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Corso Migrantes: oggi la seconda giornata a Pianezza

1 Settembre 2020 - Torino - Riprenderanno questa mattina i lavori del Corso di alta formazione organizzata dalla Fondazione Migrantes  in collaborazione con il SIMI (Scalabrini International Migration Institute) in corso, fino a, venerdì 4 settembre a Pianezza (To). I lavori riprenderanno, dopo una meditazione biblica affidata a sr. Paola Barbierato, con una relazione affidata al giornalista di "Avvenire", Nello Scavo su "Come ascoltare, accogliere e superare le paure presenti nelle nostre comunità?. Uno sguardo aperto sulle sfide della formazione e della comunicazione". Seguirà p Aldo Skoda del SIMI sul tema "Per una pastorale integrata e interculturale". Nel pomeriggio cndivisioni di prass ed esperienze. I lavori si concluderanno con una celebrazione eucaristica presieduta da mons. Derio Oliverio, vescovo di Pinerolo. Secondo le previsioni il Corso si terrà ogni anno nella regione italiana scelta per la celebrazione solenne della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in modo anche da valorizzare le buone pratiche presenti negli uffici territoriali, spiega la Migrantes. Quest’anno la regione ecclesiastica scelta per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è Piemonte-Valle d’Aosta. Il 27 settembre la celebrazione eucaristica principale si terrà a Torino, presieduta dall’arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia e sarà trasmessa, alle ore 11, da Rai Uno.

R.Iaria

Corso Migrantes: Pastore (Fieri), Italia sempre meno attraente per i migranti

31 Agosto 2020 - Torino - Per i migranti, “la nebbia del presente è doppia. Non sto parlando solo dei migranti più fragili e vulnerabili, quelli per cui la nebbia in mare spesso non è solo una metafora. Ma sto parlando anche di milioni di migranti cosiddetti ‘regolari’ e ‘integrati’. Persone che fino a ieri si consideravano ‘arrivate’ e invece oggi si trovano senza più alcuna certezza circa il proprio impiego, il proprio reddito e il proprio futuro, e stanno valutando che fare: rimanere aggrappati, tornare indietro o provare a ripartire, verso qualche altro luogo dove provare a ricostruire un minimo di certezze”. A dirlo oggi pomeriggio Ferruccio Pastore del Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione (FIERI), intervenuto ala giornata di apertura del corso di alta formazione promosso dalla Fondazione Migrante e che si svolgerà (fino al 4 settembre) a Pianezza (To). Pastore ha evidenziato che solo negli ultimi cinque anni l’Italia ha perso oltre mezzo milione di abitanti: una città medio-grande, un’intera Genova in meno! E il 2019, con una diminuzione delle nascite del 4,5%, “ha sottratto al 2018 il primato negativo dall’Unità d’Italia. E ci sono già segnali che la pandemia peggiorerà ulteriormente le cose. Se il nostro bisogno di immigrazione – ha sottolineato - è una costante, quello che invece, da una decina d’anni a questa parte, è venuto cambiando è la nostra capacità collettiva - come paese, come società - di attrarla e sostenerla questa immigrazione, magari malvoluta, ma necessaria. Sebbene la crisi scoppiata nel 2008 non abbia azzerato la domanda di lavoro immigrato, il suo impatto è stato particolarmente profondo proprio sulla popolazione di origine straniera, ha lasciato cicatrici profonde. Molti sono stati risucchiati nel sommerso, è aumentato il divario salariale con i nativi, è cresciuto il tasso di sottoinquadramento, e così via”. Il relatore, citando alcuni dati, ha detto che tra il 2012 e il 2016 la crescita del numero di contribuenti extra-UE (+2%) è stata 10 volte inferiore rispetto a quella della popolazione residente proveniente dagli stessi paesi. Quindi “nel 2012, per ogni 100 residenti stranieri (non UE) c’erano 45 contribuenti, oggi solo 38. Perché? Non è che gli immigrati siano diventati più fannulloni. E’ – ha spiegato - che il lavoro immigrato è stato decimato da dieci anni di crisi, e nel frattempo le frontiere sono rimaste chiuse a nuovi ingressi per lavoro, mentre nascite e ricongiungimenti famigliari, seppure sempre meno impetuosamente, andavano avanti. Il rapporto tra braccia e bocche, per così dire, peggiora. E l’effetto congiunto è un impoverimento drastico”. Pe i migranti l’Italia diventa “sempre meno attraente, ha sempre meno da offrire”. Nel 2019, “l’afflusso di nuovi immigrati (misurato in base ai trasferimenti di residenza) è calato dell’8,6%. Intanto, ha continuato ad aumentare il deflusso di cittadini italiani (182mila, +8,1% rispetto al 2018). Ma è cresciuto ancora di più l’esodo di immigrati regolari: 56.000 cancellazioni per l’estero, pari a un +39,2%. Per di più, tenete presente che molti degli italiani che se ne vanno sono in realtà ex-stranieri, che appena ottenuta la cittadinanza italiana, per naturalizzazione o al compimento dei diciott’anni, la usano come lasciapassare per l’Europa”. Tutto questo – ha concluso -  ora “viene esacerbato dalla pandemia. Perché ogni crisi, anche questa colpisce prima e più violentemente gli strati più fragili della società”. I lavori sono stati aperti da una introduzione del direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis e da Cristina Molfetta dell’Ufficio ricerche. Tra le relazioni della settimana quella di Nello Scavo, giornalista di Avvenire, p. Aldo Skoda del SIMI, del Vicario generale della diocesi di Milano, il vescovo mons. Franco Agnesi, Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Migrantes di Torino. Sono anche previste alcune meditazioni affidate a sr. Paola Barbierato mentre presiederanno le diverse liturgie – che concluderanno le giornate – mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo; mons. Marco Prastaro, vescovo di Asti e Incaricato Migrantes della Conferenza Episcopale Piemonte e Valle d’Aosta e l’arcivescovo di Torino e presidente della Conferenza Episcopale Piemonte e Valle d’Aosta, mons. Cesare Nosiglia. .

