27 Settembre 2025 – A dieci anni dall’attivazione dei corridoi umanitari e in prossimità della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato e del Giubileo dei migranti, lunedì 29 settembre verrà presentato in Università Cattolica (Milano, ore 16.00, Aula Maria Immacolata) il volume Libere da, libere di? Storie di giovani donne in Italia con i corridoi umanitari, edito da Vita e Pensiero.
All’incontro, oltre ai curatori del libro Cristina Pasqualini e Fabio Introini, docenti di Sociologia in Università Cattolica, Mons. Gian Carlo Perego, presidente Fondazione Migrantes e CEMI; Alganesh Fessaha, presidente di Associazione Gandhi; Monica Attias (Comunità di Sant’Egidio); Monica Massari, docente di Sociologia generale all’Università degli Studi di Milano; Max Hirzel, fotografo. Modera Paolo Lambruschi di Avvenire. Porterà i saluti iniziali la Rettrice Elena Beccalli.
Poiché gli studi sulle migrazioni hanno sottolineato che le donne migranti si trovano ad affrontare situazioni più complesse e delicate rispetto a quelle degli uomini, quali opportunità possono offrire loro i corridoi umanitari? Su tale rilevante questione, l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo nel biennio 2022-2024 ha condotto una ricerca qualitativa insieme a venti giovani donne under 35, provenienti da diversi Paesi. Il volume ne presenta i risultati
Scrive mons. Perego nelle conclusioni della sua postfazione al volume: “Il Patto europeo Migrazione e Asilo, approvato a fine legislatura nel 2024 e che entrerà in vigore nel 2026, segna un’ulteriore limitazione dei diritti dei richiedenti asilo e rifugiati. Infatti ha previsto, annualmente, l’accoglienza di 30.000 rifugiati, un numero che è di poco superiore ai rifugiati accolti da 17 Paesi nel 2023 con i reinsediamenti: questo a dimostrare che la politica europea ha di fatto utilizzato i corridoi umanitari come unico canale per stabilire il numero dei richiedenti asilo da accogliere in Europa a partire dal 2026. Sarà anche l’unico canale legale di ingresso in Europa?”.



