Primo Piano

“Uun tempo complesso per l’Italia e la Chiesa tra migranti e guerra”: domani a Siena i cardinali Zuppi e Lojudice

30 Marzo 2023 - Siena - Domani, venerdì  31 marzo 2023, alle ore 11, presso l’aula "Cardini" dell’Università di Siena (UNISI) il card. Matteo Zuppi, presidente della CEI e il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza si confronteranno con gli studenti sul tema “Un tempo complesso per l’Italia e la Chiesa. Tra migranti e guerra in ucraina”. L’evento si tiene nell’ambito dell’insegnamento di Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa del Dipartimento Di Scienze Politiche e Internazionali. Portano il loro saluto Roberto Pietra, Magnifico Rettore dell’Università di Siena, Gerardo Nicolosi, Direttore DISPI introdotti da Massimo Bianchi, incaricato di storia dei rapporti tra Stato e Chiesa. I lavori saranno coordinati da don Vittorio Giglio, Direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Siena -Colle di Val D’Elsa-Montalcino.

Papa Francesco: la vicinanza e la preghiera della Chiesa in Italia

30 Marzo 2023 -

Roma - La Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, esprime vicinanza a papa Francesco, dal pomeriggio di ieri (29 marzo) al Policlinico Universitario Agostino Gemelli, assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia. "Nell’augurare al Santo Padre una rapida ripresa", la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana "affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di Lui e di tutti i pazienti".

In Ucraina i nuovi aiuti mandati da Papa Francesco

29 Marzo 2023 - Città del Vaticano - “Perseveriamo nella preghiera e nella vicinanza alla martoriata Ucraina”. Le parole di papa Francesco all’Udienza Generale di questa mattina in piazza San Pietro sono l’espressione di una costante attenzione al Paese, ormai da più di un anno in guerra. Un’attenzione che si traduce in appelli alla pace e in aiuti concreti. Gli ultimi sono arrivati stamani a Kharkiv grazie ad un camion carico di generatori, alimenti, farmaci e che era partito sabato scorso dalla Chiesa di Santa Sofia a Roma, punto d’incontro della comunità ucraina in Italia. Ad allestire il carico l’Elemosineria Apostolica su mandato del Papa. “Il Dicastero per il Servizio della Carità – spiega il card. Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa – intende ringraziare tutti gli autisti che con coraggio, sfidando le avversità, sono riusciti ad entrare in Ucraina, giungendo così a destinazione”. “Solo a spedizione conclusa – prosegue l’Elemosiniere – ho potuto rendere nota la cosa. Bisogna continuare a impegnarsi e a pregare per la martoriata Ucraina”.

Viminale: da inizio anno sbarcate in Italia 27.219 migranti

29 Marzo 2023 -
Roma - Sono 27.219 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Di questi 3.815 sono di nazionalità ivoriana (14%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Guinea (3.296, 12%), Pakistan (2.066, 8%), Bangladesh (1.910, 7%), Tunisia (1.859, 7%), Egitto (1.648, 6%), Camerun (1.072, 4%), Siria (823, 3%), Mali (788, 3%), Gambia (687, 2%) a cui si aggiungono 9.255 persone (34%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni questa mattina.

Eurostat: immigrazione nell’Ue, “aumentano i flussi”

29 Marzo 2023 -
Bruxelles - Nel 2021 si stima la presenza di 2,3 milioni di immigrati nell’Ue da Paesi extra-Ue e 1,1 milioni di cittadini Ue emigrati in uno Stato extra-Ue. Lo riporta Eurostat in una nota. I dati dimostrano “un aumento significativo dei flussi migratori rispetto al 2020, quando si stimavano 1,9 milioni di immigrati nell’Ue da Paesi extra-Ue e circa 956 mila persone emigrate dall’Ue in un Paese extra-Ue”. Inoltre, 1,4 milioni di persone, precedentemente residenti in un Paese Ue, sono emigrate in un altro Paese Ue nel 2021 (1,2 milioni nel 2020). La Germania ha registrato il maggior numero totale di immigrati (874.400) nel 2021, seguita da Spagna (528.900), Francia (336.400) e Italia (318.400). La Germania ha riportato anche il maggior numero di emigranti nel 2021 (543.200), seguita da Spagna (380.800), Romania (216 900) e Polonia (201 600). In totale, 23 Stati Ue registrano un tasso di immigrazione maggiore rispetto all’emigrazione nel 2021. Mentre, in Croazia, Grecia, Lettonia e Romania il numero di emigrati è stato superiore a quello degli immigrati. Rispetto al 2020, i Paesi Ue, ad eccezione di Grecia, Cipro, Portogallo, Slovenia e Slovacchia, hanno registrato un aumento del numero totale di immigrati nel 2021: l’incremento più elevato, in termini relativi, tra il 2020 e il 2021 si è visto in Lettonia (44%), Romania (34%) e Malta (31%). Mentre, la Slovenia ha registrato il calo maggiore (-35% di immigrati tra il 2020 e il 2021). Al contrario, nel 2020 quasi tutti i Paesi Ue, ad eccezione di Finlandia, Lituania e Slovenia, hanno registrato un calo del numero totale di immigrati rispetto al 2019.

