Primo Piano

Migranti: due pesi e due misure

10 Agosto 2023 - Roma- Due fatti con protagonisti i migranti hanno avuto l’onore delle cronache in questi giorni: il naufragio nel mare Mediterraneo di un barchino, con l’ennesimo massacro di 41 migranti, tra cui diversi bambini, e l’uccisione di una donna a Rovereto da parte di un migrante nigeriano, malato di mente, padre di tre figli. L’ennesimo massacro di 41 innocenti, per il disinteresse di tutti in Europa, non ha mosso alcuna piega della politica, mentre l’uccisione di una donna da parte di un nigeriano, in Italia dal 2006, cioè da 17 anni, alcolizzato e tossicodipendente, ha scatenato subito la politica nel gridare allo scandalo e nel proporre subito un decreto legge per tutelare la sicurezza dei cittadini, senza una parola sulla salute mentale da tutelare dei migranti, uno dei problemi seri nelle migrazioni di sempre, con un affondo sui centri per i rimpatri in ogni regione, da sempre rivelatisi luoghi di non tutela, veri e propri lager. Due pesi e due misure nel leggere, non governare le migrazioni. Due pesi e due misure di una politica incapace di trovare le risposte a una delle ‘sfide’ - le migrazioni- del nostro tempo. Due pesi e due misure che continueranno a generare insicurezza, paure, morti. Due pesi e due misure di una Democrazia che si indebolisce. (Mons. Gian Carlo Perego -Presidente Commissione Episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes)

Marcinelle: Acli, “il ricordo del dramma incentivi l’impegno per la sicurezza sul lavoro”

8 Agosto 2023 -

Roma - “Mentre il dibattito nazionale sul lavoro torna al centro dell’attenzione, tra salario minimo e le trasformazioni del Reddito di Cittadinanza, non dobbiamo dimenticare che ogni anno le 'morti bianche' sono più di 1000, già 500 quelle ufficiali di questa prima metà del 2023, in aumento e, ogni mese, l’Inail riceve una media di 250.000 denunce di infortuni”. Ricorda i dati, Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale delle Acli, che oggi ha partecipato alla commemorazione del più grande disastro sul lavoro che ha coinvolto cittadini italiani. L’8 agosto 1956, infatti, un’esplosione dovuta a un errore umano uccise 262 persone, di cui 136 italiani, nella miniera di carbone del Bois du Cazier, alle porte della cittadina belga di Marcinelle. “Questi minatori furono ‘moneta di scambiò del nostro governo di allora: uomini in cambio di carbone” spiega Manfredonia.

“Oggi l’Italia  è divenuta a sua volta un Paese di immigrazione, senza che sia cessato, però, il flusso dei nostri connazionali che vanno all’estero a cercare lavoro (novantamila l’anno, soprattutto giovani secondo le ultime stime)” prosegue Manfredonia. Anche le polemiche sulla capacità di gestione dei nostri emigranti non si placano: “siamo qua a testimoniare che le Acli non abbandonano gli emigranti italiani, vecchi e nuovi. Le nostre numerose sedi all’estero, proprio nei Paesi più interessati dall’emigrazione italiana, provano l’impegno dell’Associazione nel seguire tutti i lavoratori, italiani, immigrati ed emigranti” osserva Manfredonia, evidenziando l’altrettanto costante impegno delle Acli per contrastare la piaga degli infortuni sul lavoro, le cosiddette “morti bianche”, “sollecitando costantemente le autorità e i datori di lavoro a rafforzare le condizioni di sicurezza sul posto di lavoro” prosegue il Presidente delle Acli.

“Il lavoro deve essere sinonimo di dignità per la donna e per l’uomo”, continua. “Per questo non dobbiamo trascurare il tema dei migranti economici, spesso stigmatizzati per la loro scelta rischiosa quando arrivano in Europa attraversando deserti e mari” dice Manfredonia. “Ricordiamo che il Mediterraneo è ormai il più grande cimitero a cielo aperto di persone che fuggono dalla povertà per cercare un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie: la loro sicurezza deve essere garantita da politiche migratorie più organiche e che guardino al lungo periodo, che mettano al centro la persona e la sua dignità” conclude Manfredonia.

