Tag: Italiani nel mondo

Missione oltre confine

8 Novembre 2021 - Roma - “Perché l’emigrazione non sia dannosa agli emigranti e raggiunga il fine provvidenziale non deve essere abbandonata a sé stessa. Essa deve essere protetta, guidata da quelli che ne hanno il potere e il dovere ora legale, ora soltanto morale”. Sono trascorsi 125 anni da quando il vescovo Bonomelli, uno o dei pionieri della pastorale con gli italiani all’estero, scriveva queste parole in una lettera pastorale per la Quaresima. Tema di particolare attualità. Una presenza, quella della Chiesa italiana accanto ai nostri emigranti, che non è mai mancata. E i numeri di oggi ne sono ancora una conferma: centinaia le Missioni cattoliche Italiane nel mondo ed in particolare in Europa con altrettanti sacerdoti impegnati nell’accompagnamento pastorale. “Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano” è il tema di un convegno che si svolgerà a Roma la prossima settimana su iniziativa della Fondazione Migrantes e che farà il punto su questa realtà. Come ogni anno certifica il Rapporto Italiani nel Mondo fuori dai nostri confini vive un’altra Italia. Una Italia che cresce ogni anno. Il 9 novembre verrà presentata la XVI edizione dedicata ad un tema che ci ha coinvolti negli ultimi due anni: la pandemia. Cosa ne è stato dei progetti di chi aveva intenzione di partire? Come hanno vissuto coloro i quali, invece, all’estero già risiedevano? Domande alle quali cercano di rispondere 75 autori da ogni parte del mondo con diverse indagini specifiche, molte riflessioni tematiche e con un viaggio tra gli italiani in 34 città del mondo. Non solo numeri ma storie e volti di persone… (Raffaele Iaria)

Migrantes: domani la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo

8 Novembre 2021 - Roima - Martedì 9 novembre, alle ore 10, sarà presentato a Roma, presso l’Auditorium V. Bachelet del TH Roma Carpegna Palace (via Aurelia, 481, Fermata Cornelia Metropolitana A), il Rapporto “Italiani nel Mondo 2021” della Fondazione Migrantes. Giunto alla XVI edizione, questo progetto della Chiesa che è in Italia ha coinvolto anche quest’anno diversi autori, misurandosi con la crisi pandemica che ha coinvolto anche la mobilità degli italiani e la vita dei nostri connazionali residenti all’estero. All’incontro interverranno mons. Stefano Russo, Segretario Generale della Conferenza  Episcopale Italiana; mons. Gian Carlo Perego,  Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes; Massimo Vedovelli,  Università per Stranieri di Siena; Maria Cuffaro, giornalista e conduttrice Rai; don  Antonio Serra,  Coordinatore nazionale della Missioni Cattoliche Inghilterra e Galles e Delfina Licata della Fondazione Migrantes. L’incontro si terrà in presenza nel rispetto della normativa sanitaria vigente. Sarà comunque possibile seguire la presentazione in diretta streaming, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Conferenza episcopale italiana.

Migrantes: dal 9 al 12 novembre il convegno europeo delle Missioni Cattoliche Italiane

2 Novembre 2021 - Roma – “Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano”: è questo il tema del convegno  delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa, promosso dalla Fondazione Migrantes, che si svolgerà a Roma - TH Carpegna Palace, Via Aurelia 481 Roma – e che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dei cardinali Gualtiero Bassetti e Anders Arborelius, di mons. Gian Carlo Perego e mons. Jean Kockerols oltre a testimonianze da diversi Paesi d'Europa. Il convegno si aprirà il 9 pomeriggio con il saluto di mons. Perego, Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes e di don Giovanni De Robertis, Direttore generale della Fondazione Migrantes. Seguirà una relazione su “Le persone migranti nella prima evangelizzazione dell’Europa” affidata a d. Saverio Xeres della Facoltà Teologica di Milano. La giornata terminerà con la celebrazione eucaristica presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In serata il Docufilm: “Non far rumore. La storia nascosta dei bambini clandestini”. Saranno presenti: Mario Maiellaro (regista), Alessandra Rossi (autrice RAI 3) e Toni Ricciardi (storico, Università di Ginevra). Il giorno successivo una relazione su “La mobilità umana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” affidata al card. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma e Responsabile della Sezione Migrazioni della Commissione per la Pastorale Sociale del CCEE. Seguirà mons. Perego che si soffermerà su “La mobilità italiana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” e la Testimonianza di Lorenzo Mannelli, emigrato in Belgio. Nel pomeriggio lavori di gruppo e celebrazione eucaristica presieduta dal card.  Arborelius. In serata “La profezia di don Tonino Bello e i migranti” affidata a Giancarlo Piccinni, Presidente della Fondazione don Tonino Bello. Giovedì 11 novembre due interventi su “Quali comunità di lingua italiana per la missione cristiana oggi?” affidate a mons. Jean Kockerols, vescovo ausiliare di Bruxelles-Malines e a p. Antonio Grasso, responsabile della Missione Cattolica di lingua italiana di Berna. Al termine la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Kockerols. Venerdì 12 novembre la Santa Messa conclusiva presieduta da mons. Perego seguita dalle relazioni dei gruppi di studio e dalla consegna del mandato. (Raffaele Iaria)    

