3 Novembre 2025 - Sarà il prossimo 13 novembre dalle ore 15 alle 17, il primo appuntamento dell'anno pastorale per la formazione giuridica online in "Diritto delle migrazioni", promossa a livello nazionale dalla Fondazione Migrantes e rivolta a tutti coloro che operano negli Uffici Migrantes delle diocesi italiane.
Dopo i saluti del direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, e l'apertura dei lavori affidata all'intervento del presidente della Conferenza episcopale italiana, S. Em. card. Matteo Zuppi, ci sarà la relazione della prof.ssa Paola Scevi, direttore del Master in Diritto delle Migrazioni all'Università degli studi di Bergamo, sul tema "La nuova disciplina delle migrazioni: struttura, finalità e criticità del quadro normativo". Al termine i partecipanti potranno rivolgere alla relatrice le loro domande. Modera l'incontro don Gianromano Gnesotto, direttore dell'Ufficio Migrantes della diocesi di Padova.
11 Settembre 2025 - Giunge alla 16ma edizione il Master di “Diritto delle Migrazioni” dell’Università degli studi di Bergamo. Sono aperte le iscrizioni (scadenza 16 febbraio 2026), e le lezioni prenderanno avvio il 10 aprile 2026: ha una durata complessiva di 1.500 ore per un totale di 60 Cfu.
Definito “un’eccellenza e una ricchezza a livello europeo”, il Master si distingue in ambito nazionale per un solido impianto giuridico e prepara esperti capaci di agire con professionalità nell’ambito specifico del diritto delle migrazioni nelle professioni giuridiche, nei settori amministrativo, educativo, sociale, della comunicazione.
Il Master si avvale della collaborazione di importanti organizzazioni internazionali e nazionali: Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni), Icmc (International Catholic Migration Commission) e Cir (Consiglio italiano per i rifugiati).
I destinatari del corso sono i laureati con Laurea magistrale o equipollente (o laureandi che conseguono il titolo entro tre mesi dalla data di avvio del Master), interessati a sviluppare approfondite conoscenze e competenze specialistiche, nel settore delle migrazioni. Ma anche gli appartenenti ai vari rami dell’Amministrazione centrale e locale, nonché dei servizi alla persona; coloro che operano nel settore delle Organizzazioni internazionali, dei Ministeri, delle Regioni, degli Enti locali, nelle strutture didattiche di vario livello, nonché nelle strutture giurisdizionali, quali giudici di pace e Tribunali per i minorenni; operatori di Onlus, Ong, associazioni di immigrati, organismi di volontariato. gestione delle migrazioni.
Con il contributo della Fondazione Migrantes, viene data la possibilità a 10 studenti meritevoli di essere sostenuti nello studio con l’esenzione totale o parziale dal pagamento del contributo di iscrizione.
25 Luglio 2025 - Si sono aperte le iscrizioni (scadenza 16 febbraio 2026) alla XVI edizione del Master di II livello in "Diritto delle migrazioni" dell'Università degli studi di Bergamo, realizzato in collaborazione con Oim (International Organization for Migration), Icmc (International Catholic Migration Commission) e Cir (Consiglio italiano per i rifugiati) e diretto dalla prof.ssa Paola Scevi .
Il Master è finalizzato a rispondere alla crescente domanda di competenze professionali necessarie per affrontare le complesse tematiche connesse ai processi migratori, che coinvolgono e segnano in maniera strutturale e permanente il contesto sociale.
I destinatari del corso sono i laureati con Laurea magistrale o equipollente (o Laureandi che conseguono il titolo entro tre mesi dalla data di avvio del Master), interessati a sviluppare approfondite conoscenze e competenze specialistiche, nel settore delle migrazioni. Ma anche gli appartenenti ai vari rami dell’Amministrazione centrale e locale, nonché dei servizi alla persona; coloro che operano nel settore delle Organizzazioni internazionali, dei Ministeri, delle Regioni, degli Enti locali, nelle strutture didattiche di vario livello, nonché nelle strutture giurisdizionali, quali giudici di pace e Tribunali per i minorenni; operatori di Onlus, Ong, associazioni di immigrati, organismi di volontariato. gestione delle migrazioni.
Il master, che avrà inizio il 10 aprile 2026, ha una durata complessiva di 1500 ore per un totale di 60 CFU, ed è così articolato:
380 ore di formazione (di cui 195 ore in aula e 185 ore in didattica a distanza).
24 Marzo 2025 - La Regione Campania, nei giorni 28 e 29 marzo, promuove e organizza a Napoli (presso il complesso monumentale di Santa Maria la Nova), un convegno su "Immigrazione e diritti. Percorsi di inclusione per una nuova cittadinanza".
All'evento, che vedrà la partecipazione di esponenti delle istituzioni e della società civile, è previsto anche l'intervento del presidente della CEMi e della Fondazione Migrantes, S.E. mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, che dalle ore 18.30 di venerdì 28 dialogherà con Gianluca Rocco, (Organizzazione internazionale delle migrazioni, OIM) e Giovanni Mininni (segretario generale FLAI CGIL). Modera il dialogo Enzo d'Errico (direttore del Corriere del Mezzogiorno).
