Tag: Mobilità umana e migrazioni

TuttixTutti: il concorso rivolto alle parrocchie

15 Aprile 2019 - Roma - “Chi partecipa fa vincere gli altri”. È lo slogan che promuove il concorso per le parrocchie TuttixTutti, promosso dalla CEI a livello nazionale, in corso fino al 31 maggio 2019. Ogni parrocchia potrà parteciparvi iscrivendosi online su www.tuttixtutti.it, creando un gruppo di lavoro, ideando un progetto di solidarietà e organizzando un incontro formativo per promuovere il sostegno economico alla Chiesa cattolica. Le iscrizioni saranno aperte fino al 31 maggio 2019 mentre la proclamazione dei vincitori avverrà il 30 giugno tramite la pubblicazione sul sito www.tuttixtutti.it. Dieci i premi, compresi tra €1.000 e €15.000, attribuiti dalla Giuria composta dai membri del Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica, che selezionerà i 10 progetti di solidarietà considerati più meritevoli secondo i criteri di valutazione pubblicati sul sito e giudicherà la qualità degli incontri formativi realizzati. “TuttixTutti” rappresenta una grande opportunità per le parrocchie che possono vincere contributi rilevanti per la realizzazione di iniziative solidali. Il nostro concorso nazionale ha contribuito, in otto anni di storia, - afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione della C.E.I. - alla realizzazione di moltissime proposte che offrono risposte concrete ai bisogni delle famiglie, dei giovani e degli anziani. Penso in particolare ad alcune parrocchie in contesti sociali a rischio o caratterizzati da povertà e disoccupazione anche giovanile”. Un successo crescente quello di TuttixTutti, concorso atteso ed apprezzato dalle parrocchie, che premia quelle idee che nascono da un'intera comunità parrocchiale, desiderosa di aiutare chi ha più bisogno. Può essere una sala prove per i giovani, un doposcuola di qualità, una mensa per senza fissa dimora o un piano di formazione-lavoro in un'azienda agricola. “Nel corso degli anni abbiamo registrato una crescente partecipazione raggiungendo, - prosegue Matteo Calabresi - nel 2018, ben 567 iscritti con migliaia di persone coinvolte e centinaia di candidature presentate. Siamo rimasti colpiti dalla capacità e dall’attenzione delle parrocchie che hanno aderito al bando presentando progetti a sostegno delle più svariate situazioni di disagio e fatica emergenti dal territorio. I vincitori hanno potuto avviare iniziative utili a tutta la comunità come nel caso del progetto presentato dalla Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Catania, vincitrice del 1° premio dell’edizione 2018, che ha realizzato una casa d’accoglienza per nuclei familiari in difficoltà o, tra le altre, contribuendo all’avviamento del Multiservice solidale per offrire strumenti professionali nella forma del prestito d’uso, pensato dalla Parrocchia Sacro Cuore in Soria di Pesaro che si è aggiudicata il 2° premio, e all’articolato progetto, 3° classificato, ideato dalla parrocchia Santa Maria della Fiducia di Roma, rivolto a persone senza fissa dimora e a famiglie in stato di disagio”. Anche quest’anno le parrocchie che si impegneranno a formare i propri fedeli organizzando un incontro formativo, secondo i criteri indicati nel regolamento disponibile su  www.sovvenire.it/incontriformativi, potrebbero ricevere un contributo variabile tra €500 e €1.500 a seconda della qualità dell’incontro organizzato.  “Gli incontri formativi hanno la finalità di spiegare alle comunità come funziona il sistema di sostegno economico alla Chiesa, tema sul quale c'è ancora poca conoscenza,- conclude Matteo Calabresi - per promuoverne i valori fondamentali come la trasparenza, la corresponsabilità, la comunione, la solidarietà. Gli incontri rappresentano un’ulteriore opportunità per le parrocchie che si sono impegnate a formare i propri fedeli, secondo le linee guida fornite dal nostro ufficio, di ricevere un utile contributo per le attività svolte.” Per partecipare a TuttixTutti con la propria parrocchia basta ideare un progetto di solidarietà, organizzare un incontro formativo e iscriversi online sul sito www.tuttixtutti.it, in accordo con il parroco. Tutti gli approfondimenti sono disponibili su www.tuttixtutti.it e sulle pagine Facebook e Twitter.

