8 Giugno 2023 - Milano - Li hanno raggiunti nella notte, su segnalazione di Frontex, l'agenzia europea che controlla i "confini" marittimi dell'Ue. I soliti motopescherecci di ferraglia arrugginita che faticano a navigare e riempiti all'inverosimile. Le immagini che la guardia costiera, alle prime luci dell'alba, diffonde sono dram-matiche: uomini sui ponti uno stretto all'altro. Non si sa quanti. E quanti altri ancora sotto coperta. Alla fine del trasbordo se ne contano 650. Ma non è l'unica imbarcazione messa in sicurezza, ce n'è un altra, con altre 600 persone. E poi un altra ancora, e c'è anche un veliero in difficoltà. Alla fine della maxi-soccorso sono in tutto 1.500 i migranti messi in salvo sulle motovedette della Guardia costiera.
Il mare calmo spinge le partenze di migranti verso l'Italia e sono giorni di superlavoro per la Guardia costiera. Dall'Algeria, intanto, arriva la notizia dell'ennesima tragedia del mare: il bilancio, per il momento, parla di 4 morti e 22 dispersi. Solo due persone sono state tratte in salvo. L'imbarcazione è affondata al largo di Cherchell, nella provincia di Tipaza, a ovest di Algeri. «Ad oggi sono già 1030 i migranti che hanno perso la vita nel Mediterraneo centrale. Mai come quest'anno il numero è per difetto: è probabilmente molto alto il numero di naufragi di cui non si è saputo niente» scrive in un tweet Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Oim, l'Agenzia Onu per le migrazioni. Ed è terribile l'immagine di un video Afp che sta circolando in queste ultime ore: il ritrovamento in mare della bimba annegata in un naufragio avvenuto in Tunisia lo scorso 2 giugno. La bambina recuperata dalla guardia costiera tunisina indossava una tuta invernale rosa e un berretto di lana grigio e si presume che possa essere di nazionalità camerunense. Ma oggi è anche il "D-Day" per la (attesa) svolta in Europa. Anche se alla vigilia il negoziato appare ancora tutto in salita. Il dossier «è molto delicato» fanno sapere da Bruxelles. Dalla riunione dei ministri degli Interni si aspetta «una fumata bianca». La maggioranza qualificata per approvare il Patto per le migrazioni e l'asilo al Consiglio interni senza l'Italia «è possibile ma non auspicabile» ha dichiarato una fonte diplomatica europea.
Intanto Oxfam lancia l'allarme: rispetto ai dossier che verranno affrontati in particolare per quanto riguarda la definizione di nuove politiche comuni di controllo delle frontiere europee (che potrebbero prevedere anche la detenzione di minori negli hotspot Ue, sul modello greco) e il raggiungimento di un meccanismo europeo di ricollocamento dei richiedenti asilo, per cui agli Stati è data la possibilità di non accettare migranti ricollocati dai paesi di primo ingresso, pagando una quota per ogni persona non accolta. «Entrambe sono proposte che non risolveranno in alcun modo le croniche carenze del sistema di asilo europeo - sottolinea Giulia Capitani di Oxfam Italia - Al contrario esprimono chiaramente l'obiettivo di blindare l'Europa. Quanto poi alla proposta in discussione per il controllo delle frontiere, siamo di fronte a nient'altro che all'esatta copia del modello disumano e fallimentare applicato fino ad oggi nelle isole greche, che finirà solo per rinchiudere altri rifugiati, bambini compresi, in centri simili a prigioni, negando il loro fondamentale diritto di asilo nel territorio dell'Unione».