GMMR: l’inno della Giornata

28 Agosto 2020 - Torino - "Popoli tutti migranti nel mondo./ Noi coloriamo la terra di gioia./ Nubi e nebbie disperde l'amore./ Sopra di noi splende il sole di pace./ Non rimaniamo distanti al sicuro, con pregiudizi e paure nel cuore./ Grande è colui che si china a servire, corre il rischio di farsi vicino". Inizia così il testo dell'inno per la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato composto dall'Ufficio Migrantes della diocesi di Torino che ospiterà la prossima giornata a livello nazionale il 27 settembre prossimo. Nella Cattedrale di Torino, in diretta su Rai 1 alle 11, l'arcivescovo della città, mons. Cesare Nosiglia, presiederà la celebrazione eucaristica della Giornata. Il testo e la musica dell'inno saranno presentati a Torino durante una conferenza stampa sui principali eventi che verranno promossi in vista della GMMR. L'inno è nato dall’idea di mettere in musica le provocazioni sulle quali papa Francesco invita a riflettere e a lavorare nel suo Messaggio per la Giornata. Nelle strofe dell’inno si possono rintracciare tutte le sei coppie di verbi indicate dal papa: conoscere per comprendere, farsi prossimo per servire, ascoltare per riconciliarsi, condividere per crescere, coinvolgere per promuovere, collaborare per costruire.

Raffaele Iaria

 

Migrantes: dal 31 agosto a Pienezza il Corso di alta formazione

24 Agosto 2020 - Roma - Si svolgerà a Pianezza (Torino), dal 31 agosto al 4 settembre,  la prima edizione del Corso di alta formazione organizzata dalla Fondazione Migrantes  in collaborazione con il SIMI (Scalabrini International Migration Institute). Si tratta di un novità, creata dopo che molti direttori diocesani Migrantes avevano manifestato la volontà di occasioni per continuare ad incontrarsi e a formarsi. Il corso – “Fondazione Migrantes Oggi. Come,Dove, Perché?” si aprirà il 31 agosto con una introduzione del direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis e di Cristina Molfetta dell’Ufficio ricerche. Seguirà Ferruccio Pastore che si soffermerà sul tema “La mobilità umana e le migrazioni oggi”; Giaocchino Camoese su “Migrazioni: elementi per discernere un segno dei tempi”. Tra le relazioni della settimana quella di Nello Scavo, giornalista di Avvenire, p. Aldo Skoda del SIMI, del Vicario generale della diocesi di Milano, il vescovo mons. Franco Agnesi, Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Migrantes di Torino. Sono anche previste alcune meditazioni affidate a sr. Paola Barbierato mentre presiederanno le diverse liturgie – che concluderanno le giornate – mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo; mons. Marco Prastaro, vescovo di Asti e Incaricato Migrantes della Conferenza Episcopale Piemonte e Valle d’Aosta e l’arcivescovo di Torino e presidente della Conferenza Episcopale Piemonte e Valle d’Aosta, mons. Cesare Nosiglia. Secondo le previsioni il Corso si terrà ogni anno nella regione italiana scelta per la celebrazione solenne della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in modo anche da valorizzare le buone pratiche presenti negli uffici territoriali, spiega la Migrantes. Quest’anno la regione ecclesiastica scelta per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è Piemonte-Valle d’Aosta. Il 27 settembre la celebrazione eucaristica principale si terrà a Torino, presieduta dall’arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia e sarà trasmessa, alle ore 11, da Rai Uno.

R.Iaria

Migrantes: a Torino il Corso di Alta Formazione

18 Agosto 2020 -
Roma – Si svolgerà a Pianezza (Torino), dal 31 agosto al 4 settembre,  la prima edizione del Corso di alta formazione organizzata dalla Fondazione Migrantes  in collaborazione con il SIMI (Scalabrini International Migration Institute).
Si tratta di un novità, creata dopo che molti direttori diocesani Migrantes avevano manifestato la volontà di occasioni per continuare ad incontrarsi e a formarsi. Secondo le previsioni il Corso si terrà ogni anno nella regione italiana scelta per la celebrazione solenne della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in modo anche da valorizzare le buone pratiche presenti nei nostri uffici territoriali, spiega la Migrantes. Quest'anno la regione ecclesiastica scelta per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è Piemonte-Valle d'Aosta. Il 27 settembre la celebrazione eucaristica principale si terrà a Torino, presieduta dall'arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia e sarà trasmessa, alle ore 11, da Rai Uno.

R.I.

 

Il “Telesia for Peoples” è promosso unicamente da “Icosit”

11 Agosto 2020 - Telese Terme - La manifestazione “Telesia for Peoples” 2020, in programma dal 22 al 23 agosto prossimo nelle Terme di Telese, è promossa ed organizzata esclusivamente dall’associazione no profit “Icosit”, con il patrocinio della Provincia e della Camera di Commercio di Benevento.

E' quanto si legge in una nota dell'associazione "Icosit" precisando, dopo alcuni articoli pubblicati sulla stampa, che l’evento, pur essendo nato da un’idea dell’Associazione italoamericana “Icosit” e della Fondazione Migrantes della Cei nel 2013, oggi il “Telesia for Peoples”, giunto alla sua settima edizione, è "esclusivamente promosso ed organizzato dall’associazione ICOSIT".

Migrantes: riflettere sulle tragedie che segnano il mondo migrante

7 Agosto 2020 - Roma - Si celebra domani la Giornata del Sacrificio del Lavoro italiano nel mondo che ricorda la tragedia avvenuta l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone di Marcinelle, in Belgio, nella quale morirono 262 persone, di cui 136 italiane. La Giornata è un’occasione per riflettere “sull’attualità delle tragedie che segnano il mondo del lavoro migrante”, commenta il direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis. Fare memoria dei minatori di Marcinelle è anche uno stimolo a “non dimenticare gli italiani all’estero e gli stranieri residenti nel nostro Paese che, ancora oggi, muoiono sui luoghi di lavoro. Dobbiamo fare memoria ma nello stesso tempo “guardare a ciò che accade intorno a noi e non abbassare la guardia in un tempo che vede una profonda crisi sul tema dei diritti dei lavoratori in ogni parte del mondo per costruire una società più inclusiva a partire quanti lasciano il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore".​

