Migrantes, Caritas e Missio Marche: appello per i profughi in Bosnia-Erzegovina

4 Febbraio 2021 – Ancona –  La Commissione regionale Migrantes, le Caritas diocesane e la Commissione regionale Missio delle Marche  esprimono “preoccupazione e attenzione per le condizioni dei migranti, che cercano di arrivare in Europa senza possibilità di accedere a vie legali di ingresso”. Nelle Marche – si legge in una nota diffusa dai tre organismi pastorali – si venera a Loreto, con una speciale devozione, la Santa Casa di Nazareth. La casa di Maria – scrivono – è «l’icona dell’aspirazione più profonda dell’essere umano di trovare casa. Di sentirsi a casa. Di essere accolto in una casa. Essa suggerisce quell’imperativo etico di dare ospitalità, di dare una casa a una umanità lacerata da conflitti e da difficoltà impensabili, costretta a fuggire, e respinta proprio alle nostre porte».

I tre uffici pastorali fanno proprio l’appello della Caritas Italiana in collaborazione con altre realtà non profit presenti sul posto in Bosnia Erzegovina e lungo la Rotta balcanica e chiedono «di sostenere le raccolte fondidestinate all’acquisto direttamente presso le comunità di cibo e di abbigliamento invernale (scarpe, giacche a vento, sciarpe, cappelli) e soprattutto di legna da ardere» e di di «informarsi ed informare. È molto importante – sottolinea la nota dei tre uffici delle Marche –  «conoscere quello che sta succedendo lungo la Rotta Balcanica, quali sono le difficili condizioni di accoglienza in Bosnia e Erzegovina, ed è fondamentale divulgarlo coinvolgendo amici, parenti e conoscent». E la raccomandazione a «non avviare raccolte di beni materiali dall’Italia. Tutti i prodotti necessari sono acquistabili direttamente in loco. In questo modo si evitano i tempi del trasporto e la difficoltà per gli operatori di dover gestire i prodotti all’interno di una situazione già critica». Per questo ricordano a tutti che attualmente è attiva una raccolta fondi, attraverso cui tutti i beni necessari, verranno acquistati direttamente sul territorio, in modo da rispondere tempestivamente alle necessità reali e andando a sostenere anche il sistema economico locale, già fortemente provato». (R.Iaria)

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