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Papa Francesco: “pregare per sostenere le vittime della tratta e le persone che accompagnano i processi di integrazione e di reinserimento sociale”

8 Febbraio 2021 - Città del Vaticano – La giornata di oggi, nella memoria di Santa Bakhita che «ha vissuto il dramma della tratta nella propria vita» è «importante, perché ci aiuta tutti a ricordare questo dramma, e ci incoraggia a non smettere di pregare e di lottare insieme». Lo ha detto Papa Francesco in un messaggio video ai partecipanti alla maratona di preghiera on line in occasione della Giornata Mondiale contro la Tratta sul tema “Economia senza tratta”. Possano la riflessione e la presa di coscienza essere «sempre accompagnate da gesti concreti, che aprono anche strade di emancipazione sociale» ha detto il pontefice aggiungendo che c’è «bisogno di pregare per sostenere le vittime della tratta e le persone che accompagnano i processi di integrazione e di reinserimento sociale». E citando il tema della giornata ha detto che una economia senza tratta è “un’economia di cura”, una «economia con regole di mercato che promuovono la giustizia» e una «economia coraggiosa». «La pandemia del Covid – ha detto il Papa - ha esacerbato e aggravato le condizioni di sfruttamento lavorativo; la perdita di posti di lavoro ha penalizzato tante persone vittime della tratta in processo di riabilitazione e reinserimento sociale». La tratta di persone «trova terreno fertile nell’impostazione del capitalismo neoliberista, nella deregolamentazione dei mercati che mira a massimizzare i profitti senza limiti etici, senza limiti sociali, senza limiti ambientali»: “«se si segue questa logica, esiste solamente il calcolo di vantaggi e svantaggi». La memoria liturgica di Santa Bakhita – ha concluso il papa - è «un richiamo forte a questa dimensione della fede e della preghiera: la sua testimonianza risuona sempre viva e attuale! Ed è un richiamo a mettere al centro le persone trafficate, le loro famiglie, le loro comunità. Sono loro il centro del nostro pregare. Santa Bakhita ci ricorda che esse sono le protagoniste di questa giornata, e che tutti noi siamo al servizio». (Raffaele Iaria)  

Papa Francesco: appello in favore dei minori migranti non accompagnati

8 Febbraio 2021 - Città del Vaticano - Desidero rivolgere un appello in favore dei minori migranti non accompagnati. Sono tanti! Purtroppo, tra coloro che per vari motivi sono costretti a lasciare la propria patria, ci sono sempre decine di bambini e ragazzi soli, senza la famiglia ed esposti a molti pericoli. In questi giorni, mi è stata segnalata la drammatica situazione di quelli che si trovano sulla cosiddetta “rotta balcanica”. Ma ce ne sono in tutte le “rotte”. Facciamo in modo che a queste creature fragili e indifese non manchino la doverosa cura e canali umanitari preferenziali.  

Papa Francesco: lavorare per “un’economia che non favorisca traffici ignobili”

8 Febbraio 2021 - Città del Vaticano - Oggi, memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, religiosa sudanese che conobbe le umiliazioni e le sofferenze della schiavitù, si celebra la Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Quest’anno - ha detto ieri papa Francesco dopo la preghiera mariana dell'Angelus - l’obiettivo è «lavorare per un’economia che non favorisca, nemmeno indirettamente, questi traffici ignobili, cioè un’economia che non faccia mai dell’uomo e della donna una merce, un oggetto, ma sempre il fine. Il servizio all’uomo, alla donna, ma non usarli come merce». «Chiediamo a Santa Giuseppina Bakhita che ci aiuti in questo", ha pregato il Papa.  

Giornata Internazionale della Fratellanza Umana: Papa Francesco partecipa alla prima celebrazione

1 Febbraio 2021 - Città del Vaticano – Papa Francesco celebrerà la Giornata Internazionale della Fratellanza Umana giovedì 4 febbraio in un evento virtuale organizzato dallo Sceicco Mohammed Bin Zayed ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, con la partecipazione del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb; il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres e altre personalità. Nella medesima occasione, fa sapere oggi il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, verrà assegnato il Premio Zayed per la Fratellanza Umana che si ispira al Documento sulla Fratellanza Umana. L’incontro e la cerimonia di premiazione verranno trasmessi in streaming in diverse lingue dalle ore 14.30 da Vatican News, il portale di informazione multimediale della Santa Sede, e diffusi da Vatican Media. «Questa celebrazione risponde al chiaro invito rivolto da Papa Francesco a tutta l’umanità a costruire un presente di pace nell’incontro con l’altro», ha sottolineato il card. Miguel Ángel Ayuso Guixot, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. «Nell’ottobre 2020, tale invito divenne ancora più ineludibile con l'Enciclica Fratelli tutti. Questi incontri sono un modo per realizzare un’amicizia sociale autentica, come ci ha chiesto il Santo Padre», ha aggiunto. La data non è una coincidenza. Il 4 febbraio 2019, nel corso del Viaggio Apostolico del Pontefice negli Emirati Arabi Uniti, il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar (Il Cairo), Ahmad Al-Tayyeb, firmarono il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la convivenza comune. Il Papa e il Grande Imam hanno dedicato quasi un anno e mezzo alla stesura di questo Documento finché non ne hanno dato annuncio insieme durante una visita di così storica portata. Pochi mesi dopo è stato istituito l’Alto Comitato per la Fratellanza Umana per tradurre le aspirazioni del Documento sulla Fratellanza Umana in impegni e azioni concrete, per promuovere la fraternità, la solidarietà, il rispetto e la comprensione reciproca, sottolinea la nota. L’Alto Comitato ha in programma di istituire una Casa Famiglia Abramitica, con una sinagoga, una chiesa e una moschea, sull’Isola Saadiyat ad Abu Dhabi. Ha costituito una giuria indipendente che riceve candidature al Premio Zayed per la Fratellanza Umana, selezionando i vincitori il cui lavoro si è distinto per l’impegno permanente a favore della fraternità umana. Papa Francesco ha esortato la Santa Sede a partecipare alla celebrazione della Giornata Internazionale della Fratellanza Umana sotto la guida del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Nell’edizione di gennaio del Video del Papa “Al servizio della Fraternità Umana”, il Papa ribadisce l’importanza di concentrarsi su ciò che è essenziale alla fede di tutte le fedi: adorare Dio ed amare il prossimo.  «La fratellanza ci induce ad aprirci al Padre di tutti e a vedere nell'altro un fratello, una sorella, a condividere la vita, a sostenerci reciprocamente, ad amare, a conoscere», sottolinea nel video Papa Francesco.    

Papa Francesco: “ricordare è segno di civiltà”

27 Gennaio 2021 - Roma - Oggi, anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, si celebra la Giornata della memoria. "Commemoriamo le vittime della Shoah e tutte le persone perseguitate e deportate dal regime nazista. Ricordare - ha detto Papa Francesco al termine dell'Udienza generale di questa mattina - è espressione di umanità. Ricordare è segno di civiltà. Ricordare è condizione per un futuro migliore di pace e di fraternità. Ricordare anche è stare attenti - ha quindi aggiunto il Papa -perché queste cose possono succedere un’altra volta, incominciando da proposte ideologiche che vogliono salvare un popolo e finiscono per distruggere un popolo e l’umanità. State attenti a come è incominciata questa strada di morte, di sterminio, di brutalità".  

