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Incontro sul Mediterraneo: 49 i rifugiati che incontrerà domenica Papa Francesco

25 Febbraio 2022 - Firenze -  Papa Francesco domenica sarà a Firenze per concludere, con una celebrazione eucaristica, l'Incontro dei vescovi e sindaci del Mediterraneo promosso dalla Cei. Prima della celebrtazione eucaristica incontrerà a Palazzo Vecchio 49 rifugiati provenienti da Afghanistan, Etiopia, Siria, Somalia, Costa d'Avorio, Eritrea e Nigeria, Repubblica democratica del Congo, Gana e Mali. Rifugiati oggi inseriti nei percorsi di accoglienza e integrazione. Sono state selezionati, è stato spiegato, per la loro diversa esperienza di accoglienza in città. Tra loro ci saranno Mohamad Anosh e la moglie Reha, entrambi afgani, chirurgo pediatrico lui, attivista per i diritti umani lei: in Italia con le due figli, che vanno a scuola, hanno ottenuto lo status di rifugiati. Anche Mohammad Azreakhsh incontrerà il Papa: afgano, tecnico informatico, è arrivato in Italia con la famiglia alla quale è stato riconosciuto lo status di rifugiato. Joseph, giovane nigeriano, ha affrontato un viaggio di un anno e cinque mesi passando dalla Libia, per raggiungere l'Italia. "Al Papa dirò che gli voglio bene e che lo ringrazio per quello che fa perché ha aiutato questo mondo e i migranti che lasciano il loro Paese. Lui ha fatto tante cose per gli umani e sono molto contento di incontrarlo domenica", ha detto Joseph, rifugiato nigeriano di 28 anni arrivato in Italia  nel 2015.

Papa Francesco indice una Giornata di digiuno per la pace: “ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione in Ucraina”

23 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - "Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina". Lo ha detto questa mattina Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale. "Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane - ha aggiunto - si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte". Da qui l'appello Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici". Il Pontefice prega "prega" tutte le parti coinvolte perché "si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale". Papa Francesco rivolge, poi, un appello a  tutti, "credenti e non credenti": "Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno". Da qui l'invito ad una giornata di digiuno per la pace, il 2 marzo prossimo, Mercoledì delle Ceneri e incoraggia "in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra".

Papa Francesco: “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”, il tema della prossima GMMR

22 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Questo il tema scelto da Papa Francesco per la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà il prossimo  25 settembre. Il tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati” vuole evidenziare – spiega il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Integrale - l'impegno che “tutti siamo chiamati a mettere in atto per costruire un futuro che risponda al progetto di Dio senza escludere nessuno”. “Costruire con” significa “innanzitutto riconoscere e promuovere il contributo dei migranti e dei rifugiati a tale opera di costruzione, perché solo così si potrà edificare un mondo che assicuri le condizioni per lo sviluppo umano integrale di tutti e tutte”. Il messaggio, suddiviso in sei sottotemi, approfondirà alcune componenti essenziali del contributo dei migranti e dei rifugiati – “reale e potenziale - alla crescita sociale, economica, culturale e spirituale delle società e delle comunità ecclesiali”, si legge nella nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede. Per favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione di questa giornata, anche quest’anno la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale avvierà, a partire dalla fine di marzo, una campagna di comunicazione finalizzata a favorire una comprensione approfondita del tema e dei sottotemi del Messaggio attraverso sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni teologiche.

Messaggio Papa per la Quaresima: giovedì la presentazione con la presenza di don Mostioli della pastorale rom

21 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - Anche l'esperienza nella pastorale rom alla presentazione del prossimo messaggio di Papa Francesco per la Quaesima. Giovedì prossimo, 24 febbraio, alle 11.30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, infatti, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del Messaggio del Papa dal titolo “Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti” (Gal 6,9-10a). A partecipare alla conferenza oltre a suor Alessandra Smerilli, segretario ad interim del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale; il card. Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, membro del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e già presidente della Fondazione Migrantes,  anche  don Massimo Mostioli, della diocesi di Pavia, impegnato nella pastorale per i Rom nel solco dell’esperienza di fraternità avviata da don Mario Riboldi.