Italiani nel Mondo: a Lisbona si parlerà di donne “tra Italia e Portogallo”

29 Marzo 2023 - Lisbona - "Donne. Tra Italia e Portogallo": questo il tema di un incontro che si svolgerà il 3 aprile a Lisbona. L'incontro è promosso dal Comites di Portogallo con la collaborazione del Festival del Cinema Italiano di Lisbona. Durante l'incontro la presidente del Comites, Giulia Di Vita, dialogherà con alcune donne italiane che vivono in Portogallo: imprenditrici, ricercatrici, musicisti, e donne legate al mondo della cultura che racconteranno la loro esperienza professionale, personale e la relazione che hanno con la madre patria e la terra lusitana che li ha accolte. Ad aprire l'incontro Delfina Licata della Fondazione Migrantes.    

Naufragio in Calabria: il piccolo ”Kr16m0” riposerà a Crotone

29 Marzo 2023 -

Crotone - Riposerà nel cimitero di Crotone il piccolo Ali, il neonato morto nel naufragio di Steccato di Cutro il 26 febbraio scorso. Il suo corpicino non é stato rivendicato da alcuno. Segno che anche i genitori, con i quali quasi certamente viaggiava sul barcone affondato, sono a loro volta deceduti. Subito dopo il ritrovamento al piccolo Ali era stata assegnata, come ad altre vittime non identificate, una sigla: Kr16m0, laddove lo zero finale stava appunto ad indicarne l’età. Il sindaco di Crotone, ha dato alla Prefettura la disponibilità ad accoglierla nel cimitero cittadino.

Viminale: da inizio anno sbarcate 27.059 persone migranti sulle coste

28 Marzo 2023 -
Roma - Sono finora 27.059 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Di questi 3.660 sono di nazionalità ivoriana (14%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Guinea (3.177, 12%), Pakistan (1.986, 7%), Bangladesh (1.896, 7%), Tunisia (1.771, 7%), Egitto (1.195, 4%), Camerun (1.050, 4%), Mali (770, 3%), Gambia (680, 2%), Burkina Faso (654, 2%) a cui si aggiungono 10.220 persone (38%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.

Migrantes Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela: domani la Via Crucis in ricordo delle vittime delle migrazioni

28 Marzo 2023 - Messina - “Dov’è tuo fratello?”. Questo il tema della Via Crucis itinerante, per tutte le vittime delle migrazioni, voluta e preparata dalla comunità parrocchiale di “S. Maria del Carmine”, dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, dal Centro Interconfraternale Diocesano, dalle Cappellanie cattoliche filippina e srilankese della diocesi. L’appuntamento è per domani, mercoledì 29 marzo, alle ore 21.00, con raduno e partenza dal Santuario Parrocchia del Carmine (via Antonino Martino, 214 - Messina), per poi incamminarsi lungo il tragitto in cui verranno meditate le diverse stazioni. La Via Crucis, guidata da don Gianfranco Centorrino, sarà aperta dalla croce costruita da Francesco Tuccio, falegname di Lampedusa, realizzata con il legno dei barconi che trasportano i migranti sulle sponde italiane nei loro viaggi della speranza. L’iniziativa è stata pensata come un momento di preghiera e di riflessione per i migranti che hanno perso la vita durante il viaggio della speranza per scappare da situazioni di guerra, da persecuzione e impoverimento; per quanti sono morti perché vittime di tratta e di sfruttamento lavorativo; per quanti pesano sulla coscienza di quei Paesi che, in nome della difesa delle frontiere, hanno respinto chi arrivava in cerca di protezione. Un momento privilegiato del nostro cammino quaresimale per sensibilizzare la comunità ecclesiale e l'opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all'accoglienza e all’integrazione. “Dov’è tuo fratello?” - spiegano i promotori - è una domanda rivolta a "ciascuno di noi. Sono passati dieci anni dalla visita di Papa Francesco a Lampedusa e da quella domanda rivolta all’umanità durante la Messa celebrata al campo sportivo dell’isola nel cuore del Mediterraneo. Oggi come dieci anni fa a Lampedusa, il Papa ci dice che non dobbiamo guardare dall’altra parte, perché se veramente ci sentiamo fratelli, 'fratelli tutti', l’altra parte non esiste. L’altra parte siamo noi".  

