29 Ottobre 2025 - Giovedì 30 ottobre 2025, alle ore 21, a Padova, nella chiesa di San Francesco (Via San Francesco): la Pastorale dei Migranti propone una conversazione sul tema “Migranti, missionari di speranza”, che vedrà dialogare insieme il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla; don Gianromano Gnesotto, responsabile dell’Ufficio Migrantes della Diocesi; Josepha Kalalumba, della comunità africana francofona.
Il tema della conversazione è tratto dal messaggio di papa Leone XIV, scritto in occasione della recente Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (celebrata quest’anno in occasione del Giubileo dei migranti il 4 e 5 ottobre scorsi).
La serata sarà allietata da intermezzi musicali proposti dall’Ensemble “Suoni del mondo”, con musiche Bach, Vivaldi, Massenet, Morricone, Jankins. Agli strumenti: Federica Cassia e Giulia Mandro (violini); Cesar Bracho (viola); Veronica Andrea Nava Puerto (violoncello); Giulia Valli (pianoforte). (fonte: Diocesi di Padova)
Tag: GMMR 2025
A Guidonia (RM), la “Festa Muinda”: per accendere la speranza della missione con i migranti
16 Ottobre 2025 - Sabato 11 ottobre 2025, presso la parrocchia Santa Maria Goretti in Villalba di Guidonia (RM), l’integrazione dei popoli come orizzonte missionario è stato il fulcro della Festa Muinda, (muinda, luce, lampada, in varie lingue del Congo), un incontro organizzato per leggere, commentare e condividere i temi del primo messaggio di papa Leone XIV nell’occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che ha chiaramente unito la questione migratoria all’anelito missionario della Chiesa.
"Questo ottobre missionario - ha detto don Denis Kibangu Malonda, parroco di Santa Maria Goretti e direttore dell'Ufficio MIgrantes di Tivoli - svolgendosi durante il Giubileo 2025, ha avuto una cornice diversa rispetto agli anni precedenti. I migranti della nostra zona hanno espresso un entusiasmo ricco di speranza nel cercare una vita più realizzata, con l’aiuto di Dio, ma anche con il sostegno benevolo dei fratelli che si incontrano qui, in questa terra di accoglienza. Con fede e speranza quindi cercano di superare le situazioni drammatiche di sofferenza che li ha strappati dalla propria terra di origine, per fissare gli occhi alle tante benedizioni che il Signore elargisce concedendo a ciascuno la possibilità di percorrere qualche via di integrazione: casa, lavoro, famiglie nuove con figli e nipoti, etc. Eppure non sono mancate alcune lamentele e difficoltà. Alcuni hanno voluto denunciare il persistere di varie forme di discriminazione: al lavoro, affitti di case, disprezzo in vario modo e anche il razzismo per il colore della pelle. Sono cose che stroncano lo slancio di speranza in molti casi e spengono quella luce che il Vangelo di Cristo accende per realizzare quello che dice il Nostro Sommo Pontefice. Promuovere una “Speranza intesa come promessa di un presente e di un futuro in cui sia riconosciuta la dignità di tutti come figli di Dio”.
Prima l’abbraccio del Papa, poi la Festa dei Popoli: a Roma si è concluso il Giubileo dei migranti e del mondo missionario
6 Ottobre 2025 - Si sono conclusi a Roma due giorni intensi di pellegrinaggio, preghiera e festa per chi nella Chiesa vive e accompagna l'esperienza della mobilità umana. La Capitale ha infatti ospitato, il 4 e 5 ottobre, il Giubileo dei migranti e del mondo missionario, che eccezionalmente papa Francesco aveva inteso far coincidere con la annuale Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, con un'immagine che unisce questi due mondi: "Migranti, missionari di speranza".
