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Torino: presentato il rapporto sull’immigrazione in provincia sul tema “stranieri e salute”

17 Dicembre 2021 - Torino - E' stato presentato presso l’Aula Magna dell’Università di Torino la 23esima edizione del Rapporto 2020 dell’Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri nel territorio provinciale, alla presenza del prefetto Raffaele Ruberto. L’analisi di quest’anno si è concentrata sul tema “stranieri e salute”, grazie anche al contributo del Servizio sovranazionale di Epidemiologia A.S.L.TO3 che ha approfondito e descritto le differenze di impatto della pandemia da Covid-19 sui cittadini italiani e stranieri. Tra i dati più significativi, quelli sulla presenza della popolazione straniera che rappresenta il 9,3% di quella complessiva (205.988 stranieri su 2.212.996 abitanti totali sul territorio metropolitano). Di questi 131.256 sono a Torino (su 866.150 abitanti) con un calo rispetto al 2019, di 1622 unità. Sul resto del territorio metropolitano gli stranieri sono 86.259 (3mila in meno rispetto all’anno precedente) mentre i comuni con una maggior concentrazione di stranieri si riconfermano essere Pragelato, Chiesanuova, Colleretto Castelnuovo e Mercenasco. “Fra le moltissime competenze in capo alle prefetture, ha commentato il prefetto Ruberto, considero fondamentali due compiti: antimafia e immigrazione. E su questo tema, ammiro la grande capacità di Torino di costruire collaborazioni ampie e durature, come quella necessaria a realizzare il Rapporto. Inoltre dal Rapporto emerge, quale dato di fondo, il valore della integrazione che non può prescindere da un percorso volto ad acquisire una sufficiente conoscenza della lingua italiana, dei principi fondamentali della Costituzione e del nostro ordinamento istituzionale, a fronte dei servizi che lo Stato eroga, favorendo, nel contempo, la partecipazione attiva dello straniero alla realtà in cui è inserito. Tali finalità e la sempre maggiore consapevolezza dell’importanza del contributo dei migranti allo sviluppo economico e sociale delle società ospitanti sta creando nella realtà piemontese un circolo virtuoso, che ha via via rafforzato le iniziative locali, favorendo la realizzazione di progetti di istruzione, lavoro e formazione. Anche le politiche di prima accoglienza sono state efficacemente orientate all’obiettivo della integrazione, contribuendo a crearne i presupposti. Il continuo dialogo, favorito dalla consolidata rete esistente tra Istituzioni pubbliche, Soggetti del Terzo Settore e Associazionismo sviluppatasi nel tempo a Torino e provincia ha fatto vedere ai cittadini la capacità di operare come sistema in maniera costruttiva ed efficace, consentendo un processo positivo di crescita, con il coinvolgimento degli stessi cittadini stranieri, elemento centrale per favorire il processo di integrazione dei migranti nel contesto sociale, culturale ed economico in cui sono inseriti”. Il volume, infatti, nasce dalla collaborazione di più enti fra loro, coordinati dalla prefettura di Torino: Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comune, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca-Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Centro giustizia minorile del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Massa Carrara, Camera di Commercio, Direzione Territoriale del Lavoro, Direzione Regionale I.N.A.I.L., Osservatorio Regionale per l’Università e il Diritto allo Studio, Agenzia Piemonte Lavoro, F.I.E.R.I. (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione).