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Epifania: la tradizione della “Messa dei popoli”. A Bologna ha presieduto il card. Zuppi

8 Gennaio 2025 - «Noi siamo i nuovi Magi, tutti cercatori di futuro, di luce che non finisce, di speranza per la vita, di luce vera che non deluda». L'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi ha presieduto nella Cattedrale bolognese la cosiddetta "Messa dei Popoli", in occasione della solennità dell'Epifania. Il rito quest'anno è stato caratterizzato dai sacramenti della vita cristiana, che il Cardinale ha conferito a cinque studenti universitari di nazionalità cinese. Il culmine delle  celebrazioni natalizie viene vissuto da decenni a Bologna, come in altre diocesi, con la partecipazione delle comunità Migrantes, che fondono voci, lingue e culture diverse nella gioia dell'unica fede. Si è trattato a tutti gli effetti del primo pellegrinaggio giubilare dopo la solenne apertura dell'Anno Santo, avvenuta domenica 29 a Bologna. La celebrazione è stata organizzata dall'Ufficio Diocesano Migrantes, che attraverso le comunità e i gruppi di immigrati cattolici, offre una cura pastorale a persone e famiglie provenienti da tutto il mondo, mostrando così la ricchezza del nome cattolico: africani francofoni e anglofoni, eritrei, bangladesi, cinesi, filippini, latinoamericani ispanofoni, brasiliani, polacchi, romeni, cingalesi, tamil, ucraini, indiani siro-malabaresi, swahili, arabi. Durante la celebrazione hanno ricevuto si sacramenti al termine di un percorso di catecumenato cinque giovani cinesi, che come tanti altri studenti internazionali hanno scelto Bologna per un periodo di studio, che è diventato anche occasione di ricerca spirituale e di incontro con Cristo. Il rito battesimale era stato preceduto dal canto delle Litanie dei Santi. Anche queste sono diventate un viaggio spirituale attraverso i nomi di martiri, di ragazzi, uomini e donne, che da ogni parte della terra sono stati testimoni della fede e dell'amore di Dio. Al momento dell'offertorio si è rinnovato quasi visivamente il mistero della prima Epifania. Dopo i nuovi battezzati e cresimati che hanno portato all'altare il pane e il vino per l'Eucarestia, i rappresentanti di gruppi e comunità hanno portato al Vescovo i doni destinati alle opere di carità. I sacerdoti delle comunità Migrantes hanno offerto al Vescovo una nuova mitra per il Giubileo. Il Cardinale ha invitato le comunità a essere unite nella fede e nel servizio del Vangelo. «Ci ha portato tutti qui, nella casa del Signore, per essere noi tutti la sua casa, la sua famiglia, senza confini, fratelli e sorelle tutti. Che gioia vederlo, sentirlo, viverlo. E ciascuno di noi si ricordi di vivere ovunque come un fratello o una sorella di Gesù e quindi di tutti. Una famiglia davvero universale, cattolica. Amiamo questa casa, le nostre comunità. Facciamole crescere invitando altri che, come noi, cercano speranza, luce, futuro, che qualche volta non ne hanno più. E noi possiamo essere un pochino di quella stella che gli dice «vieni, c'è luce, ti porto la luce, l'amore di Gesù». Siamo e restiamo diversi, - ha proseguito il Cardinale - ma per noi la diversità non è un problema, anzi è un dono, una ricchezza, ci dà forza. E la Chiesa, con questo suo unico cuore, aiuta tutti a essere se stessi, insieme e non divisi, una ricchezza gli uni per gli altri.

(fonte: Ufficio Migrantes / Arcidiocesi di Bologna)

[caption id="attachment_52397" align="aligncenter" width="1024"]"Messa dei popoli" a Bologna (6 gennaio 2025) (foto: Arcidiocesi di Bologna)[/caption]

Migrantes Treviso: domani “messa dei popoli” in cattedrale con le comunità migranti

5 Gennaio 2023 -
Treviso - Venerdì 6 gennaio, alle 10.30, nella cattedrale di Treviso, il vescovo, mons. Michele Tomasi, presiederà la celebrazione eucaristica internazionale, nella solennità dell’Epifania del Signore. La “messa dei popoli” sarà animata dalle comunità cattoliche dei fedeli immigrati di lingua straniera presenti in diocesi. Com’è tradizione, i canti, le letture, le preghiere dei fedeli e altre parti della messa saranno nelle varie lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, srilankese, indiano, ucraino, rumeno, ghanese. Il Vangelo, in particolare, sarà proclamato in ucraino. Una celebrazione – curata dall’Ufficio diocesano Migrantes  – che rende visibile, nella ricchezza e bellezza di volti, voci e costumi diversi, l’universalità della Chiesa. La festa continuerà poi nella palestra della chiesa votiva.