Il Dio pellegrino

12 Aprile 2019 - Roma - “Il Dio pellegrino. Appunti spirituali per una città dove nessuno è straniero”. Questo il titolo di un volume, con prefazione dell’arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Francesco Cacucci, scritto dal Direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni de Robertis ed edito da Gracale. Il testo raggruppa, per voci tematiche, riflessioni ed esortazioni spirituali maturate in venticinque anni di ministero sacerdotale dell’autore, nella comunità parrocchiale di San Marcello a Bari. Stranieri e pellegrini è il tema dominante di queste pagine che rivelano un appassionato impegno evangelico sul campo, fra le ‘pecore del gregge’, a continuo contatto con migranti, poveri ed emarginati di ogni età e condizione sociale. Pagine, spiega don De Robertis, che nella quasi totalità, non sono state scritte per essere pubblicate ma in vita di omelie, ritiri, catechesi, incontri, etc.

Scalabriniane: “parole del Papa testimoniano necessità politica globale”

12 Aprile 2019 - Roma – “Le parole di Papa Francesco di oggi testimoniano come sia opportuno che i Paesi del mondo si fermino con le loro costruzioni di muri (ideali e reali) per attuare una reale politica contro la tratta degli esseri umani, enorme crimine contro l’umanità. Dietro a questa condotta c’è la malavita organizzata che sfrutta i sogni dei più poveri per destabilizzare e per garantire il mantenimento dei loro affari”. A parlare è sr. Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Suore Missionarie Scalabriniane, a margine dei lavori della  Conferenza internazionale anti tratta. “L’impegno della Chiesa, delle suore scalabriniane, nel nostro piccolo, è costante e vuole essere un servizio – ha aggiunto –  di sensibilizzazione, di difesa e di accompagnamento. Nelle corde di chi la politica la fa per passione o per lavoro, i nostri governanti (quelli di tutto il mondo) dovrebbero fare proprio l’invito del Pontefice realizzando un percorso concreto contro la tratta. Un impegno su questo fronte vuol dire evitare le morti in mare, lo sfruttamento, le violenze, vuol dire garantire a tutti un futuro davvero migliore. Gli innumerevoli gesti di solidarietà la straordinaria generosità di alcuni comuni, di alcune parrocchie, di singoli cristiani rappresentano anche una lotta alla tratta; non possiamo credere che ci sentiamo la coscienza a posto con tutto questo, è urgente fare scelte che diano speranza ad ogni uomo e ad ogni donna sulla terra; certamente un solo Paese non può tutto: ci vuole unità reale”.

Migranti: da ieri in Commissione la proposta di Legge della campagna “Ero Straniero”

12 Aprile 2019 - Roma- È iniziata, con l’approdo alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, l’esame della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla campagna “Ero Straniero – L’umanità che fa bene“, per superare la Bossi-Fini e una gestione del fenomeno migratorio puramente securitaria ed emergenziale. La proposta, dal titolo “Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”, è stata depositata in Parlamento il 27 ottobre 2017 ed è sostenuta da 90.000 firme. Una nuova normativa che permetterebbe di governare i flussi con lungimiranza, unendo la domanda di legalità e di sicurezza dei cittadini con la tutela dei diritti di chi arriva. “L’attuale legislazione non offre altro canale d’ingresso legale se non quello della richiesta di protezione internazionale. Peraltro un canale sempre più impraticabile, dopo l’approvazione del decreto sicurezza. “Ero Straniero” propone canali d’ingresso per lavoro e nuove forme di regolarizzazione, che garantiscono maggiore legalità, sicurezza e coesione sociale, non solo per i cittadini stranieri, ma anche per le comunità che li accolgono”, commenta don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità. E aggiunge: “Siamo felici che la proposta venga finalmente messa in discussione e ci auguriamo che il suo esame sia occasione di dibattito politico ampio, perché è sempre più urgente ribadire che l’immigrazione, se è ben governata, è una risorsa e un’opportunità per il Paese”. La campagna “Ero Straniero”, è stata promossa da Casa della carità di Milano, Radicali Italiani, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A Buon diritto, Cild, con il sostegno di decine di sindaci e organizzazioni, laiche e religiose.  

Pastorale social?