Marcinelle: Tajani, “ruolo cruciale nel gettare le fondamenta dell’Europa oggi”

8 Agosto 2023 - Marcinelle - La tragedia di Marcinelle ha avuto "un ruolo cruciale nel gettare le fondamenta dell'Europa di oggi e della cittadinanza europea, ispirata ai valori condivisi del rispetto per la dignità umana, dell'uguaglianza, della democrazia e della libera circolazione dei lavoratori. Valori che oggi, più che mai, sono indispensabili per affrontare insieme le sfide globali e assicurare pace, stabilità, sicurezza, crescita economica, prospettive per i giovani". A dirlo, questa mattina, il vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani che ha partecipato, in Belgio,  alla cerimonia al Bois du Cazier per il 67mo anniversario della tragedia in cui morirono 262 minatori, di cui 136 italiani. La celebrazione si è aperta con 262 rintocchi di campana e la lettura dei nomi delle vittime. "Ho voluto essere personalmente qui a Marcinelle, a nome del Governo, per portare omaggio ai milioni di italiani che vivono fuori dai confini nazionali e, in particolare, ai connazionali caduti sul lavoro, mentre contribuivano alla crescita economica, sociale e culturale dell'Italia e dei Paesi che li avevano accolti", ha sottolineato il ministro:  "Abbiamo voluto rendere speciale la commemorazione di oggi  con l'omaggio del sorvolo nei cieli di Marcinelle di due Tornado dell'Aeronautica Militare italiana, di cui ricorre il centenario. Un modo per essere più vicini alle nostre comunità, una testimonianza di forte amicizia delle nostre Forze Armate che ogni giorno riempiono tutti gli italiani di orgoglio, lavorando per la sicurezza di tutti noi, in Italia e nei teatri internazionali". Il Belgio  è "un Paese in cui c'è stata una forte emigrazione italiana, fin dagli anni 20 del secolo scorso e in particolare - ha ricordato Tajani -  a partire dal secondo dopoguerra, e che ancora oggi accoglie molti italiani presenti nel mondo accademico, nel settore dei servizi così come in quello delle imprese e della ricerca scientifica".  Alla celebrazione erano presenti, oltre alle autorità locali e federali belghe e il ministro Tajani la Regina emerita del Belgio Paola Ruffo di Calabria, l'ambasciatore italiano in Belgio Federica Favi e l'ambasciatore italiano presso la Nato Marco Peronaci. (R.Iaria)

Migrantes: Marcinelle, una tragedia da non dimenticare

8 Agosto 2023 - Roma - Una tragedia che non vogliamo dimenticare quella avvenuta, 67 anni fa nella miniera di carbone di Bois du Cazier, nei pressi della cittadina belga di Marcinelle. Era l’8 agosto 1956: a causa di un incendio sviluppatosi in quella miniera morirono 262 minatori, 136 dei quali italiani: la sciagura più grave dopo quella avvenuta in un’altra miniera, quella di Monongah, in West Virginia. Nel 2001 l’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha istituito la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo per ricordare e onorare i tanti italiani che hanno perso la vita lavorando fuori dei confini nazionali. Una occasione, questa giornata, che non deve farci abbassare la guardia sulla tutela dei diritti dei lavoratori migranti in Europa per evitare che, come succede spesso, siano costretti a subire orari e trattamenti sui posti di lavoro che non tutelano la loro dignità, evidenzia oggi la Fondazione Migrantes sottolineando che il lavoratore merita luoghi di lavoro sicuri, trattamenti adeguati e tutele al passo con i tempi. Il ricordo di queste morti sul lavoro, in questo tempo di una nuova emigrazione italiana giovanile in Europa e nel mondo, come evidenzia da anni il Rapporto Italiani nel Mondo della Migrantes richiama la necessità di una tutela dei lavoratori migranti, siano essi italiani nel mondo e immigrati in Italia. Lo sguardo e l’attenzione della Fondazione Migrantes oggi è proprio a Marcinelle  dove questa mattina 262 rintocchi di campana, uno per ogni minatore scomparso seguiti da altre 10 per i caduti in tutte le miniere del mondo, hanno ricordato quel giorno di 67 anni fa.

Marcinelle: Mattarella, “mantenere salda la tutela dei lavoratori”

8 Agosto 2023 -

Roma - "La doppia ricorrenza dell’anniversario del disastro minerario di Marcinelle e della 'Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo' ci consente di ricordare con riconoscenza il sacrificio dei 136 minatori italiani che persero la vita al Bois du Cazier e di tutti i connazionali caduti sul lavoro all’estero". Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 67° anniversario della tragedia di Marcinelle e la 22ª giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo rivolgendo un "un caloroso saluto a Sua Maestà la Regina Paola, ai membri della Famiglia reale e alle autorità belghe e italiane convenute in un luogo così altamente simbolico per i nostri Paesi". Ricordando le vittime Mattarella sottolinea come con il loro operato essi "hanno contribuito a promuovere i più alti valori sociali e culturali che animano la Costituzione repubblicana e la stessa Casa comune europea, a cominciare dal diritto al lavoro. Viviamo - aggiunge - mesi difficili, segnati dall’impatto di molteplici crisi di diversa natura: dall’esecrabile aggressione russa all’Ucraina ai tanti conflitti irrisolti in altri quadranti geografici, dal cambiamento climatico all’insicurezza alimentare.  Tutto ciò accresce la precarietà economica e il rischio di sfruttamento di esseri umani. È quindi più che mai necessario mantenere salda la tutela dei lavoratori. Di tutti i lavoratori, ovunque essi si trovino, quale che sia la loro nazionalità, per prevenire e sanare inaccettabili forme di marginalizzazione". Il presidente della Repubblica rinnova le "più sentite espressioni di cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime della tragedia di Marcinelle e di ogni altro tragico evento nel corso del quale cittadini italiani abbiano perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali" e ringrazia la Regina Paola per "aver onorato con la sua presenza questo momento di memoria". (Raffaele Iaria)

