23 Maggio 2019 - Rimini - Con la convocazione del 12-14 maggio 2019 la Consulta degli Emiliano-romagnoli nel mondo, costituita dopo non poche vivaci discussioni con la Legge Regionale n.5 del 27 maggio 2015, ha tenuto la sua ultima riunione.
Si può dire che ha chiuso aprendo in quanto, pur nelle incertezze politiche a causa di elezioni, ha fatto un bilancio e formulato prospettive per il suo proseguimento. Il presidente Gian Luigi Molinari infatti ha riassunto positivamente gli impegni del piano triennale 2016-2018 per la concretezza dei lavori, la trasparenza dei comportamenti e la efficace collaborazione sia degli uffici operativi sia delle 87 associazioni rappresentate dai loro eletti nella Consulta composta di 68 membri comprendente quindi anche i rappresentanti degli uffici e di istituzioni regionali ed esperti. Sono stati infatti approvati nel triennio 68 progetti con una spesa di ca. 500mila euro. Ed il bilancio generale presenta un risparmio di ca.400mila euro che in futuro dovranno servire prevalentemente per borse di studio e di cui oggi 50mila torneranno all’estero come aiuto prevalentemente ai corregionali del Venezuela nella attuale delicata critica situazione economico-politica. E’ stato anche chiarito che la Consulta è volontariato (presidente Molinari), palestra in movimento che guarda alle seconde generazioni (vice-presidente Cardinali), con buona collaborazione tra rappresentanze dall’estero e realtà regionali in Italia (vice-presidente Anna Lisa Poggiali). Indicazioni generali molto valide sono venute nella mattinata inaugurale presso la sede del Consiglio Comunale di Rimini dall’assessore Jamil Sadegholvaad di origine iraniana: importanza di coniugare origine nazionale ed inserimento locale; dal consigliere Giorgio Bruccoli con personale esperienza migratoria: chi ha forte identità non teme altri gruppi nazionali; dello stesso presidente Molinari: il faticoso, ma fruttuoso lavoro di ristrutturazione della Consulta fortemente ancorata nella Assemblea Regionale Emilia-Romagna. Nel dibattito dei giorni successivi, svoltosi in un clima cordiale ma con un clima atmosferico impietoso, gli interventi dei consultori sono stati molti e quasi tutti volti a migliorare natura e funzionamento della prossima Consulta: convocazione periodica dei presidenti delle associazioni, aumento dei bandi concorso a progetto, borse di studio, possibile ruolo di diffusione del made in Italy e nella Regione con il coinvolgimento delle associazioni all’estero ecc. Ai lavori è stato invitato ed ha partecipato anche Mons. Silvano Ridolfi, per molti anni membro della Consulta e nello stesso tempo membro della Migrantes, che ha ricordato come proprio la secolare esperienza migratoria italiana debba indicare un approccio adeguato all’inarrestabile processo della immigrazione in Italia e che in generale si deve agire maggiormente guidati da convinzioni e meno da emozioni nella priorità inalienabile e generale del rispetto della persona umana. Ora la parola decisiva passa alla Assemblea legislativa che dovrà valutare ed avviare un nuovo corso della Consulta (sr)