11 Aprile 2019 - Roma - Sotto la lente d'ingrandimento questa volta finisce la prassi pastorale della Chiesa italiana, nell'intento di capire quanto e a che condizioni l'universo social possa costituire un'opportunità per costruire e consolidare rapporti, come per la stessa trasmissione della fede. Sono questi, infatti, i contenuti di una ricerca finanziata dall'Università Cattolica di Milano come "progetto di rilevante interesse": sarà realizzata nei prossimi tre anni per mettere a fuoco "Legami sociali e stili comunicativi di comunità". Coinvolgerà sociologi, pedagogisti, psicologi ed economisti, a testimonianza di quanto le nuove modalità della comunicazione siano un crocevia della vita quotidiana, nessun ambito escluso. (don Ivan Maffeis)

Un aperitivo a base di culture

11 Aprile 2019 - Padova - Un aperitivo insieme per incrociare mondi e culture più o meno lontane da noi. Nasce così 'Aperitivi dell’altro mondo', iniziativa che ha preso il via questa settimana al Centro universitario di Padova. Un’iniziativa di giovani per altri giovani che trova promotori l’Ufficio missionario diocesano, i Comboniani e Medici con l’Africa-Cuamm. L’appuntamento di martedì aveva come titolo 'Etiopia: riscoprire umanità': a raccontare questo 'altro mondo' sono stati alcuni giovani che frequentano il percorso Gim (Giovani impegno missionario) dei Comboniani, condividendo con altri coetanei l’esperienza vissuta in Etiopia attraverso il cibo gustato, i volti e le storie incontrati, accompagnati dalla musica proposta dal Gruppo Rinascita, formato da richiedenti asilo, accompagnati da padre Lorenzo Snider, missionario Sma. Un modo per stare insieme e insieme allargare gli orizzonti condividendo esperienze, musica, compagnia. Gli 'Aperitivi dell’altro mondo' torneranno mercoledì 8 maggio con un altro gruppo di giovani che hanno vissuto l’esperienza del percorso 'Viaggiare per condividere': tra loro ci sarà chi è stato in Mozambico nelle missioni dei padri Dehoniani e chi ha vissuto l’esperienza del campo di lavoro 'Io ci sto' promosso dagli Scalabriniani in Puglia, realizzato insieme a un gruppo di migranti. (Sara Melchiorri)    

Sud Sudan: leader riuniti in Vaticano

10 Aprile 2019 -

Città del Vaticano - La speranza è che si sia davvero a una svolta per uno dei conflitti che hanno maggiormente insanguinato negli ultimi anni il cuore dell’Africa. Il Sud Sudan, il Paese più giovane del mondo con i suoi sette anni e mezzo di vita, assiste finalmente ad un momento di speranza. Il presidente Salva Kiir e il suo rivale e vicepresidente Riek Machar prenderanno parte infatti da oggi in Vaticano ad un ritiro spirituale assumendosi, secondo il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, «l’impegno comune per la pace». Papa Francesco ha infatti approvato la proposta presentata dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, di organizzare un ritiro spirituale per le massime autorità civile ed ecclesiastiche del Sud Sudan presso la Domus Santa Marta. L’obiettivo, secondo Gisotti, è di «offrire, da parte della Chiesa, un’occasione proficua per la riflessione e la preghiera, nonché per l’incontro e la riconciliazione, in uno spirito di rispetto e di fiducia, a coloro che in questo momento hanno la missione e la responsabilità di lavorare per un futuro di pace e di prosperità del popolo sud sudanese». Il momento conclusivo del ritiro, nel pomeriggio di domani, vedrà l’intervento di Papa Francesco, che pronuncerà il suo discorso.

Trento: oggi incontro su “Clandestino! Storie e percorsi di genti in movimento”

9 Aprile 2019 - Trento – “Clandestino! Storie e percorsi di genti in movimento”: questo il tema di in incontro-dibattito promosso dalla diocesi di Trento oggi pomeriggio presso l’aula magna del Seminario diocesano di Trento. Interverrà Giacomo Zandonini, giornalista freelance, esperto di migrazioni, traffico di esseri umani, politica e società nel Mediterraneo e nel Sahel, collaboratore di testate nazionali e internazionali. Il confronto è promosso dall’Area testimonianza e impegno sociale della diocesi e in particolare dalla Pastorale Migrantes. “L’obiettivo – si legge in una nota – è quello di ritornare alle storie, ai volti e ai percorsi di quanti oggi fuggono dal proprio Paese. La conoscenza approfondita delle cause di alcuni fenomeni migratori è, infatti, uno degli strumenti migliori per attuare quanto Papa Francesco indicò in occasione della Giornata del migrante e del rifugiato del 2018: ‘Accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.

