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Ucraina: Sua Beatitudine Shevchuk lancia un appello al popolo ucraino

23 Febbraio 2022 - Roma - Un messaggio destinato a tutto il popolo ucraino e a tutte le persone di buona volontà, per chiamare tutti alla “responsabilità e il sacro dovere dei cittadini” di difendere la patria: Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo della Chiesa greco- cattolica ucraina, indirizza un messaggio “ai figli e alle figlie del popolo ucraino in Ucraina e negli insediamenti e a tutte le persone di buona volontà”, in un momento drammatico per la nazione. Sua Beatitudine sottolinea che il riconoscimento da parte della Federazione Russa delle auto-proclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk “rappresenta una seria sfida e minaccia all’intera comunità internazionale e al diritto internazionale”, e denuncia che è stata “gravemente danneggiata la logica stessa delle relazioni tra gli Stati”. La decisione della Federazione Russa - continua Sua Beatitudine - certifica il ritiro unilaterale della stessa federazione “dal lungo processo di pace che doveva garantire il ripristino di condizioni di vita dignitose nei territori temporaneamente occupati dall’Ucraina che hanno subito l’aggressione dell’armata russa”. Il presule della Chiesa greco-cattolico ucraina ricorda che la guerra, iniziata già nel 2014, ha “lasciato ferite profonde nella vita di molti nostri connazionali”, con “migliaia di morti, feriti, persone sole”. L’arcivescovo maggiore aggiunge che il gesto del presidente della Federazione Russa “ha distrutto le basi del lungo processo di ripristino della pace in Ucraina, ha creato il presupposto per una nuova ondata di aggressione armata contro il nostro Stato ed ha aperto le porte a un'operazione militare su vasta scala contro il popolo ucraino”. Per questo, afferma, “oggi consideriamo la difesa della nostra terra natale, della nostra memoria e della nostra speranza, del nostro diritto di esistere concesso da Dio, come una responsabilità personale e un sacro dovere dei cittadini ucraini”.  “Difendere la nostra Patria - dice - è un nostro diritto naturale e il nostro dovere civico. Siamo forti quando stiamo insieme. Ora è arrivato il momento di unire i nostri sforzi per difendere l'indipendenza, l'integrità territoriale e la sovranità dello Stato ucraino. È dovere e responsabilità di tutta l'umanità impegnarsi oggi a prevenire la guerra e a proteggere una pace giusta”.  Sua Beatitudine sottolinea ancora una volta che “il mondo non può progredire né trovare risposte alle sfide dei nostri tempi ricorrendo alla forza e alla violenza e trascurando i valori universali e la verità evangelica”, e per questo chiede “a tutte le persone di buona volontà di non ignorare le sofferenze del popolo ucraino causate dall'aggressione militare russa. Siamo un popolo che ama la pace. Ed è per questo che siamo pronti a difenderlo e a combattere fedelmente per essa”. Per questo prega per la saggezza dei governanti, perché si “ristabilisca una pace giusta sul suolo ucraino”, e per i difensori dell’Ucraina che “in questi giorni sono un esempio di amore sacrificale e di servizio sincero al nostro popolo”.