Migrantes Pordenone-Concordia: Messa dei Popoli con mons. Pellegrini

4 Gennaio 2023 - Pordenone - In occasione dell' Epifania del Signore, il vescovo di Pordenone-Concordia, mons.  Giuseppe Pellegrini, celebrerà la festa delle comunità di cattolici immigrati della nostra diocesi, nella messa che si terrà alle 11.30 nel Duomo Concattedrale di San Marco. È un' iniziativa della Commissione diocesana Migrantes per tenere unite tutte le comunità cattoliche straniere presenti sul territorio diocesano, un momento di condivisione con la comunità cittadina in occasione di una festa importante, che conclude le festività. La messa sarà animata dalle diverse comunità presenti, non solo nei canti, ma anche nelle letture e nei differenti momenti della celebrazione.

Migrantes Forlì-Bertinoro: domenica S.Messa dei Popoli con mons. Corazza

4 Gennaio 2022 - Forlì - Si celebrerà domenica 9 gennaio, alle ore 10,00, nel Duomo di Forlì la S.Messa dei Popoli alla presenza delle Comunità cattoliche straniere della diocesi di Forlì-Bertinoro. La liturgia, presieduta dal vescovo, mons. Livio Corazza e concelebrata dai cappellani e sacerdoti stranieri, sarà animata dai canti delle diverse Comunità migranti presenti in diocesi: Albanese, Rumena ed Ucraina di rito greco cattolico, Polacca, Filippina, Africana di lingua francese, Africana di lingua inglese, Indiana del Kerala di rito Siro Malabarese, Eritrea e Pakistana. La presenza in Cattedrale delle varie genti insieme ai fedeli della Città vuole - spiega il direttore Migrantes Walter Neri -  essere testimonianza di comunione, vicinanza, consapevolezza che siamo tutti discepoli dello stesso Signore. Al termine della S. Messa mons. Corazza distribuirà ai rappresentanti delle Comunità, come segno di presenza e ricordo della giornata, una pergamena con la preghiera del Papa dedicata a S.Giuseppe per chiedere la sua protezione su “coloro che fuggono a causa della guerra, dell’odio, della fame” perché li sostenga e possano trovare accoglienza e solidarietà. L’appuntamento annuale, organizzato dall’ufficio diocesano Migrantes, riveste anche quest’anno particolare importanza per i tempi difficili che le persone straniere hanno dovuto affrontare in ambito sociale, lavorativo, abitativo e sanitario. Ma non per questo le varie Comunità hanno mancato di essere sostegno spirituale e materiale a queste persone, continuando a frequentare la liturgia domenicale e il Vangelo con la celebrazione domenicale e attraverso i social.  

Migrantes Bologna: Messa dei Popoli con il card. Zuppi

4 Gennaio 2020 - Bologna – Sarà il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, a presiedere, il 6 gennaio la Messa dei Popoli alla presenza delle comunità degli immigrati cattolici presenti in città e in diocesi. La Messa dei Popoli – nel contesto della festa dell’Epifania – è uno degli appuntamenti più amati nell’anno dalle comunità degli immigrati cattolici che partecipano numerosi alla celebrazione diocesana presieduta dal cardinale, spiegano in diocesi aggiungendo che i canti, le letture e le preghiere saranno celebrati in 15 lingue: francese, romeno, swahili, cinese, ucraino, bengali, tagalog, spagnolo, cingalese, geez, inglese, arabo, polacco, tamil, malayalam. Il coro sarà composto dall’insieme dei cori di tutte le comunità. “Uno dei momenti più suggestivi, nella sua semplicità, è la recita del Padre Nostro – si legge ancora nella nota  - durante la quale ciascuno dei presenti utilizza la sua lingua madre, mescolando le lingue nell’unica invocazione”. A Bologna sono presenti 14 comunità etniche, di varia consistenza numerica, con sette sacerdoti: le comunità si affiancano alla rete delle parrocchie territoriali, divenendo così uno strumento di comunione spirituale e pastorale con l’intera comunità diocesana. Inoltre l’ufficio Migrantes diocesano è in constante contatto di aiuto e fraternità con le comunità cristiane ortodosse, nate anch’esse dalla realtà migratoria.