Tag: Rapporto Immigrazione 2018-2019

Sardegna: lunedì il racconto della mobilità umana tra realtà e percezione

31 Gennaio 2020 - Oristano -  Lunedì 3 febbraio 2020, dalle ore 14 alle 17, nell’Istituto di Scienze religiose, a Oristano si svolgerà il seminario “Non si tratta solo di migranti”. Il racconto della mobilità umana tra realtà e percezione, organizzato dalla Delegazione regionale Caritas Sardegna, dalla Migrantes regionale, dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna e dall’Ucsi Sardegna. Un seminario che nasce dalla necessità di riflettere sul fenomeno della mobilità umana, “tema ghiotto per le campagne elettorali, foriero di paure ancestrali rispetto alla diversità e al diverso, che rischia di essere sempre più manipolato strumentalmente e non conosciuto per l’effettivo dato di realtà”, spiega il delegato regionale Caritas Sardegna Raffaele Callia: persone che vengono nel nostro Paese per ragioni diverse – migrazioni forzate, fuga dalla miseria, ricerca di libertà, ecc.  e che “continuano ad andar via dalle nostre comunità, fra cui gli stessi sardi, soprattutto per mancanza di alternative”. Il delegato Caritas sottolinea come oggi più che mai “si abbia il dovere di fornire un’informazione obiettiva che presenti il tema nella sua complessità, senza semplificazioni e banalizzazioni, senza mistificare la realtà. Un’informazione rigorosa dal punto di vista scientifico e rispettosa in ogni caso della dignità della persona umana, di ogni persona”.  Da qui, l’idea di  proporre un seminario di approfondimento per i giornalisti e per tutti gli operatori che si occupano di tali argomenti, “con l’obiettivo di fornire una narrazione diversa rispetto a quelle in circolazione, in particolare nel complesso mondo dei social network”. “Questa iniziativa inter-pastorale, frutto della collaborazione tra gli uffici regionali Caritas e Migrantes – spiega Padre Stefano Messina, incaricato regionale di Migrantes – intende riflettere su come raccontare l’aspetto della ricchezza umana e culturale di cui i migranti sono portatori: una buona comunicazione capace di favorire l’integrazione”. Ciò che manca nel nostro paese, continua p. Messina, “è proprio la capacità di promuovere un percorso di reale integrazione, con cui costruire progettualità concrete, a lungo termine, che non si fermino alla prima accoglienza”. Progettualità “che favoriscano una conoscenza reciproca, premessa indispensabile per costruire una società basata sullo sviluppo umano integrale e sulla giustizia sociale”. Dopo i saluti  di Mons. Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e Vescovo delegato per Migrantes della Conferenza Episcopale Sarda, di Mons. Giovanni Paolo Zedda, Vescovo delegato per il servizio della carità della Conferenza Episcopale Sarda di Andrea Pala, presidente UCSI Sardegna, introdurranno i lavori Padre Stefano Messina e Raffaele Callia. A seguire, le relazioni di Simone Varisco e Delfina Licata che si soffermeranno su “Un quadro di riferimento dell’immigrazione oggi” e su “L’attualità dell’emigrazione italiana nel mondo”. Seguirà Nello Scavo, inviato di Avvenire  su “Comunicare la mobilità umana, oltre le percezioni”. A coordinare l’incontro Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna.    

Rapporto Immigrazione: domani la presentazione in Campania con il card. Sepe

28 Gennaio 2020 - Salerno - Verrà presentato domani, 29 gennaio, a Fisciano, presso l’Università degli Studio di Salerno, il Rapporto Immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. L’iniziativa è promossa dai due uffici regionali Caritas e Migrantes della Campani. Il tema dell’incontro è quello del Rapporto “Non si tratta solo di migranti” che “vuole richiamare contenuti e modalità attraverso cui declinare questo concetto così universale”. Alla presentazione, dopo il saluto del rettore e di Mons. Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, interverranno Mons. Antonio Di Donna e Mons. Antonio De Luca, rispettivamente vescovo delegato regionale di Caritas e Migrantes. I lavori seguiranno con la presentazione del rapporto da parte della prof. Trapanese Rossella, con riflessioni del prof. Gennaio Iorio, prof. Malandrino Ornella e don Vincenzo Serpe. Le conclusioni saranno affidate al Cardinale Crescenzio Serpe, Presidente della Conferenza Episcopale Campana.