A Roma per la prima volta un incontro dei missionari italiani da tutto il mondo

29 Ottobre 2021 - Roma - Ieri, 28 ottobre, si è svolto a Roma nella prestigiosa sala delle riunioni della Farnesina, sede del Ministero degli Esteri, la “Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo”. Un incontro che ha evidenziato quanto il lavoro dei nostri missionari risulti importantissimo in determinati contesti, nelle cosiddette ‘periferie del mondo’, tra i più vulnerabili, i più poveri, i dimenticati da tutti. Sono circa settemila tra i quattromila consacrati (uomini e donne) e tremila laici i missionari italiani nel mondo. All’apertura della conferenza, attraverso un messaggio letto dal Direttore Generale della Farnesina Luigi Maria Vignali, che ha coordinato gli interventi, è arrivato il saluto e il ringraziamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo messaggio ha ricordato che i principi a cui si ispirano i missionari sono i valori della nostra costituzione. Mattarella scrive " il contributo dei missionari è stato ancor più rilevante nella fase più acuta della pandemia, specialmente alle latitudini più remote e nelle aree di crisi. E’ inestimabile il contributo di questi uomini e di queste donne con la loro dedizione e il loro rispetto della dignità della persona".  A seguire l’intervento del Ministro degli Esteri, e padrone di casa, Luigi di Maio che ha sottolineato quanto il lavoro dei tanti missionari sparsi nel mondo sia essenziale specialmente per "assistenza ai più vulnerabili nelle ‘periferie del mondo’, in contesti di crisi e mobilità umana, (…), i missionari operano senza sosta lontano dai riflettori nei contesti più difficili facendo ovunque la differenza e rappresentando un punto di riferimento". Gli ha fatto eco l’intervento di monsignor Paul Richard Gallagher, segretario della Santa Sede per i rapporti con gli Stati. Il presule, ricordando le parole di papa Francesco, ha detto che sono "missionari di speranza per ricordare profeticamente che ‘nessuno si salva da solo’". Facendo, poi, riferimento all’importanza di queste figure nei vari contesti ha riferito che "l’esperienza dei missionari oggi ci ricorda che il mondo può continuare il suo cammino solo se viviamo con cuore aperto, attenti a tutto ciò che accade, senza indifferenza". Tante le testimonianze che si sono succedute sia in presenza che via streaming. Ha iniziato suor Anna Molinari, delle suore Canossiane e oggi missionaria in Oceania. Suor Anna guida la sua comunità religiosa a Darwin in Australia. Aveva venti anni quando partì da Vimercate in Lombardia. Non si pente della scelta fatta perché è consapevole che "ogni giorno con grandi e piccoli gesti rende un servizio alla comunità". Collegato da Yangon nel Myanmar c’è padre Livio Maggio, missionario del PIME – Pontificio Istituto Missioni Estere -, che dopo 17 anni vissuti in Thailandia oggi è qui per svolgere assistenza sanitaria e umanitaria, in quanto sono ancora in piena crisi pandemica a cui si aggiungono le conseguenze del colpo di stato del febbraio scorso. I territori colpiti da povertà e violenza sono quelli in cui i missionari si trovano ad operare di più, mettendo a rischio la propria vita, come spiegato da padre Luca Bergamaschi, parroco a Cachas in Perù. La conferenza si è chiusa con l’intervento del Sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, il quale tornando sulle parole del Presidente Mattarella e attraverso le testimonianze ascoltate, ha detto: "Credo che le testimonianze odierne abbiano restituito ciò che volevamo: cioè una presenza che ha per definizione una connotazione religiosa e spirituale ma anche valori fortemente coincidenti con quelli delle istituzioni". Riguardo agli italiani che vivono fuori dai confini nazionali, da sottolineare il passaggio del Ministro Di Maio "… i nostri missionari nel mondo sono anche importanti nell’accompagnare e accogliere i nostri emigrati, anche facendo opera di scolarizzazione e diffondendo la conoscenza della lingua e della cultura italiana". (Nicoletta Di Benedetto)  

Migrantes: dal 9 al 12 novembre il convegno europeo delle Missioni Cattoliche Italiane

29 Ottobre 2021 - Roma - "Gli italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma che si allungano ad abbracciare ciò che incontrano”: è questo il tema del convegno delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa che si svolgerà a Roma - TH Carpegna Palace, Via Aurelia 481 Roma - che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dei Cardinali Gualtiero Bassetti e Anders Arborelius, di Mons. Gian Carlo Perego e Mons. Jean Kockerols oltre a testimonianze da diversi Paesi d'Europa. Il convegno si aprirà il 9 pomeriggio con il saluto di Mons. Perego, Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes e don Giovanni De Robertis, Direttore generale della Fondazione Migrantes, Seguirà una relazione su “Le persone migranti nella prima evangelizzazione dell’Europa” affidata a Saverio Xeres della Facoltà Teologica di Milano. La giornata terminerà con la celebrazione eucaristica presieduta dal Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. In Serata il Docufilm: “Non far rumore. La storia nascosta dei bambini clandestini”. Saranno presenti: Mario Maiellaro (regista), Alessandra Rossi (autrice RAI 3) e Toni Ricciardi (storico, Università di Ginevra). Il Giorno successivo una relazione su “La mobilità umana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” affidata al card. Anders Arborelius, Vescovo di Stoccolma e Responsabile della Sezione Migrazioni della Commissione per la Pastorale Sociale del CCEE. Seguirà mons. Perego che si soffermerà su “La mobilità italiana: fermento della nuova evangelizzazione dell’Europa” e la Testimonianza di Lorenzo Mannelli, emigrato in Belgio. Nel pomeriggio lavori di gruppo e celebrazione eucaristica presieduta dal Card.  Arborelius. In serata “La profezia di don Tonino Bello e i migranti” affidata a Giancarlo Piccinni, Presidente Fondazione don Tonino Bello. Giovedì 11 novembre due interventi su “Quali comunità di lingua italiana per la missione cristiana oggi?” affidate a Mons. Jean Kockerols, Vescovo ausiliare di Bruxelles-Malines e a p. Antonio Grasso, responsabile della Missione Cattolica di lingua italiana di Berna. Al termine la celebrazione eucaristica affidata a mons. Kockerols. Venerdì 12 novembre la celebrazione conclusiva presieduta da mons. Perego seguita dalle relazione dei gruppi di studio e dalla consegna del mandato. (Raffaele Iaria)  