Secondo Oxfam il decreto Cutro varato dall'Italia «è del tutto in linea con queste scellerate politiche europee» perché «promuove infatti un modello di detenzione diffusa». Oxfam lancia un appello urgente per la creazione di un sistema di asilo europeo stabilendo regole che prevedano un'equa condivisione dell'accoglienza dei richiedenti asilo in tutta Europa, smettendo di stringere accordi con Paesi terzi e creando meccanismi indipendenti di monitoraggio su ciò che accade alle frontiere europee, con l'obiettivo di contrastare il rischio di violazioni dei diritti umani. (Daniela Fassini - Avvenire)
Primo Piano
Reggio Emilia-Guastalla: il vescovo alla festa della comunità cattolica Tamil
7 Giugno 2023 - Reggio Emilia - Nei giorni scorsi l’arcivescovo di Reggio Emilia-Guastalla, mons. Giacomo Morandi, ha incontrato la comunità cattolica reggiana Tamil dello Sri Lanka. Nella chiesa parrocchiale cittadina di Santo Stefano ha presieduto la messa; hanno concelebrato don Claryan Fernando, parroco della comunità Tamil; don Luca Grassi, parroco dei Santi Agostino, Stefano e Teresa; padre Sakayadhas, della comunità servita della Ghiara con la partecipazione dei diaconi Raffaele Caruso e Francesco Braghiroli, direttore dell’Ufficio pastorale Migrantes. La folta comunità reggiana srilankese, riferisce la diocesi, è dedicata a Maria invocata sotto il titolo di “Madre Velankanni”, particolarmente venerata in un santuario indiano. Domenica è stata incoronata una statua raffigurante la Vergine e portata dall’Oriente. Mons. Morandi ha introdotto la liturgia eucaristica con l’accensione di un lume, gesto compiuto poi dai componenti del comitato. Secondo la tradizione dello Sri Lanka la luce è icona di gioia, prosperità, nascita e vita; per questo è usanza aprire tutte le cerimonie accendendo un lume.
Viminale: da inizio anno sbarcate 52.328 persone sulle nostre coste
7 Giugno 2023 -
Roma - Sono 52.328 le persone migranti sbarcate sulle coste italiana da inizio anno. Di questi 7.450 sono di nazionalità ivoriana (14%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Egitto (6.207, 12%), Guinea (6.115, 12%), Pakistan (4.985, 9%), Bangladesh (4.679, 9%), Tunisia (3.688, 7%), Siria (3.081, 6%), Burkina Faso (2.169, 4%), Camerun (1.969, 4%), Mali (1.525, 3%) a cui si aggiungono 10.460 persone (20%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
CEI: la vicinanza e la preghiera delle Chiese in Italia per Papa Francesco
7 Giugno 2023 - Roma - La Presidenza della CEI esprime "la vicinanza e l’affetto" dei Vescovi e delle Chiese in Italia a papa Francesco, ricoverato al Policlinico Universitario A. Gemelli per un intervento chirurgico. "In questo ulteriore momento di prova, la Presidenza si stringe attorno al Santo Padre e invita le comunità ecclesiali a sostenerLo con la preghiera. Con l’augurio di una pronta guarigione, affida al Signore il lavoro dei medici e degli operatori sanitari", si legge in una nota. (R.I.)
Banca d’Italia: per risolvere i problemi della caduta demografica servono i migranti
7 Giugno 2023 - Roma - «Per contenere gli effetti negativi» della caduta demografica in atto sul mercato del lavoro «non si potrà prescindere nel breve e nel medio termine dal miglioramento del saldo migratorio». Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, torna ad ammonire contro l'illusione che l'economia Italiana possa fare a meno di un nuovo apporto di lavoratori stranieri. Un incremento della natalità, infatti, «avrebbe un impatto nel lunghissimo periodo: i giochi sono fatti per i prossimi 2030 anni. Possiamo fare tutti gli sforzi che vogliamo ma quello non risolve i problemi legati alla caduta della popolazione in età di lavoro nei prossimi 20 anni», ha spiegato il numero uno di Via Nazionale nel suo indirizzo di saluto al workshop « Lo sguardo lungo: il dividendo demografico nell'analisi dell'economia italiana», organizzato da Bankitalia e Istat.
«Da un lato - ha spiegato Visco - questo richiede di ridurre decisamente il deflusso, e possibilmente operare per invertirlo, dei nostri connazionali, che sono un milione nell'ultimo decennio, molti dei quali giovani con un'istruzione elevata; dall'altro, di attrarre lavoratori dall'estero il cui afflusso è fortemente calato nell'ultimo decennio: erano 200-300.000mila nei primi dieci anni di questo secolo, sono scesi sotto i 50.000 a lungo, chiaramente la pandemia è stato un fattore rilevante, ora sono un po' risaliti ma sono ancora la metà di quelli che erano». Secondo il governatore, «un progressivo aumento della partecipazione delle donne e dei giovani sino a valori medi dell'Ue non sarebbe sufficiente a generare un aumento delle forze lavoro. Anche se tutti quelli che non partecipano, ma potrebbero farlo, lo facessero - ha osservato - ciononostante non aumenterebbe sufficientemente per compensare le perdite».