Diocesi Ragusa: oggi Caritas e Migrantes presentano il Rapporto Immigrazione

16 Dicembre 2019 - Ragusa - Sarà presentato questa mattina alle 11,00 a Ragusa l’edizione 2018-2019 del Rapporto Immigrazione realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. L’iniziativa, promossa di due ufficio Caritas e Migrante della diocesi,  è rivolta ad addetti ai lavori, studiosi, cittadini interessati e alla stampa. Per l’occasione e per offrire una panoramica completa volta a mettere in luce i diversi aspetti della vita di un migrante sul territorio, gli organizzatori hanno chiesto quest’anno alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di raccontare la realtà scolastica della provincia di Ragusa rispetto alla presenza di alunni con cittadinanza non italiana.

Lecce: oggi la presentazione del Rapporto immigrazione Caritas e Migrantes

5 Dicembre 2019 - Lecce - Oggi alle 17.30 presso il Centro interculturale “Migrantes” della diocesi di Lecce sarà presentato il Rapporto immigrazione 2018-2019 realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. Alla presentazione, che si soffermerà particolarmente sulla situazione del Salento,  interverranno don Claudio Barboni, responsabile regionale della Fondazione Migrantes, mons. Nicola Macculi, direttore della Caritas diocesana, p. Gianni Capaccioni, direttore ufficio diocesano Migrantes di Lecce, Carlo Salvemini sindaco di Lecce, Silvia Miglietta, assessore alle pari opportunità, Antonio Ciniero, docente dell’Unisalento di sociologia delle migrazioni e Anna Maria Vitale, assistente sociale. Concluderanno gli operatori del Centro interculturale “Migrantes” e alcuni immigrati che porteranno le loro testimonianze.  

Rapporto Immigrazione: domani la presentazione a Torino

3 Dicembre 2019 - Torino - Sarà presentato domani, nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino il Rapporto Immigrazione realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. La presentazione – su iniziativa dei due uffici diocesani -  vedrà la partecipazione, fra gli altri, di Simone Varisco della Fondazione Migrantes che parlerà del rapporto, del giornalista  di Avvenire, Nello Scavo che si soffermerà sul ruolo dell’inchiesta giornalistica e del rettore della basilica Don Guido Errico che tratterà il tema “Educare alla diversità”. Tra gli interventi anche quello del direttore della Caritas di Torino, Pierluigi Dovis sul tema della carità che apre all’incontro. Ad aprire l’incontro Sergio Durando, direttore Migrantes di Torino.  Non mancheranno “voci e progetti” dal territorio per “favorire l’incontro”. Dallo scorso 24 ottobre, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, è presente la mostra «Exodus» di Safet Zec. Un ciclo composto da teleri di grandi dimensioni raffiguranti scene di esodo e migrazione e che resterà aperta fino al 20 dicembre.  

Migrantes Calabria: domani presentazione Rapporto Immigrazione a Cosenza e Lamezia

7 Novembre 2019 - Lamezia - Si svolgeranno venerdì 8 novembre in Calabria due incontri in tema di migrazioni a partire dalla nuova edizione del Rapporto Immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, organizzati dall'Ufficio Migrantes regionale. Il primo, dalle 11.00 alle 13.00, si svolgerà presso l'Università della Calabria a Rende con interventi di Sabina Licursi e Giorgio Marcello, docenti dell’Università della Calabria; di don Giacomo Tuoto, vicario episcopale della diocesi di Cosenza-Bisignano; Simone Varisco, della Fondazione Migrantes moderati da Pino Fabiano, direttore dell'Ufficio Migrantes regionale della Calabria. Nel pomeriggio incontro a Lamezia Terme con interventi del vescovo Mons. Giuseppe Schillace e di Varisco seguiti da alcune esperienze di integrazione sociale e lavorativa in Calabria. Conclude don Nino Pangallo, delegato Caritas Calabria.

