Sr. Bipendu: il medico con il velo diventa un medico che deve testimoniare

16 Aprile 2020 – Roma – “Gesù è venuto nel mondo per salvare tutti noi, però per avere la salvezza ha sofferto molto. E poi è risolto e della sua resurrezione siamo salvi tutti”.

Con queste parole piene di speranza suor Angel Bipendu, ha voluto chiudere l’intervista che verrà pubblicata su MigrantiPress di maggio. In questi giorni abbiamo già parlato di lei su www.migrantesonline.it per lo spiacevole episodio di cui la suora-medico congolese è stata ‘vittima’. Uno scherzo telefonico da parte di un collega, forse, che fingendosi papa Francesco ha voluto parlare con la religiosa per congratularsi del lavoro che sta svolgendo assieme ai suoi colleghi nel territorio bergamasco, uno tra i più colpiti dall’epidemia di Covid 19.

Suor Angel fa parte delle equipe speciali denominate USCA che la Azienda della Tutela della Salute della provincia di Bergamo ha costituito attraverso la disponibilità dei medici e del personale sanitario per assistere i malati da Covid 19 a domicilio per dare un po’ di respiro agli ospedali e per evitare ulteriori contagi. La religiosa da due anni è medico del presidio di Guardia medica a Villa d’Almé e non ha esitato a dare la sua adesione quando le è stata fatta richiesta.

La religiosa è abituata a stare in prima linea: nel 2016, un anno dopo che si era laureata in medicina e chirurgia a Palermo, è stata una volontaria del CISOM Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta, imbarcata per due anni sulle navi della Guardia Costiera nel Mediterraneo nel soccorso degli immigrati. E prima ancora era stata in Tanzania.

Afferma: “il medico con il velo diventa un medico che deve testimoniare Cristo come persona con l’abito che indosso, e poi testimoniare Cristo con quello che faccio”.

Nicoletta Di Benedetto

 

 

Temi: