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Morire di speranza: il 20 giugno preghiera interreligiosa a Roma

18 Giugno 2019 - Roma - In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il 20 giugno, associazioni impegnate nella difesa dei migranti e rifugiati si ritroveranno nella basilica di Santa Maria in Trastevere per un momento di preghiera – “Morire di Speranza” - in memoria delle vittime dei viaggi verso l’Europa. Tra le associazioni promotrici la Fondazione Migrantes.

Colori e cibi diversi: cena a Carrara promossa da Casa Betania

4 Giugno 2019 - Massa Carrara - Due tavolate lunghissime con le tovaglie di tutti i colori e cibi tipici, della cultura musulmana ed anche di quella italiana. Abiti di ogni foggia, nello stile africano, in quello arabo in quello europeo, indossati da uomini, donne, bambini ed occhi con la stessa luce, facce con lo stesso sorriso: quello della condivisione, della solidarietà, dell’amicizia. Il sorriso della pace. E’ questo quello che si sentiva domenica sera alla cena di Ramadan allestita dall’associazione Casa Betania coordinata da Migrantes e Caritas, in via del Plebisicito a Carrara e aperta a tutta la comunità musulmana presente sul territorio provinciale ma anche a tutti i cittadini, di qualsiasi orientamento religioso, che volevano partecipare. Un clima gioioso, come solo il superamento della paura del diverso sa creare, ha accomunato i moltissimi partecipanti che hanno riempito i trecento posti a sedere previsti dall’organizzazione. Il rito dell’Iftar, la rottura giornaliera del digiuno durante il Ramadan che avviene al tramonto del sole, si è svolto in una delle vie più antiche di Carrara, preceduto dalla preghiera del tramonto recitata dai fedeli sui tappeti appositamente portati per l’occasione, in mezzo agli amici cattolici, cristiani ortodossi, metodisti e valdesi; poi, tutti insieme, gli uni vicino agli altri, si sono seduti ai tavoli ed hanno potuto gustare le moltissime specialità preparate il cui profumo ha invaso tutta la strada. Grandissima soddisfazione per Zakia Bensalah coordinatrice del progetto che ha ammesso: “ E’ un sogno che si realizza. Da tempo desideravo riuscire a fare un evento così” e anche per tutti i membri di Casa Betania che hanno curato l’organizzazione risultata perfetta sotto ogni punto di vista, compresa la pulizia finale e la restituzione della strada in condizioni di assoluta pulizia”. Presenti all’evento l’assessore al sociale Anna Galleni e la consigliera Barbara Bertocchi che si sono complimentate per il successo dell’iniziativa. Moltissimi commenti sui social hanno salutato l’evento con la frase: “ La Carrara che ci piace”.(Trasconi Vinicia)

Attentati Sri Lanka: domani preghiera a Siracusa e Vicenza

27 Aprile 2019 - Roma - Italiani e singalesi in preghiera per la pace dopo la strage di Pasqua in diverse città italiane come è già avvenuto nei giorni scorsi. La comunità srilankese di Vicenza, in collaborazione con l’Ufficio Migrantes della diocesi propone un momento di preghiera per le vittime degli attentati avvenuti nel giorno di Pasqua a Colombo, in Srilanka. La commemorazione avrà luogo domani, domenica 28 aprile in piazza del Duomo a Vicenza alle ore 16. Oltre alla comunità cattolica srilankese del Centro Pastorale della diocesi, saranno presenti i fedeli dell’Unità pastorale di Laghetto, di cui fa parte il Centro pastorale stesso; parteciperanno inoltre i cittadini srilankesi buddisti che vivono nel  territorio. Sono invitati tutti coloro che vorranno unirsi in questo ricordo in segno di solidarietà al popolo srilankese. È prevista anche la partecipazione del vescovo mons. Beniamino Pizziol che, al termine della celebrazione delle cresime in Cattedrale (verso le 17), incontrerà in piazza la comunità srilankese e consegnerà loro un suo messaggio; saranno presenti il cappellano cattolico della comunità srilankese, don Dinanja Silva, e il monaco buddista di Verona, Rukmale Anurudhdha. “I Srilankesi presenti in Diocesi di Vicenza sono circa un migliaio, si caratterizzano per la loro religiosità molto forte, che non mancano di trasmettere ai loro figli - sottolinea P. Michele de Salvia, Direttore dell’Ufficio Migrantes diocesano – Inoltre, in varie occasioni a Vicenza, hanno condiviso momenti celebrativi della loro fede e delle tradizioni nazionali insieme tra cattolici e buddisti, segno che la religione non è motivo di divisione tra di loro”. “Questa celebrazione è per noi un invito alla pace - ha affermato Roshan Wanna, rappresentante della comunità cattolica srilankese – noi non siamo contro i musulmani e vogliamo che il nostro popolo continui a vivere nella pace che abbiamo raggiunto dieci anni fa dopo circa 30 anni di conflitto. Vogliamo pregare per le vittime e perché si continui a vivere in armonia con tutti”. Sempre domani, alle 17, l' arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, presiederà la Messa nel Santuario della Madonna delle Lacrime a cui parteciperanno i cingalesi.  Una celebrazione eucaristica per "non restare indifferenti e pregare insieme alla comunità cingalese siracusana", si legge in una nota.  In cripta sarà presente la comunità cingalese, della quale fanno parte tanti ragazzi nati e cresciuti a Siracusa e residenti alla Borgata Santa Lucia, ma anche in Ortigia. Decine di famiglie che “non si sanno dare una spiegazione di quanto accaduto". L’arcivescovo mons. Pappalardo ha invitato tutti a partecipare a questo momento di comunione per le tante persone vittime di "una violenza alla quale bisogna rispondere con la pace”. (R.Iaria)  