Papa Francesco: oggi il ricovero al Gemelli
7 Giugno 2023 - Città del Vaticano - Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale "si è recato presso il Policlinico Universitario A. Gemelli dove nel primo pomeriggio sarà sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi". Lo comunica il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni spiegando che l'operazione, "concertata nei giorni scorsi dall'equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti". La degenza presso la struttura sanitaria durerà "diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale", ha detto Bruni. (R.Iaria)
Migranti: in migliaia salvati dal mare
7 Giugno 2023 -
Milano - Sono in tutto 1.229 i migranti sbarcati in Italia nelle ultime 24 ore. La maggior parte di loro è stata soccorsa dai "nostri uomini", dalle motovedette della Guardia costiera. Una maxi-operazione di soccorso che ha visto impegnate dalla scorsa notte diverse imbarcazioni per il trasbordo dei migranti dai tre motopescherecci stracarichi fino all'inverosimile. Come sempre avviene con tutti i barconi che partono dalla Cirenaica e cercano di raggiungere l'Italia e l'Europa. Era già successo in passato, prima dei tre cicloni mediterranei che hanno di fatto impedito le partenze nell'ultimo mese. Lungo questa rotta sono in tutto 1.150 circa le persone soccorse nelle ultime 24 ore e che saranno distribuite fra i porti di Sicilia e Calabria.
Nel frattempo altri 48 migranti che si trovavano su una barca a vela alla deriva sono stati soccorsi da una unità della Guardia costiera di Crotone a poche miglia dalla costa calabrese. La stragrande maggioranza delle persone a bordo, 40, proviene dall'Iraq; tre sono i siriani, un palestinese e due cittadini del Kazakistan. A bordo della barca anche una sola donna e 6 minori. Quest'ultima imbarcazione sarebbe invece partita dalle coste della Turchia.
Mentre la nave Ong Humanity 1 è arrivata ieri a Civitavecchia dove ha sbarcato i 30 migranti partiti dalla Libia e soccorsi in mare tre giorni fa. Il porto è stato indicato dalle autorità italiane.
Intanto si svuota sull'isola di Lampedusa il centro di accoglienza. Il maltempo ha infatti concesso una tregua agli sbarchi. Nella struttura di contrada Imbriacola, la cui gestione dallo scorso 1 giugno è passata dalla Croce rossa italiana, restano 124 ospiti. Dopo i circa 600 approdati sull'isola venerdì e sabato scorsi - gli ultimi 39 intercettati dalla Guardia di finanza e giunti al molo Favaloro sabato sera - sull'isola non si sono registrati approdi.
Il giorno dopo lo sbarco dei 29 migranti soccorsi dalla nave Ong di Emergency a Marina di Carrara, si raccolgono anche i racconti e le testimonianze di chi è riuscito a fuggire dall'inferno libico e attraversato il Mediterraneo per raggiungere l'Europa, mettendosi in salvo.
«Il giorno del mio arrivo in Libia sono stato imprigionato dalle milizie locali. Mi hanno chiesto un riscatto di 800 dollari. Sono riuscito a pagare e poi a imbarcarmi, ma i libici ci hanno cercato in mare, riportato a terra e messo nuovamente in carcere. Questo si è ripetuto altre tre volte: ogni volta che mi imbarcavo, venivo riportato indietro e imprigionato» racconta un eritreo di 25 anni, tra i 29 migranti sbarcati lunedì mattina dalla nave Life Support.
I tentativi di partire per l'Europa, spiega il giovane, «hanno fruttato ai trafficanti 13.000 dollari: è quello che ho speso per pagare quattro volte il riscatto e poi la traversata in mare. Quando ho visto la vostra nave, ho pianto dal sollievo. Ora sogno di arrivare in Francia e di non vivere mai più nel terrore».
