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CEI: martedì la Sessione invernale del Consiglio Permanente

22 Gennaio 2021 - Roma -Martedì 26 gennaio alle ore 9.30 si svolgerà la sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente, in videoconferenza. Dopo l’Introduzione del Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della CEI i lavori prevedono una riflessione e un confronto sulla situazione legata alla pandemia da COVID-19, specialmente in relazione alla religiosità e alla spiritualità, per capire come affrontare le sfide pastorali presenti e future. All’ordine del giorno del Consiglio anche un aggiornamento sul tema della prossima Assemblea Generale e alcune comunicazioni riguardanti la liturgia e la celebrazione diocesana della Giornata Mondiale della Gioventù.  

Caritas Italiana: è morto don Damoli

19 Gennaio 2021 - Roma - Si è spento sabato scorso, all'età di 88 anni,  don Elvio Damoli, già direttore di Caritas Italiana. Nato a Negrar, in provincia di Verona, don Damoli è stato dal 1996 al 2001 direttore dell’organismo pastorale della Cei. Ordinato sacerdote dell’Opera Don Calabria nel 1958, ha operato dal 1960 al 1972 a Milano come educatore e insegnante. Per 20 anni ha svolto la sua attività pastorale a Napoli, come cappellano a Poggioreale, responsabile della pastorale carceraria per la diocesi di Napoli e, infine, direttore dell’ente caritativo diocesano e delegato delle Caritas della Campania. Nel 1996 raccolse l’eredità di monsignor Giuseppe Pasini alla guida di Caritas italiana, il quale definì don Elvio «uomo dotato di grande spirito di povertà che crede fino in fondo a quella educazione alla carità cristiana che è il vero motore della Caritas». Il Presidente di Caritas Italia, mons. Redaelli, il direttore don Soddu e tutti gli operatori manifestano «vicinanza nella preghiera e partecipazione al dolore della famiglia e dell'Opera don Calabria per il ritorno alla casa del Padre di don Elvio Damoli. Con particolare gratitudine e riconoscenza ricordano - scrivono - il suo impegno nell’accompagnare e promuovere il cammino della Caritas con capacità di ascolto, di discernimento e di attenzione agli ultimi». Alla vicinanza nella preghiera si unisce la Fondazione Migrantes. (R.Iaria)

La Presidenza CEI stanzia 500mila euro per la popolazione

31 Dicembre 2020 -
Roma - La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che sta colpendo la Croazia.
Dopo le scosse del 29 dicembre, la terra ha continuato a tremare nelle prime ore di ieri, provocando ulteriori danni alle infrastrutture e alle abitazioni rese già fragili dalla sequenza di terremoti degli ultimi mesi. Il bilancio finora è di almeno sette morti e decine di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. “C’è molta preoccupazione – sottolinea Caritas Italiana – per i danni che questo terremoto potrebbe avere sulla popolazione, dal momento che si tratta di una zona densamente popolata: la città di Zagabria e le sue aree periferiche contano 1 milione di abitanti. La Croazia si trovava già in una problematica situazione a causa della pandemia, che aveva costretto il Paese a un lockdown a partire da fine novembre, con oltre 4.000 nuovi contagi e 90 vittime al giorno su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti”.
Le informazioni di queste ore sono ancora frammentarie e confuse, anche perché nell’area sono saltati i collegamenti telefonici ed elettrici. Al momento risultano devastate ampie zone di Petrinje e della vicina città di Sisak, molti danni sono segnalati a Zagabria nelle case e in strutture pubbliche: ospedali, asili, case di riposo, ministeri. Vari edifici religiosi risultano gravemente danneggiati, in particolare nell’arcidiocesi di Zagabria e nella diocesi di Sisak.
La Chiesa che è in Italia esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione croata e assicura la propria preghiera per le vittime, i loro familiari e i feriti: il Signore possa lenire le sofferenze di questo momento.
Lo stanziamento della Presidenza CEI è destinato, attraverso Caritas Italiana, a far fronte ai beni di prima necessità: cibo, farmaci, assistenza medica, kit igienico-sanitari, alloggi temporanei. Intanto, Caritas Italiana continua a seguire con apprensione l’evolversi della situazione e ha intensificato i contatti con Caritas Croazia.

Cei: gli auguri a Papa Francesco nel giorno del Suo compleanno

17 Dicembre 2020 - Roma - La Presidenza della CEI ha inviato un messaggio di auguri a Papa Francesco per il Suo compleanno. “Nella giornata in cui compie gli anni, la Chiesa che è in Italia nel porgerLe gli auguri eleva al Signore la lode e il ringraziamento. Nell’assicurarLe la preghiera di tutte le nostre Comunità, Le rinnoviamo l’impegno a vivere il Suo insegnamento e la Sua testimonianza di vita. Su un tracciato sicuro: l’amore!”, scrive la presidenza Cei. “Grazie Padre Santo, si legge ancora, per averci ricordato la fonte dell’amore. Nell’assicurarLe la preghiera di tutte le nostre Comunità, Le rinnoviamo l’impegno a vivere con gratitudine e speranza il Suo insegnamento e la Sua testimonianza di vita. Su un tracciato sicuro: l’amore! Qui i testo integrale.

CEI: oggi la presentazione di un volume sulla fase terminale della vita terrena

16 Dicembre 2020 - Roma -Sarà presentato oggi, mercoledì 16 dicembre, alle ore 10.30, – con una conferenza stampa online – il volume “Alla sera della vita. Riflessioni sulla fase terminale della vita terrena”. Il testo, elaborato dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, è frutto di una riflessione rigorosa e approfondita, condivisa nella Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute. Si tratta di uno strumento pastorale che indaga con responsabilità e rispetto quel delicato momento dell’esistenza definito “processo del morire”. Se infatti è sempre difficile parlare della morte con serietà e pacatezza, riconoscendo la nostra vulnerabilità e le nostre angosce, tanto più lo è in un tempo in cui l’esperienza della pandemia ha acuito queste paure in modo imprevedibile e dirompente. Con “Alla sera della vita”, l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute intende dare il proprio contributo per recuperare la dimensione autenticamente umana del processo del morire, poiché ricercare e attuare ciò che è rispettoso della dignità di ogni persona è pienamente rispondente alla sua missione e all’espressione più autentica dell’agire del credente. Alla conferenza stampa, moderata da Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, interverranno don Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute, Mons. Carlo Redaelli, Arcivescovo di Gorizia e Presidente della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, Assuntina Morresi, docente di Chimica Fisica all’Università degli Studi di Perugia e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, e don Vito Piccinonna, presidente della Fondazione “Opera Santi Medici Cosma e Damiano - Bitonto - Onlus”.  

CEI: nasce un ambiente digitale a servizio delle diocesi

9 Dicembre 2020 - Roma - Nasce www.unitinellasperanza.it, ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi proposte dalle diocesi italiane, offre contributi di riflessione e approfondimento, condivide notizie e materiale pastorale. L’iniziativa, promossa dalla Segreteria Generale della CEI, nel solco del progetto nato in primavera https://chiciseparera.chiesacattolica.it, intende dare testimonianza viva che quello attuale resta un tempo di speranza. Nel recente “Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia”, il Consiglio Episcopale Permanente ha ricordato che “non possiamo ritirarci e aspettare tempi migliori, ma continuiamo a testimoniare la risurrezione, camminando con la vita nuova che ci viene proprio dalla speranza cristiana. Un invito, questo, che rivolgiamo in modo particolare agli operatori della comunicazione: tutti insieme impegniamoci a dare ragione della speranza che è in noi (cfr. 1Pt 3,15-16)”. Per i cristiani soprattutto le grandi sfide si affrontano così: uniti a Gesù e tra di loro. In questo modo - spiega una nota - ogni dubbio può sfociare in una scoperta, ogni dolore può diventare un insegnamento, ogni paura può trasfigurarsi nella più solida speranza. È questo l’orizzonte cui tende il nuovo sito appena pubblicato: una piattaforma di condivisione nella speranza cristiana. Uniti nella speranza, dunque, per "disegnare percorsi che parlano di rinascita, di comunità che, seppure con fatica, continuano a progettare con creatività un’appartenenza autentica che il sito vuole valorizzare, nella fecondità della partecipazione. Un impegno, questo, che trova nel Vangelo la radice profonda: “Coraggio, non abbiate paura” (Mt 14,27). Sono le parole che Gesù rivolge ai suoi discepoli in un momento delicato, non adducendo buone motivazioni per essere coraggiosi, ma facendosi presente: la prossimità è più importante e incisiva delle parole stesse".