R.Iaria

Migrantes Torino: la GMMR con i giovani

30 Luglio 2020 - Torino – “Tutti noi abbiamo un sogno, perché non provare a condividerlo e a realizzarlo insieme?”. Marco, educatore, parteciperà all’incontro di giovani per i giovani “Grow up together - Per convivere da cittadini del mondo”, promosso dall’Ufficio pastorale Migranti (Migrantes) della Diocesi di Torino in occasione della 106ª Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato. Quest’anno la Fondazione Migrantes ha scelto le diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta come sede principale in Italia per la Giornata fissata di domenica 27 settembre. Nella Cattedrale di Torino, in diretta su Rai 1 alle 11, mons. Cesare Nosiglia presiederà la celebrazione eucaristica della Giornata, sui temi del messaggio di Papa Francesco “Costretti a fuggire come Gesù Cristo”. “Sabato 12 settembre, dalle 14 alle 18, nei giardini del Distretto sociale Opera Barolo, in via Cottolengo a Torino, sono attesi 300 giovani di diverse provenienze”, precisano i promotori di “Grow up together” (in inglese “Cresciamo insieme”) “molti fanno riferimento all’Ufficio Pastorale Migranti e alle diverse Cappellanie etniche presenti in diocesi. Sono giovani volontari che operano a sostegno delle persone più fragili raccogliendo cibo nei mercati, distribuendo pacchi viveri o impegnati nelle attività dell’Ufficio”. “Abbiamo sentito l’urgenza di rendere concrete le parole del Papa - prosegue Giada, tra gli organizzatori - che nel suo messaggio sottolinea la necessità di stimolare il cambiamento di mentalità nell’accoglienza dei migranti”. Per partecipare alla Giornata occorre scrivere a: prenotazioni@upmtorino.it. (M.LOM. -. La Voce e il Tempo”

Migrantes: a Torino il Corso di Alta Formazione

29 Luglio 2020 - Roma - Si svolgerà a Pianezza (Torino), dal 31 agosto al 4 settembre,  la prima edizione del Corso di alta formazione organizzata dalla Fondazione Migrantes  in collaborazione con il SIMI (Scalabrini International Migration Institute). Si tratta di un novità, creata dopo che molti direttori diocesani Migrantes avevano manifestato la volontà di occasioni per continuare ad incontrarsi e a formarsi. Secondo le previsioni, si terrà ogni anno nella regione italiana scelta per la celebrazione solenne della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, in modo anche da valorizzare le buone pratiche presenti nei nostri uffici territoriali, spiega la Migrantes.  

