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“Essere cittadino significa condividere i valori della Costituzione”: aperta la VI edizione del Festival della Migrazione

4 Novembre 2021 - Modena - “Essere cittadino significa condividere il valore comune di una nazione, di un Paese, di una comunità e i nostri valori sono chiariti dalla Costituzione”. Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha detto queste parole intervenendo al seminario ‘Costruttori di ponti’ che ha aperto la sesta edizione del Festival della Migrazione di Modena. Bianchi ha messo al centro il tema della cittadinanza soprattutto a partire dagli studenti e proprio i giovani sono protagonisti di questa edizione del Festival, aperto dal portavoce Edoardo Patriarca: “Cittadini tutti è giustapposto al ‘Fratelli tutti’ di Papa Francesco. Siamo per una fraternità a tutto tondo, con pari diritti. Il tema delle migrazioni deve essere visto come un'opportunità: si tratta di una sfida da affrontare insieme". L’arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi, mons. Erio Castellucci, ha spiegato: “Può diventare cittadino chiunque dia un apporto alla convivenza civile. Escludere dalla cittadinanza chi accetta i nostri valori significa venire meno ai diritti fondamentali", mentre il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli e il sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Davide Baruffi, hanno insistito sul messaggio lanciato da questa iniziativa: “E’ un messaggio di speranza, la cittadinanza prevede diritti e doveri”, ha spiegato il sindaco. “E’ importante - ha sottolineato Baruffi - tenere aperto il nostro territorio per chi viene ad arricchire la nostra comunità”. Il Presidente di Acri, Francesco Profumo, ha sottolineato: “L’approccio emergenziale al tema si è rivelato miope e dobbiamo superarlo. Quello delle migrazioni è un tema da affrontare con rigore, a partire dai numeri e con un approccio fondato sulla solidarietà. Le Fondazioni di origine bancaria ci sono, fanno parte di quel terzo settore che si impegna su questi temi con serietà e valorizzando il i migranti, che non solo beneficiari ma protagonisti del loro riscatto”. Il Presidente della Fondazione di Modena, Paolo Cavicchioli, ha spiegato: “L'inclusione e la partecipazione sono elementi costituenti del nostro sistema democratico. La crescita non può prescindere da un rafforzamento dell'inclusione”, mentre il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro, ha chiuso: “Il tema delle migrazioni richiede una riflessione lontana dai luoghi comuni; è necessario partire dal comune denominatore di appartenenza all'umanità”. Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes della Cei, da Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni, dall’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità e da Integriamo, con il patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Comune di Carpi, Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio) e diversi altri enti locali, gode inoltre del sostegno del Csv Terre Estensi e di Fondazione di Modena e del contributo di Bper Banca, Fondazione Sias e Menù.    

Mons. Perego: le due parole chiave del Festival della Migrazione

4 Novembre 2021 - Modena - Cittadini tutti, sono le due parole chiave, il leit-motiv della sesta edizione del Festival della Migrazione che si svolge in questi giorni. La pandemia ha cambiato la nostra vita, più il virus ha circolato velocemente più ci siamo fermati noi, costringendo economia e società, vita personale e collettiva ad un improvviso reset. Molti commentatori hanno descritto il Covid 19 come un “virus democratico”, perché colpisce tutti indistintamente; non è così: la crisi sanitaria e poi sociale ed economica ha colpito più duramente alcune fasce di popolazione, le più vulnerabili. Il rapporto Istat sulle povertà lo conferma: sono dati già noti a coloro che studiano il fenomeno. La pandemia ha bloccato ogni intervento di accoglienza sia nazionale che europeo: non solo i soccorsi in mare, ma anche ogni intervento o tentativo di organizzazione successivo. Da qui la scelta del titolo: “Cittadini tutti!” per questa edizione del Festival della Migrazione. Oggi la sfida delle migrazioni non riguarda più soltanto l’accoglienza di chi arriva da noi, ma la capacità di costruire un Paese dove le diversità, la presenza di persone di Paesi, culture e religioni diverse, sappiano comporsi in una realtà più ricca, diversa, ma unita. Per troppo tempo abbiamo pensato che fosse sufficiente salvare chi annegava in mare (e purtroppo continua anche oggi ad annegare nell’indifferenza di tanti!) e portarlo in qualche porto italiano. Invece questo è solo il primo passo. La vera sfida è, come ci ha ricordato papa Francesco, proteggere, promuovere, integrare. Senza queste azioni non c’è vera accoglienza, non si costruisce la città. (mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo, Presidente Fondazione Migrantes)    

Festival della Migrazione: oggi la presentazione a Modena

2 Novembre 2021 - Modena – Questa mattina alle ore 11.30, presso la Sala del Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza di Modena (in via San Geminiano, 3) e in diretta streaming sul sito www.festivalmigrazione.it e sulla pagina Facebook del Festival della Migrazione, si tiene la conferenza stampa di presentazione della sesta edizione del Festival sul tema ‘Cittadini tutti’. La conferenza stampa sarà anche visibile sulla pagina Facebook del Festival della Migrazione https://www.facebook.com/festivalmigrazione. Interverranno Alberto Caldana – Presidente Porta Aperta; Edoardo Patriarca – Portavoce del Festival della Migrazione; Carlo Adolfo Porro – Magnifico Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Roberta Pinelli – Assessora alle Politiche Sociali, Accoglienza e Integrazione del Comune di Modena e Tamara Calzolari – Assessora a Sociale, Sanità, Associazionismo, Immigrazione del Comune di Carpi