Primo Piano

Papa Francesco: “chi rischia la vita in mare non invade, cerca accoglienza”

23 Settembre 2023 -   Marsiglia – “C’è un grido di dolore che più di tutti risuona, e che sta tramutando il mare nostrum in mare mortuum, il Mediterraneo da culla della civiltà a tomba della dignità. È il grido soffocato dei fratelli e delle sorelle migranti”. A dirlo con forza questa mattina papa Francesco nel suo discorso a conclusione degli Incontri Mediterranei, a cui partecipano 65 Vescovi provenienti dalle sponde del Mediterraneo. Il porto di Marsiglia è da secoli – ha detto il Papa -  “una porta spalancata sul mare, sulla Francia e sull’Europa. Da qui molti sono partiti per trovare lavoro e futuro all’estero, e da qui tanti hanno varcato la porta del continente con bagagli carichi di speranza. Marsiglia ha un grande porto ed è una grande porta, che non può essere chiusa. Vari porti mediterranei, invece, si sono chiusi. E due parole sono risuonate, alimentando le paure della gente: ‘invasione’ ed ‘emergenza’. Ma chi rischia la vita in mare non invade, cerca accoglienza”. Quanto all’emergenza, il fenomeno migratorio -ha sottolineato il Pontefice - non è tanto un’urgenza momentanea, sempre buona per far divampare propagande allarmiste, ma un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza: con una responsabilità europea in grado di fronteggiare le obiettive difficoltà. Il mare nostrum grida giustizia, con le sue sponde che da un lato trasudano opulenza, consumismo e spreco, mentre dall’altro vi sono povertà e precarietà. Anche qui il Mediterraneo rispecchia il mondo, con il Sud che si volge al Nord, con tanti Paesi in via di sviluppo, afflitti da instabilità, regimi, guerre e desertificazione, che guardano a quelli benestanti, in un mondo globalizzato nel quale tutti siamo connessi ma i divari non sono mai stati così profondi. Eppure – ha quindi aggiunto – questa situazione non è una novità degli ultimi anni, e non è questo Papa venuto dall’altra parte del mondo il primo ad avvertirla con urgenza e preoccupazione. La Chiesa ne parla con toni accorati da più di cinquant’anni”. Nel suo lungo discorso papa Francesco ha evidenziato che “sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà nell’accogliere, proteggere, promuovere e integrare persone non attese, però il criterio principale non può essere il mantenimento del proprio benessere, bensì la salvaguardia della dignità umana. Coloro che si rifugiano da noi non vanno visti come un peso da portare: se li consideriamo fratelli, ci appariranno soprattutto come doni”. E poi un richiamo alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra domani con l’invito a  lasciarci “toccare dalla storia di tanti nostri fratelli e sorelle in difficoltà, che hanno il diritto sia di emigrare sia di non emigrare, e non chiudiamoci nell’indifferenza. La storia ci interpella a un sussulto di coscienza per prevenire un naufragio di civiltà. Il futuro, infatti, non sarà nella chiusura, che è un ritorno al passato, un’inversione di marcia nel cammino della storia. Contro la terribile piaga dello sfruttamento di esseri umani, la soluzione non è respingere, ma assicurare, secondo le possibilità di ciascuno, un ampio numero di ingressi legali e regolari, sostenibili grazie a un’accoglienza equa da parte del continente europeo, nel contesto di una collaborazione con i Paesi d’origine”. Dire “basta”, invece, è “chiudere gli occhi; tentare ora di ‘salvare sé stessi’ si tramuterà in tragedia domani, quando le future generazioni ci ringrazieranno se avremo saputo creare le condizioni per un’imprescindibile integrazione, mentre ci incolperanno se avremo favorito soltanto sterili assimilazioni. L’integrazione è faticosa, ma – ha detto ancora il Papa - lungimirante: prepara il futuro che, volenti o nolenti, sarà insieme o non sarà; l’assimilazione, che non tiene conto delle differenze e resta rigida nei propri paradigmi, fa invece prevalere l’idea sulla realtà e compromette l’avvenire, aumentando le distanze e provocando la ghettizzazione, che fa divampare ostilità e insofferenze. Abbiamo bisogno di fraternità come del pane”. (Raffaele Iaria)

Gmmr: Migrantes Avezzano, lavorare per realizzare opere di accoglienza e di sostegno

23 Settembre 2023 - Avezzano - Domani si celebra la 109ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, dedicata, secondo le intenzioni del Papa, alla libertà, con lo slogan «Liberi di scegliere se migrare o restare». Un viaggio vissuto anche dalla famiglia di Nazareth in terra d'Egitto. «Maria e Giuseppe non ci sono mai stati in Egitto, non ne conoscono la lingua e le usanze, non possiedono denaro né provviste. Vanno verso l'ignoto. Non sanno di che vivranno, non sanno dove abiteranno. Non sanno a chi potranno rivolgersi per un aiuto» (Carulli, "Sei Luce ai miei passi"). L'invito, alla luce del Vangelo, è di operare sulla scia di Caritas e Migrantes, e in comunione con le altre realtà della Chiesa locale e del territorio, in opere di accoglienza e sostegno. (Lidia Di Pietro, Direttore Migrantes Avezzano).

Mattarella: il Mare Nostrum luogo di scambi e di solidarietà

23 Settembre 2023 - Roma - Come sempre nel momento di partire per un viaggio all’estero, Papa Francesco ieri ha inviato un telegramma al presidente della Repubblica. Nel messaggio il Papa sottolinea che l’incontro di Marsiglia cui parteciperà «riunisce Chiese e città mediterranee per riflettere sulle sfide dell’accoglienza, dell’integrazione e della fraternità, così da favorire il dialogo interculturale e promuovere vie di pace». Affettuosa e puntuale la risposta del presidente Mattarella secondo cui il Mare Nostrum potrà superare le innumerevoli sfide di oggi «solo traendo dal suo cospicuo patrimonio spirituale e culturale spunto e ispirazione per restituirlo alla sua vocazione di luogo di dialogo, di scambio, di conoscenza e di solidarietà».

Incontri del Mediterraneo: card. Aveline, “è un crimine condannare a morte i migranti facendoli salire su vecchie e pericolose imbarcazioni”

22 Settembre 2023 -
Marsiglia - “Quando i marinai scompaiono in mare, è ovviamente un dramma per le loro famiglie, ma questo fa parte dei rischi del loro mestiere. Ma quando uomini, donne e bambini, che non sanno nulla di navigazione, che fuggono dalla miseria e dalla guerra, vengono derubati dei loro beni da trafficanti disonesti, che li condannano a morte facendoli salire su vecchie e pericolose imbarcazioni, questo è un crimine!”. E' quanto ha detto il card. Jean-Marc Aveline, vescovo di Marsiglia, nel suo saluto al Papa durante il Momento di raccoglimento dei leader religiosi davanti al Memoriale dei marinai e migranti morti in mare. “E quando le istituzioni politiche vietano alle Organizzazioni non governative e anche alle navi che incrociano in queste acque di portare soccorso ai naufraghi, è un crimine altrettanto grave e una violazione del diritto internazionale marittimo più elementare”, ha proseguito Aveline, ringraziando il Papa “per il coraggio e la tenacia con cui, da dieci anni, dal Suo primo viaggio a Lampedusa, difende la causa dei migranti, nei confronti e contro tutto”. Poi la citazione delle associazioni che a lavorano al servizio di migranti: “I servizi diocesani di pastorale dei migranti di Marsiglia, Gap-Briançon e Parigi che li accolgono o li soccorrono in montagna. Anche le associazioni Sos Méditerranée e Mediterranea che raccolgono coloro che sono abbandonati in mare sono con noi. E anche i responsabili di Stella Maris, il servizio internazionale di pastorale marittima, molto attivo sul porto di Marsiglia, che riguarda sia la diocesi di Marsiglia sia quella di Aix-en-Provence. Ma vorrei soprattutto sottolineare la partecipazione dei responsabili di tutte le religioni presenti a Marsiglia. La città, sotto l’impulso del suo sindaco, Robert Vigouroux, è stata pioniera con la creazione nel 1990, di un’istanza, chiamata Marseille-Espérance, che riunisce regolarmente tutti questi responsabili, nel quadro della laicità repubblicana, per vegliare insieme sulla pace e la coesione sociale della nostra grande città”.

Il Mediterraneo, teatro di vite spezzate e sogni infranti

22 Settembre 2023 - Marsiglia - Papa Francesco a Marsiglia ha rivolto lo sguardo al Mediterraneo e ha richiamato “la tragedia di chi non c’è l’ha fatta, di chi è morto in mare”. E ha ricordato alla nostra coscienza che “sono vite spezzate e sogni infranti”. Il mare ricorda in questo porto di Marsiglia che la morte chiede solo ‘silenzio’ ha detto. In fondo al mare ci sono le speranze di tanti migranti. Così commenta mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, presente a Marsiglia agli “Incontri del Mediterraneo”. L’intervento di papa Francesco è stato pronunciato davanti al Memoriale dedicato ai marinai e ai migranti dispersi in mare nel corso di un momento di raccoglimento con i leader religiosi e i 65 Vescovi presenti a Marsiglia e provenienti dalle sponde del Mediterraneo. Lo splendido mare è diventato ‘un cimitero ‘ ha detto ancora papa Francesco ricordando “che siamo di fronte a un bivio: o scegliamo la cultura della fraternità o la cultura dell’indifferenza. Soccorrere chi è in mare è un dovere di civiltà”, ha detto. Abramo – spiega mons. Perego riprendendo le parole di papa Francesco - con la sua ospitalità è a “fondamento di tutte le religioni del Mediterraneo. Il suo esempio deve diventare per le religioni motivo di collaborazione  di fronte ai drammi del Mediterraneo. Oggi occorre scegliere la via dell’incontro, a partire dalle religioni. Marsiglia è stata esempio di Dialogo interreligioso e deve continuare ad essere un esempio per l’Europa. Non facciamo naufragare la speranza”. Il presidente di Migrantes sottolinea che una parola di solidarietà il Papa “l’ha avuta per  coloro che soccorrono in mare e trovano alcuni ostacoli segno di ingenerosità e di fratellanza”. Un discorso, quello di papa Francesco – ha concluso mons. Perego “appassionato e al tempo stesso addolorato, fermo nel riaffermare la centralità della tutela dei migranti in fuga e che chiedono accoglienza”. Un discorso che accompagnerà l’azione pastorale e sociale della Chiesa a favore dei migranti.

