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Papa Francesco a sorpresa a Piazza di Spagna per atto di venerazione alla Madonna

[caption id="attachment_21792" align="alignnone" width="200"] Foto Vatican Media[/caption] 8 Dicembre 2020 -

Città del Vaticano - "Alle ore 7.00 di questa mattina, nella Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre si è recato in Piazza di Spagna per un atto di venerazione in forma privata a Maria Immacolata. Alle prime luci dell’alba, sotto la pioggia, ha deposto un mazzo di rose bianche alla base della colonna dove si trova la statua della Madonna e si è rivolto a Lei in preghiera, perché vegli con amore su Roma e sui suoi abitanti, affidando a Lei tutti coloro che in questa città e nel mondo sono afflitti dalla malattia e dallo scoraggiamento". Lo ha detto ai giornalisti il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. La visita è durata circa 15 minuti. Infatti, alle 7,27 l Pontefice ha lasciato Piazza di Spagna e ha raggiunto Santa Maria Maggiore dove ha "pregato davanti all’icona di Maria Salus Popoli Romani e celebrato la Messa nella Cappella del Presepe" prima di far ritorno in Vaticano. Il papa ha scelto di colpiere un ato di venerazione privato a causa della situazione di emergenza sanitaria e "al fine di evitare ogni rischio di contagio provocato da assembramenti", aveva detto Bruni.

A Piazza Mignanelli, accanto a piazza di Spagna, il monumento dedicato all'Immacolata  stato inaugurato l’8 settembre 1857, a dogma già decretato, da Pio IX . Quasi un secolo dopo, Pio XII iniziava a far depositare ai piedi del monumento un mazzo di fiori ogni 8 dicembre, mentre il suo successore, Giovanni XXIII, l’8 dicembre 1958 per la prima volta usciva dal Vaticano e portava a Maria delle rose bianche, fermandosi, poi, per una preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore. (Raffaele Iaria)

Immacolata Concezione (Vangelo Lc 1,26-38)

8 Dicembre 2020 - Questa festa della Madre di Dio, Immacolata, ossia concepita senza la colpa originale, senza quella inclinazione che spinge ogni uomo e ogni donna a compiere il male, ci accompagna in questo Avvento. La pagina del libro della Genesi la racconta attraverso la vicenda di Adamo ed Eva che preferiscono seguire la voce del serpente rispetto a quella di Dio. Questo drammatico racconto svela il mistero di quel peccato, detto appunto originale, nel senso che sta all'origine del male, anche del male di questo tempo. È il peccato di un orgoglio prometeico: "Sarete come Dio". Sì, il male - da sempre - continua a spingere uomini e donne alla esaltazione di sé, a lasciare spazio all'orgoglio, a pensare a se stessi prima e spesso contro gli altri. Ma ecco Maria e il suo mistero che oggi contempliamo già nel suo concepimento. Con Maria la tragica catena che porta uomini e donne alla violenza e alla morte viene interrotta. Concepita senza questa colpa originaria, Maria inizia una nuova pagina nella storia umana, quella di una amicizia con Dio, che è ancor più bella di quella che vivevano i progenitori. Loro furono graziati dalla morte. Noi siamo resi partecipi di una speranza più grande. Maria fu concepita senza peccato per grazia, non per merito. Non poteva essere macchiata dalla colpa originale - ripetono spesso i santi Padri - colei che doveva accogliere il Figlio di Dio nel suo grembo. L'amore del Figlio ha protetto la madre. Questo mistero di Maria, protetta dal male, che oggi contempliamo non è estraneo al mistero stesso della Chiesa, della comunità dei credenti. E l'istinto di fede del popolo di Dio ha reso molto popolare questa festa ovunque nel mondo. Lo sguardo del Signore su di lei fin dal momento del concepimento, è lo stesso di quello posto sulla Chiesa. Anche se i suoi membri sono peccatori, la Chiesa, come Maria, è chiamata ad ascoltare la voce dell'angelo e a dire il suo sì. E sentiamo rivolte anche a noi le parole dell'angelo: "Non temere, Maria... nulla è impossibile a Dio". (Mons. Vincenzo Paglia)   Questo commento  tratto dal volume "La Parola di Dio ogni giorno", Edizioni san Paolo