Rapporto Immigrazione: la fede degli stranieri in Italia

27 Settembre 2019 -

Roma - Gli studi e il buon senso evidenziano come la fede sia un’importante sostegno emotivo e psicologico nelle diverse fasi del processo migratorio, soprattutto laddove questo si svolge con grave rischio per l’incolumità personale dei migranti e delle loro famiglie. Secondo le più recenti stime, al 1° gennaio 2019 i cittadini stranieri musulmani residenti in Italia risultano 1 milione e 580 mila (+2% rispetto al 2018), mentre, nel loro complesso, i cittadini stranieri cristiani residenti in Italia si stimano in 2 milioni e 815 mila (-4% rispetto al 2018) e mantengono ancora il ruolo di principale appartenenza religiosa tra gli stranieri residenti in Italia. In fortissima crescita, riferisce il Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes presentato a Roma questa mattina,  risultano gli stranieri atei o agnostici, stimati in più di mezzo milione. Fra i cristiani, si ipotizza risiedano in Italia 1 milione e 560 mila ortodossi, 977 mila cattolici, 183 mila evangelici, 16 mila copti e 80 mila fedeli di altre confessioni cristiane. Principali comunità straniere musulmane risultano quella marocchina e quella albanese, mentre fra i cattolici troviamo quella romena e quella filippina. Di particolare rilievo è la Chiesa copta in Italia, che presenta la vitalità di una minoranza cristiana che nel mondo sperimenta ancora persecuzione e discriminazione.

Rapporto Immigrazione: oltre 20mila i detenuti stranieri in Italia

27 Settembre 2019 -

Roma - Al 31 dicembre 2018 i detenuti stranieri presenti negli istituti penitenziari italiani sono 20.255, su un totale di 59.655 persone ristrette (33,9%). L’incidenza della componente straniera sulla popolazione carceraria totale appare sostanzialmente stabile. Pressoché immutata è anche la presenza femminile, con 962 donne recluse, pari al 4,5% dei detenuti di origine straniera. E’ quanto emerge dal Rapporto Immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes e presentato questa mattina a Roma.

La nazione più rappresentata è il Marocco (3.751 detenuti). Seguono, distanziate, Albania (2.568) e Romania (2.561). Nelle sezioni femminili spiccano, invece, le detenute provenienti da Romania (227) e Nigeria (204), le quali, da sole, rappresentano il 44% delle recluse straniere. La componente straniera si colloca nelle fasce più giovani della popolazione carceraria. I dati evidenziano la maggiore presenza di detenuti con un’età compresa tra i 30 e i 34 anni e confermano che le porte dei penitenziari si aprono prima per gli stranieri rispetto che per gli italiani: basti dire che in carcere due ragazzi su tre con un’età compresa tra i 18 e i 20 anni non sono cittadini italiani (66%). Nel complesso, le pene inflitte denotano una minore pericolosità sociale degli immigrati. Le statistiche relative alle tipologie di reato confermano quelli contro il patrimonio come la voce con il maggior numero di ristretti. Le più recenti emergenze investigative, però, evidenziano il carattere sempre più pervasivo delle organizzazioni criminali straniere che operano in Italia. Persiste il rischio di una sovra rappresentazione della popolazione carceraria straniera, con gli immigrati che beneficiano in maniera più blanda delle misure alternative al carcere rispetto agli autoctoni, a cominciare dalla detenzione domiciliare. L’assistenza religiosa in carcere, infine, “contribuisce a prevenire fondamentalismi di matrice confessionale”. Sul fronte opposto, appaiono in sensibile aumento i reati di discriminazione e di odio etnico, nazionale, razziale e religioso dei quali sono vittime i cittadini stranieri.

Rapporto Immigrazione: oltre 800 mila gli alunno stranieri nelle classi italiane

27 Settembre 2019 -

Roma - Nell’anno scolastico 2017/2018 gli alunni stranieri nelle scuole italiane sono 841.719 (9,7% della popolazione scolastica totale), in aumento di 16 mila unità rispetto all’anno scolastico 2017/2018. E’ quanto emerge dal Rapporto Immigrazione redatto da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes e presentato questa mattina a Roma.

I dati riportati nello studio dei due organismo della CEI, attestano, inoltre, che ben il 63,1% degli alunni con cittadinanza non italiana è nato in Italia. Il settore della scuola primaria è ancora quello che registra il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana. L’incidenza degli alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica varia in modo significativo in ragione della maggiore capacità attrattiva nei confronti delle famiglie straniere di alcune regioni e province. È ancora la Lombardia a registrare il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (213.153). Seguono Emilia-Romagna, Veneto, Lazio, Piemonte e Toscana. Sebbene l’aumento degli alunni stranieri rimanga un trend costante, procede a ritmo rallentato da oltre sei anni, anche a causa della crisi economica, che ha portato molte famiglie immigrate in Italia a spostarsi verso i Paesi del Nord Europa o a fare ritorno al Paese d’origine, mentre la crescita, seppure limitata, è sostenuta da una nuova tipologia di allievi, i minori stranieri non accompagnati, di cui non si conoscono i dati esatti nelle iscrizioni scolastiche. Il loro aumento, con gli arrivi via mare, “pone nuove questioni organizzative e didattiche alle scuole”, si legge nel testo.