GMG: anche un seminarista italiano emigrato in Belgio

2 Agosto 2023 – Lisbona – “Mi sto preparando al sacerdozio qui con i giovani del Belgio che partecipano alla Giornata Mondiale della Gioventù.  Siamo più 500 giovani delle Fiandre e  siamo venuti alla Gmg di Lisbona con grande gioia”. Lo dice a www.migrantesonline.it Gianluca Loperfido, giovane seminarista di origine italiana che sarà ordinato in Belgio il prossimo 15 agosto.  “È bello potersi preparare all’ordinazione sacerdotale con i giovani e vedere che la Chiesa è viva e piena di entusiasmo. Credo che sia un’occasione forte per i giovani di tutto il mondo per allargare lo sguardo della fede proprio attraverso l’incontro con altri giovani. ogni storia di fede che doniamo e che riceviamo attraverso gli incontri ci arricchisce e ci permette di camminare insieme. Ci sono tanti giovani in cerca di Dio, lo siamo tutti in un modo o nell’altro. Questa ricerca, se fatta insieme, ci porta a scoprire aspetti nuovi e meravigliosi di Gesù nell’altro, nostro compagno di viaggio. Come gli apostoli sulla via di Emmaus, dobbiamo imparare a riconoscere Gesù negli incontri che facciamo, ma soprattutto in quelli che soffrono e sono poveri. Così possiamo scoprire la vera gioia della nostra fede, la vera gioia di Gesù”.  Gianluca Loperfido sarà ordinato sacerdote nella festa dell’Assunzione di Maria Vergine nella parrocchia San Martino di Genk attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera da mons. Patrick Hoogmaartens, vescovo della diocesi di Hasselt. Nell’ultimo periodo  ha svolto un anno di pastorale e uno come diacono in quattro parrocchie nella zona di Genk. l neo sacerdote è originario della diocesi di Taranto, dove è nato  il 21 marzo del 1990. Tredici anni fa dopo il diploma “decisi – ci dice ancora –  di trasferirmi in Belgio, una realtà a me conosciuta proprio perché ogni anno dopo la scuola trascorrevo le vacanze estive dalla nonna a Winterslag. Proprio a Winterslag in questo quartiere periferico di Genk che più di 60 anni fa mio nonno si trasferì per lavorare nella miniera di carbone. Purtroppo il nonno non l’ho mai conosciuto perché è morto a 57 anni negli anni 80 a causa della silicosi e un arresto cardiaco. La nonna mi ha sempre raccontato le precarietà e i momenti difficili della loro vita li in Belgio nelle famose baracche con acqua fredda e senza riscaldamento, con tanto sacrificio hanno imparato a costruirsi un futuro con i quattro figli. Anche alcuni di loro hanno lavorato in miniera”. Don Loperfido in questi anni ha vissuto in Belgio dove ha svolto anche diversi lavori e ha frequentato la missione cattolica italiana di Waterschei (Genk) dove la comunità di origine italiana “mi ha sempre accolto e sostenuto con grande amore e affetto”. (Raffaele Iaria)