GMMR: a Torino ospiterà la Giornata nazionale

27 Luglio 2020 - Torino - Non a caso la Fondazione Migrantes ha scelto le diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta come sede principale per la celebrazione in Italia della 106ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata domenica 27 settembre prossimo. Nella Cattedrale di Torino, in diretta su Rai 1 alle 11, Mons. Cesare Nosiglia presiederà la celebrazione eucaristica della Giornata, sui temi del messaggio del Papa “Costretti a fuggire come Gesù Cristo” che papa Francesco ha scritto il 13 maggio scorso (il testo integrale https://migrantesonline.it/2020/05/15/come-gesu-cristo-costretti-a-fuggire-accogliere-proteggere-promuovere-e-integrare-gli-sfollati-interni-il-messaggio-di-papa-francesco-per-la-gmm2020/). L’anno scorso la celebrazione della giornata si era tenuta il 29 settembre con la concelebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro. «Siamo onorati della scelta della CEI nei confronti della Chiesa piemontese: l’impegno delle nostre diocesi per i migranti e i rifugiati ha una lunga tradizione, a partire dai santi sociali che accoglievano i contadini dalle campagne, all’emigrazione dal Sud Italia nel Dopoguerra ed ora con le nuove migrazioni dal Sud del mondo e dai Paesi in guerra come la Siria», ricorda Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Migrantes. «Uno sforzo che continua: dalla vicenda dell’ex Moi che ha avuto risonanza nazionale dove l’impegno della diocesi di Torino a mettere in rete tutte le istituzioni per non creare conflitti nello sgombero delle palazzine occupate e trovare soluzioni di accoglienza per le famiglie di migranti, mettendo insieme tutte le forse in campo; alla diocesi di Saluzzo in prima linea  nel sostegno alla manodopera straniera sfruttata nella filiera della raccolta della frutta; alla diocesi di Susa in campo nell’accoglienza dei clandestini che rischiano la vita per varcare il confine francese fino all’impegno di tutte le diocesi nel difficile periodo dell’emergenza covid che ha messo in ginocchio le fasce più deboli delle popolazione tra cui gli immigrati». La Giornata, sottolinea Sergio Durando, non è solo la celebrazione della Messa in diretta Rai, «ma per le nostre diocesi, che stanno mettendo a punto le settimane che precedono la Giornata, è un’occasione per riflettere, pregare e valorizzare il tema della mobilità umana e dell’accoglienza che ci coinvolge tutti, sia come comunità cristiana che come cittadini italiani, popolo con una storia di emigrazione che prosegue anche ai nostri giorni. La Giornata ci richiama tutti a un cambio di mentalità e a considerare che il migrante non è solo un problema, ma una risorsa. La mobilità non riguarda solo chi sbarca a Lampedusa: il migrante è uno di noi perché la mobilità è parte della storia dell’umanità, riguarda i nostri nonni e i nostri figli: migrante, come ricorda il Papa, è stato Gesù Cristo. Del resto, come ha richiamato più volte il Papa, figlio di emigranti piemontesi in Argentina, la Giornata dei Migranti è stata istituita in Italia nel 1914 in Italia, sotto il Pontificato di Pio X, e dietro sollecitazione anche di vescovi come Scalabrini e Bonomelli, allo scoppio della Prima guerra mondiale e di fronte al dramma di tanti profughi e rifugiati, soprattutto italiani che, emigranti «gittati» («gettati» come diceva Mons. Bonomelli) all’estero, perdevano ogni cosa ed erano costretti a rientrare in Italia. In  preparazione alla Giornata, la Fondazione Migrantes promuove un Corso di Alta formazione sui temi delle sfide dell’emigrazione rivolto ai Direttori della Pastorale Migrantes della diocesi e ai collaboratori. I lavori, 50 i partecipanti attesi, si terranno a Villa Lascaris a Pianezza da lunedì 31 agosto a venerdì 4 settembre. La giornata di giovedì 3 in particolare sarà incentrata sull’incontro con le realtà dell’accoglienza torinese (tra cui il Sermig) e sarà conclusa con la Messa presieduta da Mons. Nosiglia. (Marina Lomunno – La Voce e il Tempo)  

“Festa” de I nuovi salentini: il 30 luglio presentazione con il direttore Migrantes don De Robertis

