28 Novembre 2025 - La Camera ha approvato il 27 novembre scorso con 162 voti a favore, 1 contrario e 29 astenuti la proposta di legge in materia di assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire), residenti in Paesi che non appartengono all'Unione europea e non aderiscono all'Associazione europea di libero scambio. Il testo passa ora al Senato.
Il provvedimento interviene su una questione rimasta irrisolta per anni: la difficoltà, per chi vive stabilmente all’estero, di mantenere un legame effettivo con il Servizio sanitario nazionale. Oggi, infatti, l’iscrizione all’Aire – pur essendo un obbligo e la condizione necessaria per accedere a diritti consolari fondamentali – comporta automaticamente la perdita della tessera sanitaria e dell’assistenza continuativa in Italia, salvo le sole prestazioni urgenti garantite un massimo di novanta giorni. La normativa vigente finisce dunque per rappresentare un vero disincentivo all’iscrizione anagrafica, con conseguenze che incidono su più ambiti della vita civile.
In questo modo, invece, chi vive all’estero potrà nuovamente avere un medico di base e un accesso ordinato alle prestazioni del servizio sanitario durante i rientri nel Paese. L’accesso al Ssn sarà però subordinato al pagamento di un contributo annuale. Il testo approvato fissa la quota a duemila euro all’anno, non frazionabili, con decorrenza dalla data di rilascio della tessera sanitaria
nazionale. (fonte: Agenzia 9 Colonne)
Tag: Sanità
Avezzano (AQ), un protocollo di intesa per la mediazione culturale nei consultori
13 Maggio 2025 - Lunedì 12 maggio, nella Sala riunioni del Consultorio di Avezzano è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’Area Marsica della Asl 1 Abruzzo e la Diocesi di Avezzano per l’integrazione della mediazione culturale nei servizi Socio Sanitari offerti dai consultori familiari. Il protocollo è stato firmato dalla dottoressa Antonella Busico per la Asl 1 Abruzzo e dal vescovo, S.E. mons. Giovanni Massaro, per la Diocesi.
L’intesa mette a sistema prassi operative già consolidate dalla collaborazione realizzata tra gli enti nei mesi precedenti e intende favorire l’accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari delle persone con background migratorio, migliorare la comunicazione tra gli operatori sanitari e gli utenti stranieri, promuovere la conoscenza e la consapevolezza dei diritti sanitari tra le comunità migranti e in particolare le opportunità di diagnosi, cura, prevenzione ed educazione offerte dai consultori.
I mediatori culturali, selezionati dal servizio Migrantes della diocesi di Avezzano, saranno coinvolti oltre che nell’affiancamento degli operatori sanitari nelle prestazioni consultoriali anche in attività di educazione, sensibilizzazione e promozione della salute materno-infantile, dell’affettività e della prevenzione e il contrasto della violenza di genere.
I servizi sanitari e le cure mediche non sono facilmente accessibili a tutti coloro che risiedono più o meno stabilmente nel territorio nazionale. Ciò purtroppo vale in particolar modo per chi proviene da paesi non comunitari e si trova in una condizione socio-economica di marginalità. L’intento dell'iniziativa è quello di accompagnare gli utenti che, con il percorso migratorio, hanno perso la rete di rapporti sociali e il supporto di esperienze e pratiche familiari, al confronto con gli usi e i costumi italiani, anche nel contesto sanitario e socio-sanitario.
«È un segno concreto di un impegno condiviso per l’umanizzazione della cura - ha detto mons. Massaro -, per una sanità che si fa prossimità, ascolto, inclusione. Il servizio di mediazione culturale – con spirito evangelico – vuole essere proprio questo: un ponte. Un gesto concreto per dire a ogni donna, a ogni famiglia, a ogni migrante: “Tu sei il benvenuto, tu sei atteso, la tua dignità è riconosciuta”».