Papa Francesco: è un dovere di umanità e civiltà salvare le persone che rischiano di annegare

22 Settembre 2023 - Marsiglia -  "Non abituiamoci a considerare i naufragi come fatti di cronaca e i morti in mare come cifre: no, sono nomi e cognomi, sono volti e storie, sono vite spezzate e sogni infranti". Lo ha detto papa Francesco a Marsiglia nei pressi del Memoriale dedicato ai marinai e ai migranti dispersi in mare nel corso di un momento di raccoglimento con i leader religiosi. "Dinanzi a noi - ha detto il Papa - c’è il mare, fonte di vita, ma questo luogo evoca la tragedia dei naufragi, che provocano morte. Siamo riuniti in memoria di coloro che non ce l’hanno fatta, che non sono stati salvati". Il pensiero di papa Francesco è andato a chi è  "annegato nella paura, insieme alle speranze che portavano nel cuore. Davanti a un simile dramma non servono parole, ma fatti. Prima ancora, però, serve umanità: silenzio, pianto, compassione e preghiera". E qui il papa ha invitato a un momento di silenzio: "lasciamoci toccare dalle loro tragedie. Troppe persone, in fuga da conflitti, povertà e calamità ambientali, trovano tra le onde del Mediterraneo il rifiuto definitivo alla loro ricerca di un futuro migliore. E così questo splendido mare è diventato un enorme cimitero, dove molti fratelli e sorelle sono privati persino del diritto di avere una tomba, e a venire seppellita è solo la dignità umana". Per il papa davanti a noi "si pone un bivio: da una parte la fraternità, che feconda di bene la comunità umana; dall’altra l’indifferenza, che insanguina il Mediterraneo. Ci troviamo di fronte a un bivio di civiltà. Non possiamo rassegnarci a vedere esseri umani trattati come merce di scambio, imprigionati e torturati in modo atroce; non possiamo più assistere ai drammi dei naufragi, dovuti a traffici odiosi e al fanatismo dell’indifferenza. Le persone che rischiano di annegare quando vengono abbandonate sulle onde devono essere soccorse. È un dovere di umanità, è un dovere di civiltà! Il Cielo ci benedirà, se in terra e sul mare sapremo prenderci cura dei più deboli, se sapremo superare la paralisi della paura e il disinteresse che condanna a morte con guanti di velluto. In questo, noi rappresentanti di diverse religioni siamo chiamati a essere di esempio". Alle radici dei tre monoteismi mediterranei - ha detto ancora il papa - c’è "l’accoglienza, l’amore per lo straniero in nome di Dio. E questo è vitale se, come il nostro padre Abramo, sogniamo un avvenire prospero. Noi credenti, dunque, dobbiamo essere esemplari nell’accoglienza reciproca e fraterna. Spesso non sono facili i rapporti tra i gruppi religiosi, con il tarlo dell’estremismo e la peste ideologica del fondamentalismo che corrodono la vita reale delle comunità". Oggi pure Marsiglia, caratterizzata da "un variegato pluralismo religioso, ha davanti a sé un bivio: incontro o scontro. E io ringrazio tutti voi, che vi schierate sulla via dell’incontro: grazie per il vostro impegno solidale e concreto per la promozione umana e per l’integrazione. È bello che qui, insieme a diverse realtà che lavorano con i migranti, ci sia il Marseille-Espérance, organismo di dialogo interreligioso che promuove la fraternità e la convivenza pacifica. Guardiamo ai pionieri e ai testimoni del dialogo, come Jules Isaac, vissuto qua vicino, di cui si è da poco ricordato il 60° anniversario della morte. Voi siete la Marsiglia del futuro. Andate avanti senza scoraggiarvi, perché questa città sia per la Francia, per l’Europa e per il mondo un mosaico di speranza". Il papa ha concluso con l'invito ad affrontare "uniti i problemi, non facciamo naufragare la speranza, componiamo insieme un mosaico di pace!". E poi il ringraziamento a chi opera per i salvataggi dei migranti in mare. (Raffaele iaria)

Papa Francesco: la situazione dei migranti oggi è una crudeltà’

22 Settembre 2023 - Marsiglia - Papa Francesco, conversando con i giornalisti in viaggio con lui verso Marsiglia parlando sulla situazione di questi giorni a Lampedusa e in altre zone di approdo in cui si registrano numerosi sbarchi di migranti, ha sottolineato che è una “crudeltà” ciò che sta accadendo, oltre che una terribile “mancanza di umanità”. Bergoglio ha espresso il suo dolore di fronte ad una foto mostratagli di una mamma migrante con il figlio, dolore per tanti come questa donna trattenuti nei “lager” della Libia e poi messi su imbarcazioni nel mare, esposti a molteplici rischi". (R.I.)