23 Luglio 2020 - Lecce - Giovedì 30 luglio alle ore 19.30 in piazza Carducci a Lecce, negli spazi all’aperto della Biblioteca Bernardini  è in programma la prima presentazione “in presenza” del nuovo libro di Giorgia Salicandro, I nuovi salentini. Storie di chi è arrivato nel Tacco d’Italia, edito da Tau Editrice nella collana Testimonianze e esperienze delle migrazioni a cura della Fondazione Migrantes. L’evento si inserisce nella rassegna ExtraConvitto. Più lib(e)ri in piazza promossa dal Polo Bibliomuseale di Lecce e dall’assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia. Dopo il lungo periodo del lockdown che ha reso necessario inaugurare online il tour di presentazioni del libro, è finalmente possibile incontrarsi dal vivo nella “Festa de I nuovi salentini”, un’occasione per celebrare la ricchezza delle culture portate sul territorio da cittadini provenienti da ogni latitudine, le faticose avventure che li hanno condotti in Italia, i loro sogni, i mille aspetti della vita in comune tra “vecchi e nuovi salentini” che, come scrive l’autrice nel libro, «rendono questa terra un mondo più grande». L’evento inaugura il tour estivo di presentazione che farà tappa in diversi comuni del Salento. Dopo i saluti istituzionali di Loredana Capone, assessore all'Industria turistica e culturale della Regione Puglia e di Fabiana Cicirillo, assessore alla Cultura del Comune di Lecce, introduce l’incontro don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes. La presentazione del libro è affidata a Luigi De Luca, direttore del Polo Bibliomuseale di Lecce, in dialogo con Giorgia Salicandro. A seguire, gli interventi di alcuni protagonisti del libro: l’imam di Lecce Saifeddine Maaroufi, Florence Torres, promotrice del fair trade territoriale, Sarah Scott, portavoce del gruppo "Salento interculturale", Redi Hasa, musicista.  

Carta di Leuca: stasera incontro web sul tema “La solidarietà vince le paure”

17 Luglio 2020 -
Roma - Un incontro virtuale sul tema “La solidarietà vince le paure”. Si svolgerà oggi, venerdì 17 luglio, dalle 19, in diretta web (sul sito www.cartadileuca.it, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube), in preparazione all’evento “#cartadileuca2020 – Mediterraneo, una rete di solidarietà”. I partecipanti avranno la possibilità di visitare via web la casa natale di don Tonino Bello, e successivamente incontrarne il pensiero. All’interno del primo appuntamento si ascolterà la testimonianza sul tema della pace della giovane Rosanna Serignano, impegnata nel dialogo islamico-cristiano. L’iniziativa è la prima di una serie di incontri virtuali che avranno come tema “La solidarietà” e che si svolgeranno fino al 7 agosto, ogni venerdì alle 19, da vari luoghi di Alessano, in preparazione a “Carta di Leuca 2020”. Dal 2016, la Fondazione Parco culturale ecclesiale “De Finibus Terrae” propone “Carta di Leuca”, un laboratorio permanente, interculturale e interreligioso, che nel mezzo dell’estate diventa un campo di volontariato e un cammino condiviso con la marcia notturna “Verso un’Alba di pace”, dalla tomba di don Tonino Bello alla basilica santuario di Santa Maria di Leuca. L’evento, dall’11 al 14 agosto prossimi, prevede quattro giornate che consentiranno ai giovani, con culture, sensibilità e fedi differenti, di sperimentare esperienze di condivisione e di fraternità, all’insegna del dialogo ecumenico e interreligioso.

Carta di Leuca: dall’11 al 14 agosto l’edizione 2020 su “Mediterraneo, una rete di solidarietà”

15 Luglio 2020 -

Roma - Si svolgerà dall’11 al 14 agosto la “#cartadileuca2020 – Mediterraneo, una rete di solidarietà”. La manifestazione, organizzata dalla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca con il Parco culturale ecclesiale “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, giunge alla quinta edizione. Un laboratorio permanente, interculturale e interreligioso, che si concluderà con la marcia notturna “Verso un’Alba di Pace”, che, nella notte tra il 13 e il 14 agosto, dalla tomba di don Tonino Bello raggiungerà la basilica santuario di Santa Maria di Leuca. Al cammino, a causa dell’emergenza Covid-19 e nel rispetto del protocollo di sicurezza del distanziamento sociale, parteciperanno solo 25 persone.

L’edizione di quest’anno della Carta di Leuca si svolgerà prevalentemente in diretta web (su zoom, sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube). Anche in questa edizione, a confrontarsi per redigere il documento saranno le centinaia di ragazzi che dai vari Paesi d’Europa e del Mediterraneo si collegheranno virtualmente con il Capo di Leuca, per ascoltare riflessioni ma soprattutto per incontrarsi e confrontarsi. Ogni venerdì, a partire dal 17 luglio fino al 7 agosto, sempre alle 19, in diretta web, da vari luoghi del paese natale di don Tonino Bello, in preparazione a “Carta di Leuca 2020”, si svolgeranno degli incontri virtuali sul tema della “solidarietà”.