La carezza di Dio

11 Gennaio 2021 - Città del Vaticano - Abbiamo da poco celebrato il Natale e l’Epifania, il mistero di un Dio che si china sull’uomo fino al punto di nascere in povertà, per essere uomo in mezzo a tutti gli uomini. Un bambino è l’essere più indifeso, più bisognoso di affetto e di attenzioni. Il Creatore ha voluto assumere in Gesù, le dimensioni di un bambino per farsi vedere e toccare. Ma è proprio in questo farsi piccolo la sua grandezza. Nel giorno in cui la chiesa fa memoria del battesimo di Gesù – domenica che conclude il tempo natalizio e apre a quello ordinario – ci troviamo a ammirare un adulto alla sua prima manifestazione pubblica. La liturgia ci fa fare un salto di quasi trenta anni; gli anni di “vita nascosta” dice il Papa, “vivendo la vita di tutti i giorni, senza apparire”. È un “bel messaggio per noi: ci svela la grandezza del quotidiano, l’importanza agli occhi di Dio di ogni gesto e momento della vita, anche il più semplice, anche il più nascosto”. Il Vangelo questa domenica ci porta nuovamente sulle rive del Giordano. Marco ci narra di Giovanni Battista che battezza con l’acqua, annunciando che arriverà chi battezzerà in Spirito Santo, colui al quale lui non è degno di slegare i lacci dei sandali. È una immagine che deve farci riflettere, in questo tempo di confusione, di manipolazione, di abuso e offesa del nome di Dio. Anche i manifestanti che hanno preso d’assalto il Congresso, a Washington, avevano cartelli con la scritta “Jesus save”. Si dice scosso dall’assedio a Capitol Hill Papa Francesco, e prega per le vittime di “quei drammatici momenti”. La violenza è “sempre autodistruttiva” afferma all’Angelus, non si “guadagna nulla con la violenza, e tanto si perde”. Chiede responsabilità alle autorità e alla popolazione “al fine di rasserenare gli animi, promuovere la riconciliazione nazionale e tutelare i valori democratici radicati nella società americana”. Con padre David Maria Turoldo potremmo dire che la violenza è come un terribile vulcano in eruzione, “esplosi da oscurità insondabili nel cuore della follia”. Ma torniamo al Vangelo. Gesù è lì in fila con gli altri peccatori, pur non avendo peccato. Non sgomita per passare avanti, non dice ‘lei non sa chi sono io’; non vuole privilegi, corsie preferenziali. È lì, si mescola alla folla, si confonde con i più poveri, gli emarginati, i peccatori; è dalla loro parte, solidarizza con questa umanità e attende il suo turno. Il battesimo, rito penitenziale, era segno della volontà di convertirsi, di essere migliori, chiedendo perdono dei propri peccati. Gesù non ne aveva certo bisogno. Giovanni Battista cerca di opporsi, ma Gesù insiste, “perché vuole stare con i peccatori: per questo si mette in coda con loro e compie il loro stesso gesto. Lo fa con l’atteggiamento del popolo”. Si avvicina, dice Francesco con le parole di un inno liturgico, “‘nuda l’anima e nudi i piedi’. L’anima nuda, cioè senza coprire niente, così, peccatore. Questo è il gesto che fa Gesù, e scende nel fiume per immergersi nella nostra stessa condizione” È il suo “manifesto programmatico”, afferma il Papa; ci dice che lui “non ci salva dall’alto, con una decisione sovrana o un atto di forza, un decreto, no: lui ci salva venendoci incontro e prendendo su di sé i nostri peccati”. Così vince il male: “abbassandosi, facendosene carico. È anche il modo in cui noi possiamo risollevare gli altri: non giudicando, non intimando che cosa fare, ma facendoci vicini, con-patendo, condividendo l’amore di Dio. La vicinanza è lo stile di Dio nei nostri confronti”. Dopo il battesimo “i cieli si aprono e si svela finalmente la Trinità. Lo Spirito Santo scende in forma di colomba, e il Padre dice a Gesù: tu sei il figlio mio, l’amato”. Dio si manifesta, ricorda Francesco, “quando appare la misericordia: quello è il suo volto. Gesù si fa servo dei peccatori e viene proclamato figlio”. Vale anche per noi: “in ogni gesto di servizio, in ogni opera di misericordia che compiamo Dio si manifesta”. Il battesimo è un affidare ogni nuova vita a colui che è più potente dei poteri oscuri del male. Anche coloro che non sono battezzati “ricevono la misericordia di Dio” perché la nostra vita è “segnata dalla misericordia” e Dio “ci carezza con la sua misericordia”. (Fabio Zavattaro)  