Incontri del Mediterraneo: card. Aveline, “affidiamo alla Vergine Maria tutti gli abitanti delle coste del Mediterraneo e tutti coloro, marinai o migranti, che affrontano i pericoli del mare”

22 Settembre 2023 -
Marsiglia - “Fin dal suo arrivo, ha voluto fare come facciamo qui, ogni volta che succede qualcosa di felice o infelice sorge nella nostra vita: Marsigliesi di tutte le confessioni e religioni, saliamo su questa collina per affidarci alla Vergine Maria, la Vierge de la Garde, che qui chiamiamo la Bonne Mère”. È il saluto del card. Jean-Marc Aveline, vescovo di Marsiglia, al Papa, nella preghiera mariana con il clero diocesano nella basilica di Notre-Dame-de-la-Garde. “Ma non sono solo i marsigliesi che salgono dalla Bonne Mère!”, ha proseguito il cardinale: “Qui, San Charles di Foucauld veniva a pregare in ogni suo passaggio a Marsiglia, prima o dopo le sue numerose traversate del Mediterraneo. Qui la piccola Teresa di Lisieux, in pellegrinaggio verso Roma, è venuta ad affidare alla Vergine il progetto di chiedere al Papa di permetterle di entrare nel Carmelo nonostante la sua giovane età. Qui la giovane Maryam, originaria della Palestina e impegnata a Marsiglia al servizio di una famiglia libanese, veniva regolarmente a chiedere a Maria di illuminarle il cammino della sua vocazione. Qui, il giovane prete polacco Karol Wojtyla, mentre era studente a Roma, venne a celebrare l’Eucaristia poco prima di recarsi nel presbiterio dove viveva Jacques Loew, il domenicano che fu il primo sacerdote operaio in Francia, assunto come scaricatore nel porto di Marsiglia”. “Dobbiamo sempre imparare da Maria a guardare Dio con gli occhi del popolo, portando davanti a lui le preghiere e le suppliche di tutti, e anche a guardare il popolo con gli occhi di Dio, occhi pieni di bontà, incoraggiamento e misericordia”, ha proseguito Aveline: “Con Lei, Santo Padre, con tutti i pellegrini che da più di ottocento anni salgono su questa collina per chiedere e ringraziare, come attestano i numerosi ex-voto e i modelli di imbarcazioni sparsi per il santuario, affidiamo alla Vergine Maria tutti gli abitanti delle coste del Mediterraneo e tutti coloro, marinai o migranti, che affrontano i pericoli del mare”.

Gmmr: le iniziative di sensibilizazione nella diocesi di Ferrara-Comacchio

22 Settembre 2023 - Ferrara - Domenica 24 settembre ricorre la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR) che quest'anno si svolgerà a livello nazionale a Piacenza, con la S. Messa in diretta su Rai Uno. Il titolo scelto da Papa Francesco per il suo messaggio annuale è "Liberi di scegliere se migrare o restare". «Assieme al nostro Arcivescovo - spiega don Rodrigo Akakpo, Direttore della Migrantes di Ferrara.Comacchio -  abbiamo scelto di non organizzare un altro evento in Diocesi per questa giornata, ma di lasciare il ricordo e la celebrazione alle comunità parrocchiali». L'appello alle parrocchie e comunità è di partecipare alla Messa del 24 settembre, invitando «anche le persone di varie etnie delle vostre realtà, proponendo loro anche di indossare i loro costumi tipici o far fare loro una delle letture, o una delle preghiere dei fedeli, o la processione delle offerte». Don Akakpo informa, inoltre, che nel 2022 l'offerta complessiva raccolta è stata di euro 3.700,41, che copre il 25% delle spese delle attività della Migrantes nei diversi settori. «Al riguardo - prosegue don Akakpo -, mi permetto di fare presente che le crescenti nuove richieste di assistenza ed interventi, soprattutto a favore delle nuove problematiche migratorie, esigono da noi tutti un aumentato impegno e risposte concrete».

Gmmr: a Brescia celebrazione con il vescovo

22 Settembre 2023 - Brescia - Domenica 24 settembre alle 10 in Cattedrale il vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, presiede la Messa per la 109ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. La celebrazione è animata dalle comunità migranti cattoliche. Papa Francesco ha dedicato il messaggio al tema della libertà che dovrebbe sempre contraddistinguere la scelta di lasciare la propria terra. La sua riflessione parte con due esempi biblici: la fuga della Sacra Famiglia in Egitto e la migrazione di Giacobbe e i suoi discendenti da Canaan in Egitto.