Mons. Russo: “La luce di Betlemme di fronte al timore del virus”

9 Dicembre 2020 - Roma - “Abbiamo pregato insieme il Rosario, ponendo le nostre preoccupazioni, le nostre sofferenze, le nostre attese, nelle mani della Vergine Immacolata. Abbiamo guardato in modo particolare alle donne e alle mamme, pilastri nelle famiglie e grembo di futuro”. Così ha detto il segretario generale della Cei, il vescovo Stefano Russo, al termine della preghiera che ha guidato ieri sera nella chiesa di Santa Maria Immacolata a Roma, in via Veneto – la prima chiesa della Capitale, tra l’altro, a essere stata dedicata “a Dio in onore dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria”. Una preghiera trasmessa da TV2000 e InBlu Radio e in streaming sui siti di Avvenire, Agenzia Sir e i canali social della Cei, era stata annunciata lo scorso 1° dicembre al termine della sessione straordinaria del Consiglio permanente della Cei. “La Madre del Signore ci spinge a guardare al domani con gli occhi di Dio, con uno sguardo di speranza” ha continuato Russo, “è Maria che ci insegna a leggere nei piccoli segni, anche in quelli meno visibili, la presenza incoraggiante del Padre; ci esorta a vivere con speranza, perché in ogni momento il Signore dona in abbondanza la sua misericordia”. E “Maria è donna dell’Avvento: vive l’attesa del tempo nuovo senza aspettare che le cose accadano, ma come risposta attiva alla chiamata del Signore. È pienamente presente al suo tempo attraversando la prova come espressione piena dell’amore misericordioso di Dio”. Il presule ha ricordato che “noi sappiamo che Dio è fedele al suo amore, sempre. In questo tempo di prova che l’umanità intera sta attraversando, guardando a Maria comprendiamo che questo è anche il tempo nel quale possiamo essere segno dell’amore gratuito di Dio. Come Maria vogliamo vivere con fede forte e speranza salda questo tempo delicato, rinsaldando le relazioni fra di noi e con i fratelli che il Signore ci pone davanti nel cammino della vita, facendoci testimoni dell’amore trinitario di Dio, apportatore di comunione”. Così, “mentre incombe il timore nei confronti di un virus che toglie il fiato, a noi credenti è dato di far risplendere la luce vera che squarcia il buio delle tenebre: è la stessa luce che risplende nella notte di Betlemme. Come in Maria, il Padre ci avvolge con la grazia del suo amore: questo è l’abbraccio che sappiamo di avere ricevuto in Cristo e che ora vogliamo ricambiare con i bisognosi, con i dimenticati, con i sofferenti, con quanti cercano una parola di speranza”. “Vergine Immacolata, ti affidiamo i desideri più profondi del nostro cuore”, è stata l’invocazione finale di Russo, “donaci la capacità di ascoltare anche in questo tempo la voce del Padre che ci accompagna con il suo amore e ci chiama ad una speranza che non delude. E con il tuo stesso stupore aiutaci a rispondere ogni giorno: “Eccoci, avvenga di noi secondo la tua parola”. Da notare una suggestiva coincidenza “giuseppina”. Era stato sempre Russo, lo scorso 19 marzo, a guidare la preghiera del Rosario, trasmessa in tv e in streaming, che la Cei aveva voluto come segno forte di fronte all’erompere della pandemia in Italia. Il tutto era avvenuto, appunto, nella festa di san Giuseppe. E ieri, con Russo che ha guidato nuovamente il Rosario trasmesso sui media Cei, in un altro momento critico per il Paese, il Papa ha pubblicato una Lettera apostolica e indetto un Anno speciale dedicato a san Giuseppe.(A.Ga. - Avvenire)  

Mons. Russo: “Nelle mani di Maria le nostre difficoltà e le nostre sofferenze”

5 Dicembre 2020 -
Roma - Nella solennità dell’Immacolata Concezione, la Conferenza Episcopale Italiana promuove un momento di preghiera da vivere insieme in preparazione al Natale. Martedì 8 dicembre, alle ore 21, fedeli e comunità potranno partecipare al Santo Rosario che sarà trasmesso in diretta da TV2000 e InBlu Radio (in streaming sui siti di Avvenire e dell’Agenzia Sir e sui canali social ufficiali della CEI), dalla chiesa di Santa Maria Immacolata in Roma.
“In un tempo segnato in modo evidente dagli effetti della pandemia, porremo le nostre preoccupazioni, le nostre difficoltà, le nostre sofferenze nelle mani della Vergine Maria, Colei che ha custodito nel suo cuore ogni cosa e ha saputo abbandonarsi con fiducia all’abbraccio del Padre”, spiega Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI.
Significativa anche la scelta della Chiesa di via Veneto, la prima della Capitale a essere stata dedicata “a Dio in onore dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria”.
“Alla Vergine Immacolata – che, come ha ricordato Papa Francesco, è la Piena di Grazia che può riflettere fin dentro le tenebre più fitte un raggio della luce di Cristo Risorto – verranno affidate, in particolare, le donne e le mamme, pilastri nelle famiglie e grembo di futuro”, aggiunge Mons. Russo.
L’Ufficio liturgico nazionale ha predisposto un libretto per pregare insieme il Rosario. L’opuscolo sarà disponibile, da lunedì 7 dicembre, sul sito www.chiesacattolica.it e sulla pagina Facebook della CEI.

CEI: l’8 dicembre su Tv2000 il Rosario trasmesso da una chiesa di Roma

2 Dicembre 2020 - Roma - “Promuovere, nella solennità dell’Immacolata Concezione, la preghiera del Santo Rosario, trasmessa in diretta, alle ore 21, da Tv2000 e InBlu Radio, da una chiesa di Roma”. È la proposta della CEI, contenuta nel comunicato finale del Consiglio episcopale permanente straordinario, svoltosi on line ieri, 1 dicembre. “Come già avvenuto durante il lockdown – si legge nel comunicato – questo sarà un momento di preghiera comunitaria, da vivere insieme in preparazione al Natale”. “In un tempo segnato in modo evidente dagli effetti della pandemia – spiegano i vescovi – la comunità italiana chiederà l’intercessione della Vergine Maria, Colei che ha custodito nel suo cuore ogni cosa e ha saputo abbandonarsi con fiducia all’abbraccio del Padre. A Lei – che come ha ricordato Papa Francesco è la ‘piena di grazia’ che può ‘riflettere fin dentro le tenebre più fitte un raggio della luce di Cristo Risorto’ – verranno affidate, in particolare, le donne e le mamme, pilastri nelle famiglie e grembo di futuro”.​  

CEI: on line i sussidi per l’Avvento

1 Dicembre 2020 -

Roma - È online, all’indirizzo liturgico.chiesacattolica.it, il sussidio liturgico–pastorale dedicato al tempo di Avvento– Natale. Il sussidio è suddiviso in tre parti per agevolarne l’uso. L’intento è offrire un’occasione di riflessione e, con discrezione e sobrietà, accompagnare la preghiera della comunità ecclesiale, nel desiderio di potersi trovare riunita a celebrare. Si vuole altresì accompagnare la preghiera in casa, sostenendo la fede delle nostre famiglie e nutrendo la carità come espressione conseguente e spontanea di una vita alimentata dalla Parola e dal Pane di Vita. Le proposte di preghiera per le famiglie rimandano ad un link con indicazioni, letture e attività per favorire la preghiera con bambini piccoli o ragazzi con disabilità intellettiva, a cura dell’Ufficio per la pastorale delle persone con disabilità. Nel sito dell’Ufficio liturgico nazionale è disponibile un file pdf per la stampa e uno con i file audio dei canti consigliati, per favorire, mediante l’ascolto, la preghiera e la meditazione.

Mons. Meini: “sensibili miglioramenti, ma ancora non ne siamo fuori” dalla pandemia