Marcinelle: aperte le commemorazioni alla presenza del vice premier italiano Tajani

8 Agosto 2023 - Roma - 262 rintocchi di campana per ricordare le vittime 262 vittime - 136 italiane - della tragedia al Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio. Così si è aperta questa mattina la commemorazione di questa tragedia alla presenza del vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, la Regina emerita del Belgio Paola Ruffo di Calabria, l'ambasciatore italiano in Belgio Federica Favi e l'ambasciatore italiano presso la Nato Marco Peronaci oltre ad autorità belghe. Sono stati letti i nomi delle vittime seguito dal sorvolo di due Tornado del sesto stormo dell'Aeronautica italiana. "Marcinelle  è una tragedia che ci ricorda l'importanza per il nostro Paese dell'emigrazione storica, che, con grande sacrificio, affrontò spesso durissime condizioni di vita e di lavoro all'estero", scrive Tajani in un intervento sul Messaggero.

Gmg: una chiesa italiana a Lisbona

4 Agosto 2023 - Lisbona - I 65mila giovani italiani che in questi giorni sono a Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù hanno, oltre a “Casa Italia” un altro punto di riferimento. Nel centro storico della capitale del Portogallo dal XV secolo esiste la chiesa di Nostra Signora di Loreto, nota come la Chiesa degli Italiani. Fu infatti costruita nella metà del ‘500 dagli italiani che vivevano a Lisbona. La chiesa è situata nel quartiere ‘Chiado’, zona nobile, nel luogo dove nel Trecento c’erano le mura che chiudevano la città a occidente, vicino alla torre di porta di Santa Caterina. Il terreno su cui sorge fu acquistato dagli italiani dove esisteva un antico eremo dedicato a Sant’Antonio, trasformato e ampliato nel 1573. Il titolo di chiesa degli italiani gli fu attribuito nel 1518, la costruzione attuale, di stampo neoclassico, risale al 1676, perché un incendio del 1651 aveva distrutto buona parte dell’edificio; anche il terremoto del 1755 mise a dura prova il fabbricato. L’interno della chiesa è a una sola navata con il soffitto decorato con l’effige della Madonna di Loreto ad opera del pittore Pedro Alexandrino, mentre la statua posizionata sull’altare centrale è in legno di cedro del Libano; sulle pareti laterali si aprono 12 cappelle rivestite di marmo italiano e decorate con dodici statue dipinte che rappresentano gli apostoli. I quattro altari laterali sono dedicati ai santi: Giovanni Battista, Carlo Borromeo, Francesco di Assisi e Francesco di Paola. Sulla facciata, nella parte superiore è posizionata la statua della Madonna, nel portale oltre alle insegne pontificie si possono notare due angeli attribuiti a Francesco Borromini, invece nelle nicchie laterali sono collocate le statue di San Pietro e San Paolo, sempre di lavorazione italiana. Molti personaggi sono stati legati a questo luogo a cominciare da Cristoforo Colombo, al re del Portogallo D. João VI e consorte, a Maria Pia di Savoia regina consorte di D. Luìs, Angelo Roncalli nelle vesti di cardinale nel 1956 celebrò qui una messa. Il poeta Fernando Pessoa, e non solo lui, l’ha citata in un’opera letteraria. (Raffaele Iaria)  

GMG: mons. Baturi, “mettersi in movimento, incontrare ed essere portatori di gioia”

