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Notizie senza approdo: i principali dati del Report presentato oggi alla Camera dei Deputati

17 Dicembre 2019 - Roma - Eventi e dichiarazioni che riguardano o ruotano attorno all’immigrazione e ai suoi protagonisti continuano a essere considerati dall’informazione come tema altamente notiziabile: in crescita sulle prime pagine dei quotidiani (il 30% in più rispetto all’anno precedente) e stabile nei telegiornali di prima serata, con il I semestre del 2019 che dedica all’immigrazione il numero più alto di servizi degli ultimi 15 anni, pari a quanto registrato nel secondo semestre (pre-elettorale) del 2017. E’ quanto emerge dal Rapporto “Notizie senza approdo” presentato a Roma questa mattina alla Camera dei Deputati. Nel corso degli anni, si legge nel Report, trova conferma l’ipotesi di una assenza di correlazione tra quantità̀ di esposizione mediatica del fenomeno e l’incremento della percezione di insicurezza delle persone. Da questo punto di vista il 2019 risulta “emblematico”: una grande e continua attenzione al tema e un calo di dieci punti dell’insicurezza percepita nei confronti degli “stranieri”. Una percezione che torna ai livelli del biennio 2013-2014, anni che hanno preceduto la grande esposizione mediatica del tema. Il quadro – reale – della presenza straniera in Italia resta, in compenso, stabile, con una percentuale nel 2019 pari all’8,7%, del tutto in linea con i dati degli anni precedenti. Le prime pagine dei quotidiani, si legge nell’analisi, segnalano l’aumento di visibilità di due dimensioni tematiche: la gestione dei flussi migratori (prima voce con il 51%) e la dimensione della società e della cultura (seconda voce con il 23%, 5 punti in più rispetto alle rilevazioni degli ultimi anni). Fa da contraltare la contrazione del tema dell’accoglienza che si dimezza rispetto all’anno precedente (collocandosi al quarto posto con il 9% di attenzione). Le notizie da prima pagina con un tono allarmistico sono diminuite rispetto agli anni precedenti per attestarsi nel 2019 su una percentuale del 18%, sei punti percentuali in meno del 2018. Il valore più basso negli ultimi 5 anni di rilevazione. Per i ricercatori “permane la pervasività del tema sulle prime pagine: sono 29 i giorni senza copertura alcuna”. L’analisi lessicale condotta sui termini “migrante”, “rifugiato” e “profugo” segnala che l’uso di tutti i termini segue una curva dall’andamento dapprima crescente, con picco nel 2015, per rifugiato, profugo e migrante e nel 2014 per immigrato, e poi decrescente. Si nota che nel 2018 la frequenza d’uso di tutti i termini è comunque più elevata rispetto al 2013 mentre nel 2019 si registra un forte calo nell’uso di tutti i termini ad esclusione di migrante. Inoltre, “se da un lato sono rari i casi in cui i rifugiati e i profughi vengono rappresentati come individui dotati di capacità di azione e controllo, dall’altro, quando ciò accade, l’orientamento dei titoli è prevalentemente negativo”. Trova conferma una tendenza già emersa nel 2018: la centralità della politica che occupa la scena dell’immigrazione: in oltre 1 servizio dei telegiornali su 3 è presente la voce di esponenti politici e istituzionali. Nei notiziari, nel 2019 si ritrovano i valori più alti del quinquennio per la categoria tematica “Flussi migratori” con il 48% dei servizi connessi a eventi e dichiarazioni relativi a partenze, arrivi, porti, navi. Allo stesso tempo si osservano i valori più bassi degli ultimi 5 anni per la narrazione dell’Accoglienza (8%). Su 304 giorni analizzati solo 1 giorno non ha notizie di immigrazione. Per quanto riguarda le interviste i ricercatori del Report – giunto alla settima edizione – sottolineano che le interviste ai migranti mandate in onda dalle testate del prime time riguardano fragilità e debolezza (connesse agli arrivi via mare e all’accoglienza); alterità e minaccia; rivendicazione; comunità integrate e razzismo. La maggior parte delle interviste è focalizzata sul tema dell’emergenza, ed è “declinata secondo un frame conflittuale e emergenziale. L’analis – scrivono - delle categorie socio-economiche coinvolte dimostra ulteriormente la ‘politicizzazione’ del dibattito sull’immigrazione, declinato, prevalentemente, in chiave di confronto politico privo di approfondimenti e di tematizzazione”. “Una struttura narrativa così chiusa e rigida impedisce la costruzione di una contro-narrazione: tutte le voci principali – spiegano - partecipano al frame egemonico, che descrive l’immigrazione come un luogo di conflitto tra le cosiddette élite dominanti e il popolo che cerca di tutelare la propria identità. Le poche interviste che cercano un racconto alternativo dell’immigrazione, fuori da questo schema (racconti di buone pratiche di integrazione, di iniziative dal basso, tematizzazione dell’immigrazione e individuazione della complessità delle cause e degli effetti) appaiono del tutto marginali”.

“Notizie senza approdo”: oggi la presentazione del Report alla Camera dei Deputati

17 Dicembre 2019 - Roma - Nel 2019 l’immigrazione si conferma come tema centrale dell’informazione mainstream con un aumento, sulle prime pagine dei quotidiani, del 30% rispetto all’anno precedente e picchi di attenzione nei notiziari di prima serata tra i più alti degli ultimi 5 anni. Quanto, come e quando i media italiani hanno raccontato le migrazioni e le minoranze nel 2019? Se e in che modo tale narrativa ha influenzato la percezione di lettori e ascoltatori? Qual è stata la presenza di migranti e rifugiati nell’informazione mainstream? A questi e ad altri quesiti prova a rispondere “Notizie senza approdo”, settimo rapporto annuale su media e immigrazione curato dall’Associazione Carta di Roma insieme all’Osservatorio di Pavia, i cui dati saranno presentati questa mattina presso la Camera dei deputati. A presentare le tendenze rilevate e a confrontarsi su di esse saranno, Valerio Cataldi, presidente dell’Associazione Carta di Roma; Ilvo Diamanti, professore presso l’Università di Urbino e direttore di Demos; e Paola Barretta, coordinatrice dell’Associazione Carta di Roma e ricercatrice presso l’Osservatorio di Pavia. Interverranno Triantafillos Loukarelis, direttore UNAR, Giuseppina Paterniti, direttrice TG3, Djarah Kan, scrittrice, Ozlem Önder, vicepresidentessa UNIRE. Modererà Anna Meli, direttrice comunicazione COSPE. “Notizie senza approdo” è composto da 3 sezioni: analisi della carta stampata; analisi dei telegiornali nazionali prime time (Rai, Mediaset, La7); analisi delle voci di migranti e rifugiati nell’informazione di prima serata. Attraverso dati e casi di studio sono tracciate le principali tendenze del racconto mediatico del fenomeno migratorio nel 2019.