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Regolarizzazione 2020: 100mila ancora in attesa

11 Maggio 2022 - Roma - Va avanti a rilento la regolarizzazione del lavoro strastraordinaria del 2020, misura che la campagna 'Ero straniero' ha proposto e fortemente sostenuto. Solo la metà delle domande è stata finalizzata. Delle oltre 207.000 richieste di emersione presentate dai datori di lavoro, sono 105.000 i permessi di soggiorno in via di rilascio da parte delle prefetture (il 50% circa del totale) «e ancora decine di migliaia le pratiche da finalizzare» sottolineano i promotori della campagna. «Da evidenziare inoltre – aggiungono – il numero piuttosto alto di rigetti che sta emergendo man mano che si procede con l’esame». Sui tempi inaccettabili dell’esame delle pratiche è intervenuta, tra l’altro, la condanna del Tar Lombardia, che ha ricordato con alcune sentenze quanto prevede la Costituzione rispetto ai tempi certi dei procedimenti amministrativi. Nel dossier elaborato dalla campagna 'Ero straniero' e visibile sul sito, anche l’analisi dei risultati ottenuti nei mesi scorsi ai fini di velocizzare e portare a compimento la procedura, a partire dalla proroga fino a dicembre 2022 degli oltre 1.000 interinali impiegati presso prefetture e questure che, grazie a un emendamento alla legge di bilancio proposto da 'Ero straniero', potranno continuare a occuparsi della regolarizzazione e, si spera, portarla a compimento. Altro elemento su cui si sofferma la campagna è l’ultimo decreto flussi, che ha individuato 70.000 quote di ingresso per lavoratori e lavoratrici per il 2022 in diversi settori, a fronte delle poche migliaia previste negli anni scorsi. Nei click day tra fine gennaio e febbraio, le quote sono andate esaurite in poche ore e sono state oltre 220.000 le richieste arrivate da parte dei datori di lavoro, ben oltre i posti disponibili. A conclusione dell’analisi dei dati e degli interventi più recenti in materia di immigrazione, i promotori della campagna «ribadiscono ancora una volta la necessità di creare finalmente dei canali di ingresso per lavoro razionali e realmente accessibili e superare il sistema illogico delle sanatorie, con l’introduzione di un meccanismo sempre accessibile per rientrare nell’economia legale». Incoraggiante in tal senso, sottolineano, l’approvazione il 3 maggio scorso in Senato, nell’ambito della discussione sulla Istituzione della Giornata nazionale in memoria degli immigrati vittime dell’odio razziale e dello sfruttamento sul lavoro, di un ordine del giorno che impegna il governo a valutare l’introduzione “di un meccanismo permanente di regolarizzazione su base individuale a fronte di un contratto di lavoro, al duplice fine di garantire la giusta tutela dei diritti fondamentali della persona e così favorire anche l’emersione di rapporti di lavoro irregolari”, riprendendo la proposta di legge di iniziativa popolare (proposta dalla campagna 'Ero straniero') il cui esame è fermo in Commissione affari costituzionali da marzo 2020.  

Regolarizzazione: sono oltre 80 mila le domande pervenute al 30 giugno

1 Luglio 2020 - Roma - In costante crescita l'andamento giornaliero delle istanze: è quanto risulta dal secondo Report, diffuso oggi dal Viminale  sulla procedura di emersione dei rapporti di lavoro avviata lo scorso 1º giugno. Ogni giorno, dal 1º giugno, sono state presentate dai datori di lavoro al portale del ministero dell'Interno oltre 2.650 domande di regolarizzazione dei rapporti di lavoro nell'ambito della procedura di emersione per i settori dell'agricoltura, del lavoro domestico e di assistenza alla persona. Alle ore 20 di ieri, martedì 30 giugno, a più di  4 settimane dall'apertura della procedura, le domande pervenute sono, complessivamente, 80.366: di cui 69.721  già perfezionate e 10.645 in corso di lavorazione. L'andamento giornaliero delle domande per la procedura di regolarizzazione, che proseguirà fino al prossimo 15 agosto, è in costante crescita: il giorno di apertura, il 1º giugno, le domande perfezionate erano 870; venerdì 30 giugno è di 2.324 la media giornaliera consolidata delle domande perfezionate . Per quanto riguarda i diversi settori interessati, il lavoro domestico e di assistenza alla persona rappresenta l'88% delle domande già perfezionate (61.411) e il 76% di quelle in lavorazione (8.116). Nella distribuzione delle domande per regioni, la Lombardia si conferma al primo posto per le richieste presentate per il lavoro domestico e di assistenza alla persona e la Campania per quello agricolo. Nella distribuzione delle domande per Paese di provenienza del lavoratore, ai primi posti risultano il Marocco, l'Ucraina e il Bangladesh per il lavoro domestico e di assistenza alla persona; l'Albania, il Marocco e l’India per l'agricoltura e l'allevamento. Su 61.411 datori di lavoro che hanno perfezionato la domanda di regolarizzazione per il settore domestico, 45.730 sono italiani (il 75% del totale). Per il settore agricolo, su 8.310 datori di lavoro 7.451 sono italiani (90%). Dal 1º al 29 giugno, sono state 3.231 le richieste di permesso di soggiorno temporaneo presentate agli sportelli postali da cittadini stranieri che riguarda i titolari di permessi di soggiorno scaduti dal 31 ottobre 2019, spiega il Report. È possibile presentare le domande di regolarizzazione fino al prossimo 15 agosto esclusivamente per via telematica al seguente indirizzo https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/