Roma: mostra fotoreporter missionario Alex Zappalà

9 Aprile 2019 - Roma - Le immagini di storie di vita scattate lì dove vivono le storie. Si chiama “Viaggi dentro” ed è la mostra fotografica del fotoreporter missionario Alex Zappalà che si terrà domani, 6 aprile a Roma. L’appuntamento è stato organizzato dall’Assmi, l’Associazione Suore Scalabriniane a servizio per/con i migranti. L’evento, ad ingresso gratuito, si terrà nella sua sede di via Alba 35, a Ponte Lungo, a partire dalle 18.30. “Crediamo come la fotografia contribuisca in maniera chiara a raccontare le storie di tutti noi – spiega Suor Etra Modica, presidente dell’Assmi – Le immagini di Alex Zappalà contribuiscono a proiettarci nei Sud del mondo e nelle diverse esperienze di vita di chi, per le questioni più diverse, è costretto a migrare. Vedere quei volti, quei sorrisi, quelle lacrime, è per tutti noi un grande momento di riflessione. Ciò, prima di tutto perché abbiamo il dovere morale di accogliere e integrare coloro i quali soffrono e ai quali è stata privata una parte importante della loro vita: la libertà di vivere in serenità”.

Formigine: allʼoratorio si studia italiano

9 Aprile 2019 - Formigine - A Formigine, cittadina alle porte di Modena, l’integrazione parte anche dall’oratorio 'Don Bosco'. Qui è attivo un doposcuola, coordinato da Silvana Zambelli della coop sociale intitolata al 'santo dei giovani', che accoglie un centinaio tra ragazzi italiani e stranieri, spesso con problemi legati all’apprendimento, o figli di famiglie con situazioni socioeconomiche difficili. A volte, da cosa nasce cosa. «L’anno scorso è capitato che diverse mamme di ragazzi di origine araba, al momento di iscrivere i figli, facessero fatica persino a comprendere i moduli in italiano – spiega la salesiana suor Sonia Baronti –. Così, due volontarie, che ora sono diventate tre – Francesca Bonini, Giuliana Giuliani e Teresa Giuliani –, hanno attivato un corso di italiano scritto e orale per venire incontro a un’esigenza basilare di integrazione». Il gruppetto delle 'mamme-studentesse', che originariamente contava otto iscritte, ha raggiunto la quindicina di partecipanti, suddivise in tre gruppi che si incontrano ogni mercoledì pomeriggio per un’ora e mezzo. «Il servizio è gratuito e consente di aiutare concretamente queste famiglie a integrarsi – dice la religiosa –. Di solito le mamme hanno tre o quattro figli, anche molto piccoli: così, una volta alla settimana, oltre che oratorio facciamo baby-sitting per i piccolini». Da un bene nasce un altro bene. (Francesco Gherardi – Avvenire)    

Vaticano: da oggi conferenza sulla tratta delle persone

Città del Vaticano - La Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha promosso, da oggi e fino all’11 aprile, una conferenza internazionale sulla Tratta di Persone, presso la Fraterna Domus di Sacrofano. Conferenza che si concluderà nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano con un'Udienza privata con Papa Francesco. La Conferenza – spiega una nota della Sezione -  è “un'occasione per discutere concretamente di iniziative tese a mettere in pratica gli Orientamenti pastorali sulla Tratta di Persone (OPTP) elaborati dalla Sezione, approvati dal Santo Padre e presentati alla stampa lo scorso 17 gennaio. L'incontro ha lo scopo di promuovere una comprensione più ampia e approfondita del fenomeno della tratta e contribuire a coordinare azioni volte a sradicarlo”. All’incontro parteciperanno circa 200 persone tra cui Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, coordinatori di progetti e agenti pastorali, rappresentanti di organizzazioni cattoliche e fondazioni ed esperti di tratta provenienti da varie parti del mondo. Per la Commissione Episcopale per le Migrazioni (Cemi) Mons.. Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma,  Segretario della CEMi e delegato Migrantes della Conferenza Episcopale del Lazio. Obiettivo della conferenza, promossa dalla sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, è quello di “facilitare lo scambio di esperienze, punti di vista e pratiche efficaci nel ministero della Chiesa, affrontando la piaga della tratta”. Le sessioni corrispondono alle sezioni degli OPTP e ognuna si interroga sulla particolare situazione di donne e bambini. Il OPTP servirà a guidare il lavoro della Sezione Migranti e Rifugiati e dei suoi collaboratori su questo complesso fenomeno che “continua a crescere e che preoccupa seriamente tutta la Chiesa e tutta l'umanità”. È possibile seguire le conclusioni della Conferenza e l’Udienza del Santo Padre in streaming sui canali di Vatican Media e Vatican News (http://www.comunicazione.va/content/spc/it/servizi/live.html) a partire dalle 10.00 di giovedì 11 aprile. Inoltre, tra le 13.00 e le 15.00 dello stesso giorno, i partecipanti saranno disponibili per interviste fuori dall'Aula Paolo VI, previo accordo con l'Ufficio stampa della sezione Migranti e rifugiati, scrivendo a media@migrants-refugees.va    

