia voce è piccola, ma la nostra tutti insieme è potente», aveva scritto Stancanelli. E 3 studenti su 10 si sono detti disposti a portare ieri la fascia a scuola o condividerla sui social. Tra gli oltre 1.200 giovanissimi di età compresa tra gli 11 e i 19 anni intervistati dal portale Skuola.net per La Stampa - infatti, ben 3 su 10 hanno detto di essere della partita, indipendentemente dalle proprie idee sull'argomento immigrazione e sulla politica in generale.