1 Dicembre 2020 - Roma - Si è aperto, questa mattina in video conferenza, il Consiglio Permanente della Cei presieduto da mons. Mario Meini, vice presidente della Cei. Il presule ha voluto rivolgere un pensiero e “un abbraccio ideale al cardinale presidente Gualtiero Bassetti”, rendendo grazie al Signore per la sua felice guarigione” e ringraziando “tutto il personale sanitario dell’Azienda ospedaliera di Perugia ‘Santa Maria della Misericordia’ e del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, per l’amore e la professionalità con cui si sono presi cura di lui e di tutti gli ammalati”. “Continuiamo a pregare per tutti quelli che si trovano nella prova e nella sofferenza, con la certezza che Dio Padre non abbandona i suoi figli. Assicuriamo – ha quindi detto mons. Meini - anche la nostra vicinanza e la nostra ammirazione a tutti i medici e agli operatori sanitari, che stanno vivendo appieno la loro vocazione nella custodia del fratello malato e sofferente”. Mons. Meini ha rivolto anche “un particolare saluto” all’arcivescovo Renato Boccardo, “che ha lungamente combattuto il virus e che oggi è nuovamente in riunione con noi”: “Ci rallegriamo con lui e con coloro che hanno potuto superare questa difficile prova”. E parlando dei dati della pandemia evidenzia che “rilevano sensibili miglioramenti, ma ci dicono che ancora non ne siamo fuori”. Da qui l’invito a “non venir meno la responsabilità e la prudenza, anzi dobbiamo rinnovare l’impegno verso ‘il valore unico dell’amore’, come ci ricorda Papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti”.  “Mentre alcuni interventi di ordine socio-economico stanno maturando nelle sedi istituzionali, i cristiani – ha detto ancora il vice presidente della Cei - sono chiamati, insieme a tutti i cittadini, a fare la propria parte: sul piano sanitario rispettando tutte le norme precauzionali anti-contagio; nell’ambito professionale compiendo il proprio dovere; nella sfera personale attendendo responsabilmente ai compiti che spettano a ogni membro della società”. “Papa Francesco – ha proseguito – ci ricorda che siamo sulla stessa barca e che solo insieme potremo uscire bene da questa impervia fase della storia”. “Nonostante le fatiche di questa fase storica, abbiamo tanti esempi positivi di dedizione al prossimo. Esperienze che spesso nascono nelle nostre parrocchie e si concretizzano in attenzioni educative, gesti di gratuità, iniziative solidali verso i più fragili, proposte culturali per leggere i segni dei tempi. Si moltiplicano i ‘semi di speranza’ che, come comunità cristiana, siamo chiamati a saper vedere e valorizzare, collaborando a diffondere una cultura che chiede fiducia nel domani”. “Soprattutto quest’anno l’Avvento e il Natale chiedono uno sguardo nuovo di cura nei confronti delle povertà materiali, psicologiche e spirituali diffuse nella società”, ha detto ancora mons. Meini secondo il quale “le povertà vecchie e nuove impongono un coinvolgimento attivo, scevro da ogni fatalismo, capace semmai di generare dedizione verso chi è nel bisogno”. E parlando del Natale ha ricordato che in questi giorni “ha avuto notevole risonanza mediatica la questione degli orari delle celebrazioni natalizie, particolarmente l’ora della Messa nella notte di Natale”. Citando il recente “Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia”, mons. Meini ha detto che se le liturgie e gli incontri comunitari “sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza, ciò non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme”. “Siamo certi che sarà così anche nella prossima solennità del Natale e continuerà ad essere un bel segno di solidarietà con tutti. I tempi di Avvento e Natale costituiscono un’occasione favorevole per trovare spazi di preghiera, capaci di sostenere e dare senso alla vita quotidiana”. E poi la raccomandazione alla “preghiera individuale e comunitaria, comunque intensa, eventualmente anche utilizzando alcune possibilità offerte dalle tecnologie digitali. Il confinamento ha fatto emergere l’opportunità della preghiera domestica, che si è inserita nelle case – talvolta gravate da preoccupazioni per la malattia, il lavoro, la scuola… – favorendo l’incontro tra i coniugi, tra i genitori e i figli, tra le diverse generazioni. Sarà importante dare continuità e moltiplicare queste esperienze, con la famiglia credente che esprime la sua vocazione nel trasmettere la fede”.

Cei su celebrazioni di Natale

28 Novembre 2020 -
Roma - La Conferenza Episcopale Italiana "avrà modo nei suoi organismi istituzionali di monitorare la situazione epidemiologica e confrontarsi sulle modalità di celebrare i riti natalizi in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme, come finora avvenuto". Lo ha detto il direttore dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Cei, Vincenzo Corrado parlando sulla discussione in corso legata alle prossime Celebrazioni del Natale.  "È desiderio della Conferenza Episcopale Italiana continuare la valida collaborazione, in ascolto reciproco, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Interni e il Comitato tecnico-scientifico", ha concluso Corrado.

