GMMR: migrare o restare, questione di libertà

22 Settembre 2023 – Gaeta – In occasione della giornata mondiale del migrante e del rifugiato che cade il 23 settembre, papa Francesco ha diffuso un messaggio per riflettere e allargare i nostri orizzonti sul tema “migrazione” senza seguire discorsi urlati e, molto spesso, lontani dai principi di fratellanza umana e, men che meno, di principi evangelici ispirati dalle Beatitudini. Nel messaggio il Papa sottolinea come «i flussi migratori dei nostri giorni sono espressione di un fenomeno complesso e articolato, la cui comprensione esige l’analisi attenta di tutti gli aspetti che caratterizzano le diverse tappe dell’esperienza migratoria, dalla partenza all’arrivo, incluso un eventuale ritorno».
Il titolo del messaggio è “Liberi di scegliere se migrare o restare”. Il problema sta proprio in quel principio di libertà o, piuttosto, nella mancanza di libertà di scelta in quanto «conflitti, disastri naturali, o più semplicemente l’impossibilità di vivere una vita degna e prospera nella propria terra di origine costringono milioni di persone a partire». Si può aggiungere anche: liberi di partecipare alla vita delle nostre comunità ecclesiali. Tra i migranti ci sono dei cristiani che hanno un grande bisogno di spiritualità. Abbiamo realtà dove vengono accolti, sostenuti.
A Itri, come certamente in altre zone, ci sono state alcune richieste di Battesimo, seguite da occasioni di preghiera e ascolto della Parola in piccoli gruppi con altri cristiani.
Nella libertà di scegliere c’è anche questa possibilità che non deve essere sottovalutata. Uno dei giovani battezzati è tornato, quest’estate, nella sua terra per sposarsi. Questa nuova famiglia entrerà a far parte della comunità parrocchiale, non appena sarà possibile il ricongiungimento familiare.
Papa Francesco ricorda che spesso le persone emigrano da aree depredate dall’ingordigia dei paesi più forti e i paesi dove arrivano, compreso il nostro, sono molto coinvolti nella depredazione delle zone di origine. Per eliminare le cause più evidenti delle migrazioni forzate tutti dobbiamo chiederci cosa fare e cosa smettere di fare, prodigandoci «per fermare la corsa agli armamenti, il colonialismo economico, la razzia delle risorse altrui, la devastazione della nostra casa comune».
C’è bisogno di riflessione e formazione e discernimento. Il Papa sostiene che «per fare della migrazione una scelta davvero libera, bisogna sforzarsi di garantire a tutti un’equa partecipazione al bene comune». (M. Giovanna Ruggieri – direttore Ufficio Migrantes Gaeta)