Le parole emigrazione e immigrazione sono, oggi, “sempre più sostituite da migrare e mobilità”

Roma - Le parole emigrazione e immigrazione sono, oggi, “sempre più sostituite da migrare e mobilità per superare quella intrinseca rigidità che comunica una specifica traiettoria, un tempo ben determinato e un progetto migratorio scritto a priori che prevede l’inserimento definitivo nella meta di destinazione prescelta. Mobilità, dunque, come complesso intreccio di percorsi e motivazioni che spingono oggi a muoversi nel mondo certi che, comunque, la partenza porterà ad incontrare e, mai come nel caso del migrare, il coinvolgimento è di persone. Dalle persone si parte e alle persone si arriva quando si riflette sulla mobilità”. Lo ha detto questa mattina Delfina Licata della Fondazione Migrantes,  durante il seminario nazionale “Costruttori di Ponti 5 - La scuola racconta le migrazioni” promosso dall'Istituto Alcide Cervi, il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Roma Tre, il Miur, la Fondazione Migrantes e la Rete Scuole Migranti. Per Licata mobilità e migrare sono parole che “vanno abitate” e dalle quali “bisogna farsi abitare” perché “parlare o scrivere di migrazioni non significa solo comunicare concetti, ma trasmettere gioie e dolori, certezze e paure, guardare l’altro negli occhi e allo specchio se stessi, condividere e dialogare”. Oggi sapere quanto sono gli italiani nel mondo è difficile: una stima parla di 60-70 milioni di oriundi, ovvero di discendenti di italiani andati all’estero nelle varie epoche. Oggi i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE), sono oltre 5milioni. Per Licatala mobilità in se per se è una ricchezza perché spinge ad andare oltre se stessi facendo incontrare l’altro per sua natura diverso, per cultura, lingua tradizioni. L’incontro con l’altro diverso da me è sempre un potenziale arricchimento”.  Il problema nasce dal fatto che “dall’Italia oggi si è obbligati a partire perché i giovani, i giovani adulti ma anche i cinquantenni rimasti disoccupati non riescono a trovare una occupazione, ma una volta all’estero non hanno la possibilità di tornare, perché le condizioni in Italia restano per loro proibitive”. Un elemento negativo della mobilità di oggi è “la non preparazione”. Gli italiani cioè partono sprovvisti della “fondamentale e necessaria ‘cassetta degli attrezzi’, che è fatta della conoscenza della lingua del posto in cui si va, della legge applicata in quel determinato paese e dell’attenta analisi della necessità e dell’utilità di andare in quel territorio e non in un altro”. Questo porta spesso “tanti giovani a fallire il loro progetto migratorio, per cui incontriamo giovani italiani poco o gravemente depressi, in povertà, o addirittura detenuti perché trovati in stato di irregolarità o per aver trasgredito alla legge locale”. (R.Iaria)  

Card. Bassetti: “ogni morto in mare é una offesa al genere umano”

Roma - Ogni morto in mare o nel deserto o perché subisce violenza nei centri di detenzione è “una offesa al genere umano”. E’ quanto ha detto questa mattina il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, intervenendo alla presentazione del Rapporto annuale del Centro Astalli. Per il porporato i migranti “vanno soccorsi e salvati, non respinti o bloccati in Paesi terzi non sicuri. Sono diminuiti gli sbarchi ma chi si prende la responsabilità dei morti in mare? Può essere una condanna a morte rimandarli indietro nei centri di detenzione in Libia”. Il cardinale ha citato anche alcune cifre sull’aumento dei morti: “Erano 35 ogni 1000 persone che partivano nel 2018. Sono diventati 100 ogni 1000”. Il presidente della Cei ha quindi auspicato le istituzioni si impegnino a fare la loro parte. E a proposito della politica che crea nemici ha detto di “temere chi cerca di uccidere la nostra anima e l’anima dell’altro creando la mentalità del nemico”.