Cei: sessione straordinaria del Consiglio Permanente il 1 dicembre

26 Novembre 2020 -
Roma - Martedì 1° dicembre si svolgerà una sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, in videoconferenza. Dopo l’Introduzione del Pro-Presidente, mons.  Mario Meini (Vescovo di Fiesole)  i lavori prevedono una riflessione e una condivisione sulla situazione legata alla pandemia da COVID-19, a pochi giorni dalla diffusione del Messaggio alle comunità cristiane. Si farà discernimento su questo tempo di prova anche in previsione di un prossimo futuro, spiega una nota dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Cei.

CEI: rinviata “a data da destinarsi” l’assemblea dei vescovi

4 Novembre 2020 - Roma – E’ stata rinviata, a data da destinarsi, l’assemblea generale della CEI prevista a Roma dal 16 al 23 novembre. Lo ha deciso il Consiglio permanente della CEI riunitosi ieri, in videoconferenza “promuovendo altre forme di consultazione e di collegialità da vivere con le Conferenze Episcopali Regionali e il Consiglio Episcopale Permanente”. Nell’incontro di ieri – informa oggi il comunicato finale dei lavori, presieduti  dal Vice Presidente Mons. Mario Meini – svoltosi in “un clima di fraterna condivisione” la “vicinanza, l’affetto e la preghiera dei vescovi” per il Cardinale Gualtierio Bassetti, positivo al Covid 19 e ricoverato a Perugia in terapia intensiva. “Un pensiero” anche per Mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, membro del Consiglio Episcopale Permanente, anch’egli ammalato, asintomatico, che ha preso parte alla riunione. Principale obiettivo dell’incontro è stato proprio un confronto sull’Assemblea generale, “un momento importante per la vita della Chiesa in Italia, già rimandato nello scorso maggio e teso ad avviare un processo di essenzializzazione: partendo dall’ascolto di questo tempo segnato dalla prova, riscoprire il primato dell’evangelizzazione e le forme della testimonianza cristiana”. “La delicata situazione sanitaria del Paese, le tante domande che molti uomini e molte donne si stanno ponendo, gli effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria, la nascita di nuove forme di povertà, ma anche la vicinanza ai sofferenti, ai medici e agli operatori sanitari, la prossimità delle diocesi alle varie difficoltà, un’interpretazione evangelica di questo periodo, un’attenzione alla famiglia riscoperta nella sua dimensione di Chiesa domestica” sono stati alcuni dei temi affrontati dai vescovi che “muovendo da un’analisi attenta dell’incidenza pandemica nei vari territori”, hanno cercato di leggere questo tempo “inedito” con un approccio teologico e pastorale”. È emersa la necessità di avviare una riflessione ampia su quanto e come l’emergenza da Covid-19 “inciderà sul Paese e sulla Chiesa. Con convinzione, è stato evidenziato ‘il valore testimoniale’ dei gesti con cui le diocesi si stanno facendo vicine ai bisogni materiali e spirituali della gente”, sottolinea il comunicato. In modo particolare delle famiglie, spesso “costrette a rimanere separate a causa dei provvedimenti che i diversi Paesi stanno mettendo in atto per contenere il virus. Quello che si sta delineando è dunque il volto bello e creativo di una comunità ecclesiale che nella pandemia è riferimento per molti”. Durante l’Assemblea si sarebbe dovuto provvedere all’elezione di due Vice-Presidenti (per il Nord e per il Centro), nonché dei Presidenti delle Commissioni Episcopali. Data la situazione del tutto particolare, il Consiglio Permanente ha stabilito che i due Vice-Presidenti e i Presidenti di Commissione restino in carica sinché non sarà possibile svolgere le elezioni secondo quanto previsto dallo Statuto della CEI. In “un’ottica di fede”, hanno concordato i Vescovi, quanto viene sperimentato quotidianamente non può “non stimolare” a trovare “soluzioni nuove”, secondo quella “creatività dell’amore” di cui ha parlato spesso Papa Francesco. “È tempo di viver- si legge nel comunicato -  e l’amore verso il prossimo, promuovendo modalità di condivisione e di cura pastorale, che pongano al centro le persone con i loro bisogni. L’annuncio forte e credibile” della “buona notizia” del Cristo Risorto è “più che mai urgente e necessario. L’invito è a intensificare l’intimità con il Signore nelle forme che la vita consente e suggerisce: nella meditazione della Parola di Dio, nella preghiera personale e in famiglia, nell’offerta del proprio lavoro essenziale per il mantenimento dell’intera società, nella disponibilità ai servizi di volontariato per alleviare i pesi soprattutto dei più deboli”. ​Raffaele Iaria        

Cei: oggi sessione straordinaria del Consiglio Permanente

3 Novembre 2020 - Roma – Oggi, martedì 3 novembre, si svolgerà in videoconferenza una sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente. Dopo l’Introduzione del Vice-Presidente Mons. Mario Meini (Vescovo di Fiesole) i lavori prevedono una condivisione e un confronto sulla situazione legata alla pandemia e alla sua progressiva diffusione nel Paese.