3 Agosto 2023 -
“La meta del viaggio è l’incontro”. Lo ricorda mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, che ai ragazzi di Venezia, radunati nella Cappella di Casa Italia a Lisbona, consegna tre indicazioni: “mettersi in movimento, incontrare ed essere portatori di gioia”. “Il senso del camminare non sta nel punto di partenza né forse in quello di arrivo, quanto nello scoprire la presenza di un Dio che prende dimora presso il suo popolo”, spiega mons. Baturi che assicura: “È lungo il cammino che cresce il vigore, come recita il Salmo e come tanti anziani continuano a testimoniarci”. Così, sottolinea, anche se “camminiamo e ci affatichiamo non siamo mai soli: siamo in movimento perché Dio ci attira a sé e non fa mancare i suoi doni”. I ragazzi ascoltano, alcuni prendono appunti, qualcuno si abbraccia. “Il viaggio – osserva il segretario generale della Cei – si fa per un incontro, che riaccade continuamente, in quanto non ci conosciamo mai abbastanza”. In quest’ottica, “anche nei giorni della Gmg, la speranza è quella di incontrare esperienze d’amore, persone che possano confortarci per come guardano le cose e per come ci guardano”. E l’incontro, precisa mons. Baturi, “non è complicità o convivenza banale, ma è dono, perché è l’amico che svela il nostro vero volto, ci aiuta a comprendere noi stessi e a leggere ciò che abbiamo dentro”. Nella sua breve catechesi, mons. Baturi riprende il racconto evangelico della visita di Maria alla cugina Elisabetta, che fa da filo rosso alla Gmg di Lisbona: “Quando ci presentiamo agli altri, portiamo qualcosa che è più di noi stessi. Come Maria, anche noi portiamo Dio che in qualche modo si rende visibile, si comunica con il nostro abbraccio e la nostra disponibilità a visitare gli altri”. Di qui l’invito ad essere “portatori di Cristo e dunque di gioia”. Questo significa “saper guardare le speranze degli altri, le loro ansie, le loro domande”. “Cristo vive in noi e attraverso di noi vuole raggiungere gli altri”, spiega l’arcivescovo esortando i ragazzi a “portare gioia a tutti, con umiltà e senza arroganza, specialmente a quanti sono nel dubbio, a chi cerca una ragione per sperare”. “Camminiamo verso i fratelli e le sorelle portando la gioia”, ripete mons. Baturi precisando che “la gioia non è un sentimento, ma la presenza di Dio che investe la nostra vita e la cambia”.

Prefettura Prato: avviso per accoglienza ai minori stranieri non accompagnati

3 Agosto 2023 - Prato -  Un avviso esplorativo per l'attivazione di centri di accoglienza straordinari, nella provincia, per minori stranieri non accompagnati è stato pubblicato oggi dalla prefettura di Prato. L'avviso riguarda l'affidamento a strutture di servizi di prima accoglienza per un numero complessivo massimo di 15 minori. La scelta di avviare la procedura scaturisce, spiega una nota, dalla necessità di rispondere "al bisogno di assistenza e soccorso ai minori stranieri non accompagnati che, nell'ambito del considerevole flusso migratorio di cittadini extracomunitari richiedenti la protezione internazionale che sbarcano sulle coste della Sicilia, è prevedibile giungano in questa provincia, a seguito di una distribuzione sul territorio nazionale". La normativa prevede, in particolare, che, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di minori non accompagnati, qualora l'accoglienza non possa essere assicurata dai comuni, il prefetto provveda ad attivare centri temporanei, di piccole dimensioni, in cui il minore, che deve avere meno di 14 anni, è ospitato per il tempo strettamente necessario al trasferimento nei progetti Sai (ex Sprar) o nelle strutture comunali.

Gmg: dal palco della festa degli italiani un messaggio per i giovani, “Non abbiate paura dei fallimenti, insegnano a crescere”

3 Agosto 2023 -
Lisbona - Come sciami con le bandiere tricolore. Così i giovani italiani sono arrivati nel Passeio Maritimo de Algès per partecipare alla festa degli italiani. Qualcuno ha portato il proprio dialetto, qualcun altro la propria bandiera regionale. Ma tutti accomunati dal senso di appartenenza all’Italia. “Che bello incontrare qui degli italiani! – dicono alcuni dei ragazzi presenti -. Troviamo subito un senso di famiglia e di casa”. Ai piedi del palco, si sono ritrovati tanti dei 65mila Italiani presenti, alcuni di loro arrivati parecchie ore prima della festa. C’è chi ha realizzato quasi un vero e proprio accampamento per essere in prima fila, per ascoltare i propri beniamini, per saltare, cantare, fare festa e poi ascoltare anche le testimonianze che durante la serata sono state pronunciate da sportivi, attori e tante persone impegnate nel sociale. Come Cristina Chirichella. La pallavolista ha incoraggiato i giovani a non avere paura delle sconfitte: “Servono come le vittorie. Perché permettono di migliorarci”. “Quando trovate la vostra passione, buttatevici a capofitto perché vi regalerà tante emozioni”. Poi, il palco tutto per il prof. Enrico Galiano, che ha ricordato ai ragazzi che “voi non siete il futuro, siete il presente”. Tra storie di successi e fallimenti, i ragazzi hanno scelto di ascoltare dalle sue parole le seconde. “A 17 anni avevo tre sogni: diventare insegnante, scrittore e trovare una ragazza. Ho sempre rinunciato, ho buttato via la palla al decimo palleggio. Non fate il mio stesso errore! Meglio cadere cercando di volare che stare fermi per paura di cadere”. Tante le canzoni simbolo degli anni ’80, ’90 e del 2000. Veri e propri tormentoni. Come “Notte prima degli esami”, cantata da Fiat 131. La musica ha lasciato spazio a messaggi sociali dedicati ai giovani. Con veri e propri appelli. Come il “no” alla droga. E il tema della partecipazione politica e del voto. “La partita del cambiamento si gioca qui e ora. Si gioca insieme”, ha detto don Luigi Ciotti. “Non temiate di essere fragili! Ci permette di essere più veri e più forti. Chi non riconosce la propria fragilità difficilmente accoglie quella degli altri”. “Nella fede, non dobbiamo temere dei dubbi. Anche i dubbi conducono a Dio. Dio ci dà appuntamento nella fragilità. Vangelo e costituzione sono testimonianza cristiana e responsabilità civile. Non diventino soprammobili. Altrimenti la legalità resta in superficie”. E ancora: “Essere credibili significa essere responsabili. Abbiamo bisogno di una politica capace di soddisfare la fame e la sete di giustizia delle persone. Una politica che sia servizio”. Al termine del suo intervento, l’attezione alla comunicazione social, che “non è mai relazione”. “E la relazione è la via per conoscere se stessi e gli altri”.