Concluso a Roma la conferenza sulla mobilità umana in Europa

Roma - Provenivano da diversi Paesi dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia i partecipanti alla conferenza internazionale “Contested humanities: a dialogue on ecumenical spaces of hospitality in Europe” promossa dallo Scalabrini international migration institute (Simi) e dall’Università di Oslo per indagare sul coinvolgimento della Chiesa cattolica e il mondo delle Chiese riformate nel contesto dell’accoglienza della mobilità umana in Europa. L’evento, ospitato a Roma presso la Pontificia Università Urbaniana e il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha fornito l’occasione, spiega una nota dei Missionari Scalabriniani, “per confrontarsi sulle crescenti politiche identitarie e restrittive in Europa che hanno generato, in maniera esponenziale di recente, una tensione tra due polarità: chi sostiene, da un lato, di dover proteggere i propri confini e difendere le proprie identità per rendere più sicuro il proprio sistema di welfare e una certa stabilità politica e, dall’altro, la realtà formata da pratiche e posizioni che presentano tendenze opposte ad ogni costrizione o visione securitaria”. “In questa seconda categoria – prosegue la nota – si situano le buone prassi, presentate anche in questi giorni, di alleanze concrete tra Chiese, Ong, le varie organizzazioni che difendono i diritti umani e gli innumerevoli piccoli progetti portati avanti da singole individualità”. La conferenza ha analizzato e dialogato, nello stile laboratoriale che l’ha contraddistinta, su questa identità “altra” che si opporrebbe, quasi minacciando, a detta di alcuni, una umanità “europea”. “Dagli interventi – spiegano gli Scalabriniani – è emerso che non esiste una radicale differenza tra un approccio sul tema Nord e Sud in Europa. Vi è piuttosto lo sforzo comune di integrare approcci sicuramente diversi, dovuti anche a situazioni socio-politiche distinte e pressioni emergenziali non paragonabili, e camminare insieme offrendo una testimonianza di unità nelle differenze, ad intra tra le Chiese, e ad extra sul tema specifico e variegato della mobilità umana”. (Sir)    

Migrantes Roma: sabato la conclusione del corso di formazione missionaria e migratoria

Roma – Si svolgerà sabato prossimo, 6 aprile, a Roma, presso il Vicariato, il nuovo appuntamento di formazione missionaria/migrantes promosso dagli uffici Migrantes e della Cooperazione missionaria della diocesi di Roma. Ambrogio Bongiovanni (docente di pedagogia del dialogo interreligioso) e Shahrzad Houshmand (docente di studi islamici) tratteranno il tema: “La diversità religiosa come fattore della migrazione. La sfida dell’evangelizzazione e una sua rilettura alla luce del rispetto delle diversità”. A moderare l’incontro Stefania Falasca, giornalista del quotidiano Avvenire.

Forum europeo: “Dalla governance globale a quella locale: come assicurare vie sicure e regolari per raggiungere l’Ue”

Bruxelles -  Quinto appuntamento per il “Forum europeo per la migrazione”, a Bruxelles il 3-4 aprile. Organizzato dalla Commissione europea e dal Comitato economico sociale europeo (Cese), la piattaforma è uno spazio di confronto tra la società civile e le istituzioni Ue. Il tema di questo incontro sarà “Dalla governance globale a quella locale: come assicurare vie sicure e regolari per raggiungere l’Ue”. Si discuterà anche di “come implementare i Global compact sulle migrazioni e i rifugiati”, spiegano gli organizzatori, “e del ruolo delle organizzazioni della società civile e degli attori locali nell’interazione tra piano internazionale e locale”. I lavori saranno aperti domani pomeriggio dal commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos e dal presidente Cese Luca Jahier; il confronto si snoderà poi in 5 workshop: dalla governance globale a quella locale della migrazione: il ruolo delle autorità locali nella gestione della migrazione; qual è il futuro della politica di migrazione legale dell’Ue?; il ruolo delle organizzazioni della società civile nello sviluppo e nel miglioramento di vie sicure; il ruolo della società civile e di altri attori non pubblici nel rafforzare la cooperazione con i Paesi terzi nella gestione della migrazione; empowerment dei migranti per migliori politiche di integrazione. Gli esiti saranno presentati in una tavola rotonda conclusiva con esponenti della Commissione, Parlamento, presidenza rumena dell’Ue e Comitato delle regioni.