Farnesina: ieri la Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo

29 Ottobre 2021 - Roma - Si è svolta ieri alla Farnesina la “Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo”. L’evento aveva lo scopo di valorizzare l’attività umanitaria dei missionari italiani quale fattore di promozione e moltiplicatore della presenza dell’Italia nel mondo e di sostegno ai nostri connazionali; l’azione missionaria italiana nei più diversi campi, da quello educativo, a quello della formazione professionale e dell’assistenza sanitaria, è una leva essenziale per la promozione sociale delle comunità locali e per la difesa dei diritti umani fondamentali. Alla conferenza sono intervenuti il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, e Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede. L’evento è stato aperto dai saluti del Direttore Generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie, Luigi Maria Vignali. Alla conferenza hanno partecipato missionari italiani dai cinque continenti che hanno raccontato  la loro esperienza sul campo: Padre Luca Bergamaschi, a nome dell’Operazione Mato Grosso; per l’Oceania, da Darwin, Suor Anna Molinari, missionaria canossiana; per l’Asia, da Yangon, Padre Livio Maggi, del Pontificio Istituto Missioni Estere; per l’Africa, da Johannesburg, Suor Maria de Lurdes Lodi Rissini, missionaria scalabriniana; e infine per l’Europa, da Jerevan, Suor Benedetta Carugati, della Congregazione delle Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta. Mancavano, certamente, i sacerdoti italiani che in tutto il mondo affiancano i nostri connazionali: circa 500 in altrettante Missioni cattoliche Italiane nel Mondo.

Le sfide della migrazione: una riflessione a Torino

28 Ottobre 2021 - Torino - Gli stranieri in Italia diminuiscono, ma i toni allarmistici continuano, mentre nessuno pensa alle migliaia di emigrati italiani: Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Migrantes di Torino in un incontro a Pino Torinese ha tracciato le linee del fenomeno migratorio in Italia alla luce del Rapporto Immigrazione Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. C’è emozione nelle parole del parroco don Mimmo Mitolo nell’introdurre la prima serata di nuovo nel teatro parrocchiale dopo la pandemia: è mercoledì 20 ottobre e a Pino Torinese l’Azione Cattolica, il Volontariato Vincenziano e il gruppo scout cittadino hanno invitato Sergio Durando a parlare delle sfide della migrazione. «Quest’anno gli immigrati residenti in Italia sono diminuiti di 300 mila unità: un fatto nuovissimo che non accadeva da moltissimi anni». Il direttore Migrantes focalizza l’attenzione sui numeri: il calo di immigrati nel nostro Paese fa riflettere, anche se non bisogna considerare in maniera acritica il numero assoluto. Nella diminuzione di stranieri rispetto agli anni precedenti bisogna infatti contare chi nel frattempo è diventato italiano assumendo la cittadinanza e chi è deceduto, senza dimenticare le vittime della pandemia. «In ogni caso il numero complessivo è diminuito, così come gli sbarchi in Sicilia da anni non sono più i grandi numeri del 2015 – 2016», argomenta il direttore Migrantes di Torino: «Questo ci fa pensare da un lato all’attenzione mediatica, che continua ad essere spesso una narrazione di emergenza, dall’altro all’attrattività del nostro Paese: è indubbio che tra questi numeri ci sono migliaia di persone straniere che hanno deciso di andarsene dall’Italia». Durando ha poi portato a riflettere sul calo demografico in corso nel Paese a causa della bassa natalità: per la prima volta quest’anno la popolazione straniera non compensa la diminuzione degli Italiani, in quella che viene considerata la più grave crisi demografica dal dopoguerra. In tutto ciò si inserisce, con scarsa attenzione da parte dei mezzi di informazione, il fenomeno degli italiani che emigrano: «Tutti gli anni come Fondazione Migrantes pubblichiamo il ‘Rapporto Italiani nel mondo’, ma se ne parla pochissimo eppure dovremmo rifletterci: si tratta del futuro dell’Italia». Citando dal «XXX Rapporto Immigrazione Caritas Migrantes» appena uscito, Durando evidenzia l’effetto negativo della pandemia sulla situazione della povertà: il 26% della popolazione straniera in Italia vive sotto la soglia della povertà, contro il 6% di quella italiana e i poveri stranieri sono tendenzialmente più giovani. «È molto negativo anche il ritardo sulla vaccinazione della popolazione straniera rispetto a quella italiana: sono effetti di una politica che nette in concorrenza i poveri facendo crescere la conflittualità sociale». Di fronte ad un quadro così complesso dalla platea emerge subito spontanea la domanda: che fare? Come si può impegnare ognuno di noi per contribuire a questa sfida del nostro tempo? «A livello istituzionale occorrono investimenti seri nei Paesi in difficoltà», risponde Durando, «servono corridoi umanitari e sistemi di accoglienza efficaci. Ognuno di noi, oltre a mettersi a servizio nel volontariato, può impegnarsi per costruire una società che sia davvero accogliente a tutti i livelli e non solo nei confronti degli stranieri: serve una cultura dell’accoglienza reciproca». (Simone Garbero – La Voce e il Tempo)      

“Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”: seconda puntata oggi su Radio Mater

26 Ottobre 2021 - «Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro» è il titolo di una trasmissione mensile – in diretta su Radio Mater dalle ore 17.30 alle ore 18.30, l’ultimo martedì di ogni mese – nata per presentare alcune Missioni cattoliche italiane, soprattutto europee. Esse, sono animate da circa 700 operatori tra laici ed laiche, consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi e religiose. Lo spazio radiofonico di ottobre, questa sera, ospiterà la testimonianza della Comunità cattolica italiana che vive nella Svizzera tedesca. Si racconteranno: don Carlo De Stasio, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera e i coniugi Chiara e Oreste Concepito, entrambi ingegneri, residenti all’estero da una ventina di anni. Nella introduzione – di Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano – si accennerà pure alla questione linguistica. Con focus sulla preghiera nella lingua madre, l’idioma preferito dagli emigrati per esprimere la propria spiritualità. Lo si farà, riprendendo un paragrafo, espressamente dedicato al tema, presente nel Rapporto Italiani nel mondo 2020, curato della Fondazione Migrantes, consulente della trasmissione radio.

Migrantes: il prossimo 9 novembre la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2021

25 Ottobre 2021 - Roma – Martedì 9 novembre, alle ore 10, sarà presentato a Roma, presso l’Auditorium V. Bachelet del TH Roma Carpegna Palace (via Aurelia, 481, Fermata Cornelia Metropolitana A), il Rapporto Italiani nel Mondo 2021 della Fondazione Migrantes. Giunto alla XVI edizione, questo progetto della Chiesa italiana ha coinvolto anche quest'anno diversi autori dall’Italia e dall’estero misurandosi con la crisi pandemica che ha coinvolto anche la mobilità degli italiani e la vita dei nostri connazionali residenti all’estero. L’incontro si terrà in presenza - solo dietro iscrizione - nel rispetto della normativa sanitaria vigente. Sarà comunque possibile seguire la presentazione in diretta streaming, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana.    

Mci Mosca: un concerto ha aperto l’anno pastorale

22 Ottobre 2021 - Mosca -  Nei giorni scorsi si è svolto il concerto di canzoni tradizionali napoletane e romanze russe che ha segnato l’inizio dell’Anno Pastorale 2021/2022 dei Cattolici Italiani a Mosca. Il tema che ha accompagnato e che accompagnerà gli incontri che saranno proposte durante quest’Anno Pastorale è: “Costruire luoghi in cui coltivare l’immagine vera dell’uomo”. Il concerto e gli altri eventi che saranno presentati nell’arco dell’anno, non hanno lo scopo di organizzare la vita della Comunità, ma quello di "sostenerci e aiutarci affichè la nostra amicizia possa essere già ora un luogo in cui camminare nella continua scoperta del nostro vero volto umano, luogo aperto a tutti coloro che desiderano abitarlo", dice don Giampiero Caruso, responsabile della Missione Cattolica Italiana di Mosca. Il concerto ha voluto essere un esempio chiaro che mostri come "il bel canto esprima aspetti dell’umano, identici in ogni uomo di ogni razza e di ogni cultura. Non a caso il repertorio del concerto, romanze russe e canti della tradizione napoletana, in un modo cosi’ bello, solare e drammatico, nel profondo esprimono un anima comune: la stessa passione e la stessa nostalgia che rappresenta e testimonia la nostra comune origine. E’ significativo notare come tra i due tipi di canzoni esista una incredibile similarità della melodia tanto da annullare le distanze geografiche; casuale non è stato neppure l’accompagnamento del violino e della chitarra in quanto si tratta di canzoni nate come serenate". Don Giampiero ha aperto il concerto con una introduzione di presentazione dell’Anno Pastorale ed al termine del concerto tenuto dal Gruppo Musicale russo 12 Note, intervallato con la partecipazione di Roberto Cardillo e Davide De Gregorio, un buffet ha salutato ed offerto un momento di comunione ai partecipanti. Il prossimo evento si terrà il pomeriggio del 4 dicembre 2021.