Papa Francesco: “i governi aiutino i marittimi bloccati sulle navi”

21 Dicembre 2020 - Città del Vaticano - "La pandemia di coronavirus ha causato un particolare disagio ai lavoratori marittimi. Molti di loro – si calcola circa 400.000 in tutto il mondo – sono bloccati sulle navi oltre i termini dei loro contratti e non possono tornare a casa". Lo ha detto Papa Francesco al termine dell'Angelus pronunciato ieri dalla finestra dello studio del Palazzo apostolico vaticano. "Chiedo alla Vergine Maria, Stella Maris, di confortare queste persone e tutti quelli che vivono situazioni di difficoltà, ed esorto i governi a fare il possibile perché possano ritornare tra i loro cari", ha aggiunto.  

Papa Francesco: l’8 dicembre di devozione alla Madonna in forma privata

30 Novembre 2020 -

Città del Vaticano - “Il prossimo 8 dicembre il Santo Padre Francesco compirà un atto di devozione privato, affidando alla Madonna la città di Roma, i suoi abitanti e i tanti malati in ogni parte del mondo". Lo ha comunicato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni spiegando che la scelta di non recarsi nel pomeriggio in Piazza di Spagna per il tradizionale Atto di venerazione dell’Immacolata è dovuta alla "perdurante situazione di emergenza sanitaria e al fine di evitare ogni rischio di contagio provocato da assembramenti”. (R.I.)

Bergoglio loda la Piccola Casa di Gela

5 Novembre 2020 -

Milano – “Un faro di luce e di speranza nel buio della sofferenza e della rassegnazione, un apprezzato segno di condivisione della Chiesa con i disagi e le fatiche del proprio popolo”. Così il Papa definisce la Piccola Casa della Misericordia di Gela in una lettera scritta al sacerdote della diocesi di Piazza Armerina don Pasqualino Di Dio. Don Di Dio dopo l’incontro casuale con il Papa durante la sua prima Messa pubblica celebrata a Sant’Anna in Vaticano, il 17 marzo 2013, era stato ricevuto in udienza. Al Pontefice aveva raccontato la realtà sociale della Sicilia sudorientale e il dramma degli sbarchi dei migranti. Il Papa lo aveva esortato a dar vita a una casa che fosse segno della misericordia di Dio, come poi è avvenuto, sotto l’egida del vescovo, mons. Rosario Gisana. Oggi la Casa, grazie al contributo di numerosi volontari, offre diversi e preziosi ai più poveri, come un poliambulatorio medico, un dormitorio e un centro d’ascolto.

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Papa Francesco: preghiera e ricordo per le vittime inermi del terrorismo

4 Novembre 2020 - Città del Vaticano - "In questi giorni di preghiera per i defunti, abbiamo ricordato e ricordiamo ancora le vittime inermi del terrorismo, il cui inasprimento di crudeltà si sta diffondendo in Europa. Penso, in particolare, al grave attentato dei giorni scorsi a Nizza in un luogo di culto e a quello dell’altro ieri nelle strade di Vienna, che hanno provocato sgomento e riprovazione nella popolazione e in quanti hanno a cuore la pace e il dialogo". Lo ha detto questa mattina Papa Francesco al termine dell'Udienza generale dalla Biblioteca apostolica in Vaticano senza fedeli. Il Pontefice affida alla "misericordia di Dio le persone tragicamente scomparse" ed esprime la "mia spirituale vicinanza ai loro familiari e a tutti coloro che soffrono a causa di questi deprecabili eventi, che cercano di compromettere con la violenza e l’odio la collaborazione fraterna tra le religioni". (Raffaele Iaria)