« I naufraghi - commenta Albert Mayordomo, capomissione della Life Support - sono finalmente in un Paese sicuro, ma per ogni persona soccorsa non sappiamo quante ne annegano nel Mediterraneo o quante continuano a soffrire perché riportate in Libia. Anche durante questa missione abbiamo toccato con mano quanto sia diffusa la pratica dei respingimenti. Solo in due settimane, siamo stati testimoni indiretti di almeno cinque respingimenti per un totale di oltre 800 persone riportate in Libia contro la propria volontà». (Daniela Fassini - Avvenire)
Mons. Kulbokas: “un incontro di lavoro” quelo tra il card. Zuppi e il presidente ucraino
6 Giugno 2023 - Roma - “Un incontro di lavoro” che si è svolto “in un clima molto buono”. Così il nunzio apostolico in Ucraina, mons. Visvaldas Kulbokas, raggiunto telefonicamente dall'agenzia cattolica italiana Sir, ha definito l’incontro che il card. Matteo Zuppi ha avuto questa mattina con il presidente ucraino Volodymir Zelensky a Kiev. “Il card. Zuppi – puntualizza il nunzio – è l’inviato del Santo Padre ed è venuto in questa qualità”. “Ricordo quanto detto nel comunicato ieri e cioè che il card. Zuppi è arrivato qui come inviato del Papa per ascoltare. Non è un gioco di parole. È la verità. Ci sono tanti giornalisti che chiedono ma lo scopo principale di questa visita è ascoltare”. Sui passi concreti da intraprendere nel futuro, il nunzio risponde: “E’ una domanda su cui il Papa dovrà riflettere”. E aggiunge: “Si dovrà certamente riflettere su cosa fare dopo, ma adesso si ascolta”. Il nunzio ricorda anche che in questi giorni l’inviato del Papa ha avuto una serie di incontri a Kiev. “Abbiamo finito appena adesso – aggiunge – un incontro con la vice primo ministro e si è parlato di nuovo sul tema dei bambini. Ci sono vari organismi che lavorano su vari livelli. È tutta una serie di incontri”.
Migrantes Fano: sabato torna la Festa dei Popoli
6 Giugno 2023 -
Fano - Sabato 10 giugno a Fano, nella Tensostruttura Lido, si svolgerà la terza edizione della Festa dei Popoli, una manifestazione promossa dall’Ufficio Migrantes della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola con la collaborazione della Caritas diocesana, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Fano (Assessorato alle Pari Opportunità e Assessorato al Welfare di Comunità) e del Consiglio – Assemblea legislativa delle Marche e il contributo di numerose associazioni e comunità etniche del territorio. Il tema della Festa è stato introdotto giovedì 25 maggio presso il Cinema Masetti a Fano con la proiezione del docufilm “Tam Tam Basket” e con il dibattito alla presenza del coach Massimo Antonelli (ex giocatore della Nazionale Italiana di basket nel 1975), ideatore del progetto e allenatore della squadra Tam Tam Basket di Castel Volturno (CE), formata da ragazzi figli di immigrati. Sabato mattina si svolgerà un torneo di calcetto, “Memorial Barbara Zenobi”, organizzato dal CSI e dall’associazione “Allarghiamo gli Orizzonti” presso i campi Mivida in Sassonia di Fano. Nel pomeriggio inizieremo alle ore 16,00 con l’attività “Giochi dal Mondo” rivolta ai bambini e con l’apertura degli stands delle diverse comunità etniche con l’esposizione di tessuti e prodotti e con la proposta di diverse attività, per conoscere usanze e tradizioni provenienti dalle varie culture. Seguirà alle ore 17,30 la premiazione del torneo di calcetto.
Successivamente, alle ore 18, dopo i saluti istituzionali, la dott.ssa Francesca Giglio ci presenterà il progetto “Radici in valigia” candidato per la Regione Marche al Progetto “Il turismo delle radici” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e finanziato dall’Unione Europea. Alle 18.30 entreremo nel vivo del tema che è stato al centro della nostra riflessione in questo anno “Seconde generazioni: quale futuro senza cittadinanza?”. Approfondiremo la situazione delle seconde generazioni, cioè dei figli degli immigrati nati in Italia, circa 800.000 persone, che non riescono ad ottenere la cittadinanza italiana. Per affrontare l’argomento avremo con noi Mohamed Kenawi, il regista del docufilm “Tam Tam Basket”e Sonny Olumati, nato a Roma, figlio di genitori nigeriani e membro del movimento “Italiani senza Cittadinanza”. Concluderà il Vescovo Armando. A seguire sarà possibile gustare le pietanze etniche e concluderemo con lo scambio di danze e canti realizzati dalle Comunità, che coinvolgeranno la partecipazione di tutti. La “Festa dei popoli” vuole contribuire a favorire una cultura dell’incontro attraverso la relazione, la conoscenza e lo scambio culturale, coinvolgendo i cittadini e le comunità etniche/linguistiche del nostro territorio, con particolare attenzione ai bambini e ai giovani, principali attori del fenomeno della integrazione interculturale, dell’accoglienza delle diversità di cui l’altro è portatore. Vuole, inoltre, favorire la presa di coscienza che il fenomeno migratorio costituisce un’opportunità di crescita interpersonale e per l’intera comunità civile e far sperimentare sempre più che la pace è possibile e, insieme, è un obiettivo realizzabile. Maggiori info nella locandina e nell’evento Facebook “Festa dei Popoli 2023 – Fano”. (don Alessandro Messina - Direttore Ufficio Migrantes Diocesano)
Mattarella convoca per il 13 giugno il Consiglio supremo di difesa: tra i temi i flussi migratori
6 Giugno 2023 -
Roma - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio supremo di difesa, al Palazzo del Quirinale, per le 17 di martedì 13 giugno. Ne dà notizia il Quirinale, spiegando che la riunione “sarà l’occasione per un’informativa aggiornata sulla guerra in Ucraina e sulle altre principali aree di crisi nel mondo; sulle implicazioni della congiuntura internazionale per l’Italia; sulle questioni relative alla gestione dei flussi migratori, nel breve termine e in proiezione futura”.