Dopo la partecipazione all'Udienza generale del sabato 4 e il pellegrinaggio alla Porta santa della basilica di S. Pietro, domenica 5 c'è stato l'abbraccio reciproco tra i pellegrini e papa Leone XIV che, durante la Santa Messa, nella sua Omelia ha annunciato l'apertura "nella storia della Chiesa" di "un’epoca missionaria nuova", perché "le frontiere della missione non sono più quelle geografiche, perché la povertà, la sofferenza e il desiderio di una speranza più grande, sono loro a venire verso di noi. Ce lo testimonia la storia di tanti nostri fratelli migranti, il dramma della loro fuga dalla violenza, la sofferenza che li accompagna, la paura di non farcela, il rischio di pericolose traversate lungo le coste del mare, il loro grido di dolore e di disperazione: fratelli e sorelle, quelle barche che sperano di avvistare un porto sicuro in cui fermarsi e quegli occhi carichi di angoscia e speranza che cercano una terra ferma in cui approdare, non possono e non devono trovare la freddezza dell’indifferenza o lo stigma della discriminazione!".
Quindi, ha spiegato il Santo Padre, "Non si tratta tanto di 'partire', quanto invece di 'restare' per annunciare il Cristo attraverso l’accoglienza, la compassione e la solidarietà: restare senza rifugiarci nella comodità del nostro individualismo, restare per guardare in faccia coloro che arrivano da terre lontane e martoriate, restare per aprire loro le braccia e il cuore, accoglierli come fratelli, essere per loro una presenza di consolazione e speranza".
Leone XIV ha anche sottolineato la forza missionaria di chi arriva: "La presenza di tanti fratelli e sorelle del Sud del mondo dev’essere colta come un’opportunità, per uno scambio che rinnova il volto della Chiesa e suscita un cristianesimo più aperto, più vivo e più dinamico".
Nel pomeriggio, nei Giardini di Castel Sant’Angelo, il pellegrinaggio è divenuto una festa, la Festa dei popoli, dal tema “Migranti e Missionari di speranza tra le genti”. È stato un tempo di musica, testimonianze e spettacoli con migranti, missionari e artisti provenienti da tutto il mondo.
Dopo la partecipazione all'Udienza generale del sabato 4 e il pellegrinaggio alla Porta santa della basilica di S. Pietro, domenica 5 c'è stato l'abbraccio reciproco tra i pellegrini e papa Leone XIV che, durante la Santa Messa, nella sua Omelia ha annunciato l'apertura "nella storia della Chiesa" di "un’epoca missionaria nuova", perché "le frontiere della missione non sono più quelle geografiche, perché la povertà, la sofferenza e il desiderio di una speranza più grande, sono loro a venire verso di noi. Ce lo testimonia la storia di tanti nostri fratelli migranti, il dramma della loro fuga dalla violenza, la sofferenza che li accompagna, la paura di non farcela, il rischio di pericolose traversate lungo le coste del mare, il loro grido di dolore e di disperazione: fratelli e sorelle, quelle barche che sperano di avvistare un porto sicuro in cui fermarsi e quegli occhi carichi di angoscia e speranza che cercano una terra ferma in cui approdare, non possono e non devono trovare la freddezza dell’indifferenza o lo stigma della discriminazione!".
Quindi, ha spiegato il Santo Padre, "Non si tratta tanto di 'partire', quanto invece di 'restare' per annunciare il Cristo attraverso l’accoglienza, la compassione e la solidarietà: restare senza rifugiarci nella comodità del nostro individualismo, restare per guardare in faccia coloro che arrivano da terre lontane e martoriate, restare per aprire loro le braccia e il cuore, accoglierli come fratelli, essere per loro una presenza di consolazione e speranza".
Leone XIV ha anche sottolineato la forza missionaria di chi arriva: "La presenza di tanti fratelli e sorelle del Sud del mondo dev’essere colta come un’opportunità, per uno scambio che rinnova il volto della Chiesa e suscita un cristianesimo più aperto, più vivo e più dinamico".
Nel pomeriggio, nei Giardini di Castel Sant’Angelo, il pellegrinaggio è divenuto una festa, la Festa dei popoli, dal tema “Migranti e Missionari di speranza tra le genti”. È stato un tempo di musica, testimonianze e spettacoli con migranti, missionari e artisti provenienti da tutto il mondo.
Giubileo e Giornata del migrante e del rifugiato 2025, mons. Perego: “I migranti sono messaggeri di speranza”
3 Ottobre 2025 - 3 Ottobre 2025 - "I migranti, che non si sono arresi alle guerre, ai cambiamenti climatici, alla fame e alla sete sono dei testimoni, messaggeri di speranza". Scrive così S.E. mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni e della Fondazione Migrantes, nel suo articolo sul mensile Vita Pastorale in occasione della celebrazione concomitante della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato e del Giubileo dei migranti e del mondo missionario (4-5 ottobre 2025).
"I migranti cristiani tra noi - continua mons. Perego nel testo -, con la loro esperienza di fede, rafforzata nel viaggio, possono essere protagonisti di 'percorsi di fede nuovi', inediti nelle nostre Chiese". Inoltre, "l’incontro delle nostre Chiese con migranti di altre Chiese - in Italia sono presenti 1.500.000 di fedeli delle Chiese ortodosse e 300.000 delle Chiese riformate - e religioni – 1.600.000 di fedeli delle diverse tradizioni islamiche, 180.000 buddisti, 200.000 induisti e sikh - possono accompagnare anche a un rinnovato cammino ecumenico e a dialoghi interreligiosi”.
Migliaia di pellegrini - immigrati in Italia, rifugiati e richiedenti asilo, emigrati italiani, gente dello spettacolo viaggiante e dei popoli rom, sinti e camminanti, accompagnati da chi quotidianamente ne ha cura pastorale - si stanno riunendo a Roma per due giorni di preghiera e condivisione che culmineranno domenica 5 nella S. Messa con Leone XIV in piazza San Pietro e, nel pomeriggio, in una grande "Festa dei popoli" per tutta la città, nei Giardini di Castel S. Angelo.
5 ottobre: a Roma la “Festa dei popoli” con i pellegrini del Giubileo dei migranti e del mondo missionario
29 Settembre 2025 - Il Giubileo dei migranti e del mondo missionario porta a Roma tanti pellegrini, ma anche un’evento di festa per tutta la città.
Il 5 ottobre, a partire dalle ore 14.30 sino alle ore 19.00, presso i Giardini di Castel Sant’Angelo più di 20 gruppi etnici proporranno momenti di musica, danza, canto. Alle performance artistiche si alterneranno testimonianze da diversi Paesi del mondo. Una festa organizzata dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano Integrale e dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma, con il sostegno e la collaborazione della Fondazione Migrantes e di tante realtà del mondo della pastorale dei migranti e del mondo missionario.
"Un evento di gioia condivisa e di conoscenza reciproca al quale siete caldamente invitati - ha scritto in una lettera alla diocesi di Roma, il cardinale vicario Reina -. Una Festa dei Popoli a cui non mancare, insieme alle Vostre Comunità!".
Tra gli eventi giubilari collegati da segnalare “COME PONTI SUL MONDO. Scelte di vita, racconti di missione”, una mostra immersiva realizzata da Fondazione Migrantes e Museo dell'emigrazione italiana (Mei) per rendere omaggio ai tanti missionari e alle tante missionarie che hanno scelto di essere accanto e di accompagnare gli emigranti italiani nel mondo. La voce narrante è di Massimo Wertmuller. L’inaugurazione sarà giovedì 2 ottobre p.v. alle ore 11.00, a Roma, presso il Salone del Commendatore (Complesso di Santo Spirito in Sassia, Borgo Santo Spirito, 3). La mostra sarà visitabile dal 3 ottobre al 16 novembre – dalle ore 10 alle ore 18.
Sassari: “Se il mare sapesse”, un’opera in due atti dedicata a tutti i migranti che hanno perso la vita in mare
26 Settembre 2025 - Domenica 28 settembre 2025, alle ore 21.00 presso il Teatro Verdi di Sassari (ingresso libero sino a esaurimento posti), in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, la Fondazione Accademia, Casa di Popoli, Culture e Religioni, e l’Arcidiocesi di Sassari, presentano Se il mare sapesse…, un’opera in due atti di Giovanna Dongu, ispirata a Preghiera del mare di Khaled Hosseini.
L’opera prende la forma di una lettera toccante che un padre scrive alla figlia Aurora, in una notte stellata sulla spiaggia, circondato da uomini, donne e bambini che condividono la stessa sorte: la ricerca di un futuro incerto, segnato da speranza e paura.