Italiani nel mondo: una radio a Londra

21 Ottobre 2021 - Londra - “London ONE radio” è l’unica emittente radiofonica italiana in Regno Unito con sede a Londra. L'emittente è ormai da anni un punto di riferimento per gli italiani che vivono in questo Paese. Essendo una radio in streaming può essere ascoltata ovunque: sul sito web londononeradio.com, sull’App dedicata, su dispositivi digitali (Amazon Alexa, per esempio) e anche in macchina con Carplay e Amazon Echo auto. La novità è che London ONE radio può essere guardata su SKY UK al canale 191, dove trasmette ogni giovedì.  London ONE radio oltre a fornire servizio pubblico, è una radio che vuole intrattenere il pubblico con interviste esclusive. Da Tiziano Ferro a Giovanni Allevi, da Andrea Bocelli a Luca Parmitano, passando per Al Bano, Rovazzi, Oliviero Toscani e tanti altri: sono solo alcune delle grandi stelle della musica, dello spettacolo e della cultura italiana protagonisti di dialoghi esclusivi e racconti inediti nel corso del 2020. “La nostra radio è diventata una seconda casa per gli ascoltatori interessati ai nostri talk con ospiti d’eccezione, diventando il punto focale della comunità italiana a Londra – commenta Phil Baglini, direttore di London One Radio, che aggiunge: “Per questo 2021, appena iniziato, il nostro scopo è di essere anche di supporto agli artisti italiani che vogliono, nonostante la brexit, farsi conoscere in U.K.”. La radio vuole affrontare le sfide del futuro e i cambiamenti necessari per supportare all’estero tutta la musica italiana: “Emergenza sanitaria permettendo, l’idea è quella di organizzare concerti in Inghilterra e Italia” conclude Baglini.    

Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro: la seconda puntata dedicata agli italiani in Svizzera

19 Ottobre 2021 - Roma - Martedì 26 ottobre 2021, andrà in onda la seconda puntata de «Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro». La trasmissione - in diretta su Radio Mater dalle ore 17.30 alle ore 18.30, l’ultimo martedì di ogni mese - presenta alcune Missioni cattoliche italiane, soprattutto europee. Esse, sono animate da circa 700 operatori (laici/laiche consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi, suore). Lo spazio radiofonico di ottobre, ospiterà la testimonianza della Comunità cattolica italiana che vive nella Svizzera tedesca. Si racconteranno: don Carlo De Stasio, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Svizzera e i coniugi Chiara e Oreste Concepito, entrambi ingegneri, residenti all’estero da una ventina di anni. Nella introduzione - di Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, ideatore e conduttore della trasmissione - si accennerà pure alla questione linguistica. Con focus sulla preghiera nella lingua madre, l’idioma preferito dagli emigrati per esprimere la propria spiritualità. Lo si farà, riprendendo un paragrafo, espressamente dedicato al tema, presente nel Rapporto Italiani nel mondo 2020, curato della Fondazione Migrantes, consulente della trasmissione radio. La riflessione può essere considerata un piccolo spin off della XXI edizione della settimana della lingua italiana nel mondo - dal titolo: “Dante, l’italiano” - che si conclude il 24 ottobre. L’iniziativa è nata nel 2001, da un’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Accademia della Crusca. Successivamente si è aggiunta la Confederazione Svizzera, Paese in cui l’italiano è una delle lingue ufficiali. La trasmissione può essere ascoltata - in Italia - attraverso la radio o la televisione. In tutto il mondo, scaricando la app dedicata; oppure, all’indirizzo internet   https://www.radiomater.org/it/streaming.htm    

L’Italia con voi: una formula rinnovata con la conduzione di Maria Cuffaro

30 Settembre 2021 - Roma - Dal 4 ottobre parte la nuova stagione de “L’Italia con voi”, trasmissione quotidiana che Rai Italia realizza per e con gli italiani che vivono e lavorano all’estero. Alla guida del programma arriva Maria Cuffaro, giornalista Rai, con esperienza in tematiche internazionali, accompagnata dal maestro Stefano Palatresi che continuerà a portare la musica italiana nel mondo. La trasmissione tratterà tanti temi avvalendosi di firme note del giornalismo, dello sport e della cultura. Con Maria Cuffaro il programma darà spazio ai problemi concreti degli italiani all’estero attraverso collegamenti dai vari continenti con protagonisti delle realtà locali. Ma la trasmissione racconterà anche i grandi temi internazionali e l’Italia di oggi: il Made in Italy, le nostre grandi ricchezze culturali e turistiche e le tradizioni popolari in grado di emozionare ed incuriosire anche gli italiani di seconda e terza generazione. Gli aggiornamenti sulle ricerche e sulle innovazioni realizzate da italiani in Italia e nel mondo consentiranno ai nostri concittadini all’estero di rimanere aggiornati sull’Italia, un’Italia moderna che guarda all’innovazione, alla sostenibilità, al rispetto del territorio, tutti temi in grado di attrarre anche un pubblico più giovane. Il programma promuoverà il “sistema paese” con ospiti in studio e/o in collegamento, che racconteranno le reali esperienze e visioni dell’imprenditoria, della diplomazia, della cooperazione, dello spettacolo. Non mancheranno le storie che i nostri filmaker raccoglieranno nelle varie parti del mondo, storie di italiani e di comunità italiane. Confermata la presenza dello “Sportello Italia” a supporto delle comunità italiane all’estero con informazioni di servizio utili ai nostri connazionali, per risolvere problemi amministrativi, burocratici e previdenziali. Ritorna l’appuntamento bisettimanale con la lingua italiana, di cui L’Italia con voi continua ad essere luogo di promozione nel mondo, per gli italiani che sentono il richiamo delle origini ma anche per i tanti stranieri innamorati della nostra lingua e della nostra cultura. L’Italia con voi è realizzato con la collaborazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), del CGIE, dei Comites e della Società Dante Alighieri. L’Italia con voi andrà in onda da lunedì al venerdì alle 17.00 orario di New York, 18.00 San Paolo e Buenos Aires, 16.30 Sidney, 13.30 Pechino e Perth e alle 17.30 a Johannesburg. Ogni puntata è visibile in Italia e in Europa, il giorno della messa in onda, sulla piattaforma di RaiPlay. L’Italia con Voi è un programma di Andrea Salvadore con la collaborazione di Daniele Cimò. Capo progetto Marina Marino. Produttori Esecutivi Valeria Bevilacqua e Iva Guglielmi. Regia di Andrea Menghini.    

Gli italiani nel mondo e le MCI: un focus su Radio Mater da domani

27 Settembre 2021 - “Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”. È il titolo della nuova rubrica mensile proposta da Radio Mater. Andrà in onda l’ultimo martedì del mese, dalle ore 17.30 alle ore 18.30. La prima puntata è prevista per martedì 28 settembre 2021. Il progetto, prevede la presentazione della vita in alcune Missioni Cattoliche Italiane, soprattutto europee. Sono animate da circa 700 operatori (laici/laiche consacrati e non, sacerdoti diocesani e religiosi, suore). La prima puntata sarà dedicata alle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia. Saranno ospiti dell’emittente, p. Tobia Bassanelli, delegato nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia. P. Tobia, sacerdote da 50 anni, 45 dei quali passati in missione.  Isabella Vergata Petrelli, collaboratrice e ricercatrice universitaria di Studi letterari italiani e spagnoli: rappresenta i giovani cosiddetti di “terza generazione”, nati in Germania da famiglia di origine italiana. È una dei due rappresentanti delle Comunità di altra madre lingua nel Cammino sinodale tedesco. Paola Colombo - nata in Italia, dove si è laureata in filosofia - trasferitasi in Germania per lavoro. È stata giornalista radiofonica a Monaco e a Colonia e ora dirige l’Ufficio Documentazione e Pastorale della Delegazione delle Missioni cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia. Ideatore e conduttore della trasmissione - con la consulenza della Fondazione Migrantes - è Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, giornalista e dottore in teologia. Radio Mater (www.radiomater.org) si può ascoltare - in Italia - attraverso la radio o la televisione. In tutto il mondo, scaricando la app dedicata; oppure, all’indirizzo internet   https://www.radiomater.org/it/streaming.htm  

MCI Olanda: il 3 ottobre l’apertura dell’anno pastorale con il Nunzio Apostolico

21 Settembre 2021 - Il 3 ottobre inizierà ufficialmente il nuovo anno pastorale della Missione Cattolica Italiana in Olanda con una celebrazione eucaristica presieduta dal Nunzio Apostolico, mons. Aldo Cavalli. “Celebreremo in modo solenne la Festa di San Francesco con una messa congiunta di tutte e tre le comunità nella chiesa di Matthiaskerk a Warmond alle ore 10:00”, dicono alla MCI che invita a “non abbassare la guardia contro il Covid-19, soprattutto nel rispetto delle persone più fragili della nostra comunità, ecco perché, nonostante alcune misure siano state allentate, abbiamo deciso di mantenere obbligatoria l’uso della mascherina durante le celebrazioni. È importante restare prudenti, il Covid-19 ci ha colpito inaspettatamente da vicino, Don Robert infatti è stato recentemente ricoverato all’ospedale di Westeinde a Den Haag, adesso è tornato a casa ed è fuori pericolo e le sue condizioni di salute stanno migliorando, giorno dopo giorno”. Don Robert ringrazia la comunità per la “vicinanza e l’affetto che gli sta dimostrando anche con la preghiera”. Le celebrazioni, dopo il periodo estivo, sono ripartite dal 5 Settembre.  

L’emigrazione italiana in Germania in un libro di un ex sindacalista

13 Settembre 2021 - Corigliano-Rossano- Sabato 11 settembre nella Sala Convegni della Parrocchia Ss Nicola e Leone a Corigliano-Rossano, si è tenuta la conferenza di presentazione del libro «Gli anni dell’utopia - Memoir di un sindacalista in Germania» (targato Ferrari Editore). La relazione è stata tenuta da Vittorio Cappelli (direttore ICSAIC). Ne hanno discusso con l’autore Giacinto De Pasquale (giornalista), Giuseppe Guido (segr. gen. CGIL Pollino-Sibaritide-Tirreno), Klaus Algieri (presidente Unioncamere Calabria), Settimio Ferrari (editore del volume). Ha moderato i lavori Matteo Lauria. La Germania è stata un capitolo cruciale della storia europea, con le sue mutazioni e complessità. Il libro di Giuseppe Sammarro, è un importante tassello testimoniale sul mondo del lavoro nel Novecento. L’autore parte dallo spazio della sua esperienza, per spingere la nostra attenzione verso la manodopera immigrata come metafora della condizione umana. Da Gastarbeiter (letteralmente lavoratore straniero) a consigliere nazionale del più potente sindacato tedesco, IG Metall, ha contribuito, per anni, in modo incisivo ai cambiamenti delle politiche d’integrazione sociale e lavorativa della comunità italiana. Giuseppe Sammarro, sindacalista, ex operaio, saggista, nasce in Calabria ma trascorre gran parte della sua esistenza in Germania, prima nella città danubiana di Ulm e poi a Düsseldorf. La prima elezione a delegato sindacale della Mannesmann Röhrenwerke segna una svolta radicale nella sua vita che, nel corso degli anni, lo vede in prima linea nelle battaglie per l’affermazione dei diritti dei lavoratori italiani nelle fabbriche e nella società. L’impegno socio-politico e un lungo percorso formativo lo portano a ricoprire ruoli di primo piano nella IG Metall, il più importante sindacato della Germania.    

Mons. Perego: l’unica Italia che cresce è quella che vive nel mondo:

13 Settembre 2021 -

Bologna - Nuove cittadinanze e nuove mobilità sintetizza molto bene le caratteristiche del cammino degli italiani nel mondo oggi. Lo ha detto ieri sera, in un messaggio video, mons. Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes intervenuto alla serata conclusiva della Festa dell’Unità svoltasi a Bologna.  Per il presule l’Italia “non ha mai smesso dal dopoguerra ad oggi di vedere unaltra Italia nel mondo. La miseria dopo la guerra, la mancanza di lavoro, la richiesta di lavoro in altri Paesi nel contesto europeo ed extra europeo ha messo prima in cammino di uscita dal paese milioni di italiani e poi con il boom economico in cammino di ritorno. A metà degli anni 70 lItalia diventava soprattutto Paese di immigrazione, per ritornare ad essere in questi ultimi anni un Paese ancora anche di emigrazione. Oltre al lavoro, anche lo studio, una nuova storia familiare, la ricerca di una serena vita negli ultimi anni sono le ragioni della mobilità italiana’. Annualmente, dal 2015, oltre 100 mila connazionali, con la sola motivazione espatrio, sono partiti dall’Italia iscrivendosi all’AIRE: erano 94 mila nel 2014, sono quasi 131 mila nell’ultimo anno: la crescita degli emigranti negli ultimi 15 anni è stata di oltre il 76%. Se consideriamo tutte le motivazioni, però, le iscrizioni arrivano, annualmente, a circa 200 mila, 250 mila nell’ultimo anno:’ è come se avessimo perso, ogni anno, in Italia dal 2015 una città come Trieste, Padova o Messina ed è come se fosse effettivamente stata realizzata all’estero la ventunesima regione d’Italia con quasi 5,5 milioni di residenti totali. “L’unica Italia a crescere oggi è quella che vive nel mondo: l’unica comunità che cresce di un’Italia sempre più longeva e spopolata è quella che risiede all’estero!”, ha detto mons. Perego. Il presidente della Migrantes sottolinea che il numero degli italiani nel mondo è sostanzialmente pari al numero degli immigrati in Italia: La mobilità “ha cambiato lItalia e ha cambiato gli italiani , forse, può essere considerato lelemento più importante di cambiamento sociale, economico, culturale, anche religioso dellItalia degli ultimi anni. Purtroppo, però la mobilità non è stata sufficientemente governata: non solo la mobilità degli italiani nel mondo, ma anche dei nuovi italiani, dei migranti arrivati per lavoro, studio, vita familiare o protezione internazionale. La mobilità - ha aggiunto - trova nel riconoscimento di una nuova cittadinanza lelemento più importante di governo. Se una persona, un bambino, un giovane e un adulto, un uomo e una donna che cerca di costruirsi un futuro in un altro Paese non trova una città l’ospedale, la chiesa, la scuola, la fabbrica e la bottega - che lo accoglie, lo riconosce, lo rende partecipe da subito alla vita della città e non lo lascia ai margini, nasceranno distanze, incomprensioni, violenze, delusioni: si affiancheranno due città diverse”. All’ incontro sul tema degli italiani nel mondo è intervenuta anche la curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, Delfina Licata.

 