Migrantes Calabria: dalla parte della libertà

22 Settembre 2023 - Cosenza - Alla vigilia della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2023 dal tema “Liberi di scegliere se migrare o restare”, la Commissione Regionale Migrantes si è incontrata in modalità online per un momento intenso di confronto e condivisione. Alla luce del recente comunicato della Conferenza Episcopale Calabra, Mons. Savino ha manifestato preoccupazione per il momento storico che stiamo attraversando e per i risvolti negativi in cui versa il fenomeno migratorio. Accanto alla presentazione delle numerose iniziative che le diocesi calabresi hanno programmato per la GMMR, la Commissione ha condiviso la crescente apprensione per il degrado civile e istituzionale che emerge soprattutto nella gestione dell’accoglienza dei fratelli migranti. Il compito che la Commissione tenta di portare avanti è quello di collocare al centro dell’agire pastorale una sensibilità tale da far percepire il fenomeno non come emergenziale, ma strutturale; dal momento che costituisce una sfida pressante alla civiltà e alla fraternità evangelica. L’impegno per una politica dell’accoglienza passa non solo attraverso una denuncia nitida dei soprusi che i fratelli migranti subiscono, ma anche dal richiamo profetico alle politiche regionali e nazionali. In mezzo alle contraddizioni del fragile territorio regionale è necessaria e urgente una solida formazione culturale (in relazione alla teologia e alla pastorale) che induca le comunità cristiane ad una più ragionevole consapevolezza antropologica e sociale del meticciato. (Commissione Regionale Migrantes della Conferenza Episcopale Calabra)

GMMR: migrare o restare, questione di libertà

22 Settembre 2023 - Gaeta - In occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato che cade il 23 settembre, papa Francesco ha diffuso un messaggio per riflettere e allargare i nostri orizzonti sul tema "migrazione" senza seguire discorsi urlati e, molto spesso, lontani dai principi di fratellanza umana e, men che meno, di principi evangelici ispirati dalle Beatitudini. Nel messaggio il Papa sottolinea come «i flussi migratori dei nostri giorni sono espressione di un fenomeno complesso e articolato, la cui comprensione esige l'analisi attenta di tutti gli aspetti che caratterizzano le diverse tappe dell'esperienza migratoria, dalla partenza all'arrivo, incluso un eventuale ritorno». Il titolo del messaggio è "Liberi di scegliere se migrare o restare". Il problema sta proprio in quel principio di libertà o, piuttosto, nella mancanza di libertà di scelta in quanto «conflitti, disastri naturali, o più semplicemente l'impossibilità di vivere una vita degna e prospera nella propria terra di origine costringono milioni di persone a partire». Si può aggiungere anche: liberi di partecipare alla vita delle nostre comunità ecclesiali. Tra i migranti ci sono dei cristiani che hanno un grande bisogno di spiritualità. Abbiamo realtà dove vengono accolti, sostenuti. A Itri, come certamente in altre zone, ci sono state alcune richieste di Battesimo, seguite da occasioni di preghiera e ascolto della Parola in piccoli gruppi con altri cristiani. Nella libertà di scegliere c'è anche questa possibilità che non deve essere sottovalutata. Uno dei giovani battezzati è tornato, quest'estate, nella sua terra per sposarsi. Questa nuova famiglia entrerà a far parte della comunità parrocchiale, non appena sarà possibile il ricongiungimento familiare. Papa Francesco ricorda che spesso le persone emigrano da aree depredate dall'ingordigia dei paesi più forti e i paesi dove arrivano, compreso il nostro, sono molto coinvolti nella depredazione delle zone di origine. Per eliminare le cause più evidenti delle migrazioni forzate tutti dobbiamo chiederci cosa fare e cosa smettere di fare, prodigandoci «per fermare la corsa agli armamenti, il colonialismo economico, la razzia delle risorse altrui, la devastazione della nostra casa comune». C'è bisogno di riflessione e formazione e discernimento. Il Papa sostiene che «per fare della migrazione una scelta davvero libera, bisogna sforzarsi di garantire a tutti un'equa partecipazione al bene comune». (M. Giovanna Ruggieri - direttore Ufficio Migrantes Gaeta)

Incontri del Mediterraneo: mons. Perego, “non possiamo costruire l’Europa sulla solidarietà volontaria”, serve “accoglienza diffusa”