Il racconto intreccia i ricordi sereni del passato – la fattoria dei nonni, i campi in fiore, le passeggiate familiari – con l’angoscia del presente e l’ignoto del futuro, in una nuova terra percepita come ostile, «dove nessuno ci ha invitato». Ne nasce un contrasto emotivo che mette in luce la vulnerabilità e, al tempo stesso, la forza dell’amore paterno, capace di custodire e trasmettere speranza anche nei momenti più bui.
L’opera richiama esplicitamente la tragedia del piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano annegato nel Mediterraneo nel 2015: un’immagine che è diventata simbolo universale del dramma delle migrazioni forzate. La sua storia, qui, si intreccia con quella di tanti altri volti e vite spezzate, dando voce a chi il mare ha inghiottito nel silenzio.
Se in Hosseini i protagonisti sono migranti siriani, in questa rappresentazione sono sardi, scelta che nasce dal desiderio della compositrice di avvicinare ancora di più questa esperienza al proprio popolo, rendendo la narrazione un’esperienza condivisa e profondamente sentita.
Se il mare sapesse… è dedicata a tutti i migranti che hanno perso la vita in mare fuggendo da guerre e persecuzioni. Un’opera che non vuole solo raccontare, ma anche farci riflettere sulla nostra comune umanità, ricordandoci che “tutto questo ci riguarda”.
Info: www.fondazioneaccademia.com
A Cagliari due eventi in preparazione alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato
25 Settembre 2025 - In preparazione alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, prevista il 5 ottobre, l’ufficio diocesano Migrantes in collaborazione con la Caritas diocesana propongono due momenti di riflessione e condivisione.
Il 26 settembre 2025 alle ore 17, presso Sa Manifattura (viale Regina Elena, 33 a Cagliari) è previsto un incontro al quale parteciperanno la prof.ssa Laura Zanfrini (Università Cattolica del Sacro Cuore) su “La sfida profetica dei nuovi italiani: situazione attuale e prospettiva di speranza”, prof. Fabio Onnis (presidente Confcooperative Cagliari) su “La cooperazione e le cooperative sociali: luogo e opportunità di inclusione e riscatto”. Le conclusioni saranno affidate a mons. Giuseppe Baturi. Coordina i lavori il diacono Enrico Porru, direttore dell’ufficio diocesano Migrantes. Durante l’incontro sarà possibile visitare la mostra “Oltre i muri”.
Il 27 settembre 2025 alle ore 17, presso il Teatro Sant’Eusebio (via Quintino Sella, Cagliari) è in programma la proiezione del film Qualcosa di meraviglioso (Francia, 2019), regia di Pierre-François Martin-Laval. Al termine è prevista la possibilità di interventi e commenti. Coordina il diacono Enrico Porru, direttore dell’ufficio diocesano Migrantes. (fonte: chiesadicagliari.it)
A Brindisi, “porto di pace e di speranza”, viene presentato il progetto “La Porta di Casa”
22 Settembre 2025 - Venerdì 26 settembre, alle ore 20:30, nel cortile della cattedrale di Brindisi si terrà la presentazione del progetto "La Porta di Casa", promosso da Caritas diocesana, Ufficio Migrantes e Associazione Migrantes OdV. All'evento, incluso nella più ampia manifestazione "Brindisi, porto di pace e di speranza", seguiranno testimonianze, riflessioni e il concerto del gruppo "Viaggio Popolare", composto dai musicisti Giuseppe Anglano, Luigi Marra, Ippazio Rizzello e Davide Donno.
La Porta di Casa
Il progetto "La Porta di Casa" è stato possibile grazie alla generosità dell'arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, monsignor Giovanni Intini, che ha messo a disposizione un edificio della Curia, con una storia significativa: in passato ha accolto monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, testimoniando così una vocazione all'accoglienza che oggi rinasce. L'immobile riapre le sue porte per accogliere persone migranti che vivono e lavorano stabilmente a Brindisi, e continuerà la sua storia come "Casa Colibrì".I migranti, missionari di speranza
Come ci ha ricordato papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo 2025, “non potranno mancare segni di speranza nei riguardi dei migranti" affinché le loro attese non siano “vanificate da pregiudizi e chiusure”. Casa Colibrì è la risposta a questo appello ed è, al contempo, un invito a ribaltare la prospettiva, vedendo i migranti stessi come missionari di speranza, così come sottolineato da papa Leone nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2025, che i brindisini celebreranno proprio in questa occasione. I migranti non sono solo persone in cerca di salvezza, ma sono portatori di una speranza che rinnova e arricchisce le nostre comunità. La loro tenacia, la loro fede e il loro coraggio li rendono testimoni privilegiati di un futuro migliore, per sé e per noi. Spiega la direttrice dell'Ufficio Migrantes della diocesi di Brindisi-Ostuni, Sabina Bombacigno: "Brindisi ha il Mediterraneo nel suo DNA. Un crocevia di popoli e culture, dove partenze e arrivi si sono sempre intrecciati, rendendo la speranza un elemento radicato nel suo tessuto sociale. È proprio in questo contesto che nasce il progetto 'La Porta di Casa'. Qui la porta non è un confine, ma un passaggio; non una barriera, ma un'apertura. Con questo progetto, vogliamo affermare che l'accoglienza non è solo un dovere, ma un'autentica opportunità di arricchimento reciproco".
“Migranti Press”, il numero speciale per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2025
11 Settembre 2025 - È in uscita il numero 7/8 del 2025 di Migranti Press, il periodico della Fondazione Migrantes. Si tratta di un numero speciale, interamente dedicato alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2025 (GMMR), che quest’anno – per volontà di papa Francesco – si celebra eccezionalmente in concomitanza con il Giubileo dei migranti e del mondo missionario (4-5 ottobre 2025).
Nella prima parte del numero, una serie di articoli propongono una sintesi essenziale delle principali tendenze degli ultimi 25 anni negli ambiti di azione pastorale e di ricerca della Fondazione Migrantes (emigrazione, immigrazione, rifugiati e richiedenti asilo, rom-sinti e camminanti, spettacolo viaggiante) e nella legislazione e giurisprudenza italiana dello stesso periodo.
La seconda parte è dedicata a uno speciale regionale – sempre suddiviso per ambiti – che in quest’anno giubilare si sofferma sul Lazio.
In copertina, il tema e l’immagine usata per il manifesto della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. E poi: il commento biblico al tema della GMMR di p. Claudio Monge e il sussidio liturgico per la celebrazione della GMMR.
Nel suo Messaggio per la GMMR, “Leone XIV evoca una missio migrantium, – scrive nell’editoriale il direttore della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo – la «missione realizzata dai migranti, per la quale devono essere assicurate un’adeguata preparazione e un sostegno continuo frutto di un’efficace cooperazione interecclesiale». Il Papa sembra volerci dire che è proprio questa, oggi, la prima forma di testimonianza evangelica di speranza da contemplare, accanto, certamente, a quella delle comunità che li accolgono. Sono migranti e rifugiati i primi missionari della speranza in questo tempo in cui il cielo appare chiuso come lo sono tante frontiere! Una sottolineatura che mi fa vedere meglio che spesso diamo molto – troppo? – più spazio a quello che facciamo e diciamo noi per loro, invece che direttamente alla voce, alla testimonianza e allo sguardo sulla realtà dei migranti e dei rifugiati, anche nelle nostre comunità”
Il sommario del numero 7/8 2025
- Migranti, missionari di speranza. Il Messaggio di Leone XIV per la 111a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
- Editoriale | Missionari di speranza, insieme (mons. Pierpaolo Felicolo).
- La voce del biblista | La speranza di raggiungere la felicità (Claudio Monge).
- La mobilità italiana oggi. La ricerca della felicità e la ferita migratoria (Delfina Licata).
- Da “clandestini” a cittadini. La lunga strada in salita (Simone Varisco).
- 25 anni di accoglienza di persone in fuga. Tra interazione e contenimento (Mariacristina Molfetta).
- Un cammino insieme. La Chiesa italiana con i rom e i sinti dal 2000 a oggi (Susanna Placidi).
- Gente dello spettacolo viaggiante. Uomini e donne di speranza (Mirko Dalla Torre).
- Accogliere i missionari di speranza con lo spirito dei bambini (Denis Kibangu Malonda).