Simi: si apre oggi a Roma una conferenza sulle migrazioni in Europa

Roma - Si apre oggi a Roma (fino a mercoledì), presso la Pontificia Università Urbaniana, una conferenza Internazionale sul ruolo delle chiese cristiane in Europa rispetto alla tematica migratoria. A promuovere l’iniziativa lo Scalabrini International Migration Institute (Simi), l’Università di Oslo (progetto di ricerca Nordhost) e l’Istituto Norvegese in Roma. La tre giorni affronterà il tema del populismo, le crescenti politiche identitarie e restrittive in Europa e le tensioni da esse generate: da un lato la tendenza a proteggere i propri confini e le proprie identità per conservare il proprio regime di welfare e stabilità politica; dall'altro le pratiche e le posizioni concentrare più sull’accoglienza e l'inclusione. La conferenza focalizzerà il discorso sulla figura di chi è “altro” nell’incontro con la sfaccettata cultura europea, se esista un approccio diverso tra Nord e Sud Europa, quali frutti stanno portando le visioni attuali e le normative ad esse collegate. L’incontro terminerà mercoledì 3 aprile con l’ultima sessione di lavori presso il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Emilia Romagna: quei preti in dono alle Chiese sorelle

Bologna - Una preziosa occasione di incontro e di condivisione, si è tenuta lo scorso martedì nel seminario di Imola, tra sacerdoti che hanno svolto un periodo di ministero all’estero e sacerdoti stranieri che sono in servizio presso le diocesi dell’Emilia Romagna. E non solo sacerdoti, in realtà, ma anche religiosi e religiose che si sono incontrati a Imola per iniziativa di due uffici regionali: «Missio» e «Migrantes». Vengono chiamati «Fidei donum» dal titolo di una enciclica di Pio XII che avviò gli scambi di clero tra le chiese, nel segno della cooperazione missionaria. L’incontro è stato pensato anche per focalizzare l’attenzione sul valore profondamente ecclesiale di questo scambio, ma anche sugli aspetti problematici che emergono dalla esperienza concreta. A introdurre l’argomento il vescovo di Asti, mons. Marco Prastaro, originario della diocesi di Torino, che ha svolto in passato un servizio pastorale in Kenya. «Nella Chiesa di oggi si parla molto di cooperazione missionaria fra le varie realtà diocesane – ha detto il vescovo Prastaro –. Continua ad essere importante la cultura dell’incontro e, in questa direzione, si inserisce anche il servizio dei “Fidei donum”. Ciò diventa possibile, però, – ha concluso – se si riconosce nell’altro il depositario di un dono». Don Felice Tenero della diocesi di Verona ha invece alle spalle un servizio in Brasile ed è, attualmente, formatore presso la Fondazione «Cum» per la cooperazione missionaria tra le Chiese. «La vera sfida della Chiesa odierna è ripensarsi da un punto di vista ecclesiale – commenta don Tenero –. Questo pare propizio oggi, in un periodo nel quale la comunità cristiana sta riflettendo su se stessa divenendo – prosegue – un laboratorio di nuove proposte». Don Mathiew Malik Faye, originario del Senegal e attualmente coordinatore nazionale Migrantes dei cappellani dell’Africa francofona in Italia, ha dato voce in particolare ai numerosi operatori pastorali che – per i motivi più diversi – sono introdotti nel servizio pastorale della diocesi italiane e, in particolare, a quanti sono dediti all’assistenza spirituale degli immigrati. «Sono in tanti a vivere un vero e proprio shock culturale quando giungono in Europa – ha raccontato –. Molti di loro provengono da realtà diocesane molto più giovani delle nostre e culturalmente molto diverse all’interno delle quali, ad esempio, l’incontro e l’ascolto del loro vescovo è la norma. Tante piccole e grandi differenze che – conclude – spesso li spiazzano». (Don Andrea Caniato – Direttore Migrantes Emilia Romagna)