E subito riprende il viaggio: a fine novembre la quinta edizione del Festival della Migrazione a Modena

14 Luglio 2020 -

Roma - Torna a Modena il 26, 27 e 28 novembre il Festival della Migrazione che quest’anno ha per tema: “E subito riprende il viaggioGiovani generazioni, nuove energie per superare le fragilità”.

L’appuntamento, che si svolgerà in presenza e online, metterà al centro i giovani migranti, sia coloro che arrivano in Italia sia i nostri connazionali che si spostano in altri Paesi.

“La sfida delle migrazioni non riguarda più tanto l’accoglienza ma la capacità di costruire un Paese dove le diversità, la presenza di persone di Paesi, culture e religioni differenti, sappiano comporsi in una realtà più ricca”, sottolinea don Giovanni De Robertis, Direttore Generale della Fondazione Migrantes, per il quale “per troppo tempo abbiamo pensato che fosse sufficiente salvare chi annegava (e purtroppo continua anche oggi ad annegare nell’indifferenza di troppi) e portarlo in un porto italiano: questo è solo il primo passo”. La vera sfida, osserva don De Robertis, “è, come ci ha ricordato papa Francesco, proteggere, promuovere, integrare. Senza queste azioni non c’è vera accoglienza, anzi questa può essere addirittura controproducente”.

Nel corso del Festival, che prevede approfondimenti, dibattiti e tavoli tematici su cooperazione, economia e lavoro, sarà presentato in anteprima il “Rim Junior” della Fondazione Migrantes (il Rapporto Italiani nel Mondo dedicato ai ragazzi). È in programma anche un flash mob al quale parteciperanno i responsabili delle associazioni impegnate nella formazione dei giovani.

L’obiettivo “è quello di rappresentare la diversità, le sfumature e l’esperienza soggettiva all’interno della migrazione, partendo dal comune denominatore dell’appartenenza all’umanità. Vogliamo sfidare la retorica che riduce i migranti a categorie semplicistiche: nemici attivi o vittime passive. Quest’anno abbiamo anche arricchito il comitato scientifico di figure di alto livello e abbiano nominato Edoardo Patriarca portavoce della manifestazione”, rileva Luca Barbari, presidente di Porta Aperta.

“Quando parliamo di migranti parliamo di persone, di storie, di volti. E puntare l’attenzione sui giovani è ancora più importante: sono migranti che approdano in Europa per cercare un futuro migliore, sono italiani che qui non trovano prospettive e le cercano altrove”, aggiunge da parte sua il portavoce del Festival, Edoardo Patriarca.

Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes con le diocesi del territorio emiliano, il Terzo settore (con Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni), l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità, con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena e altri enti locali.

R.I.

Don De Robertis: “sentenza Consulta è grande risultato che non risolve elementi di incostituzionalità dei decreti Sicurezza”

10 Luglio 2020 - Roma - “È un grande risultato quello che abbiamo raggiunto con questa sentenza che dichiara la norma introdotta con il primo decreto sicurezza, sia irrazionale, perché non agevola il controllo del territorio, sia irragionevole, per la disparità di trattamento che rende più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi”. Lo afferma don Gianni De Robertis, direttore della Fondazione Migrantes, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale, che ha esaminato le questioni di legittimità sollevate dai Tribunali di Milano, Ancona e Salerno sulla disposizione che preclude l’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo. “Nonostante ciò – sottolinea De Robertis – resta il problema che i due decreti sicurezza non sono stati ancora cambiati, sebbene presentino numerosi elementi in contrasto con la Costituzione. Rendendo così percorribile solo l’iter giudiziario per smantellarli, che richiede però tempi molto più lunghi, con il rischio che le persone siano costrette a subire violazioni di diritto magari per anni”.