America Latina: la rete Clamor propone attraverso un filmato la “Via crucis dei migranti”

28 Marzo 2023 -  Roma - La "Via crucis dei migranti". È quella documentata da un audiovisivo promosso dalla rete ecclesiale continentale latinoamericana Clamor, espressione dell'attenzione delle Chiese di America Latina e Caraibi per migranti, rifugiati, vittime di tratta e sfollamento forzato. "Come Gesù sulla via del Calvario, migliaia di fratelli e sorelle in America Latina percorrono le rotte migratorie portando la loro croce, dopo essere stati privati dei loro diritti fondamentali", denuncia Elvy Monzant, segretario esecutivo della rete Clamor. Mons. Gustavo Gutiérrez, arcivescovo dello Yucatán (Messico) e presidente di Clamor, ha spiegato che "questa Via Crucis è una rappresentazione simbolica di un viaggio spirituale attraverso il nostro continente latinoamericano, dal Cile al Messico, pensando e tenendo nel cuore le migliaia di fratelli e sorelle, i nostri migranti, che vagano lungo queste strade in cerca di una patria". Monzant, responsabile di questa produzione audiovisiva di 40 minuti, curata da María Eva Lobo, responsabile della comunicazione di Clamor, ha spiegato che "ogni stazione vede la partecipazione di persone in mobilità che si trovano in case di accoglienza in Colombia, Brasile, Cile, Guatemala, Bolivia, Ecuador, Venezuela, Honduras, Perù, Messico, Bolivia e Panama. In ogni stazione esprimono e rappresentano un'esperienza comune, come l'attraversamento delle frontiere, la separazione dalle famiglie, lo sfruttamento lavorativo e la discriminazione", ha aggiunto. Il segretario esecutivo di Clamor ricorda che "come Gesù sulla croce, ci sono molti uomini e donne nel nostro continente che sono crocifissi. In questo tempo di Quaresima nella rete Clamor vogliamo pregare insieme attraverso la Via Crucis".

Profughi: giovadì l’arrivo di rifugiati dai campo in Libano e in Grecia

28 Marzo 2023 - Roma - Arriveranno giovedì 30 marzo a Fiumicino, con un volo proveniente da Beirut, 58 rifugiati siriani che hanno vissuto a lungo nei campi profughi del Libano o in alloggi precari nella periferia di Beirut. Si tratta di nuclei familiari che negli ultimi mesi hanno sofferto un pesante peggioramento delle loro condizioni di vita per la grave crisi politica, economica e sociale che attraversa il paese. Tra di loro 24 minori che, a causa della situazione delle famiglie, non potevano frequentare la scuola, e alcuni che hanno bisogno di cure mediche urgenti. Il loro ingresso in Italia è reso possibile grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in salvo nel nostro Paese, solo dal Libano, 2.486 persone. Complessivamente in Europa con i corridoi umanitari sono giunti oltre 6mila rifugiati. I nuclei familiari in arrivo saranno accolti in diverse regioni italiane e avviati ad un percorso di integrazione: per i minori attraverso l’immediata iscrizione a scuola, per gli adulti con l’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, l’inserimento nel mondo del lavoro. Nella stessa giornata arriveranno anche 15 richiedenti asilo dai campi della Grecia, nuclei familiari numerosi e singoli, alcuni in gravi condizione di salute, provenienti da Iraq, Somalia e Congo. Con questo arrivo si completa la quota fissata nel protocollo di intesa tra Sant’Egidio e il governo italiano, che ha consentito l’arrivo con i corridoi umanitari a 300 persone, a cui si aggiungono 70 persone portate in salvo a seguito dei viaggi di Papa Francesco a Lesbo.

Mci: oggi la nuova puntata di “Gli Italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”

28 Marzo 2023 - Milao - Sarà la voce della comunità cattolica italiana di Hong Kong a surfare prossimamente le onde di Radio Mater. La rubrica “Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro” - questa sera, martedì 28 marzo alle ore 18.50 - si collegherà con Fabio Brassesco, residente nella ex colonia britannica, membro del team di coordinamento della comunità stessa. Un gruppo ancora “informale”, seppur con una storia di 25 anni, che attende di trasformarsi in istituzione. Come è capitato ad altre cappellanie di Paesi europei già presenti sul territorio. Gli italiani ad Hong Kong sono circa tremila. Giovani o giovani famiglie, per lo più. Risiedono lì per tempi medio-brevi. Poi rientrano in Italia o si spostano in altre parti del mondo. Ideata e condotta da Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, la trasmissione radiofonica - con la consulenza della Fondazione Migrantes - presenta la realtà delle Missioni cattoliche italiane e va in onda l’ultimo martedì di ogni mese. Radio Mater si può ascoltare – in Italia – attraverso la radio (sia in Fm, sia in Dab). In tutto il mondo, scaricando la app dedicata; oppure, su internet al seguente indirizzo https://radio-mater.it

Migrazioni: ancora morti nel Mediterraneo

28 Marzo 2023 - Bruxelles - Ancora una volta la questione migratoria sembrerebbe rimossa dalle priorità dei leader europei. Tutto tace sui ricollocamenti e il superamento del regolamento di Dublino con il nuovo Patto per la migrazione. Durante l’ultimo summit la ricerca di politiche di solidarietà e di condivisione di responsabilità nell’affrontare i flussi migratori sono state tra le grandi assenti alla riunione. Un’assenza che, però, si fa sentire tra gli sbarchi e le tragedie che continuano a verificarsi nelle ultime settimane e nelle ultime ore, soprattutto sulle coste italiane. Eppure anche dall’Italia sembrano non arrivare proposte concrete. Tra conversazioni non ufficiali e silenzi, spuntano proposte di Francia e Germania per il rispolvero dell’operazione Sophia con navi militari europee per sorvegliare le rotte via mare tra Africa e Italia, contenere il traffico di migranti e intervenire con operazioni di salvataggio. La Germania avrebbe ricordato all’Italia che tutte le procedure riguardanti i flussi migratori dovrebbero essere condivise a livello europeo e non solo gli sbarchi o le redistribuzioni. Mentre, l’Italia negli incontri tra i leader a margine del summit avrebbe chiesto ai leader Ue di sostenere l’economia della Tunisia per cercare di contenere i flussi migratori. Per l’Italia c’è il rischio che questa situazione scateni “un flusso di migranti senza precedenti”, secondo quanto ha riferito ai media la premier Giorgia Meloni in occasione del summit della scorsa settimana. Gli ultimi sbarchi sulle coste italiane registrati dalle autorità provengono dalla Tunisia. Cosa che sarebbe confermata anche da un rapporto reso pubblico dai servizi segreti italiani, nel quale si sostiene che metà dei flussi di migranti nel 2023 partirà dalla Tunisia. Anche il governo francese avrebbe espresso preoccupazione per la situazione economica della Tunisia. Tali flussi migratori stanno, quindi, mobilitando i leader Ue per stabilizzare il Paese. Il commissario europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, è in missione a Tunisi proprio in questi giorni per esplorare possibili sostegni finanziari al Paese africano. Al sito di informazione europea Politico.Eu Paolo Gentiloni ha dichiarato: “L’Ue ha bisogno di una Tunisia stabile e prospera, ed è per questo che siamo pronti a prendere in considerazione un’ulteriore assistenza macrofinanziaria se saranno soddisfatte le condizioni necessarie. Questo significa non solo avere un nuovo programma del Fondo monetario internazionale attivo e funzionante, ma anche mantenere il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici condivisi”. Nel frattempo, il governo italiano starebbe spingendo l’Fmi ad adottare un pacchetto di 1,9 miliardi di dollari per la Tunisia. Su questi fondi era già stato raggiunto un accordo con il Fmi a settembre, ma al momento è tutto bloccato perché non sono state realizzate le riforme da parte del governo tunisino che erano state promesse. Intanto, ad aprile anche la commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, dovrebbe recarsi a Tunisi e presto dovrebbe concretizzarsi una missione congiunta dei ministri degli Esteri italiano e francese. Restano ancora difficili le relazioni con altri Paesi extra Ue sulle rotte dei migranti per contenere i flussi. Ci si interroga costantemente sui rapporti tra l’Ue e la Libia, considerato un Paese non sicuro per i rimpatri dei migranti e totalmente instabile politicamente. Lo scorso weekend, Sea Watch ha documentato un nuovo attacco a una nave Ocean Viking, che cercava di soccorrere un gommone con 80 persone a bordo, da parte della Guardia costiera libica. Un portavoce della Commissione Ue durante il briefing quotidiano con i media a Bruxelles ieri ha ribadito: “L’Ue non finanzia le guardie costiere in Libia, forniamo loro strumenti o training per migliorare i soccorsi. Il nostro focus è sui diritti umani e salvare le vite, il contesto non è facile”. L’obiettivo dell’Ue è “sostenere i libici a migliorare le operazioni di ricerca e soccorso”, ha aggiunto. Il portavoce ha sottolineato che l’Esecutivo Ue non intende commentare l’incidente specifico e che “chiederà chiarimenti” alle autorità libiche “su quanto successo e perché è avvenuto”. Nelle ultime ore si è registrata un’altra tragedia, almeno 29 migranti sono morti a causa di due imbarcazioni affondate al largo della Tunisia mentre cercavano di raggiungere l’Italia. La Commissione Ue ancora una volta “deplora il naufragio” e afferma attraverso un portavoce: “Siamo in contatto con le autorità italiane per dettagli”. Mentre si continuano a verificare perdite di vite in mare, i leader Ue sembrano dunque continuare a navigare a vista, senza ancora tracciare una rotta per rendere le politiche migratorie più efficaci, solidali e condivise nelle responsabilità. (Irene Giuntella - Sir)

Spettacolo viaggiante: al circo di Armando Orfei i bambini ucraini e la visita del presidente Migrantes

27 Marzo 2023 - Ferrara - Sono stati tanti i bambini ucraini di Ferrara che sabato scorso sono stati “ospiti graditi” del circo Armando Orfei. Gli artisti del circo hanno offerto loro uno spettacolo circense insieme ai loro familiari. Ad accompagnarli anche padre Vasyl, un sacerdote che nella diocesi di Ferrara-Comacchio segue la pastorale con gli ucraini. E ieri gli artisti del circo di Armando Orfei hanno ricevuto la visita e la benedizione dell'arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego. (R.Iaria)

Migrantes: dal 3 al 7 luglio il Corso di pastorale migratoria

27 Marzo 2023 - Roma - Si svolgerà dal 3 al 7 luglio prossimo il Corso di formazione “Linee di pastorale migratoria” promosso dalla Fondazione Migrantes. Il Corso è rivolto ai direttori diocesani Migrantes che non l’hanno mai fatto, ai missionari italiani all’estero, ai nuovi coordinatori nazionali e cappellani etnici e agli operatori pastorali dello Spettacolo viaggiante e dei Rom, Sinti e caminanti.  

Acse: “adotta uno studente” con il finanziamento di Migrantes

27 Marzo 2023 - Roma - Sono le storie dei migranti stessi a dimostrare quanto «la sfida della cultura è molto importante» perché «scalda l'anima delle persone oltre a contribuire alla ricerca di un lavoro per costruire il proprio futuro». A raccontare le storie di alcuni degli studenti universitari sostenuti e accompagnati anche economicamente nel loro percorso accademico dall'Associazione comboniana servizio emigranti e profughi (Acse) è suor Maria Rosa Venturelli, comboniana e referente del progetto "Adotta uno studente". Lionel, originario del Camerun, «dopo 7 anni di studio è oggi un medico, sposato e con due bambine - dice la religiosa -. Ha scelto di non perseguire solo la carriera perché dice che ha sempre voluto fare il medico per stare vicino alle persone e per questo ha scelto di lavorare in una struttura hospice». Abdoul, originario della Costa d'Avorio e premiato alla Camera dei deputati lo scorso settembre come uno degli studenti più meritevoli tra i laureati degli atenei statali, «vorrebbe avviarsi alla carriera diplomatica - continua Venturelli - per poter così aiutare a ricercare soluzioni di pace» laddove la guerra è ciò che lo ha spinto a scappare dalla propria terra. Un altro ragazzo che fruisce della borsa di studio di 900 euro offerta dall'Acse in sinergia con la Fondazione Migrantes - con un contributo quindi di 100 euro al mese per anno accademico agli studenti «per le piccole cose necessarie come l'abbonamento dei mezzi pubblici» - ricorda quanto gli ripeteva sempre il padre e cioè che «potranno toglierti tutto nella vita, ma la cultura nessuno te la può strappare via ed è quello che ti dà una forma e ti dà la tua dignità», riferisce la comboniana. Quest'anno sono 41 gli studenti che fruiscono del contributo economico e 12 sono quelli che «l'anno scorso hanno conseguito la laurea triennale, per loro un traguardo importante», fa sapere suor Venturelli, che per anni ha vissuto la "missio ad gentes" e da questa esperienza ha ricavato la consapevolezza di quanto «è importante conoscere la cultura del luogo dove si vive» mentre spesso «i nostri studenti, pur stando in Italia anche 5 o 7 anni per lo studio, non la conoscono». Da qui «la proposta di visite guidate un paio di volte l'anno per scoprire la bellezza dell'arte, perché è uno strumento in più che favorisce l'inserimento», dice la religiosa. Ancora, la richiesta fatta «ad alcune famiglie di invitare a pranzo o a cena due dei nostri studenti una volta ogni due mesi», per far loro «respirare l'aria dello stare in famiglia - spiega la comboniana -, creando nella semplicità una solidarietà e una condivisione che diventano sostegno nei momenti di difficoltà». Non si tratta quindi solo di contribuire con un sostegno economico perché "Adotta uno studente" ha primariamente l'obiettivo di «fare sentire a casa gli studenti», conclude Venturelli. In questo tempo pasquale, poi, l'Acse propone di "adottare" anche le mamme migranti con i loro bambini, offrendo loro un dono. «Servono non soltanto uova, simbolo di rinascita - dice padre Venanzio Milani, presidente dell'associazione comboniana -, ma anche pannolini, latte in polvere e biberon». (Fonte RomaSette)  

Migranti: oltre 3mila persone arrivate negli ultimi giorni a Lampedusa

27 Marzo 2023 - Roma - “A Lampedusa, nei scorsi giorni, sono stati tantissimi gli arrivi di migranti. Per noi è stato impossibile tenere conto dei numeri con precisione. Ma sono state circa tremila le persone arrivate soprattutto dalla Tunisia e dalla Libia. Sono persone tunisine e subsahariane, che affrontano un viaggio fino alla Libia. La situazione in Tunisia è difficile e tante persone cercano di lasciare il Paese”. Lo riferisce al Sir Emma Conti, operatrice di Mediterranean hope, programma migranti e rifugiati della federazione delle Chiese evangeliche in Italia, che si trova a Lampedusa, dove il programma è attivo dal 2014. Un impegno condotto negli anni per assicurare un’accoglienza più umana: essere presenti nel momento dell’approdo per incontrare le persone, fornire ascolto, dialogo e supporto agli adulti che vogliono raccontare le loro storie, ma anche per offrire un momento più sereno ai bambini. Gli operatori di Mediterranean hope sono presenti al molo, dove “la situazione è difficile”, come volontari del Forum Lampedusa Solidale per dare un’accoglienza umana delle persone “trattate in maniera disumana”. “Ne abbiamo aiutate tante lì, soprattutto donne e bambini. Tanta l’attesa per loro prima di essere trasferite nell’hotspot. Quando le persone arrivano sono costrette ad aspettare tanto tempo prima di sbarcare. Inoltre, il molo è molto sporco. E manca il cibo, manca l’acqua. Spesso le persone non possono utilizzare i bagni perché non sono funzionanti. Abbiamo aiutato anche numerose persone sopravvissute a naufragi. In particolare, abbiamo assistito, il 25 marzo, 4 donne sopravvissute a un naufragio nel giorno precedente. Sembra siano le sole di 44 persone. Ci hanno riferito così. Con loro sono arrivate a Lampedusa anche 7 salme”. Conti definisce la condizione di accoglienza dei migranti sull’isola “preoccupante”. “Sono accolti in modo disumano. L’hotspot che può contenere 390 persone ne arriva a contenere più di duemila. I trasferimenti non sono sufficienti per garantire gli spazi. È una struttura chiusa alla società civile e ai volontari. Quindi, non sappiamo bene cosa succeda lì dentro. Ma registriamo nel complesso una mancanza di cura e di presa di responsabilità nel voler assicurare un trattamento dignitoso di queste persone”.