CEI: martedì sessione straordinaria del Consiglio Permanente

30 Ottobre 2020 -

Roma - Martedì 3 novembre si svolgerà in videoconferenza una sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente. Dopo l’Introduzione del Vice-Presidente 

Mons. Mario Meini (Vescovo di Fiesole) i lavori prevedono una condivisione e un confronto sulla situazione legata alla pandemia e alla sua progressiva diffusione nel Paese. 

Cei: precisazione su DPCM del 24 ottobre

26 Ottobre 2020 - Roma - Il Dpcm del 24 ottobre 2020 con le nuove misure per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19 lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Esso rimane altresì integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico. All’art.1 p. 9 lett. q del nuovo Decreto si legge infatti: “Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, a 7”. Come già ricordato lo scorso 14 ottobre, tra le indicazioni, a titolo esemplificativo, segnaliamo: guanti non obbligatori per il ministro della Comunione che però deve igienizzarsi accuratamente le mani; celebrazione delle Cresime assicurando il rispetto delle indicazioni sanitarie (in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando), la stessa attenzione vale per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati; reintroduzione dei cori e cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti (tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. L’eventuale interazione tra cantori e fedeli deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento di almeno 2 metri); durante la celebrazione del matrimonio gli sposi possono non indossare la mascherina; durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi dove svolgono vita sociale in comune. (Vincenzo Corrado)

CEI: Assemblea generale in programma a novembre

20 Ottobre 2020 -

Roma - La Conferenza Episcopale Italiana sta preparando la prossima Assemblea generale programmata dal 16 al 19 novembre. Una plenaria che, come sottolineato nell’ultimo Consiglio permanente (21-23 settembre scorsi) costituirà “per la Chiesa italiana un’opportunità da cui avviare un processo di essenzializzazione: partendo dall’ascolto di questo tempo segnato dalla prova, s’intende riscoprire il primato dell’evangelizzazione e le forme della testimonianza cristiana”. In tal senso, guardando alla prossima Assemblea generale, in sede di Consiglio permanente “rispetto alla prospettiva di assumere gli Orientamenti pastorali per il quinquennio, si è preferito lasciarsi provocare innanzitutto dalla domanda evangelica: “Sapete leggere questo tempo?”; quesito al quale “s’intende rispondere mettendosi in ascolto della realtà e assumendo alcuni impegni per costruire il futuro”. Una prospettiva che “comporta un investimento nella formazione a un nuovo senso ecclesiale e a una nuova responsabilità ministeriale; impegna a valorizzare appieno i momenti delle celebrazioni; richiama a saper tornare all’incontro personale e comunitario con il Risorto, per poi poterlo offrire quale messaggio di vita e di senso”.

CEI: nulla cambia per Messe e altre funzioni liturgiche

15 Ottobre 2020 -

Roma - Nulla cambia per le Messe e le altre funzioni liturgiche con il Dpcm del 13 ottobre. Lo precisa il direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI, Vincenzo Corrado. Vale cioè quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio, con le integrazioni già trasmesse nel corso dell’estate. "Tra queste, a titolo esemplificativo: guanti non obbligatori per il ministro della Comunione che però deve igienizzarsi accuratamente le mani; celebrazione delle Cresime nel rispetto delle indicazioni sanitarie (in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando; lo stesso vale per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati); reintroduzione dei cori e cantori (distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti (a meno che non ci siano barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet); due metri di distanza almeno anche tra coro e popolo. Durante la celebrazione del matrimonio gli sposi possono non indossare la mascherina; durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all’obbligo del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi dove svolgono vita sociale in comune. 

"Mentre le diocesi riprendono le attività pastorali - conclude Corrado –, la Segreteria Generale della CEI assicura un’interlocuzione costante con la presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Interni e il Comitato tecnico-scientifico, per monitorare il quadro epidemiologico e l’evoluzione della pandemia".