Papa Francesco: “custodire ogni persona che ha fame e sete, ogni straniero, ogni migrante, ogni malato, ogni carcerato”

16 Febbraio 2022 -

Città del Vaticano - ”Ogni persona che ha fame e sete, ogni straniero, ogni migrante, ogni persona senza vestiti, ogni malato, ogni carcerato è il Bambino che Giuseppe custodisce. E noi siamo invitati a custodire questa gente, questi fratelli e sorelle nostre, come ha fatto Gesù”. Lo ha spiegato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, l’ultima del ciclo su San Giuseppe, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata a S. Giuseppe patrono della Chiesa universale. “Per questo, egli è invocato come protettore di tutti i bisognosi, degli esuli, degli afflitti, e anche dei moribondi”, ha osservato Francesco facendo riferimento alla catechesi di mercoledì scorso. “E anche noi dobbiamo imparare da Giuseppe a custodire questi beni”, l’imperativo del Papa: “amare il Bambino e sua madre; amare i sacramenti e il popolo di Dio; amare i poveri e la nostra parrocchia. Ognuna di queste realtà è sempre il Bambino e sua madre. Noi dobbiamo custodire, perché con questo custodiamo Gesù, come ha fatto Giuseppe”

Ucraina: nuovo appello alla pace di papa Francesco

14 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - "Le notizie che giungono dall’Ucraina sono molto preoccupanti. Affido all’intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace. Preghiamo in silenzio". Ancora una volta papa Francesco invita alla preghiuera per la pace in Ucraina.  E lo ha fatto ieri dopo la recita dell’Angelus in piazza San Pietro. Il Pontefice, lo scorso 26 gannaio aveva invitato a pregare pe rla pace con una Giornata di Preghiera e di riflessione. Un appello prontamente raccolto dalle comunità di ucraini in Italia. Tante le iniziative di preghiera in molte diocesi promosse dagli Uffici Migrantes diocesani.

Cei, incontro vescovi Mediterraneo: il papa a Firenze anche incontro con profughi e rifugiati

11 Febbraio 2022 -

Roma - Ci sarà anche un incontro con le famiglie dei rifugiati ospitati dalla diocesi di Firenze nel programma della visita del Papa, il prossimo 27 febbraio. Programma che arriverà al culmine dell’Incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, già molto articolato, il quale inizierà il giorno 23. Francesco atterrerà nello stadio di atletica “Luigi Ridolfi” di buon mattino e alle 8.30 sarà proprio a Palazzo Vecchio, dove incontrerà i protagonisti delle giornate fiorentine, rivolgendo loro il suo discorso. Successivamente, nella Sala Leone X, Francesco saluterà alcuni sindaci e a seguire proprio il saluto ai profughi (una cinquantina di persone in tutto) nella Sala d’Armi, alle 9.30, con l’incontro con le famiglie di profughi e rifugiati. Il Pontefice celebrerà, quindi, alle 10.30, la Messa nella basilica di Santa Croce e, subito dopo, sul sagrato della piazza antistante reciterà l’Angelus. Alle 12.30 è previsto il decollo e un’ora dopo l’arrivo in Vaticano. «ll Papa torna per la terza volta a Firenze. Lo ringraziamo e siamo pronti ad accoglierlo», ha detto l’arcivescovo della diocesi fiorentina, cardinale Giuseppe Betori. «Vorremmo che l’accoglienza fosse essa stessa un messaggio», ha aggiunto, ricordando che alla messa del Papa parteciperanno circa 800 persone «con fragilità». Intenso anche il programma dei due simposi paralleli di vescovi e sindaci. Quest’ultimo, in particolare, si articolerà in quattro sessioni tematiche: cooperazione culturale, sicurezza sociale e sanitaria, tutela ambientale e migrazioni. Sabato 26 febbraio vescovi e sindaci lavoreranno in maniera congiunta, per giungere alla firma di una Carta di Firenze, documenti di intenti comuni da consegnare al Papa, come ha ricordato monsignor Raspanti. E naturalmente diversi eventi culturali accompagneranno i lavori. Come ad esempio il concerto del Maggio Musicale Fiorentino del sabato sera o la visita, nella giornata di giovedì 24 febbraio, a uno a scelta tra cinque luoghi significativi della città. Il primo (connubio tra arte e fede) è l’itinerario battistero-cattedrale museo del Duomo, dove sarà allestita una mostra sulle tre Pietà di Michelangelo: la “Bandini”, permanente a Firenze, e i calchi della “Vaticana” e della “Rondanini”, messi a disposizione dai Musei Vaticani. Il secondo luogo riguarda Giorgio La Pira con fulcro nella basilica di San Marco, dove La Pira ha vissuto gran parte della sua vita con i domenicani.  Nella basilica della Santissima Annunziata, invece, l’itinerario sarà dedicato al cardinale Elia Dalla Costa, don Giulio Facimbeni, don Lorenzo Milani e don Divo Barsotti. La basilica di Santo Spirito sarà il luogo dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, anche adesso molto vivo in città. San Lorenzo testimonierà l’impegno della Chiesa fiorentina sul versante della carità, a partire dalle Misericordie e dall’Istituto degli Innocenti, fino all’Oda e alle numerose attività della Caritas. Venerdì 25, invece, è la giornata della preghiera, con la visita all’Abbazia di San Miniato al Monte. (M.Mu.)