22 Settembre 2023 -
Marsiglia -  “Non possiamo costruire l’Europa sulla solidarietà volontaria”. Ne è convinto mons. Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, a Marsiglia per partecipare ai Rencontres Méditerranéennes, che oggi pomeriggio vedranno l’arrivo di Papa Francesco. Illustrando al Sir l’andamento del dibattito tra i vescovi sulle migrazioni, dopo la presentazione delle cinque relazioni sulle rispettive rive del Mare Nostrum, mons. Perego evidenzia che “in molti luoghi è difficile accogliere le persone, c’è la consapevolezza di dover affrontare problemi comuni, ma ci sono anche dei bei tentativi di diverse realtà ecclesiali di rispondere alle provocazioni che le migrazioni lanciano alla nostra fede”. “La secolarizzazione sta indebolendo lo spirito di accoglienza, che invece è tipicamente evangelico”, ha detto il presule secondo il quale a Marsiglia “sta emergendo il tema della responsabilità politica, anche dei cristiani”: “Bisogna chiedersi quali risposte dare al fenomeno migratorio, per un maggiore impegno nella società. Si tratta di un impegno ‘ad extra’, come si raccomanda nel quarto capitolo della Fratelli tutti, in cui il Papa invita ad una rinnovata politica al centro della quale ci sia la carità, l’attenzione alla dignità della persone, al bene comune, alla condivisione”. In questa prospettiva, dunque, è urgente acquisire la capacità di concepire il Mediterraneo “non come luogo di scambi economici ma di solidarietà, intesa come appello a cui ogni singolo Paese deve dare il suo contributo”. A proposito dell’impegno della Chiesa italiana sul fronte delle migrazioni, mons. Perego fa notare che “Lampedusa è una delle porte da cui arrivano i migranti, soprattutto dall’Africa. Il modello di Lampedusa è un modello su cui tutti dovremmo puntare: no ai grandi campi, sì invece all’accoglienza diffusa”. L’arcivescovo ci tiene anche a sfatare le rappresentazioni mediatiche, spesso errate e fuorvianti, che i media danno delle migrazioni: “In 10 anni in Italia è sbarcato un milione di persone ma  50mila sono quelle che si sono fermate”. Attenzione ai destinatari dell’accoglienza, integrazione e inclusione sono le caratteristiche salienti del modello di accoglienza italiano, che si propone di “non fermarsi sui primi arrivi, ma puntare sull’inclusione e suoi  ricongiungimenti familiari, essenziali per il futuro del nostro Paese e per far sì che le nostre città diventino il luogo di vita dei migranti”. “L’accoglienza deve mettere al centro i diritti della persona, di tutta la persona, e la valorizzazione delle sue capacità”, conclude Perego, esprimendo l’auspicio che “il modello dell’accoglienza diffusa sia promosso sul territorio non solo italiano ma europeo. Non possiamo costruire l’Europa sulla solidarietà volontaria, ci vuole un modello fondamentale di convivenza da condividere”.

GMMR: celebrazioni nel segno di Scalabrini e Zatti

22 Settembre 2023 - Bologna - Non rinunciare ad una visione di insieme del fenomeno migratorio: è questo il senso del messaggio che il Papa ha inviato per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che avrà luogo domenica 24 settembre. «Dovrebbe essere chiaro per tutti che per comprendere bisogna conoscere», scrive il Papa; a partire dalle motivazioni delle partenze, «specialmente da luoghi dove c'è guerra o si vivono situazioni di estrema povertà». «L'ingiustizia non è la migrazione, ma anzitutto la negazione del diritto a vivere in pace e dignità», sottolinea Francesco. Quest'anno, a livello nazionale, la Giornata è stata affidata alla Regione Emilia-Romagna e avrà il suo momento di maggiore visibilità con la celebrazione eucaristica che avrà luogo nella Cattedrale di Piacenza e che sarà trasmessa da Raiuno alle 11 di domenica 24. La scelta è dettata anche dalla recente canonizzazione del «padre dei migranti», san Giovanni Battista Scalabrini, che fu vescovo della città e dedicò grandi energie all'accompagnamento umano e spirituale dei migranti, anche con la costituzione di una congregazione religiosa. Insieme a lui, in modo provvidenziale e molto significativo, è stato canonizzato un migrante italiano, Artemide Zatti, che all'inizio del ventesimo secolo lasciò le rive del Po per la Patagonia argentina, dove realizzò anche la sua chiamata alla santità, come laico salesiano. Due figure complementari, che ricordano quanta ricchezza umana e spirituale può offrire la migrazione. Davanti alle emergenze di queste settimane, segnate spesso da tanto dolore, Migrantes e Caritas fanno eco alle dichiarazioni di prospettiva offerte dal presidente della Repubblica, sottolineando «la necessità di canali regolari d'ingresso in Europa che evitino la morte a uomini, donne e bambini costretti a fuggire per vivere una vita più dignitosa. Occorre una maggiore consapevolezza a livello europeo, affinché si superi presto il regolamento di Dublino e non si chiudono le frontiere». Nel frattempo la migrazione non è solo emergenza. Lo ricordano gli oltre 5 milioni di cittadini di origine straniera che fanno ormai già parte del tessuto sociale del nostro Paese e i quasi 6 milioni di italiani, in gran parte giovani, che sono all'estero per avere maggiori opportunità. (Andrea Caniato, responsabile regionale Migrantes Emilia Romagna)

Vescovi Calabria: “degrado civile e istituzionale nella gestione dell’accoglienza”

22 Settembre 2023 - Catanzaro - “In mezzo alle contraddizioni del fragile territorio regionale è necessaria e urgente una solida formazione culturale (in relazione alla teologia e alla pastorale) che induca le comunità cristiane ad una più ragionevole consapevolezza antropologica e sociale del meticciato”. Lo scrive, in preparazione alla Giornata del migrante e del rifugiato di domenica, la Commissione Migrantes della Conferenza episcopale calabra. Richiamando il recente comunicato della Conferenza Episcopale Calabra, ovvero “la preoccupazione per il momento storico che stiamo attraversando e per i risvolti negativi in cui versa il fenomeno migratorio”, Migrantes Calabria condivide “la crescente apprensione per il degrado civile e istituzionale che emerge soprattutto nella gestione dell’accoglienza dei fratelli migranti”. Richiamando il compito di “collocare al centro dell’agire pastorale una sensibilità tale da far percepire il fenomeno non come emergenziale, ma strutturale”, la Commissione evidenzia che questo fenomeno “costituisce una sfida pressante alla civiltà e alla fraternità evangelica”. Infatti, “l’impegno per una politica dell’accoglienza passa non solo attraverso una denuncia nitida dei soprusi che i fratelli migranti subiscono, ma anche dal richiamo profetico alle politiche regionali e nazionali”.