Raccontare l’emigrazione al Nord America: per la Calabria scelta Tropea

8 Settembre 2021 - Roma – Il documentario “How I Got Here” (Come sono arrivato qui) prodotto da Forté Entertainment, sarà trasmesso in Canada da Super Channel e negli Stati Uniti da BYUtv: l’obiettivo è rinsaldare i legami culturali tra i genitori che hanno lasciato il proprio Paese e i figli nati in quello di adozione. Lo splendido borgo calabrese rappresenterà l’Italia. È un progetto, spiega l'agenzia Askanews, che ha come obiettivo rendere più forti i legami tra i figli degli emigrati e la terra di origine dei loro genitori. L’ha lanciato Forté Entertainment, società di produzione canadese, i cui show sono stati trasmessi da noti broadcaster come Discovery Channel e Food Network. Ora la nuova idea che vuole unire tutto il mondo. Si chiama ‘How I Got Here’, come sono arrivato qui. Si tratta di una serie di documentari che hanno come protagonisti un figlio e un genitore per intraprendere un viaggio che vuole andare alla scoperta del Paese d’origine. “Si immergeranno in speciale usanze – si legge nel in una nota di Forté Entertainment rivolto ai figli degli emigranti – si divertiranno con emozionanti attività e avranno l’opportunità di riunirsi con persone che sono state importanti nel passato dei loro genitori. Attraverso questa esperienza scopriranno in prima persona le sfide e i sacrifici che i genitori hanno dovuto superare per poter emigrare”. Se il Canada come gli Stati Uniti sono stati, e lo sono tuttora, meta della immigrazione da tutto il mondo, una delle puntate del documentario non poteva che avere l’Italia come protagonista. E per ritrovare le radici è stata scelta Tropea, la perla del Tirreno, la splendida cittadina calabrese, eletta ‘Borgo dei Borghi 2021’. Infatti a Tropea e anche a Scilla il 10 e 11 settembre arriverà la troupe di Forté Entertainment per le riprese, per raccontare questa volta il legame tra l’Italia, la Calabria e il Nord America, una storia che si può definire ultra secolare, ma questa volta a spiegarla davanti alle telecamere saranno l’emigrante e il proprio figlio. Ma non sarà soltanto l’opportunità per rivivere una vicenda personale, l’occasione servirà per ribadire la ricchezza e l’importanza della cultura italiana, un patrimonio unico, conosciuto e riconosciuto in ogni angolo del globo, ma che in questo particolare momento si unirà alla migrazione che da sempre ha avuto in particolare proprio la Calabria come luogo di partenza di centinaia di migliaia di italiani. E sullo sfondo, anzi come co-protagonista Tropea, poco più di 6.000 abitanti in provincia di Vibo Valentia, una storia che la leggenda vuole unire addirittura a Ercole che di ritorno da quelle che erano le sue Colonne, l’attuale Gibilterra, si sarebbe fermato sulle coste del Sud dell’Italia fondando la meravigliosa cittadina calabrese. E questo documentario sarà una storia a ritroso per ritrovare qualcosa che spesso si perde anche solo nel passaggio di un’unica generazione. ‘Come sono arrivato qui’ ha l’obiettivo di ridare valore, importanza, di far conoscere anche i piccoli dettagli di una cambio fondamentale come può essere quello di lasciare la propria terra, la propria nazione, per andare a ricostruirsi una vita in un Paese straniero. ‘How I got Here’ dopo essere stato prodotto da una compagnia canadese, sarà trasmesso in tv in tutto il Nord America, le prime emittenti che hanno acquistato i diritti per lo show sono state Super Channel, emittente del Canada e BYUtv degli Stati Uniti.

Germania: 3,6 milioni di cattolici di origine straniera

3 Settembre 2021 - Francoforte - La Conferenza Episcopale Tedesca  ha pubblicato, nei giorni scorsi, il fascicolo sui dati 2020/2021 della Chiesa locale. A pagina 43 si parla delle Comunità d’altra madre lingua. Secondo questo breve resoconto, al momento ci sono in Germania 3,6 milioni di cattolici con almeno una cittadinanza straniera, il 15,8% della chiesa cattolica tedesca. Provengono da circa 200 paesi e in genere parlano una lingua diversa dal tedesco. Per la loro assistenza pastorale le diocesi hanno eretto circa 450 Comunità d’altra madre lingua, suddivise in 35 gruppi linguistici, in cui operano circa 500 sacerdoti, tra diocesani e religiosi. I gruppi maggiori sono i polacchi, gli italiani, i croati, gli spagnoli ed i portoghesi. La pagina è corredata dalla foto dell’altare del “Pane di San Giuseppe” che annualmente viene fatto nella Missione Cattolica Italiana di  Gross-Gerau. La pagina sul Cammino Sinodale dedica la foto a Isabella Vergata, la rappresentante delle Comunità d’altra madre lingua nel Synodaler Weg. 

Mci Germania e Scandinavia: è morto don Fausto Quai

3 Settembre 2021 - Francoforte - E’ morto, nei giorni scorsi, all’età di 81 anni, sua casa a Susans di Majano, in provincia di Udine , don Fausto Quai, all’età di 81 anni. Per anni sacerdote impegnato nelle Missioni cattoliche Italiane in Germania. Don Quai era nato nel 1940 a Susans, frazione di Maiano, ed era stato ordinato sacerdote nel giugno del 1966 a Udine dal vescovo, mons. Giuseppe Zaffonato. Dopo alcune esperienze pastorali in diocesi nel 1977 è stato inviato come sacerdote per gli italiani in Germania. Qui è rimasto per 27 anni, operando a Rastatt (nel Baden-Württemberg, diocesi di Freiburg) a Saarbrücken e Saarlouis (nel Saarland, diocesi di Trier), a Biberach (diocesi di Rottenburg-Stuttgart) e infine sempre in questa diocesi a Ravensburg, nel sud della Germania. E’ rientrato nella sua diocesi di origine nel 2005 dove ha assunto nuovi compiti pastorali, aiutando brevemente prima a Majano e poi a Lignano, e diventando parroco di Trasaghis nel 2006, dove era attualmente sempre molto attivo. “Qui in Germania lo ricordiamo ancora con tanto affetto e riconoscenza, per la sua bontà e la sua cultura, per il suo grande impegno pastorale ma anche per la sua spiccata attenzione ai problemi sociali, la sua dedizione ai più bisognosi”, dice il delegato nazionale delle Missioni cattoliche Italiane in Germania e Scandinavia, p. Tobia Bassanelli. Il funerale, presieduto dall’arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato, si è celebrato nella chiesa di Trasaghis. La salma è stata tumulata nel cimitero di Susans. “Siamo vicini con le nostre condoglianze e la preghiera ai familiari ed alla diocesi. Grati per tutto il bene seminato in Germania”, conclude p. Bassanelli. Alla famiglia di don Fausto e alla diocesi di Udine la vicinanza e la preghiera della Fondazione Migrantes.