Un monito sulla violenza contro le donne. E l’incoraggiamento a non voltare le spalle ai migranti. Ne ha parlato l’operatore umanitario Gennaro Giudetti, impegnato nella difesa dei diritti umani nelle zone di conflitto: “Mi ha spinto a partire il fatto di non essere indifferente. I grandi cambiamenti passano da piccoli passi, cambiando il quotidiano. Sono partito per l’Albania e non mi sono più fermato. L’opposto di indifferenza è empatia – ha ricordato -, avere cura degli altri. Il cambiamento lo costruiamo assieme”. Altra testimonianza, altre parole di incoraggiamento, quelle dell’attrice, ex miss Italia, Giusy Buscemi: “Anche io ho le mie crisi, ma non bisogna smettere mai di sognare e desiderare. Mi chiedo: qual è la mia buona battaglia? La sto combattendo? È un’arte decidere ogni giorno di combatterla. Mentre c’è chi la combatte per guadagnare potere, io voglio combatterla per amare”. Nell’ultima parte della serata, la preghiera con lo scambio dei doni tra i giovani di Italia e Portogallo, alla presenza del presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi, del segretario generale, mons. Giuseppe Baturi, e del vescovo ausiliare di Lisbona, mons. Américo Manuel Alves Aguiar. “Credo che tutti noi in questi giorni ci stiamo allenando a imparare ad amare Gesù, a essere protagonisti”, ha detto il card. Zuppi. “Il nostro protagonismo non ingrossa la squadra degli individualisti. È una via per non perdere la nostra vita”. Infine, il pensiero all’Ucraina, dove “tante persone cercano una luce”. (Filippo Passantino - Sir)

GMG: card. Zuppi, “il terrorismo e le mafie colpiscono tutti, come accade con la guerra”

2 Agosto 2023 -
Lisbona - “Ogni volta che passo dalla stazione di Bologna leggo i nomi e l’età. Lì potevamo esserci tutti. Il terrorismo, come le mafie, colpiscono tutti. Ed è quello che succede in tante parti del mondo con la violenza organizzata e giustificata della guerra. La storia nostra e il nostro essere cristiani non è fuori dal mondo. Dobbiamo leggere la presenza del Signore nella nostra vita, così come è. Anche nelle tragedie di una bomba messa in maniera vigliacca, senza volto e con tante complicità”. Lo ha detto questa mattina il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, durante la catechesi con i giovani alla Gmg di Lisbona. “Qualche volta pensiamo che l’essere cristiani è come prendere la maturità: quando si arriva, è fatta. E invece no, è una ricerca che ci accompagna tutta la vita, con tante contraddizioni”, ha aggiunto il cardinale: “Io amo la Chiesa anche con tutte le difficoltà. Diffidate di quelli che sembrano angeli: c’è qualcosa che non funziona. L’amore vince il male e nessuno di noi è libero dal male. Ce lo portiamo dentro, qualche volta facciamo delle cose non buone. E il Signore non si scandalizza, ma ci vuol bene, deboli, fragili come siamo. Ci aiuta a cambiare perché ci ama e ci chiede di amare”. Quindi il card. Zuppi ha ricordato che viviamo “in un mondo in cui ci sono tante guerre, tante divisioni, tante inimicizie, tanti pregiudizi, tante incapacità a stare insieme”. A Bologna, ha concluso con una denuncia pubblica, “non si affitta agli stranieri! Ci sono tanti stranieri che lavorano, a cui noi non affittiamo le case. E solo perché sono stranieri, tendenzialmente africani. E questo fa male? Certo. Ha delle conseguenze? Sì”.
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)
 

Spettacolo Viaggiante: torna il Concorso internazionale dei Madonnari di Taurianova