Salerno: la festa della comunità srilankese
6 Giugno 2023 - Salerno - Il Vesak è conosciuto come il Festival della Luce Buddista, in cui colorate lanterne con cornice in bambù decorano l’interno di ogni casa e le strade. È il principale festival religioso buddista in Sri Lanka, in cui la gente celebra il triplice anniversario di Buddha – la sua nascita, il suo conseguimento dell’Illuminazione e la sua morte nel Nirvana. Quest’anno, la comunità srilankése, di religione buddista, di Salerno ha voluto riprendere la tradizionale festa; fin dalla mattina di domenica 4 Giugno, in tanti hanno provveduto ad addobbare la piazza scelta per il rito religioso e la festa tradizionale. Alle ore 18, in un'atmosfera particolare che rimandava per colori, forme e allestimento, alle strade dello Srilanka, è iniziato il momento di preghiera con la presenza di due monaci buddisti. Al termine del momento religioso è poi seguita la festa della comunità, che ha visto tutti gli srilankesi vivere lo spazio aperto della città per salutarsi, scambiarsi convenevoli, incontrare gli amici italiani, e per i bambini è divenuta occasione per giocare assaporando l’atmosfera del paese di origine delle loro famiglie. All'incontro anche un saluto del direttore dell'Ufficio Migrantes della Campania, Antonio Bonifacio, che ha portato i saluti dell'arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, mons. Bellandi, e che, in qualità di Direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes ha collaborato con la comunità srilankése per la preparazione della festa, divenendo portavoce anche dell’Equipe Migrantes da lui diretto e della Consulta dei Popoli, dallo stesso coordinata. Il clima di festa ha costituito la cornice naturale di un momento gioioso che tutti i membri della comunità dello Srilanka, sia buddisti sia di fede cristiano cattolica, hanno costruito insieme, in armonia, dando libera espressione a quella creatività che ha permesso loro di realizzare a mano spettacolari ed affascinati lanterne. (Ufficio Migrantes Salerno-Campagna-Acerno)
S-cambiamo il mondo: l’altro e i diritti attraverso il cinema a Roma
6 Giugno 2023 - Roma - Unendo la forza dell’immagine all’emozione di una storia, prestandoci lo sguardo di un personaggio e amplificando l’empatia con la musica, il cinema è un modo perfetto per conoscere l’altro, anche se l’altro è straniero, se proviene da luoghi lontani, se ha esperienze e saperi diversi. Il cinema è un modo perfetto anche per dare corpo all’idea astratta di diritto umano, perché fa vedere quanto è essenziale garantirlo, e le conseguenze di quando è calpestato, che ciò avvenga dall’altra parte del mondo o nelle nostre stesse città.
Se ne accorgerà chi passerà da Villa Borghese a Roma il prossimo fine settimana, entrerà nella Casa del Cinema rinnovata, che inaugura in questi giorni la sua nuova stagione, e prenderà parte alla rassegna dal titolo S-cambiamo il mondo – Per i diritti di tutti. L’iniziativa è un preziosissimo appuntamento fisso, il sesto quest’anno, sostenuta dalla Fondazione Migrantes e patrocinata dalla Regione Lazio, da Amnesty International e dall’Alto commissariato ONU per i rifugiati tra gli altri. La organizza DUN-Onlus, associazione nata nel 2015 per offrire supporto psicologico a chi migra in Italia, che da allora coltiva il dialogo interculturale, anche attraverso l’arte e il cinema in modo particolare.