- Il futuro dei giovani. Prospettive e mobilità dei giovani romani in un mondo che cambia (Erminia Florio).
- Tra la via Salaria e il mondo. L’accoglienza dei rifugiati nella provincia di Rieti (Franca Maria Palumbo).
- Dal Lazio al mondo. Oltre il concetto di “restanza” e “ritornanza” (Luigi Scaglione).
- Lo spettacolo circense e viaggiante nel Lazio (Antonio Buccioni).
- La scolarizzazione dei rom e sinti a Roma (Susanna Placidi e Alessandro Luciani).
- Mobilità umana ed evoluzione normativa in Italia dal 2000 a oggi (Alessandro Pertici).
4-5 ottobre, il programma del Giubileo dei migranti: la messa con papa Leone e la Festa dei popoli
8 Settembre 2025 - Si terrà il 4 e 5 ottobre 2025 il Giubileo dei Migranti, celebrato insieme al Giubileo del Mondo Missionario, ed eccezionalmente concomitante con la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Due giorni di incontri, festa e spiritualità, anche alla presenza del Santo Padre.
Il programma:
Sabato 4 ottobre:
- ore 10: Udienza generale con papa Leone XIV in Piazza San Pietro.
- ore 14 - 17: pellegrinaggio alla Porta Santa con la possibilità di ricevere il Sacramento della Riconciliazione.
- ore 10: Santa Messa con papa Leone XIV in Piazza San Pietro.
- ore 15 - 19: Festa dei Popoli “Migranti e Missionari di speranza tra le genti”. Un pomeriggio di condivisione, testimonianze e spettacoli con migranti, missionari e artisti e provenienti da tutto il mondo. (Giardini di Castel S. Angelo. Ingresso gratuito aperto a tutti).
❗ Sono ancora aperte le iscrizioni al Giubileo 👉 sul sito ufficiale. ❗
“In un mondo oscurato da guerre e ingiustizie, anche lì dove tutto sembra perduto, i migranti e i rifugiati si ergono a messaggeri di speranza. Il loro coraggio e la loro tenacia è testimonianza eroica di una fede che vede oltre quello che i nostri occhi possono vedere”. (Leone XIV)
✅ Leggi il Messaggio del papa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2025.
✅ Guarda il manifesto per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2025.
La diocesi di Ugento-S.M. di Leuca celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato
6 Settembre 2025 - La diocesi di Ugento-S.M. di Leuca, in Salento, celebrerà sul territorio la 111a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato il 30 settembre 2025 a Ruffano, presso piazza S. Francesco, a partire dalle ore 19.30. Ricordiamo che quest'anno la Giornata mondiale coincide eccezionalmente con il Giubileo dei migranti, in programma a Roma, il 4-5 ottobre.
Il programma prevede una veglia di preghiera, una mostra fotografica e la piantumazione di un albero con la presenza di migranti che vivono sui nostri territori.
Nella lettera di invito all'iniziativa, don Fabrizio Gallo (ufficio Migrantes delle diocesi) e don Lucio Ciardo (Caritas diocesana), dopo aver offerto alcune di note di commento al tema della Giornata di quest'anno - "Migranti, missionari di speranza" - e al messaggio di papa Leone XIV, hanno spiegato così come la Chiesa locale viva il suo servizio ai fratelli e alle sorelle migranti: "La nostra diocesi di Ugento Santa Maria di Leuca, definita terra di accoglienza per sua natura, ha vissuto anche quest'anno l'importante momento della Carta di Leuca, in cui si è tenuto presente proprio questo tema delle migrazioni come ricchezza da valorizzare".
Ricordando le altre attività e i servizi offerti durante l'anno, i due presbiteri hanno chiarito che non si tratta solo di attività fini a sé stesse, ma segno operati da comunità cristiane chiamate a proporre "uno stile, una mentalità, una cultura dell'accoglienza e della solidarietà che tutti i giorni deve essere alimentata, attraverso un servizio di formazione delle coscienze, per estirpare e sradicare ogni sentimento di egoismo, indifferenza e ostilità verso tanti fratelli e sorelle in cerca di un futuro di pace e serenità, affinché la nostra terra risplenda agli occhi di tutti per ciò che realmente è: terra di pace e accoglienza".