Papa Francesco: “la guerra è una pazzia!”

9 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - "Desidero ringraziare tutte le persone e le comunità che il 26 gennaio scorso si sono unite nella preghiera per la pace in Ucraina". Lo ha detto questa mattina Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale del Mercoledì ricordando il popolo Ucraino e l'iniziativa da lui promossa per la pace nel Paese. Il Pontefice invita a continuare  a "supplicare il Dio della pace, perché le tensioni e le minacce di guerra siano superate attraverso un dialogo serio", e affinché a questo scopo possano "contribuire" anche i colloqui nel “Formato Normandia”. "Non dimentichiamo: la guerra è una pazzia!", ha concluso il Papa.

Papa Francesco: pensare ad una seria politica migratoria

7 Febbraio 2022 - Roma - Una ampia conversazione su varie tematiche quella di ieri sera nella trasmissione "Che tempo che fa" tra il conduttore Fabio Fazio e papa Francesco. Non sono mancate le domande sui migranti e il papa non ha fatto mancare le sue risposte.  "Ci sono lager nella Libia", "dobbiamo pensare alla politica migratoria" e l'Europa deve farlo insieme, "l'Unione europea deve mettersi d'accordo" evitando che l'onere ricada solo su alcuni Paesi come "l'Italia e la Spagna", ha detto ricordando le sofferenze dei migranti che attraversano il Mediterraneo, "ormai diventato un cimitero", per sfuggire alle guerre e alla fame. E allora non bisogna girarsi dall'altra parte. Per  Papa Francesco occorre "toccare le miserie e il toccarle ci porta all'eroicità, penso a medici e infermieri che hanno toccato il male durante la pandemia e hanno scelto di stare lì. Il tatto è il senso più pieno". "Toccare - ha spiegato - è farsi carico dell'altro".

Papa Francesco: “non è tempo di indifferenza: o siamo fratelli o crolla tutto”

4 Febbraio 2022 - Città del Vaticano - “Non è tempo di indifferenza: o siamo fratelli o crolla tutto”. Lo dice  papa Francesco nel videomessaggio per la seconda Giornata della fratellanza umana che si celebra oggi. per il Papa questa  "non è un’espressione meramente letteraria di tragedia, no, è la verità! O siamo fratelli o crolla tutto, lo vediamo nelle piccole guerre, in questa terza guerra mondiale a pezzetti, come si distruggono i popoli, come i bambini non hanno da mangiare, come cala l’educazione… È una distruzione. O siamo fratelli o crolla tutto. Non è il tempo della dimenticanza”. “La fratellanza - aggiunge - ci induce ad aprirci al Padre di tutti e a vedere nell’altro un fratello, una sorella, a condividere la vita, a sostenerci a vicenda, ad amare e conoscere gli altri. Viviamo tutti sotto lo stesso cielo”, spiega: “Oggi è il tempo opportuno per camminare insieme. Non lasciare per domani o per un futuro che non sappiamo se ci sarà; oggi è il tempo opportuno per camminare insieme: credenti e tutte le persone di buona volontà, insieme. È un giorno propizio per darsi la mano, per celebrare la nostra unità nella diversità – unità non uniformità, unità nella diversità -, per dire alle comunità e alle società in cui viviamo che è giunto il tempo della fratellanza. Tutti insieme, perché è fondamentale essere solidali l’uno con l’altro”.