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Tavolo Asilo: favorire emersione e regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri presenti in Italia

1 Giugno 2020 - Roma - “Il Tavolo Asilo nazionale, che ha tra i suoi obiettivi l’emersione e la regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri presenti sul nostro territorio, sostiene gli emendamenti che su questa materia la campagna Ero straniero ha elaborato perché vengano presentati alla Camera durante il dibattito sulla conversione in legge del ‘decreto Rilancio’. Il fine è quello di ampliare il più possibile il numero delle persone che potranno beneficiare della regolarizzazione”. Lo si legge in un comunicato del Tavolo Asilo, composto da una trentina di sigle nazionali fra cui Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Acli, Comunità Papa Giovanni, Centro Astalli. “In primo luogo va dunque consentito ai datori di lavoro di tutti i settori economici, che impiegano personale straniero, di poterlo assumere e mettere in regola. Se si vuole combattere davvero l’illegalità e l’invisibilità di centinaia di migliaia di lavoratori, non ha senso limitarsi soltanto a quelli impegnati in attività agricole o in lavori domestici e di cura. Sappiamo infatti che gli stranieri sono largamente impiegati nell’edilizia, nella logistica, nel settore manifatturiero e in molti altri. La possibilità di avere un contratto di lavoro è fondamentale per usufruire di tutti quei diritti di cui godono i lavoratori regolari, uscendo così dall’emarginazione e dallo sfruttamento”. Un altro punto “che va modificato è quello relativo alla documentazione che il lavoratore straniero deve presentare per dimostrare di essere presente nel Paese da prima dell’8 marzo 2020 e poter così accedere alla regolarizzazione, che invece va garantita a tutti coloro che hanno i requisiti per mettersi in regola, semplificando le pratiche richieste per dimostrare la presenza richiesta”. Infine, “è indispensabile prevedere un termine che vada oltre il 15 luglio per la presentazione della domanda, tenendo conto dei tempi di approvazione delle misure e la poca chiarezza sulle procedure”. Il Tavolo Asilo si unisce dunque all’appello rivolto alla maggioranza perché queste proposte vengano accolte dal Parlamento “e l’intervento di regolarizzazione coinvolga il maggior numero di persone straniere possibile”.    

Tavolo Asilo: proposte al Governo per migliorare le condizioni degli stranieri in Italia

27 Marzo 2020 - Roma - Il Tavolo Asilo nazionale (che riunisce le maggiori associazioni che si occupano di diritti dei migranti, tra cui Amnesty, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cir, Cnca, Comunità di Sant’Egidio, Emergency, Fcei, Migrantes) ha inviato una serie di proposte a Governo e Parlamento per migliorare le condizioni di vita delle persone straniere presenti in Italia, garantendo anche a loro e al personale dei progetti la possibilità di attenersi alle regole socio-sanitarie volte a impedire il diffondersi del contagio da Coronavirus. Mascherine, guanti e disinfettanti non sono stati infatti ancora inviati né ai Siproimi (ex Sprar) né ai Cas (Centri di accoglienza straordinaria), né si è provveduto a trasferire competenze specifiche all’equipe dei progetti per gestire l’emergenza. Intanto, per effetto del Decreto Salvini su sicurezza e immigrazione, sono cresciuti gli stranieri irregolari, molti dei quali senza fissa dimora o costretti a vivere in insediamenti informali, in condizioni igienico-sanitarie inaccettabili. La stessa condizione è condivisa dalle migliaia di lavoratori stranieri impiegati nel settore agricolo. Tra le proposte, si chiede, per Siproimi e Cas di “garantire la proroga dei progetti in corso sino alla fine del 2020, disporre il non allontanamento delle persone accolte per il periodo dell’emergenza, prevedere specifici protocolli per i casi positivi, garantire un’adeguata fornitura di dispositivi di protezione individuale”. Rispetto ai grandi centri (hotspot e Cpr), dove è impossibile applicare le regole previste dal ministero della Salute, il Tavolo Asilo chiede “che si sospenda ogni nuovo ingresso e si individuino subito alternative alla detenzione amministrativa”. Viene chiesta inoltre “la sospensione delle espulsioni e delle pene previste in caso di non ottemperanza all’ordine di allontanamento dal territorio”. Per gli stranieri fuori dal circuito dell’accoglienza, il Tavolo Asilo chiede che ai cittadini senza fissa dimora venga concesso di accedere a strutture adeguate, individuandone anche di nuove se necessario. A tutti, anche a chi non è in regola col permesso di soggiorno, va inoltre garantito l’accesso ai servizi sanitari. Rispetto al soccorso in mare, si chiede che quest’attività non venga sospesa e che le persone soccorse vengano ospitate in strutture adeguate a garantire la prevenzione del contagio.