2 Agosto 2023 - Taurianova -  Il “Concorso Internazionale dei Madonnari - Città di Taurianova” si prepara ad alzare il sipario per l’ottava edizione della manifestazione ideata, realizzata e curata dall’“Associazione Amici del Palco”, tesa a valorizzare l’antica forma artistica dell’arte madonnara. Un evento unico nel suo genere in tutto il meridione, inserito tra le maggiori manifestazioni culturali e artistiche della Calabria e riconosciuto come “Evento a carattere regionale". Dal 4 al 7 agosto 2023 saranno giorni carichi di colori per la città mariana di Taurianova che accoglierà 55 artisti Madonnari provenienti da tutto il mondo (Italia, Ungheria, Messico, Francia, Bolivia, Egitto, Giappone, Colombia) che seguendo l’ispirazione del tema: “Abbracci… oltre il tempo” coloreranno un percorso di 800 metri, che unirà in un abbraccio ideale le due parrocchie della città in cui si venera Maria, rendendo il centro storico di Taurianova un museo a cielo aperto. Ed è l’abbraccio di una madre l’opera del 2022 scelta per la locandina dell’8ª edizione, realizzata da Salvador Hernandez Briones (Messico), che spiegando l’opera “Mi madre” ha affermato: «L’amore incondizionato di una madre per i suoi figli è essenziale perché la vita continui sul nostro pianeta». La particolarità dell’opera ripresa col drone, dopo una leggera pioggia, vuole inoltre sottolineare la bellezza inestimabile di quest’arte effimera, antica espressione artistica di grande valore nel mondo.  Una novità dell’edizione 2023 è il cambio della direzione artistica che dopo le prime sette edizioni affidata al maestro capo madonnaro Gennaro Troia, vede quest’anno come nuovo direttore artistico del “Concorso internazionale dei Madonnari – Città di Taurianova” l’artista e madonnara taurianovese Antonella Larosa. A tutti gli artisti madonnari verrà offerto  un piccolo tour turistico-culturale delle bellezze e delle meraviglie della Calabria e saranno dunque accolti la mattina di domenica 6 agosto al MArRC dove avranno la possibilità di visitare i Bronzi di Riace, icone del territorio e capolavori del Mediterraneo e la mostra esposta nel magnifico spazio di Piazza Paolo Orsi “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Un percorso espositivo multimediale per ripercorrere mezzo secolo di storia dal ritrovamento dei due “Eroi venuti dal mare” il 16 agosto 1972. Uno straordinario viaggio raccontato attraverso immagini, video e documenti: Riace e Firenze, poi Roma e l’acclamato rientro a Reggio Calabria.  Sempre domenica 6 al rientro da Reggio Calabria, gli artisti Madonnari visiteranno l’antico borgo di Terranova Sappo Minulio, grazie ad una collaborazione con l’Amministrazione che offrirà loro il pranzo. Nei giorni dell’8ª edizione del “Concorso internazionale dei Madonnari – Città di Taurianova”,si potranno osservare gli artisti Madonnari e ammirare l’arte e la passione con cui l’asfalto prende colore, ma per rendere la permanenza dei visitatori ancora più piacevole non mancheranno tanti altri appuntamenti artistici, musicali e culturali. Tra le iniziative collaterali del Concorso, ci saranno  laboratori ludico-didattici per i più piccoli, un’opera in 4D per i selfie dei visitatori realizzata quest’anno da artisti messicani, workshop per i giovani, mostre pittoriche e fotografiche, di cui una curata dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, incontri di approfondimento nelle due dimore storiche della città (Villa Zerbi e Palazzo Contestabile), artisti di strada, la rassegna culturale Taurianova Noir, area market di prodotti artigianali, una performance live dello scultore Cosimo Allera, il luna park e gli immancabili spettacoli musicali con il concerto di Mariella Nava, all’interno della rassegna comunale Note d’Autore il 4 agosto, la Banda di Limbadi il 5, il gruppo folkloristico I Peddaroti il 7, ma anche uno straordinario spettacolo piromusicale a chiusura dell’evento davanti il Palazzo Comunale. Ogni notte poi anche un’attenzione ai giovani con dei djset nella piazza centrale della città.  Novità di quest’anno il Gran Galà dei Madonnari, un evento in programma domenica 6 agosto, che metterà al centro ancora una volta gli artisti madonnari, raccontando le varie opere che riusciranno ad ottenere il consenso della giuria di qualità, ma anche i premi conferiti dai visitatori e dal pubblico social. La serata avrà inoltre un omaggio al Festival Bella Via e a tutto il Messico, nazione più rappresentata tra gli artisti dopo l’Italia, con la presenza del Console Onorario del Messico, delegato dall'Ambasciata del Messico in Italia Vincenzo Rota, l’esibizione del gruppo “I Mariachi, Tierra de México” con i ballerini Mezcal. Durante la serata si esibirà anche il coro della scuola primaria Monteleone diretto dalla maestra Rosa Saccà, il soprano Caterina Riotto, il tenore Gaetano Vicari e tante altre sorprese. A decretare i vincitori - che saranno premiati all’interno del Gran Galà dei Madonnari - una giuria di qualità presieduta dal vice direttore dell’Accademia di Belli Arti di Reggio Calabria, Domenica Galluso, e che vede anche i docenti e artisti Alessandro Cannatà e Rocco Zucco, l’ingegnere Paolo Martino, incaricato regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto e l’architetto designer Salvatore Greco, del coordinamento scientifico La Biennale dello Stretto che nei giorni del Concorso esporrà l’omaggio della Biennale ai Bronzi di Riace. Le medaglie per gli artisti Madonnari vincitori sono state disegnate e realizzate dall’orafa taurianovese Giovanna Plataroti, mentre i premi di categoria dal ceramista Vincenzo Ferraro di Seminara che nella patria della ceramica calabrese ha realizzato pregiati manufatti e anche un bassorilievo in ceramica della Madonna di Raffaello per il vincitore assoluto.  