Migrantes: concluso il Convegno nazionale “Tessitori di Comunità”

27 Aprile 2019 - Seveso – Si è concluso ieri pomeriggio a Seveso, presso il Centro pastorale ambrosiano “San “Pietro il Convegno nazionale della Fondazione Migrantes sul tema “Tessitori di comunità. Colori diversi per una unica tenda”. Tra i momenti del convegno l’apertura con il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Stefano Russo, il confronto con i documenti del Sinodo Minore della diocesi di Milano sul tema “Chiesa dalle Genti”, i lavori in 11 gruppi con altrettanti temi, la visita, giovedì pomeriggio, in diverse parrocchie della diocesi dopo una celebrazione nella basilica di Santo Stefano Maggiore, nel centro di Milano presieduta da mons. Guerino Ditora, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione Cei per le Migrazioni E ieri una celebrazione, a Seveso presieduta dall’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini che ha anche partecipato alla fase finale del convegno rispondendo alle domande di circa 150 persone (direttori diocesani e regionali Migrantes, operatori pastorali, missionari con gli italiani all’estero e cappellani degli stranieri in Italia. Una Chiesa “che è sempre in cammino”, ha detto in conclusione mons. Di Tora sottolineando come il Sinodo “Chiesa dalle genti” di Milano è stato un passo importante anche per altre diocesi. La speranza è “di riuscire a costruire e una società nuova in cui non esistono differenze”. Sullo stesso tema don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes, che ha rimarcato “il compito di mostrare il potere dei segni promuovendo una nuova cultura del dialogo, dell’ascolto e dell’incontro per costruire tessuti di comunità”. Parlare oggi di accoglienza ed integrazione – ha spiegato don De Robertis – rappresenta “una sfida per il futuro dell' Italia e dell’Europa. Occorre ripartire anzitutto dall’incontro delle persone, dallo sguardo su ciascuno come portatore di una ricchezza perché c'è una grande differenza quando si ragiona per generalizzazioni e quando invece ci si mette di fronte al volto dell' altro, alla storia dell' altro”. (Raffaele Iaria)  

Mons. Russo al convegno Migrantes: la vicinanza e il servizio a favore dei migranti

24 Aprile 2019 - Seveso - “La mia presenza qui è segno di una condivisione per chi opera un servizio nell’ambito dei migranti nella Chiesa. Si parla spesso di migranti e se ne parla come di emergenza. In realtà sappiamo bene che ci sono sacerdoti religiosi e laici che si occupano da tanto tempo dei migranti e lo fanno quotidianamente. Così il segretario generale della Cei mons. Stefano Russo ha salutato i partecipanti al convegno della Fondazione Migrantes in corso a Seveso sul tema “Tessitori di comunità. Colori diversi per una unica tenda”. Questo convegno  della Migrantes che si tiene “qui a Seveso è significativo perché qui lo scorso anno la diocesi ambrosiana ha realizzato un Sinodo minore che aveva come tema 'Chiesa dalle genti' e che vede a Milano una presenza di persone che arrivano da tante parti del mondo e che qui si sono inseriti e integrate e che contribuiscono in modo significativo alla formazione della comunità cristiana e sociale”. Al convegno partecipano oltre 150 operatori pastorali provenienti dall’Italia e dall’estero. Secondo mons. Russo "il clima che si è venuto a determinare fa si che alla parola 'migranti' siano collegate subito le barche, piene di persone disperate  che attraversano il Mediterraneo in cerca di una terra migliore dove approdare. Chi come voi si occupa di migranti sa bene  che questa è solo una parte di questa realtà". Nel suo intervento di saluto il presule ha parlato anche degli oltre 5milioni migranti italiani residenti all’estero di cui si parla poco e che partecipano “attivamente alla vita delle comunità cattoliche dove si trovano e sono serviti spesso da sacerdoti italiani nelle Missioni cattoliche Italiane. Segno – ha detto - di una presenza bella di uomini e donne che si sono inseriti e si inseriscono nelle comunità dove vivono e dove sono anche testimoni di pace e di pacificazione”. (Raffaele Iaria)