11 Gennaio 2025 - In questo momento storico la formazione sui temi migratori è sempre più importante, sia per agire con competenza, sia per saper prendere posizione quando sono in discussione i diritti delle persone in movimento.
Per questo la Fondazione Migrantes promuove l’avvio del Master in Diritto delle Migrazioni, che si terrà all’Università degli Studi di Bergamo, con lezioni anche a distanza: le iscrizioni chiudono il 17 febbraio e il Master inizierà l’11 aprile. Le lezioni si svolgeranno di venerdì e di sabato per permettere la partecipazione alle persone che lavorano.
Il Master di II livello in Diritto delle migrazioni è realizzato in collaborazione con OIM (International Organization for Migration), ICMC (International Catholic Migration Commission) e CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati), per rispondere alla crescente domanda delle competenze professionali necessarie.
Trattandosi di un Master di II livello, per iscriversi e conseguire il diploma universitario, è necessario essere in possesso di una laurea quadriennale o magistrale in
qualsiasi disciplina. Per chi non ha una laurea magistrale, è possibile iscriversi come “uditori”, e conseguire un attestato universitario.
Per informazioni dettagliate: https://sdm.unibg.it/corso/diritto-migrazioni/
19 Novembre 2024 - È intervenuto anche l'arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Matteo Zuppi al convegno online “Migranti e vulnerabilità. Sfruttamento lavorativo e caporalato” promosso dalla Fondazione Migrantes. L'organismo pastorale dei vescovi italiani, infatti, da qualche anno propone un percorso di formazione giuridica per gli operatori pastorali affidato alla professoressa Paola Scevi, direttrice del Master in Diritto delle Migrazioni nell'Università degli studi di Bergamo.
L'incontro di ieri, introdotto dal direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, ha riguardato il tema della dignità del lavoro e del contrasto ai delitti di schiavitù, servitù, tratta e caporalato, che attualmente sono trattati in modo differente dal nostro ordinamento giuridico.
Il fenomeno del caporalato spesso è poco conosciuto perché nascosto o camuffato. "Molti dicono 'da noi non c'è'..." Così ha esordito il card. Matteo Zuppi, nel suo intervento di apertura su “La dignità del lavoro, la disumanità del caporalato”. Il centro della prima parte del suo intervento è stato sull'importanza della cultura, in questo caso giuridica, per "servire, amare meglio i più poveri".
Facendo un paragone sull'importanza dell'esegesi biblica per attualizzare ogni giorno e per ogni singola storia differente ciò che la Parola di Dio ha da dirci oggi, concretamente, il card. Zuppi ha voluto sottolineare che senza gli strumenti culturali necessari, anche l'azione pastorale della Chiesa è meno efficace, nel tentativo di rimuovere le cause dei fenomeni che affrontiamo. A tal proposito ha fatto riferimento alla "pericolosa vulgata intorno agli stranieri" sottolineando che oggi sul tema migrazione “c’è una pericolosa, ignorante intolleranza”. Tornando al tema del caporalato, il presidente della Cei ha ribadito che la sola repressione, quando ci sono i controlli, "non basta e non risolve, e anzi rischia di rendere ancora più sommerso il fenomeno". E ha sottolineato che, sebbene siano soprattutto i migranti vittime di questa pratica, "non si tratta di una questione che deve riguardare solo la Fondazione Migrantes", ma tutta la Chiesa.
A seguire, una vera lezione, dal punto di vista giuridico – “I contrasto dei delitti di schiavitù, servitù e sfruttamento del lavoro” – della professoressa Scevi, che si è concentrata in particolar modo sulle implicazioni del nuovo art. 18-ter introdotto nel Testo Unico sull'Immigrazione (TUI), che prevede la concessione di un permesso di soggiorno speciale ai migranti, vittime di caporalato, qualora collaborino con le autorità; e sulla questione dei cosiddetti "Paesi sicuri", oggetto di un contenzioso tra Governo e magistratura in seguito all'apertura del nuovo centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti richiedenti asilo, attivato in Albania.
Nel corso del suo intervento, la professoressa Scevi ha osservato che anche il traffico di migranti può essere caratterizzato dalla strumentalizzazione della condizione di vulnerabilità, al pari della tratta, e sovente ha luogo in condizioni di pericolo e di degrado, con gravi abusi dei diritti umani: "Sovente il migrante che intraprende il suo viaggio nell'ambito di una attività di favoreggiamento dell'immigrazione illegale diviene vittima di forme di sfruttamento, financo di schiavitù o di servitù". Scevi ha evidenziato che, nonostante questo quadro analogo ad altre fattispecie, "tuttavia ai migranti trafficati non viene riconosciuta la condizione di vittime". E quindi non possono avvalersi delle protezioni previste dall'ordinamento in altri casi.
[caption id="attachment_50190" align="aligncenter" width="1024"] (foto: Lance Cheung / USDA)[/caption]