Ente Nazionale Circhi: il saluto di mons. Felicolo all’Assemblea generale

27 Marzo 2023 - Roma - Il Direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo ha partecipato, recentemente, all'Assemblea Generale dell'Ente Nazionale Circhi che si è svolta a Roma sotto la presidenza di Antonio Buccioni. Il Direttore Migrantes, nel suo saluto, ha ricordato la presenza costante della Chiesa accanto alla categoria del mondo dello spettacolo viaggiante. L'Ente Nazionale Circo il prossmo mese di aprile è chiamata all'approvazione dei bilanci consuntivi e preventivi e all'elezione delle cariche associative. (R.Iaria)

Mons. Crociata: l’Europa fa fatica a trovare unità su tema migranti

27 Marzo 2023 - Roma - Il tema migranti “è una delle fonti maggiori di divisione, di contrasto ma anche di indifferenza tra i vari Paesi. L’Europa fa fatica a trovare unità in generale ma in modo particolare su questo tema”. Lo ha detto il neo presidente della Commissione degli Episcopati Europei (Comece), il vescovo mons. Mariano Crociata in una intervista realizzata da Riccardo Maccioni per “Avvenire”. Per il presule la questione di fondo sa “soprattutto nel modo con cui il problema viene rappresentato. Purtroppo la ricerca di un consenso immediato e la strumentalizzazione populista porta in tanta opinione pubblica un clima di paura spropositato o comunque non sempre del tutto motivato verso i migranti. Siamo di fronte a una visione distorta alimentata in alcuni casi a bella posta. Paradossalmente la gente teme i migranti ma ne ha bisogno. E quando li incontra personalmente stabilisce con loro un rapporto positivo”. Per cambiare atteggiamento occorre “coltivare una maturazione culturale. E c’è bisogno di un’informazione corretta sui dati e sui flussi. Sembra che gli arrivi via mare siano l’unica forma di ingresso di stranieri irregolari quando invece ne arrivano di più per altri confini. Quello che dovremmo far capire, anche come coscienza civica collettiva, è che ci troviamo di fronte a un fenomeno che andrebbe governato e non lo è. Ciò che non va sono gli ingressi in modo disordinato e la distribuzione iniqua tra vari Paesi, alcuni dei quali sottoposti a una pressione esorbitante mentre altri cercano di resistere a ogni arrivo. Quindi: razionalizzare e governare il fenomeno – ha aggiunto mons. Crociata – sino alla fonte, fino ai Paesi da cui queste persone si muovono”. Il problema è “la mancanza di gestione del fenomeno, non è legato in sé alla presenza di chi arriva da fuori. Del resto conosciamo quanta fecondità e ricchezza portano da anni gli stranieri in Italia e negli altri Paesi”. Serve una “politica più coerente con i principi cui diciamo di ispirarci”.

Rapporto Immigrazione: il 3 aprile la presentazione a Perugia

27 Marzo 2023 - Perugia - È previsto per lunedì 3 aprile 2023 dalle ore 14.00 presso l’Università degli Studi di Perugia un momento di approfondimento a partire dal Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes 2023 che coinvolgerà gli studenti dei corsi di laurea in Filosofia e Scienze dell'Educazione. I lavori saranno introdotti da Andrea Possieri, docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche dell'Università degli Studi di Perugia. A seguire, una fotografia dell’immigrazione nazionale e internazionale con Simone Varisco, della Fondazione Migrantes e co-curatore del Rapporto Immigrazione, e un focus sulla presenza di stranieri nelle università italiane con Marcella Rodino, dell'Ufficio Migrantes di Torino, autrice di un contributo sul tema all’interno della pubblicazione.