GMG: anche un seminarista italiano emigrato in Belgio

2 Agosto 2023 - Lisbona - "Mi sto preparando al sacerdozio qui con i giovani del Belgio che partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù.  Siamo più 500 giovani delle Fiandre e  siamo venuti alla Gmg di Lisbona con grande gioia". Lo dice a www.migrantesonline.it Gianluca Loperfido, giovane seminarista di origine italiana che sarà ordinato in Belgio il prossimo 15 agosto.  "È bello potersi preparare all'ordinazione sacerdotale con i giovani e vedere che la Chiesa è viva e piena di entusiasmo. Credo che sia un'occasione forte per i giovani di tutto il mondo per allargare lo sguardo della fede proprio attraverso l'incontro con altri giovani. ogni storia di fede che doniamo e che riceviamo attraverso gli incontri ci arricchisce e ci permette di camminare insieme. Ci sono tanti giovani in cerca di Dio, lo siamo tutti in un modo o nell'altro. Questa ricerca, se fatta insieme, ci porta a scoprire aspetti nuovi e meravigliosi di Gesù nell'altro, nostro compagno di viaggio. Come gli apostoli sulla via di Emmaus, dobbiamo imparare a riconoscere Gesù negli incontri che facciamo, ma soprattutto in quelli che soffrono e sono poveri. Così possiamo scoprire la vera gioia della nostra fede, la vera gioia di Gesù".  Gianluca Loperfido sarà ordinato sacerdote nella festa dell’Assunzione di Maria Vergine nella parrocchia San Martino di Genk attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera da mons. Patrick Hoogmaartens, vescovo della diocesi di Hasselt. Nell'ultimo periodo  ha svolto un anno di pastorale e uno come diacono in quattro parrocchie nella zona di Genk. l neo sacerdote è originario della diocesi di Taranto, dove è nato  il 21 marzo del 1990. Tredici anni fa dopo il diploma "decisi - ci dice ancora -  di trasferirmi in Belgio, una realtà a me conosciuta proprio perché ogni anno dopo la scuola trascorrevo le vacanze estive dalla nonna a Winterslag. Proprio a Winterslag in questo quartiere periferico di Genk che più di 60 anni fa mio nonno si trasferì per lavorare nella miniera di carbone. Purtroppo il nonno non l’ho mai conosciuto perché è morto a 57 anni negli anni 80 a causa della silicosi e un arresto cardiaco. La nonna mi ha sempre raccontato le precarietà e i momenti difficili della loro vita li in Belgio nelle famose baracche con acqua fredda e senza riscaldamento, con tanto sacrificio hanno imparato a costruirsi un futuro con i quattro figli. Anche alcuni di loro hanno lavorato in miniera". Don Loperfido in questi anni ha vissuto in Belgio dove ha svolto anche diversi lavori e ha frequentato la missione cattolica italiana di Waterschei (Genk) dove la comunità di origine italiana "mi ha sempre accolto e sostenuto con grande amore e affetto". (Raffaele Iaria)

Marcinelle: commemorazione a Belluno

2 Agosto 2023 - Belluno - Il prossimo 8 agosto si celebra la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” a ricordo della tragedia avvenuto nell'agosto del 1956 a Marcinelle e che ha causato 262 mori, 136 italiani. L' Associazione Bellunesi nel Mondo "non dimentica i suoi emigranti", ha detto il presidente dell'Abm Oscar De Bona:  e "in particolar modo coloro che sono periti all’estero a causa di incidenti sul lavoro, lontani dalla propria famiglia" La tragedia  con il suo dolore, permise di "far luce sulle deplorevoli condizioni di lavoro nelle miniere, contribuendo finalmente all’introduzione delle maschere antigas", scrive l'Associazione in una nota. Per il 67° anniversario di questa tragedia l’Associazione Bellunesi nel Mondo promuove  per martedì 8 agosto una  commemorazione davanti al monumento dell’emigrante presso la sede Abm a Belluno. Il programma prevede il saluto del presidente ABM Oscar De Bona e delle Autorità presenti e l' accensione di un cero al monumento dell’emigrante.