Il programma di quest’anno, curato dalla fondatrice e presidente di DUN, la psicologa e psichiatra Barbara Massimilla, avrà al centro due concetti basilari eppure non scontati, la relazione e la vita, declinati nelle molte forme dello scambio interpersonale e della lotta per il diritto ad esistere, dell’individuo o di un popolo intero. Il messaggio passerà da tanti linguaggi diversi, quante sono le opere scelte, tutte accomunate da uno sguardo attento sul presente: dall’esperimento del cortometraggio Intrecci, della stessa Massimilla, a Nezouh di Soudade Kaadan, una fiaba di guerra ambientata in Siria; dalla cronaca commovente dei fratelli Dardenne in Tori e Lokita, storia di due bambini alle prese con la legge dell’immigrazione, alla viva voce di chi ha camminato la rotta balcanica, nel docufilm "Trieste è bella di notte" di Calore, Collizzolli e Segre; e ancora, da una parte all’altra del mondo, Argentina 1985 di Santiago Mitre e Leila e i suoi fratelli di Saeed Roustayi. Le riflessioni saranno affidate agli incontri, tra una proiezione e l’altra: interverranno tra i molti Monsignor Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, Riccardo Noury di Amnesty International, le attiviste Ziba Gul, afghana, e Zahra Tawfiq, iraniana. Le due giornate saranno arricchite dall’esposizione delle creazioni dei laboratori di DUN, frutto dell’incontro tra culture che l’associazione mette in pratica ogni giorno, dalla moda alla musica. Sabato 10 e domenica 11 giugno, dalle 15 in poi, con ingresso libero.
Decreto flussi 2022: 74mila le pratiche già lavorate dal Viminale
6 Giugno 2023 - Roma - A due mesi dal click day è stata conclusa dal Viminale l’istruttoria di oltre 74mila domande presentate per il decreto flussi 2022. Un numero pari al 90% delle quote previste. Sono inoltre 60mila i nulla osta rilasciati dagli Sportelli Unici per l’immigrazione delle prefetture, ed inviati alle rappresentanze diplomatiche per il rilascio del visto di competenza. Si tratta della quasi totalità di quelli previsti per lavoro stagionale e di oltre il 60% di quelli per lavoro non stagionale. Oltre 15mila i nulla osta rilasciati per il settore dell’edilizia e oltre 2mila quelli per il settore turistico alberghiero.
È la prima volta - si legge sul sito del Viminale - che un decreto flussi "vede una così rapida definizione: ciò è stato reso possibile grazie alle innovazioni normative, informatiche e organizzative che hanno garantito tempestività e fluidità alle procedure. Essenziale è stato l'impegno del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Viminale nel creare le condizioni, in breve tempo, per un ingresso regolare in Italia di tanti lavoratori stranieri".
Italiani nel mondo: a Gerusalemme celebrata la Festa della Repubblica Italiana
5 Giugno 2023 -
Il mistero bello della Trinità
5 Giugno 2023 -
Città del Vaticano - “Possiamo pensare Dio attraverso l’immagine di una famiglia riunita a tavola, dove si condivide la vita”. Commenta papa Francesco il dialogo tra Gesù e Nicodemo, è il Vangelo di Giovanni, e parla così, nel discorso che precede la recita dell’Angelus, della festa della Santissima Trinità: sentire parlare di Dio come di un rapporto tra padre e figlio “è un’immagine familiare che, se ci pensiamo, scardina il nostro immaginario su Dio”. Festa sconosciuta ai cristiani dei primi secoli, e, ancora oggi, alla tradizione orientale, la Santissima Trinità è entrata in un secondo momento nel calendario delle celebrazioni liturgiche. Segue la Pentecoste – l’effusione dello Spirito Santo sugli apostoli riuniti nel Cenacolo – e precede il Corpus Domini, quasi ad aiutarci a leggere meglio il cammino che abbiamo compiuto nel tempo di Quaresima e della Pasqua.
Ma ricordiamo l’unione delle tre persone della Santissima Trinità ogni volta che recitiamo l’atto della nostra fede, il Credo, e questo grazie a due eventi che si sono celebrati trecento anni dopo la morte e la resurrezione di Gesù: il Concilio di Nicea e, 56 anni più tardi, quello di Costantinopoli. Per questo parliamo del Credo niceno-costantinopolitano. L’uguaglianza tra Padre e Figlio è nella prima parte dell’atto di fede, in quel “Dio vero, generato e non creato della stessa sostanza del Padre”. Il legame con lo Spirito Santo lo troviamo più avanti nella preghiera quando diciamo che dà la vita, e “procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato”. Ed è qui in questa espressione, in quel Filioque, cioè “e il Figlio”, che troviamo la difficoltà del rapporto con la chiesa ortodossa, disputa teologica che va avanti da mille anni.