Migrantes: oggi le conclusioni del corso di formazione

10 Luglio 2020 - Roma - Con una riflessione sul "Cambia la pastorale migratoria dopo la pandemia Covid19?", afidata a  don Bruno Baratto,  direttore Migrantes di Treviso si apre, questa mattina, l'ultima giornata del corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” della Fondazione Migrantes che si è svolto a Roma da lunedì scorso. Dopo l'intervento di don Baratto spazio al dibattito e poi alle conclusioni affidate al direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis che indicherà anche le prospettive e i prossimi impegni Migrantes. All’incontro hanno partecipato  circa 40 persone provenienti dalle diverse diocesi italiane e dalle Missioni cattoliche Italiane in Europa. Il Corso di formazione si rivolge anzitutto ai nuovi direttori Migrantes regionali e diocesani e ai loro collaboratori, ai cappellani etnici che svolgono il ministero nelle diocesi italiane e ai missionari per gli italiani all’estero, di nuova nomina.

Migrantes: immigrazione e diritto di asilo oggi al corso di formazione

9 Luglio 2020 - Roma - Spazio al tema migratorio, al diritto d’asilo e al dialogo ecumenico ed interreligioso nella cura pastorale dei migranti nella terza giornata del corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” della Fondazione Migrantes che si aprirà questa mattina a Roma . Domani le conclusioni con una riflessione su come cambia la pastorale migratoria dopo la pandemia.

Morire di Speranza: questa sera veglia a Novara

8 Luglio 2020 - Novara – Si terrà questa sera a Novara la preghiera “Morire di speranza”, riflessione in memoria di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa e il Nord del mondo. Un gesto, spiegano i promotori (a livello novarese la Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con la Caritas diocesana), “per mettere al centro dell’attenzione di tutti, simbolicamente, coloro che la pandemia ha messo in ombra: uomini, donne, bambini, che continuano a morire nel mar Mediterraneo e in tante aree del mondo, alla ricerca di una vita migliore”. L’appuntamento è per le 21, per la prima volta in piazza Duomo e all’aperto, proprio nel cuore del capoluogo novarese. La serata viene organizzata per la Giornata Mondiale del Rifugiato e, a livello nazionale, vede l’adesione anche di Centro Astalli, Fondazione Migrantes, Fondazione Chiese Evangeliche in Italia, Acli, Scalabrini Migration International Network (Simn), Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi (Acse). A presiedere la preghiera, sarà don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana. Nei giorni scorsi un momento dii preghiera anche a Torino presso chiesa dei Ss. Martiri presieduto dall’arcivescovo mons. Cesare Nosiglia. Nel corso della veglia – a cura di Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese evangeliche in Italia, Scalabrini Migration International Network (Simn), Acli, Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione comboniana servizio emigranti e profughi (Acse) – sono stati saranno letti i nomi di quanti hanno perso la vita nei viaggi di speranza intrapresi verso l’Europa. Come ricorda una nota pubblicata sul sito della diocesi di Torino  “nel mondo, è la drammatica denuncia dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, oggi ci sono circa 80 milioni di persone in fuga dalle loro case e dai loro Paesi – l’1% della popolazione mondiale – molti di questi sono sfollati interni a cui Papa Francesco ha dedicato il messaggio per la 106ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa celebra il prossimo 27 settembre”.

Migrantes: gli ambiti della pastorale della mobilità umana al corso di formazione in corso a Roma

8 Luglio 2020 -  Roma – I lavori del corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” della Fondazione Migrantes proseguiranno oggi con i lavori di gruppo dedicati ai vari settori della mobilità umana: Si parlerà del ruolo dei cappellani etnici, dell’organizzazione degli uffici diocesani Migrantes e dei missionari con gli italiani all’estero. Nel pomeriggio delle cappellanie etniche e del magistero sociale sulle migrazioni Nei prossimi giorni spazio al tema migratorio, al diritto d’asilo e al dialogo ecumenico ed interreligioso nella cura pastorale. Non mancheranno alcune testimonianze. I lavori saranno conclusi venerdì da una riflessione su come cambia la pastorale migratoria dopo la pandemia.