GMG: iniziato il viaggio di papa Francesco

2 Agosto 2023 - Lisbona - E' iniziato da pochi minuti il viaggio di papa Francesco in Portogallo in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Si tratta del 42esimo viaggio internazionale di papa Bergoglio. Sull'aereo che lo ha portato a Lisbona il pontefice ha detto che dalla Gmg, dove sono attesi più di un milione di giovani" "tornerò ringiovanito". Per papa Francesco è la quarta Giornata Mondiale della Gioventù. (R.Iaria)

GMG: ieri la celebrazione iniziale. Oggi arriva il Papa

2 Agosto 2023 -
Lisbona - E' in volo verso Lisbona papa Francesco. L'aereo  di Ita Airways è, infatti, decollato dall'aeroporto di Fiumicino alle 8. L'arrivo nella capitale portoghese è previsto alle 10 locali - le 11 in Italia -  alla base aerea di Figo Maduro. E la città di Lisbona si prepara ad accoglierlo. Una città in queste ore "invasa" da tanti giovani provenienti da molte parti del mondo pr la 37ma Giornata Mondiale della Gioventù. I giovani hanno riempito la Colina do Encontro, “invadendo” tutto il Parque Eduardo VII e la piazza Marques de Pombal. Si sono dati appuntamento qui per la messa presieduta dal card. Manuel Clemente, arcivescovo  di Lisbona che ha ufficialmente aperto ieri sera la GMG. Finora i giovani arrivati a Lisbona  sono oltre 350mila e più di 25mila i volontari. La maggioranza arriva dalla Spagna (77.224). A seguire il nostro Paese con 65 mila giovani, il Portogallo con 43.742 e la Francia con 42.482. Ad accompagnare i giovani  688 vescovi di tutto il mondo, di cui 30 cardinali. Dall’Italia  ​​109 presuli, dalla Spagna 70, dalla Francia 65, dagli Stati Uniti 61 e dal Portogallo 36. (R.Iaria)

Corridoi umanitari CEI: arrivato un gruppo di 22 profughi afghani

1 Agosto 2023 -
ROMA - È arrivato questa mattina all’Aeroporto di Fiumicino (Roma), con un volo di linea dal Pakistan, un gruppo di 22 profughi afghani, grazie al programma dei “corridoi umanitari” realizzati dalla Conferenza Episcopale Italiana tramite la Caritas italiana. I cittadini afghani arrivati oggi, tra i quali 5 minori, saranno ospitati nelle diocesi di Fiesole, Belluno-Feltre, Vigevano, Cremona e Novara.  Si tratta di nuclei familiari e di persone singole, alcune delle quali si ricongiungeranno in Italia con parenti che vivono già da tempo nel nostro Paese, che si aggiungono ai circa 200 già arrivati nell’ambito dell’ultimo protocollo stipulato con il Governo italiano per un totale di 300 rifugiati afghani che si trovano in Paesi di transito, come il Pakistan e la Turchia. In quei Paesi è possibile contare sull’appoggio di partner attivi in loco e della Chiesa locale per tutta una serie di iniziative logistiche e organizzative necessarie alla realizzazione di tutte le attività previste. Dall’inizio del programma dei corridoi umanitari ad oggi sono state accolte dalla Chiesa in Italia 1.146 persone (di cui 400 minori), provenienti prevalentemente da Eritrea, Somalia, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan, Sudan, Siria, Iraq, Afghanistan, Yemen. Un ulteriore protocollo, appena firmato con i Ministeri competenti, è incentrato nuovamente sull’Africa e sulla Giordania. Si tratta infatti di Paesi che continuano ad avere un grande bisogno di essere sostenuti nel gestire in modo rispettoso dei diritti umani i flussi migratori.

GMG: papa Francesco in preghiera a Santa Maria Maggiore

1 Agosto 2023 - Roma - Ieri pomeriggio, alla vigilia del suo prossimo Viaggio Apostolico in Portogallo in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco si è recato, come di consueto, alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove si è fermato in preghiera davanti all’icona della Vergine Salus populi romani, affidandole il viaggio e le migliaia di giovani che incontrerà nei prossimi giorni. Lo ha comunicato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruno.

Viminale: da inizio anno sbarcate 87.883 persone migranti sulle coste italiane

28 Luglio 2023 -
Roma - Sono finora 87.883 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno seco ndo il dato fornito questa mattina dal ministero degli Interni. Di questi 10.570 sono di nazionalità ivoriana (12%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Guinea (10.370, 12%), Egitto (7.789, 9%), Bangladesh (6.708, 7%), Pakistan (6.106, 7%), Tunisia (6.087, 7%), Burkina Faso (5.166, 6%), Siria (4.088, 5%), Camerun (2.991, 3%), Mali (2.970, 3%) a cui si aggiungono 25.101 persone (28%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.