Anche le letture della Messa ci aiutano a comprendere meglio il fil rouge dell’amore fondamento e legame delle tre persone della Trinità. Nell’Esodo leggiamo che Dio è “misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà”. Nella lettera alla comunità di Corinto si legge: vivete in pace e il Dio dell’amore e della pace sarà con voi. Ma troviamo anche una formulazione trinitaria: “la grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi”. La festa della Santissima Trinità ricorda tutto questo, ci parla di un amore che supera le piccolezze e i nostri peccati.
Se la parola Dio “ci suggerisce una realtà singolare, maestosa e distante”, sentir parlare di un Padre e di un Figlio “ci riporta a casa”, ci ripropone l’immagine della mensa “che, allo stesso tempo, è un altare, è un simbolo con cui certe icone raffigurano la Trinità. È un’immagine che ci parla di un Dio comunione”: ma non “solo un’immagine è la realtà” perché “lo Spirito che il Padre mediante Gesù ha effuso nei nostri cuori, ci fa gustare, ci fa assaporare la presenza di Dio: presenza sempre vicina, compassionevole e tenera”.
Non solo il Credo, ma anche il segno della croce, “il gesto più semplice che abbiamo imparato da bambini”, ci ripropone il “mistero della Trinità”. Infatti, ha detto il Papa, “tracciando la croce sul nostro corpo ci ricordiamo quanto Dio ci ha amato, fino a dare la vita per noi; e ripetiamo a noi stessi che il suo amore ci avvolge completamente, dall’alto in basso, da sinistra a destra, come un abbraccio che non ci abbandona mai. E al tempo stesso ci impegniamo a testimoniare Dio-amore, creando comunione nel suo nome”.
Il vescovo di Roma invita i presenti a fare il segno della croce e, successivamente a chiedersi: “noi testimoniamo Dio-amore oppure è diventato a sua volta un concetto, qualcosa di già sentito, che non smuove e non provoca più la vita? Le nostre comunità sanno amare? Sono delle famiglie? Teniamo la porta sempre aperta, sappiamo accogliere tutti come fratelli e sorelle? Offriamo a tutti il cibo del perdono di Dio e il vino della gioia evangelica? Si respira aria di casa o assomigliamo più a un ufficio o a un luogo riservato dove entrano solo gli eletti?”.
Nel dopo Angelus Francesco ha manifestato vicinanza alle vittime dell’incidente ferroviario in India e ha affidato a Maria “le popolazioni provate dal flagello della guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina”. (Fabio Zavattaro)
Mcli Zurigo: mons. Felicolo, “sentirsi figli abbracciati da Dio senza nessuna distinzione”
5 Giugno 2023 - Zurigo - Con una celebrazione eucaristica nella Chiesa dedicata a San Giovanni Bosco, si è conclusa, ieri mattina, la visita di mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, alla Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo. “La mia non è una visita di cortesia ma un desiderio del cuore”, ha detto nell’omelia mons. Felicolo evidenziando il bisogno di conoscere e incontrare gli italiani che vivono all’estero e i sacerdoti che li seguono pastoralmente per “sentirsi figli abbracciati da Dio senza nessuna distinzione”.
La visita del direttore generale della Migrantes si è collocata all’interno della Festa della Missione che si concluderà il prossimo 17 giugno. Alla celebrazione eucaristica, concelebrata dal Missionario e parroco della parrocchia San Giovanni Bosco don Fulvio Gamba e animata dalla corale parrocchiale Santa Cecilia, hanno partecipato molti italiani che vivono nel territorio di Zurigo: tanti anziani, molte famiglie giovani con bambini piccoli e tanti giovani. Il giorno prima mons. Felicolo aveva incontrato i giovani e le famiglie giovani della comunità italiana e aveva parlato sul tema “Giovani e famiglie”. La sfida della migrazione”.