Incontri del Mediterraneo: oggi e domani la visita di papa Francesco

22 Settembre 2023 - Roma - Inizia oggi pomeriggio il 44° viaggio internazionale di papa Francesco. Destinazione Marsiglia, dove domattina parteciperà alla sessione conclusiva delle Rencontres Méditerranéennes e incontrerà il presidente Emmanuel Macron. La partenza è prevista alle 14.35 dall'aeroporto di Fiumicino. A Marsiglia il primo impegno nel Santuario della Madonna della Guardia per la preghiera mariana con il clero. A seguire il momento di raccoglimento con i leader religiosi presso il Monumento per i marinai e i migranti spariti in mare. Domani pomeriggio la Messa al Velodrome, quindi il rientro a Roma previsto per le 20.50. Alla vigilia del viaggio i media vaticani hanno intervistato il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. «Coloro che si impegnano nel prendersi cura dei migranti e dei rifugiati - ha detto il porporato parlando degli abitanti delle zone di arrivo dei migranti, come Lampedusa - non possono essere lasciati soli ad affrontare queste situazioni senza il sostegno dei governi. Hanno bisogno della solidarietà a livello nazionale e internazionale». «Attualmente - ha aggiunto - è in discussione più di un piano d'azione a livello politico. Non solo in Italia, ma anche in Europa. Mi vengono in mente sia i diversi progetti di sviluppo in Africa, sia il Nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo. È necessario che sul Patto si trovi un consenso il più presto possibile. Tutti i Paesi europei devono assumersi la responsabilità della situazione nel Mediterraneo insieme». (G.C.)

Migrantes Massa Carrara: le iniziative per la GMMR

21 Settembre 2023 - Massa Carrara – Nella diocesi di Massa Carrara-Pontremoli  per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra domenica sono in programma una serie di iniziative, organizzate dall’Ufficio Migrantes diocesano  per ribadire che mentre “ci impegniamo perché ogni migrazione possa essere frutto di una scelta libera, siamo invitati ad avere il massimo rispetto della dignità del migrante”. Il programma prevede per domenica 24 settembre la celebrazione della Santa Messa alle ore 18.00 in Cattedrale, cui seguirà una cena conviviale dei popoli, mentre alle ore 21.00 è previsto lo spettacolo teatrale “Caduti da una nuvola”. Il progetto, diretto da Paolo Puntoni e realizzato grazie al supporto della fondazione Migrantes, vede protagonisti i giovani minori non accompagnati accolti presso il Seminario Vescovile di Massa, che porteranno in scena i propri sogni nella speranza di un futuro migliore. Le giornate successive saranno dedicate ai giovani studenti. La mattina di mercoledì 27 settembre presso il Centro Giovanile di Massa, interverrà Sonny Olumaty, presidente dell’associazione “Cittadini senza cittadinanza”, influencer e coreografo, noto attivista dei diritti civili, che in modo coinvolgente e interattivo, parlerà di etnia, cittadinanza, nazionalità, ius soli, ius sanguinis e ius culturae. L’incontro sarà replicato giovedì 28 settembre presso l’aula magna dell’Istituto D. Zaccagna di Carrara, in presenza e su piattaforma digitale. Sempre il 28 settembre presso la parrocchia di San Pio X, in collaborazione con l’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro sarà trasmesso alle ore 21.00 “The Letter”, il documentario, che racconta il viaggio a Roma di alcuni leader chiamati in Vaticano dal Pontefice per discutere dell’Enciclica “Laudato Sì”, affronta anche il problema dell’emigrazione causato da condizioni climatiche avverse. La settimana si concluderà il 3 ottobre alle ore 10.00 con una commemorazione seguita da un momento di preghiera interreligiosa quando nel giorno del ricordo delle vittime morte in mare, ci sarà l’appuntamento presso il porto di Marina di Carrara per deporre in acqua una corona di fiori. Per l’occasione saranno presenti il vescovo Mons. Mario Vaccari, mons. Pierpaolo Felicolo, Direttore generale della Fondazione Migrantes, il Comando della Capitaneria di Porto, la Coop Alta Marea, il pastore della chiesa metodista Massimo Marottoli, Kamal Koudsi della comunità islamica di Carrara e studenti dell’Istituto Nautico “Barsanti – Fiorillo”.

Gmmr: a Ladispoli la celebrazione della diocesi di Porto Santa Rufina e Civitavecchia

21 Settembre 2023 - Roma - «Liberi di scegliere se migrare o restare» è il tema della 109ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa celebrerà domenica prossima, 24 settembre. Un tema quanto mai attuale, vista la situazione che in questi giorni investe l'Italia e che chiama le comunità cristiane a uno slancio di fratellanza e umanità. Di questo il vescovo di Porto Santa Rufina e Civitavecchia, mons. Gianrico Ruzza, ha parlato con i cappellani della Pastorale per i migranti delle due diocesi che ha riunitoa La Storta. Anche la Giornata sarà vissuta in modo interdiocesano con la celebrazione eucaristica che il presule presiederà alle ore 11 nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Ladispoli.

