GMMR: celebrazioni nel segno di Scalabrini e Zatti

22 Settembre 2023 – Bologna – Non rinunciare ad una visione di insieme del fenomeno migratorio: è questo il senso del messaggio che il Papa ha inviato per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che avrà luogo domenica 24 settembre. «Dovrebbe essere chiaro per tutti che per comprendere bisogna conoscere», scrive il Papa; a partire dalle motivazioni delle partenze, «specialmente da luoghi dove c’è guerra o si vivono situazioni di estrema povertà». «L’ingiustizia non è la migrazione, ma anzitutto la negazione del diritto a vivere in pace e dignità», sottolinea Francesco.
Quest’anno, a livello nazionale, la Giornata è stata affidata alla Regione Emilia-Romagna e avrà il suo momento di maggiore visibilità con la celebrazione eucaristica che avrà luogo nella Cattedrale di Piacenza e che sarà trasmessa da Raiuno alle 11 di domenica 24. La scelta è dettata anche dalla recente canonizzazione del «padre dei migranti», san Giovanni Battista Scalabrini, che fu vescovo della città e dedicò grandi energie all’accompagnamento umano e spirituale dei migranti, anche con la costituzione di una congregazione religiosa.
Insieme a lui, in modo provvidenziale e molto significativo, è stato canonizzato un migrante italiano, Artemide Zatti, che all’inizio del ventesimo secolo lasciò le rive del Po per la Patagonia argentina, dove realizzò anche la sua chiamata alla santità, come laico salesiano. Due figure complementari, che ricordano quanta ricchezza umana e spirituale può offrire la migrazione.
Davanti alle emergenze di queste settimane, segnate spesso da tanto dolore, Migrantes e Caritas fanno eco alle dichiarazioni di prospettiva offerte dal presidente della Repubblica, sottolineando «la necessità di canali regolari d’ingresso in Europa che evitino la morte a uomini, donne e bambini costretti a fuggire per vivere una vita più dignitosa.
Occorre una maggiore consapevolezza a livello europeo, affinché si superi presto il regolamento di Dublino e non si chiudono le frontiere».
Nel frattempo la migrazione non è solo emergenza.
Lo ricordano gli oltre 5 milioni di cittadini di origine straniera che fanno ormai già parte del tessuto sociale del nostro Paese e i quasi 6 milioni di italiani, in gran parte giovani, che sono all’estero per avere maggiori opportunità. (Andrea Caniato, responsabile regionale Migrantes Emilia Romagna)