Nel territorio della Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo vivono circa 14mila italiani. L’attività pastorale inizia alla fine del diciannovesimo secolo quando i salesiani decisero di inviare alcuni sacerdoti per seguire pastoralmente gli italiani che arrivavano in quegli anni in Svizzera. (Raffaele Iaria)
Migrantes Cosenza-Bisignano: a Rende il Meeting “Comunità Accoglienti: Liberi dalla Paura”
5 Giugno 2023 - Cosenza - Si svolgerà a Rende (Cs) il prossimo 12 giugno, il “Meeting Comunità Accoglienti: Liberi dalla Paura” promosso dall’’ufficio Migrantes della diocesi di Cosenza-Bisignano, in occasione della Giornata del Rifugiato 2023 ed all’interno della Festa di Sant’Antonio della Parrocchia Sant’Antonio dei Frati Minori di Rende. Il programma prevede, alle 17.30, un momento di riflessione con l’introduzione iniziale di Pino Fabiano, Direttore della Migrantes diocesana e i saluti del parroco p. Luigi Loricchio. Seguirà una relazione di p. Alessandro Manaresi che metterà in evidenza il fenomeno delle migrazioni forzate nel mondo, in Europa ed in Italia e l’accoglienza dei rifugiati nell’esperienza del Centro Astalli di Roma mentre sr. Loredana Pisani, Direttrice dell’Ufficio Migrantes di Crotone-Santa Severina, racconterà i giorni di impegno durante la tragica esperienza del naufragio di Cutro con la morte di 94 persone. Le testimonianze di alcuni rifugiati provenienti da zone di conflitti precederanno poi le conclusioni di mons. Giovanni Checchinato – Arcivescovo di Cosenza-Bisignano che presiederà anche la Liturgia animata da alcuni rifugiati presenti nel territorio. Alle 20.30 spazio alla musica, con Moussa Ndao e Bito Sissoko, ed alla cucina dal mondo grazie alla presenza di alcuni stand di realtà di accoglienza di rifugiati del territorio (MOCI Cosenza, Coop. Strade di Casa, Casa Ismaele, CAS San Martino).
Papa Francesco affida a Maria “le popolazioni provate dal flagello della guerra”
5 Giugno 2023 - Città del Vaticano - A Maria, "madre premurosa, affido le popolazioni provate dal flagello della guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina”. Al termine dell’Angelus di ieri, papa Francesco ha affidato ancora una volta a Maria la popolazione ucraina. Dopo aver assicurato la sua preghiera “per le numerose vittime dell’incidente ferroviario avvenuto due giorni fa in India”, il Pontefice ha salutato, tra gli altri, in maniera speciale i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, “che ringrazio per la vicinanza quotidiana alla popolazione”, ha detto il Papa: “La Virgo Fidelis, vostra Patrona, protegga voi e le vostre famiglie”.
Ucraina: oggi e domani il card. Zuppi a Kiev
5 Giugno 2023 - Città del Vaticano - "Con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede, si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno 2023, il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kyiv quale Inviato del Santo Padre Francesco". Lo comunica questa mattina una nota della Sala Stampa della Santa Sede: "si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni". (R.Iaria)
Mci Zurigo: da domani la visita di mons. Felicolo per la festa della Missione
2 Giugno 2023 - Zurigo – “Giovani e famiglie”. La sfida della migrazione”. Questo il tema di una relazione che mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes, terrà domani sera presso la Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo. L’iniziativa si colloca all’interno della Festa della Missione che si concluderà il prossimo 17 giugno. Mons. Felicolo incontrerà la comunità italiana che vive nel territorio della città di Zurigo e i rappresentanti e i gruppi della parrocchia dedicata a San Giovanni Bosco. Qui – ci dice il parroco don Fulvio Gamba, vivono circa 14mila italiani. La visita di mons. Felicolo si concluderà domenica alle 11 con la celebrazione della santa Messa nella chiesa della Missione Cattolica Italiana animata dalla corale musicale Santa Cecilia. La visita di mons. Felicolo in Svizzera proseguirà poi a Basilea dove parteciperà alla seconda edizione dell’Italian & Swiss Summer Festival. La Missione Cattolica di Lingua Italiana di Zurigo nasce alla fine del diciannovesimo secolo quando i salesiani decisero di inviare alcuni sacerdoti per seguire pastoralmente gli italiani che arrivavano in quegli anni in Svizzera. Il nucleo originario delle strutture pastorali e ricreative non risulta più presente, in quanto periodicamente vennero effettuati lavori di demolizione e di trasformazione. Gli edifici attuali risalgono al 1952, la Chiesa e agli anni ’80 del ventesimo secolo la Missione. (Raffaele Iaria)