Migrantes Locri-Gerace: a Camini la GMMR. Il messaggio del vescovo

21 Settembre 2023 - Locri- La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato nella diocesi di Locri-Gerace si celebrerà a Camini. Il Direttore dell’Ufficio Migrantes, don Rigobert Elangui, ha chiesto a tutti i parroci di prestare un’attenzione particolare a questa giornata nelle celebrazioni eucaristiche promuovendo anche iniziative e gesti concreti di vicinanza verso i migranti presenti nelle comunità (la colletta della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è tra quelle obbligatorie, sottolinea la diocesi in una nota). Don Rigobert, presentando la Giornata, ha evidenziato che: “Sulle coste del nostro territorio diocesano, da mesi, si assiste all’approdo di continui flussi migratori che si succedono con evidente carattere emergenziale: uomini, donne e bambini sono accolti nei centri di accoglienza provvisori di fortuna in alcuni comuni della Locride. Come comunità cristiana non possiamo essere indifferenti al fenomeno migratorio che spesso mette a rischio la vita delle persone”. Il vescovo della chiesa locrese-geracese, mons. Francesco Oliva, nel Messaggio indirizzato alla Comunità diocesana invita tutti a riflettere “sul nostro essere chiesa che accoglie”. L’accoglienza è un’istanza che nasce dal Vangelo, ne è prova emblematica la fuga in Egitto di Giuseppe e Maria che decidono di emigrare per l’amore verso Gesù, in modo da “sfuggire alle minacce del potente del tempo, il re Erode, per mettere al sicuro il proprio Figlio”. Mons. Oliva sottolinea che: “Nessuno può impedire la scelta di trovare un luogo più sicuro ed accogliente per la propria famiglia ed il futuro dei figli”. Quella storia, fuga in Egitto, è emblematica di come “l’esperienza dell’emigrazione non è legata alle contingenze, ma è una possibilità costante offerta a tutti come opportunità di vita migliore”. Il vescovo rimarca la straordinaria attualità dell’esortazione del Libro del Levitico: «Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri» (19,33-34). Quindi, il presule aggiunge: “I migranti non sono turisti in ferie, ma fratelli e sorelle che scappano per povertà, per paura, per disperazione, che cercano una vita migliore lontano dalla fame, dallo sfruttamento e dall’ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta. I loro bisogni sono conseguenza di politiche scellerate e colonialistiche che hanno sfruttato e depredato le risorse delle loro terre. Di fronte all’immigrato non è umano voltarsi dall’altra parte o chiudersi nel proprio perbenismo e indifferenza. Né è ritenere un optional ridare loro dignità e garantire la scelta se migrare o restare. I nostri tempi esigono l’impegno comune nell’accompagnare e governare nel miglior modo possibile i flussi, costruendo ponti e non muri, ampliando i canali per una migrazione sicura e regolare”.  

Migrantes Messina-Lipari-S. Lucia del Mela: oggi convegno in preparazione alla GMMR

21 Settembre 2023 - Messina - Nel contesto della celebrazione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, questa sera, giovedì 21 settembre, alle ore 18.00, nella Sala multimediale dell’Istituto “Cristo Re” dei Padri Rogazionisti (viale Principe Umberto, 89 - Messina), verrà presentato il Messaggio che papa Francesco ha consegnato alla Chiesa universale. Interverranno P. Felice Scalia, teologo, e il prof. Tonino Perna, economista e sociologo, che offriranno le loro riflessioni sul testo. L’incontro sarà aperto dal video che presenterà le testimonianze di due giovani migranti forzati, Queen e Sissoko, che raccontano quello che hanno vissuto per arrivare nel nostro Paese. Sarà il prof. Domenico Pellegrino, referente per l’area formazione dell’Ufficio Migrantes di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, a moderare l’incontro. "Liberi di scegliere se migrare o restare" è il titolo scelto dal Pontefice per la Giornata, e nel suo Messaggio riafferma due diritti fondamentali, da sempre riconosciuti nel Magistero sociale della Chiesa: il diritto di migrare e il diritto di vivere nella propria terra. I due diritti si fondano sui principi della libertà e della destinazione universale dei beni che il Signore ha creato e destinato a tutta l’umanità. Entrambi questi diritti oggi sono a rischio. Il diritto di migrare viene fermato da muri che si alzano, da nazionalismi di ritorno, da legislazioni che indeboliscono il diritto di lasciare la propria terra di chi cerca un lavoro e un sostegno alla vita personale e familiare o fugge da guerre, disastri ambientali, dittature, sottolinea la Migrante diocesana aggiungendo che il diritto di rimanere nella propria terra è messo a rischio dalle numerose guerre e conflitti in atto, da forme nuove di colonialismo, dalla mancanza di pari opportunità di uomini e donne, dal grave sfruttamento.