 

Card. Bassetti: la Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, è stata “un luogo di testimonianza di libertà, di solidarietà, di giustizia, di democrazia, di pace”

14 Ottobre 2020 -

Roma - La campagna della CEI, “Liberi di partire, liberi di restare”, è stata "un ‘segno dei tempi’, un luogo di testimonianza di libertà, di solidarietà, di giustizia, di democrazia, di pace. È stata un cammino che, in questi tre anni, ha visto protagonisti i migranti e, insieme a loro, operatori, volontari, religiosi, religiose, sacerdoti e laici, in Italia e all’estero". Lo ha detto questa mattina il Card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nell'omelia della messa che ha aperto l'evento conclusivo della campagna "Liberi di partire, liberi di restare".  Attraverso i tanti progetti avviati nei Paesi di partenza dei flussi migratori, di transito e di arrivo, la campagna - ha detto il porporato - ha promosso "uno sviluppo umano integrale" per 'tutti gli uomini e tutto l’uomo', a livello familiare e comunitario. La nostra iniziativa ha permesso anche di sperimentare nuove piste di azione, di favorire una maggiore consapevolezza del dramma delle migrazioni, di realizzare iniziative concrete in diversi settori, come l’educazione, la formazione professionale, l’inclusione lavorativa, la tutela dei minori. Si è trattato di un lungo cammino di condivisione di storie e di iniziative che hanno cercato di gettare uno sguardo e porgere l’aiuto possibile sul vasto fenomeno delle migrazioni, che interessa da sempre il bacino del Mediterraneo, ma che ormai è divenuto un fenomeno planetario, con milioni di persone in tutto il mondo che sono alla ricerca di una vita migliore". "Spiace - ha detto quindi il Card. Bassetti - constatare che molte volte le parole che vengono dal mondo sono di chiusura ed esclusione, se non addirittura aggressive", come ha ricordato anche papa Francesco nella sua enciclica "Fratelli tutti". 

Il Presidente della CEI, dopo aver citato alcuni passaggi dell'Enciclica ha detto che "tra le opere di giustizia sulle quali verremo giudicati vi è anche quella dell’accoglienza nei confronti degli stranieri. Lo si legge nella grande scena del capitolo venticinquesimo del Vangelo di Matteo, quella in cui il Figlio dell’uomo, il re, dirà a coloro che si trovano alla sua sinistra: 'Ero straniero e non mi avete accolto' (Mt 25,43). Certo, quanto sta accadendo oggi in Italia, nel Mediterraneo, in Europa, è molto diverso dalla situazione a cui si riferiva Gesù, ma vale sempre la stessa regola, quella della giustizia e dell’amore, di cui ha detto il Signore". "Certo – ha scritto il papa nell’Enciclica Fratelli tutti -  l’ideale sarebbe evitare le migrazioni non necessarie e a tale scopo la strada è creare nei Paesi di origine la possibilità concreta di vivere e di crescere con dignità, così che si possano trovare lì le condizioni per il proprio sviluppo integrale. Ma, finché non ci sono seri progressi in questa direzione, è nostro dovere rispettare il diritto di ogni essere umano di trovare un luogo dove poter non solo soddisfare i suoi bisogni primari e quelli della sua famiglia, ma anche realizzarsi pienamente come persona". Parole "vere". "ecco perché ha spiegato - oggi siamo qui a riflettere su 'Liberi di partire, liberi di restare', un’occasione preziosa non solo per la nostra Chiesa, ma per tutta la società, che ha profondamente bisogno di agire concretamente e con giustizia, e di avere informazioni corrette, riconoscendo non solo la complessità dei problemi riguardanti le migrazioni, ma anche ricordando a tutti che – come si legge nel progetto della campagna – 'i migranti sono un valore e un tesoro per le città e i paesi'. Perché questo venga riconosciuto, certamente, è necessario 'fare ogni sforzo per integrare'. E siccome 'la complessità di tale processo implica formazione, dialogo, approcci sussidiari, partecipazione di tutti, inclusione, lungimiranza, programmazione che tenga conto delle esigenze e delle specificità dei territori e delle comunità di accoglienza', noi vogliamo essere - ha detto ancora il presidente della CEI - presenti in questo processo, e ci siamo già, con le nostre comunità ecclesiali, in prima linea".  Raffaele Iaria